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08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
In memoriam: patriarca Mesrob di Costantinopoli

L'8 marzo 2019 è morto per un attacco cardiaco all’età di 63 anni Mesrob II (Mutafian, nella foto), patriarca degli armeni di Costantinopoli, che era stato al corrente della vita della nostra parrocchia fin dalla sua fondazione.

Purtroppo, sin dal 2008 era stato colpito da Alzheimer, e non aveva più potuto esercitare il suo ministero: un'immensa perdita per il suo popolo, ma anche per noi, che vedevamo in lui un esempio di patriarca che, pur vivendo nelle difficili condizioni della Turchia contemporanea, non si lasciava piegare dalle seduzioni e dalle corruzioni della politica occidentale e di un falso ecumenismo di facciata.

Աստված հոգին լուսավորել (Astvats hogin lusavorel) – Che Dio illumini la sua anima!

 
Intervista di Tudor Petcu ad Alberto Migliori

Ringraziamo il nostro amico Tudor Petcu per un’ulteriore intervista a un ortodosso italiano, il fiorentino Alberto Migliori (nella foto), e lo ringraziamo per questa sua infaticabile ricerca, che non solo ci fa conoscere gli uni con gli altri (e già solo per questo il contributo di Tudor sarebbe preziosissimo), ma ci aiuta anche a capire che i nostri viaggi verso l’Ortodossia non sono avventure isolate, bensì risposte a una chiamata provvidenziale del Signore.

 
In memoriam: padre Andrej Parfenchik

Al mattino del 12 marzo 2019 si è addormentato nel Signore ancor prima di compiere i 40 anni il sacerdote Andrej Parfenchik, che dal 2014 al 2019 è stato il rettore della chiesa di sant'Alessandro di Comana a Palermo.

Nato a Minsk, padre Andrej aveva studiato al Seminario teologico di Minsk e all'Accademia teologica di Varsavia. Aveva servito per nove anni come rettore della chiesa del Pokrov a Kletsk fino a quando nel 2013 è stato trasferito in Italia

Nell'autunno 2018, gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma pancreatico al quarto stadio. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a padre Andrej, ma alla fine hanno potuto solo alleviare le sue sofferenze, mentre passava coraggiosamente i suoi ultimi mesi in continua attività al servizio della parrocchia. All'aggravarsi della malattia, la sua famiglia ha deciso di riportarlo in Belarus' per continuare le cure presso il Centro oncologico di Borovljany, dove è arrivato il 1 marzo.

Вечная память! Вечная памяць! Eterna memoria!

 
Portavoce della Chiesa ortodossa ucraina: dei 47 vescovi georgiani, solo 7 vogliono riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" (+ VIDEO)

Possiamo seguire in russo e in italiano come padre Nikolaj Danilevich (nella foto), vice capo del Dipartimento esteri della Chiesa ortodossa ucraina, riporta le novità del suo viaggio in Georgia e spiega come l’opposizione alla Chiesa canonica viene da inconsapevolezza da parte di alcuni vescovi georgiani, e da un vero dissenso filo-occidentale (opposizione liberale) da parte di un ristretto gruppo di “teologi” che sostengono la chiesa scismatica.

 
I macedoni in Grecia chiedono a Costantinopoli di poter avere servizi nella loro lingua

Vi presentiamo il resoconto di un’insolita richiesta da parte di una minoranza di cui si parla davvero poco (e che potrebbe far uscire alcuni spiacevoli scheletri dagli armadi dei nazionalismi novecenteschi) a una sede che non ha alcun vero interesse a sostenere i diritti di questa minoranza... se non per il suo valore di scambio in un complicato gioco di ricatti inter-ecclesiali.

 
Poroshenko ha promesso a Costantinopoli delle proprietà in cambio del tomos d'autocefalia

Non c’è stata molta apologetica delle liaisons dangereuses tra il governo di Kiev e il Fanar, ed è bene così, perché praticamente ogni affermazione in questo campo rischia prima o poi di essere denunciata come una madormale bugia. Vi presentiamo la notizia che il 12 marzo ukranews.com ha rivelato i documenti d’accordo tra Poroshenko e il patriarca Bartolomeo (nella foto), rivelando che si tratta di documenti di stato (trattenuti illegalmente segreti) e non di un’iniziativa personale, come già annunciato dal presidente.

 
Nuova parrocchia missionaria a Grenada

Avevamo già parlato dell’isola caraibica di Grenada tre anni fa, in uno dei nostri articoli di geopolitica, dove si sottolineava l’uso esasperato della paura di una “invasione russa” per giustificare gli interventi militari più ingiustificabili. Paradossalmente, oggi abbiamo notizia che la temuta “invasione russa” di Grenada ha avuto davvero luogo, ma a forza di servizi liturgici e di benedizioni di case, di cui vi presentiamo in russo e in italiano un resoconto aggiornato.

 
Due testi di padre Andrew Phillips

Vi presentiamo le traduzioni dei due ultimi testi dal blog di padre Andrew Phillips. Nel primo, dedicato a un confronto di ecclesiologie, si analizzano i modelli (imperiale e multinazionale contro imperialista e mono-nazionalista) che stanno emergendo sempre più chiari dal conflitto tra Mosca e Costantinopoli. Nel secondo, dedicato alla confusione del gender nel mondo occidentale contemporaneo, si identifica la fonte da cui nasce la confusione tra i sessi nel pensiero contemporaneo.

 
Il vescovo Irinej in visita a Sanremo

Martedì 5 e mercoledì 6 marzo il vescovo Irinej (Steenberg) di Richmond e dell'Europa occidentale ha fatto la sua prima visita alla parrocchia di Sanremo, dove ha potuto incontrare il parroco, padre Denis Baykov, oltre ai padri Georgij Blatinskij da Firenze ed Evgenij Nikitin da Mentone, celebrando con loro e i parrocchiani un Moleben a san Serafino di Sarov e avendo l'occasione di discutere la vita parrocchiale e le prospettive pastorali.

Pur con il nostro massimo rispetto per i sacerdoti che hanno servito negli anni precedenti, con grande fatica personale e spesso venendo da lontano, ci sembra che solo ora la vita della parrocchia di Sanremo si stia normalizzando, e le auguriamo la migliore crescita su questa linea.

 
Gli scismatici non hanno preti che possano servire nelle chiese prese con la forza

Uno degli aspetti più tragicomici della nuova struttura scismatica ucraina è il fatto che sta implodendo per mancanza di clero. I luoghi di culto appena rubati alla Chiesa ortodossa ucraina restano privi di preti, nonostante i “vescovi” scismatici come il “metropolita” Danilo (Koval’chuk, nella foto) della Bucovina stiano offrendo “ordinazioni facili” a uomini non preparati, come possiamo leggere in un resoconto dedicato a questo fenomeno. Le “ordinazioni facili” possono avvenire per diverse ragioni, non tutte negative: per esempio, quando la vita ecclesiale di una regione rinasce dopo una persecuzione, la forte richiesta di celebrazioni può indurre i vescovi a essere di manica più larga nelle ordinazioni, soprattutto quando non sono ancora stati ristabiliti i programmi di istruzione del clero. Di fatto, molti preti del Patriarcato di Mosca negli ultimi decenni sono stati ordinati piuttosto velocemente per necessità pastorali urgenti (tra l’altro, sarebbe anche interessante scavare nel passato di certi portavoce degli scismi ucraini e vedere quanti di loro sono stati “miracolati” dalla generosità di quella stessa Chiesa sulla quale ora sputano...) Il più grande rischio che si corre con queste politiche di ordinazioni facili è quello di ammettere a gradi clericali persone francamente indegne o incapaci del compito che vogliono intraprendere. Nel presente caso ucraino, questi nuovi “preti”, oltre a una preparazione raffazzonata, avranno anche la non invidiabile posizione sociale di ricettatori di beni rubati, che non farà altro che allargare ancor di più l’abisso tra la Chiesa e gli scismatici.

 
Il "libro nero" delle gesta di Costantinopoli

Il 27 febbraio è stato presentato presso il Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca un libro sulle relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e della Rus' nel XX secolo, opera dello storico pietroburghese Mikhail Vital'evich Shkarovskij (nella foto). Vi presentiamo un articolo in russo e in italiano sul nuovo libro, che già la stampa ha ribattezzato il "libro nero" delle gesta di Costantinopoli, a causa delle numerose iniquità in esso dettagliate, e sulle quali la Chiesa russa ha deciso di non mantenere più il silenzio dopo l’invasione anti-canonica dell’Ucraina.

 
Vescovo Irinej di Bačka: La Chiesa serba per ora mantiene la comunione con Costantinopoli per economia

In seguito alla dichiarazione ufficiale della Chiesa serba sulla situazione in Ucraina, che vi abbiamo presentato alcuni giorni fa, sono sorte voci di una rottura della comunione tra Belgrado e Costantinopoli. Il vescovo Irinej di Bačka, portavoce del Sinodo, ridimensiona queste voci in una nota che vi presentiamo in traduzione italiana, spiegando che esiste una raccomandazione a evitare le concelebrazioni con chi è in comunione con gli scismatici ucraini, e questa raccomandazione può essere implementata per correttezza (acribia) canonica, oppure non implementata per indulgenza (economia).

 
Il canto del Magnificat nella cattedrale dei Nuovi Martiri a Mosca

Eccovi un video (NB. Video non disponibile - chiedetevi perché) con sottotitoli di presentazione della cattedrale dei Nuovi Martiri e Confessori presso il monastero Sretenskij di Mosca (una chiesa che vi abbiamo già presentato in diverse occasioni sul nostro sito). La colonna sonora è costituita dal Magnificat, il cantico biblico che accompagna la nona Ode del Mattutino.

