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Arcivescovo Feofan di Corea: continuiamo il lavoro che è stato avviato diversi secoli fa

Vi presentiamo il testo russo e italiano di una recente intervista all’arcivescovo Feofan (Kim), da poco assegnato alla missione della Chiesa ortodossa russa in Corea. Oggi la presenza più numerosa di ortodossi in Corea del Sud è sotto il patriarcato di Costantinopoli, e il metropolita Amvrosios di Seoul (etnicamente greco) non cessa di gridare all’invasione canonica accusando la missione guidata dall’arcivescovo Feofan (etnicamente coreano), Riteniamo utili le parole di quest’ultimo per ridimensionare le pretese della diocesi greca, nata sull’onda dell’arrivo degli americani in Corea, e formatasi cannibalizzando i resti della missione aperta sessant’anni prima dall’Impero russo.

 
Viaggio a Mosca (quarta parte)

Vi presentiamo la traduzione italiana della quarta parte del diario di viaggio a Mosca di padre John Whiteford, con il resoconto di un giorno alla Lavra della Trinità e di san Sergio.

 
Gli athoniti chiedono ai pellegrini dall'Ucraina di confermare la loro affiliazione alla Chiesa ortodossa ucraina

Eccovi la notizia in russo e in italiano sugli sviluppi della crisi ucraina al Monte Athos: in seguito a una richiesta proveniente da igumeni athoniti, da ora i pellegrini ucraini al Monte Santo saranno provvisti di un certificato di appartenenza alla Chiesa canonica, rilasciato dai loro vescovi.

 
Intervista all’abate Nektarij di Città del Messico

Padre Nektarij (Haji-Petropoulos, nella foto) è l’abate dell’eremo della santa Trinità, un insediamento monastico della ROCOR a Città del Messico. Vi presentiamo la traduzione italiana di una sua intervista risalente a quasi nove anni fa, e che racconta una vita trascorsa attraverso un gran numero di paesi, lingue e culture. Da allora la sua missione non ha avuto grandi cambiamenti, se non che egli stesso è stato nel frattempo promosso dal rango di igumeno a quello di archimandrita mitrato, il più alto grado di prete monaco nella Chiesa russa. Dopo aver letto l’intervista, credo che sarete d’accordo con noi nell’ affermare che anche il mantenimento di un tale grado di testimonianza missionaria per un decennio è un’impresa che merita di essere raccontata.

 
Gli inquietanti retroscena dello scoutismo ucraino

La guerra contro l’Ortodossia continua in Ucraina con mezzi più subdoli: da pochi giorni, la Verkhovna Rada ha approvato una legge che subordina i fondi statali al sostegno di una singola organizzazione scout (e non di tutte le organizzazioni scout nel loro insieme). Non stupisce che l’organizzazione prescelta, Plast, sia il fiore all’occhiello dell’uniatismo, promosso in chiave “patriottica” anche in quelle regioni dell’Ucraina in cui non ci sono mai state presenze greco-cattoliche. Di questo tema, oltre ai risvolti più sgradevoli e francamente satanici di Plast, possiamo leggere in russo e in italiano nell’analisi di Kirill Aleksandrov.

 
Metropolita Daniil di Vidin: Costantinopoli minaccia la conciliarità e l'unità della Chiesa

Vi presentiamo in italiano la notizia della lettera spedita all’episcopato della Grecia dal metropolita Daniel di Vidin (nella foto), che tra i vescovi bulgari è il più deciso nel denunciare le violenze perpetrate contro la Chiesa dal patriarca Bartolomeo.

 
Russia – Ucraina – Bielorussia: un unico spazio spirituale

Eccovi in russo e in italiano il testo dell’Intervento del metropolita Ilarion di Volokolamsk al convegno sullo spazio di civiltà comune organizzato a Friburgo in Svizzera il 1 giugno 2019. sua Eminenza spiega in modo molto autorevole come l'unità degli ortodossi che si trovano sotto un unico patriarcato è percepita come un valore di civiltà, e come i tentativi di spezzare quest'unità, come nel recente caso ucraino, siano in realtà attacchi alla Chiesa,

 
Da dove viene la dottrina del primato del Fanar nel mondo ortodosso?

Vi presentiamo in russo e in italiano un attento studio sulle posizioni teologiche del metropolita Ioannis di Pergamo (Zizioulas, a sinistra nella foto), autore di diversi accostamenti dell’ecclesiologia ortodossa a quella cattolico-romana. Molte sue affermazioni sono passate inosservate (nonostante abbia collezionato numerose critiche) perché pensate come idee per trovare un terreno comune tra ortodossi e cattolici. Purtroppo, quelle stesse idee sono state alla base della nuova ecclesiologia fanariota e delle giustificazioni per i disastri anti-ortodossi compiuti in Ucraina. Una ragione in più per comprendere a fondo dove le posizioni del metropolita Zizioulas sono aberranti.

 
L'Unione dei giornalisti ortodossi lancia le versioni greca e romena del sito

È stata pubblicata in russo (e ora anche nella nostra traduzione italiana) la notizia dell’apertura delle versioni in greco e in romeno del sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi, la più accurata e dettagliata fonte sulla crisi ecclesiastica ucraina in corso. Mentre ci rallegriamo dell’estensione di questo sito davvero provvidenziale, che lo porta a essere un punto di riferimento per ulteriori paesi e culture, ci preme soprattutto segnalare l’importanza che ha per noi l’apertura della versione in romeno. Infatti, ci teniamo a presentare sul nostro sito i testi, laddove possibile, in versione trilingue, e negli ultimi mesi le pagine in romeno si sono fatte piuttosto desiderare. Speriamo che ora il sito dell'Unione dei giornalisti ortodossi – a cui attingiamo spesso, e che stimiamo per l’attenzione e la profondità dei suoi servizi – ci permetta di fare un cambio di direzione, offrendo ai nostri lettori anche la versione romena di molti suoi articoli.

 
Metropolita Onufrij: il diavolo combatte la Chiesa attraverso persecuzioni, eresie e scismi

Grazie alle nuove funzioni multilingui del sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi, siamo contenti di presentarvi in russo, in romeno e in italiano un articolo (corredato di video) di alcune tra le più recenti parole di insegnamento del metropolita Onufrij di Kiev e di Tutta l’Ucraina.

 
Il mito del patriarca calvinista

Uno dei più controversi patriarchi di Alessandria e Costantinopoli è Cirillo Lukaris (1572-1638, nell’icona), che storicamente è stato spesso accusato di influenze calviniste.

I più recenti storici ortodossi hanno cercato di confutare tali accuse, e questa può essere una delle ragioni che ne hanno permesso nel 2009 la canonizzazione a opera del Patriarcato di Alessandria.

Presentiamo nella sezione "Santi" dei documenti la traduzione italiana di uno di questi tentativi di confutazione, opera dell'arcivescovo vecchio-calendarista Chrysostomos di Etna. Troviamo interessante che i vecchi calendaristi greci, che sono sempre stati ai ferri corti con i patriarcati di Costantinopoli e Alessandria, siano comunque pronti a difenderne un illustre rappresentante nel nome della verità storica.

 
La follia dello scisma ucraino: fatti e deduzioni

La farsa degli scismatici ucraini continua a piena velocità (più di quanto noi possiamo documentare, purtroppo), con la proposta, che vi presentiamo in traduzione italiana, di un nuovo “concilio dei briganti” per respingere quello dello scorso 15 dicembre.

Per chi fosse interessato (e c’è sempre da imparare...) a capire il voltafaccia di molti scismatici nei confronti del loro “patriarca onorario” Filaret, da loro finora osannato, può essere interessante il testo russo e italiano dell’articolo di Konstantin Shemljuk sull'evoluzione dell'immagine di Filaret tra gli scismatici fino a poco fa aggregati al suo carro.

 
Nuovo arcivescovo greco in Gran Bretagna

Con l’elezione del metropolita greco-americano Nikitas (Loulias, nella foto) ad arcivescovo di Thyateira e Gran Bretagna, il Sinodo del Patriarcato ecumenico ha completato la terna dei nuovi arcivescovi detti “delle tre A”: Inghilterra (Αγγλία), America e Australia, tre regioni di particolare importanza per il Fanar, e finora in situazione stagnante o controversa.

Il nuovo arcivescovo, eletto dal Sinodo all’unanimità (come era successo per gli altri due arcivescovi, Makarios in Australia ed Elpidophoros in America) era stato metropolita in Asia orientale, quindi era stato riassegnato negli Stati Uniti dopo la débâcle missionaria del Patriarcato ecumenico in Indonesia, e messo per un decennio a occupare la sinecura di direttore dell’Istituto teologico patriarcale a Berkeley, in California.

