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31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



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GALLERIE FOTOGRAFICHE

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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
Domande e risposte dalla corrispondenza recente (novembre 2017)

Presentiamo in traduzione italiana l’ultima serie delle risposte di padre Andrew Phillips alle domande dei suoi corrispondenti.

 
Statistiche della Chiesa ortodossa russa, 29 novembre 2017

Parlando all'apertura del Concilio dei vescovi nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, sua Santità il patriarca Kirill ha annunciato quanto segue:

La Chiesa ortodossa russa ha 386 vescovi e 303 diocesi, 10 in più rispetto all'anno scorso e 144 più di otto anni fa. Queste sono organizzate in 60 metropolie regionali. Ci sono 34.774 preti ortodossi russi attivi (non pensionati) e 4.640 diaconi, che servono in 36.878 edifici ecclesiastici, 1.340 in più rispetto all'anno scorso. Ci sono 462 monasteri, 7 in più rispetto all'anno scorso e 482 conventi, 11 in più rispetto all'anno scorso.

 
Discussione con sua Eminenza l'arcivescovo Gabriel di Montreal e del Canada

Dal sito della ROCOR, vi presentiamo in russo e in traduzione italiana una intervista all’arcivescovo Gabriel (Chemodakov) di Montreal e del Canada, che spiega molte delle difficoltà e delle speranze della diaspora ortodossa russa nel mondo.

 
La gente vuole fare il bene

Presentiamo in russo e in italiano un racconto dell’arciprete Andrej Tkachev (nella foto), che ci parla di una chiesa in cui si sono moltiplicati i casi di volontariato generoso in seguito a un’offerta di un parrocchiano di mettere a disposizione un po’ del suo tempo e delle sue capacità professionali.

 
Padre Andrew Phillips su Orthodox England

Facciamo parlare in diverse occasioni il nostro confratello padre Andrew, spesso in risposta a domande precise di lettori e corrispondenti. Ora possiamo leggere le sue risposte a una lunga intervista di Wayne John Sturgeon, pubblicata sul sito Attack The System, e da noi tradotta in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Si chiude a Mosca il Concilio con una vittoria della prudenza

Mentre il Concilio di Mosca del 1917 era stato piuttosto ardito nel proporre cambiamenti e riforme (per quanto urgenti) nelle difficili condizioni della rivoluzione incipiente, e di conseguenza le sue deliberazioni erano rimaste lettera morta, il concilio del centenario (29 novembre – 2 dicembre 2017) ha scelto un'attitudine opposta di cautela e di moderazione.

Sul concilio di Creta del 2016, si è affermato in ultima istanza che la Chiesa ortodossa russa non può considerarlo pan-ortodosso né vincolante, per il mancato consenso generale, ma anche per la presenza di affermazioni vaghe e ambigue.

Sul discusso testo del catechismo proposto al Concilio, si è deciso di dare voce alle numerose critiche pervenute, e si è rimandato il testo a ulteriori dibattiti e verifiche.

Dal punto di vista del governo locale della Chiesa, si è provveduto a dotare la Chiesa ortodossa ucraina di una misura ancor maggiore di autonomia, per fronteggiare le pressioni nazionalistiche sul metropolita Onufrij e sul suo Sinodo. Forse in previsione di questo sviluppo, l'antipatriarca Filarete ha cercato di "rubare la scena" al Concilio presentando un'ambigua lettera di pentimento, e poi dichiarando in conferenza stampa di volere il dialogo con Mosca... rigorosamente alle sue condizioni.

Il Concilio ha avuto anche la possibilità (insolita per una riunione di una singola Chiesa locale) di chiudersi alla vigilia dell’arrivo dei patriarchi e dei capi delle Chiese autocefale nel mondo, radunati a Mosca il 4 dicembre per la Liturgia del centenario dell’intronizzazione del santo patriarca Tikhon.

 
Il Re Michele: un paese perduto, un amore guadagnato

Il dibattito sulla restaurazione della monarchia, molto diffuso in Russia, interessa anche altri paesi ortodossi tra cui la Romania. La morte del re Michele di Romania all’età di 96 anni il 5 novembre 2017, ha spinto il nostro amico Tudor Petcu a dedicare a su Maestà un piccolo omaggio che presentiamo in romeno e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti

 
Intervista di Tudor Petcu a Michele Tracquilio

Tudor Petcu ci ha fatto avere il testo di una nuova intervista realizzata a Michele Tracquilio, che rappresenta la categoria ancora poco nota degli italiani convertiti all’Ortodossia nella Chiesa romena.

 
Foto dalla riunione del clero a Milano

Dalla riunione del clero del patriarcato di Mosca a Milano dell'8 dicembre 2017, la prima presieduta dal vescovo Matfej (Andreev), vi passiamo una galleria delle foto scattate da padre Giovanni Capparelli.

 
5 concezioni errate sulla Chiesa ortodossa

Padre Andrew Stephen Damick ci guida nel seguente video con sottotitoli in italiano (se non li vedete automaticamente, potete impostare i sottotitoli con i pulsanti di YouTube in basso a destra).

Gli equivoci sulla Chiesa ortodossa descritti nel video sono:

1) Che la Chiesa ortodossa sia solo per certi popoli.

2) Che la Chiesa ortodossa sia la stessa cosa della Chiesa cattolica romana.

3) Che i cristiani ortodossi adorino immagini e idoli.

4) Che i cristiani ortodossi credano di guadagnarsi da soli la salvezza.

5) Che la Chiesa ortodossa sia una religione morta.

 
Una Liturgia ortodossa in latino a Bologna

Talvolta, a dispetto dell'attenzione che mettiamo nelle segnalazioni di eventi importanti per la vita della Chiesa ortodossa, ci passano sotto il naso alcune cose davvero importanti. È il caso della Divina Liturgia in latino celebrata nello scorso mese di luglio nella parrocchia di san Basilio a Bologna, da parte dello ieromonaco Lavrentij (Sobko), insegnante di latino presso il seminario di Nizhnij Novgorod, assistito dal parroco, lo ieromonaco Serafim (Valeriani), e dal lettore Andrea Della Lena.

Il testo di base, a cui sono state fatte alcune modifiche, è la Divina Liturgia tradotta in lingua latina da Erasmo da Rotterdam e riportata nella Patrologia Greca del Migne: un testo che avevamo caricato già da molti anni sul nostro sito. Ci fa piacere aver dato il nostro contributo a queste iniziative, e ci fa ancor più piacere vedere che altri vi sono interessati: a nostro parere, chi da ortodosso in Occidente ignora le proprie radici latine lo fa a proprio rischio e pericolo.

 
Intervista di Tudor Petcu a padre Eugenio Miosi

Nella sua infaticabile opera di ricerca tra gli ortodossi in Italia, Tudor Petcu è giunto a intervistare il nostro confratello, padre Eugenio Miosi (nella foto). Ospitiamo volentieri entrambi i corrispondenti e amici del nostro sito, presentandovi il testo dell’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Le incensazioni a casa

Vi presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti la traduzione italiana di alcune istruzioni pratiche e considerazioni sull’uso dell’incenso nelle preghiere domestiche, scritte e raccolte da padre John Whiteford.

 
Il programma delle 200 chiese a Mosca costruisce la sua chiesa più grande fino a ora

Vi abbiamo già presentato tre anni fa un testo sul programma delle 200 chiese a Mosca, un progetto che sta cercando di ricostruire una parte delle chiese della capitale distrutte dal regime sovietico. Oggi qualcosa è cambiato nel progetto, e stiamo vedendo la costruzione di chiese molto più grandi di quelle del programma originale. Leggiamo in traduzione italiana il resoconto di questo sviluppo.

 
Nuove parrocchie ucraine in Portogallo

La parte in inglese del portale Pravoslavie.ru segnala l'apertura di due parrocchie ucraine in Portogallo (a Braga e a Torres Novas) negli ultimi 2 mesi.

La caratteristica singolare di queste nuove parrocchie è che sono state aperte con la benedizione del metropolita Onufrij di Kiev e con il consenso del vescovo Nestor di Korsun. Si realizza così una sinergia tra una parte significativa della Chiesa russa, con le sue particolarità locali ma senza i privilegi dell’autocefalia (che le darebbero il diritto di aprire parrocchie nella diaspora in modo indipendente), e l’autorità del vescovo locale, il cui diritto di prestare il proprio assenso non viene negato. In tal modo, la Chiesa ortodossa ucraina può gestire in modo sostanzialmente autonomo la pastorale dei propri flussi migratori, e dimostrare al mondo che l’autocefalia di Kiev, tanto bramata dai gruppi scismatici, non aggiungerebbe granché di rilevante a quello che è già in funzione oggi.

