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Perché molti ortodossi del Patriarcato di Costantinopoli (inclusi alcuni monasteri del Monte Athos) non obbediscono al loro patriarca sulla questione dell’autocefalia ucraina?

Vi presentiamo nella sezione delle domande e risposte dei nostri documenti alcune riflessioni in risposta a un nostro caro corrispondente cattolico, confuso dalla gestione delle crisi nella Chiesa ortodossa.

 
Come la Chiesa ortodossa russa avrebbe fatto intrusione in America: la quarta risposta all'arcivescovo Chrysostomos

In un mega-articolo originariamente pubblicato in due parti, vi abbiamo condensato in traduzione italiana il quarto e ultimo saggio di Pavel Darovskij sulle affermazioni dell'arcivescovo Chrysostomos di Cipro, relativo alle presunte illiceità dell’autocefalia data da Mosca alla Chiesa ortodossa in America. Questo articolo chiude la serie di analisi delle accuse alla Chiesa russa nei rapporti con le Chiese georgiana, polacca e romena. Tralasciamo tutti i commenti personali che potrebbero sorgere nella nostra coscienza sulle figure meschine come quella dell'arcivescovo Chrysostomos, ma non possiamo non ricordare che abbiamo un dovere esplicito di non dire falsa testimonianza (è uno dei comandamenti di base che dobbiamo seguire), e speriamo che tutto questo materiale riceva dovuta considerazione quando saremo chiamati a valutare da che parte sta la verità storica nel mondo ortodosso.

 
Il patto rotto

Il blog Monomakhos ha ricevuto un paio di giorni fa un messaggio da un gruppo di sacerdoti anonimi della Chiesa ortodossa in America, che denuncia l’attitudine anti-ecclesiale (e francamente ai limiti del demenziale) del proprio episcopato nei tempi della crisi del Covid, e che vi abbiamo tradotto in italiano. Normalmente, le migliori regole dell’etichetta ecclesiale suggerirebbero di cestinare subito un messaggio anonimo, ma qui l’anonimato si giustifica ampiamente con le minacce di ritorsioni e provvedimenti episcopali. In pratica, i sacerdoti accusano i loro vescovi di avere svenduto la cura delle anime per andare dietro alla cura delle norme sanitarie, e ci sono molte tristi verità dietro questa denuncia.

 
Aggiornata la cronologia della crisi ucraina

Avendo avuto a disposizione alcune ore di tempo, abbiamo aggiornato a oggi la nostra cronologia della crisi ucraina, a cui abbiamo aggiunto circa un anno e mezzo di documenti e collegamenti che vi abbiamo pazientemente presentato dal 2019 al 2021. Se da una parte il ritardo nell’aggiornamento testimonia la nostra scarsa disponibilità di tempo ed energia (quando dobbiamo fare una scelta tra darvi un’ultima notizia oppure organizzare i dati per riferimenti futuri, preferiamo darvi la notizia corrente), dall’altra parte la mole del materiale ci indica come questa crisi ecclesiale sia la minaccia più grave alla Chiesa ortodossa dei nostri tempi.

 
Finestra sull’eremo

Il portale Hristos.it offre ai suoi lettori una nuova rubrica, “Finestra sull’eremo”, con la quale potremo vedere dall’interno la vita di un monastero della Chiesa ortodossa serba. È un’opporunità rara, perché non sono molti i monasteri ortodossi secolari il cui abate parla perfettamente l’italiano. Il nostro caro confratello, lo ieromonaco Andrej del monastero di Visoki Dečani, è stato da pochi mesi promosso a igumeno del monastero di Crna Reka, uno degli storici insediamenti monastici dell'eparchia di Ras e Prizren (la diocesi che copre il territorio del Kosovo e Metohija, anche se Crna Reka si trova a pochi chilometri entro i confini della Repubblica serba). Osservate il primo video, “Teofania”, per vedere i monaci che lasciano l’eremo per andare a fare la benedizione delle acque della sorgente, e preparatevi ad altri sguardi attraverso questa “finestra” davvero provvidenziale per il pubblico di lingua italiana.

 
Chiesa ortodossa ucraina, monachesimo morto ed Epifanij il misericordioso: su cosa Kuraev ha ragione e su cosa ha torto

Vi presentiamo in traduzione italiana il saggio di Kirill Aleksandrov sulla recente intervista al diacono sospeso Andrej Kuraev, che l’intervistatore ha voluto strumentalizzare e farne un sostenitore dell’autocefalismo ucraino, con effetti quanto meno curiosi.

 
Patriarca Kirill: osservate i comandamenti per resistere alle prove apocalittiche di oggi

In una predica tenuta lunedì 1 febbraio 2021, il patriarca Kirill ha collegato l’osservanza dei comandamenti divini al superamento delle prove apocalittiche che stiamo vivendo.

 
Diversi scismatici si sono pentiti dei sequestri di chiese a Rovno

Il metropolita Antonij (Pakanich), cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, rivela una notizia davvero positiva: un gruppo di scismatici nell’Ucraina nord-occidentale ha espresso pentimento per avere sequestrato una chiesa, affermando di non aver capito sul momento quel che stavano facendo. Ecco una riprova che il ritorno degli scismatici alla Chiesa è perfettamente possibile, se si effettua nel modo tradizionalmente accettato.

 
I preti dovrebbero avere un solo scopo sui social media: condurre le persone a Cristo

Eccovi alcune riflessioni sui consigli del patriarca Kirill al recente incontro diocesano di Mosca, rivolta ai preti con una presenza sui social media: come i sacerdoti dovrebbero sottolineare sempre la partecipazione alla vita parrocchiale, senza basarsi su “parrocchie virtuali” illusorie, e senza cercare compensi per la propria attività online.

 
L'Ucraina torna al tempo della persecuzione della Chiesa

L'arcidiacono Andrej Palchuk (nella foto) di Odessa mette i fedeli sull’avviso di nuove possibili persecuzioni, dopo un recente “sinodo” degli scismatici che si legge in tutto e per tutto come un programma politico di prevaricazione.

 
Il metropolita Athanasios ai credenti ucraini: rimanete fedeli al metropolita Onufrij

Il metropolita Athanasios (Nikolaou, nella foto) di Limassol ha inviato al popolo ortodosso ucraino un commovente messaggio di solidarietà, dopo essere rimasto edificato dalle recenti testimonianze di fede dei cristiani perseguitati della Chiesa canonica.

 
Un appello a essere fedeli all'Ortodossia e all'ellenismo

Padre Ioannis Fortomas, il prete greco di cui vi abbiamo annunciato a Capodanno il passaggio alla ROCOR, non intende  far dimenticare la sua voce, e ha scritto un appello che vi presentiamo in traduzione italiana, in cui il nuovo corso del Patriarcato di Costantinopoli è indicato non solo come pseudo-Ortodossia, ma anche come perversione del vero ellenismo.

 
Il nazionalismo non è cristiano

Nella sezione “Etica” dei documenti vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione sulla necessità dei cristiani di evitare il nazionalismo: una lezione molto importante nel mondo ortodosso di oggi, come ci insegna il dramma della crisi ucraina. Studiamo diversi riferimenti biblici per iniziare a considerare quello che negli obiettivi delle nostre vite appartiene a Cesare e ciò che è dovuto a Dio.

 
I problemi del cambiamento di nome della Chiesa ucraina

Vi abbiamo tradotto due articoli di analisi sul tema apparentemente di sottigliezza burocratica, ma in realtà di devastante impatto sociale e religioso, dei tentativi di rinominare la Chiesa ortodossa ucraina in "Chiesa ortodossa russa in Ucraina". La prima analisi, di Konstantin Shemljuk, riguarda le possibili intimidazioni ai giudici che devono difendere la Costituzione ucraina da questa proposta legale (che, oltre che una porcata morale di prim’ordine, è palesemente anticostituzionale); la seconda analisi, di Kirill Aleksandrov, spiega in dettaglio perché i veri ortodossi ucraini non possono accettare questo nuovo nome, neppure se presentato come innocuo espediente politico.

 
Come fu eletto il patriarca Athenagoras

Fin da un articolo di otto anni fa, il nostro sito ha cercato di spiegare come la figura del patriarca Atenagora (grande eroe del riavvicinamento ecumenico tra cattolici e ortodossi) sia giunta alla ribalta esclusivamente per motivi politici. Un recente articolo dello storico ortodosso americano Matthew Namee, che vi presentiamo in traduzione italiana, conferma questi dati con osservazioni parallele dalla storia dei magnati greci del mondo del cinema americano.

 
Il problema principale del mondo ortodosso contemporaneo

Con la sua abituale sincerità, unita a una buona conoscenza della situazione interna della Chiesa ortodossa, padre Andrew Phillips ci presenta un’analisi piuttosto accurata dei suoi punti deboli, che ci spinge a rivalutare il nostro grado di impegno cristiano.

