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Consacrazione della chiesa dei nuovi martiri e confessori a Mosca

È finalmente arrivato il momento della consacrazione della tanto attesa chiesa dei nuovi martiri e confessori della Rus’, situata proprio accanto all’ex sede del KGB sulla Lubjanka, dove molti di quei martiri e confessori furono condannati a morte o alla prigionia. La chiesa è stata consacrata dal patriarca Kirill giovedì 25 maggio, in occasione della festa dell’ascensione e dei 10 anni della riunificazione della Chiesa ortodossa russa nel mondo. Ecco il filmato integrale della consacrazione:

 
Istruzioni apostoliche per utenti ortodossi dei social network

San Paolo, nella seconda Lettera a Timoteo, detta alcune regole di comportamento nelle discussioni che si adattano in modo sorprendente alle comunicazioni su Internet, in particolare quelle che rimangono visibili a tutti nelle pagine dei social network. Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti la traduzione italiana di una serie di regole di comportamento stilate da Antonij Dulevich, direttore del dipartimento missionario della diocesi di Kyzyl (Repubblica di Tuva).

 
Intervista all’archimandrita Amvrosij (Makar)

Presentiamo in russo e in italiano una toccante intervista di Sergij Epik al nostro confratello, l’archimandrita Amvrosij (Makar) di Milano, nell’occasione del suo sessantesimo compleanno. Padre Amvrosij (a cui vanno i nostri più cari auguri) ci spiega i problemi dell’immigrazione, il rapporto con i cattolici e con gli uniati, il ruolo del parroco, la confessione e la comunione, la crescita spirituale, il dramma delle separazioni, la reazione ai dolori e alle difficoltà.

 
Che cosa accadrebbe se l'Ucraina attaccasse la Russia?

Su Quora, il più ampio sito di domande e risposte nel mondo, è apparsa una domanda che molti fanno da una posizione totalmente ingenua, ma per una volta risponde un conoscitore d’eccezione: un ex ufficiale dell’esercito ucraino, che in poche parole fa scoppiare molte delle bolle di menzogne e propaganda che hanno intossicato finora la questione ucraina. La sua risposta insegna molte cose, e spiega come il mondo vedrebbe molti meno orrori bellici se l’ultima parola sulle conseguenze militari fosse lasciata ai militari stessi. Presentiamo la traduzione italiana di questa risposta nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Un prete ha ricevuto un'onorificenza per aver protetto un'icona miracolosa durante la processione pan-ucraina dello scorso luglio

L’arciprete Sergej Taran (nella foto), nel corso di una protesta nazionalista contro la processione del luglio 2016 a Borispol, si è tolto i paramenti per proteggere con essi l’icona della Madre di Dio di Svjatogorsk, fatta oggetto di lancio di pietre e uova da parte dei dimostranti. Leggiamo la traduzione italiana del resoconto di questo gesto e delle sue conseguenze nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Anna di Kiev, regina di Francia

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti la traduzione italiana della storia di un’interessante regina dell’XI secolo. Anna, figlia di Jaroslav il Saggio (un santo della Chiesa ortodossa) rappresenta un curioso legame tra la Rus’ e l’Occidente proprio alla vigilia del grande scisma.

 
Metropolita Ilarion: la guarigione dello scisma dei Vecchi Credenti è ancora lontana nel futuro

Pravoslavie.ru, 2 giugno 2017

È necessario superare lo scisma dei Vecchi Credenti del XVII secolo nella Chiesa ortodossa russa, anche questo se non succederà presto, ritiene il metropolita Ilarion (Alfeev), capo del Dipartimento Sinodale per le Relazioni ecclesiastiche esterne, come riferisce Interfax-Religion.

I vecchi Credenti, o Vecchi Ritualisti, si sono separati dal patriarcato di Mosca dopo il 1666, in protesta contro le riforme della Chiesa introdotte dal patriarca Nikon dal 1652 al 1666. I Vecchi Credenti continuano le pratiche liturgiche in uso nella Chiesa russa prima delle riforme. Alcuni gruppi di Vecchi Credenti sono rientrati nel patriarcato negli ultimi secoli, e nel 1971 il patriarcato di Mosca ha abrogato gli anatemi contro i Vecchi Credenti, anche se lo scisma perdura.

Il metropolita Ilarion funge anche da presidente della Commissione sulle parrocchie di Vecchio Rito e sulla cooperazione con la comunità dei Vecchi Credenti.

"La Chiesa ha sempre detto che la divisione che si è verificata nel XVII secolo non è qualcosa con cui dobbiamo riconciliarci, ma che dobbiamo cercare di superare questa divisione", ha detto il metropolita giovedì in una presentazione del suo nuovo libro sulle parabole di Cristo.

Tuttavia, ha espresso il suo rammarico sul fatto che attualmente le Chiese "sono ancora abbastanza lontane da lavorare concretamente per superare la divisione nella Chiesa ortodossa della nostra patria". Ha fatto notare che, nonostante lo scisma in corso, ha un buon rapporto con il capo della Chiesa dei Vecchi Credenti, il metropolita Cornelio, con cui si incontra regolarmente.

Mercoledì 31 maggio, il presidente Vladimir Putin è diventato il primo capo di stato a visitare i Vecchi Credenti, quando è arrivato alla mostra "La forza dello spirito e la fedeltà alla tradizione" presso il Centro spirituale dei Vecchi Credenti di Rogozhskaja a Mosca, come riferisce RIA-Novosti.

Il metropolita Ilarion ha fatto notare che la visita del presidente era collegata al settantesimo compleanno del metropolita Cornelio e alle future celebrazioni del 400° anniversario della nascita del leader spirituale dei Vecchi Credenti, l'arciprete Avvakum.

Il metropolita dei Vecchi Credenti ha mostrato al presidente le loro antiche icone pre-nikoniane, le più antiche risalenti al XIV secolo, e un reliquiario con le reliquie di molti santi. Dopo di che, il presidente e il vescovo hanno ascoltato il canto di un coro di Vecchio Rito. Camminando per il territorio del centro spirituale, Il metropolita Cornelio ha descritto al presidente Putin la storia delle chiese del centro e il loro aspetto architettonico.

 
Come mettere in sordina la moralità cristiana

Padre John Whiteford, in un saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Etica” dei documenti, mette in discussione alcune affermazioni di padre John Chryssavgis (nella foto), uno dei più autorevoli rappresentanti teologici del Patriarcato Ecumenico, in una recensione un po’ troppo entusiasta di un testo sull’omosessualità nella Chiesa ortodossa.

 
L'unicità della spiritualità ortodossa: intervista di Tudor Petcu a Rico Vitz

Ringraziamo Tudor Petcu per averci fornito il testo della sua intervista a Rico Vitz (nella foto) professore di filosofia italo-americano convertito all’Ortodossia, che ha testimoniato nel libro Turning East, da lui curato, i percorsi di conversione di 16 filosofi contemporanei. La traduzione italiana dell’intervista è ora disponibile nella nostra sezione dei documenti dedicata alle figure dell’Ortodossia contemporanea.

 
Ortodossia e filosofia: intervista di Tudor Petcu a Travis Dumsday

Proprio il giorno dopo averci fornito l’intervista a un filosofo convertito all’Ortodossia negli Stati Uniti, il nostro infaticabile amico e corrispondente Tudor Petcu ci ha fatto avere un’ulteriore intervista a un filosofo convertito all’Ortodossia, questa volta in Canada: si tratta di Travis Dumsday (nella foto), docente alla Concordia University di Edmonton, nell’Alberta. Presentiamo la traduzione italiana dell’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
В Херсоне сделали самый большой в мире бутерброд с салом

https://vk.com/avzhuravko, 6 июня 2017 г.

Дорогие друзья!

Сегодня Херсонщина гордится своими достижениями, и это реальный прорыв на международной арене.

И не важно, что когда-то тут были одни из самых больших заводов на пост Советском пространстве или даже в Европе. На сегодняшний день все эти заводы остановлены и разграблены.

После государственного переворота 2014 года многие предприятия вынужденно разорвали экономические связи с Россией и впоследствии были закрыты. В Херсонской области общее падение промышленного производства в 2014-2015 г составило около 15 %.

Комбайновый завод, Судостроительный завод, Машиностроительный завод, которые обеспечивали работой тысячи херсонцев, сегодня стоят без заказов и потихоньку режутся на металлолом.

Но руководство области не отчаивается, и как мы видим уже придумала чем занимается жителям некогда Славного града Херсона - отныне будут Херсонцы делать самые большие в мире бутерброды с салом.

С уважением,

Алексей Журавко

 
Dopo 100 anni: la fine dell'Ortodossia anglicana e la realtà

Padre Andrew Phillips continua, attraverso le lezioni di storia dell’Ortodossia in Inghilterra, a indicare schemi e tendenze che si sono visti in molti altri paesi dell’Europa occidentale, Italia compresa. Oggi vediamo in traduzione italiana la storia del declino del sogno di un’Ortodossia “anglicana” portato avanti negli ambienti dell’emigrazione russa.

 
La Russia è il paese più alcolizzato del mondo?