 
Ushakov, l’imbattibile

Non perdetevi sul Saker blog italiano l'articolo di Raffaele Ucci sull'ammiraglio Fjodor Ushakov, un affascinante quadro di vita di un grande personaggio della storia russa che accanto a un’ineccepibile vita di soldato ha anche avuto una vita di credente e penitente tanto intensa da essere stato canonizzato tra i santi.

 
Tattiche di doppi standard: come gli Stati Uniti interferiscono nella vita della Chiesa ortodossa

Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti uno studio in russo e in italiano sulle interferenze del Dipartimento di Stato americano in Ucraina e prima ancora al Fanar.

 
Il patriarca Bartolomeo ha ripudiato il canone apostolico 34?

Quando la Chiesa ortodossa russa ha definito le azioni di Costantinopoli in Ucraina "non canoniche", lo ha fatto a ragion veduta, perché la vita della comunione ortodossa è regolata da canoni spesso piuttosto precisi. Già una volta il sito Orthodox Synaxis ha dedicato un articolo alla violazione di una di queste regole, il Canone 5 del concilio di Sardica; oggi vediamo come il Patriarcato di Costantinopoli stia scartando la visione ortodossa di uno dei Canoni apostolici (proprio uno che parla di primato locale) in favore di un'interpretazione nettamente neo-papista.

 
Nino Burjanadze: la Georgia non dovrebbe in alcun modo riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Nino Burjanadze (nella foto), ex presidente del parlamento georgiano, offre il suo parere non solo come figura politica, ma anche come credente vicina al patriarca Elia, sul rischio del riconoscimento degli scismatici ucraini, in un articolo che vi presentiamo in russo e in italiano.

 
Due aiuti per comprendere l’ecclesiologia ortodossa

Vi presentiamo due testi di un certo valore per giungere a una comprensione più profonda dell’ecclesiologia ortodossa e delle sue aberrazioni:

1) la traduzione italiana del documento della Chiesa russa da poco riunificata (nel 2008) sull’unità della Chiesa, dalla cui lettura si comprende come la posizione ecclesiologica di Mosca non si sia modificata di una sola virgola durante tutto il corso della crisi ucraina.

2) La traduzione italiana del documento intitolato “La pseudomorfosi dell'ecclesiologia ottomana”, in cui l’attento osservatore antiocheno che cura il sito Orthodox Synaxis valuta l’ecclesiologia di Costantinopoli come una falsa forma (“pseudomorfosi”, nella visione teologica di padre Georges Florovsky) che perpetua nell’Ortodossia odierna non il sistema imperiale cristiano, bensì quello ottomano.

 
La russofobia come attività professionale in Bulgaria

Un aspetto poco conosciuto della russofobia è la sua penetrazione nei paesi tradizionalmente amici della Russia, come la Bulgaria, non tanto per generare odio antirusso in questi popoli, quanto piuttosto per togliere ai russi la speranza di contare su alleati storici. Nell’articolo di Janina Alekseeva che vi presentiamo in traduzione italiana, cerchiamo di sollevare un poco il velo dell’omertà su queste attività di guerra culturale.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza recente (marzo 2019)

Eccovi in traduzione italiana le risposte di padre Andrew Phillips alle ultime domande dei suoi corrispondenti sulla sua parrocchia, sul nazionalismo, sull’opera missionaria nell'Europa occidentale, sulla vita ortodossa e sul riscaldamento globale.

 
A Kiev hanno letto il testo degli anatemi contro Bartolomeo

Il Trionfo dell’Ortodossia, al termine della prima settimana della Grande Quaresima, è stato festeggiato dalla Chiesa ucraina nonostante le persecuzioni con un grande seguito popolare, come attestano foto e video da tutto il paese. Oggi ci vogliamo soffermare su una di queste processioni tenuta a Kiev, neppure troppo grande (circa duemila fedeli), ma sicuramente significativa per due caratteristiche:

1) si è trattato di una funzione laicale tenuta dall’Unione delle confraternite ortodosse (eredi ideali di quelle confraternite che furono l’anima della resistenza ortodossa contro l’Unia di Brest), con un Moleben (officio di intercessione) seguito dalla tradizionale recitazione degli anatemi contro i nemici della Chiesa;

2) uno di questi anatemi ha avuto come oggetto il "falso patriarca Bartolomeo di Istanbul".

In quanto funzione laicale, ovviamente tutto quanto vi è stato espresso non impegna l’episcopato della Chiesa ortodossa ucraina, ma avrà senza dubbio la capacità di influenzarlo: vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto dell’evento, che invita a una riflessione sul ruolo della voce del popolo di Dio nella Chiesa ortodossa.

 
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina apre una causa contro un sacerdote che ha salvato 30 parrocchie dallo scisma

Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana della storia di un prete di Rovno (o Rivne nella parlata locale), l’arciprete Viktor Zemljanoj (nella foto). Per il “crimine” di aver protetto le parrocchie locali dalla caduta nello scisma, i servizi segreti ucraini lo hanno sottoposto a interrogatorio e iscritto tra gli indagati per “incitazione all’ostilità religiosa”. Leggete la storia di padre Viktor, e chiedetevi quale sarebbe la vostra reazione se questi eventi accadessero in Italia.

 
Preoccupazione per la persecuzione dei membri dell’Unione dei giornalisti ortodossi espressa in un rapporto dell'ONU

In un paese in cui difendere la Chiesa ortodossa canonica è visto come un crimine, non si può permettere che qualche giornalista si permetta di raccontare le vessazioni subite da tali difensori. Leggete in russo e/o in italiano i risultati del rapporto dell’ONU sulle persecuzioni dei membri dell’Unione dei giornalisti ortodossi, e non rimarrete stupiti che il governo ucraino non abbia dato nessuna risposta alle richieste delle Nazioni Unite di difendere la libertà di parola in questo caso.

 
Come i vescovi possono dire la verità

Ci sono diversi metodi con cui i vescovi possono adempiere al loro compito di difendere la verità quando questa è minacciata.

1) Lo possono fare in modo sottile ma garbato e solenne, come ha fatto il metropolita Arsenij di Svjatogorsk (nella foto) alla Domenica del Trionfo dell’Ortodossia, quando ha affermato “non si può andare in paradiso partendo da chiese rubate”.

2) Lo possono anche fare apertamente e spiegando tutte le regioni, come ha fatto il metropolita Luka di Zaporozh’e, che ha accettato di dibattere pubblicamente contro il “vescovo” Fotij degli scimatici locali, come possiamo leggere in russo e in italiano nell’articolo dedicato a questo dibattito.

 
I rinnovazionisti e gli scismatici ucraini: tutti i paralleli

Vi presentiamo il testo russo e italiano dello studio di Konstantin Shemljuk che evidenzia le impressionanti analogie tra lo scisma storico dei rinnovazionisti russi (la “Chiesa vivente” filo-sovietica) e l’attuale struttura scismatica della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”: la sottomissione alle autorità statali e ai servizi segreti, le motivazioni essenzialmente politiche (accoppiate a ipocrite condanne della vera Chiesa perseguitata come “politicizzata), i tentativi di influenzare la Chiesa dall’interno, il sostegno aperto dei patriarchi di Costantinopoli, l’occupazione di chiese che rimangono vuote per mancanza di fedeli, i tentativi di aderire alla nuova struttura per fare carriere veloci o per “riciclarsi” dopo qualche malefatta... davvero, ci sentiamo di fronte a una lezione della storia che è stata così poco capita da essere amaramente ripetuta tale e quale.

 
"Orthodox Synaxis" rivela un’aperta menzogna teologica del patriarca Bartolomeo

Dobbiamo ammettere che il sito Orthodox Synaxis è la più più attenta fonte in rete a seguire i documenti ufficiali relativi alla crisi ucraina. In questi giorni, il sito ha rivelato che il patriarca Bartolomeo (o chi scrive i discorsi per lui, ma nel caso degli scrittori ombra tutti gli onori e gli oneri ricadono su chi mette la firma) ha mentito a più riprese rievocando un precedente storico e teologico (lo scisma meleziano nell’Egitto del IV secolo) per avvalorare la sua condotta in Ucraina, mentre invece, alla prova dei documenti, tale precedente ne costituisce una netta condanna. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di denuncia delle bugie patriarcali.

 
Suvorov: l’uomo che avrebbe potuto battere Napoleone

Dopo avervi segnalato la scorsa settimana l’articolo di Raffaele Ucci sull’ammiraglio Fjodor Ushakov, non puo mancare la segnalazione dell’analogo articolo su Aleksandr Suvorov, uno fra i maggiori testimoni dell’Ortodossia nel mondo militare russo, che il nostro sito ha voluto segnalare fin dagli inizi, non solo come uomo di fede, ma anche come autore di testi di preghiera.

 
Ucraina: allora e adesso

Due giorni fa vi abbiamo presentato un parallelo storico tra i rinnovazionisti russi del periodo bolscevico e gli scismatici ucraini di oggi; ora l'arciprete Andrej Tkachev (nella foto) traccia per noi un parallelo tra la situazione dell’Ucraina attuale e quella dell’Unia di Brest alla fine del XVI secolo, con similarità che dicono molto a chi ha orecchie per intendere, e che possiamo seguire in russo e in italiano.

 
Padre Andrew Phillips sulla Chiesa fanariota

In un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, padre Andrew Phillips ci aiuta a discernere alcune tendenze del Fanar nell’ultimo secolo, invitandoci a guardare come modello di un accordo inter-ortodosso non tanto il recente fallimento di Creta, quanto piuttosto il Concilio di Mosca del luglio 1948.