La terna dei nuovi arcivescovi viene a confermare quel che vi abbiamo accennato lo scorso febbraio: le qualifiche per questi posti dirigenziali non sono di competenza pastorale o missionaria (come evidenziato dal fallimento epocale del nuovo arcivescovo di Gran Bretagna), né di teologia (la tesi del primus sine paribus del nuovo arcivescovo d’America continua a procurare brividi a chiunque abbia un poco di sane nozioni di ecclesiologia ortodossa), ma piuttosto di incrollabile lealtà al patriarca Bartolomeo. I nuovi pretoriani del Fanar non lasciano molta speranza in una risoluzione pacifica dell’attuale crisi ecclesiologica in seno alla Chiesa ortodossa.

 
Un breve saggio sulle diaconesse nel mondo ortodosso

Presentiamo in romeno e in italiano le considerazioni di padre Petru (Pruteanu) sulle diaconesse, che a partire da una proposta di reintroduzione del ministero delle diaconesse fatta in America, parla sia delle origini storico-teologiche di questo ministero, sia dei tentativi moderni di farlo rivivere in diverse aree del mondo.

 
Due archimandriti in viaggio in Ucraina...

…no, non si tratta di due missionari che viaggiano in coppia come i discepoli del Signore, ma di due persone agli estremi opposti dello spettro ecclesiale: di fatto, un archimandrita vero di una Chiesa vera e di un “archimandrita” fasullo di una “chiesa” fasulla, che vanno proprio dove li può portare la traiettoria della Chiesa vera e quella di una pseudo-chiesa:

1) L’archimandrita Nektarios (Babopoulous, al centro della foto, con l’epitrachilio bianco), segretario della diocesi di Tamassos a Cipro, è stato a visitare i fedeli ortodossi perseguitati in Ucraina, celebrando con le comunità scacciate dai loro luoghi di culto, e traendone un’esperienza di sofferenza santificante che lo ha edificato. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa sia la fratellanza cristiana.

2) Lo pseudo-archimandrita Boris (Bojović) della "Chiesa ortodossa montenegrina", è stato a Kiev a concelebrare con gli scismatici ucraini e con i vescovi Emmanuel e Amphilochios del Patriarcato di Costantinopoli, per rafforzare la sua “internazionale dello scisma” e al contempo affossare le residue speranze di buone relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e di Serbia. Vi presentiamo il resoconto del suo viaggio per mostrare cosa non si deve fare se si ha a cuore lo sviluppo di una coscienza cristiana.

 
Il papato distopico di Bartolomeo I di Costantinopoli

Ormai il nostro tentativo di spiegare la crisi ucraina ha raggiunto le dimensioni di una piccola enciclopedia, e per quelli che non sono stati attenti a seguire la vicenda come hanno fatto i nostri lettori più assidui, si sente la necessità di riassumere tutti gli eventi in un breve saggio, da leggere in pochi minuti. È quello che ha provato a fare padre James Rosselli, un sacerdote di rito occidentale della ROCOR, che ci offre in traduzione italiana un quadro semplice, chiaro e senza mezzi termini.

 
Incontro con Sergij, ortodosso indonesiano

Vi presentiamo la traduzione italiana della vita di Sergij, al secolo Geraldio Lau Gefaldo (nella foto), un ortodosso indonesiano diciottenne che ha iniziato gli studi di medicina a Rostov sul Don, dove presta servizio in una parrocchia locale e si prepara a portare la testimonianza della fede cristiana ortodossa nel più grande paese musulmano del mondo.

 
Scismatici all'Athos: chi e perché fa andare membri della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sulla Montagna Santa

Vi presentiamo la versione russa e italiana dell’articolo di Taras Rebikov che cerca di fare un po’ di chiarezza sulle complicate interazioni dell’Ortodossia ucraina con il Monte Athos, spiegando come scismatici e nazionalisti cercano di strumentalizzare il Monte Santo come arma per la loro propaganda.

 
La farina del diavolo va in crusca

Come ci ricorda il detto popolare, tutto ciò che è ottenuto con la disonestà e l'inganno prima o poi si ritorce contro chi se lo è procurato, e questo lo abbiamo notato fin dall'inizio della crisi ucraina (come, siamo sicuri, lo avranno notato i nostri perspicaci lettori).

Ora vediamo convergere verso la resa dei conti tutti i responsabili della crisi, a cominciare dal cesaropapista presidente Poroshenko, "disperso sul campo" dopo una totale (e prevedibilissima) batosta elettorale. Vediamo come si dipana la matassa per gli occupanti dei troni ecclesiastici, veri o falsi che siano:

1) Il patriarca Bartolomeo si risente della reazione delle Chiese locali alle sue prerogative autoproclamate, arrivando a insultare la Chiesa di Cipro in una sfuriata su cui vi presentiamo un commento in russo e in italiano.

2) Lo pseudo-patriarca Filaret, messo alle strette, inizia paradossalmente a dire una serie di scomode verità che sconfessano tutta la sua retorica precedente, affermando che la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" non è canonica, che il Tomos e l'unificazione non valgono nulla, e che se l'anatema di Mosca nei suoi confronti è valido (cosa della quale non abbiamo mai dubitato per un solo istante), allora il suo ex sodale e ora avversario Epifanij non è neppure un vero prete.

3) Quanto alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", questa è vista come una struttura che inizia a cadere a pezzi nell’analisi del politologo Nikolaj Spiridonov, che vi presentiamo in russo e in italiano.

 
50 segni che vi state allontanando dalla chiesa

Passato il giorno in cui tutta la follia sembra essere scoppiata all’interno dello scisma ucraino per rivelarne la futilità, non dobbiamo dimenticare che il diavolo riesce a tentare anche quelli che stanno al sicuro all’interno dei confini ben stabiliti della Chiesa. Diamo un’occhiata alla lista che ha preparato padre Geoffey Kortz di Hamilton (Canada), e osserviamo quanto nelle nostre stesse vite è all’opera un piano per portarci lontani dalla Chiesa e dalla salvezza.

 
Cosa succede quando dei noti cristiani ortodossi diventano musulmani?

La Russia, storicamente multireligiosa, non vede la “minaccia islamica” nel modo allarmista con cui la vede il mondo occidentale, ma nondimeno è attenta al fenomeno delle conversioni. Nell’articolo della monaca Cornelia (Rees) che vi presentiamo in traduzione italiana, si prendono in considerazione alcuni casi di preti ortodossi che negli ultimi decenni hanno lasciato la loro vocazione per diventare musulmani. Parliamo di un numero esiguo di quattro preti (su 23.000 preti nella Chiesa ortodossa russa), tre dei quali hanno in seguito lasciato l’islam. Tuttavia, anche casi così rari fanno discutere, e nell’articolo possiamo trovare alcune risposte su questo strano fenomeno, e su come esso coinvolga anche le nostre vite.

 
Un nuovo vescovo per l'Italia

Sabato 22 giugno il metropolita Antonij ha presentato ai chierici moldavi dell'Italia il vescovo Ambrozie (Munteanu, a sinistra nella foto), che con il titolo di vescovo di Bogorodsk è stato assegnato come suo vicario con un compito speciale di cura degli ortodossi moldavi in Italia.

Il vescovo Ambrozie (al secolo Vitalie Munteanu) è nato il 25 ottobre del 1973 nel villaggio di Taxobeni (distretto di Făleşti) in Moldova. È stato tonsurato nel 1993, ordinato diacono nel 1994 e prete nel 1996 nel monastero di Noul Neamţ; ha studiato teologia a Chişinău, Mosca e Kiev, ed è stato superiore o padre spirituale in diversi monasteri, a Călărăşeuca (Ocniţa), Briceni, Edineţ, Rudi (Donduşeni), Căpriana (Străşeni) e Frumoasa (Călăraşi).

Elevato all’episcopato alla fine del 2011, ha servito per sette anni come vescovo in russia, a Neftekamsk (nel nord-ovest del Bashkortostan, vicino all'Udmurtia). Ora, realizzando un progetto a lungo pianificato, il Santo Sinodo lo ha assegnato all’Italia, dove i chierici e i fedeli moldavi costituiscono la maggioranza della presenza della Chiesa ortodossa russa in Italia.

Gli ambiti della cura episcopale del vescovo Ambrozie non sono ancora delineati con precisione, e apprezziamo la delicatezza pastorale della nostra Chiesa, che ha voluto offrire un confronto con i suoi stessi compaesani in Italia prima di fissare le sue competenze. Sicuramente per la nostra parrocchia, composta per la maggior parte da moldavi, sarà un piacere incontrare quanto prima il vescovo Ambrozie, che ci conosce da anni e che ha spesso desiderato farci visita.

Pe Stăpânul și Arhiereul nostru, Doamne Îl păzește!

Il presule e ierarca nostro, Signore, custodiscilo!

 
Due contributi di padre Andrew Phillips

Continuiamo con piacere a presentare i post del blog del nostro confratello, l’arciprete Andrew Phillips, che in questi ultimi giorni ci ha offerto un’analisi del nuovo scisma in Ucraina, e la risposta a una domanda su preghiera e meditazione a confronto.