Molti lettori – anche del nostro sito – saranno sorpresi di sapere che la Russia non aveva problemi di alcolismo nell’antichità, che la vodka è giunta in Russia relativamente tardi e che vi è arrivata dall’Occidente, come sviluppo dell’acquavite italiana e francese. Tuttavia, è innegabile che l’alcolismo sia stato una piaga in Russia, soprattutto negli anni ’90. L’articolo di Boris Egorov da Russia Insider, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti ci aiuta a capire questi dati storici e alcune interessanti tendenze: per esempio, l’alcolismo è in diminuzione in Russia, e al contrario è in aumento in quelle parti dell’Unione Sovietica e del blocco sovietico che sono entrate nella Comunità Europea.

 
Il "Progetto illustrazioni ortodosse" è disponibile in rete

Due anni fa, vi abbiamo presentato l'avvio di un progetto che avrebbe raccolto una certa quantità di illustrazioni ortodosse di qualità e ad alta definizione.

Il progetto è ora disponibile su questa pagina del blog Orthodox Arts Journal, dove icone, immagini devozionali ed elementi grafici sono scaricabili in due diversi formati.

 
Vladimir Putin parla della questione nazionale russa

In un mondo che legge fin troppe cose (per lo più assurde) su Putin, è ancor più essenziale leggere qualcosa scritto da lui, soprattutto su un tema centrale come l'unità multi-etnica e multi-confessionale della nazione russa. Non perdetevi l'articolo del Saker blog italiano con la traduzione di questo importante testo.

 
Dialogo sui grandi padri spirituali della Romania

Ringraziamo Tudor Petcu per averci inviato una sua intervista a Stelian Gomboş (nella foto), che condivide ricordi e impressioni di grandi figure di padri spirituali dell’Ortodossia romena. Presentiamo il testo dell’intervista nell’originale romeno e nella nostra traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Non su una Mercedes

Di fronte ai luoghi comuni dei chierici ortodossi che vanno in giro con auto di lusso, vi presentiamo una galleria fotografica con i più vari mezzi di trasporto del clero, e non aspettatevi solo preti a piedi o in bicicletta: vedrete metropoliti in metropolitana (...e dove, se no?), vescovi a dorso di cammello e perfino ieromonaci in sottomarino, a testimonianza che nessun mezzo di trasporto è da scartare a priori, quando si tratta di portare il messaggio del Vangelo nel mondo.

 
La successione apostolica non è una proprietà privata

"La successione apostolica non è solo un pedigree storico, ma richiede anche la fede apostolica. Questo perché la successione apostolica non è la proprietà privata di un vescovo, ma è l'attributo di una Chiesa locale. Un vescovo che se ne va in scisma o è deposto a causa di eresia non porta con sé la sua successione apostolica come proprietà privata".

Arciprete John Morris – arcidiocesi cristiana ortodossa antiochena dell'America del Nord

Good guys wear black, 6 maggio 2017

 
La personalità spirituale di padre Andrei Scrima

Tudor Petcu ha intervistato Teodor Baconschi, ex ministro degli esteri romeno e ambasciatore presso la Santa Sede, sulla figura di padre Andrei Scrima (nella foto) un sacerdote erudito dell’emigrazione romena che fu osservatore al Concilio Vaticano II. Presentiamo il testo romeno e la traduzione italiana dell’intervista, ringraziando il nostro prolifico corrispondente per i suoi lavori di alto livello e interesse.

 
Patriottismo e tradimento: come resistere al mistero dell’iniquità

Padre Andrew Phillips ci ricorda come la battaglia contro il laicismo e il globalismo non è solo una battaglia di mantenimento delle proprie radici culturali, ma prima di tutto una battaglia spirituale, nella quale i primi alleati delle radici culturali sono i propri santi locali. Leggiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Una testimonianza sul metropolita Nifont di Lutsk

Nello scorso mese di marzo abbiamo dato la notizia della morte del metropolita Nifont (Solodukha) di Lutsk e della Volinia. Abbiamo ricevuto dal nostro confratello, l’arciprete Giorgio Arletti, questa breve testimonianza che pubblichiamo volentieri:

Io lo conobbi al Monte Athos durante la festa del monastero di san Panteleimon (il 9 agosto) negli ultimi anni ottanta. Rimasi colpito dalle sue parole, pronunciate durante il pasto: "I miei genitori mi hanno abbandonato da piccolo e, da grande, ho fatto il grande errore di entrare nei Testimoni di Geova, dai quali mi sono poi dissociato". Tutto questo lo diceva fra abbondanti lacrime che sgorgavano dai suoi occhi sinceri. Memoria eterna, vladyka Nifont!

Padre Giorgio Arletti, parroco ortodosso a Modena

 
Come la democrazia può essere un male

Padre Andrew Phillips ci presenta un’analisi geopolitica che sarà sicuramente controversa, ma che ha il pregio storico e teologico di presentare la moderna democrazia come un prodotto specifico (e talora culturalmente limitato) del protestantesimo, e diverse altre tesi (tra cui la propensità del cattolicesimo romano a cadere sotto regimi fascisti, e l’incapacità del mondo occidentale di comprendere l’autocrazia russa). Possiamo leggere la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
La Chiesa ortodossa e i non calcedoniani – Parte I: Cristologia / Ecclesiologia

L’igumeno Gregory (Zaiens) della ROCOR ci aiuta a evidenziare i punti ancora controversi del dialogo con i non calcedoniani in un primo saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Come rallegrarsi dei santi di una nazione (senza nazionalismo)

La nostra amica madre Cornelia (Rees), attiva collaboratrice del portale Pravoslavie.ru, ha scritto tre anni or sono un articolo molto istruttivo per spiegare la ragione della celebrazione dei santi “nazionali” alla domenica dopo quela di tutti i santi. Capire come la venerazione dei santi di una nazione (o di una meta-nazione, come la Rus’) non abbia niente in comune con le ristrettezze del nazionalismo è molto importante, e sarà fondamentale nello sviluppo della festa dei santi ortodossi dell’Italia (una terra tanto ricca di santi ortodossi che è davvero un peccato che l’officio ai santi ortodossi locali non sia più diffuso). Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di madre Cornelia nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Luci e ombre dell'evangelizzazione ortodossa in Guatemala

Il Guatemala ha dal mese di maggio la sua prima cattedrale ortodossa, consacrata nella città di Aguacate dal metropolita Atenagora del Messico.

Purtroppo, le monache del monastero della santa Trinità ad Amatitlan annunciano la perdita dell'orfanotrofio Hogar Rafael Ayau, che nonostante l'usufrutto concesso dal governo fino al 2046, e dopo avere aiutato in 20 anni oltre 400 giovani a rischio, è stato ripreso dal governo con la scusa che il contratto di usufrutto non era stato registrato in modo appropriato.

 
La Chiesa ortodossa e i non calcedoniani – Parte II: La deificazione – Matteo il Povero e papa Shenuda

Presentiamo in traduzione italiana la seconda puntata delle considerazioni dell’igumeno Gregory (Zaiens) sul tema del dialogo con i non calcedoniani, incentrata sul tema della deificazione, testimone di un netto contrasto teologico tra il patriarca e il più celebre padre spirituale dei copti.

 
Video sulla Liturgia

La serie di documentari "Liturgia" cerca di spiegare il più profondo significato teologico della celebrazione centrale della Chiesa. Vi presentiamo tutta la serie dei video in 9 episodi, curata da un team di professionisti della televisione serba diretti dal diacono Nenad Ilić e ambientata in diversi luoghi in Serbia e Montenegro.

 
‘Senza Putin, la Siria avrebbe cessato di esistere’: intervista a padre Daniel Maes

Vi invitiamo a leggere l'intervista fatta a padre Daniel Maes (nella foto), un sacerdote cattolico fiammingo che vive in Siria dal 2010 e che ha vissuto tutte le fasi della crisi del paese.

Le parole di padre Daniel sono una conferma di tutto quanto abbiamo scritto finora sulla Siria, e una colossale smentita delle bugie dei media ‘allineati’.

Ora, possiamo continuare a credere ai media che scrivono per interesse, oppure dare fiducia a persone come padre Daniel, che hanno visto con i loro occhi tutto quanto abbiamo sentito raccontare in modo diverso.

 
Quasi un milione di fedeli alla reliquia di san Nicola a Mosca

930.000 fedeli hanno finora venerato la reliquia della costola di san Nicola, portata da Bari alla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

La reliquia rimarrà a Mosca ancora fino al 12 luglio, per passare dal 13 al 28 luglio alla lavra di sant'Aleksandr Nevskij a San Pietroburgo.

 
Dialogo tra Tudor Petcu e Vlad Herman sui martiri delle prigioni comuniste in Romania

Ringraziamo Tudor Petcu per un’altra intervista che presentiamo in romeno e in italiano, questa volta con il blogger Vlad Herman, sui martiri delle prigioni comuniste in Romania e su quelle figure di confessori come padre Iustin Pârvu (nella foto) che ne hanno tratto occasioni di santificazione e di incoraggiamento per il popolo romeno.