 
Le origini dell'anarchia ecclesiastica moderna in Ucraina

Vi abbiamo già parlato della venerazione malsana per Vasilij Lipkovskij, l’iniziatore del movimento degli “auto-consacrati” nella Chiesa ucraina degli inizi del XX secolo. Oggi vogliamo offrirvi in traduzione italiana un quadro più completo del movimento di Lipkovskij e dei fermenti di autocefalismo ucraino a lui contemporanei, perché questo movimento segna il più alto grado di infiltrazione nella Chiesa ortodossa di una ecclesiologia (o piuttosto, di un’anarchia ecclesiologica) in stile protestante carismatico. Purtroppo, le conseguenze di questa infiltrazione si vedono ancora oggi, e il Patriarcato di Costantinopoli, nella sua improvvida ingerenza in Ucraina, se n’è fatto carico, consapevolmente (e allora siamo in presenza di un deliberato tradimento della fede ortodossa) oppure inconsapevolmente (e allora siamo in presenza di un branco di incapaci che invece di sorvegliare sulla purezza della fede la compromette in modo riprovevole). Questa è un’altra lezione del passato dell’Ucraina di cui è importante che tutti siamo consapevoli, per capire che la crisi a Kiev ha un effetto su tutta l’Ortodossia, anche a casa nostra.

 
Il tomos ucraino è una trappola per l'Ortodossia in tutto il mondo

Vi presentiamo in russo e in italiano una tanto rigorosa quanto spietata analisi del tomos d’autocefalia ucraina compiuta dall’arciprete Vadim Leonov (nella foto), che ci fa notare come l’accettazione di questo documento avrebbe conseguenze catastrofiche per l’Ortodossia in ogni paese.

 
Il Fanar ha fatto il suo dovere, il Fanar può andarsene

Come aveva previsto chi sottolinea che non ci può essere una reintegrazione di scismatici nella Chiesa senza pentimento, la neonata “Chiesa ortodossa dell’Ucraina” sta già cominciando a mordere dolorosamente la mano che ha cercato di regolarizzarla. Ben sapendo che il Fanar le ha dato un tomos d’autocefalia non per amore cristiano ma per interesse, la nuova struttura ucraina sta già preparandosi a dimenticare i benefattori fanarioti per guardare ai propri interessi, come possiamo leggere in russo e in italiano in un dettagliato articolo di Kirill Aleksandrov.

 
Viaggio nella Lavra delle Grotte di Kiev e nella sua storia

Matfey Shaheen ci dona un resoconto di viaggio alla Lavra delle Grotte di Kiev, con una serie di considerazioni sulle figure che qui hanno difeso (e che difendono ancora oggi) la fede ortodossa, che ci presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
Il portavoce della Chiesa ortodossa ucraina spiega come fermare il conflitto religioso in Ucraina

Padre Nikolaj Danilevich (nella foto) ci spiega come il conflitto in Ucraina stia avvenendo perché lo stato lo permette, e ci offre in russo e in italiano dei consigli perché questa attitudine possa cessare.

 
"Abbiamo molti convertiti dall'Islam all'Ortodossia" – Note sulla vita dei cristiani ortodossi in Albania

Il nostro amico Sergej Mudrov è stato recentemente per un congresso a Tirana, e può condividere con noi in russo e in italiano diverse impressioni dai suoi incontri con i rappresentanti più significativi di una Chiesa da poco tempo rinata.

 

 
Metropolita Onufrij: la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha ricevuto un Tomos di schiavitù, non di libertà

In un raro intervento diretto del metropolita Onufrij sul tema del Tomos del Patriarcato di Costantinopoli, vi presentiamo il testo russo e italiano del resconto di un incontro che il primate ucraino ha avuto con i decani della metropolia di Kiev, e delle sue considerazioni comparative tra la situazione degli scismatici e quella della Chiesa ortodossa ucraina.

 
Una prospettiva americana sulla crisi in Ucraina

Dopo avervi dato la notizia del viaggio a Mosca del nostro confratello padre John Whiteford per un congresso sulla recente crisi nell’Ortodossia, e anche una sua intervista a Jesse Dominick per la stessa occasione, vi presentiamo oggi il testo italiano del suo intervento al congresso, che parla delle ripercussioni della crisi ucraina negli Stati Uniti, ma si può facilmente estendere a molti paesi del mondo occidentale tra cui l’Italia.

 
La Chiesa ucraina pubblica una mappa interattiva delle chiese sequestrate

Vi presentiamo la notizia (con mappa interattiva) dello status delle chiese sequestrate dai nazionalisti scismatici in Ucraina. Anche se questa mappa (basata su dati documentati e verificati dal Dipartimento legale della Chiesa ortodossa canonica) mostra alla data del 27 marzo 62 chiese (un numero molto inferiore delle 350 o più millantate dagli scismatici, un dato rivelato dalla stessa BBC ucraina come una bolla di sapone), si tratta sempre di 62 furti in più di ciò che dovebbe esistere in un paese che rispetta i dettami la sua Costituzione, e con un presidente che sia un vero garante di quest'ultima.

 
Saggio fotografico dei luoghi sacri dedicati alla Dormizione

Dopo che vi abbiamo presentato il viaggio alla Lavra delle grotte di Kiev fatto di recente da Matfey Shaheen, vogliamo anche mettervi a disposizione la traduzione italiana del precedente viaggio, una visita a tutti i principali monasteri e alle grandi cattedrali che la Rus’ ha dedicato alla Dormizione della Madre di Dio, con un corredo di immagini davvero stupende.

 
La sindrome di Giuda: perché i preti entrano nella "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Gli ultimi mesi hanno visto un certo numero di preti (e anche due vescovi) della Chiesa ortodossa ucraina abbandonare i loro giuramenti di ordinazione e i loro principi morali per passare sotto la nuova struttura scismatica creata da Costantinopoli su istigazione del governo ucraino. In questi casi (peraltro piuttosto rari) sembra tuttora mancare un abbandono di campo dovuto a motivi puramente religiosi o di coscienza, e il concetto di tradimento comincia quindi a occupare un posto di preminenza. L’articolo di Konstantin Shemljuk che vi presentiamo in russo e in italiano analizza a fondo queste motivazioni nel complesso schema della "sindrome di Giuda".

 
Padre John Cox: c'è un futuro per l'Ortodossia conciliare dopo l'Ucraina?

Una volta chiaro che non sembra esserci margine di dialogo da parte di Costantinopoli, anche con tutte le altre Chiese ortodosse contrarie alla sua avventura ucraina, resta da vedere se ci sono vie di uscita dalla crisi. Padre John Cox (nella foto), prete della OCA a Richmond in Virginia, prova a suggerire modalità di soluzione in un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana.

 
Sul presidente Erdoğan e la chiesa della santa Sapienza

In un saggio che vi presentiamo in traduzione italiana, padre Andrew Phillips valuta la situazione riguardante le proposte di ritrasformare Aghia Sophia in una moschea da parte del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan (nella foto), e traccia paralleli con altri casi di perdite di luoghi santi a causa di mancanza di fede e di moralità.

 
Il vescovo russo in Germania propone una visione sinodale per l'Assemblea dei vescovi ortodossi, in contrapposizione all'attuale struttura monopolista di Costantinopoli

L'arcivescovo Tikhon di Podolsk (nella foto) è stato il primo a fare ufficialmente una proposta di rimettere in discussione il sistema delle commissioni episcopali inter-ortodosse della diaspora, la cui efficacia è messa da anni a dura prova dalle pretese egemoniche di Costantinopoli (che, vale la pena ricordarlo, esercita la sua giurisdizione su meno del due per cento degli ortodossi nel mondo). È importante trovare un metodo per gestire le relazioni inter-ortodosse in molti paesi (Italia inclusa) senza subire i costanti ricatti della giurisdizione meno significativa e al tempo stesso più lesiva dei diritti degli altri: diamo credito a vladyka Tikhon di aver avuto il buon senso di iniziare un dibattito da troppo tempo rimandato, e vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo sulla sua proposta.

 
Il Sinodo pubblica una dichiarazione sulla situazione dell'Ortodossia in Ucraina e nel mondo

Eccovi in russo e in italiano il documento pubblicato il 3 aprile dal Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, in cui si tirano le somme del fallimento del Tomos e si chiede al Patriarcato di Costantinopoli e agli scismatici ucraini di accettare l’unica via di uscita dalla crisi: il pentimento per gli errori commessi.

 
L'arcivescovo Feodosij chiarifica se i sacramenti del Fanar e della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono portatori di grazia

Dalle parole dell'arcivescovo Feodosij (Snigirjov, nella foto) di Bojarka, apprendiamo in russo e in italiano la differenza tra la posizione “dura” verso gli scismatici ucraini (considerati privi di qualsiasi grazia sacramentale e di ordinazione) e quella “di contenimento” verso il Patriarcato di Costantinopoli (sottoposto a una “quarantena” ecclesiale finché durerà il potenziale “contagio” del contatto con gli scismatici).

 
Vescovo coreano etnico nominato per la diocesi coreana della Chiesa russa

L'arcivescovo Feofan (Kim, nella foto), unico coreano etnico nell’episcopato ortodosso del mondo, è stato spostato dalla diocesi della Repubblica di Tuva alla diocesi coreana appena costituita nel seno dell’Esarcato del Sud-est asiatico. Possiamo leggere la sua presentazione in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.

 
Una costellazione di lampadari – Alcuni recenti progetti di illuminazione

Andrew Gould, il designer americano di chiese ortodosse che abbiamo seguito più volte sul nostro sito, ci parla delle sue creazioni nel campo dell’illuminazione delle chiese in un articolo in traduzione italiana corredato da un’interessante serie di fotografie.

 
Viaggio a Mosca (prima parte)

Vi abbiamo presentato diversi cenni al recente viaggio a Mosca di padre John Whiteford, per trattare il tema della crisi ucraina da una prospettiva americana. Vi presentiamo oggi anche la traduzione italiana della prima parte del suo diario di viaggio, che possiamo seguire con vera solidarietà, perché padre John rappresenta in gran parte anche noi ortodossi dell’Italia: le difficoltà pastorali da lui portate a Mosca sono molto simili alle nostre.