 
Una mano tesa alla Chiesa Apostolica Armena

Il giorno della festa del Santo Incontro, abbiamo avuto il piacere di avere la visita di un gruppo dei fedeli armeni di Torino, accompagnati da padre Tirayr Hakobyan, parroco della chiesa dei santi 40 martiri di Sebaste a Milano.

Ormai la comunità armena di Torino si è sviluppata abbastanza per avere una propria vita di culto, e la nostra parrocchia offre volentieri tutto il supporto possibile per far nascere una chiesa armena a Torino. Per noi è solo un modo di applicare l’insegnamento del nostro Signore sull’ospitalità cristiana, ma speriamo anche di realizzare i sogni dei ponti fra Torino e l’Armenia, coltivati da molti nostri concittadini nell’ultimo secolo (il più illustre di questi è sicuramente il dottor Nishan Der Stepanian, ancor oggi noto ai torinesi per aver insegnato loro la lavorazione dello yogurt, e che dal 1915 al 1918 pubblicò a Torino il periodico Armenia, intermente in italiano, che servì a sensibilizzare il popolo italiano al genocidio degli armeni).

In attesa di incontrare spesso a Torino padre Tirayr, vi invitiamo a conoscerlo attraverso questa intervista da lui rilasciata nello scorso mese di ottobre presso la chiesa armena di Milano.

 
In che modo il suo “difensore in prima linea” protegge l’Ortodossia?

Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi di Konstantin Shemljuk sulle ultime affermazioni dell’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto). L’autore della tanto discussa tesi del “primo senza eguali” è giunto a definire il suo patriarca “difensore in prima linea dell’Ortodossia”: Shemljuk valuta ogni possibilità di questa “difesa”, per lasciarci convinti che l’Ortodossia non ha oggi bisogno di alcun nemico particolare, vista l’entità del danno che le infliggono i “difensori” come il patriarca Bartolomeo e i suoi seguaci.

 
l'Unione degli avvocati ortodossi è stata fondata per proteggere la Chiesa ucraina perseguitata

Dopo l'Unione dei giornalisti ortodossi, che in questi anni ha fatto tanto per informare sulla crisi ucraina da parte della Chiesa canonica perseguitata, è nata anche un’unione di legali, che si batterà per proteggere i diritti di comunità, chierici e fedeli che hanno sofferto i soprusi da parte dei briganti sostenuti da Costantinopoli. Vi presentiamo la notizia in traduzione italiana, sperando che anche questo gruppo possa contribuire a ripristinare la verità e la giustizia per gli ucraini ortodossi.

 
L'ordinazione non canonica di un diacono georgiano da parte del patriarca Bartolomeo danneggia i rapporti con la Chiesa georgiana

Attraverso l’ordinazione (nella foto) di un diacono della Chiesa georgiana privo di lettere dimissoriali (una violazione di prim’ordine del dritto canonico), il patriarca Bartolomeo continua la normale linea della logica fanariota: i canoni non sono più le norme che regolano la convivenza dei cristiani ortodossi, ma sono ciò che il Trono ecumenico vuole che sia, a seconda delle sue convenienze. E a farne le spese non solo le singole Chiese locali (come in questo caso la Chiesa georgiana), ma tutta la Chiesa ortodossa nel suo insieme.

 
Il metropolita Porfirije di Zagabria eletto nuovo patriarca della Chiesa serba

Giovedì 18 febbraio il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa serba ha eletto come proprio quarantesiesimo patriarca il cinquantanovenne metropolita Porfirije (al secolo Prvoslav Perić, nella foto) di Zagabria e Lubiana, già igumeno del monastero di Kovilj presso Novi Sad, vescovo titolare di Jegar (Eger, in Ungheria) e vicario dell'eparchia di Bačka.

Molti anni al nuovo patriarca!

 
I falsi pastori e il Vangelo: si possono raccogliere fichi dai rovi?

Vi presentiamo in traduzione italiana un’altra analisi di Kirill Aleksandrov, ricca di diversi dati sui protagonisti dello scisma ucraino, che mostra quanto siano vane le speranze di tutti quanti ancora aspettano qualche buon risultato dal piano ucraino dei fanarioti.

 
5 importanti scoperte bibliche di archeologi contemporanei

Vi presentiamo una breve rassegna di Oleg Karpenko, della rivista Foma, e di Sergej Kovach, insegnante dell'Accademia teologica di Kiev. Le recenti scoperte archeologiche che confermano le narrazioni della Bibbia ci aiutano a reintegrare i racconti delle Sacre Scritture nella storia del mondo e nei nostri punti di riferimento personali.

 
Perché 'Orthodox England' e perché la Chiesa fuori dalla Russia?

Osserviamo in traduzione italiana le risposte di padre Andrew Phillips ad alcune domande sulle sue scelte di fede e di attività sul web, oltre che sulla specificità della ROCOR nello sviluppo della Chiesa ortodossa nel mondo.

 
"Smettetela di provocarci!" – Costantinopoli impone alla Chiesa cecoslovacca di rinunciare all'autocefalia data nel 1951 da Mosca

È veramente triste vedere come le pretese di primato “senza eguali” di Costantinopoli si siano ormai ridotte al livello del bullismo da strada. Se questa affermazione può sembrarvi esagerata, e se non vi sentite deboli di stomaco, leggete il testo della recente lettera del patriarca Bartolomeo all’arcivescovo Mikhail di Praga (nella foto), che vi presentiamo in traduzione italiana assieme ad alcune opportune note di spiegazione.

 
Lo spettro della terza unione con i cattolici non è più uno spettro

Eccovi in traduzione italiana l’analisi di Kirill Aleksandrov su un tema che per tanti anni è stato visto come pura utopia, ma che con l’approssimarsi dell’anno 2025 (e del centenario del primo Concilio di Nicea) rischia di far naufragare il dialogo tra ortodossi e cattolici sugli scogli delle pretese fanariote.

 
Due dichiarazioni edificanti

Mentre la crisi ucraina continua a portare dolore da gli ortodossi in Uncraina e altrove, vi presentiamo due dichiarazioni che aiutano a riprendere coraggio. Il metropolita Isaias di Tamassos (nella foto) afferma in un’intervista che se ci sono influenze indebite sulla Chiesa di Cipro, queste non vengono certo dalla Chiesa russa; il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina, ricevendo in un congresso alla Lavra delle Grotte i rappresentanti delle comunità perseguitate da sequestri e intimidazioni, ha ricordato loro che la loro resistenza è la prova della loro fedeltà a Dio e alla Chiesa.

 
L'ellenismo nel contesto della storia cristiana

Padre Ioannis Fortomas è davvero un dono dal cielo per l’Ortodossia russa. Come figlio della Chiesa greca che ha avuto il coraggio di ribellarsi alle ingiustizie del Fanar, nessuno può accusarlo di avere capito male il senso spirituale del suo popolo. Anzi, sono proprio le persone come lui a poter far capire a tutti gli ortodossi la vera profondità del messaggio dell’Ortodossia greca, che oggi il Patriarcato di Costantinopoli sta travisando per fini meschini. Oggi vi presentiamo in traduzione italiana una sua introduzione al tema dell’ellenismo, a cui seguiranno altri approfondimenti, sui quali speriamo di rimanere sintonizzati.

 
Direi a Bartolomeo: presto lei guarderà Dio negli occhi, cosa gli dirà?

Vi presentiamo una testimonianza di prim’ordine, da parte della presbitera Uljana Taborovets (nella foto) del villaggio di Berest'e, regione di Rovno, che in qualità di vittima di sequestri e persecuzioni ha partecipato al recente congresso alla Lavra delle Grotte di Kiev.

 
Che cosa faranno gli scismatici ucraini dopo il loro ritorno alla Chiesa canonica?

Uno dei caratteri della vera Chiesa – che, dopo tutto, è l’arca della salvezza – è di avere in sé un posto per tutti, anche per gli scismatici che vogliono fare ritorno alla Chiesa pur mantenendo le loro simpatie politiche. Padre Nikolaj Danilevich (nella foto) ci offre una prospettiva di come gli scismatici ucraini, se il loro desiderio è veramente un’Ucraina a misura d’Occidente, possono perseguire quello scopo nella Chiesa canonica, senza creare false chiese dividendo i fedeli.

 
In che modo i cristiani spiegano la necessità del battesimo?

Eccovi in traduzione italiana la risposta a una serie di quesiti sulla necessità del battesimo, che ci sono stati posti da diverse persone che si stanno accostando alla Chiesa ortodossa. Più ancora che una serie di spiegazioni sulla modalità della ricezione nella Chiesa, siamo convinti che sia importante iniziare a ripensare il battesimo, e riuscire a spiegare chiaramente ciò che il battesimo è e ciò che non è: solo a quel punto avremo la possibilità di parlare delle varietà di pratiche battesimali nella storia e di come queste siano state viste in modi differenti.