 
Dati sugli stipendi clericali pubblicati in Grecia

Da un rapporto del ministero delle finanze greco apprendiamo dettagli che presentiamo in traduzione italiana, e che spiegano il calo delle ordinazioni di preti in Grecia, un paese dove i preti sono trattati come funzionari pubblici, e dove i tagli all’organico dei funzionari pubblici colpiscono anche il clero. Chi pone le proprie speranze sullo sviluppo di un clero volontario non pagato, pensando ingenuamente che così si fa anche in Italia, sta proiettando un pio desiderio sulla realtà di un paese che fin dal 1833 è abituato a vedere il clero a libro paga statale.

 
Scoprire la verità: i copricapo e l'interpretazione biblica revisionista

Un buon modo per fare un finto dialogo con la Chiesa ortodossa è di rispettarne i dogmi di fede, lavorando intanto senza posa a picconare le sue tradizioni millenarie, come l’usanza che le donne si coprano il capo in chiesa. Le ragioni di queste obiezioni sono di solito piuttosto superficiali: quando certe donne arabe o greche di oggi si vantano di andare in chiesa a capo scoperto perché dicono che “non vogliono sembrare musulmane”, è sufficiente rispondere loro: “perché invece le vostre nonne, che andavano tutte in chiesa a capo coperto, volevano sembrare musulmane?”.

Il discorso si fa invece più serio quando certi ortodossi che hanno fatto studi teologici (curiosamente, quasi tutti uomini), “scoprono” improvvisamente quanto si sia sbagliata per secoli la Chiesa. Recentemente abbiamo avuto il caso di Mark Arey, un tempo influente sacerdote nell’arcidiocesi greco-ortodossa d’America, che ha chiesto la riduzione allo stato laicale per risposarsi, ma non ha smesso di scrivere di teologia, e ha assunto sul tema dei copricapo femminili posizioni non dissimili da quelle di alcuni protestanti liberali, ma senza solide fonti di studi biblici. È toccato a padre John Whiteford, che invece quegli studi biblici li conosce bene, fare un contrappunto che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti, sperando che possa servire come monito a non svilire la tradizione della Chiesa.

 
Intervista di Tudor Petcu a padre Giovanni Festa

Tudor Petcu ci ha fatto avere la sua intervista al nostro confratello di Palermo, padre Giovanni Festa (nella foto), che presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Perché i media dovrebbero impiegare corrispondenti religiosi davvero competenti

Padre Ernesto Obregon, il sacerdote ortodosso cubano di cui abbiamo pubblicato due anni fa un articolo sulla questione delle benedizioni delle armi, ha fatto alcuni commenti interessanti sulla copertina della rivista Time, che illustra una presunta acquisizione russa dell'America, attraverso la Casa Bianca. Presentiamo la traduzione italiana delle note di padre Ernesto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Come è stato fatto il mondo: fatti e teorie

Padre Andrew Phillips ci aiuta a separare le teorie sull’origine del mondo (come la teoria dell’evoluzione) dagli elementi fattuali che possiamo rilevare per esperienza diretta, in un breve saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Perché pregare così tanto

Una domanda che spesso si ripete riguarda il perché delle lunghe funzioni e preghiere ortodosse. Leggiamo in traduzione italiana una risposta brillante del giovane vescovo Iona (Cherepanov) della Chiesa ortodossa ucraina, che presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
La OCA depone un altro vescovo

Al recente ritiro annuale dell'episcopato della Chiesa Ortodossa d'America (Michigan, 19-23 giugno 2017) i membri del Santo Sinodo hanno tenuto una sessione speciale del tribunale sinodale, che ha decretato la deposizione dall'episcopato e dai ranghi del clero del vescovo Irineu (Duvlea, nella foto), ausiliare dell'episcopato ortodosso romeno della OCA, facendolo ritornare allo stato di monaco semplice. L'arcivescovo Nathaniel (Popp) di Detroit, capo dell'episcopato ortodosso romeno, non era presente per ragioni di salute e non ha votato, rimettendosi alla decisione dei suoi confratelli vescovi.

I dettagli della riunione del tribunale sinodale sono confidenziali e non saranno rilasciati al pubblico. Da un comunicato del 1 settembre 2015, si sa che il vescovo Irineu era sotto sospensione per indagini su accuse di improprietà sessuali.

Il vescovo Irineu era cresciuto nella Chiesa ortodossa romena; con un congedo canonico, era giunto negli USA nel 2001 da archimandrita, assieme a un gruppo di monaci richiesti al patriarcato romeno dall'arcivescovo Nathaniel, ed era stato consacrato vescovo nel 2002.

 
I ricercatori dubitano che le icone di Zvenigorod siano state dipinte da sant'Andrej Rublev

Quando cade un dato che ci è caro, come l’attribuzione al grande Andrej Rublev del famoso trittico delle icone di Zvenigorod (nella foto), possiamo provare una certa inquietudine. Eppure, non si tratta di un dato che in alcun modo intacca la nostra fede; anzi, la scoperta che il famoso trittico precede di circa trent’anni le prime opere del grande iconografo russo è per noi un notevole allargamento di orizzonti, perché ci mette di fronte all’esistenza di un altro grande iconografo finora ignoto. Presentiamo l’articolo che parla di questa svolta nell’originale russo e in traduzione italiana.

 
Diveevo, 9 maggio 2045: il terzo Concilio imperiale

Padre Andrew Phillips non è nuovo a tratteggiare quadri utopistici in positivo. Dopo averci descritto come potrebbe essere la situazione di una futura Metropolia in Europa occidentale o nelle Isole Britanniche e in Irlanda, ha voluto offrirci un’immagine di un futuro Concilio in una Russia che ha restaurato il proprio impero cristiano attraverso il pentimento dall’apostasia passata: presentiamo questa immagine in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, ricordando sempre che si tratta di un abbozzo di riflessione su quello che potrebbe essere il futuro della Chiesa ortodossa, se i suoi membri si renderanno conto della necessità di una continua conversione al Signore.

 
Lista delle chiese e parrocchie ortodosse russe nei paesi europei
 
Wikipedia ci presenta una pagina ancora agli inizi, ma con sviluppi interessanti: la lista delle chiese di tradizione ortodossa russa nei paesi europei (ovvero, in tutti quei paesi del continente europeo – inclusi paesi di tradizione ortodossa – in cui l'Ortodossia russa non rivendichi una tradizione storica come proprio territorio canonico).

La parte relativa all'Italia, così come diverse altre, richiede ancora un certo lavoro, e chissà che non si possa pensare a una versione italiana... abbiamo tra noi qualche volenteroso collaboratore di Wikipedia che vuole contribuire a far conoscere queste chiese al pubblico italiano?

 

 
Tre interviste di Tudor Petcu a ortodossi italiani

Il nostro infaticabile corrispondente Tudor Petcu (nella foto) ci ha fornito il testo delle sue interviste a tre ortodossi italiani:

- Enzo Maria Cilento, giornalista e attore cinematografico romano;

- Luca Zolli, direttore di un’azienda agricola presso Benevento;

- Adriano Frinchi, il nostro amico e corrispondente palermitano che abbiamo apprezzato per il suo blog Fos Ilaron.

Troviamo le tre storie interessanti e istruttive, significativi esempi delle attitudini degli italiani che hanno preso molto sul serio le loro radici cattoliche, tanto da vederle realizzate appieno nell’Ortodossia.

 
Come il mito del dogma della terra piatta ha fatto iniziare la guerra tra religione e scienza

Negli ultimi anni ha ripreso una straordinaria popolarità la teoria che la terra sia piatta e non un globo, teoria difesa nei decenni precedenti da pochi gruppi eccentrici che non avevano altro che qualche centinaio di aderenti nel mondo. La ragione della popolarità odierna sta in parte nella diffusione delle idee attraverso Internet, e in parte nel fatto che questa diffusione di idee permette di avanzare qualsiasi ipotesi tra la gente non informata, a esclusione di una vasta mole di prove e ragioni contrarie.

Oggi il “terrapiattismo” sarebbe solo una di tante stranezze marginali, se non fosse che ci sono alcuni credenti (purtroppo, anche qualche cristiano ortodosso) che, attirati da questa teoria, credono di fare un grande servizio alla Chiesa e a Dio “convalidando” quelle che credono essere le basi della fede e della scienza degli antichi cristiani.

Ora, in sé il problema potrebbe anche essere ignorato (di idioti, come dei poveri di cui parlava Gesù, ne avremo sempre tra noi), perché la Chiesa si occupa della salvezza, e non di dare il suo avallo ufficiale o la sua riprovazione ufficale a teorie più o meno scientifiche. Il guaio delle teorie della terra piatta, tuttavia, è che un tempo potevano essere difese o avversate a livello dei valori assegnati a poche prove empiriche; oggi, invece, di fronte a milioni di prove empiriche del globo terrestre (tra cui fotografie e filmati di ogni tipo), i terrapiattisti sono costretti a sposare a loro sostegno una serie di ipotesi sempre più improbabili e assurde di cospirazione globale del silenzio e della menzogna. Questo equivale a un invito aperto a sovvertire la società, e non ci vuole molto a capire quanto l’idea (in sé innocua) della terra piatta possa diventare un grimaldello che insinua mali estremamente indesiderabili, sia dal punto di vista del disordine sociale, sia della nostra attitudine verso la conoscenza (l’indifferenza verso le regole della logica e una dipendenza patologica dalle teorie del complotto).