 
Una nuova video-intervista al metropolita Kallistos sulla questione ucraina

Il metropolita Kallistos (Ware) ha già espresso il suo disaccordo con la posizione del suo stesso patriarcato sulla questione ucraina, in una video-intervista che vi abbiamo presentato lo scorso dicembre. Ora, in un’altra recente video-intervista con trascrizione italiana che vi presentiamo nella sezione "Confronti" dei documenti, sua Eminenza alza il tono di sfida sia nel contesto (questa volta non su un canale teologico russo, ma sul canale televisivo ucraino "Inter"), sia nelle sue stesse parole di disapprovazione dell’avventura ucraina di Costantinopoli.

 
Sentenza chiave sul diritto della Chiesa in Ucraina

Il 5 aprile, con sentenza del tribunale amministrativo del distretto di Kiev nella causa presentata dal deputato Aleksandr Dolzhenkov contro il presidente della Verkhovna Rada Andrej Parubij, è stata riconosciuta l’illegalità delle azioni intraprese da quest'ultimo per forzare la Chiesa ortodossa ucraina ad assumere un nuovo nome imposto dallo stato. Anche se agli osservatori non può sfuggire la coincidenza del pesante risultato elettorale per la coalizione di Poroshenko (e di Parubij) che tanto aveva fatto contro la Chiesa canonica, nondimeno la sentenza aiuta a far sentire tutte le persone genuinamente religiose in Ucraina più sicure dei loro diritti.

 
Epistola del clero della diocesi americana occidentale della ROCOR

Vi presentiamo la versione italiana della lettera stilata in occasione della conferenza pastorale quaresimale della diocesi americana occidentale della ROCOR, una lettera centrata sulla crisi ucraina come ferita dell’intero mondo ortodosso, e indirizzata a tutti i fedeli (noi compresi). A nostro parere, questo testo riassume bene tutta l’importanza dell’opposizione alla disgraziata avventura autocefalista del Patriarcato di Costantinopoli, e potrebbe essere un buon manifesto per chiunque abbia davvero a cuore la verità e la libertà dell’Ortodossia.

 
Contestualizzare l'autorità dei concili ecumenici: alcuni pensieri sui commenti del metropolita Hierotheos

Il metropolita Hierotheos (Vlachos, nella foto) ha recentemente fatto affermazioni su come la Chiesa di Grecia dovrebbe rispondere alla questione dell’autocefalia ucraina. Le sue parole hanno suscitato una comprensibile delusione, in quanto riflettono una mentalità di completa subordinazione alle decisioni (anche se anti-canoniche) di Costantinopoli. Osservando attentamente quanto scritto dal metropolita, la teologa Anna Stickles offre una riflessione che vi presentiamo in traduzione italiana, e che cerca di ribadire un’ecclesiologia ortodossa che non debba mettere un fattore politico-istituzionale al posto dell’azione di Cristo nella Chiesa.

 
L'anziana Maria Maddalena (Le Beller), eremita al Monte Sinai (+2013)

Due nostri amici blogger ortodossi, John Sanidopoulos di Mystagogy e Claude Lopez-Ginisty di Orthodoxologie, hanno recentemente ricordato una figura che ci è molto cara, madre Maria Maddalena (Le Beller, nella foto), monaca ortodossa francese ed eremita al Monte Sinai, che è stata nostra ospite a Torino nel corso dell’ultimo anno della sua vita. Vi invitiamo a leggere la versione italiana della sua concisa ma straordinaria biografia, che mostra come la vita degli antichi padri (e madri) del deserto è ancora perfettamente percorribile per chi vuole dedicare totalmente la sua vita a Cristo.

 
Esperto: l'unico obiettivo della creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è una futura unia

In una recente intervista di cui vi diamo la notizia in russo e in italiano, il conflittologo ed esperto politico Vladimir Mulyk (nella foto) identifica il fine dell’autocefalismo ucraino con la creazione di un nuovo movimento uniatista, un impulso che durerà ancora a prescindere da qualunque esito delle elezioni presidenziali ucraine.

 
Viaggio a Mosca (seconda parte)

Continuiamo con il racconto di viaggio a Mosca del nostro confratello, padre John Whiteford (nella foto, a sinistra), con la seconda parte del racconto in traduzione italiana, in cui apprendiamo i dettagli della conferenza teologica sulla crisi ucraina a cui padre John ha preso parte in febbraio. Curiosamente, la conferenza ha avuto luogo nello stesso locale dove si era tenuto il Concilio di Mosca del 1917.

 
Gli scismatici ucraini continuano a creare problemi all’estero

Per chi fosse ancora convinto che il problema dell’autocefalia ucraina riguarda solo Kiev e dintorni, vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti una breve miscellanea di notizie dal Monte Athos, da Gerusalemme e dal Montenegro, che confermano che l’intrusione di Costantinopoli non ha solo creato tensioni con le altre Chiese ortodosse, ma le ha di fatto danneggiate.

 
5 tesi del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina sul Tomos per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Kirill Aleksandrov ci propone una serie di riflessioni su 5 punti, o tesi, della recente Dichiarazione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, che vi abbiamo presentato alcuni giorni fa. Ecco le 5 tesi in questione:

1) Il progetto del Tomos è fallito

2) L'idea del Tomos ha portato all'illegalità, alla violenza e all'ostilità in Ucraina

3) L'idea del Tomos ha portato l'Ortodossia sull'orlo dello scisma

4) L'idea del Tomos ha rivelato il pensiero erroneo del Fanar

5) Non è troppo tardi per rettificare tutto

Potete trovare il testo di Kirill Aleksandrov in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
C'è grazia ora nei sacramenti del Patriarcato di Costantinopoli e della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?

Due settimane fa, vi abbiamo presentato alcuni chiarimenti dell’arcivescovo Feodosij (Snigirjov) di Bojarka in materia di sacramenti e del loro riconoscimento. Oggi vi presentiamo in russo e in italiano il testo competo dell’intervista all’arcivescovo Feodosij fatta dal diacono Sergej Geruk e pubblicata sul portale Pravoslavie.ru.

 
Condoglianze di sua Santità il patriarca Kirill per l'incendio alla cattedrale di Notre-Dame

Patriarchia.ru, 16 aprile 2019

Sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di Tutta la Rus' ha inviato un messaggio di condoglianze all'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit sull'incendio scoppiato alla cattedrale di Notre-Dame il 15 aprile 2019.

A sua Eminenza Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi

Vostra Eminenza,

mi ha addolorato profondamente apprendere del devastante incendio che ha causato enormi danni alla cattedrale di Notre-Dame - un venerato santuario della Chiesa cattolica romana in Francia.

Mi immedesimo con lei, con il suo gregge e con tutti coloro che tengono caro questo capolavoro di architettura cristiana che occupa un posto speciale tra i siti architettonici del patrimonio mondiale.

Elevo le mie preghiere al Signore per aiutare a superare le conseguenze dell'incendio e ripristinare la cattedrale nel suo antico splendore nel prossimo futuro. Spero che gli sforzi congiunti della Chiesa, dello stato e di tutte le persone interessate siano coronati da successo.

Con amore in Cristo,

+KIRILL, PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

 
Con la Madre di Dio nell’Inghilterra orientale

Vi presentiamo la traduzione italiana del resoconto fatto da padre Andrew Phillips della recente visita nell’Inghilterra orientale dell’icona miracolosa della Madre di Dio detta "della radice di Kursk" (Kursko-korennaja, nella foto), protettrice della diaspora ortodossa russa nel mondo.

 
Come la parola "perdonami" mi ha riportato alla Chiesa

Vi presentiamo in russo e in italiano la toccante testimonianza di Elena Esaulova (nella foto) che dopo un frettoloso battesimo adulto ha lasciato la Chiesa ortodossa vivendo per diversi anni in una comunità carismatica protestante, per ritrovare dopo molto tempo la strada della riscoperta della sua fede ortodossa.

 
I russini come terra incognita nel terzo millennio

Matfey Shaheen ripropone sul portale Pravoslavie.ru un articolo introduttivo ai russini (o carpato-russi) scritto nel 2006 all’arciprete Dimitrij Sidor di Uzhgorod. Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana di questa introduzione a un popolo tanto significativo per l’Ortodossia quanto sconosciuto ai più, e speriamo che, come promesso da Shaheen, seguano presto altri articoli simili sul tema della Rus’ Carpatica.

 
Perché Filaret ha paura di Zelenskij

All’approssimarsi del ballottaggio delle elezioni presidenziali ucraine, vi presentiamo il testo russo e italiano dell’analisi di Kirill Alexandrov sulle reazioni di diversi ambienti religiosi verso i candidati. È interessante notare come le paure nei confronti di Vladimir Zelenskij da parte di scismatici e uniati (mentre la Chiesa ortodossa ucraina non fa alcun apprezzamento in materia) riflettono la paura del ritorno a una situazione in cui i diritti di ogni credente in Ucraina siano rispettati, e le prevaricazioni tornino a essere considerate come dei reati.

 
Padre Theodoros Zisis: il Fanar appare isolato dalle Chiese autocefale

Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo sulle ultime considerazioni del protopresbitero Theodoros Zisis (nella foto), che continua a far sentire nel mondo ortodosso greco una voce aperta e onesta di denuncia alle azioni non canoniche e alle deliberate menzogne della leadership del Patriarcato di Costantinopoli.