Il sistema di autocefalia promosso da Mosca (che ha preferito dare le vere e proprie autocefalie solo a Chiese nazionali al di fuori dell’area di influenza di Mosca, come Polonia, Cecoslovacchia e Nord America) può piacere o non piacere, ma va valutato con attenzione in un paragone con il modello parallelo promosso da Constantinopoli, che invece propone l’autocefalia di Chiese come quella greca, albanese e cipriota, ma al tempo stesso privandole del diritto di organizzare una propria diaspora, compito avocato a sé dalla sede patriarcale.

 
Un anno dalla consacrazione della cattedrale della santa Trinità a Parigi

Eccovi un nuovo video che racconta gli eventi attorno alla nuova cattedrale dell’eparchia di Chersoneso a Parigi.

 
Biografia dell’arcivescovo Serafim di Zurigo

Ringraziamo il nostro confratello, l’archimandrita Martin (de Caflisch) per un’interessante biografia dell’arcivescovo Serafim (Rodionov, nella foto), che ci ha fatto avere nella ricorrenza dei 20 anni dalla nascita di vladyka Serafim al cielo. Nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, potete leggere in russo e in italiano la vita di questo vero e proprio apostolo dell’Ortodossia in Italia.

 
Quanti giorni di digiuno dovremmo tenere prima della confessione?

Nepsis Italia

Se andate a confessarvi al 40° giorno del digiuno, 40 giorni. Se andate al primo giorno, allora un giorno di digiuno e, nei successivi 39 giorni, continuate il digiuno. In altre parole, quando si deve digiunare, si digiuna! Quest'idea della confessione e della necessità di digiunare prima della confessione è uno dei modi di – scusate la mia espressione stupida – idolatrare la nostra Ortodossia, uno dei falsi rigorismi che abbiamo imposto, perché molto spesso siamo tentati di dire "non vado a confessarmi, perché ho mangiato oggi dopo pranzo, non so cosa. Questo non lo faccio, perché...".

Se vogliamo essere sinceri, dobbiamo ammettere che a volte ci nascondiamo dietro questi rigorismi nel tentativo di rimanere il più lontano possibile da ciò che dobbiamo fare. Il digiuno dovrebbe avvicinarti alla confessione e la confessione dovrebbe avvicinarti al digiuno. Non hai digiunato fino a quando non ti sei confessato? Digiuna dopo che ti sei confessato! Non hai digiunato fino a quando non hai fatto la comunione? Fai la comunione e digiuna! Ci sono alcune cose veramente recuperabili nella Chiesa e – Gloria al Signore! – il digiuno è una di tali cose.

(Sacerdote Dr. Constantin Necula, Creștinism de vacanță, casa editrice Agnos, Sibiu, 2011, p. 219)

 
Gerusalemme nel mio cuore

Israel (Adam) Shamir, il cristiano ortodosso di origine ebrea di cui abbiamo già ospitato alcuni saggi, ci parla di Gerusalemme dopo la controversa dichiarazione del presidente Trump, guidandoci in un’attenta analisi delle posizioni contrapposte, dei conflitti e degli stati d’animo in un paese tanto cruciale quanto conflittuale nei rapporti umani in tutto il mondo. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di Israel Shamir nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
I cristiani in Unione Sovietica: Intervista di Enzo Biagi all'arcivescovo Kirill di Smolensk

Il nostro corrispondente Giuseppe, infaticabile ricercatore di video storici, ci segnala una vera chicca: tra i documentari di RAI scuola, è riuscito a ritrovare l’intervista di Enzo Biagi del 1990 all’allora arcivescovo di Smolensk e Kaliningrad – e oggi patriarca – Kirill. Osservare le condizioni della Chiesa ortodossa russa di 27 anni fa è un ottimo modo per iniziare una riflessione sulla stessa Chiesa di oggi.

 
La lotta per la restaurazione del mondo cristiano

Diamo la parola a padre Andrew Phillips con la traduzione italiana di un saggio in cui spiega gli ingredienti per la lotta per restaurare il mondo cristiano messo in pericolo dall’Occidente.

 
Una collezione di immagini sulle stazioni di pedaggio

L'artista Anna Ignatieva ha prodotto una serie di immagini digitali sul tema delle stazioni di pedaggio, o мытарства (mytarstva), della tradizione popolare ortodossa.

Noi non amiamo parlare molto di questo tema, che è tuttora controverso, forse al di là di ogni ragionevole misura, ma non ci dispiace questa collezione, anche se (pur nel loro aspetto fumettistico), le immagini risultano piuttosto inquietanti (come è giusto che siano, dato che trattano del peccato e dei suoi effetti sulle nostre anime), perché in questo modo si ridimensiona l'intera discussione escatologica sulla realtà ultima delle stazioni di pedaggio, riportandola sul terreno molto meno conflittuale delle immagini poetiche.

 
Una traduzione sbagliata del Padre Nostro?

Padre John Whiteford risponde a una perplessità sulle nuove idee di papa Francesco a proposito della traduzione del Padre Nostro, in un modo che potrebbe interessare anche ai traduttori delle preghiere ortodosse in lingua italiana.

 
I filaretisti scacciano i bambini disabili da un asilo, gli ortodossi li aiutano a crescere

Il 2 agosto 2017 la sede del centro “Prometeo” di Zaporozh’e, che aiuta bambini con sindrome di Down, paralisi cerebrale e autismo, è stata requisita dalle autorità per farne la casa del clero del “patriarcato di Kiev” in città. Il “vescovo” Fotij ha personalmente chiuso la posta dello stabile in faccia ai bambini disabili, ai loro genitori e ai collaboratori del centro.

Il personale del centro si è rivolto al vero vescovo ortodosso della città, il metropolita Luka (Kovalenko, ben noto anche nella nostra parrocchia), che si è subito adoperato perché questo centro potesse avere un nuovo locale, inaugurato il 19 dicembre per la festa di san Nicola, come riporta il sito della Chiesa ortodossa ucraina.

La lezione da imparare è importante e urgente: la pseudo-ortodossia non è solo un movimento che si diletta a occupare chiese ortodosse con la forza, ma è un cancro per la società civile del proprio paese.

 
L'Occidente feudale e l'Occidente perduto

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di una riflessione di padre Andrew Phillips sul feudalesimo come chiave della rovina dell’Occidente cristiano e del suo allontanamento dalla vera Chiesa e dalla vera santità.

 
Il compito teme il maestro: riflessioni su una classe con Vladimir Gorbik

Presentiamo la traduzione italiana del resoconto di una classe di canto per direttori e cantori di coro, tenuta a Los Angeles alla fine dello scorso mese di agosto. Il conduttore delle lezioni è stato Vladimir Gorbik, il maestro di canto russo di cui abbiamo già trattato la figura e gli insegnamenti un paio di anni fa. Ci rincuora sapere che simili esperienze di scuola corale sono oggi possibili anche da noi in Italia.

 
Il patriarca annuncia un accordo sullo scambio di prigionieri nel Donbass

Orthocristian.com, 25 dicembre 2017

In una dichiarazione rilasciata dopo il suo recente incontro al monastero Danilovskij di Mosca con i leader delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk, nonché il capo del movimento pubblico "Scelta ucraina: il diritto del popolo", Viktor Medvedchuk, sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha parlato dell'accordo raggiunto su tutti i dettagli dello scambio di prigionieri nel Donbass, come riferisce RIA-Novosti.

"Spero che lo scambio di prigionieri che avverrà possa dare inizio a questo processo, perché le liste non includono tutti coloro che rimarranno in cattività per qualche tempo, ma esprimo la fervida speranza che questo primo passo sia continuato con ulteriori sforzi per liberare tutti i prigionieri", ha affermato il patriarca.

Il patriarca ha anche espresso la sua convinzione che il conflitto nel Donbass non è necessario, e serve solo a indebolire tutti i partecipanti: "Nessuno ha bisogno di questo conflitto, che indebolisce chiunque sia coinvolto. Ma soprattutto, questo conflitto sacrifica molte persone; entrambe le parti sono tenute a sforzarsi per porvi fine ".

Come ha detto il leader di Donetsk, Aleksandr Zakharchenko, Kiev trasferirà 306 uomini alle guardie civili e 74 torneranno in Ucraina. Lo scambio è previsto per il 27 dicembre.

"Spero che la parte ucraina si attenga alle sue promesse", ha aggiunto Zakharchenko.

Il 15 novembre, durante una visita al Monastero di Nuova Gerusalemme, al di fuori di Mosca, Medvedchuk aveva chiesto al presidente Vladimir Putin di sostenere attivamente la proposta di uno scambio di prigionieri tra Kiev e Donetsk. Ha anche riferito che Kiev, Donetsk e Lugansk avevano accettato un elenco di prigionieri da scambiare. Il rappresentante presidenziale russo per il gruppo di contatto, Boris Grizlov, ha osservato che Kiev ha qui la sua ultima possibilità di tornare al processo negoziale, poiché le autorità ucraine "hanno interrotto i precedenti accordi sui prigionieri".

Il patriarca Kirill ha anche notato quanto profondamente il conflitto affligge la Chiesa ortodossa russa, con i fratelli ortodossi che combattono gli uni contro gli altri.