Almeno per quanto riguarda la posizione della Chiesa, è importante sgombrare il campo da un’affermazione altrettanto pericolosa, ovvero che i Padri della Chiesa abbiano insegnato che la terra era piatta. L’articolo tratto dal blog Mystagogy del nostro amico John Sanidopoulos, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti, rivela come solo due figure della Chiesa cristiana antica (e certamente non del livello dei Padri), un convertito troppo zelante (Lattanzio) e un letteralista (Cosma Indicopleuste), abbiano sposato questa teoria.

 
Sugli americani che cercano la loro libertà in Russia

Padre Andrew Phillips ha segnalato un articolo apparso in rete da un certo tempo (addirittura da cinque anni), ma che non fa che confermare quelle ipotesi da lui tracciate per anni, di una Russia in cui emigra gente dall’Occidente in cerca di libertà, soprattutto libertà religiosa, ribaltando così i luoghi comuni dei decenni passati. Presentiamo la traduzione italiana di questo curioso articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
San Giovanni il Taumaturgo celebrato in Grecia

Fa piacere vedere san Giovanni di Shanghai e San Francisco celebrato non solo nella diaspora ortodossa, che tanto gli deve, ma anche in altre Chiese ortodosse come quella greca. Qui è la sua festa nei giorni 1 e 2 luglio 2017 al monastero dei santi Nettario e Fanurio a Trikorfo, Fokidos, in Grecia. Il celebrante è il metropolita Polykarpos di Spagna e Portogallo, noto a tanti di noi dagli anni in cui serviva in Italia come vicario episcopale.

 
Una risposta al sito Public Orthodoxy sulla traduzione del Credo

Non sempre un rinnovamento significa un miglioramento, come si può vedere nell’immagine che mostra il restauro storpiato di una famosa icona cattolica in Spagna. Una cosa simile avviene sul sito Public Orthodoxy, espressione di alcuni esponenti più spinti del liberalismo nell’Arcidiocesi greca d’America, che oggi invoca l’adozione di un linguaggio di tipo “inclusivo” nel Credo, sostituendo al termine “uomini” il termine “umani”. Padre John Whiteford continua a difendere la tradizione ortodossa contro queste aberrazioni, in un articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Appunti sulla storia dell'Ortodossia in Italia


Presentiamo il testo di un’intervista che ci ha fatto il nostro amico Tudor Petcu (nella foto) sulla storia dell’Ortodossia in Italia, un tema che ci sta a cuore, e che abbiamo cercato di affrontare con attenzione e con metodo.

 
Messaggio patriarcale per il 100° anniversario del Concilio di Mosca del 1917-1918

Nel suo recente messaggio, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, il patriarca Kirill ricorda l’importanza del Concilio di Mosca di cui quest’anno ricorre il centenario, incoraggiando a studiare questo evento storico e a onorare la memoria di coloro che vi parteciparono.

 
Vescovo Tikhon (Shevkunov): ora non è tempo di parlare della restaurazione della monarchia

Abbiamo presentato alcune idee (generalmente positive) riguardo all’idea della restaurazione della monarchia in Russia. Oggi sentiamo il parere di un buon conoscitore dell’anima russa contemporanea, il vescovo Tikhon (Shevkunov) di Egor’evsk (nella foto) che pur avendo avuto forti tendenze filo-monarchiche negli scorsi decenni, ritiene prematuro parlare ora di una simile restaurazione. Del resto, i pareri finqui presentati concordano tutti che un simle passo dovrebbe essere un effetto di un percorso di pentimento e di conversione sociale, cosa difficile da realizzare. Presentiamo il parere di vladyka Tikhon in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Possiamo inginocchiarci in chiesa alla domenica?

Presentiamo la traduzione italiana della risposta di padre Andrew Phillips alla domanda di un suo corrispondente confuso dalla diversità delle usanze ortodosse alle Liturgie domenicali. Pur spiegando che esistono canoni che indicano di non inginocchiarsi in chiesa alla domenica e nel periodo pasquale, padre Andrew invita a non disprezzare coloro che si inginocchiano per espressione di pietà, compiendo anche un notevole sforzo ascetico.

 
La spettrale solitudine dei santuari stradali della Grecia

Chiunque ha viaggiato sulle strade della Grecia ricorda la grande quantità di piccoli santuari votivi, i kandilakia, che sono disseminati ovunque ai bordi delle strade. Chi pensa a forme di devozione personale sperimenta un certo shock quando apprende che i santuari commemorano le vittime di incidenti stradali fatali, comunissimi in Grecia. Tuttavia, il senso di pietà per i defunti e la cura con cui vengono tenute queste edicole rappresenta certamente uno degli aspetti più impressionanti per il viaggiatore. Presentiamo un servizio fotografico sui kandilakia nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Un diacono di Mosca passa le vacanze tra gli ergastolani

Presentiamo in russo e in italiano una storia singolare del diacono Kirill Markovskij (nella foto), che approfitta del suo lavoro nel servizio penitenziario per trascorrere tutti i suoi giorni liberi assieme ai carcerati, facendo apostolato soprattutto tra gli ergastolani.

 
Intervista di Tudor Petcu ad Alberto Nicelli

Tudor Petcu ci ha trasmesso un’altra interessante intervista a un ortodosso italiano, questa volta vicino a noi tanto geograficamente quanto di cuore: si tratta di Alberto Nicelli (nella foto), un nostro amico che ci ha dimostrato che è possibile coniugare scienza e fede in un cammino rigoroso verso la verità. Fisico di formazione, ed esperto di astronomia e di gnomonica (la scienza che studia le meridiane e gli orologi solari), non è stato meno accurato nella sua ricerca spirituale, approfondendo le religioni orientali prima di scoprire l’Ortodossia. Il suo esempio è un incoraggiamento a chi cerca e si sforza di vivere la verità.

 
Una conversione molto sospetta

Quando due giurisdizioni ortodosse non sono in comunione l'una con l'altra, può capitare qualche strano passaggio di chierici, senza che siano richieste o compiute le rigorose procedure canoniche per il passaggio dall'una all'altra chiesa.

Questo da una parte getta dei legittimi dubbi sulla serietà della "conversione" dei chierici che fanno tali passaggi, e dall'altra può servire ai malcapitati per rifarsi una "verginità" ecclesiale anche di fronte alle accuse più serie.

Oggi è il caso di Cyril Amer Shahzad (nell'immagine), che era stato uno dei preti della ROCOR in Pakistan, e che era stato deposto il 25 aprile 2017 dal metropolita Hilarion (Kapral) della ROCOR, in seguito ad accuse di coinvolgimento in "diverse attività criminali, incluso il traffico di esseri umani". Il decreto di deposizione è venuto dopo un periodo di sospensione cautelativa, che il sacerdote non aveva accettato, continuando a servire in violazione delle sanzioni episcopali.

Ora, appena a giugno del 2017 (neppure due mesi dopo il decreto di deposizione) è apparsa in rete una lunga intervista al "sacerdote di Vecchio Rito" Cyril Amer Shahzad del Pakistan. Escludendo casi di strana omonimia, abbiamo qui una repentina conversione ai Vecchi Credenti di un neofita che non parla neppure il russo (durante tutta l'intervista parla in inglese) e che convenientemente ha scoperto l'Antico Rito russo proprio dopo una deposizione dal sacerdozio per motivazioni criminali.

Se è vero che il "traffico di esseri umani" è un'accusa molto generica che spesso copre casi ben più complessi (come i traffici per far espatriare persone oggetto di persecuzioni religiose o di altro tipo), è altresì vero che il metropolita Hilarion della ROCOR è noto come un vescovo di enorme condiscendenza pastorale, e per lui arrivare a una sospensione e alla conseguente deposizione di un prete è il segno di una situazione divenuta ormai insostenibile.

Da parte dei Vecchi Credenti della Concordia di Belokrinitsa, d’altra parte, improvvisarsi esperti della situazione degli ortodossi in Pakistan appare quanto meno piuttosto imprudente. I credenti ortodossi del paese hanno già abbastanza difficoltà per essere obbligati a una scelta tra due diverse forme rituali dell’Ortodossia russa, e questa improvvisa scelta di campo non sembra fatta nel loro migliore interesse.

 
La Russia di fronte alla "sindrome di Pilban"

Vi segnaliamo un brillante articolo del nostro amico Saker sull'ossessione anti-russa di cui soffre l'establishment della Polonia e dell'Ucraina: un'ossessione che Saker ha chiamato "sindrome di Pilban" dai nomi delle due figure iconiche del nazionalismo polacco (Józef Piłsudski) e ucraino (Stepan Bandera).

La prognosi di Saker è tanto diretta quanto semplice: data l'incurabilità della sindrome, la Russia non dovrebbe fare niente. Al contrario, ogni problema legato a questa sindrome e affrontato attivamente non farà altro che crearne di nuovi. Le parole di Saker meritano di essere meditate attentamente.