 
Nemmeno gli studenti sono immuni dal terrore dello scisma ucraino

Il recente convegno che ha dato voce a Kiev ai cristiani perseguitati della Chiesa canonica riserva molte sorprese. Per esempio, abbiamo avuto la testimonianza di una studentessa della Bucovina, Khristina Veluschak (nella foto), che oltre alle minacce in chiesa ha subito un costante bullismo a scuola, in un ambiente che per legge dovrebbe essere neutrale verso tutte le posizioni religiose.

 
Lo scopo della creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" è la distruzione dell'Ortodossia

In un suo recente rapporto, di cui vi offriamo una notizia in italiano, l'arcivescovo Leonid (Gorbachev, nella foto) di Vladikavkaz e dell'Alania ci ricorda che lo scisma ucraino è tutt’altro che un trascurabile problema locale, ma forse la più grave minaccia per la Chiesa ortodossa dai tempi della rivoluzione russa.

 
Costantinopoli ha agito contro la tradizione ecclesiale in Ucraina

La prima intervista al nuovo patriarca Porfirije (nella foto) conferma la posizione della Chiesa ortodossa serba, non dalla parte di un patriarcato o di un altro, ma a favore dell’ordine canonico della Chiesa.

 
Eterna memoria al vescovo Atanasije

Il 4 marzo 2021, all'età di 83 anni, si è addormentato nel Signore a Trebinje sua Grazia Atanasije (al secolo Zoran Jevtić, nella foto), vescovo emerito di Zahumlje e dell'Erzegovina.

Era stato tonsurato monaco nel 1960 da san Justin Popović, aveva studiato a Halki, ad Atene e a Parigi, ed era un esperto patrologo e traduttore biblico. Per molti anni è stato docente e decano della facoltà teologica di Belgrado, nonché un autore piuttosto conosciuto nel mondo teologico.

La Chiesa ortodossa serba perde con lui una delle sue voci più lungimiranti e profetiche.

Eterna Memoria! Вјечнаја памјат!

 
I filosofi greci che prefigurano Cristo

Dopo avere ricevuto ripetute richieste di spiegazioni tra il rapporto tra filosofia e fede cristiana, ci è sembrato interessante portarvi a fare un viaggio al monastero della Grande Meteora, dove si trova una parete affrescata con le immagini di un certo numero di filosofi, in maggioranza pagani. A chi si chiede se una simile iconografia sia appropriata al contesto di un luogo sacro, ricordiamo che spesso, nei secoli della turcocrazia, il nartece (vestibolo) e i portici esterni delle chiese erano utilizzati come scuole, e queste immagini non facevano altro che sottolineare il ruolo della letteratura e del pensiero del mondo antico come strumenti propedeutici alla rivelazione cristiana.

 
Cristo ha comandato l'unità universale?

Vi presentiamo in traduzione italiana un’analisi di Kirill Aleksandrov, che ci parla del tema del vero e falso ecumenismo nella prospettiva degli ortodossi ucraini.

 
Le reazioni dei credenti ucraini alle persecuzioni

Il congresso delle comunità perseguitate a Kiev ha avuto il merito di far salire il livello d’attenzione agli abusi commessi dagli scismatici contro la Chiesa canonica. Da una parte il politologo Ruslan Bortnik (nella foto) lancia un avviso ai fedeli, ricordando loro che le pressioni politiche possono cessare solo se essi troveranno il coraggio di protestare in massa, come hanno fatto i fedeli del Montenegro; dall’altra il vescovo Viktor di Baryshevka offre un aggiornamento su queste proteste, che di fatto stanno iniziando in forma civile e pacifica in tutto il paese.

 
Tempo di fedeltà pieno di grazia, o accettazione dell'abito nuziale di Cristo

L'arciprete Igor' Rjabko ci offre una radiografia di chi siano i "fedeli" che soffrono per Cristo in Ucraina e nel mondo, divenendo degni del suo regno.

 
Il capo del Fanar trova scuse per il suo crimine ecclesiale?

Il patriarca Bartolomeo dona nuova profondità al detto “chi si scusa si accusa”, secondo la recente riflessione del portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l'arciprete Nikolaj Danilevich: quest’ultimo ci fa notare come la continua ansia di giustificazione della correttezza delle sue decisioni potrebbe mascherare il bisogno che il patriarca sente di mascherare la realtà.

 
L'ellenismo nel mondo moderno

Padre Ioannis Fortomas, dopo aver introdotto per noi il tema dell’ellenismo in un quadro storico, ci guida in un’analisi dei risultati degli ultimi decenni di conduzione dell’ellenismo al di fuori della Grecia moderna. Purtroppo, le sue conclusioni portano a dubitare della saggezza della gestione del Patriarcato di Costantinopoli: i dati del mondo di cultura greca parlano di una progressiva decadenza del cristianesimo ortodosso, dal quale si sono staccati ormai nove su dieci di quelli che si identificano come greco-americani.

 
Vescovo ceco allineato con Costantinopoli e gli scismatici espelle uno stimato sacerdote, provocando uno scandalo in tutta la Chiesa

Vi presentiamo in traduzione italiana la cronaca dell’ultimo patetico scandalo del vescovo Isaias (Slaninka, a destra nella foto) di Šumperk, che non contento di agire come quinta colonna del Fanar in Moravia, si mette anche a picconare la sua stessa Chiesa locale. Quando diciamo che oggi il Patriarcato di Costantinopoli è IL problema dell’Ortodossia, vorremmo che questa affermazione fosse capita osservando attentamente quel che fanno i partigiani del “primo senza eguali” nel mondo ortodosso, e realizzando quanto costoro stiano operando contro la vita stessa della Chiesa.

 
La preghiera di assoluzione sui defunti

Un aspetto curioso dei funerali ortodossi è costituito dalla preghiera di assoluzione funebre, che il celebrante legge sul corpo del defunto. Da cosa proviene l’uso di questa preghiera? E perché si fa? A queste domande risponde in traduzione italiana l’articolo che vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
In memoriam: madre Moisseia (Bubnova)

L'8 marzo 2021, a Gerusalemme, si è addormentata nel Signore all'età di 79 anni madre Moisseia (Bubnova, nella foto), che era stata dal 1997 al 2017 badessa del convento dell'Ascensione sul Monte degli Ulivi.

Madre Moisseia aveva iniziato la sua vita monastica a Gerusalemme nel 1975, e sotto la sua guida si sono formate novizie e monache provenienti da molti paesi e da molte comunità, inclusa la nostra stessa parrocchia di Torino.

Вечная память! Eterna memoria!

 
Vladyka Onufrij chiede preghiere speciali in Quaresima

Lunedì avrà inizio la Grande Quaresima ortodossa; come nei sette anni passati, il metropolita Onufrij chiede un particolare sforzo di preghiera, benedicendo una regola di preghiera personale più intensa e permettendo processioni della Croce in ogni diocesi alla Domenica dell’Ortodossia. Negli ultimi giorni c’è stato un inasprimento degli scontri della mai sopita guerra civile, e anche se potrebbe essere difficile che il conflitto si intensifichi proprio nei giorni della Quaresima (in passato è stato vero il contrario: nel 2014 il golpe a Kiev ebbe il suo punto di svolta all’Epifania, e le morti nel Donbass iniziarono a Pasqua), non si può dare per scontato nulla in una guerra fratricida: forse le preghiere e le manifestazioni pacifiche non dovrebbero rimanere retaggio dei soli ortodossi ucraini, ma dovrebbero coinvolgere anche i fedeli ortodossi di tutto il mondo.

 
Tre saggi di padre Andrew Phillips

Eccovi ben tre articoli recenti tradotti dal blog del nostro confratello inglese.

1) È ora che l'intera Chiesa ortodossa offra una forte opposizione al Patriarcato di Costantinopoli, caduto nella morsa degli intrighi atei di Washington: un saggio dal titolo che si spiega abbastanza bene da solo.

2) Le conseguenze del Covid: alcuni commenti di buon senso su ciò che la crisi del Covid ha portato negli ambienti di chiesa.

3) Il problema delle parrocchie: considerazioni, ricordi personali e suggerimenti per chi si chiede cosa costituisca davvero una parrocchia, e per chi desidera che le nostre parrocchie non siano esperimenti dalla vita breve.