"Questa è una questione molto importante per la Chiesa ortodossa russa, perché il nostro gregge è da entrambe le parti. Ci sono i nostri fedeli da entrambe le parti. Chi piange tanto quanto la Chiesa russa riguardo a tutto ciò che sta accadendo, quando il fratello alza una mano contro il fratello? Vorrei sottolineare in particolare la necessità di una rapida soluzione pacifica a questo problema... E apprezzo molto la partecipazione costruttiva di entrambe le parti nell'accordo su quelle posizioni sulle quali possiamo dire, oggi, di avere finalmente concordato", ha detto sua Santità ai giornalisti.

 
I peccati dei padri: sulla futura unità amministrativa della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale

Padre Andrew Phillips torna a riflettere, in un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, sul futuro dell’Ortodossia russa nei nostri paesi. Perfino le giurisdizioni che vivono in maggior simbiosi reciproca (come la ROCOR e il suo patriarcato) hanno problemi a integrarsi, e talvolta hanno lasciato uno strascico di cattive amministrazioni pastorali, e questi problemi vanno affrontati, prima o poi.

 
Iniziato in Donbass lo scambio dei prigionieri di guerra

Ha avuto inizio lo scambio dei prigionieri di guerra nel Donbass per il quale la Chiesa ortodossa russa ha offerto la sua mediazione. Ancora molto resta da fare nel cammino verso una vera pacificazione, ma è consolante vedere come almeno in questo caso l'arrivo di festività religiose non ha coinciso con una recrudescenza del conflitto.

 
Alla sessione del Sinodo del 28 dicembre cambia radicalmente la gestione della Chiesa ortodossa russa in Europa occidentale

A riassumere le novità (soprattutto per noi) dell’ultima sessione del Santo Sinodo a Mosca (28 dicembre 2017), si rischierebbe di scrivere un testo più lungo delle minute stesse della riunione. Ci basti dire per il momento che, in un movimento che ricorda un po’ quello del gioco delle sedie musicali, si rimpiazzano quasi tutti i nostri vescovi in Europa Occidentale. L’arcivescovo Elisej di Sourozh passa a occuparsi della diocesi dell’Aia e dell’Olanda, lasciata dall’arcivescovo Simon di Bruxelles. Alla diocesi di Sourozh passa il vescovo Matfej, che purtroppo abbiamo appena avuto tempo di conoscere, ma che ricorderemo sempre in preghiera. Da noi ritorna temporaneamente il nostro ex vescovo Antonij, che intanto diviene vescovo di Vienna e Budapest. Il vescovo Tikhon di Podol’sk passa alla diocesi di Berlino e della Germania, sostituendo il defunto arcivescovo Feofan. I nostri affettuosi auguri a vladyka Nestor, che in questa apparente tempesta è riuscito per lo meno a non dover traslocare da Parigi.

Al di là del facile umorismo sul gioco delle cattedre musicali, apprezziamo da parte del Sinodo un desiderio di assegnare a ogni nostro paese vescovi giovani, competenti ed energici, conoscitori dei territori su cui dovranno esercitare il loro episcopato e in maggior parte ben padroni delle lingue e delle culture locali. Non possiamo che essere grati per questi provvedimenti, che al di là dei naturali incomodi che potranno portare, sono segni di fiducia nelle nostre capacità di servire e di promuovere la vita della Chiesa nei nostri paesi. A tutti quanti i nostri vescovi, vecchi e nuovi: Многая лета! Per molti anni! Ad multos annos!

 
L'arcivescovo Anastasios riceve la cittadinanza albanese dopo un'attesa di SOLI 25 anni

Avevamo già accennato, oltre due anni e mezzo fa, all'ingiustizia che vedeva negata da oltre due decenni la cittadinanza albanese all'arcivescovo ortodosso Anastasios di Tirana.

Per correttezza, dobbiamo riportare che la cittadinanza è arrivata al primate quest'ultimo 24 dicembre: ecco i dettagli dal sito della Chiesa ortodossa autocefala d'Albania.

Apprezziamo la calma e il sottile umorismo espressi da sua Eminenza, quando ha accennato che il tempo aggiunge valore a certe cose, come il vino (e i suoi documenti), ma non abbassiamo la guardia quando vediamo evidenti sperequazioni verso la Chiesa.

 
Come il santo guerriero Il'ja Muromets è stato bandito in Ucraina

L’ucrainismo contemporaneo sta arrivando al punto di follia di cancellare la storia dei suoi stessi santi, se questi possono servire a sottolineare la sostanziale unità nazionale di russi e ucraini. La vittima di oggi è Il'ja Muromets, un santo guerriero sepolto nella Lavra delle Grotte di Kiev, e ora oggetto di una campagna di bando ideologico sulla quale possiamo leggere un saggio in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
I principi dell'architettura ortodossa espressi in un edificio secolare

In un giorno in cui circolano commenti sull’incapacità di cristianizzare eventi secolari come il capodanno e le bevute, vi presentiamo in traduzione italiana la prova di come questo sia fin troppo possibile, mostrandovi uno dei recenti progetti di Andrew Gould: un’enoteca di Charleston edificata secondo gli stessi principi che regolano la costruzione delle chiese ortodosse.

 
Un confronto sul matrimonio

Come sorpresa per il nuovo anno, vi presentiamo un testo un po’ curioso. Dal 2014 abbiamo condotto una serie di conversazioni via e-mail con un giurista cattolico, che stava per diventare un avvocato canonista. I temi delle conversazioni sono stati diversi, ma il filo conduttore generale è centrato sulle concezioni cattolica e ortodossa del matrimonio. In quasi tre anni di messaggi, abbiamo affrontato diversi argomenti relativi al matrimonio, che vi presentiamo in un singolo documento di notevole lunghezza. Prima di iniziare a leggerlo, vi avvertiamo che nelle discussioni c’è un certo livello di controversie, sia perché è un confronto tra un cattolico e un ortodosso convinti delle loro idee (e che si esprimono senza mezzi termini), sia perché si tratta di un dialogo tra persone che parlano da posizioni piuttosto distanti e in qualche modo opposte (un giurista poco interessato ad aspetti teologici, e un parroco diffidente dei giuridismi nei sacramenti).

 
Capodanno in Donbass

Il sito L'Antidiplomatico riporta una rassegna degli ultimi danni di guerra in Donbass, ancora contro obiettivi civili. Queste immagini dovrebbero farci riflettere sulle nostre responsabilità, e farci tenere sempre alta la guardia dell'indignazione.

 
Celebrazioni del NATALE ORTODOSSO 2017/2018

Sabato 6 Gennaio

Vigilia di Natale

ore 10  - Divina Liturgia della Vigilia (Vespro + Liturgia di san Basilio il Grande)

ore 17 - Veglia del Natale (Grande Compieta e Vespro + Mattutino)

(non celebreremo funzioni durante la notte)

 

Domenica 7 Gennaio

NATALE DEL SIGNORE

ore 10 - Divina Liturgia

(dopo la Liturgia) spettacolo di Natale dei bambini della parrocchia

Buon Natale! Cu Nașterea Domnului! С Рождеством Христовым!

 
Il matrimonio interrazziale e la fede ortodossa

Vi abbiamo presentato nella scorsa estate un articolo di padre John Whiteford sul peccato della separazione razziale. Da pochi giorni padre John ha ripreso l’argomento occupandosi del tema del matrimonio interrazziale, avversato da alcuni ortodossi americani simpatizzanti del nazionalismo bianco (ma che potrebbe essere altrettanto avversato da ortodossi preoccupati da "invasioni di stranieri" in Italia). Da buon conoscitore delle scritture, e da protagonista in prima persona di un matrimonio interrazziale (sua moglie, matushka Patricia, è cinese), padre John è la persona ideale per fornire sull’argomento una risposta ragionata ed equilibrata, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Etica” dei documenti.

 
Un confronto tra feudalesimo e globalizzazione

In un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, padre Andrew Phillips traccia un parallelo storico tra il sistema feudale dell’XI secolo e la globalizzazione contemporanea, delineandone le inquietanti similitudini. 

 
Un ricordo di Doktor Liza a un anno dalla sua scomparsa

Facciamo un bel regalo di Natale alla nostra memoria, con un tributo a una delle più straordinarie persone da poco scomparse: Elizaveta Glinka, o “Doktor Liza”, che rivediamo in un ricordo scritto dal nostro caro amico Enrico Vigna sul Saker blog italiano.