 
Aleppo e Mosul: un racconto di due città liberate

Un altro disgustoso episodio dei doppi standard con cui i politici e i media ci raccontano le tragedie umane si può vedere nella recente liberazione di Mosul da parte delle truppe irachene appoggiate dagli americani. Chi si ricorda il coro di indignazione mondiale quando l’anno scorso la parte orientale di Aleppo è stata liberata da parte delle truppe siriane appoggiate dai russi? Le due liberazioni hanno seguito un percorso pratico pressoché analogo, ma mentre intorno ad Aleppo si è scatenata ogni sorta di proteste politiche e denunce mediatiche, nessuno si è preoccupato dei danni subiti a Mosul (che pure ci sono stati), delle vittime civili (che pure hanno sofferto), e così via. Chi ha visto le “coraggiose” ONG umanitarie proteggere i cittadini inermi di Mosul? Approfondiamo quest'altro schifoso esempio di duplicità nella traduzione italiana dell’articolo di Neil Clark che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Il reliquiario di san Nicola lascia Mosca

Il reliquiario con la costola di san Nicola prelevata a Bari e offerta per un pellegrinaggio di venerazione alla Chiesa russa è stato a Mosca dal 21 maggio al 12 luglio, dove oltre 1.800.000 fedeli hanno potuto venerare la reliquia.

Ora il reliquario rimarrà a San Pietroburgo fino al 28 luglio, prima di rientrare in Italia: indubbiamente, molti altri fedeli potranno venerare la reliquia anche in queste settimane.

Questo è stato uno dei risultati positivi dell’incontro tra il patriarca Kirill e papa Francesco all’Avana nel febbraio del 2016. Da una parte, siamo felici che molti fedeli russi che non avrebbero potuto visitare Bari abbiano avuto nella loro patria l’opportunità di una venerazione diretta delle reliquie di san Nicola; d’altra parte, pensiamo a quanti invece sarebbero venuti davvero in Italia, portandoci le loro storie, le loro esperienze e un mare di contatti tra i nostri due paesi, e invece non hanno potuto farci visita a causa delle restrizioni dovute alla dissennata politica antirussa a cui l’Italia si è accodata. Questa è solo una delle sciagurate conseguenze di tale politica, di cui presto o tardi tutte le chiese ortodosse in Italia patiranno i colpi.

 
Una nuova icona per la nostra chiesa

Il nostro iconografo Iurie Braşoveanu, dopo aver dovuto tornare in Moldova per alcuni mesi, è rientrato in Italia portandoci l’icona che gli avevamo commissionato, intitolata О Тебе радуется, in romeno De tine se bucură, ovvero "In te gioisce": è la versione iconografica del megalinario della Madre di Dio nella Liturgia di san Basilio il Grande, un inno alla santa Vergine attribuito a san Giovanni Damasceno.

Mentre siamo contenti di ricevere questo suo contributo, ricordiamo che Iurie rimane in Italia, a disposizione di chi vuole mettersi in contatto con lui, e richiedergli icone di diversi soggetti, anche inediti.

 
Quando si fa un buon lavoro, i demoni attaccano...

Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” la traduzione italiana dell’intervista a matushka Anya Marshall (nella foto, insieme al marito padre Daniel, parroco a Cincinnati), che offre una testimonianza di prim’ordine sulla vita di una famiglia sacerdotale.

 
Sulla conversione di Hank Hanegraaff: dove Christianity Today si sbaglia sulle conversioni all'Ortodossia

Dopo la conversione all’Ortodossia di Hank Hanegraaff (nella foto), il popolare “uomo delle risposte della Bibbia” (di cui abbiamo parlato tre mesi fa), molte voci nel mondo evangelico americano hanno cercato di spiegare le motivazioni (o più prosaicamente, di contenere il danno) della perdita di un loro rappresentante così noto e stimato. Sul popolare periodico evangelico Christianity Today c’è stato uno degli articoli più letti in tal senso, a cui ha replicato l’arciprete Andrew Stephen Damick nel suo blog Orthodoxy and Heterodoxy. Abbiamo tradotto in italiano la risposta di padre Andrew, e la presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Il Sinodo della ROCOR sul caso Internet dei consigli di suor Vassa Larina

In queste ultime settimane si è scatenata una notevole buriana in rete tra i cristiani ortodossi a causa di un consiglio pastorale dato via Facebook da suor Vassa Larina (nella foto) a una madre di un adolescente con tendenze omosessuali. Il consiglio, che la stessa suor Vassa definisce una propria "opinione personale non in linea con alcuni pronunciamenti ufficiali della sua Chiesa", a sommi capi si può ridurre a non opporsi alle tendenze omosessuali del ragazzo, per non scatenare in lui comportamenti ancor più ribelli e devianti.

Purtroppo, come molte argomentazioni a favore della "scelta del male minore", questa risposta ha fatto esplodere una polveriera di commenti contrastanti. La comunità gay – sempre alla ricerca di sostegni, anche involontari, da parte delle Chiese tradizionali – si è appropriata di tale consiglio come di una pietra miliare di lungimiranza pastorale, mentre al contrario i cristiani ortodossi che cercano davvero di lottare contro le proprie passioni (o che hanno l'umiltà di dire di non essere abbastanza forti e chiedono l'aiuto di Dio) si sono sentiti piuttosto traditi da quello che hanno percepito come un atto di indifferentismo spirituale.

Se è vero che nessuno si aspetta che una religiosa ortodossa attiva in rete sia una tuttologa (il campo di studi di suor Vassa è la storia liturgica, non la psicologia pastorale), il dibattito è divenuto tanto serio che il sinodo della ROCOR – la chiesa a cui appartiene suor Vassa – ha ritenuto opportuno pubblicare un comunicato, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione "Etica" dei documenti, per definire la posizione della Chiesa in materia.

 
Preti ortodossi russi su YouTube

Un articolo della redazione francese di Russia Today annuncia l’imminente lancio, nel mese d’agosto, del progetto “Batjushka-blogger”. Si tratta di un progetto correlato alla rete “Batjushka-online”, che dal 2011 cerca di coinvolgere i sacerdoti ad avere una presenza più attiva in Internet. Con il nuovo progetto, saranno presentati attraverso video di YouTube diversi sacerdoti dalla vita che può suscitare interesse tra i giovani: si parlerà di coppie di gemelli che sono stati ordinati sacerdoti, di preti che si impegnano in diversi sport, di preti programmatori, di preti motociclisti e perfino di un prete rapper. Il compito è di comunicare ai giovani che ci sono sacerdoti molto aperti e disposti a comunicare con loro a partire da una vasta gamma di esperienze comuni.

 
Il settimo Concilio ecumenico, il Concilio di Francoforte e la pratica della pittura

Il blog Orthodox Arts Journal ci presenta un articolo estremamente istruttivo che vede la controversia iconoclasta nell’Occidente carolingio non solo come una disputa tra la liceità delle immagini in sé, ma come una sottile diatriba tra due tipi di arte, quella classica e quella insulare, improntate rispettivamente a criteri di somiglianza e di ritmicità. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Dio chiama in modi interessanti

Padre Ernesto Obregon analizza le diverse attitudini verso gli uomini che si sentono chiamati a un servizio ministeriale, notando le differenze (e spesso le differenze ingiuste) di attitudine verso chi sente una vocazione da giovane e chi la sente da adulto, e soprattutto tra i fedeli da tutta una vita e i convertiti. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di padre Ernesto nella sezione “Pastrorale” dei documenti.

 
La chiesa "pan-ortodossa" di Porto Rico passa all'uniatismo

Apprendiamo da fonti spagnole, inglesi e francesi in rete che la “comunità pan-ortodossa di san Spiridione” di Trujillo Alto (Puerto Rico, nella foto) ha lasciato la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico ed è stata ricevuta il 10 giugno 2017 nella comunione romana come comunità greco-cattolica sotto la giurisdizione dell’arcivescovo latino Roberto Gonzales.

L’iniziatore del passaggio di comunione ecclesiale sembra essere stato l’archimandrita Andrej (al secolo Zoran Vujisić, nella foto), ex chierico dell’arcidiocesi del Messico, che nel 2009 era stato eletto vescovo dal Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico con il titolo di vescovo di Tralles, ma aveva richiesto di rimandare la sua consacrazione. Padre Andrej era stato anche il tramite per il quale il numeroso gruppo degli ortodossi del Guatemala era stato ricevuto nel Patriarcato Ecumenico.

Passaggi di chiesa come questo sono estremamente rari, e suscitano comprensibili perplessità, ancor più quando sono guidati da un personaggio che avrebbe potuto in ogni momento prendere il suo posto nell’episcopato ortodosso di Costantinopoli. In particolare, fanno scendere un’ombra sul concetto stesso di “pan-ortodosso” secondo il Patriarcato Ecumenico. Solo il 9 luglio scorso padre Andrew Phillips intitolava uno dei post del suo blog 'Pan-ortodosso' = non ortodosso?, e queste parole, che in sé potevano sembrare un po’ estremiste, acquistano un nuovo e inquietante senso alla luce dell’evento di Porto Rico. Se l’idea di una comunità “pan-ortodossa” riesce a essere così facilmente intercambiabile con l’uniatismo, forse è ora di rivedere urgentemente ciò che significa “pan-ortodosso” per tutti noi.