 
Storia di un miracolo dalla Lavra delle Grotte di Kiev

Iniziamo la Settimana Santa con il racconto in russo e in italiano dello ierodiacono Stefan (nella foto, a sinistra), un giovane monaco della Lavra delle Grotte di Kiev tonsurato al grande abito poco prima della sua morte per un tumore: una storia edificante che ci permette di sperare in un senso più profondo della vita anche per chi deve concluderla troppo presto.

 
Visita dei pellegrini da Bergamo

Approfittando di un giorno di festa, il 22 aprile ci ha fatto visita padre Oleg Podryachik con la sua famiglia e i parrocchiani da Bergamo. Grazie per avere condiviso con noi un momento del vostro pellegrinaggio a Torino, e buona Pasqua a tutti!

 
Il Sinodo della Moldova sostiene la Chiesa canonica ucraina

Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia del sostegno del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa della Moldova alla Chiesa ortodossa ucraina canonica, come risulta dal documento di venerdì 19 aprile in cui si condannano le azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza di aprile 2019

Padre Andrew Phillips ha messo sul suo blog una nuova serie di domande e risposte, che vi proponiamo in traduzione italiana. Da temi di attualità alla gestione della Chiesa, dalla vita morale al destino umano, padre Andrew cerca sempre di analizzare le domande che gli arrivano da una prospettiva di fede e di esperienza pastorale.

 

 
Ha screditato l'Ortodossia screditando se stesso!

Dai blog in lingua francese Journal d’un orthodoxe ordinaire e Orthodoxologie, vi abbiamo tradotto in italiano una conclusione sulla débâcle dell’autocefalia ucraina, scritta sotto la forma di un invito al pentimento: quest’ultimo ci sembra un modo assai decente di risolvere i conflitti nella Settimana Santa.

 
Perché le funzioni mattutine della Settimana Santa sono celebrate alla sera, e le funzioni serali al mattino?

Vi presentiamo la nostra traduzione italiana, con alcune note di chiarimento, alla risposta data sul blog Mystagogy dal nostro amico John Sanidopoulos a una domanda che lascia spesso perplessi i visitatori e i neofiti delle funzioni delle Settimana santa ortodossa. Molti si chiedono perché in questi giorni il Mattutino si celebra alla sera, mentre le funzioni del mattino sono per lo più Liturgie vesperali: la spiegazione di John Sanidopoulos è molto chiara ed esauriente, e permette non solo di spiegare la pratica della Chiesa, ma anche di aiutare a capire l’evoluzione storica dei riti della Chiesa e il loro adattamento alle necessità umane (incluse le loro debolezze), facendo sì che “il sabato sia fatto per l’uomo”.

 
Le letture profetiche del Sabato Santo

Alla Liturgia Vesperale del Sabato Santo, si leggono ben quindici passi dall'Antico Testamento, che in un modo o nell'altro costituiscono le profezie bibliche della risurrezione di Cristo. Ringraziamo Benedetta, che ci ha fatto sapere che le indicazioni dei testi non si trovano facilmente in italiano. Perciò, ecco qui la lista delle quindici letture profetiche per tutti quelli che vogliono seguirle durante la funzione del Sabato Santo, oppure leggerle a casa:

Prima: Genesi 1:1-13
Seconda: Isaia 60:1-16
Terza: Esodo 12:1-11
Quarta: Giona (l'intero libro) 1:1-4:11
Quinta: Giosuè 5:10-15
Sesta: Esodo 13:20-22, 14:1-32, 15:1-19
Settima: Sofonia 3:8-15
Ottava: Terzo libro dei Re (ovvero 1 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 17:1,8-23
Nona: Isaia 61:10-11, 62:1-5
Decima: Genesi 22:1-18
Undicesima: Isaia 61:1-9
Dodicesima: Quarto libro dei Re (ovvero 2 Re nelle Bibbie cattoliche e protestanti) 4:8-37
Tredicesima: Isaia 63,11-19, 64:1-5. (si omette la prima frase, iniziando con "Dov'è colui...")
Quattordicesima: Geremia 31:31-34
Quindicesima: Daniele 3:1-88
 
Auguri pasquali del Metropolita IOANN di Korsun e dell'Europa occidentale, Esarca patriarcale nell'Europa occidentale
 
Cristo è risorto!
 
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande trionfo della Pasqua del Signore, la risurrezione del Signore Gesù dai morti!
Nella Risurrezione di Cristo si compiono tutte le profezie bibliche sul superamento della morte. Nella risurrezione di Cristo, trova la sua giustificazione la convinzione dell'immortalità che vive nelle profondità del cuore umano. Nella risurrezione di Cristo, si soddisfa la sete dell'eternità. Nella Risurrezione di Cristo acquista un senso immutabile il desiderio di vittoria sulla morte, incarnato nei podvigi (imprese e gesta eroiche).
La Chiesa proclama in ogni momento ai suoi figli l'annuncio evangelico della risurrezione di Cristo. Il Signore Gesù è risorto nel suo corpo – e noi risorgeremo fisicamente. Il corpo risorto del Signore non ha più conosciuto alcuna barriera – e il nostro corpo sarà glorificato nello Spirito. Il Signore ha regnato sul mondo – e ci attende la gloria celeste.
La risurrezione di Cristo è inestricabilmente legata alla sua seconda gloriosa venuta. "Proclamiamo la tua morte, o Signore, confessiamo la tua risurrezione, attendiamo la tua venuta", si dice nella Liturgia dell'apostolo Giacomo. Nella speranza della venuta del Signore e della risurrezione generale, noi siamo chiamati con voi a predicare il Vangelo. Così dappertutto, fino ai confini della terra, è stato udito il buon annuncio che la morte non c'è più.
Stimati arcipastori, reverendi padri, carissimi fratelli e sorelle nel Signore, figli della Chiesa ortodossa russa nell'Europa occidentale! Mi congratulo con voi per il grande giorno senza fine della Pasqua di Cristo. Il Risorto dai morti, il Signore Gesù, "la stella luminosa del mattino" (Ap 22,16), sia con voi in questo tempo di Pasqua, tutti i giorni della nostra vita e fino alla fine del mondo.
 
CRISTO È RISORTO!
 
IOANN,
Metropolita di Korsun e dell'Europa occidentale,
Esarca patriarcale dell'Europa occidentale
 
Pasqua di Cristo,
Parigi, 2019
 
Antiochia e Gerusalemme trovano un accordo sul Qatar

Il recente incontro dei patriarchi di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme a Cipro ha portato un risultato molto positivo: la risoluzione del contenzioso sul Qatar tra i patriarcati di Antiochia e Gerusalemme, un tema sul quale il nostro sito vi ha tenuti informati fin dal 2013. La notizia è ormai vecchia di più di una settimana, ma abbiamo preferito attendere di offrirvi oggi la sua traduzione italiana come regalo pasquale. Questo evento ha portato a ristabilire la comunione interrotta tra i due patriarcati che comprendono la maggioranza dei fedeli ortodossi arabi nel mondo.

 
Immagini dalla notte pasquale – 2019

Vi presentiamo una nuova galleria fotografica con le immagini della notte di Pasqua, in cui il nostro amico Alberto Ceoloni ha voluto ritrarci come fa da molti anni: gli siamo grati sia per questi momenti che ci aiuta a ricordare, sia per la sua costanza nel rimanere al nostro fianco nei momenti più importanti della nostra vista parrocchiale.

 
In memoriam: arcivescovo Alipij e vescovo Mikhail

Nel corso dell'ultima settimana si sono addormentati nel Signore due vescovi della diaspora russa: il vescovo Mikhail (Storozhenko, nella foto a sinistra) di Rue Daru, defunto in Francia al Lunedì Santo, e l'arcivescovo Alipij (Gamanovich, nella foto a destra) della ROCOR, defunto in America alla mattina della Pasqua.

I due vescovi ultranovantenni avevano in comune le origini (le regioni di Kherson e di Nikolaev, a nord della Crimea, in quella che non si vergognavano di chiamare "Novorossija") e una vita di esilio in Occidente. Possiamo leggere qualcosa di più sulle loro vite nel saggio autobiografico (in inglese) dell'arcivescovo Alipij e nella nota biografica (in francese e in russo) del vescovo Mikhail.

Eterna memoria!

 
"Il patriarca Bartolomeo non rispetta i sacri canoni": 12 anziani athoniti si rivolgono alla sacra Comunità in difesa della Chiesa ucraina canonica

Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo sulla lettera scritta da 12 superiori monastici di eremi e celle dipendenti dai monasteri del Monte Athos, che condannano apertamente l’invasione anti-canonica dell’Ucraina da parte del patriarca di Costantinopoli, lamentando il rischio dell’estensione dello scisma anche alla stessa Montagna Santa.

 
I cibi pasquali e il loro simbolismo

Negli anni passati vi abbiamo messo a disposizione sul sito una spiegazione dei cestini pasquali e un breve articolo sul simbolismo della tavola pasquale; oggi vi presentiamo in russo e in italiano il testo più dettagliato di Irina Pertseva (catechista presso il podvor’e patriarcale di Krutitsy a Mosca) che parla dei principali cibi legati alla Pasqua, e cerca di ricostruire attentamente il loro significato al di là delle più facili interpretazioni popolari.

 
Pellegrinaggi in Russia e in Terra Santa – 2019

La nostra parrocchia vi propone quest’anno ben due pellegrinaggi di una settimana, uno in Russia dal 7 al 14 settembre 2019, e uno in Terra Santa dal 23 al 30 novebre 2019. Vi presentiamo i programmi di entrambi i pellegrinaggi, e ringraziamo il nostro diacono Nicolae e il nostro lettore Alexander che si sono dati da fare per renderli possibili.

 

 
Dodici citazioni su Ortodossia, ecumenismo e cattolicesimo

Dal blog Orthodoxologie del nostro caro confratello Claude Lopez-Ginisty, vi presentiamo una serie di citazioni all’apparenza ciniche, ma in realtà di assoluto buon senso, che ci aiutano a vedere il dialogo tra cristiani con sobrietà e sincerità.