 
I politici cercano di sedersi sul trono della Chiesa perché non vedono Cristo che vi è seduto sopra

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista del diacono Sergej Geruk al metropolita Onufrij di Kiev: nelle parole di sua Beatitudine possiamo apprezzare la serenità e la lucidità di un pastore d'anime che anche nelle circostanze più complicate sa sempre mettere Cristo al primo posto.

 
Un profugo da Buddha

Vi presentiamo in traduzione italiana la storia di Maksim, un cinese della provincia di Sichuan, divenuto il primo cristiano ortodosso della città di Chengdu (la capitale della provincia di Sichuan, una “cittadina” di oltre 14 milioni di abitanti) a causa del suo amore per la Russia.

 
“Oggi siamo nel 1055”

Vi presentiamo la traduzione italiana della testimonianza sofferta ma sincera di un ortodosso americano, Dionysius Redington, lettore e consigliere parrocchiale che ha dovuto lasciare la parrocchia dell’Arcidiocesi greca d’America da lui servita, per opposizione alla nuova ecclesiologia papista del Fanar. Con la nuova generazione di estremisti alla guida delle diocesi costantinopolitane (nella foto, il nuovo arcivescovo Elpidophoros d’America), è probabile che sentiremo molte più storie come questa.

 
Viaggio a Mosca (quinta parte)

Terminiamo la traduzione italiana del diario di viaggio in Russia di padre John Whiteford (nella foto) con il resoconto del giorno finale e del pellegrinaggio ai monasteri di Optina e Shamordino. Anche se può sembrare strano presentare nei primi giorni dell’estate un viaggio fatto nel cuore dell’inverno russo, speriamo che questo episodio dica qualcosa a chi è interessato a partecipare al nostro prossimo pellegrinaggio parrocchiale, che in settembre toccherà anche questi monasteri.

 
“Un litigio tra proprietari terrieri”: gli interessi economici dietro gli scismi in Ucraina

Con questa colorita espressione Pavel Rudjakov, l’analista politico che ci aveva già spiegato alla fine dello scorso dicembre le contraddizioni del cosiddetto “concilio d’unificazione”, ci spiega in russo e in italiano le ragioni più evidenti della nuova frattura tra gli scismatici ucraini: niente meno che interessi di milioni di dollari, che il Fanar, vistosi negare dal nuovo governo le proprietà fondiarie promesse da Poroshenko, vuole recuperare sotto forma di “decime”, e che Filaret, dopo avere per decenni rubato i beni della Chiesa canonica, non vuole spartire con i suoi complici a Istanbul.

 
La riforma cattolica della Preghiera del Signore è irriverente verso Cristo stesso

Vi presentiamo in russo e in italiano il testo dell’intervista di Mikhail Tjurenkov del canale TV Tsargrad al professor Aleksej Osipov (nella foto), che fa osservazioni di gran rigore teologico sulle recenti riforme liturgiche della Chiesa di Roma e sulla mentalità che le determina.

 
Luce e guerra: la situazione in Ucraina spiegata in due analisi magistrali

In questi giorni, sono successi tanti eventi in Ucraina da meritare due brillanti articoli di analisi da parte di Kirill Aleksandrov:

1) Nella prima analisi, intitolata “Luce tra le Chiese ortodosse”, possiamo leggere in russo e in italiano come le recenti celebrazioni dell’onomastico del metropolita Onufrij (nella foto) testimoniano il sostegno compatto dell’Ortodossia alla Chiesa canonica e al suo primate, e spingono il mondo secolare a porre fine alle ingiustizie.

2) Nella seconda analisi, intitolata “La guerra dei concili”, leggiamo in russo, in romeno e in italiano come gli scismatici si stanno preparando a una lotta intestina senza quartiere, e riusciamo a comprendere quali sono le idee che motivano i vari gruppi di ortodossi o di sedicenti tali in Ucraina.

 
Nuova versione romena di un articolo recente

Abbiamo incluso nel sito la nuova versione romena dell’articolo di Taras Rebikov sui motivi delle presenze degli scismatici ucraini al Monte Athos.

Per adesso le versioni in romeno tardano alcuni giorni ad apparire, com’è naturale che accada con le pagine secondarie di un sito (e così come succede anche con anche le nostre traduzioni in italiano): ci sforziamo comunque di renderle disponibili appena possibile ai nostri lettori.

 
I nodi vengono al pettine

Il sito dell’Unione dei giornalisti ortodossi ha pubblicato in russo (e noi vi abbiamo tradotto in italiano) l’articolo dello ieromonaco eremita Konstantin del Caucaso, intitolato Accettiamo davvero la "notte di san Bartolomeo"?

Per la prima volta dall’inizio della crisi ucraina, ci viene presentato un testo con abbondanti ragioni teologiche (canoniche, bibliche e di mero buon senso) per le quali la soluzione della crisi è, né più né meno, la deposizione del patriarca Bartolomeo. Padre Konstantin non si limita a dire che questa è la soluzione più corretta per riportare la giustizia, ma avvisa anche che ogni ulteriore inazione dell’episcopato ortodosso costituirà ora un precedente per altre violazioni canoniche da parte del Fanar.

 
Doppi standard fanarioti tra Montenegro e Ucraina

Dopo il caso della tragica concelebrazione di Boris Bojović, "archimandrita" della "chiesa autocefala montenegrina" con gli scismatici ucraini e il metropolita Emmanuel di Francia (di cui vi abbiamo parlato due settimane fa), la credibilità di Constantinopoli presso la Chiesa serba è scesa a minimi storici. Il tentativo di salvare la faccia dicendo che il metropolita non aveva idea con chi stesse concelebrando può forse valere come scusa formale, ma testimonia il tentativo del Fanar di fare di tutto per non perdere quel poco di stima rimasto presso gli ortodossi serbi. In questa stessa linea si situa la strana lettera inviata dal patriarca Bartolomeo al presidente montenegrino Milo Đukanović, di cui vi presentiamo la notizia in italiano. Nella lettera cui si ribadisce che il Fanar non vuole avere nulla a che fare con gli scismatici montenegrini. Ancora un caso di doppi standard, in quanto tutte le (giuste) ragioni addotte per la non collaborazione con la politica di Đukanović contro la Chiesa canonica in Montenegro sono arbitrariamente negate nella collaborazione con la politica di Poroshenko contro la Chiesa canonica in Ucraina.

 
16 straordinarie chiese russe situate fuori dalla Russia

La versione francese di Russia Behind the Headlines ha pubblicato un articolo di Boris Egorov con foto e didascalie (di cui vi presentiamo la versione in italiano) di alcune tra le più famose chiese russe nella diaspora, incluse un paio in Italia.

 
Quos Deus perdere vult, dementat prius

Il detto “Dio rende prima dementi quelli che consegna alla perdizione” calza come un guanto sulla patetica storia della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”, oggi costretta a condannare il suo stesso padre fondatore, lo pseudo-patriarca Filaret, senza tuttavia poterlo sconfessare apertamente (perché questo rivelerebbe tutta l’inconsistenza della sua posizione). In un’altra brillante analisi di Kirill Aleksandrov, vediamo in russo e in italiano come il “sinodo” degli scismatici filo-fanarioti non riesce nemmeno a produrre decisioni in linea con i propri stessi documenti di fondazione.

 
Arciprete Vladimir Zelinskij: "Nessuno ha voluto scegliere"

Mentre circola la notizia che il Patriarcato di Mosca è disposto a modificare i suoi statuti per accogliere nel suo seno l’Arcivescovado di Rue Daru, presentiamo con piacere la lettera scritta dal nostro confratello e amico, l’arciprete Vladimir Zelinskij di Brescia (nella foto), nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana. Oltre che un gradito resoconto dall’interno della situazione in atto in seno all’Arcivescovado, la testimonianza di padre Vladimir è di particolare importanza per i dati che offre all’estero sull’esperienza pastorale ortodossa in Italia.

 
Assegnato a Londra il vescovo Irenei

Padre Andrew Phillips ci dà la notizia che la ROCOR ha deciso di assegnare in permanenza il vescovo Irenei (Steenberg, nella foto) alla propria diocesi di Londra e dell’Europa occidentale. Il nuovo vescovo, che è di madrelingua inglese e ha già vissuto per 10 anni in Inghilterra, è una risposta a decenni di preghiere dei fedeli del Regno Unito e dell’Irlanda.

Unto many years! Многая лета! Per molti anni!

 
Esplode la violenza mentre l'Occidente rivolge la sua arma di sovversione sessuale contro la Georgia

Ancora una volta un colpo contro la Chiesa ortodossa, e ancora una volta con l’uso dell’arma impropria dell’ideologia LGBTeccetera: vi presentiamo in traduzione italiana l’articolo dell’analista greco-americano James George Jatras sulle conseguenze della guerra ibrida a Tbilisi, che può forse far capire l’assenza della Chiesa georgiana alle recenti celebrazioni in onore di vladyka Onufrij a Kiev.