 
Dichiarazione ufficiale della Federazione della Malorossija

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana del testo annunciato dal presidente della Repubblica Popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharchenko (nella foto), in cui i rappresentanti di 19 regioni dell’ex Ucraina annunciano di voler rifondare il proprio stato al collasso con il suo nome storico di Malorossija.

Per la prima volta vengono esplicitati principi statali che vanno al di là dell’indipendenza di regioni in dissenso, e che vogliono far ritornare le terre martoriate dell’Ucraina al proprio posto storico della “Piccola Russia”, la madre del mondo russo moderno.

 
Il mio cammino verso l’Ortodossia

Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” un breve racconto biografico del nostro confratello, lo ieromonaco Serafim (Valeriani, nella foto), parroco della chiesa di san Basilio il Grande a Bologna. Il racconto farà parte delle testimonianze che Tudor Petcu sta raccogliendo per la sua ricerca incentrata sulle storie di conversione all'Ortodossia in Italia. Ringraziamo Tudor e padre Serafim per il cortese permesso di presentare questa storia.

 
Una fede a pieno impatto: un'intervista con padre Turbo Qualls

Ringraziamo ancora Tudor Petcu per averci segnalato la sua intervista al padre diacono Turbo Qualls (nella foto), chierico della chiesa di santa Maria Egiziaca a Kansas City, nonché uno dei più attivi ortodossi afro-americani negli Stati Uniti. Presentiamo la nostra traduzione italiana dell’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Uno sguardo ortodosso alle traduzioni inglesi della Bibbia

Ci viene sempre da sorridere quando qualcuno entra in una delle nostre chiese (o ci contatta per telefono o via Internet) chiedendo ingenuamente se può acquistare una Bibbia ortodossa in italiano, senza realizzare che questo è un obiettivo che richiede secoli di preparazione. Ci può aiutare a capire il lavoro che abbiamo di fronte il nostro confratello padre John Whiteford, che ha analizzato in un suo lungo articolo il mondo delle traduzioni inglesi della Bibbia (enormemente più ampio di quello delle traduzioni italiane... eppure anch’esso ancora lontano dall’avere espresso una Bibbia ortodossa in lingua inglese). Presentiamo l’articolo di padre John in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti, chiedendo venia ai nostri lettori se ci siamo permessi di lasciare alcune delle citazioni delle diverse Bibbie inglesi in lingua originale, per non rischiare di perdere le sottigliezze delle loro versioni.

 
Gli ultimi difensori

Presentiamo in traduzione italiana una riflessione di un convertito all’Ortodossia che per un certo tempo era stato un fervente cattolico romano, e non riusciva a riconciliare la sua certezza di verità con le figure dei difensori dell’Ortodossia. Questo è stato uno dei fattori che ha scatenato in lui l’ultima tappa della sua conversione.

 
Mezzo milione di fedeli a San Pietroburgo per san Nicola

Un numero di circa mezzo milione di fedeli in due settimane ha venerato a San Pietroburgo la reliquia della costola di san Nicola portata da Bari; assieme ai dati di Mosca, si stima che la reliquia sia stata venerata in Russia da circa due milioni e mezzo di fedeli. Se il numero può apparire piccolo di fronte alla popolazione della Russia, o anche delle sue principali città, bisogna tener conto che queste cifre indicano pellegrini che hanno dovuto mettersi in coda per un’attesa media dalle 6 alle 12 ore per poter venerare la reliquia. La pazienza e lo zelo di questi cristiani segna un’altra importante pietra miliare di quest’anno denso di anniversari e di eventi.

 
Il Santo Sinodo ha scelto il nostro nuovo vescovo

Alla sessione del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Russa del 29 luglio 2017, è stato deliberato (Verbale n. 52) di sollevare il vescovo Antonij (Sevrjuk) dalla responsabilità direzionale delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia, permettendogli di continuare il compito di direttore del Dipartimento patriarcale per le istituzioni straniere con il titolo di vescovo di Zvenigorod.

Come nuovo vescovo di Bogorodsk, responsabile delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia e rettore della parrocchia stavropigiale di Santa Caterina a Roma, è stato scelto il vescovo Matfej di Skopin e Shatsk (una diocesi della Metropolia di Rjazan’).

Il vescovo Matfej (nella foto), al secolo Gennadij L’vovich Andreev, è nato il 18 maggio 1971 a Tambov. Si è formato alla facoltà di lingue straniere, lavorando come docente di inglese e di francese. Diacono e prete dal 1998, ha servito nella diocesi di Tambov e nel 2009-2010 in Inghilterra nella diocesi di Surozh. Ha poi proseguito con gli studi dottorali di teologia a Mosca. Monaco dall’ottobre del 2015, è stato consacrato vescovo il 15 novembre 2015 nella cattedrale di Kaliningrad dal patriarca Kirill.

Grazie di cuore al vescovo Antonij per il suo servizio,

e benvenuto a vladyka Matfej!

 
Le religioni di Game of Thrones in una prospettiva cristiana ortodossa

Da un paio di settimane, ha avuto inizio la settima stagione televisiva di Game of Thrones (o in italiano Il trono di spade), il più grande successo mediatico legato alla letteratura fantasy contemporanea. Lo scorso anno abbiamo presentato un commento apparso su un famoso sito di apologetica ortodossa; oggi vogliamo proporvi una nuova riflessione sugli aspetti religiosi dell’opera letteraria di George R. R. Martin, e suggerire alcuni spunti che possono presentare un punto di vista cristiano ortodosso anche di fronte a un mondo immaginario che sembra lasciare poco spazio a una basilare visione cristiana (per non parlare di una visione cristiana ortodossa), e così facendo offrire materia di riflessione sulla fede e sulla verità.

 
Quattro domande dalla corrispondenza recente

Padre Andrew Phillips risponde alle domande dei suoi corrispondenti sulla corrida e sulla sua assenza nei paesi ortodossi, su una possibile futura rivoluzione in Russia, sulla natura delle statue nel culto e sulla possibilità di ordinare omosessuali. Riportiamo in traduzione italiana le domande e le risposte nell’omonima sezione dei documenti.

 
Intervista di Tudor Petcu a padre Dionisij Pozdnjaev

Padre Dionisij Pozdnjaev (nella foto), missionario ortodosso in Cina, è una figura che ci è nota da diversi articoli, inclusa un'intervista del 2014. Recentemente, il nostro amico Tudor Petcu è riuscito a fare una nuova intervista a padre Dionisij, che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti.

 
Com'è organizzata una parrocchia della Edinoverie

Vi presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la traduzione italiana di un articolo di Vladimir Basenkov sulle parrocchie della Edinoverie (i Vecchi Credenti in comunione con il patriarcato di Mosca) e sulle loro particolarità, non solo quelle rituali, ma anche quelle relative al senso di comunità e allo stile di vita cristiano. A Torino (la città a più alta presenza di Vecchi Credenti di tutta l’Europa occidentale) siamo da molti anni familiari con questi aspetti, che sono uno spunto interessante per ogni parrocchia ortodossa.

 
Intervista a Hank Hanegraaff

Maria Nekipelov di Pravmir ha intervistato Hank Hanegraaff (nella foto) sui temi che coinvolgono la sua recente conversione all’Ortodossia. Nel caso di personaggi molto pubblici e molto conosciuti come Hank Hanegraaff, è sempre meglio che sia la persona stessa a raccontare la sua storia: la possiamo seguire in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Pubblicata una nuova Liturgia quadrilingue


Offriamo nella sezione “Preghiera” dei documenti alcune note di presentazione del nuovo testo quadrilingue (greco, italiano, romeno e slavonico) che è stato pubblicato quest’anno dalla Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e di Malta del Patriarcato Ecumenico.

 
Video sulla cattedrale russa di Nizza


Alla festa dei santi Pietro e Paolo, il 12 luglio 2017, il vescovo Nestor ha celebrato la Divina Liturgia alla cattedrale di Nizza. Il video raccoglie alcuni momenti della funzione, oltre all’intervista alla principessa Dorothea Romanoff e a Pierre de Fermor, presidente dell’associazione degli amici della cattedrale.

 
Una donna sotto processo per aver parlato del cristianesimo a una collega musulmana

La politica dei doppi standard dell’Occidente continua a farsi sentire. La londinese Victoria Wasteney (nella foto) deve ricorrere a tribunali e appelli per non perdere il suo lavoro di infermiera, da cui è stata sospesa per aver parlato della sua fede cristiana a una collega musulmana. Lo stesso sistema che la condanna in nome della correttezza politica tollera abusi enormemente più gravi da parte dei musulmani “integrati” nei nostri paesi. L’articolo di Jihad Watch che abbiamo tradotto in italiano elenca e spiega alcuni di questi casi a confronto.

 
Due saggi di padre Andrew Phillips

Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la traduzione italiana di un paio di recenti articoli di padre Andrew Phillips: uno sulle necessità missionarie di base (persone, un posto e un prete, in quest’ordine) e uno sullo zelo come malattia spirituale (e su come distinguere lo zelo cattivo da quello buono).