 

 
Dimissioni dell’arcivescovo Demetrio d’America

L’arcivescovo Demetrios (Trakatellis, nella foto con il patriarca Bartolomeo) ha rassegnato le sue dimissioni da capo dell’Arcidiocesi greca d’America nel suo incontro con il patriarca al Fanar sabato 4 maggio. Le sue dimissioni saranno valutate dal Santo Sinodo giovedì 9 maggio. L’arcivescovo Demetrios ha diretto l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America dal 1999, dopo il mandato di un triennio del suo predecessore Spyridon (Papageorge), già metropolita d’Italia.

 
Lo splendore della Pasqua greca

Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo sulle tradizioni pasquali greche, sotto forma di intervista all’etnologa Ksenija Klimova, esperta di folklore greco dell’Università statale di Mosca. Attraverso l’intervista, vediamo come due mondi popolari ortodossi si studiano e si ammirano a vicenda, riconoscendo nelle loro particolarità tradizionali espressioni distinte ma equivalenti della stessa fede.

 
Le attitudini degli scismatici ucraini verso Chiesa e stato

Vi presentiamo due articoli di Konstantin Shemljuk pubblicati dal sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi:

1) Nel primo articolo, intitolato “Gli scismatici rimangono scismatici”, potete leggere in russo e in italiano un’analisi approfondita delle tesi del recente documento di 12 anziani athoniti, che si oppongono all’ingerenza di Costantinopoli in Ucraina e all’omologazione degli scismatici ucraini agli altri ortodossi.

2) Nel secondo articolo, intitolato “Cristo e Barabba”, potete leggere in russo e in italiano i commenti ai recenti messaggi di auguri al neopresidente Zelenskij fatti dal metropolita Onufrij e dal “patriarca” Filaret, per rendervi conto ancora una volta di più dell’abisso che separa le due personalità e le rispettive strutture.

 
Viaggio a Mosca (terza parte)

Eccovi la traduzione italiana del terzo capitolo del diario da Mosca di padre John Whiteford (nella foto), di cui vi abbiamo già tradotto le parti iniziali: in questa sezione è incluso il resoconto della visita al monastero Sretenskij, che padre John aveva già visitato nel 2007 per le feste della riunificazione della ROCOR con il patriarcato, e dove ha potuto fare alcune considerazioni sulla crescita dell’ultimo decennio.

 
Celebrazioni pasquali in Cina e in Pakistan

Vi presentiamo un paio di articoli sulle celebrazioni di Pasqua a Lahore e Islamabad nelle chiese dipendenti dal Patriarcato di Mosca (con un video in cui possiamo sentire l’annuncio pasquale in urdu, una lingua parlata da oltre 170 milioni di persone nel mondo), e a Shanghai, in quella che fu la cattedrale di san Giovanni (Maksimovich) e che ha visto una funzione pasquale per la prima volta dal 1965.

 

 
Il Dipartimento di Stato USA continua con le sue ingerenze nella Chiesa ortodossa

Il nostro amico George Michalopulos, in un commento al suo blog Monomakhos che vi presentiamo in traduzione italiana, fa notare l’ennesima pressione fatta dal governo americano per spingere la Chiesa di Grecia a schierarsi a favore degli scismatici ucraini.

 
In memoriam: Abate Aimilianos di Simonopetra

Il 9 maggio 2019 si è addormentato nel Signore l’anziano Aimilianos (Vafides), già monaco delle Meteore e poi abate del monastero di Simonopetra al Monte Athos, che da anni viveva ritirato presso il monastero femminile di Ormylia in Calcidica: vi presentiamo un suo breve necrologio.

.Eterna memoria! Αιωνία η μνήμη!

 
Due risposte a domande sull'inferno

Dal blog Orthodoxologie, vi presentiamo in traduzione italiana due risposte di Hank Hanegraaff (nella foto) a domande che mettono spesso in crisi i cristiani: perché dover credere all’inferno, e se l’inferno sia o no un luogo di tortura.

 
Nuovo sito della parrocchia di Bergamo

Siamo sempre felici quando una parrocchia ortodossa in Italia lancia un nuovo sito, perché uno dei più grandi ostacoli alla crescita della Chiesa ortodossa nei paesi occidentali è la sua mancanza di visibilità pubblica. Accogliamo con ancor più piacere il nuovo sito della parrocchia di Bergamo dedicata all’icona della Madre di Dio di Vladimir, una parrocchia che ci è vicina sotto molti aspetti. Ringraziamo padre Oleg di avere dato la sua benedizione a quest’iniziativa, e auguriamo al webmaster Flavio un fruttuoso lavoro in questo ministero virtuale.

 
L'idra bicefala dello scisma ucraino e l'Ortodossia nel mondo

Anche nel periodo pasquale non è stata abbassata la guardia sui rischi della crisi ucraina, e il metropolita Ilarion di Volokolamsk (nella foto) si fa ancora sentire sul tema della duplicità degli scismatici e sulle reazioni suscitate tra le Chiese ortodosse locali in tutto il mondo: vi presentiamo in russo e in italiano la sua ultima dichiarazione.

 
Il teorico del "primus sine paribus" eletto nuovo arcivescovo in America

Sabato 11 maggio, ignorando i desideri dei greci d’America che richiedevano un nuovo arcivescovo nativo degli Stati uniti e conoscitore della cultura americana, il Sinodo di Costantinopoli ha eletto come nuovo arcivescovo uno degli ultimi greci di Istanbul. Il metropolita Elpidophoros di Bursa (al secolo Ioannis Lambriniadis, nella foto), è noto come portavoce della posizione del patriarca di Costantinopoli come "primus sine paribus" (primo senza uguali), un’ecclesiologia non dissimile da quella papista. Se da una parte questo porterà un prevedibile rafforzamento dell’arcidiocesi americana nell’obbedienza fanariota, dall’altra affosserà le buone relazioni con le altre giurisdizioni ortodosse in America, un’opera nella quale l’arcivescovo dimissionario Demetrios aveva speso molto tempo ed energia.

 
Il padiglione del paradiso

Andrew Gould, il progettista di chiese ortodosse di Charleston che ci ha già affascinati con molti suoi progetti, ci presenta oggi un nuovo progetto di fusione di elementi di arte bizantina e islamica nel curioso contesto di un’esposizione di arte moderna. Con questo progetto, che possiamo seguire in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, ci sembra che Andrew Gould abbia realizzato il desiderio espresso da C. S. Lewis: “Quello che vogliamo non sono altri libretti sul cristianesimo, ma altri libretti di cristiani su altri argomenti – con il loro cristianesimo latente”. In altre parole, quando credenti come Gould sapranno far irrompere la loro visione cristiana in tutti gli aspetti del disegno artistico (inclusa la progettazione di ambienti mondani come una birreria), e della musica, e della poesia, e della scienza, e dell’economia, e della politica e di quant’altro... solo allora potremo dire che stiamo portando la nostra fede nella vita quotidiana.

 
Come far rivivere una chiesa "morta"

La presbitera Frederica Mathewes-Green ci offre, e noi vi abbiamo tradotto in italiano, alcuni consigli pastorali su come far rivivere quelle chiese che sembrano aver fatto il loro tempo. Nelle chiese ortodosse in Italia una simile atmosfera si sente poco, a causa del recente arrivo di tanti immigrati ortodossi che hanno smosso la vita di quasi tutte le comunità, ma questi consigli sono sempre utili da imparare, perché tutte le comunità prima o poi passano i loro periodi di desolazione.

 
Messaggio presidenziale di pace in Ucraina

Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti due testi di Ol’ga Tsvilij sulle recenti iniziative presidenziali di pace in Ucraina. Nel primo testo (che vi presentiamo assieme al video del messaggio) vediamo in russo e in italiano le proposte di un appello alle popolazioni del Donbass e della Crimea, che il neo-presidente Zelenskij (nella foto) ha affidato alle parole delle personalità religiose più importanti (ortodossi, uniati, ebrei, musulmani). Tra queste abbiamo anche lo pseudo-patriarca Filaret, ma si nota la mancanza del “metropolita” Epifanij, capo della nuova struttura di matrice costantinopolitana. Nel secondo testo, scopriamo in russo e in italiano le ragioni per questo rifiuto di servire l’Ucraina da parte del nuovo”primate” di una struttura che ha fatto dell’ucrainismo il suo cavallo di battaglia.

 
Una minaccia di scisma consuma la Chiesa scismatica ucraina

La nostra convinzione riguardo agli scismi nel mondo ortodosso è che lo scopo ultimo degli scismatici è quello di perpetuare gli scismi. Non ci stupisce vedere che già da pochi mesi dopo la sua raffazzonata “unificazione”, la nuova struttura degli scismatici ucraini appare sempre più come una barca che fa acqua. Ve ne presentiamo in traduzione italiana le ragioni, oltre ad alcune notizie degli ultimi (peraltro prevedibili) sviluppi.

 
La creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha bloccato il dialogo tra ortodossi e cattolici

Vi presentiamo in russo e in italiano la notizia dei danni che continua a fare la creazione della struttura scismatica ucraina, questa volta nel campo del dialogo tra cattolici e ortodossi, come testimoniato dal vescovo Brian Farrell (nella foto), segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani.

 
L'origine della stupidità: sull'ultimo romanzo di Dan Brown

Quando un libro di scarso valore letterario ma di immensa diffusione influenza milioni di persone contro la fede cristiana, è compito di chiunque di noi cercare di rimettere le cose a posto per quanto possibile. A tal fine, vi trasmettiamo volentieri il testo russo e la traduzione italiana della critica a Origin, l'ultimo romanzo di (immeritato) successo di Dan Brown.