 
Funzioni settimanali della Grande Quaresima

Nella Grande Quaresima, da mercoledì 17 marzo a venerdì 23 aprile 2021, oltre alla Veglia del sabato e alla Liturgia della domenica, avremo funzioni in questi giorni:

Ogni mercoledì, ore 18: Liturgia dei Presantificati

Ogni giovedì, ore 19: Inno Acatisto a san Nicola

Ogni venerdì, ore 10: Liturgia dei Presantificati

Ogni venerdì, ore 19: Inno Acatisto alla Madre di Dio

 
Perché alcuni alimentano l'odio, mentre altri sono presi di mira in casi penali?

Di fronte all’ennesimo caso di doppi standard giuridici in Ucraina (un blogger che muove critiche ragionate agli scismatici è sotto accusa per istigazione all’odio religioso, mentre i rappresentanti degli scismatici vomitano quotidianamente accuse non circostanziate e ben più meritevoli della stessa accusa penale... e restano impuniti), Kirill Aleksandrov ci invita a considerare che nell’attuale Ucraina, che si professa antisovietica ed europeista, vigono ancora gli stessi principi di opportunismo legale tipici dell’Unione Sovietica. Leggiamo l’articolo in traduzione italiana, e non dimentichiamoci di continuare a stigmatizzare l’ingiustizia.

 
Il metropolita Timotheos di Vostra parla in difesa dei credenti ucraini

Il metropolita Timotheos (Margaritis, nella foto) di Vostra, uno dei vescovi del Patriarcato di Gerusalemme che per la sua buona conoscenza del russo ha sempre servito come figura di contatto con il Patriarcato di Mosca, ha inviato un messaggio video ai credenti della Chiesa ortodossa ucraina, pronunciando parole di grande sdegno per il comportamento degli scismatici. Vi presentiamo questo video assieme alla traduzione italiana della notizia.

 
Una nuova icona: santa Caterina insegna ai filosofi della corte d'Alessandria

Andrew Gould ha realizzato insieme all’iconografa Natalia Aglitskaja un’insolita icona di santa Caterina d’Alessandria (nell’immagine a fianco), di cui ci offre una dettagliata descrizione. Vi abbiamo tradotto e presentato questo progetto perché pensiamo che sia ideale per capire come riportare una mente ecclesiale ortodossa nell’Occidente cristiano. Molte volte, attorno a noi, vediamo testimonianze tardive di episodi della vita di santi ortodossi, di cui (come in questo caso) non esistono versioni iconografiche ortodosse. Dovremmo per questo abbandonare queste parti della nostra eredità cristiana? Secondo Andrew Gould (e anche a nostro modesto parere), niente affatto! Riscoprire queste tracce, e reintegrarle nell’espressione ecclesiale ortodossa, è uno dei migliori segni di come il messaggio dell’Ortodossia sia davvero universale. Tocca a noi fare tesoro di testimonianze come questa e saperle ripresentare alla luce di una fede perenne.

 
La Liturgia dei doni presantificati: qual è il significato di questa funzione speciale della Grande Quaresima?

Abbiamo iniziato le funzioni quaresimali con la Liturgia dei doni presantificati: leggiamo in traduzione italiana la spiegazione dell'igumeno Siluan (Tumanov), che ci porta attraverso un’analisi della funzione e della sua storia a capirne l’importanza nel cammino della Grande Quaresima.

 
50° anniversario della tonsura monastica del metropolita Onufrij

In un giorno importante per il primate della Chiesa ucraina e per tutto il suo gregge, vi presentiamo alcuni dati sul cinquantesimo anniversario della tonsura monastica del metropolita Onufrij. L’anniversario di una tonsura non è un’occasione di grandi festeggiamenti (che non sarebbero in linea con lo scopo del monachesimo), ma aiuta a riflettere sul servizio offerto a Dio e alla Chiesa (chi vi scrive ha compiuto da pochi giorni i 25 anni dalla sua tonsura, e ne sa qualcosa...). Il servizio di vladyka Onufrij è molto significativo per noi, in una parrocchia che fin dai primi anni della sua formazione egli ha voluto seguire dall’Ucraina con un’attenzione speciale. La nostra riconoscenza nei suoi confronti non dovrebbe essere da meno.

 
Perché dovremmo andare alle processioni della Croce nel giorno del Trionfo dell'Ortodossia

Il metropolita Onufrij ha invitato i fedeli ucraini a iniziare, alla prima domenica della Grande Quaresima, una serie di processioni della Croce in tutte le diocesi, continuando il modello che in Montenegro ha portato al rovesciamento del governo anti-ortodosso. Trattandosi di manifestazioni pacifiche, queste saranno rispettose delle misure anti-Covid, e non c’è da stupirsi che all’improvviso siano state imposte restrizioni alle processioni religiose proprio a Kiev... ma restiamo fiduciosi che non esista alcuna misura “sanitaria” che possa frenare il contagio della libertà e dell’autodeterminazione dei cristiani.

 
Patriarca Porfirije di Serbia: riconsacreremo e ricostruiremo le chiese attaccate in Kosovo

Di fronte a una nuova ondata di vandalismi contro le chiese ortodosse in Kosovo e Metohija, il patriarca Porfirije (nella foto) inizia la Grande Quaresima presso l'antico Patriarcato di Peć, e annuncia la resistenza pacifica alle persecuzioni, attraverso la preghiera per i persecutori e la ricostruzione delle chiese danneggiate.

 
Le processioni della Croce in Ucraina

Stanno arrivando le testimonianze delle processioni della Croce tenute al termine della Liturgia del Trionfo dell'Ortodossia in tutte le diocesi della Chiesa ortodossa ucraina (almeno, in quelle dove le processioni non sono state vietate per ragioni che, per amor di pace, definiremo sanitarie).

Aspettiamo nei prossimi giorni una serie di approfondimenti su questi eventi, e per ora vediamo i video delle celebrazioni.

1) A Severodonetsk

2) A Zaporozh'e

3) A Kherson

 
Il blocco delle processioni: giusto o sbagliato?

Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi che Kirill Aleksandrov aveva preparato prima della Domenica del Trionfo dell'Ortodossia, in cui in significative città ucraine (tra cui la capitale) sono state rimandate le processioni della Croce. Da una parte, Aleksandrov riflette sulle motivazioni del blocco (ufficialmente per misure anti-Covid, ma è facile intravedere misure anti-Ortodossia), e dall’altra sottolinea la reazione pacifica della Chiesa ortodossa ucraina, disposta a rinunciare anche alle proprie legittime proteste contro le discriminazioni per rispetto della legalità del proprio paese.

 
Ognuno dovrebbe avere la propria misura di digiuno

Vladyka Onufrij ci offre una buona lezione di ortoprassi, spiegandoci che il digiuno è molto importante nel nostro cammino di fede, ma anche che la sua pratica non può essere standardizzata su una serie di regole da applicare a tutti allo stesso modo. Facciamo in modo di non scordare mai questa lezione, e di continuare a ripeterla chiunque affronta la pratica del digiuno.

 
Si avvicina il tempo di particolari eroismi e tentazioni spirituali per la Chiesa ortodossa ucraina

Almeno di fronte alle crisi che sappiamo di dover affrontare prima o poi, è sempre meglio essere preparati: diamo dunque un’occhiata al quadro con cui il metropolita Kliment (Vecherja) di Nezhin e Priluky tratteggia l’immediato futuro della Chiesa ortodossa ucraina, un futuro da cui dipende la stabilità e la libertà dell’intero mondo ortodosso.

 
Intervista all'arcivescovo Juraj della Chiesa delle Terre Ceche e della Slovacchia

Vi presentiamo, in un unico lungo testo, la splendida intervista in tre parti fatta recentemente da Jesse Dominick di Orthochristian.com all’arcivescovo Juraj (Stránský, nella foto) di Michalovce e Košice. Siamo molto grati per quest’intervista, che ci fa conoscere da vicino molti particolari della meno conosciuta fra tutte le Chiese autocefale ortodosse. Nell’intervista, vladyka Juraj ci racconta la storia della più antica Chiesa di lingua slavonica, delle difficoltà della sua nascita e sviluppo, dei problemi che deve affrontare in questi anni, del ruolo di un vescovo giovane in una Chiesa minoritaria, e delle opportunità spirituali offerte dalla recente pandemia. Apprendiamo con piacere dall’intervista che sua Eminenza sta facendo uno sforzo particolare per imparare la lingua italiana, e ci fa un immenso piacere condividere con lui le sue stesse parole in italiano. Speriamo che in uno dei suoi viaggi in Italia abbia la possibilità di benedire anche la nostra parrocchia con la sua visita, e per intanto facciamo tesoro delle sue parole ed esperienze.