 
In memoriam: archimandrita Placide (Deseille)

Orthodoxie.com, 7 gennaio 2018

Oggi alle ore 13, padre Placide Deseille si è addormentato in Cristo all'età di 91 anni. Nato il 16 aprile 1926 a Issy-les-Moulineaux, Padre Placide divenne monaco dell'abbazia cistercense di Bellefontaine nel 1942, all'età di sedici anni. Fondò nel 1966 con amici monaci un monastero di rito bizantino a Aubazine, nella Corrèze. Nel 1977 i monaci decisero di diventare ortodossi, furono ricevuti nella Chiesa ortodossa il 19 Giugno 1977, e nel febbraio del 1978 divennero monaci del monastero di Simonos Petra a Monte Athos. Inviati poi in Francia dall'archimandrita Aimilianos, igumeno di Simonos Petra, per stabilirvi una fondazione dipendente da quel monastero, i padri Placide e Séraphin inaugurarono il monastero di Sant'Antonio il Grande il 14 settembre 1978, in una casa fatiscente a Saint Laurent en Royans, in una valle selvaggia del Vercors. Nella sua scia nacque il Monastero della Protezione della Madre di Dio, che doveva essere conosciuto in seguito come il nome di monastero di Solan.

Padre Placide ha insegnato patristica all'Istituto teologico ortodosso Saint-Serge a Parigi. è stato anche il fondatore della collezione "Spiritualité orientale" pubblicata dall'abbazia di Bellefontaine, e autore di numerosi libri sulla storia del monachesimo e della spiritualità ortodossa di cui è stato specialista. Vi presentiamo il video della conferenza dell'archimandrita Placide (Deseille): "Le traduzioni dei Padri della Chiesa nel Medioevo a oggi", durante le Giornate del libro ortodosso organizzate da Orthodoxie.com il 17 e 18 febbraio 2012 a Parigi.

Eterna Memoria!

 
Intervista a Radio Vaticana

In occasione del Natale del vecchio calendario, Radio Vaticana ha realizzato una breve intervista al vostro parroco sulle particolarità del Natale per i cristiani ortodossi.

Escludendo il cenno iniziale agli ortodossi che alla riforma del calendario gregoriano avrebbero “spostato in avanti il giorno tradizionale del 25 dicembre” (cosa che ci sembra più uno svarione da incomprensione redazionale, piuttosto che un errore di prospettiva storica), l’intervista, per quanto semplice, ci sembra ben realizzata, e resta un momento prezioso di dialogo e di confronto, con un pubblico ben più vasto di quello che il nostro sito parrocchiale potrebbe mai sperare di raggiungere.

 
Sionismo cristiano: l'eresia preferita dei neocon

Presentiamo in traduzione italiana una breve confutazione del fenomeno del sionismo cristiano, tanto diffuso nel mondo evangelico quanto pernicioso dal punto di vista di un’autentica visione cristiana ortodossa.

 
Quando il battesimo non è divertente

Forse non tutti sanno che un battesimo può essere un’esperienza stressante non solo per il battezzato e i suoi parenti, ma anche per lo stesso sacerdote celebrante, soprattutto quando manca un’adeguata preparazione al sacramento. Vi presentiamo in traduzione italiana le esperienze dell’arciprete Sergej Adodin di fronte a casi di battesimi meno che ideali.

 
I 12 giorni di Natale

La sensibilità dei “giorni santi” del Natale non è molto sentita in Italia (grazie alla svalutazione delle feste ortodosse, con i loro periodi prolungati di festeggiamento), e la risposta di padre John Whiteford sui 12 giorni del Natale, che presentiamo in traduzione italiana, può sembrare di scarso interesse per alcuni lettori del nostro sito. Tuttavia, deve proprio servirci a riacquistare una comprensione corretta dei periodi di festa e del loro equilibrio con i periodi di digiuno all’interno dell’anno della Chiesa.

 
Alilo: il canto georgiano del Natale

Ecco un video della processione natalizia della Chiesa ortodossa georgiana a Tbilisi.

Il canto che l'accompagna, "Alilo" (Alleluia) è un canto natalizio tradizionale, che inizia con le parole "otsdakhutsa dekembersa qriste ishva betlemshinao" (Il 25 di dicembre Cristo è nato a Betlemme).

 
L’Ortodossia di fronte ai giuramenti

Nei giorni scorsi, ha fatto scandalo in Romania il caso di uno zingaro di Timișoara (nella foto), portato dai suoi parenti a giurare in chiesa di non avere avuto rapporti sessuali con sua nuora. Mentre la stampa romena testimonia una valanga di critiche per questo evento e in generale, per i giuramenti fatti in chiesa, ricordiamo intanto la risposta di padre John Whiteford alla domanda sulla liceità dei giuramenti, che vi abbiamo presentato alla fine dello scorso settembre, e che offre spunti e risposte per valutare questi casi pratici con cognizione di causa.

 
In difesa della costruzione di chiese ortodosse: una prospettiva dalla provincia russa

Partendo dal tema della costruzione di una chiesa degli Edinovertsi nella città di Uljanov (e dalle animate discussioni contro questo progetto), Vladimir Basenkov cerca di riflettere sul valore di una chiesa nel cambiare il clima morale degli abitanti del luogo. Vi presentiamo le sue considerazioni in russo e in italiano nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Un ricordo di padre Placide (Deseille)

Presentiamo in russo e in italiano un articolo in memoria dell’archimandrita Placide (Deseille) di cui abbiamo dato una settimana fa l’annuncio della dipartita. A ricordarlo è padre Vasilij (Pasquiet), ortodosso francese oggi abate in Russia, un personaggio che avevamo trattato in uno dei nostri articoli alla fine di maggio del 2016.

 
Il significato di padre Seraphim Rose per il cristiano di oggi

Presentiamo la traduzione italiana di una valutazione di padre Seraphim Rose fatta specificamente per sottolineare il suo contributo al nostro cammino spirituale, e il suo messaggio a chiunque cerca una visione ortodossia in equilibrio tra la fedeltà alla tradizione e l’apertura missionaria.

 
San Giovanni Maximovich e ciò che è al di là del conservatore e del liberale

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti la traduzione italiana di un ritratto di san Giovanni di Shanghai e di San Francisco, preparato da padre Andrew Phillips per mostrare come la vera santità potrebbe abbracciare sia le tendenze conservatrici sia quelle liberali all’interno della Chiesa, ma viene di solito disprezzata dai partigiani più esclusivisti di entrambi i campi.

 
Padre Theodoros Zisis: “non stiamo facendo appelli per uno scisma”

Abbiamo già ospitato sul nostro sito un articolo biografico di padre Theodoros Zisis, e una sua critica ai temi del Concilio di Creta del 2016.

Presentiamo oggi la traduzione italiana di un articolo che spiega le ragioni di padre Theodoros e di altri sacerdoti della Chiesa greca di sospendere la commemorazione del loro vescovo, in polemica con l'accettazione da parte di quest'ultimo del Concilio di Creta. Tuttavia, come fa notare padre Theodoros, questa sospensione della commemorazione non è un crimine contro l'unità della Chiesa, ma piuttosto una riaffermazione di tale unità, che pur nel dissenso teologico rifiuta di entrare in scisma, di creare sinodi alternativi e giurisdizioni parallele. L’esempio di padre Theodoros è un monito a quanti hanno scelto in vari luoghi (Italia compresa) la scorciatoia dell’Ortodossia non canonica ammantandosi di giustificazioni teologiche ed ecclesiologiche.

 
Diveevo, la capitale nascosta della Santa Rus'

Roman Iljushenko ci porta con lui a un pellegrinaggio natalizio al monastero di Diveevo, che vi presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
In memoriam: Oliver Ivanović

Ricordiamo Oliver Ivanović (nella foto), il politico serbo del Kosovo assassinato davanti al suo ufficio di Mitrovica il 16 gennaio 2018. Lo avevamo conosciuto al monastero di Decani (zona di cui era originario) nelle nostre visite, e apprezzavamo il suo impegno per una soluzione negoziale dei conflitti che, pur nell’opposizione alla creazione forzata del Kosovo indipendente, aveva in mente la difesa dei diritti della popolazione serba oppressa. Con lui scompare uno dei pochi leader serbi in grado di parlare albanese (oltre che inglese e anche italiano... a nostra vergogna: quanti lo conoscevano in Italia?). Le dinamiche sono in modo inquietante simili a quelle dell’assassinio di Oles’ Buzina a Kiev il 16 aprile 2015 2015: un cristiano ortodosso pacifico, di profondità intellettuale, che dà fastidio nel clima di uno stato devastato da un’insensata rivoluzione a guida americana, e la cui stessa esistenza minaccia l’imposizione di un conflitto demagogico. Anche di fronte a questo delitto, non possiamo che rispondere “nessuno è dimenticato – nulla è dimenticato”.

Вјечнаја памјат! Kujtesa e përjetshme! Memory eternal! Eterna memoria!

 
Jurij Kot: Non è il mio paese?

Jurij Kot (nella foto) è un giornalista ucraino, uno dei tanti costretti a vivere a Mosca per poter esprimere liberamente un’opinione sul suo paese: scopriamo quale sia questa opinione nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, con la traduzione italiana di uno dei suoi ultimi testi pubblicati su Facebook.

 
Il futuro Impero cristiano

Presentiamo la traduzione italiana di un saggio di padre Andrew Philips sull’Impero cristiano, che al di la delle utopie storiche può essere un ideale di società che accomuna tutti i cristiani ortodossi.