 
Vescovo disertore Drabinko: se avessi saputo tutto, forse non sarei andato al "concilio d'unificazione"

Mentre la barca della "Chiesa ortodossa dell’Ucraina" continua a fare sempre più acqua, uno dei due metropoliti che hanno lasciato la Chiesa canonica per salire su quel relitto, Aleksandr Drabinko (nella foto), inizia a spiegare alla stampa i suoi dubbi, di cui potete leggere un estratto in traduzione italiana nella sezione "Confronti"dei documenti.

 
Il gioco dei troni della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina": Filaret ha perso la battaglia, ma spera di vincere la guerra

Vi presentiamo in russo e in italiano l’analisi di come stia degenerando la causa persa della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, attraverso le affermazioni del falso patriarca Filaret. Anche se facciamo fatica a seguire argomentazioni di una simile follia, siamo costretti a riconoscere, come disse Polonio delle risposte di Amleto, che “c’è del metodo in questa follia”: purtroppo, si tratta del metodo del male allo stato puro, di cui sono corresponsabili (consapevoli o inconsapevoli) tutti quelli che hanno incoraggiato un tale scempio nell’Ortodossia ucraina.

 
Arciprete Andrew Phillips: domande e risposte (maggio 2019)

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’ultima serie di risposte di padre Andrew Phillips ai suoi corrispondenti. Nelle risposte ci sono allusioni a recenti scandali che coinvolgono vescovi, ma padre Andrew si rifiuta di identificare i casi per non cadere nella logica del sensazionalismo mediatico. Anche noi preferiamo non commentare ulteriormente tali vicende, che comunque non riguardano la scena italiana: possiamo tuttavia trarre dalle risposte di padre Andrew alcuni consigli di buon senso per sviluppare una sana attitudine ortodossa ai casi di corruzione che coinvolgono l’episcopato.

 
Il Concilio della Chiesa serba respinge ufficialmente la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Nella Chiesa ortodossa serba (così come in quella russa) le decisioni sinodali dei vescovi sono definitive solo quando ratificate dall’intero Concilio dei vescovi. Per questo, la Chiesa serba ha dovuto procedere con gradualità (che peraltro ne ha esaltato la prudenza) nella condanna delle azioni del Patriarcato di Costantinopoli in Ucraina. Dopo aver dichiarato nel novembre del 2018 che la riabilitazione degli scismatici era caninciamente infondata e non vincolante, il Concilio ha dovuto attendere la fine di febbraio per una raccomandazione di non concelebrare con gli scismatici ucraini. Questa raccomandazione è stata ratificata dal Concilio solo al termine della riunione conciliare conclusa il 18 maggio (di cui vi diamo la notizia in russo e in italiano), e da ora è vincolante per tutte le chiese del Patriarcato di Serbia.

 
Il canto pasquale di un monaco cieco

Eccovi il filmato del Canone pasquale cantato dal nostro confratello, il monaco Geremia del monastero di Dečani. Padre Geremia, da non vedente, ha sviluppato un particolare talento per la musica sacra, che qui ci offre nella celebrazione della Risurrezione del Signore.

 
L'arcivescovo Hieronymos ha raggiunto un vicolo cieco nella questione ucraina

Padre Theodoros Zisis ci spiega in russo e in italiano cosa sta succedendo nelle Chiese ortodosse di lingua greca, in particolare la Chiesa di Grecia, come risultato della crisi ucraina: grazie a padre Theodoros capiamo qualcosa di più sulla situazione imbarazzante verso cui porta la politica di temporeggiamento dell’arcivescovo Hieronymos d’Atene (nella foto) nei confronti delle posizioni del Fanar.

 
Il Canone 28 e il papismo orientale: causa o effetto?

Vi presentiamo in traduzione italiana il lungo saggio del nostro amico George Michalopulos sul Canone 28 del Concilio di Calcedonia, usato oggi profusamente per giustificare le pretese universalistiche del Fanar. Questo saggio è stato scritto addirittura nel 2009, dopo l’inquietante discorso dell’allora archimandrita Elpidophoros (oggi arcivescovo greco d’America) passato alle cronache con la sigla primus sine paribus. A rileggerlo, però, potrebbe essere stato scritto in questi giorni di arrogante uso di precedenti storici e canonici per giustificare ogni sorta di prevaricazione ecclesiale.

 
Perché il patriarca Kirill non dà l'autocefalia alla Chiesa ortodossa ucraina

Studiamo in russo e in italiano la risposta a una domanda che si sente talvolta in giro, e che in sé è più che legittima: perché, se il Patriarcato di Mosca ritiene anticanonica l’autocefalia data all’Ucraina da Costantinopoli, non offre a sua volta un’autocefalia legittima alla Chiesa legittima? Forse è difficile per molti accettare che l’autocefalia alla Chiesa ucraina (quella vera) non è data perché la Chiesa ucraina non la vuole, ma solo così si può capire perché invece l'autocefalia offerta da Costantinopoli non è stata percepita come un dono, ma piuttosto come uno stupro.

 
Una storia di insipienza pastorale: la chiesa di South Stony Island Avenue a Chicago

La recente notizia che l’imponente chiesa greco-ortodossa della Santa Trinità a Chicago (nella foto) è stata messa all’asta per bancarotta ci ha fatto riflettere sul pericolo pastorale del fare passi più lunghi delle nostre gambe. In questi stessi giorni, abbiamo appreso da un nostro confratello, il monaco James (Silver) della OCA, la storia di una precedente chiesa greco-ortodossa a Chicago, costruita con abbondanza di fondi sul modello di Santa Sofia a Costantinopoli, e divenuta in breve (per ironia della sorte) una moschea. Vogliamo raccontarvi la storia di quest'altra chiesa, perché possiamo maturare insieme una prudenza pastorale nel valutare quali luoghi di culto siano ottimali per i fedeli ortodossi.

 
Metropolita Meletij di Chernovtsy: Non siamo bestiame – siamo il popolo dell’Ucraina (+VIDEO)

Siamo lieti di presentarvi un video con spiegazione in russo e in italiano che mostra una popolazione ortodossa a noi cara (quella di Chernovtsy e della Bucovina settentrionale) guidata da due vescovi a noi cari (il metropolita Meletij e l’arcivescovo Longin) mentre va in processione per le vie della città fino alla sede dell’amministrazione regionale, per dire la propria contro lo scempio perpetrato alla Costituzione ucraina, alla legge e al buon senso attraverso le persecuzioni statali contro la Chiesa.

 
7 anni di attività del sito

La scorsa settimana il nostro sito ha compiuto 7 anni dal suo rinnovo sotto forma di blog nel 2012: sono stati anni di continua crescita non solo di conoscenze relative all’Ortodossia, ma anche di materiale messo a disposizione del pubblico (quasi 7500 tra voci di blog, documenti, articoli, video e altri materiali) e di impegno (calcoliamo circa 12.000 ore di lavoro complessivo, in maggior parte dedicate a ricerche e traduzioni).

Anche i visitatori sono stati in continua crescita (oltre 784.000 accessi unici, corrispondenti a oltre 306 visitatori al giorno), e questo testimonia un genuino interesse. Siamo grati a tutti quelli che ci hanno aiutati con contributi, segnalazioni, commenti e facendo conoscere il sito in vari modi, ma soprattutto ai lettori passati e presenti, che ci hanno motivato a continuare su questo cammino.

 

 
Una cappella monastica per Spruce Island, Alaska

Vi presentiamo un altro progetto di Andrew Gould, il designer di chiese ortodosse che sicuramente passerà alla storia come la figura di riferimento per gli stili ortodossi di questa generazione nei paesi occidentali. Il compito di questa volta è stato progettare la chiesa maggiore per un eremo in Alaska (una dipendenza del monastero di Platina, fondata l’anno successivo alla morte di padre Serphim Rose), cercando uno stile reminiscente di quello delle chiese russe storiche dell’Alaska, ma con un tratto distintivo nel rispetto della stessa tradizione. Anche questo è un progetto di frontiera (i monaci dell’eremo non sono nativi dell’Alaska, ma provengono dagli altri stati degli USA), e può essere un’ispirazione per chiese simili in altre parti del mondo.

 
Il patriarca consacra la chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo

In una domenica in cui in molte parti d’Europa intere popolazioni hanno votato per mandare a Strasburgo i loro rappresentanti, la Chiesa ortodossa russa ha deciso di mandarvi... lo Spirito Santo, con la consacrazione da parte del patriarca Kirill della chiesa di Tutti i Santi, un evento che attendevamo da diversi anni. Il rettore, padre Filipp (Rjabykh), è il portavoce della Chiesa presso le istituzioni europee: speriamo che faccia sentire la voce della fede cristiana in ambienti che se ne stanno sempre più allontanando.

 
Preghiamo per i nostri fratelli perseguitati

Vi presentiamo in russo, in romeno e in italiano la lista dei parroci delle chiese perseguitate (sequestrate, vandalizzate, minacciate) della Chiesa ortodossa ucraina, pubblicata come progetto speciale dal sito ucraino Православная жизнь (Vita ortodossa) su richiesta di clero e laici, perché tutti possano ricordare alle funzioni o nelle preghiere private i loro fratelli rappresentati da questi sacerdoti.

La lista è pubblicata in russo su file PDF, e sarà aggiornata periodicamente. La pagina del sito che presenta questa iniziativa ha anche l'elenco completo delle chiese con i dettagli delle persecuzioni da loro subite.