 
Metropolita Tikhon di Pskov: la campagna decennale anti-alcolismo si è dimostrata incredibilmente efficace

Una delle influenze positive della Chiesa in Russia si può vedere nell’aiuto a un graduale abbandono dell’alcolismo, che nonostante i luoghi comuni, non era un vizio particolarmente russo finché l’imposizione del comunismo non lo lasciò come una delle poche valvole di sfogo socialmente tollerate. L’era post-sovietica ha visto un’ulteriore recrudescenza dell’alcolismo, il parte per le situazioni di abbandono di valori che si sono diffuse. Oggi, il metropolita Tikhon (Shevkunov, nella foto) di Pskov annuncia i risultati della campagna che per un decennio ha visto la Chiesa in primo piano nella riduzione dei consumi di alcolici e di tutti i drammi a essi collegati.

 
Il Covid-19 e i suoi vaccini

Ascoltiamo alcune parole di buon senso da parte di padre Andrew Phillips sul tema molto discusso (ma poco capito) della pandemia e delle vaccinazioni.

 
San Paissio sulla paura dei germi e degli oggetti sacri

Padre John Whiteford ha scelto per noi alcuni passi dai consigli spirituali di san Paissio l'Athonita, particolarmente rilevanti in questi tempi, sulla paura dei germi e sulle nefaste conseguenze spirituali di quest’attitudine nella vita ecclesiale.

 
Ortodossia – "mondo russo" – prigione: cosa stanno preparando i "servi del popolo" per la Chiesa ortodossa ucraina

Quando si criminalizzano le idee non perché queste idee siano portatrici di odio e discriminazione, ma semplicemente perché tali idee non collimano con le nostre, siamo entrati nel pieno totalitarismo. Vi preghiamo di leggere con attenzione l’analisi di Kirill Aleksandrov, che vi spiega come ormai anche dichiarare la propria fedeltà all’autentica Chiesa ortodossa sia sul punto di diventare un crimine in Ucraina.

 
Quando il cristianesimo perde il suo antico nome

Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione tratta da una predica di padre Aleksandr Shargunov sul sale della fede cristiana che perde il suo sapore, riducendosi a banale e inefficace oggetto da museo: un pericolo degli ultimi tempi del cristianesimo, di cui dobbiamo essere tutti ben coscienti.

 
La Chiesa slovacca protesta contro le restrizioni sanitarie invasive

Il metropolita Rastislav (Gont, nella foto) di Prešov e l'arcivescovo Juraj di Michalovce e Košice hanno espresso il 24 marzo la posizione della Chiesa ortodossa slovacca contro un regime tra i più restrittivi al mondo nei confronti delle attività religiose.

 
Intervista al metropolita Isaias della Chiesa di Cipro

Il metropolita Isaias di Tamassos e di Orinis, monaco del monastero di Kykkos (al secolo Spiridon Georgakis, nella foto), è stato citato più volte nel contesto della crisi ucraina, ma raramente ha avuto lo spazio sufficiente per raccontare il cammino della sua vita. Colmiamo questa lacuna con la traduzione italiana dell’intervista fatta a sua Eminenza da Emil Poligenis per Romfea, e vi presentiamo una originale e interessante testimonianza dalla Chiesa ortodossa di Cipro.

 
Appello di un milione di credenti ucraini al presidente Zelenskij

La maggioranza silenziosa dell’Ucraina sta cominciando a non essere più tanto silenziosa: ieri, un appello con oltre un milione di firme è stato consegnato al presidente ucraino Zelenskij perché annulli, usando le sue prerogative presidenziali, le leggi anti-ortodosse emanate negli ultimi tempi. Vi presentiamo il testo completo dell’appello, oltre al video della consegna delle firme, che potete vedere qui sotto.

 
Un rapporto sconvolgente sul patriarca Atenagora

Un recente rapporto su attività ecumenistiche davvero estremiste del patriarca Atenagora è stato pubblicato il 1 aprile (verrebbe da pensare a uno scherzo, se non ci fossero foto di documenti e riferimenti bibliografici precisi) su uno dei blog del nostro amico greco John Sanidopoulos. Vi presentiamo la versione italiana, che al di là dell’analisi delle eccentricità del patriarca (servire come rabbino per una congregazione di ebrei, scegliere un derviscio musulmano come confessore) può aiutare a spiegare molti degli aspetti della presente discordia tra il Fanar e l’Ortodossia.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza (gennaio-marzo 2021)

Eccovi una raccolta delle ultime domande e risposte presentate da padre Andrew Phillips sul suo blog. Gli argomenti riguardano la questione della fede e delle opere, i vaccini e le teorie del complotto, temi liturgici e di varietà rituali, alcune spiegazioni sulla storia della tensione tra il metropolita Antony Bloom e padre Sophrony Sakharov, oltre a note sulla creazione di una Chiesa locale.

 
9 esempi delle bugie del funzionario del Tomos

Che i politici raccontino balle, è un fatto abbastanza comune; non sempre, tuttavia, si riesce a raggiungere un concentrato di falsità come quello mostrato nella recente intervista a Rostislav Pavlenko (nella foto), deputato del partito di Poroshenko ed ex negoziatore del Tomos per gli scismatici ucraini. Forse le menzogne devono servire anche come cortina fumogena per nascondere che è stata proprio la disgraziata vicenda del Tomos a portare Poroshenko alla più umiliante disfatta elettorale degli anni recenti. Seguiamo comunque l’analisi dell’intervista fatta da Jaroslav Nivkin dell’Unione dei Giornalisti ortodossi, per capire come ci siano ancora politici a cui non sono bastati settant’anni di lezioni di persecuzioni comuniste, per riuscire a imparare a non strumentalizzare la Chiesa.

 
Una risposta a un articolo di Maurizio Blondet

Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti una nostra risposta a Maurizio Blondet (nella foto), che ha dedicato un articolo al tempo stesso elogiativo e critico al più recente libro del nostro parrocchiano Mario Marchisio. Al di là di un dibattito di idee tra autori, il nostro dialogo con Blondet è un confronto tra cattolici e ortodossi su un tema teologico, quello delle sofferenze riparatrici, che le dottrine degli uni e degli altri non vedono allo stesso modo, o con la stessa centralità.

 
Video su padre Seraphim Rose

Vi presentiamo un video recente (in russo con sottotitoli in inglese) sulla figura di padre Seraphim Rose e sulla sua influenza su migliaia di cristiani ortodossi nel mondo:

 
La voce di milioni di credenti della Chiesa ortodossa ucraina: un appello impossibile da ignorare

Vi presentiamo un’attenta analisi di Taras Rebikov sul milione di firme di credenti ucraini che si sono appellati al presidente Zelenskij per far cessare le leggi anti-ortodosse nel loro paese.

 
Ne resterà soltanto uno: perché i "vescovi della Chiesa ortodossa dell'Ucraina" si prendono le chiese gli uni dagli altri?

Per anni abbiamo sottolineato come gli scismatici ucraini NON SONO LA CHIESA, non solo in base a qualche canone o principio ecclesiastico, ma nella loro stessa essenza. Oggi cominciamo a vederne una prova nei luoghi in cui, non potendo più cannibalizzare luoghi di culto della Chiesa canonica, i cosiddetti “vescovi” di questa struttura stanno iniziando a rubarsi a vicenda le chiese, in una disperata lotta darwiniana alla sopravvivenza del più forte e del più furbo.

 
Celebrazione della Chiesa armena a Torino

Nel progetto della mano tesa alla Chiesa Apostolica Armena, che vi abbiamo presentato lo scorso 16 febbraio, la nostra parrocchia ha offerto il locale per la celebrazione della Divina Liturgia armena (Surp Badarak, o "Santo Sacrificio") al mattino del 10 aprile 2021.

L'archimandrita Tirayr Hakobyan è giunto con i suoi collaboratori dalla parrocchia dei Santi Quaranta Martiri di Milano a celebrare il rito eucaristico per oltre cinquanta membri della crescente comunità armena di Torino. Vi invitiamo a vedere la galleria fotografica della funzione, e a pregare perché i fedeli armeni di Torino e del Piemonte possano far crescere una parrocchia dedita alla testimonianza della fede apostolica.

 
1 milione di visitatori!

Nella notte tra sabato 10 aprile e domenica 11 aprile 2021, il nostro contatore dei visitatori ha raggiunto la quota di 1 milione, in meno di 9 anni dal rinnovo del sito nel maggio del 2012. La  media di visitatori supera i 308 al giorno. Per un singolo sito parrocchiale, mirato a un pubblico per lo più di lingua italiana, è un risulato più che positivo. Soprattutto, ci rincuora il fatto di aver potuto fornire per anni, con una regolarità giornaliera, informazioni in un campo poco conosciuto, e di attirare ancora l'interesse e l'attenzione di tanti lettori. Grazie a tutti!