 
Una dichiarazione pubblica sulle diaconesse ortodosse da parte di chierici e laici preoccupati

Poco meno di un anno fa, vi abbiamo presentato la notizia di una chirotesia di diaconesse effettuata dal patriarca Teodoro II di Alessandria in una chiesa del Katanga.

A partire da questo caso isolato, e al di fuori del contesto missionario africano, si è sviluppato un movimento di incoraggiamento all’ordinazione delle diaconesse, dietro la quale è facile vedere le ben note ideologie del femminismo e dell’ugualitarismo di gender. Tale movimento ha creato una reazione di molti ortodossi di spicco, soprattutto in America, di cui presentiamo la dichiarazione pubblica in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Metropolita Vladimir di Pochaev: “Gli assalti ai luoghi santi non resteranno impuniti”

Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di un’intervista al metropolita Vladimir (Moroz, nella foto), abate della Lavra di Pochaev. Oltre a offrire dati sulle persecuzioni suite dal monastero (dai tempi dei tartari e dei turchi fino all’attuale regime), spiega come il monastero sia sempre stato protetto dall’alto e ci offre spunti di riflessione su ciò che accade a chi assalta e dissacra chiese e luoghi di preghiera.

 
Perché gli altri hanno più successo di me?

I temi del successo e della felicità sono osservati da padre Andrew Phillips in un quadro che tiene conto delle relazioni umane, della gelosia e delle trasformazioni interiori, e che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Perché prendersela con i greci?

George Michalopulos (nella foto) riflette sul perché i temi e i commenti del suo blog, Monomakhos, siano così critici dell’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America, e di conseguenza del Patriarcato ecumenico, nonostante il blog nei suoi primi anni si fosse piuttosto soffermato su una critica dall’interno alla gestione della Chiesa Ortodossa in America. Le sue riflessioni lo portano a identificare la ragione nello sciovinismo verso i convertiti non greci, un’attitudine autolesionista nei confronti dei valori greci di philòtimo (amore per l'onore) e philoxenìa (ospitalità). Presentiamo le considerazioni di George Michalopulos nella sezione “Pastorale” dei documenti, nel formato di un video con trascrizione italiana.

 
Un’altra intervista di Tudor Petcu

Ringraziamo di cuore il nostro amico Tudor Petcu (nella foto) per l’intervista a un ortodosso italiano, Marco Simeone Castellano, parrocchiano della chiesa di san Sebastiano a Pomezia, in provincia di Roma. Presentiamo il testo dell’intervista nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Prete ucraino scismatico si pente e ritorna alla Chiesa ortodossa

Orthochristian.com, 17 gennaio 2018

La Chiesa ortodossa ucraina si rallegra del ritorno nei suoi ranghi di un altro prete scismatico. Anatolij Stanislavovich Vasilenko ha offerto il suo pentimento per essere stato un membro del sedicente "patriarcato di Kiev" ed è tornato alla vera Chiesa di Cristo in Ucraina sotto la guida di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina, come riporta il sito della diocesi di Ovruch.

L'ex sacerdote del "patriarcato di Kiev" sotto l'autoproclamato "patriarca" Filaret, consapevolmente, e assieme alla maggioranza dei suoi parrocchiani, ha offerto il suo pentimento nella chiesa della santa Protezione a Korosten, in Ucraina, a 98 miglia a nord-ovest di Kiev, la presenza dell'amministratore diocesano, il metropolita Vissarion di Ovruch e Korosten.

"Io, Anatolij Stanislavovich Vasilenko, ho realizzato la gravità del mio peccato di scisma, essendo un "prete" della cosiddetta chiesa del "patriarcato di Kiev", scrive padre Anatolij nella sua lettera di pentimento, datata 11 gennaio. "Chiedo a sua Eminenza di ricevere il mio sincero pentimento. Voglio essere un umile servitore nella santa Chiesa di Dio", scrive l'ex prete.

Vasilenko continua a dire che, leggendo un certo numero di libri teologici, si è convinto della presenza di una sola Chiesa unificata e della necessità di aderirvi. Nota che è stato particolarmente commosso dalla lettura dei santi Ignazio di Antiochia, Cipriano di Cartagine e Giovanni Crisostomo.

 
L'uso dell'aghiasma: domande e risposte

Vi presentiamo in romeno e in italiano alcune risposte di padre Petru (Pruteanu) a domande riguardanti l’aghiasma (ovvero l’acqua santa) e la sua santificazione in chiesa, incluse le ragioni per utilizzarla in feste e in luoghi particolari.

 
A 300.000 preti fu offerta una scelta – tutti scelsero la morte

Presentiamo un dato storico argomentato da padre Dmitrij Smirnov: il numero incredibilmente grande di preti ortodossi uccisi sotto il comunismo, e che avrebbero potuto salvarsi la vita accettando di rinunciare al loro sacerdozio. Il fatto che invece scelsero piuttosto di morire testimonia la grandezza di chi si mette al seguito di Cristo il Vincitore sapendo anche accettare il ruolo di Cristo la Vittima.

 
Le città medievali dell'Anello d'Oro (VIDEO)

Vi auguriamo buona visione di un breve video con trascrizione italiana sulle città dell’Anello d’Oro a nord di Mosca.

 
Una chiarificazione sul recente paragone tra comunismo e cristianesimo

Ringraziamo madre Cornelia (Rees) per un articolo davvero illuminante che ci aiuta a valutare correttamente una recente querelle mediatica. Putin, avrebbe fatto un paragone inappropriato tra cristianesimo e comunismo, e un semisconosciuto vescovo a riposo, vladyka Evtikhij (Kurochkin), avrebbe fatto un appello pubblico a non votarlo. Le due notizie sono entrambe lucciole divenute lanterne, nella più autentica tradizione antigiornalistica, in cui le migliori balle sono proprio le micro-verità opportunamente dilatate. Potete esaminare il chiarimento di madre Cornelia, che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Il metropolita Ilarion proposto come vescovo per i Vecchi Credenti del Patriarcato di Mosca

Presentiamo in traduzione italiana la notizia di una richiesta da parte dell’Edinoverie (il corpo dei Vecchi Credenti in comunione con il Patriarcato di Mosca) di eleggere il metropolita Ilarion (nella foto, in una celebrazione di Vecchio Rito) a loro vescovo rappresentante.

 
Il metropolita Ilarion ribadisce di non vedere alcun bisogno di un vescovo per la Edinoverie

Capita raramente che a una proposta ecclesiale curiosa circolata in Internet segua una risposta tanto pronta e netta come quella che ha dato il metropolita Ilarion al suggerimento (di cui abbiamo scritto appena ieri) di nominarlo come vescovo per i Vecchi Credenti del Patriarcato di Mosca. Possiamo leggere questa risposta in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Posso andare nella chiesa degli altri?

Recentemente ci è stata fatta una domanda apparentemente piuttosto personale, ma che riguarda molti fedeli ortodossi.

Una persona che fa parte di una determinata Chiesa ortodossa locale, ma viaggia spesso per varie città, può andare a partecipare alle funzioni di una chiesa ortodossa che non dipenda dal proprio patriarcato?

Ovviamente la risposta è "sì", ma ci sono anche sfumature che occorre sottolineare. Vediamole in un breve saggio nella sezione "Domande e risposte" dei documenti.

 
Metropolita Ilarion: La Chiesa serba deve prendere l'iniziativa per risolvere il problema della Chiesa macedone

Vi presentiamo ancora una volta una dichiarazione del metropolita Ilarion (Alfeev), questa volta sulla risoluzione del problema macedone. Anche se non c'è nulla di nuovo (questa dichiarazione non fa che ribadire la posizione presa in oltre un decennio di mediazioni per la risoluzione del conflitto), vale la pena osservarla, perché si tratta del primo pronunciamento di una certa ufficialità della Chiesa russa da quando la Chiesa bulgara è intervenuta nello scenario.

 
Vladyka Antonij è diventato arcivescovo

Alla Divina Liturgia del 1 febbraio 2018 (anniversario dell’intronizzazione del patriarca Kirill) nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, il nostro vescovo Antonij è stato elevato al grado di arcivescovo. A sua Eminenza, un augurio di molti anni felici. Многая лета!

 
Alcune note ecclesiologiche e pastorali

Padre Andrew Phillips analizza in un paio dei suoi saggi, che vi presentiamo in traduzione italiana, un tema ecclesiologico (la Chiesa russa patriarcale e la Chiesa russa all’estero nel passato e oggi) e un tema pastorale (il lavoro missionario nelle parrocchie e i suoi ostacoli).

 
Intervista di Tudor Petcu a Gabriel Belloni

Ringraziamo Tudor Petcu per la sua recente intervista a un altro ortodosso, questa volta italo-argentino: Gabriel Belloni risponde alle domande su ciò che lo ha portato alla fede ortodossa attraverso studi, esperienze e soprattutto contatti umani tra Argentina e Italia.