 
Novinskij: gli sforzi di pacificazione della Chiesa ortodossa ucraina dovrebbero ridare fiducia al Donbass

Vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto delle affermazioni di Vadim Novinskij (nella foto), capo del Blocco d’opposizione e fedele della Chiesa ortodossa ucraina, sul ruolo che la sua Chiesa ha e continuerà ad avere nel portare in Ucraina la pace e il ristabilimento della fiducia reciproca. Se non vi sentite preda di facili buonismi, paragonate attentamente le parole di Vadim Novinskij con le inqualificabili asserzioni di Svjatoslav Shevchuk sulla “nazione che ha più da guadagnare che da perdere nella guerra in Donbass”, e meditate su quale sia la Chiesa che vuole davvero il bene dei credenti e quella che vuole la loro eliminazione, o se preferite, quale sia la Chiesa di Cristo e quale quella di satana.

 
La Sacra Comunità indignata dalle azioni dei "chierici" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sull'Athos

Lo sforzo di prostituire il Monte Athos al ruolo di cassa di risonanza delle ideologie nazionaliste degli scismatici ucraini ha fatto perdere la pazienza non solo a noi, ma allo stesso Protaton (organo esecutivo centrale) del Monte Santo, che ora sta chiedendo al ministero degli esteri della Grecia di prendere provvedimenti contro l’arrivo di personaggi come il “metropolita” Mikahil Zinkevich (al centro della foto, mentre assieme ai suoi compagni di “pellegrinaggio”sfoggia le icone della sua fede cristiana ortodossa): possiamo leggere in russo e in italiano cosa stia veramente dando fastidio agli athoniti (e a tutti i cristiani ortodossi di buon senso).

 
L'arcivescovo Elpidophoros d'America, o la fine di tutte le illusioni sul Fanar

Vi presentiamo il testo russo e italiano dello studio di Arkadij Maler, membro della Commissione biblico-teologica sinodale del Patriarcato di Mosca, sulle conseguenze dell’elezione ad arcivescovo d’America di mons. Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto), che a dispetto del nome sembra togliere ogni speranza che il corso del Fanar possa ritornare su binari di ecclesiologia ortodossa.

 

 
La “coscienza sporca” dell’ex metropolita Aleksandr (Drabinko)

Eccovi il testo russo e italiano del saggio di Sergej Komarov sulla trasformazione (in peggio) di un vescovo caduto nello scisma, attraverso l’analisi delle più evidenti contraddizioni nel comportamento dell’ex metropolita Aleksandr (Drabinko, nella foto), decaduto dall’episcopato della Chiesa ortodossa ucraina per il suo sostegno agli scismatici in occasione del “sinodo dei briganti” dello scorso dicembre a Kiev.

 
Valori occidentali: quelli del popolo o quelli delle élite?

Mentre il presidente Putin compie una visita di stato a Roma e in Vaticano nel silenzio infastidito dei media, padre Andrew Phillips ci aiuta con una sua riflessione sui valori che sono stati scambiati in questa visita.

 
Anelli sulla mano sbagliata?

Vi presentiamo in traduzione italiana un breve saggio sul rito del fidanzamento ortodosso del sacerdote Justin Lyon, parroco della chiesa di sant’Elia a Dubuque, nello Iowa.

Lo scambio degli anelli (che non è mai fatto dagli sposi stessi) e il loro posizionamento sulla mano destra degli sposi sono elementi che causano una certa curiosità tra i cristiani non ortodossi, che si chiedono il perché di queste “stranezze”. In realtà, questi elementi sono continuazioni dei riti nuziali dell’Antico Testamento, e il testo biblico, che padre Justin ci fornisce e ci commenta, aiuta a comprenderne il significato.

 
Quanti cristiani ortodossi vanno regolarmente in chiesa in Russia, e perché?

Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’intervista all'arciprete Nikolaj Emel'janov (nella foto), capo ricercatore tra i sociologi della religione che si sono applicati a capire il problema della relazione tra appartenenza e partecipazione alla Chiesa ortodossa nella Russia post-sovietica. A nostro parere, i dati offerti da padre Nikolaj sono una lettura essenziale per chiunque voglia capire la Chiesa ortodossa russa di oggi.

 
Il peccato del divorzio

Nel rispondere a un’obiezione sulla disparità di attitudine della Chiesa verso gli omosessuali e i divorziati risposati, padre Lawrence Farley ha l’occasione di spiegare qualcosa sulla visione ortodossa del divorzio come peccato. Vi presentiamo la traduzione italiana del suo saggio, che ha il merito di chiarire come la posizione sul divorzio della Chiesa ortodossa di oggi non sia diversa da quella della Chiesa ai tempi dell’antico Impero cristiano, in cui il divorzio era legale e diffuso.

 
Una panoramica degli scismi ecclesiali in Ucraina

Vi presentiamo la traduzione italiana di quello che finora è il più accurato elenco fattuale a noi disponibile delle ramificazioni degli scismi ucraini, compilato da un vero esperto accademico, l’arciprete Rostislav Jarema di Leopoli (nella foto, di fronte al patriarca Kirill).

 
Decisioni sinodali in Russia e in Grecia

Due notizie del 9 luglio 2019 hanno a che fare con reazioni sinodali di chiese locali di fronte a crisi provocate dagli scismi:

1) Il Sinodo della Chiesa russa (nella foto) ha rilasciato un documento, che possiamo leggere in traduzione italiana commentata, in cui sostiene il Patriarcato di Serbia contro le intrusioni statali nella vita della Chiesa in Montenegro.

2) Come possiamo leggere in italiano, il Sinodo della Chiesa di Grecia non ha posto la questione ucraina all’ordine del giorno del proprio Concilio dei vescovi, che avrà luogo a ottobre.

 
6 esempi di bugie nella fondazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Vi presentiamo il testo russo, romeno e italiano dell’analisi con cui Kirill Aleksandrov cerca di spiegarci la nube di menzogne alla base della struttura scismatica che il Fanar ha cercato di far passare agli occhi del mondo come “Chiesa ortodossa locale”. Non ci stanchiamo di denunciare queste menzogne, persuasi che “la verità ci farà liberi” (cfr Gv 8:32)

 
La Chiesa russa aggiunge 9 parrocchie alle diocesi straniere

Eccovi in italiano la notizia di una delle conseguenze della recente sessione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa a Valaam: la costituzione di un certo numero di nuove parrocchie specificamente aperte ai fedeli locali, nei due nuovi esarcati di recente fondazione. Il fatto che le parrocchie dell’esarcato del sud-est asiatico superino di 8 a 1 quelle del nostro esarcato in Europa occidentale non deve stupirci, perché da una parte gli impulsi missionari sono sempre più forti quando si è agli inizi (e le nostre chiese hanno diversi decenni d’anzianità in più rispetto a quelle asiatiche), e d’altra parte nelle nazioni dell’Estremo Oriente le scelte cristiane sono vissute in modo molto più cosciente che non nei nostri paesi.

 
La Brexit e il tracollo di Rue Daru: come la politica stranamente rispecchia la vita della Chiesa

Vi presentiamo in italiano la considerazione piuttosto interessante di un parallelo tra il disfacimento dell’Unione Europea e quello dell’Arcivescovado di Rue Daru, dissoluzioni che padre Andrew Phillips (nella foto) ha predetto da decenni, anche quando sembrava un inascoltato profeta di disgrazia. Il paragone è interessante, perché sia sul piano geopolitico sia su quello ecclesiastico-istituzionale riflette la crisi del modello del liberalismo europeo, e mostra come tale liberalismo sia incompatibile, se non a livello di vuote parole, con la difesa della tradizione cristiana.

 
Metropolita Antonij: Ogni parrocchia della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" deve pagare al Fanar una somma minima di 4000 €

Vi presentiamo in russo e in italiano la conferma della notizia della "tassa sul Tomos" che ora gli scismatici ucraini si trovano obbligati a pagare al Fanar: così trovano anche conferma le parole di Vladyka Onufrij, che parla di un Tomos di schiavitù invece che d'autocefalia.

 
Perché il Tomos degli scismatici è la misericordia di Dio

Sergej Komarov ci aiuta in russo e in italiano a capire perché il Tomos dato agli scismatici, pur essendo un momento tragico della storia dell’Ortodossia ucraina, può essere come il solco storto su cui Dio sa seminare dritto, rinsaldando la fede di quanti hanno dovuto subire questa imposizione.

 
Gli abiti clericali e monastici sono davvero importanti?