 
Sul defunto principe Filippo e la Chiesa ortodossa

Padre Andrew Phillips ci offre un commento sul principe Filippo d’Edinburgo e sul suo rapporto con la Chiesa ortodossa. Dopo la sua nascita, il principe era stato battezzato ortodosso a Corfu e aveva dovuto passare alla Chiesa anglicana in occasione del matrimonio con Elisabetta d’Inghilterra, senza peraltro essere passato attraverso alcun rito di accettazione. Questo aveva fatto pensare ad alcuni (tra cui lo stesso padre Andrew nei decenni passati) che il principe Filippo potesse essere ancora considerato, almeno allo stato potenziale, come un sovrano ortodosso (di fatto, l’ultimo in Europa a rimanere effettivamente su un trono, e non un semplice pretendente). Tuttavia, la pratica dell’Ortodossia del principe (prima e dopo il matrimonio) si può considerare inesistente, a differenza di quella della madre, Alice di Battenberg (che volle ricevere i voti monastici e proseguire la vocazione filantropica della zia, la santa martire Elizaveta Fëdorovna). La storia del principe Filippo ci ricorda che di fronte al giudizio di Dio la cosa più importante non saranno le circostanze anagrafiche di dove e quando siamo stati battezzati, ma la misura di come abbiamo vissuto la nostra vita di fede.

 
"Una magnifica effigie di Athena Parthenos"

Per il duecentesimo anniversario della Rivoluzione greca, l'arcivescovo Elpidophoros ha visitato la copia del Partenone a Nashville, in Tennessee.

Lodare l'amore degli americani per la storia greca è, per quanto possiamo vedere, moralmente giusto e raccomandabile. Un po' meno giuste ci sembrano le lodi alla statua di una divinità pagana in un contesto come questo:

Troviamo sconveniente che un vescovo cristiano lodi un idolo pagano come simbolo del suo nazionalismo. Gli apostoli di cui si vanta di essere successore lo avrebbero seriamente visto come un apostata...

 
La lettera del "patriarcato di Kiev" e degli autocefalisti ucraini al Fanar nel 2008: c'è stato pentimento?

All’apparizione di un ennesimo documento che cerca di dimostrare l’indimostrabile (cioè, l’inesistente “pentimento” degli scismatici ucraini), l’analisi di Konstantin Shemljuk che vi presentiamo cerca di chiarificare quest’assurdità, e ci avvisa che possiamo certamente aspettarci da parte fanariota altri tentativi del genere.

 
L'arrivo del patriarca Bartolomeo in Ucraina potrebbe fallire

Il politologo ucraino Mikhail Pogrebinskij (nella foto) offre elementi di ipotesi che la visita del patriarca Bartolomeo in Ucraina, prevista per l’estate, possa essere annullata.

 
Il Sinodo russo parla della partecipazione di un "vescovo" scismatico a una consacrazione episcopale a Costantinopoli

Le regole della successione apostolica ortodossa sono rigorose, così come quelle della Chiesa antica da cui derivano, Una di queste è che la presenza di un falso vescovo tra i concelebranti di una consacrazione episcopale invalida tale consacrazione e tutti gli ordini sacri che ne derivano. Un evento del genere si è avuto il 21 marzo scorso, quando il patriarca Bartolomeo ha voluto Ivan (Evstratij) Zorja, portavoce degli scismatici ucraini, tra i concelebranti a una consacrazione al Fanar. Vi presentiamo la notizia della reazione del Sinodo russo del 13 aprile.

 

 
Argyris Mitsis: "sono morto e sono andato all'inferno ma Cristo mi ha rimandato indietro"

Il nostro sito vi ha fornito tra i suoi primi documenti una storia di sopravvivenza alla morte clinica con una straordinaria esperienza oltremondana. Quella, tuttavia, è una narrazione del tardo ottocento, mentre oggi vogliamo offrirvi una testimonianza di carattere simile, ma contemporanea e addirittura presentata con un video. Argyris Mitsis (nella foto) ci racconta la sua esperienza di morte clinica e i cambiamenti che si sono verificati nella sua vita in seguito a quell’evento.

 
Due passeggiate per il Santo Sepolcro

Per chi sente nostalgia di un pellegrinaggio, presentiamo due video da Gerusalemme, con visite al Santo Sepolcro ancora semideserto, effettuate nel mese di gennaio e nel mese di febbraio del 2021. Oltre ai luoghi solitamente frequentati dai pellegrini, avremo occasione di spingerci anche in alcuni dei punti visti da pochissime persone (come, all’inizio del primo video, il terrazzo con il monastero etiopico situato sul tetto stesso della basilica). Oltre a farci sentire più vicini ai luoghi cari a tutti i cristiani, questi video ci possono offrire molti spunti interessanti per i nostri prossimi viaggi in Terra Santa.

 
Continuano gli attacchi alla Chiesa serba

Anche i momenti di preghiera e di concentrazione della Quaresima non  permettono di abbassare la guardia di fronte ai ripetuti attacchi anti-ortodossi: in Kosovo il nostro confratello, l’archimandrita Sava (Janjić) abate del monastero di Dečani (nella foto) è finito sotto accusa in un mare di assurde polemiche dopo che il monastero è stato aggiunto a una lista dei siti più minacciati del patrimonio culturale europeo. In Montenegro, il seminario di Cetinje è stato oggetto di un assalto da parte di una banda di scismatici nazionalisti. Se il governo del Kosovo e l’ex governo del Montenegro temono di fare brutta figura in seguito alle persecuzioni degli ortodossi serbi, il miglior modo per salvare la faccia, a nostro modesto avviso, sarebbe quello di smettere di perseguitare gli ortodossi serbi.

 
Visita al sepolcro della Madre di Dio a Gerusalemme

Continuiamo a proporvi una visita virtuale ai luoghi santi di Gerusalemme, questa volta alla tomba della Vergine Maria, situata nella valle del Kedron, poco più a monte dell’Orto degli Ulivi. In onore alla tradizione comune alle Chiese dell’Oriente e dell’Occidente, la sepoltura e il transito al cielo della Madre di Dio sono legate a questo sepolcro, che è meta di pellegrinaggio. Tutte le Chiese storiche di Gerusalemme hanno altari ed edicole nel sotterraneo della tomba, con l’eccezione dei cattolici romani: avendo voluto prendere per buone le leggende della morte della Madre di Dio a Efeso (in gran parte propagandate dai crociati), la Chiesa di Roma ha rinunciato alla tradizione più antica, ed è stata esclusa dalla custodia di questo sepolcro.

 
Video dalla Liturgia armena del 10 aprile

Ringraziamo Sonya Antonyan per aver postato un video della Liturgia armena celebrata pochi giorni fa presso la nostra chiesa. Potrete sentire la predica di padre Tirayr (...in armeno, d’accordo, ma ogni lingua si può imparare!), vedere una breve carrellata con alcuni dei partecipanti alla funzione e, al termine del video, sentire l'inizio del canto del Padre nostro (Hayr Mer).

 
Perché vescovi e sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina passano alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Di fronte al tradimento di un altro chierico di Kiev, lo ieromonaco Innokentij (Pidtoptanyj, primo a sinistra della galleria dei voltagabbana nella foto), un saggio di Nazar Golovko ricostruisce passo dopo passo le azioni, le motivazioni e le contraddizioni di quelli che hanno lasciato la Chiesa ucraina per cadere tra gli scismatici.

 
Tristi osservazioni sullo scisma macedone

In un articolo di Stepan Ignashev che inizia con una spiacevole esperienza a Skopje, capiamo qualcosa di più sulla mentalità di tutti gli scismatici. Quando si trovano disposte a seguire tutti, anche il diavolo in persona, piuttosto che la Chiesa di Cristo, allora non resta da fare che dichiarare sinceramente che una tragedia si è ormai consumata, e iniziare a chiamare le cose con il loro nome.

 
Il presidente Biden e la violenza occidentale organizzata

Padre Andrew Phillips riporta per noi una conversazione con un ambasciatore in pensione, che non riesce a capacitarsi di come mai le relazioni tra l’Occidente e la Russia stiano tornando a essere così tese.

 

 
Con dolore per l'Athos e il Patriarcato di Costantinopoli

Vi presentiamo un’analisi delle posizioni teologiche e canoniche del metropolita Seraphim (Mentzelopoulos, nella foto) del Pireo, rigoroso difensore della purezza dottrinale e dell’integrità canonica nella Chiesa, in tema di scisma ucraino e della caduta del Fanar e di parte del Monte Athos dall’Ortodossia.

 
I monaci athoniti chiariscono la posizione della Montagna Santa nei confronti degli scismatici ucraini

Vi presentiamo una spiegazione a lungo attesa che chiarifica le reazioni di diversi monasteri athoniti agli scismatici ucraini, e che ci aiuta a capire come la posizione del Monte Athos nella crisi ucraina, pur generalmente ostile agli scismatici, sia estremamente intricata e ancora alla ricerca di un difficile consenso comune.