 
I fedeli di Kiev escono in strada a difendere un loro monastero

Presentiamo un articolo con video sulla risposta popolare all’appello fatto dal monastero delle Decime a Kiev, sotto attacco da parte dei nazionalisti ucraini. Nel giorno programmato per l’assalto, più di 3.000 fedeli hanno circondato la chiesa minacciata per oltre dieci ore, dimostrando da che parte sta il popolo credente.

 

 

 
"Sono rimasto stupito dalla santità dei cristiani"

Presentiamo in russo e in italiano il testo della video-intervista di padre Georgij Maksimov ad Anton Gotman, che da ortodosso nominale è passato a praticare il buddhismo tibetano per oltre dieci anni, prima di fare una scelta cosciente di ritornare alla fede cristiana.

 

 
Perché la Bibbia non parla dei dinosauri?

Partendo dalla domanda di un bambino della sua parrocchia, padre Andrew Phillips offre una risposta che ci aiuta a inquadrare il senso delle Sacre Scritture nella nostra indagine del mondo che ci circonda.

 
Il percorso spirituale di un americano che ha scelto l’Ortodossia

Padre John Peck (nella foto) non è solo un noto convertito all’Ortodossia, ma anche il curatore di un sito, Journey to Orthodoxy, che presenta e analizza una moltitudine di percorsi di conversione, e pertanto può definirsi un vero esperto in materia. Siamo onorati di parlarne nel nostro sito, e come al solito riconoscenti al nostro amico Tudor Petcu per avere condiviso con noi la sua intervista a padre John, che potete trovare nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 

 
Non abbiamo paura dei neonazisti: intervista al vicario della Lavra delle Grotte di Kiev

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista al metropolita Pavel (al secolo Pjotr Lebed’, nella foto), costretto alcune settimane fa a scendere in strada per calmare l’ennesimo attacco di militanti estremisti alla Lavra delle Grotte di Kiev.

 

 
Le icone dell'eresia

Che cosa sarebbe successo, se le icone di Cristo come oggi le vediamo fossero state dipinte, invece che da artisti ortodossi, dai seguaci delle principali eresie?

Bojan, un disegnatore ortodosso serbo, ha cercato di mostrare queste tendenze mettendo le eresie sotto forma di disegno, invece che di parole scritte. I risultati possono sembrare un po’ inquietanti, ma questo è un effetto voluto, perché con le esagerazioni del disegno si illustrano in modo abbastanza immediato le esagerazioni concettuali che stanno alla base delle eresie. Ecco un modo semplice ma efficace di fare un ripasso di storia della Chiesa.

Vi presentiamo il video di Bojan con la trascrizione italiana nella sezione introduttiva dei documenti.

 
Riconsiderare Putin

Vi invitiamo a leggere l’articolo del nostro amico Saker a proposito della recente conferenza di Stephen Cohen (nella foto) sulla figura di Putin vista dai media occidentali. Abbiamo trovato molto utile questa semplice recensione dei punti salienti dell’intervento del professor Cohen, un autore che già ci ha aiutato in passato a capire le distorsioni mediatiche a proposito di Putin nei nostri paesi.

 

 
In memoriam: Dobri Dobrev

Il sito del patriarcato di Bulgaria annuncia che il 13 febbraio il servo di Dio Dobre Dimitrov Dobrev (nonno Dobri), uno dei più famosi benefattori della Chiesa ortodossa bulgara, si è addormentato nel Signore all’età di 103 anni. Vi invitiamo a rivedere il video che abbiamo presentato sul nostro sito nel 2012.

Вечна да бъде паметта му! Eterna sia la sua memoria!

 
La Macedonia, un banco di prova per la Chiesa ortodossa greca

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di un breve testo in cui Nicolas Kazarian, esperto in dinamiche interne del mondo ortodosso, spiega per sommi capi il motivo di un atteggiamento ostile del mondo ortodosso greco riguardo all’identità stessa della Repubblica di Macedonia.

 

 
Il saluto di Nebojsa dal Kosovo. Per non essere dimenticati
Il nostro amico Alessandro di Meo e il nostro confratello padre Nifont del Monastero di Dečani ci presentano la storia della famiglia di Nebojša, una delle famiglie dei serbi del Kosovo a cui è negata una vita normale, e che devono sopravvivere grazie ai nostri aiuti.
 

Se non ci è possibile inviare un aiuto alla famiglia di Nebojša, possiamo almeno far circolare la sua storia quanto più possibile in rete.

 
Una fede polemica

Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Lawrence Farley sul ruolo della polemica nella fede cristiana. Ci sembra un argomento importante da capire, perché nel nostro stesso blog abbiamo più volte sottolineato aspetti negativi, non solo di altre fedi o visioni del mondo, ma spesso anche di comportamenti e tendenze, che avevamo ragioni di ritenere aberranti, all’interno dello stesso mondo ortodosso. La denuncia di un errore (per quanto possa risultare offensiva) è spesso un requisito indispensabile per l’affermazione di una verità.

 

 
Il patriarca Neofit al funerale di Dobri Dobrev

Sua Beatitudine Neofit, patriarca della Chiesa ortodossa bulgara, offre i suoi omaggi al feretro dell’anziano Dobri Dobrev, che si è addormentato nel Signore lo scorso martedì 13 febbraio.

 
Visita a Parigi dell’arcivescovo Jovan

L’arcivescovo Jovan (Vraniškovski) di Ohrid, a capo di una delegazione della Chiesa ortodossa serba, ha fatto visita alla cattedrale della santa Trinità a Parigi, e al suo annesso centro spirituale e culturale, accolto dal nostro confratello, lo ieromonaco Iosif (Pavlinciuc).

 
Come fare un Acatisto a casa

L’inno Acatisto è una preghiera molto versatile, che può essere ideale per chi vuole intensificare lla sua vita di preghiera nei giorni della Grande Quaresima, anche stando a casa. Vi presentiamo i consigli di padre John Whiteford in traduzione italiana, per aiutarvi a utilizzare al meglio una forma di preghiera di cui abbiamo cercato di includere alcuni esempi anche tra i testi delle funzioni sul nostro sito.

 

 
Riapre il monastero di Nuova Gerusalemme

In questo video, potete vedere la visita del patriarca Kirill e del presidente Putin al monastero di Nuova Gerusalemme, sul fiume Istra. Questo monastero ha un valore simbolico immenso, perché con esso rinasce la vocazione della Chiesa russa (una vocazione fortemente caldeggiata dal patriarca Nikon, qui sepolto) di agire come la forza di propulsione di un'Ortodossia in grado di proteggere e difendere i suoi fedeli in tutto il mondo.

 
Come rafforzare la vostra vita di preghiera nella Quaresima

Vi presentiamo in traduzione italiana un insolito consiglio di vita offerto da padre Seraphim Freeman, che sottolinea la virtù spesso trascurata dell’elemosina come ascesi quaresimale.

 
Arciprete Dmitrij Smirnov: sono stati i cristiani a darci il grande impero e la cultura russa

Vi presentiamo un video con trascrizione italiana di un intervento di padre Dmitrij Smirnov (nella foto): il popolare parroco e predicatore di Mosca partecipa al talk show domenicale di Vadimir Soloviev, ricordando il ruolo determinante dei cristiani nel formare la civiltà russa.

 

 
Sulle stazioni di pedaggio nell'aria

Padre Andrew Phillips risponde a una domanda sulla controversia a proposito delle stazioni di pedaggio (in slavonico mytarstva) con cui nell’innografia ortodossa e in alcuni scritti monastici viene spiegato il passaggio dei defunti alla vita dopo la morte. Vi presentiamo in traduzione italiana domanda e risposta, che offrono una spiegazione bilanciata su questo tema, che suscita polarizzazioni piuttosto accese tra alcuni scrittori ortodossi contemporanei.

 

 
In memoriam: Billy Graham

Mercoledì 21 febbraio, all'età di 99 anni, è deceduto nel sonno nella sua casa del North Carolina Billy Graham (nella foto), forse il più famoso predicatore evangelico del XX secolo.

Il popolare ministro battista, noto per aver vissuto una vita di indiscussa onestà, ha attirato su di sé le critiche del mondo evangelico soprattutto per il fatto di non aver mai voluto soppiantare, ma anzi sostenere, le tradizioni ecclesiastiche locali nei paesi da lui visitati. In particolare nell'Unione Sovietica (in cui andò regolarmente fin dal 1982), con questa attitudine non conflittuale ha conquistato il sostegno della Chiesa ortodossa russa, che lo ha spesso invitato a predicare, e lo ha apprezzato come modello di vita cristiana.

Che il Signore gli doni il riposo e la pace, e una gloriosa risurrezione.

 
Un Kyrie eleison di incredibile bellezza

Questo semplice ma coinvolgente canto del Kyrie eleison è stato scritto dall'attuale patriarca della Georgia, Elia II, che è anche un compositore.