Vi presentiamo una riflessione di padre Lawrence Farley su un aspetto molto appariscente ma poco compreso della prassi cristiana: le conclusioni di questa riflessione sono che chi chiede l’abolizione dei segni distintivi dell’identità cristiana sta in realtà chiedendo l’abolizione di ciò che distingue la Chiesa dal mondo.

 
3 preti greci lasciano Costantinopoli per la ROCOR

Vi presentiamo la traduzione italiana di una notizia di cui avevamo già avuto dei cenni, ma che si è concretizzata pubblicamente solo di recente: continua lo stillicidio di preti che lasciano il Patriarcato di Costantinopoli per la Chiesa russa, e questa volta i nomi non sono limitati a convertiti occidentali o a russi di Rue Daru, ma iniziano a essere presenti anche dei preti di etnia greca.

 
Come l'imperatore Nicola II è stato onorato in Thailandia

Dopo la festa dei santi Martiri imperiali, vi presentiamo in traduzione italiana una storia del ricordo della famiglia imperiale russa nella Thailandia odierna.

 
I conflitti interconfessionali in Ucraina nel XX e XXI secolo

Vi presentiamo il testo russo e italiano di un accurato studio di padre Rostislav Jarema (nella foto), che dovrebbe farci capire molti retroscena della crisi ucraina riguardo al tema spinoso dei sequestri di chiese, e riguardo alla presenza problematica degli uniati nelle relazioni tra i cristiani.

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio sui viaggi spirituali

Dopo un certo tempo di pausa, riprendiamo volentieri la collaborazione con il nostro amico Tudor Petcu (nella foto), sotto forma di un’intervista sul tema dei viaggi spirituali e dei pellegrinaggi, con un particolare interesse al valore di queste esperienze del quadro dell’Ortodossia in Occidente.

 
Dove sta la lealtà dei fedeli ucraini

Dopo tanta propaganda sull’indipendentismo ucraino che ci è stata propinata in tutte le salse, è ancora difficile credere che gli ortodossi ucraini in stragrande maggioranza, NON vogliano che la loro Chiesa diventi autocefala. Proviamo a corroborare questa tesi con un paio di dati:

1) La traduzione italiana delle dichiarazioni di Vadim Novinskij (nella foto), leader del Blocco d’opposizione parlamentare e fedele della Chiesa ortodossa ucraina, che spiega come la Chiesa canonica sia l’espressione più autentica della volontà del popolo ucraino; e

2) La notizia in italiano della cessazione virtuale delle “conversioni” alla Chiesa scismatica, coincisa (un dato di fatto di un certo interesse) con la fine del mandato presidenziale di Petro Poroshenko, che aveva fatto dell’ucrainismo scismatico uno dei motivi della sua campagna di rielezione.

 
Tornare alla Chiesa ortodossa o continuare nella massoneria?

In questi giorni sono stati resi pubblici molti retroscena e dibattiti sul futuro di Rue Daru, che si possono leggere (con diversi commenti a proposito) sul blog francese Parlons d’Orthodoxie. Uno di questi interventi, a firma di Anne Andronikof, è riportato da padre Andrew Phillips (che a Parigi ebbe tra i professori al Saint Serge proprio il padre di Anne), come un esempio di quelle osservazioni critiche che egli stesso aveva fatto trent’anni fa (quando a molti sembravano eversive), e che invece oggi provengono dalla maggioranza silenziosa dei fedeli dell’Arcivescovado. Vi presentiamo in versione italiana la lettera di Anne Andronikof con i commenti introduttivi di padre Andrew.

 
In che modo il patriarca Bartolomeo sta guarendo lo scisma e restaurando l'unità della Chiesa

Quali sono i veri scopi della rovinosa intromissione di Costantinopoli in Ucraina? Questa è la domanda che si pone il giornalista ucraino Aleksej Smirnov, in un’analisi che vi presentiamo in traduzione italiana. Per Smirnov, l’ostinata convinzione di aver portato pace e unione in Ucraina, anche di fronte a fatti che provano il completo fallimento di tali propositi, non ha a che fare con l’autostima del patriarca Bartolomeo o con il suo desiderio di salvare la faccia di fronte al disprezzo generale, ma piuttosto con il perseguimento della strategia a lungo termine del Fanar, che mira a rafforzare la posizione del Patriarcato di Costantinopoli e a stabilire la sua autorità sulle altre Chiese ortodosse locali.

 
Giustiniano chiuse davvero l'Accademia di Atene nel 529 d.C.?

Vi presentiamo la traduzione italiana di un articolo che parla di un dato storico spesso ripetuto in chiave anti-cristiana, ma al di là di ogni veridicità storiografica. L’imperatore Giustiniano (al centro nel celebre mosaico di Ravenna) aveva requisito alcune proprietà della ormai decadente Accademia di Atene, la scuola filosofica fondata da Platone, e aveva vietato i sacrifici pagani connessi a questa scuola. Questo dato è stato usato per accusare la Chiesa di ogni possibile oscurantismo e liberticidio di pensiero, mentre la realtà è piuttosto differente, come potrete notare leggendo l’articolo.

 
Il nostro sito presentato in francese

La spiegazione della parrocchia (il “manifesto” della nostra ragion d’essere) è da oggi disponibile anche in francese. Ringraziamo Maria Grazia per avere reso disponibile questo traguardo, che da tempo ci mancava di raggiungere. Ora possiamo presentare la nostra parrocchia ai lettori di tutti i paesi francofoni del mondo, rappresentati dalla collezione di bandierine nell’immagine.

 
Padre Nikolaj Danilevich: a capo di Costantinopoli c'è il patriarca di un impero che non esiste

Il portavoce della Chiesa ortodossa ucraina ci ricorda in russo e in italiano una scomoda verità che fa capire l’infondatezza delle posizioni del Fanar: la base di ogni pretesa primaziale di Costantinopoli poggia sulle fondamenta di un impero che non esiste più da oltre mezzo millennio. Ricordare la storia e imparare dalle sue lezioni è cosa buona, pretendere che gli altri vivano in un passato di proprio comodo è demenziale.

 
Un prete russo si sfoga: NON OSATE non venire in chiesa!

Vi presentiamo un video con trascrizione italiana di un’omelia dell’arciprete Andrej Tkachev (nella foto) in uno dei suoi momenti poco “politicamente corretti”, ma molto retti di fronte a Dio.

 

 
La buona battaglia: vita in un monastero ortodosso appartato

Eccovi il video di presentazione di un monastero ortodosso sui monti del Libano, con la sua vita quotidiana e le storie ed esperienze dei monaci. Non sono molte le occasioni che abbiamo in Italia di entrare da vicino a contatto con l’Ortodossia di matrice araba, per cui questo documentario è per noi ancor più prezioso.

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio su Torino e l’Ortodossia

Vi presentiamo il testo dell’intervista del nostro amico Tudor Petcu (nella foto) sull’eredità ortodossa della città di Torino, le sue chiese, icone e tesori e scoperte che non tutti conoscono.

 
Balcani: le Chiese ortodosse risentono dell'onda d'urto della questione ucraina

Sul sito Religioscope del nostro caro amico Jean-François Mayer ci sono spesso analisi di grande accuratezza sull’Ortodossia. Ve ne abbiamo tradotta in italiano una di Jean-Arnault Dérens, che spiega in dettaglio tutte le conseguenze della crisi ucraina nella regione dei Balcani, già peraltro ricca di conflitti tra Chiese. Tali conseguenze vanno ben al di là di prese di posizione canoniche o di solidarietà verso i cristiani sofferenti in Ucraina, e possono contenere i semi di imprevedibili conflitti futuri.

 
Cronaca della processione della Croce a Kiev

Vi presentiamo in traduzione italiana la cronaca delle celebrazioni del 1031° anniversario del Battesimo della Rus’ di Kiev, che dimostrano abbastanza chiaramente quale sia la Chiesa che è erede di quella Rus’.

 
L'arca e il Titanic: perché politici e scismatici non possono affondare la Chiesa ortodossa ucraina

Con una splendida e azzeccata parabola biblico-storica, Taras Rebikov paragona la Chiesa ortodossa ucraina all’arca di Noè, e la struttura scismatica messa in piedi dal Fanar al Titanic. Possiamo seguire in italiano come la storia delle due “navi” ecclesiali procede rispettivamente verso la salvezza e verso il naufragio.

 

 
Intervista di Tudor Petcu all’igumeno Ambrogio sul ruolo della Russia

Il nostro amico Tudor Petcu (nella foto) ha voluto sottoporci una nuova intervista sul ruolo della Russia nel panorama ortodosso mondiale, in quello europeo occidentale e soprattutto in Italia.

 
Cosa dovrebbe aspettarsi la Chiesa dal nuovo parlamento dell'Ucraina

Vi presentiamo in traduzione italiana una nuova analisi di Kirill Aleksandrov sul quadro statale che si sta formando in Ucraina. Il partito del nuovo presidente, che ha ottenuto una schiacciante maggioranza, sembra non essere interessato a seguire le impopolari politiche di ingerenze religiose dei propri predecessori, e questo offre cauti motivi di speranza alla Chiesa.