 
Come usare la paura delle epidemie per chiudere le chiese

Padre John Whiteford ci offre un esempio di come la chiusura delle chiese “per timore di epidemie” fosse già stata usata negli anni ’30 nel’Unione Sovietica, quando si cercava di sradicare la Chiesa dalla società.

 
Scisma, vicolo cieco e un tragico errore: un punto di vista dalla Chiesa di Cipro sul Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il metropolita Nikiforos (nella foto) di Kykkos e Tillyria è uno dei membri più anziani e rispettati del Sinodo della Chiesa di Cipro, oltre che l’autore di un libro che spiega gli errori del patriarca Bartolomeo nella questione ucraina. Vi presentiamo l’analisi di Konstantin Shemljuk, che riassume i contenuti del libro.

 
Perché scismatici e uniati chiedono ora la pace nel Donbass?

Negli anni passati siamo stati testimoni delle posizioni più guerrafondaie tra quelli che rivestono il nazionalismo ucraino di una parvenza religiosa (ovvero scismatici sedicenti ortodossi e uniati). Ora gli stessi fanatici della guerra stanno belando come miti agnelli in favore della pace. Cosa c’è di vero in tutto questo? Che parte ha in tutto questo la sindrome di Festinger, o “dissonanza cognitiva” tra le idee dei nazionalisti e la realtà delle cose? Scopriamolo in un saggio di Kirill Aleksandrov che ci offre anche gli esempi di coerenza delle dichiarazioni del metropolita Onufrij e degli ortodossi ucraini autentici.

 
Se il potere eserciterà pressioni sulla Chiesa ortodossa ucraina, milioni di persone scenderanno in piazza

L'arcivescovo Leonid (Gorbachev, nella foto) di Vladikavkaz e dell'Alania, in una recente intervista, loda la resistenza dei credenti ucraini ricordando come siano disposti a lottare per esprimere la loro fede e i loro diritti, così come hanno fatto i loro fratelli in Montenegro.

 
Le ore delle celebrazioni del Grande Sabato e della notte della Risurrezione

Quest’anno le restrizioni della pandemia costringeranno in vari luoghi a cambiare gli orari delle funzioni pasquali. Per venire incontro alla comprensibile confusione dei fedeli (ma anche dei celebranti), il nostro confratello padre Petru (Pruteanu, nella foto) ci ha preparato un ottimo studio, che vi presentiamo in romeno e in italiano. Se le funzioni della Pasqua ortodossa sembrano complicate (e lo sono!) il miglior modo per apprezzarle davvero è studiarle e cercare di capirle.

 
Il fuoco sacro nella Scrittura, nella storia e nella scienza

William DiPuccio, un professore ortodosso italoamericano dell'Ohio, offre ai nostri lettori in grado di seguire un video in inglese questa sua conferenza con molte informazioni utili sul fenomeno del fuoco sacro di Gerusalemme, il miracolo annuale con le più lunghe attestazioni nella storia.

 
Пасхальное послание Блаженнейшего Митрополита Онуфрия

Христос Воскресе!

Сердечно поздравляю всех Вас: боголюбивые архипастыри и пастыри, благочестивые иноки и инокини, дорогие братья и сестры, — с наибольшим нашим христианским Праздником Преславного Воскресения Господа Бога и Спасителя нашего Иисуса Христа.

Воскресение Христово — это вечная Пасха, это праздников Праздник и Торжество из торжеств. Воскресение Христово действительно является наибольшим христианским Праздником. Святитель Григорий Богослов говорит, что Праздник Воскресения Христова «столько превосходит все торжества, не только человеческие и земные, но даже Христовы и для Христа совершаемые, сколько солнце превосходит звёзды» (Григорий Богослов, свт. Творения. СПб., 1912. Т. 1. С. 662).

Воскресение Христово — это триумф победы жизни над смертью, это Праздник Жизни, а поскольку жизнь является наиценнейшим даром, которым украшен человек, то и Пасха Христова является наибольшим Праздником, ибо в Преславном Воскресении Сын Божий, наш Спаситель, снова подарил нам потерянную нами вечную жизнь.

Какая чудная и прекрасная любовь Бога к человеку! Человек согрешил и стал неспособным жить в Раю, тогда Божественная Любовь сходит с неба на землю, к падшему человеку, принимает на Себя образ человека и совершает то, что мы, грешные, должны были совершить. Божественная Любовь очищает нас и примиряет с Богом, Она приносит Себя в жертву за нас. Божественная Любовь на Кресте уничтожает наши грехи, сходит с человеком во ад и сиянием славы Божества уничтожает его. Божественная Любовь воскрешает человеческую природу и возвращает ей потерянный Рай. Преподобный Феодор Студит говорит, что Воскресение Христово принесло радость всему миру, потому что Своим Воскресением «Христос открыл Рай и всем сделал его доступным. О, глубина недомыслимая! О, высота неизмеримая! О, таинство … превосходящее силу ума!» (Феодор Студит, прп. Огласительное слово во святую и великую неделю Пасхи // Творения. М., 2011. Т.2. С. 379). Диавольская злоба не смогла постигнуть любовь Бога к падшему человеку; только когда Христос воскрес, тогда диавол понял, что он побежден, но было поздно, всё было совершено: ад разрушен, сила у смерти отъята, человеку возвращен Рай, а он, лукавый искуситель, связан узами адского мрака (2 Петр. 2, 4).

Эта великая Победа именуется Победой жизни, и что в этой Победе есть дивным, так это то, что эту Победу Бог подарил человеку. Святитель Николай Сербский говорит, что «ни один земной победитель, царь или воевода не хочет, чтобы его победу отделяли от него и приписывали другому; только Воскресший Господь обеими руками простирает Свою Победу каждому из нас и не гневается, а радуется, когда Его Победа делает нас победителями» (Николай Сербский, свт. Беседы на Св. Евангелие. М., 2018. Кн. 1. С. 186).

Какими блаженными были святые Жены Мироносицы, которые первыми получили известие о Воскресении Христа. После трагических событий распятия на Кресте их Божественного Учителя, после Его смерти и погребения Жены Мироносицы рано утром пришли к Живоносному Гробу.

Они были растеряны, и сердца их были наполнены глубокой печалью. Внезапно они почувствовали землетрясение и увидели Ангела, который отвалил камень от двери Гроба и сел на него. Увидев страх святых Жен, Ангел успокоил их и сказал: «Не бойтесь, потому что знаю, что вы ищете Иисуса Распятого. Его нет здесь, — Он воскрес!.. Идите скорее и скажите Его ученикам, что Он воскрес из мертвых и предваряет вас в Галилеи, там Его увидите» (Мф. 28, 5–7).

Святые Жены Мироносицы поняли, что их Божественный Учитель — это Мессия, это Бог, Который пришел на землю для спасения людей и Который воскрес из мертвых. Мироносицы с радостью возвестили про это Апостолам, а потом святые Апостолы распространили эту весть по всему миру. Проповедь Апостолов о Воскресшем Христе изменила мир. Принявшие верой Воскресшего Христа люди начали строить свою жизнь не по голосу своих страстей, а по голосу Бога, воскрешающего мертвых. Во Христе Воскресшем люди обрели Божественный Источник живой воды, которая утоляет духовную жажду и течет в вечную жизнь. В Воскресшем Христе люди нашли Божественную силу, которая преображает человека и из плохого и обезображенного делает его красивым, сильным и благородным, полезным и для себя самого, и для тех, кто окружает его.

В эти святые Пасхальные дни мы особенно благодарим нашего Спасителя и Господа за то, что Он нас ради человек и нашего ради спасения сошел с Небес, воплотился, пострадал и воскрес из мертвых; за то, что Господь подарил нам честь верить в Него и носить высокое имя христианина. Мы смиренно молимся, чтобы Воскресший Христос дал нам решимость и мужество выстраивать жизнь на Его святых заповедях и законах, которые по своей сущности выражаются в двух заповедях любви: любви к Богу и любви к ближнему, — чтобы мы были христианами не по названию только, но и по жизни.

Еще раз поздравляю всех Вас, дорогие братья и сестры, с Великим Днем Светлого Христова Воскресения. Желаю всем здоровья, мира, радости и спасения. Пусть Воскресший Христос, наш Спаситель и Господь, хранит всех Вас и наполняет духовной силой, которой жаждет всякий человек, но которая есть только у Бога; силой, необходимой для преодоления трудностей, болезней и страхов, которыми сегодня наполнен мир и которые встречаются на пути нашего земного странствования.

Ради Святого Воскресения простим друг друга, как Бог простил нас, обнимем друг друга любовью, как Бог обнял нас, и воспоем победительную Пасхальную песнь: «Христосъ воскресе изъ мeртвыхъ, смeртію смeрть попрaвъ, и сyщымъ во гробёхъ животъ даровaвъ» (Тропарь Пасхи). Аминь.