 
10 domande sul sacerdozio e sui preti

Molti sono incuriositi dalla vita dei preti ortodossi, ma su questo argomento, forse per pudore, non si fanno molte domande. Padre Sergej Pravdolubov ha provato a rispondere a una decina di queste domande riguardo ai preti, e noi vi presentiamo queste domande e le relative risposte in traduzione italiana.

 
San Marco di Efeso: un vero ecumenista

Ci siamo occupati di san Marco di Efeso fin dai primi articoli caricati su questo sito. Oggi diamo la parola allo iero-schimonaco Ambrose (già padre Alexey Young), uno dei discepoli di padre Seraphim Rose, che ci presenta la figura di san Marco come il seguace ideale del vero ecumenismo, disposto a soffrire ogni sorta di avversità per la riunione dei cristiani, ma senza mai compromettere la verità. Presentiamo la traduzione italiana di questo saggio nella sezione “Confrotni” dei documenti.

 
Conservare o restaurare? La questione dei baci degli antenati

L’articolo di Mary Lowell per Orthodox Arts Journal, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, offre interessanti spunti sul trattamento delle icone dopo decenni di permanenza nelle chiese.

 
I genitori ortodossi dovrebbero far vaccinare i bambini?

Il tema di bioetica legato alle vaccinazioni è molto sottile e delicato, perché da una parte riguarda la posizione cristiana verso l’aborto (alcuni vaccini sono derivati da colture di celle originate da feti abortiti), e dall’altra rischia di far esplodere campagne di contestazione sorte da una scarsa o nulla base scientifica. In un suo documento ufficiale, intitolato La battaglia contro le inoculazioni: posizione della Chiesa, la Chiesa ortodossa russa ha condannato la promozione anti-vaccinazione e ha proibito la distribuzione di letteratura e di materiale audio e video anti-vaccinazione nei suoi monasteri e chiese. Se da una parte questo rende inequivocabile la posizione della Chiesa in materia, dall’altra rende necessaria una seria e adeguata spiegazione in materia. Presentiamo in traduzione italiana un testo di padre Ernesto Obregon che tenta di offrire questa spiegazione a un pubblico abituato al pluralismo di informazioni del mondo occidentale.

 
Come sono riuscito a capire davvero l'Ortodossia?

Siamo molto grati al nostro amico Tudor Petcu (nella foto), che nel corso dell’ultimo anno ci ha portati a conoscere molti personaggi della Chiesa ortodossa del presente e del passato. Oggi siamo particolarmente lieti di presentarvi un saggio con la sua storia personale, in cui sottolinea il profondo impatto che hanno avuto sul suo cammino le figure degli occidentali convertiti all’Ortodossia. Queste parole sono un grande incoraggiamento per quegli ortodossi che nei paesi occidentali sperimentano solitudine e senso di isolamento dal loro contesto sociale: speriamo che gli esempi come quello di Tudor possano riaccendere nel cuore di ciascuno di loro un senso dell'importanza del loro cammino di fede e di vita.

 
Padre Maksim Kurlenko, il prete rapper russo

In un articolo del blog del mese scorso, abbiamo parlato di varie iniziative di comunicazione tra preti e giovani russi: tra queste abbiamo menzionato anche un prete rapper, che vi presentiamo oggi in maggiore dettaglio.

Padre Maksim Kurlenko (nella foto) è prete a Cheboksary, la capitale della Repubblica dei Ciuvasci, sul Volga.

La sua passione musicale è il cosiddetto hip hop ortodosso (uno stile musicale analogo a quello dei rapper americani), un campo in cui ha avuto una certa fama con il nome d'arte di Nastoyatel ("il rettore").

Le canzoni di padre Maksim predicano vari messaggi cristiani e un ritorno ai valori tradizionali.

Vi presentiamo uno dei suoi video, intitolato Без благодати ("Senza la grazia"), in cui un giovane tossicodipendente abbandona il proprio vizio dopo essere entrato in una chiesa ad accendere una candela.

Per quelli che non sono amanti dell'hip hop, padre Maksim produce anche una linea di podcast, dal titolo С нами Бог (Dio è con noi), con vari insegnamenti spirituali.

 
Prime celebrazioni di vladyka Matfej in Italia

Il nostro nuovo vescovo Matfej (Andreev) è giunto in Italia per le sue prime celebrazioni come vescovo di Bogorodsk. Qui è alla Liturgia di domenica 13 agosto alla chiesa di santa Caterina a Roma, accompagnato dal suo predecessore, il vescovo Antonij (Sevrjuk):

 
Una dichiarazione athonita contestata sul Concilio di Creta scatena controversie

L’antica tensione tra la fedeltà alla Tradizione ortodossa e quella al Patriarcato Ecumenico sul Monte Athos è ritornata alla ribalta mondiale con la pubblicazione di un documento di sostegno al Sinodo di Creta del 2016, ispirato dall’archimandrita Basilio (Gondikakis), già igumeno dei monasteri di Stavronikita e di Iviron. Il documento ha visto l’opposizione non solo di figure chiave della Chiesa di Grecia, ma anche di numerosi monasteri athoniti. Ne presentiamo un resoconto in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Appunti sulla riscoperta e sulla spiegazione della fede

Tudor Petcu ci ha proposto un’altra intervista, che tocca temi quali le minacce alla fede nella società odierna, i problemi del postmodernismo e il ricupero di Dio in un ambiente ostile all’idea stessa della fede.

 
Video di domande e risposte sulla teoria della terra piatta

Lo scorso mese abbiamo presentato un articolo sulla teoria della terra piatta come fattore di un inutile allontanamento tra scienza e fede. In questi ultimi giorni, ci è stato chiesto di rispondere ad alcune altre domande su questo tema che sta diventando virale attraverso la diffusione in rete. Ringraziamo Andrey per la realizzazione del video sulla terra piatta nel cristianesimo sul canale "Ortodossi Nel Mondo".

 
La mia Croce e la Croce di Cristo

Presentiamo la traduzione italiana di un testo del santo vescovo Ignazio Brianchaninov (nell’icona), più che adatto a focalizzare i nostri pensieri sul percorso del digiuno della Dormizione.

 
Problemi nella Chiesa russa contemporanea

Padre Andrew Phillips non è solo un buon conoscitore della Chiesa russa in Europa occidentale, ma anche nella madrepatria, e così come è aperto e sincero nel delineare i problemi in Inghilterra (tanto vicini a quelli italiani), sa anche evidenziare quelli nell’ex Unione Sovietica. Presentiamo in traduzione italiana un suo breve saggio su questi problemi.

 
Tavola rotonda sui monasteri urbani

A San Pietroburgo si è recentemente tenuta una tavola rotonda sui monasteri cittadini: il tema dovrebbe interessare anche l’Italia, perché di fatto i monaci ortodossi in Italia vivono per la maggior parte in ambienti urbani, al servizio di parrocchie e comunità. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la traduzione italiana dell’articolo di Pravoslavie.ru su questo evento.

 
Vladyka Onufrij: 3 anni come metropolita di Kiev

Il 17 agosto 2014 il nostro caro amico vladyka Onufrij (Berezovskij) è stato intronizzato come metropolita di Kiev. A distanza di 3 anni, continuiamo a riservargli un posto speciale nelle nostre preghiere e nel nostro cuore, confermandogli il sostegno di cui ha bisogno nel reggere una delle più difficili cattedre ortodosse del mondo.

На многая и благая лета!

 
I colori dei paramenti liturgici

L’uso dei colori dei paramenti liturgici nella Chiesa ortodossa russa è piuttosto complicato, in quanto raccoglie la tradizione ortodossa antica integrandola con una grande varietà di sviluppi storici e di differenti usi locali. A chi in Italia si trova ad affrontare questa complessità, presentiamo in russo e in italiano una fonte piuttosto autorevole: la tabella comprensiva e annotata tratta dal libro Богослужебные указания (“L’ordine dei servizi divini”), il più diffuso manuale di riferimento per le funzioni della Chiesa russa.

 
I convertiti e la cultura

Il tema di quanto i convertiti all’Ortodossia debbano assorbire la cultura di un certo popolo ortodosso, e quanto possano invece mantenere la propria, dovrebbe interessare ogni italiano attratto verso la Chiesa ortodossa. Sentiamo cosa ne dice padre John Whiteford, nel contesto degli Stati Uniti, che però si può facilmente assimilare a quello di qualsiasi paese dell’Europa occidentale.

 
La Russia finisce di pagare l'ultimo debito dell'Unione Sovietica

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” un’altra notizia che i media legati al potere in Italia NON vi daranno: nel corso di questi decenni, la Federazione Russa ha terminato di pagare tutto il debito estero dovuto dall’ex Unione Sovietica. Alcuni di questi pagamenti sono stati fatti a quegli stessi paesi che ora tengono la Russia sotto sanzioni!

Per quanto riguarda i crediti internazionali dell’Unione Sovietica, ereditati dalla Federazione Russa, oltre 100 miliardi di dollari sono stati condonati a paesi in via di sviluppo. Ecco un pensiero in più per la prossima volta in cui reciteremo la frase “e rimetti a noi i nostri debiti...”

 
Cristianesimo e meditazione

Ringraziamo Andrey per la realizzazione di un altro video sulla meditazione nel cristianesimo ortodosso.