 
Due visite virtuali ai monti santi dell'Ortodossia
A chi va in vacanza ad agosto, ma anche a chi non ci può andare, offriamo due pellegrinaggi virtuali, uno al Monte Athos e uno al Monte Sinai.
 
Un’altra glorificazione del nazismo tra gli scismatici ucraini legati a Costantinopoli

Continuano le giuste e doverose denunce della venerazione dei nazisti ucraini non solo tra gli uniati e i filaretisti, ma anche tra i membri di spicco di quella che il Fanar vorrebbe ora far accettare nel mondo come “Chiesa autocefala locale” della nazione ucraina. L’articolo di Matfey Shaheen, che vi abbiamo tradotto in italiano, è corredato da immagini e video che la dicono lunga a chi vuole vedere.

 
Altre due visite virtuali a monasteri

Continuiamo a proporvi pellegrinaggi virtuali, Il primo alla Lavra della Trinità e di san Sergio a Sergiev Posad, e il secondo all'isola di Patmos con il suo celebre monastero di san Giovanni Evangelista.

 
Il giorno del Battesimo della Rus': la grande processione della Croce e gli scismatici senza risorse

L’Unione dei giornalisti ortodossi ci offre un articolo che vi presentiamo in traduzione italiana, corredato di una videocronaca di momenti della grande processione della Croce del 27 luglio a Kiev.

 
Interviste di Tudor Petcu a due ortodossi spagnoli

Il nostro amico Tudor Petcu ci ha mandato il testo italiano delle interviste da lui fatte a due ortodossi spagnoli (nella foto), padre Víctor García e Francisco José Pino Rodriguez. Vi presentiamo le due interviste (assieme alla testimonianza di vita di padre Víctor), che offrono modelli della serietà dell’approccio degli spagnoli ortodossi alla loro chiamata.

 
Ancora altre visite virtuali ai monasteri della Romania

Nel mese preferito per visitare i monasteri, entriamo anche noi in alcuni dei più famosi monasteri della Romania. Il primo documentario ci porta ai più celebri monasteri della regione moldava, Suceviţa, Voroneţ e Moldoviţa; nel secondo documentario, intitolato “Dietro le mura del monastero”, possiamo ascoltare testimonianze personali di monache e monaci che parlano della loro scelta di vita.

 
Dal nazionalismo allo scisma: i percorsi degli ex chierici della Chiesa ortodossa ucraina

Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo che delinea le storie tragiche dei due vescovi e dei due più famosi preti che hanno volontariamente lasciato la Chiesa ortodossa ucraina per aderire allo scisma fomentato dal Fanar. Anche queste storie (che terminano in un appello al ritorno alla comunione della Chiesa) ci illuminano sulla vera natura dell’autocefalismo ucraino.

 
La chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo

L'archimandrita Filipp (Rjabykh), rettore della parrocchia di Tutti i Santi a Strasburgo, rappresentante del Patriarcato di Mosca al Consiglio d'Europa, racconta la storia della nuova chiesa, della sua biblioteca, e parla dei suoi parrocchiani.

 
Il metropolita Onufrij presiede la festa dell'icona di Pochaev alla storica Lavra di Pochaev

Vi presentiamo in traduzione italiana un resoconto corredato di fotografie della recente festa patronale della Lavra di Pochaev. Questi racconti e immagini non ci lasciano indifferenti: chi vi scrive era presente proprio alla stessa festa nell’anno 2000, come ospite personale niente meno che di vladyka Onufrij, che oggi presiede queste celebrazioni e che ha sempre un posto speciale nel nostro cuore.

 
La storia dell'Ortodossia in Germania. Intervista di Tudor Petcu a padre Stefan Gross

Ringraziamo il nostro amico Tudor Petcu per il testo italiano dell’intervista a padre Stefan Gross (nella foto), un sacerdote tedesco della Chiesa ortodossa bulgara.

 
Dal Tomos al controllo elettronico: a cosa dovrebbero essere pronti gli ortodossi

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Jaroslav Nivkin in cui la scelta della “Chiesa di stato” autocefalista in Ucraina è paragonata a una “prova tecnica dell’Apocalisse”, dove l’accettazione del Tomos (forzata in certe comunità rurali per far perdere diritti e sicurezza a chi sta con la Chiesa canonica) diviene un prodromo del “marchio della bestia” senza il quale si perde la propria identità sociale.

 
Cosa sono i libri deuterocanonici?

Padre John Whiteford risponde in dettaglio a una domanda che lascia spesso incuriositi quelli che si chiedono che cosa abbia di particolare la Bibbia degli ortodossi. Vi presentiamo in traduzione italiana i suoi commenti.

 
Arciprete Andrew Phillips: domande e risposte (giugno-luglio-agosto 2019)

Vi presentiamo la traduzione italiana di una lunga lista di domande e risposte, che copre tre mesi di discussioni di padre Andrew Phillips con i suoi corrispondenti dal mondo.

 
Due offerte per il futuro di Rue Daru

In questi ultimi giorni, si sono delineate le offerte di Mosca e di Costantinopoli all’Arcivescovado di Rue Daru, che vi presentiamo in un articolo che potremmo sommariamente riassumere così:

- Mosca, tramite una lettera del nostro metropolita Antonij (che potete leggere qui in formato PDF), conferma punto per punto l’offerta originale del patriarca Kirill di far passare l’Arcivescovado nel seno della Chiesa russa mantenendone tutte le prerogative esistenti.

- Costantinopoli, per mano di una lettera del metropolita Emmanuel di Gallia, propone di ridurre l’Arcivescovado a un vicariato della metropolia greca, che oltre alle già sperimentate difficoltà dal Fanar, sottopone la nuova struttura all’arbitrio del metropolita greco in Francia; la proposta, inoltre, è valida solo per quanto riguarda la Francia, a esclusione di tutte le parrocchie di Rue Daru situate altrove.

Lasciamo ai nostri sagaci lettori il compito di valutare quale delle due proposte sia seria e rispettosa, e quale invece, per usare un eufemismo, si situi qualche tacca al di sotto di tale livello.

 
I libri deuterocanonici nel Nuovo Testamento

Padre John Whiteford ci offre un’altra risposta sul tema dei libri deuterocanonici dell’Antico Testamento, che vi presentiamo in traduzione italiana. Questi libri, come ci spiega padre John, non sono citati direttamente nel Nuovo Testamento (così come non sono citati direttamente molti libri del canone ebraico dell’Antico Testamento), ma nei Vangeli e nelle Epistole vi sono molte allusioni e rimandi inequivocabili a testi che si trovano solo nei libri deuterocanonici, come la storia dei martiri maccabei (nell’icona) di cui oggi celebriamo la memoria.

 
Arcivescovo Jovan: dopo ciò che Costantinopoli ha fatto in Ucraina, da loro ci si può aspettare di tutto

Vi presentiamo in traduzione italiana alcuni commenti del metropolita Jovan (Vraniškovski, nella foto) di Ocrida sulle prospettive di risoluzione dello scisma macedone in relazione agli avvenimenti della crisi ucraina, che non lasciano molto spazio all’ottimismo.

 
Su cosa non si sono accordati Vladimir Zelenskij e il patriarca Bartolomeo?

Il recente incontro del nuovo presidente ucraino con il patriarca di Costantinopoli si è concluso con un nulla di fatto, ma ha fatto nascere speculazioni piuttosto ampie sui suoi fini reconditi. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Konstantin Shemljuk, che cerca di radiografare l’incontro dal punto di vista di un fedele della Chiesa ortodossa ucraina.

 
Metropolita Antonij: avere un simile primate è una grazia di Dio per noi

Vi presentiamo in traduzione italiana alcune parole del metropolita Antonij (Pakanich) di Borispol e Brovary riguardo a sua Beatitudine Onufrij, il metropolita di Kiev e di Tutta l’Ucraina, che siamo immensamente onorati di considerare come un autentico amico della nostra parrocchia. Concordiamo in pieno con le parole di vladyka Antonij, che ci spiega come nel momento più difficile della vita della Chiesa ortodossa ucraina un primate completamente dedito a Cristo è il miglior incoraggiamento che i credenti possano avere.

 
Analisi delle processioni della Croce a Kiev

Matfey Shaheen ci ha offerto una delle più dettagliate analisi delle recenti processioni a Kiev, aiutandoci a vedere la sostanziale differenza tra manifestazioni religiose di popolo e manifestazioni politiche ammantate di elementi religiosi. Vi presentiamo quest’analisi in traduzione italiana.