L'adattamento musicale è un esempio dell'abilità degli ortodossi georgiani nell'armonizzazione delle voci.

 
Prima badessa ortodossa nelle isole Fiji

Madre Melania è la prima badessa ortodossa nativa delle isole Fiji, recentemente intronizzata dal metropolita Amphilochios della Nuova Zelanda.

Il Patriarcato Ecumenico ha aperto nelle isole Fiji quattro parrocchie, oltre al monastero della Dormizione diretto dalla gerontissa Melania.

 
I retroscena dietro la lettera di Filarete (Denisenko) che hanno causato confusione nel clero russo

Nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, presentiamo in traduzione italiana un’analisi dell’ambigua lettera di riconciliazione inviata lo scorso settembre al Concilio episcopale di Mosca dall’antipatriarca Filarete (Denisenko, nella foto), e del successivo e inaspettato voltafaccia che ha affossato le relative speranze di dialogo.

 

 
Video: "Il monaco"

Ringraziamo Giuseppe per averci segnalato questo documentario con sottotitoli in italiano su san Silvano del Monte Athos.

 
Il Santo Sepolcro chiuso per protesta

Vi invitiamo a leggere questa pagina dal sito dei media della Custodia di Terra Santa, in cui si parla di una protesta delle comunità ortodossa, cattolica e armena di Gerusalemme contro le discriminazioni fiscali governative che sembrano essere mirate a soffocare i cristiani della Terra Santa. Come atto di protesta, da domenica 25 febbraio le porte della basilica del Santo Sepolcro resteranno chiuse a tempo indeterminato, e le celebrazioni saranno tenute in privato.

 
Un confronto con la realtà per i lettori-vittime dell'Economist

Presentiamo la traduzione italiana di un brillante saggio di padre Andrew Phillips sui legami tra la principale rivista economica inglese e l’ideologia laicista anticristiana nell’esercizio della russofobia. Se queste idee di un parroco ortodosso inglese possono sembrare preconcette, invitiamo i nostri lettori a osservare la foto qui a fianco: è una copertina dell’Economist che inneggia a un “inizio della fine di Putin”, e sembra perfettamente adatta a una propaganda per le elezioni presidenziali russe della prossima domenica: peccato che sia la copertina che l’Economist dedicava alle elezioni presidenziali russe del 2012...

 

 
La Chiesa ortodossa serba rispetterà sempre i suoi veri amici

Vi presentiamo una breve notizia sul conferimento della più alta onorificenza della Chiesa ortodossa serba al generale Danilo Errico, ex capo di stato maggiore della KFOR (al centro nella foto, tra il vescovo Teodosije e i padri Sava e Andrej del monastero di Dečani). Questo gesto di apprezzamento da parte di un popolo oppresso sottolinea la lealtà del popolo serbo e della sua Chiesa: una lealtà che abbiamo sperimentato e che siamo sempre pronti a testimoniare di persona.

 

 
Hanno perdonato tutti e sono state martirizzate

Nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, vi parliamo del funerale delle cinque donne assassinate in un attacco terroristico a Kizljar (nel nord del Daghestan) dopo la fine del rito del Perdono, alla vigilia della Quaresima ortodossa. Nell’ampio reportage fotografico, potete vedere la calma e la compostezza dei fedeli. Non è carino fare paragoni fuori contesto, ma come esercizio di sobrietà quaresimale possiamo immaginare cosa sarebbe successo se una simile tragedia avesse avuto luogo sul sagrato di una chiesa in Italia...

 
Il nostro Credo

La recitazione del Credo non è soltanto la ripetizione dei nostri punti di riferimento spirituale, ma anche la loro applicazione a infiniti campi di vita. Se crediamo il un Dio creatore, non possiamo anteporre gli interessi della creazione a quelli del Creatore. Se crediamo in un Dio incarnato, non possiamo anteporre le nostre idee al sacrificio di un Dio che si fa parte del suo stesso disegno per salvarci. Se crediamo in uno Spirito Santo che ci si comunica attraverso la vita nella Chiesa, non possiamo ignorare la sua voce che ci parla attraverso la Chiesa stessa. Possiamo leggere questi particolari del Credo applicato alle nostre vite nel saggio di padre Andrew Phillips che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Sale a 50 il numero delle chiese prese con la forza in Ucraina

Il 1 marzo, il patriarca Kirill ha dichiarato che il numero delle chiese occupate dagli scismatici in Ucraina negli ultimi anni ha raggiunto il numero di 50. A questi indegni soprusi si accompagna, purtroppo, il silenzio colpevole di chi potrebbe dare una mano per farli cessare.

 
5 regole per ristabilire la civiltà nelle conversazioni in Internet

Partendo da un manuale russo di buona educazione del XIX secolo, Nicholas Kotar ci presenta un breve elenco dei punti fondamentali per usare la buona educazione nelle conversazioni sui social media: presentiamo la traduzione italiana di questo saggio nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 

 
Una bufala smontata: il metropolita Joseph e le ricezioni per battesimo

Nel mese di febbraio si è sparsa la voce che sua Eminenza il metropolita Joseph (Al-Zehlaoui, nella foto) dell'Arcidiocesi Antiochena d'America aveva stabilito che nella sua eparchia le conversioni all'Ortodossia avessero luogo tramite battesimo, riservandosi lui solo di approvare le eccezioni.

Questa notizia ha fatto il giro della blogosfera ortodossa americana, finendo per essere approvata con calore soprattutto da ortodossi di origine greca, tra cui George Michalopulos sul blog Monomakhos.

La notizia era un falso, e il 22 febbraio il metropolita Joseph si è affrettato a confutarla sul sito ufficiale dell'Arcidiocesi Antiochena, con queste parole:

In risposta a questioni che sono state sollevate di recente, sua Eminenza il metropolita Joseph riafferma la politica di lunga data dell'Arcidiocesi Antiochena, che è in linea con la prassi del Patriarcato ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente, per quanto riguarda la ricezione dei convertiti alla Fede. Per essere chiari, il santo battesimo nel nome della santissima Trinità, seguito dalla santa cresima, è il mezzo normativo con cui si è iniziati alla santa Chiesa. Quando si ricevono quelli che entrano nella santa Ortodossia da confessioni religiose che professano una fede nella santa Trinità e battezzano con acqua nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, la Chiesa dai tempi antichi li ha ricevuti per mezzo della santa cresima o di una professione della fede – secondo le circostanze.

In altre parole, quando è necessario il battesimo, c'è un battesimo. Quando è necessaria la cresima c'è una cresima. Quando è necessaria una professione di fede, c'è una professione di fede. Quando sorgono questioni che richiedono discernimento su come una persona deve essere ricevuta nella Chiesa, un sacerdote deve consultarsi con il vescovo locale.

 
Chi si salverà?

Questa domanda si sente spesso tra le persone che frequentano la chiesa, ma non è quella corretta. Anzi, come padre Andrew Phillips ci fa notare nella sua risposta, è una domanda pericolosa che può contenere orgoglio e paure immotivate. La domanda corretta, posta più volte nei Vangeli (e che più volte riceve risposta), è piuttosto “come farò io a salvarmi?”

 

 
Problemi di apertura del sito

Alcuni di voi ci hanno segnalato ritardi nell’aprire il nostro sito e le sue pagine.

Vogliamo rassicurarvi: il problema è dovuto al ritardo di apertura di un collegamento esterno, che si verifica probabilmente per la manutenzione della pagina a cui il nostro sito si collega. Di solito questa pagina si riallinea abbastanza velocemente, ma ci scusiamo per i disagi che avete dovuto sopportare. Se doveste continuare a rilevare problemi con il sito, vi preghiamo di segnalarceli, e provvederemo a risolverli quanto prima.

 
Una nuova icona per la nostra chiesa

L’icona dei santi imperatori Costantino ed Elena che vedete nella foto è stata terminata dagli iconografi di Niš, in Serbia, che hanno realizzato per noi anche un’icona di san Nicola nello scorso mese di ottobre. Ringraziamo di cuore i nostri benefattori Gaetano e Slavica per la loro paziente opera di mediazione, e naturalmente gli iconografi Vlatko e Slavica per questo splendido lavoro.