 
Un segno nel cielo a San Pietroburgo

Un raro fenomeno di alone a corona attorno al sole è stato fotografato il 14 agosto a San Pietroburgo, sopra la fortezza dei santi Pietro e Paolo, dove riposano i resti di cinque martiri imperiali e dei loro quattro servitori.

L'alone è apparso proprio il giorno dell'anniversario della canonizzazione della famiglia imperiale, in un momento in cui continua la controversia sull'autenticità dei resti e tutti attendono la pubblicazione dei test del DNA e di altri esami.

 
Un saluto da Catanzaro

Il nostro confratello padre Eugenio Miosi ci manda i suoi saluti da Catanzaro, dove sta sforzandosi di costruire una nuova comunità.

 
Anche gli asceti hanno bisogno di una comunità

La tradizione ortodossa vuole che un monaco (o una monaca) non abbia la benedizione di vivere una vita eremitica se non ha passato un certo numero di anni a fare vita comune con altri fratelli (o sorelle). Per capire qualcosa di più sulla connessione tra la vita ascetica e la vita comunitaria, leggiamo il breve saggio di padre Ernesto Obregon che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Com'era realmente il Medioevo

Il medievalista Tim O'Neill (nella foto) risponde a una domanda su Quora riguardo ai più comuni miti sulla storia medievale che i veri storici ritengono infondati.

Il primo di questi miti è quello della terra piatta (di cui ci siamo già occupati in un articolo e in un video), ma la risposta copre anche altri temi della vita medioevale quali il rapporto della fede con la scienza, con la magia e la stregoneria, le pratiche igieniche, gli sviluppi tecnologici e la strategia militare. Queste precisazioni ci aiutano, perché abbiamo tutti molto da rivedere e da imparare, prima di poter provare a incarnare la fede in un ideale contesto culturale.

 
Il Moleben in memoria del Concilio del 1917

Alla festa della Dormizione, dopo la Divina Liturgia, in tutte le parrocchie della Chiesa ortodossa russa siamo chiamati a officiare un Molieben (servizio di intercessione) in onore dei santi Padri del Concilio di Mosca del 1917-1918, che ha avuto tanti santi martiri e confessori tra i suoi partecipanti. Abbiamo tradotto in italiano una breve presentazione dell’evento nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Intervista di Tudor Petcu a un convertito francese


Ringraziamo Tudor Petcu per averci fatto avere il testo italiano di un’altra delle sue interviste ai convertiti occidentali, questa volta a Nicolas Petit (nella foto), diacono della parrocchia della Trinità e di sant’Ilario a Poitiers, dipendente dall’Esarcato di Rue Daru.

 
Un video su un tema biblico controverso

Eccovi un altro video dal canale YouTube "Ortodossi nel Mondo", sul tema delle mogli dei primi discendenti di Adamo ed Eva, e su due possibili linee di risposta.

 
Il peccato e l'eresia del separatismo razziale

I pregiudizi razziali possono penetrare in ogni ambiente, compresi quelli ecclesiali. Per valutare la portata del separatismo razziale, anche a confronto con l’esclusivismo etnico che di tanto in tanto si fa vivo tra i cristiani ortodossi, leggiamo il saggio di padre John Whiteford che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Etica” dei documenti.

 
La guida pastorale prima e dopo il matrimonio

Il metropolita Efrem di Tripoli, del patriarcato di Antiochia, parla dei problemi di una preparazione al matrimonio e della necessità di una cura pastorale continua delle coppie, in un breve saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Il canto del Vespro dei soldati russi

L'ensemble vocale della 60a brigata russa canta l'inno del Vespro, Luce radiosa, secondo la melodia del canto di Valaam:

(Video non disponibile - chiedetevi perché)

 
Un tributo a santa Olga di Kiev

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti la traduzione italiana di un articolo su Olga di Kiev, nella sua transizione da principessa guerriera a santa evangelizzatrice.

 
Due appuntamenti con padre Andrew Phillips

Vi presentiamo due traduzioni di testi di padre Andrew Phillips: un breve saggio intitolato Perché amo i miei parrocchiani, e una raccolta di domande e risposte dalla corrispondenza del mese di agosto appena passato.

 
L'anarchico con il mohawk verde

Uno dei monaci del monastero di Vatopedi sul Monte Athos ci racconta la storia della conversione di un giovane anarchico durante una vista inaspettata al suo monastero. Vi presentiamo questa interessante storia in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Alcune note preliminari sull’influenza della massoneria sul primo ecumenismo greco

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un lungo saggio che getta luce sui rapporti spesso taciuti tra la massoneria e il patriarcato di Costantinopoli, e aiuta a capire la genesi massonica di molte delle istanze del movimento ecumenico.

 
I nostri santi padri teofori

Padre John Whiteford ci spiega chi sono i padri teofori (ovvero “i padri portatori di Dio”) di cui spesso si fa cenno nelle nostre funzioni, e ci aiuta a fare un po’di chiarezza per identificare gli appartenenti a questa categoria davvero complessa.

 
Altri sviluppi storici nella diocesi di Gran Bretagna e Irlanda della ROCOR

Padre Andrew Phillips ci racconta nel suo blog una serie di notizie molto incoraggianti dalla sua diocesi, dove il recente insediamento di un vescovo giovane e attivo ha fatto molto bene alle parrocchie locali. Leggiamo il resoconto di padre Andrew in traduzione italiana, ricordando che non ci vorrebbe molto di più di questo per vedere risultati analoghi in altri paesi, tra cui l’Italia.

 
Aquila e Priscilla

La scorsa domenica abbiamo letto in chiesa un brano apparentemente poco significativo della prima Lettera ai Corinzi (16:13-24), composto di semplici saluti ed esortazioni ai fedeli. Eppure, anche le parti meno appariscenti delle Sacre Scritture rivelano spesso insegnamenti profondi. Il riferimento ad Aquila e a Priscilla e alla “chiesa che si raduna nella loro casa” ha spinto l’arciprete John Moses a scrivere una predica che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti. Oltre a fornire interessanti dati su questa antica chiesa domestica, infatti, padre John ci sfida a dimostrare quale sia oggi la nostra comprensione del senso di comunità, essenziale perché le nostre chiese possano sopravvivere.

 
La Corea del Nord o gli USA?

Padre Andrew Phillips ci aiuta a fare un paragone tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti d’America evidenziando una serie di pericoli sociali che vengono di solito associati ai nordcoreani, e dimostrando che gli stessi pericoli si possono associare senza particolari giochi di prestigio mentali anche agli americani: un’utile lettura, che possiamo trovare in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti

 
La sfida dei ministri di culto dalla doppia vocazione

In un paese come l’Italia, in cui tanti preti e diaconi ortodossi devono vivere dei frutti di un loro lavoro secolare, è importante capire cosa comporta avere un ministro di culto dalla vocazione “doppia”, per evitare soprattutto il pericolo più grave: lo sfinimento. Leggiamo le considerazioni di padre Ernesto Obregon in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Perché dovremmo predicare dopo il Vangelo

Padre Hans Jacobse (nella foto) offre una risposta intelligente e accurata a un dilemma che spesso si pone nelle nostre chiese ortodosse: a che punto della Liturgia predicare? Le abitudini in uso sono due: dopo il Vangelo e alla fine della Liturgia. Quest’ultima è a volte vista come un espediente per poter predicare anche ai ritardatari, ma ci sono ragioni più profonde per preferire la predicazione subito dopo il Vangelo. Scopriamo queste ragioni nella traduzione italiana del saggio di padre Hans.

 
I neopagani sono attivi nei partiti d'opposizione in Russia

Di fronte ai media che ci martellano a senso unico il mantra delle relazioni pericolose della Chiesa ortodossa russa con la politica, presentiamo in traduzione italiana l’articolo ben documentato e illuminante di Vladislav Maltsev sulle commistioni politiche dei neopagani russi, un insieme di movimenti effimeri e recenti che conta al massimo alcune decine di migliaia di aderenti. A differenza della Chiesa ortodossa (che conta decine di milioni di aderenti), i neopagani russi sembrano presi da una vera e propria frenesia di commistioni politiche, apparentemente con forze molto diverse tra loro (nazionalisti, liberali, comunisti e neonazisti), ma tutte unite nello sforzo di minare l’unità statale della Russia e la sua sovranità. Questo articolo è davvero un utile antidoto alle visioni in bianco e nero della Russia e della sua identità religiosa.

 
La chiesa dei nuovi martiri a Mosca come rifiuto dello stalinismo e del leninismo

Il professor Paul Robinson dell’Università di Ottawa, autore del blog Irrussianality (un riuscito gioco di parole che sottolinea le nostre fobie irrazionali della Russia) si è messo all’opera a smontare un altro controsenso della russofobia imperante: quello che vede imperi stalinisti in ricostruzione ogni volta che la Russia riesce a sollevare un poco la testa. Dopo un viaggio a Mosca e una visita alla chiesa dei nuovi martiri al monastero Sretenskij, Robinson fa notare come la presenza di Putin alla consacrazione di questa chiesa segna il ripudio più netto dello stalinismo. Leggiamo questi appunti di diario di viaggio in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
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