 
10 errori del patriarca Bartolomeo

Vi presentiamo la traduzione italiana dell’analisi di Kirill Aleksandrov sugli errori della gestione fanariota della crisi ucraina, errori a volte tanto evitabili e grossolani da fare del patriarca Bartolomeo il “primo senza eguali” a screditarsi di fronte all’intero mondo ortodosso.

 
Petizione di sostegno all’arcivescovo Jean (Renneteau) di Rue Daru

Vi presentiamo la traduzione italiana di una petizione online apparsa in francese, inglese e russo a sostegno dell’arcivescovo Jean (Renneteau), che il 7 settembre si troverà a dirigere una movimentata assemblea generale della sua arcidiocesi, di fronte alla proposta di accoglimento avanzata dalla Chiesa russa. Potete firmare anche voi la petizione (in forma esplicita oppure anonima), e unirvi alle centinaia di persone (ben oltre alle previsioni iniziali) che hanno già manifestato solidarietà al lavoro onesto e pacifico di monsignor Jean.

 
Nonostante i continui sequestri di chiese, la Chiesa ucraina è cresciuta di 184 parrocchie e 30 monasteri sotto il metropolita Onufrij

Eccovi la traduzione italiana di alcune novità registrate nel corso delle celebrazioni dei 5 anni dall’intronizzazione di vladyka Onufrij (nella foto) a metropolita di Kiev e di Tutta l’Ucraina: un vero pastore per la vera Chiesa.

 
Altri contributi per capire la crisi ucraina

Pensate davvero che il nostro sito vi abbia spiegato ormai di tutto e di più sull’Ucraina? Credete di avere imparato tutto quel che può sapere un osservatore non appiattito sul pensiero unico dei media atlantici? Vi sentite pronti a occupare una cattedra di ucrainologia in qualunque istituto di studi non retto da uniati galiziani? Ebbene, confidiamo di riuscire ancora a sorprendervi con qualcosa che non avevate ancora immaginato.

1) Il nostro amico George Michalopulos (nella foto), in uno dei suoi post sul blog Monomakhos che vi abbiamo tradotto in italiano, propone l’uso del termine ucrocefalia per definire il progetto fanariota in ucraina. Stanco di vedere storpiato il senso della parola autocefalia per descrivere qualcosa di radicalmente diverso, ci invita a usare questo neologismo per sottolineare che effettivamente quella che è stata chiamata “autocefalia dell’Ucraina” è tutt’altro che un’autocefalia, e ci ricorda che una Chiesa o è autocefala oppure non lo è (memorabili i suoi paragoni biologici: una ragazza o è vergine oppure non lo è, è una donna non può essere “solo un poco incinta”). Ci auguriamo che l’uso del termine ucrocefalia porti una ventata di aria pulita nel mondo ortodosso, e se servirà ad aprire un dibattito sulle attuali autocefalie “zoppe” come quella della Chiesa di Grecia, tanto meglio.

2) Sul versante geopolitico, leggete sul Saker blog italiano il lucido articolo d’analisi del nostro amico Saker sulle opzioni limitate che la nuova presidenza ucraina potrà offrire al futuro del paese.

 
Cristo ha fatto citazioni dalla Bibbia dei Settanta?

Padre John Whiteford continua a spiegarci le correlazioni tra il Nuovo Testamento e la Bibbia greca dei Settanta, che è la base dell’Antico Testamento usato nella Chiesa ortodossa. Vi presentiamo la traduzione italiana della sua breve spiegazione nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.

 
Ciechi all'improvviso: perché il Fanar non è più in grado di vedere la Chiesa ortodossa ucraina

In un’altra delle sue ottime analisi, Kirill Aleksandrov ci spiega in traduzione italiana il fenomeno della “cecità selettiva” che sembra avere colpito la gerarchia fanariota di fronte alla Chiesa ortodossa ucraina, che resta tuttora la presenza religiosa più ampia e significativa dell’Ucraina. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante, e costituisce una delle più infami violazioni canoniche di cui il Patriarcato di Costantinopoli sarà prima o poi chiamato a rispondere.

 
Le Solovki mistiche

Vi presentiamo una miscellanea di foto d’autore sull’esperienza estiva delle isole Solovki, tra vita monastica, natura incontaminata e le bellezze della Tebaide del Nord.

 
Metropolita Luka: la polizia protegge le marce LGBT ma rimane passiva nei sequestri delle chiese

Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e, per il quale non abbiamo mai abbastanza parole di apprezzamento, mette il dito su una piaga che mina la credibilità delle forze dell’ordine dell’Ucraina: per i fenomeni di doppi standard che ormai conosciamo bene, quegli stessi poliziotti che prevengono qualsiasi disordine ai raduni per i diritti degli omosessuali, sono invece ciechi (o addirittura criminalmente omertosi) di fronte alle violazioni dei diritti dei credenti ortodossi. Vi presentiamo le parole di vladyka Luka in traduzione italiana.

 
Perché il patriarca Bartolomeo sta andando al Monte Athos

Ascoltiamo in traduzione italiana come Taras Rebikov ci spiega l’imminente viaggio del viaggio del patriarca Bartolomeo al Monte Athos, con la sua ragione apparente (la festa del bicentenario della chiesa del monastero Xenophontos) e il motivo reale della visita (ottenere alleati tra i monaci athoniti a sostegno della sua avventura anti-ecclesiale in Ucraina). Come conclude Rebikov nel suo saggio, se al Monte Athos hanno sempre pregato per il mondo, ora è giunto il momento perché nel mondo preghiamo per il Monte Athos.

 
Lettere aperte di due dei nostri metropoliti

Oggi ben due dei nostri metropoliti hanno dovuto mandare messaggi di una certa forza sotto forma di lettere aperte: il metropolita Luka (Kovalenko, a sinistra nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol' si rivolge ai monaci del Monte Athos a proposito della prossima visita del patriarca Bartolomeo, di cui vi abbiamo parlato ieri, mentre il metropolita Sergij (Chashin, a destra nella foto) di Singapore e dell'Asia sud-orientale scrive al metropolita Amvrosios di Corea del Patriarcato di Costantinopoli, a proposito delle affermazioni da questi pubblicate sulla presenza della Chiesa russa in Corea e nel mondo.

 
Costantinopoli assegnerà al "metropolita" Epifanij Dumenko, persecutore della Chiesa ucraina, un premio per i diritti umani

Non abbiamo ulteriori commenti da fare sull’ipocrisia del Patriarcato di Costantinopoli: basta il titolo qui sopra, che potete trovare spiegato in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
I sacramenti e i sacerdoti peccatori

Vi presentiamo in traduzione italiana la risposta di padre John Whiteford a un caso di grave dubbio relativo a un convertito che teme di non essere stato ricevuto davvero nella Chiesa perché il prete che lo aveva ricevuto ha apostatato. Il caso rientra nella risposta della Chiesa all’eresia donatista (nel quadro, le discussioni di sant’Agostino a riguardo), ed è estremamente attuale, perché tracce dell’eresia donatista si possono vedere in tutti i casi in cui si dubita della ricezione nella Chiesa ortodossa (o della “presenza della grazia” nella loro vita) di vari individui o gruppi di convertiti.

 
Che cosa implicano le decisioni sinodali della Chiesa greca sulla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

All’approssimarsi dell’ultima sessione del Sinodo sella Chiesa di Grecia (26-28 agosto 2019) e durante tutta la sua durata, siamo stati letteralmente inondati di notizie sul riconoscimento della nuova struttura ucraino-fanariota da parte della Chiesa di Grecia. Tale riconoscimento è stato dato come “probabile”, “certo” e addirittura “ratificato”, quando la realtà è che c’è stato ancora una volta un rinvio della decisione, con abili mosse di scarico di responsabilità che il nostro amico George Michalopulos ha descritto con un’appropriata analogia come il gioco del “passaggio della patata bollente”. Per capire veramente cosa sia successo (e per passare in rassegna un po’ di esempi filo-fanarioti di fake news), vi presentiamo la traduzione italiana del saggio di Kirill Aleksandrov su questi giorni un po’ confusi.

 
Un uomo ritornato dalla morte alla vita

Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti la traduzione italiana dei cenni biografici dell’archimandrita Parten (Aptsiauri, nella foto), uno dei grandi padri spirituali dell’Ortodossia georgiana del XX secolo.

 
Comunicato dell'arcivescovo Jean al clero di Rue Daru

Cari padri concelebranti,

in seguito alla decisione del santo Sinodo del Patriarcato ecumenico del 30 agosto 2019, di darmi un congedo canonico che io non ho richiesto, vi informo che io rimango l'arcivescovo del'Arcivescovado (secondo gli statuti di quest'ultimo) e che attendo dal Fanar ulteriori spiegazioni su tale congedo.

Inoltre, continuate in tutta serenità a commemorare il vostro arcivescovo.