 
Gli scismatici ucraini continuano a fare scismi in Spagna
Il metropolita Polykarpos (Stavropoulos, nella foto) di Spagna e Portogallo si è trovato recentemente a fronteggiare una crisi nelle sue parrocchie di Madrid.
Membri del "patriarcato di Kiev" hanno incitato alla divisione gli ucraini che frequentano le chiese di sant'Andrea e di san Demetrio (che dipendono dal patriarcato di Costantinopoli), creando con i membri di entrambe le chiese una propria comunità, che si è stabilita presso il centro missionario ecumenico di Madrid.
Al metropolita Polykarpos non è rimasto altro che informare le autorità cattoliche locali dello status scismatico del "patriarcato di Kiev", e in seguito a questo la nuova comunità è stata allontanata dal centro ecumenico e si è trasferita nel seminterrato di una casa privata a Madrid.
La notizia dovrebbe far riflettere tutti quei vescovi del Patriarcato ecumenico che pensano di sviluppare le loro diocesi attirando ucraini insoddisfatti da Mosca. Sulle prime il progetto potrebbe sembrare anche dare frutti positivi di cosmopolitismo ortodosso, ma siccome l'insoddifazione nei confronti di Mosca è per questi ucraini una delle ragioni di promuovere il proprio scisma, prima o poi gli indipendentisti passeranno a saldare i loro conti in sospeso.
Conosciamo sua Eminenza il metropolita Polykarpos, e non abbiamo ragioni di dubitare della sua sincerità nel volere genuinamente aiutare questi ucraini che si dicono ortodossi, ma siamo anche persuasi che se avesse fatto tesoro delle lezioni storiche imparate a riguardo dalla Chiesa della Rus', avrebbe risentito di meno di questi conflitti.
 
 
La Chiesa ortodossa serba cambierà nome per sottolineare il legame con il Kosovo

Capita ben di rado di vedere nella propria vita una Chiesa ortodossa locale che cambia il proprio nome: è quello che farà la Chiesa ortodossa serba in maggio, quando compirà la nuova revisione della propria costituzione (il cui ultimo cambiamento di grandi proporzioni risale al 1947), e adotterà il nuovo nome di “Chiesa Ortodossa Serba – Patriarcato di Peć”. Il nuovo nome (che non è nulla di nuovo: il patriarca della Chiesa serba porta già il titolo di “arcivescovo di Peć”) intende rafforzare i legami della Chiesa serba con la regione che ne è stata la culla e la radice.

 

 
Una conversione in Kosovo, o come Adem è diventato Adam

Vi presentiamo in traduzione italiana la storia esemplare di Adam Mujovich (nella foto, a sinistra) un abitante di Prizren che dopo aver visto la disumanizzazione del Kosovo, ha deciso all’età di ottant’anni di chiedere il battesimo nella Chiesa ortodossa. Ci commuove e ci ispira la risposta con cui tronca le discussioni che si fanno a proposito della sua nazionalità: “Siamo di Cristo!”

 

 
Il Cremlino di Rjazan’ torna in uso alla Chiesa

In questi giorni, il metropolita Mark (Golovkov) di Rjazan’ (che ricordiamo con affetto qui in Italia) ha finalizzato gli accordi per il ritorno dello storico Cremlino della città (nella foto) agli usi ecclesiastici, confermando la piena libertà di accesso che avevano avuto finora i turisti. A chi parla di sfarzo e potenza della Chiesa russa di oggi, ricordiamo che finora vladyka Mark (che pure è uno tra i più potenti e influenti membri dell’episcopato) non ha avuto un palazzo episcopale: sul suo stile di vita più modesto di quello di molti parroci invitiamo a rileggere la sua intervista che abbiamo pubblicato nel 2012.

 
Risolto il problema di connessione al sito

Siamo lieti di annunciarvi che abbiamo risolto il problema del ritardo nell’apertura del sito, come vi abbiamo accennato quattro giorni fa. Grazie a chi ci ha segnalato il problema, e grazie a tutti per la vostra pazienza e per la fedeltà con cui seguite gli aggiornamenti del sito, cosa che ci spinge a cercare sempre di offrirvi informazioni di qualità sulla Chiesa ortodossa.

 
Concelebrazione di patriarchi in Bulgaria

Vi presentiamo in traduzione italiana il resoconto, arricchito di documentazione fotografica e di un video, della recente visita del patriarca Kirill in Bulgaria, in occasione della celebrazione comune dei 140 anni dalla liberazione della Bulgaria dal giogo ottomano per opera delle truppe russe.

 
8 parrocchie aggiunte al decanato del patriarcato di Mosca in Thailandia

Le notizie della crescita della Chiesa ortodossa russa in Thailandia sono tra le più incoraggianti, e faremo bene a tenercene informati (per lo meno, per il non trascurabile motivo che condividiamo lo stesso vescovo): leggiamo gli ultimi sviluppi in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 

 
Arciprete Andrew Phillips: "Solo Cristo ci può salvare"

Vi presentiamo in russo e in italiano il testo della più recente intervista a padre Andrew Phillips di Evgenij Ivanov, direttore scientifico del Centro di analisi san Basilio a Mosca. Tra i temi trattati, le percezioni e la realtà dell’Occidente, i problemi legati all’ecumenismo, il recente Concilio episcopale a Mosca, le difficoltà pastorali in Russia e fuori della Russia e le figure di santi significativi per la missione ortodossa.

 

 
Un batjushka inglese con un'anima russa. Ospiti dell'arciprete Andrew Phillips

Eccovi un video con una visita di un autobus di pellegrini russi alla chiesa di san Giovanni il Taumaturgo a Colchester.

Ci ha fatto molto piacere vedere Colchester proprio come la ricordiamo dagli anni passati, e mentre vi invitiamo a vedere il video, vi ricordiamo che padre Andrew è più che lieto di accogliere pellegrini provenienti dall'Italia.

 
Chiesa ortodossa a Kiev bruciata da vandali

Continuano le violenze contro le chiese ortodosse in Ucraina: questa volta la piccola parrocchia della Trasfigurazione nel distretto Obolonskij di Kiev (già vandalizzata in passato) ha subito un incendio doloso, di cui possiamo vedere gli effetti nell’articolo corredato di video in cui il parroco, l’arciprete Aleksandr Prochenko, mostra i danni e lancia un appello d’aiuto.

 

 
Solidarietà a padre Evgenij Molchanov

Il sacerdote che vedete nella foto è l'arciprete Evgenij Molchanov di Zaporozh'e. In questi giorni è stato aperto nei suoi confronti un procedimento penale, in cui è accusato di essersi comportato come farebbe qualsiasi prete ortodosso (o se per questo, anche qualsiasi prete cattolico) fedele alla propria Chiesa: a gennaio, ha rifiutato di servire il funerale di un bambino morto in un incidente, che era stato battezzato nel "patriarcato di Kiev" da genitori che avevano lasciato la Chiesa ortodossa per aderire allo scisma.

Per crudele che possa sembrare questo rifiuto, è un atto di giustizia: il bambino NON era un membro della Chiesa ortodossa, e la coerenza avrebbe voluto che i genitori chiedessero il funerale del bambino nella "chiesa" in cui lo avevano fatto battezzare. E a Zaporozh'e non mancano i chierici del "patriarcato di Kiev", quindi la richiesta del funerale è stata una pura e semplice provocazione, forse mirata a far dimenticare la figuraccia fatta dai membri locali del "patriarcato di Kiev", che avevano da poco espropriato l'asilo di un gruppo di bambini disabili.

Naturalmente, nella buriana mediatica che è ne seguita tutta l'attenzione si è concentrata sul rifiuto del funerale (che è una decisione ecclesiale che non configura alcun reato oggettivo), mentre si tace sul fatto che padre Evgenij, dopo avere spiegato le ragioni del rifiuto, è stato picchiato dal padre del bambino defunto (e questo invece è proprio un reato oggettivo, sul quale non è stata avviata alcuna azione penale).

 
"Le strade della Russia"

Il progetto Дороги России ("Le strade della Russia") è una raccolta di immagini naturali, culturali e storiche della terra russa. Tra le immagini si può trovare una grande quantità di splendide foto di chiese e monasteri.

Per familiarizzarvi con la portata di questa meravigliosa risorsa, vi invitiamo a scorrere la raccolta che, a titolo di mero esempio, il portale Orthochristian.com offre ai lettori di lingua inglese. Per oggi, riteniamo inutile una traduzione: le immagini parlano già adeguatamente da sole.

 
In memoriam: arcivescovo Ilarij (Shishkovskij)

L'arcivescovo Ilarij di Makarov (al secolo Eduard Stepanovich Shishkovskij, nella foto) si è addormentato nel Signore il 16 marzo 2018 dopo una breve malattia.

Era uno degli ausiliari della cattedra metropolitana di Kiev, e spesso si recava in visita all'estero (Italia compresa) dove era apprezzato come oratore per le sue conoscenze teologiche.

Lo abbiamo avuto ospite anche nella nostra chiesa nel settembre del 2014, e ricorderemo sempre il suo modo di ringraziare con Спаси Христос, ovvero "ci salvi Cristo", alla maniera dei Vecchi Credenti (anche se personalmente lui non veniva da una famiglia di Vecchio Rito).

Ci fa piacere accompagnarlo nell'ultimo viaggio con le stesse parole con le quali ci ringraziava: ti salvi Cristo, caro vladyka Ilarij, per la fede in lui che ci hai trasmesso.

Вечная память! Eterna memoria!

 
Una Russia indipendente e sovrana deve essere distrutta!

Di fronte all’ultima bufala antirussa del governo britannico, padre Andrew Phillips spiega senza mezzi termini il caso Skripal nel saggio che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 

 
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