Cosa possiamo fare con questa lista? Stampiamola (ci vuole proprio poco) o scriviamola su un foglio di carta (quanto tempo ci vuole? Pochi secondi per scrivere il nome di un prete sono nulla in confronto alle sofferenze che l’intera parrocchia ha dovuto subire), e leggiamo la lista nelle nostre preghiere quotidiane. Portiamola anche in chiesa al nostro prete, che ha il dovere di ricordare i suoi confratelli che soffrono. E se il nostro prete capita essere uno dei preti del Patriarcato di Costantinopoli, portiamogli a maggior ragione questa lista da ricordare: il Signore ci comanda di pregare per i nostri persecutori, ma non ci vieta affatto di pregare per quelli che noi stessi perseguitiamo!

 
La Chiesa di Gerusalemme è la Madre di tutte le Chiese?

Vi presentiamo le versioni russa e italiana di uno studio di Andrej Vlasov sulle affermazioni recenti del patriarca Teofilo III (nella foto), che, presumibilmente per contenere le assurde pretese del Patriarcato dei Costantinopoli di essere “Madre di tutte le Chiese e garante dell'unità ortodossa”, ha avanzato le stesse pretese per il suo patriarcato, rimanendo così coinvolto in un’analoga spirale d’assurdità.

 
Pubblicato il libro dei documenti d'archivio sulla riunificazione della metropolia di Kiev con la Chiesa russa

È stato finalmente pubblicato il libro che vi abbiamo annunciato già dallo scorso settembre, e che riporta le fonti di archivio storico sul ritorno della metropolia di Kiev alla Chiesa russa. Vi presentiamo la traduzione italiana del testo che ne spiega la pubblicazione, e vi invitiamo a riflettere ancora una volta sulle posizioni di Mosca e di Costantinopoli sulla crisi ucraina:

- Da una parte si invita a una seria ricerca, si pubblicano documenti storici e si analizzano le fonti.

- Dall'altra si pretende il diritto di agire senza consultare tali fonti, e si sostiene che le argomentazioni della controparte siano "leggende nere", "fake news" e sforzi di propaganda pagata.

Qui la contesa non ci sembra tanto tra i patriarcati di Mosca e di Costantinopoli, ma tra la serietà e il ciarlatanismo.

 
Marcia per la famiglia in Moldova

Di fronte alle pressioni per introdurre le parate del gay pride, che per qualche inspiegabile ragione il pensiero dominante ritiene una cartina di tornasole del livello di civiltà di una nazione, la piccola e povera Moldova risponde con questa marcia per la famiglia, organizzata dalla Chiesa locale nelle vie della sua capitale, dove i vescovi e i monaci sfilano accanto ai chierici sposati con le loro famiglie, e a tanti credenti che non hanno paura a portare in piazza i loro veri valori.

 
"Sono arrivati l'anziano Gabriele e il nostro Serafino"

Vi presentiamo il resoconto in russo e in italiano di una straordinaria iniziativa: un viaggio attraverso Russia e Bielorussia dell’icona detta "Amicizia dei popoli ortodossi russo e georgiano", che raffigura i due più amati anziani spirituali dei due popoli, Serafino di Sarov e Gabriele (Urgebadze). Il pellegrinaggio dell’icona e delle reliquie di san Gabriele ha reso maggiormente nota tra i russi la figura dell’anziano georgiano, oltre a provocare una moltitudine di miracoli.

 
Srebrenica e Jasenovac: la genuina differenza tra un genocidio falso e uno vero

Vi abbiamo già presentato anni fa uno studio dettagliato che spiega perché il cosiddetto genocidio di Srebrenica sia una vera e propria montatura creata per demonizzare ad arte una – e solo una – delle parti in un conflitto. Ora, abbiamo l’occasione di paragonare questa montatura con un genocidio vero e proprio, che avvenne a poca distanza qualche generazione prima. Non perdetevi la versione italiana dell’articolo di Stephen Karganovic sul Saker blog italiano, dove si può incominciare a capire come i genocidi perpetrati nell’ex Jugoslavia siano sempre stati trattati con un cinismo e un doppiogiochismo davvero diabolici.

 
Vladyka Antonij (Sevrjuk) diventa metropolita dell’Europa occidentale

Venerdì 31 maggio, alla Divina Liturgia presso il convento Novodevichy a San Pietroburgo, l’arcivescovo Antonij (Sevrjuk) ha ricevuto il rango di metropolita, per guidare l’Esarcato dell’Europa occidentale, che gli era stato affidato il giorno prima dal Santo Sinodo.

Il metropolita Antonij torna anche a occuparsi delle parrocchie dell’Italia (dove ha passato molti anni e ha imparato bene l’italiano), coadiuvato dal vescovo Ambrozie (Munteanu) per la cura pastorale delle parrocchie moldave.

 
L'unione fa la farsa: la consacrazione dell'archimandrita Epiphanios a Kiev

Seguire per voi gli sviluppi della crisi ucraina sta diventando difficile, perché ogni giorno si riversano notizie sempre più inverosimili da raccontare.

Tuttavia, una chiave di lettura è il principio che non è saggio costruire una casa sulla sabbia. Fin dalla disgraziata decisione di creare unilateralmente un'autocefalia ucraina a partire dai gruppi scismatici, si poteva prevedere che la barca avrebbe iniziato a fare acqua appena salpava, e la crisi di potere all'interno nella nuova struttura ucraina ne è una conferma.

Oggi, grazie alla "unificazione" operata dal Fanar, non abbiamo un solo corpo autocefalista, ma ben tre: i due gruppi precedenti non ancora ufficialmente sciolti ed entrambi ancora ben ufficialmente registrati presso lo stato ucraino, e la cosiddetta "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", ai ferri corti con il proprio cosiddetto "patriarca onorario".

Per rafforzare i legami con Costantinopoli (o forse per intorbidare ancor più le acque), arriva un nuovo "vescovo": l'archimandrita Epiphanios (Dimitrou, al centro nella foto) è stato consacrato a Kiev il 26 maggio come "vescovo di Olvia", incaricato della pastorale delle comunità greche dell'Ucraina.

Le circostanze che hanno portato a questa nuova nomina sono da sole degne di un gioco enigmistico. Padre Epiphanios (che aveva effettivamente lavorato per anni con le comunità di lingua greca in Ucraina, situate principalmente attorno a Mariupol') era un cherico della diocesi di Dimitrias (con sede a Volos, in Grecia: la stessa diocesi dove era stato a lungo metropolita il defunto arcivescovo Christodoulos d'Atene).

Le regole canoniche richiedono che per la consacrazione episcopale di un prete di una data diocesi, questi riceva una lettera dimissoriale canonica dal proprio vescovo. Ora, si afferma che il neo-consacrato "vescovo" abbia avuto una lettera dimissoriale dal metropolita Ignatios di Dimitrias: se così fosse, avremmo un chierico trasferito "canonicamente" a un corpo ecclesiale che la Chiesa autocefala di Grecia non riconosce e non commemora come ortodosso, e tutto questo senza un avallo del Sinodo della Chiesa di Grecia o del suo primate, l'arcivescovo d'Atene.

Il puro surrealismo ecclesiologico di questa consacrazione (che è verosimile abbia avuto luogo solo per difendere il prestigio dell'altro Epifanio nelle sue lotte contro il proprio "patriarca onorario") lascia abbastanza stupefatti, mentre non stupisce la reazione di uno dei fedeli di Filaret, il "metropolita" Ioasaf (Shibaev), contrario alla nomina di vescovi per gruppi etnici diversi da quello ucraino: di fatto, tale procedura potrebbe far cadere il castello di carte dell'ucrainismo attorno al quale è stata costruita questa pseudo-autocefalia.

Non ci resta che concludere con le parole del nostro confratello, l'ipodiacono Claude Lopez-Ginisty, che riassume molto appropriatamente questa vicenda con il titolo L'union fait la farce.

 
Bugie sulle labbra del patriarca Bartolomeo

Vi presentiamo il testo russo e italiano dello studio di Kirill Aleksandrov sulle ultime menzogne del patriarca Bartolomeo, diffuse a profusione nell’intervista all’agenzia bulgara BGNES e a quella ucraina Glavkom. A chi si chiede perché sembriamo accanirci sulla figura di un patriarca che non è neppure il nostro, suggeriamo di andare a rivedere la lista da noi diffusa alcuni giorni or sono: lì si possono trovare 89 buone ragioni per continuare a chiedere che questo scempio ecclesiale abbia termine.

 
Gli scismatici alla ricerca di alleati

È stata compiuta una grande ingiustizia contro una Chiesa ortodossa locale: tutte le altre Chiese locali hanno rifiutato di avallare questo gesto... cosa si potrebbe desiderare di più? Ebbene, proprio quando sembra che l’indignazione sia generale nel mondo ortodosso, è importantissimo non abbassare la guardia, perché – che noi lo si voglia o no – sono in corso febbrili tentativi di ribaltare la situazione. Accogliamo pertanto con favore i tentativi di spiegare cosa sta succedendo dietro le quinte. Eccovi:

1) L’articolo in russo e in italiano di Kirill Aleksandrov sulle vere motivazioni per cui è stato messo un greco in un “episcopato” formato da sciovinisti ucraini, motivazioni che ribaltano curiosamente la figura della “guardia dei variaghi” (i mercenari slavi che combattevano per la corte di Costantinopoli) in un moderno apporto di “variaghi greci” alla causa dell’ucrainismo radicale.

2) La traduzione italiana del resoconto di Tamara Lomidze sui movimenti all’interno della Chiesa ortodossa georgiana, minacciata di un’incursione in Abkhazia analoga a quella dell’anno scorso in Ucraina, se non si piegherà al ricatto dell’accettazione dello scisma fanariota.

 
Aggiornato il programma del nostro pellegrinaggio in Russia

Abbiamo aggiunto dettagli al programma del pellegrinaggio in Russia (Mosca, Murom, Diveevo, Optina) che la nostra parrocchia sta organizzando per il 7-14 settembre 2019. Ricordiamo a chi è interessato che ci si può iscrivere fino al 14 luglio.

 
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