+ Jean di Charioupolis,

arcivescovo ordinario

 
Perché la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" copia gli uniati e cerca l'approvazione dei nazionalisti galiziani

Eccovi la traduzione italiana di uno studio di Kirill Aleksandrov sulle strane nuove amicizie della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", che con la sua politica di corteggiamento degli uniati sta perdendo non già il suo carattere di struttura ortodossa (che non ha mai avuto), ma le stesse pretese di rappresentare qualsiasi aspetto della Chiesa ortodossa al di là del suo nome.

 
La Belarus' è la prossima dopo l'autocefalia ucraina? Perché la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" concelebra con gli scismatici

Una delle ragioni per cui insistiamo a parlare della profonda malignità dell’autocefalismo ucraino è che quest’ultimo NON riguarda la sola Ucraina, ma può danneggiare la Chiesa ortodossa in tutto il mondo. Nel saggio di Konstantin Shemljuk che vi proponiamo in traduzione italiana, si analizzano i fenomeno della nascita di una “internazionale dello scisma” in cui Costantinopoli può pervertire i canoni e usare doppi standard a suo piacimento, per esempio condannando la presenza degli autocefalisti montenegrini in mezzo ai propri tirapiedi ucraini (per non causare un conflitto con la Chiesa serba) e contemporaneamente sostenendo la presenza tra di loro degli autocefalisti bielorussi (per portare avanti il proprio conflitto all’ultimo sangue con la Chiesa russa).

 
Sulla "canonicità" delle ordinazioni della "Chiesa ortodossa autocefala ucraina"

La "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", guidata dall’ex prete del Patriarcato di Mosca Makarij (Maletich, nella foto) è una figura di importanza minore nella corrente crisi ucraina, ma è spesso citata in relazione alla provenienza assolutamente spuria delle sue ordinazioni, che sono state accettate dal Fanar senza un’ombra di seria indagine storica e teologica. Poiché al contrario c’è chi ha fatto i compiti, leggiamo in traduzione italiana i commenti di padre Nikolaj Danilevich, portavoce della Chiesa ortodossa ucraina canonica, sugli abissi di frode e immoralità che stanno alla base degli scismatici che il patriarca Bartolomeo pretende di aver "sanato".

 
Due notizie dall'episcopato americano

Domenica 1 settembre si è addormentato nel Signore l'arcivescovo Nikon (Liolin, nella foto a sinistra) di Boston e del New England, rettore della diocesi albanese della Chiesa ortodossa in America.

L'arcivescovo Nikon era in precedenza un prete sposato, divenuto vescovo nel 2002 dopo essere rimasto vedovo. A capo di una delle diocesi più piccole della OCA, aveva attraversato indenne i due ultimi decenni di gravi scandali di natura finanziaria e talora morale che avevano causato grandi problemi alla sua giurisdizione.

Il 30 agosto, il Santo Sinodo a Mosca ha approvato l'elezione all'episcopato di due vescovi ausiliari per la ROCOR negli Stati Uniti: uno, l'archimandrita Alexander (Belya), come vescovo di Miami, e l'altro, l'archimandrita James (Corazza, nella foto a destra), come vescovo di Sonora in California.

Padre James, convertito nel 1979 all'Ortodossia dal luteranesimo, serve alla cattedrale di San Francisco e si è occupato per anni di organizzare pellegrinaggi per chi desidera venerare le reliquie di san Giovanni Maksimovich.

All'arcivescovo Nikon: Eterna memoria!

Ai vescovi eletti Alexander e James: Per molti anni!

 
Fanar, Vaticano o Dipartimento di Stato: quali sono le forze dietro il Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Qualche sforzo di “dietrologia” aiuta a capire le ragioni di tanti comportamenti che sono visti come dissonanti o incomprensibili. Soprattutto in questo mese di settembre, in cui vediamo intorno a noi diverse iniziative ecumeniche che cercano in modo piuttosto ingenuo di affrontare il tema della crisi ucraina, diamo un’occhiata alla traduzione italiana dell’articolo di Konstantin Shemljuk che cerca di offrire una valutazione più accurata dei giocatori attorno a questa complessa scacchiera internazionale.

 
In memoriam: arcivescovo Georgij Tarasov (1893-1981)

Prima dell’assemblea che dovrebbe decidere il futuro di Rue Daru, padre Andrew Phillips vuole ricordare la figura dell’arcivescovo Georgij (Tarasov, nella foto), da lui considerato uno dei vescovi più santi di questa giurisdizione e di tutta la diaspora russa. Vi presentiamo la traduzione italiana di questo ricordo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.

 
"Il volto della dignità" o "il volto di Giano": perché Petro Poroshenko scommette sugli uniati

Vi presentiamo in traduzione italiana un’altra analisi di Kirill Aleksandrov sulla strana fluttuazione dell’interesse di Petro Poroshenko dagli autocefalisti ortodossi agli uniati, che in sé potrebbe essere un mero voltafaccia di interessi politici, ma che assume risvolti inquietanti quando si considera la parte attiva avuta dagli uniati nei tentativi di colpi di stato che hanno destabilizzato l’Ucraina.

 
4 modi in cui i genitori annoiano i loro figli fino a portarli fuori dal cristianesimo

In questi giorni in cui riprendono gli studi, molte chiese ortodosse si attivano per riaprire i propri programmi di scuola domenicale per i bambini, in vista di una loro educazione cristiana. Il portale Pravmir ha pensato anche di darci un avvertimento ospitando un articolo dell’autrice ed educatrice evangelica americana Natasha Crain, che ci aiuta a riflettere se proprio questo programma di scuole domenicali ripetitive, assieme a un’assenza di conversazioni con i figli sui temi di fede che li potrebbero davvero motivare, non faccia in realtà poco bene e molto male ai bambini, portandoli fuori della vita della Chiesa come effetto di semplice noia. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Natasha Crain nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Il futuro di Rue Daru ancora in stallo

All'Assemblea generale di Rue Daru di sabato 7 settembre la votazione per passare sotto il patriarcato di Mosca ha registrato il 58,1% di voti a favore, ma questa maggioranza non ha raggiunto i due terzi necessari perché la delibera dell'Assemblea possa passare. Sarà pertanto necessaria un'altra votazione, e intanto l'Arcivescovado continuerà a vivere nella "terra di nessuno" di un'eparchia non riconosciuta.

In queste vicende si nota come l'eccessivo democratismo di queste procedure, che avrebbero dovuto estendersi a tutta la sterminata espansione della Chiesa russa secondo le delibere del Concilio del 1918 a Mosca, sia piuttosto inutile – e talora controproducente – nei casi di piccoli raggruppamenti di chiese in Occidente.

 
Una richiesta di preghiere

A funerale ormai avvenuto, per ragioni di riservatezza tutta torinese, vorrei chiedervi di pregare per il riposo dell’anima di mio padre, l’ingegner Guido Cassinasco (1923-2019, nella foto), che si è addormentato nel Signore venerdì scorso. Vi chiedo questo ricordo in preghiera anche e soprattutto perché mio padre è stato, in modo molto discreto, un grande benefattore della nostra parrocchia, permettendo che molte attività, incluso il sito parrocchiale, si potessero svolgere in modo più sereno e costruttivo. Se la vostra frequentazione di questo sito vi ha portato qualche beneficio, una preghiera sarà un segno di gratitudine davvero apprezzato.

Vostro in Cristo,

igumeno Ambrogio

 
Rue Daru al capolinea

Vi presentiamo in traduzione italiana le considerazioni di padre Andrew Phillips sui risultati della recente Assemblea generale dell’Arcivescovado di Rue Daru, e sulle immediate conseguenze dell’incapacità di questa riunione di arrivare a una decisione vincolante sulla proposta di riunificazione con la Chiesa russa.

 
A lezione di arti marziali da un metropolita

Il metropolita Mark di Vjatka e Slobodskoj, esperto di tecniche di arti marziali russe, mostra alcune di queste tecniche in occasione di una video-intervista, e cerca di spiegare la liceità del combattimento difensivo e la filosofia che sta dietro alla preparazione militare russa nei secoli.

 
Il pentimento non può essere sostituito o annullato

Vi presentiamo la traduzione italiana della lettera sulla chiesa scismatica ucraina inviata al Santo Sinodo greco da Demetrios Tselengidis (nella foto), professore di teologia dogmatica all'Università di Salonicco. Il professor Tselengidis si era già segnalato tre anni fa per uno studio critico del concilio di Creta, e continua a non fare sconti al Fanar sulla questione ecclesiologica ucraina.

 
Il clero della Chiesa greca pubblica una lettera aperta sulla "questione ucraina"

Il malsano attaccamento della Chiesa greca a tutto ciò che viene dal Fanar (che tiene di fatto la Chiesa greca in ostaggio di tutti i capricci patriarcali) ha ricevuto un duro colpo dalla lettera di 179 distinti chierici, monaci e laici della Chiesa di Grecia, di cui vi offriamo la traduzione italiana unita ad alcuni commenti in materia.

 
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