Воистину Христос Воскресе!

Смиренный

Онуфрий

Митрополит Киевский и всея Украины

 
Пасхальное Послание Патриарха Московского и всея Руси Кирилла

Преосвященные архипастыри, досточтимые пастыри и диаконы, всечестные иноки и инокини, дорогие братья и сёстры!

В сей нареченный и святый день, исполненный пасхальной радости и дивного света, из уст в уста, от сердца к сердцу передаётся жизнеутверждающее благовестие:

ХРИСТОС ВОСКРЕСЕ!

Этими словами мы исповедуем непоколебимую веру в Того, Кому в Страстную пятницу предстояли у Креста, Кого вкупе с учениками и жёнами-мироносицами оплакивали, молясь перед Плащаницей. Сегодня же вместе с Ангельским Воинством, являя единство Церкви земной и небесной, торжественно возглашаем: «Днесь спасение миру, яко воскресе Христос, яко всесилен» (Канон Пасхи, ирмос 4-й песни).

Пасха Господня – ярчайшее свидетельство премудрости Божией и безмерной любви Творца к человеческому роду. Начало истории, как мы знаем, было омрачено духовной трагедией: падением прародителей двери Рая были затворены для людей, а страдания и смерть стали с тех пор неизбежным последствием греховности человека. Но, утратив общение с Богом – Источником жизни, люди не лишились Его благости и любви.

Вместе с тем, как пишет Николай Кавáсила, святой XIV века, «любовь Божия была безмерна, а знака, коим бы выразить её, не было» (Семь слов о жизни во Христе. Слово VI). Любовь обнаруживает себя в совершении добра ближнему и в готовности добровольно претерпевать за него трудности, стеснённость и даже страдания, и Спаситель являет и то, и другое. Воплощением Своим Он обновляет повреждённую грехом человеческую природу, Крестным же подвигом избавляет нас от власти зла. «Так мы получили жизнь во Христе, – заключает преподобный Ефрем Сирин, – Тело Господа вкусили вместо плодов древа…, праведною кровью Его омыты от проклятия и чрез надежду воскресения… живём жизнью Его» (Толкование на Четвероевангелие, 21).

Воскресение Спасителя открыло человечеству врата Царствия Небесного и наполнило наше земное бытие непреходящим смыслом. Господь даровал Себя всем верующим в Него как образец добродетели и приобрёл нетление, дабы по Его стопам шли и все спасаемые, как пишет о том преподобный Максим Исповедник (Амбигвы, 42). А для этого мы должны уже здесь, на земле, научиться дышать воздухом вечности, совлекаясь ветхого человека с делами его (Кол. 3, 9), устрояя свою жизнь по Евангелию и участвуя в Таинствах Святой Церкви – наследницы великих обетований Божиих.

Вера в Воскресение Спасителя угашает пламя житейских треволнений и позволяет возвыситься над мирской суетой, помогает отвергать соблазны греха и преодолевать различные страхи. В ответ на Божественную любовь мы призваны являть «любовь от чистого сердца, доброй совести и нелицемерной веры» (1 Тим. 1, 5). В ответ на Его милосердие – оказывать милость окружающим нас людям. В ответ на Его попечение – заботиться об устроении общественной жизни в согласии с высокими евангельскими идеалами.

Пасхальное торжество, преодолевая национальные и государственные границы, духовно объединяет миллионы христиан, проживающих в разных странах. Сей многоголосый земной хор вместе с сонмом бесплотных Сил Небесных воздаёт хвалу Господу Иисусу, за всех пролившему Свою Кровь и живоносною ценою искупившему мир (Октоих. Глас 6, стихиры в субботу утра).

Это благодарение из года в год, из века в век, из тысячелетия в тысячелетие победно звучит по всей земле – звучит несмотря ни на какие искушения, трудности и испытания. Не прекращается оно и сегодня, когда мир страдает от губительного поветрия.

В нынешнее непростое время особенно важно поддержать тех, кто болен и немощен, кто скорбит из-за утраты своих родных и близких, кто лишился средств к существованию, кто не может прийти в храм. Окажем посильную помощь страждущим, не пройдём равнодушно мимо тех, кто нуждается в человеческом участии, внимании и заботе.

Совсем недавно из-за эпидемических мер многие из нас не могли посещать богослужения. Приобретённый нами опыт показал, сколь важно ценить и использовать любую возможность для того, чтобы участвовать в совместной молитве, в богослужениях и святых Таинствах, наипаче же – в Божественной Евхаристии, Которая соединяет нас со Христом и друг с другом.

Дорогие мои, сердечно поздравляю вас с великим праздником Пасхи и желаю вам крепкого здравия и щедрот от Жизнодавца Иисуса. Милостивый Господь да сподобит всех нас истее причащатися Ему в невечернем дни Царствия Его и радостно свидетельствовать: ХРИСТОС ВОСКРЕСЕ! ВОИСТИНУ ВОСКРЕСЕ ХРИСТОС!

КИРИЛЛ

ПАТРИАРХ МОСКОВСКИЙ И ВСЕЯ РУСИ

Пасха Христова, 2021 год

 
Пасхальное послание Патриаршего Экзарха Западной Европы, митрополита Корсунского и Западноевропейского Антония

Возлюбленные о Господе собратья архипастыри, всечестные отцы, боголюбивые иноки и инокини, дорогие братья и сестры!

Сердечно поздравляю вас с великим и светлым праздником Пасхи Господней! Вновь Спаситель мира сподобил нас достигнуть сего нареченного и святого дня и услышать жизнеутверждающее пасхальное благовестие, которое с чувством ликования я обращаю ныне ко всем вам – Христос воскресе! Воистину воскресе Христос!

Пройдя вместе с Господом путем последних дней Его земной жизни, мы предстоим ныне Живоносному Гробу, из которого воссиял свет спасения. Всепрощение Божие победило пригвоздившее Спасителя ко Кресту человеческое зло, любовь Христова оказалась сильнее самой смерти, щедроты Небесного Отца изобильно излились на всех людей, открыв каждому двери Вечного Царствия. Нет большей радости, чем деятельная сопричастность этой великой Победе, которая, по слову апостола, победила мир и избавила творение от довлевшей над ним печати греха!

К сожалению, и в нынешнем году мы встречаем радостный праздник Пасхи Христовой в непростых обстоятельствах. Продолжающееся моровое поветрие до сих пор несет в себе опасность для нашего здоровья и влияет на казавшиеся прежде столь обыденными и привычными стороны нашей жизни – в том числе, даже на возможность беспрепятственно посещать храм Божий и участвовать в богослужениях.

В день Светлого Христова Воскресения будем с дерзновением и негаснущей надеждой молить поправшего смертию смерть Спасителя о скорейшем прекращении эпидемии, о даровании сил борющимся с недугом врачам, об исцелении болящих, об утешении тех, кто скорбит от потери родных и близких.

Вновь и вновь поздравляя всех вас, дорогие Владыки, отцы, братья и сестры, с праздником Пасхи Христовой, желаю вам крепкого здоровья, мира и светлой радости о Господе Воскресшем!

Христос воскресе! Воистину воскресе Христос!

+АНТОНИЙ,

митрополит Корсунский и Западноевропейский,

Патриарший экзарх Западной Европы

 
Discesa del fuoco sacro 2021

Eccovi uno dei primi filmati di ripresa dal vivo della recente discesa del fuoco sacro a Gerusalemme.

 
Auguri dell'arcivescovo Juraj alla Chiesa ucraina

Video del messaggio

Per più di un anno il mondo intero è stato tormentato dall'epidemia del coronavirus, ma allo stesso tempo l'Ucraina salvata da Dio sopporta la propria croce.

Nel mondo noi tutti confessiamo la Via Crucis del nostro Signore Gesù Cristo, attraversando questo momento difficile. Ma affidandoci alla parola di Dio, pronunciata all'apparizione della Santa Croce del Signore al santo pari agli apostoli Costantino il Grande, "In hoc signo vinces", crediamo fermamente e sappiamo che se riusciamo a crocifiggere le nostre sofferenze sulla Croce del Signore, dopo ogni crocifissione avremo una risurrezione. Solo dopo la sofferenza, quando una persona è crocifissa insieme a Cristo, arriva la Risurrezione.

Per questa occasione, oggi, nel Grande e Santo Lunedì, proprio all'inizio della Settimana Santa, qui in Slovacchia, nella cattedrale ortodossa della città di Košice, vogliamo congratularci con sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina – il primate canonico della Chiesa ortodossa ucraina – e con il suo gregge, affidatogli da Dio, per l'imminente luminoso trionfo del Signore Gesù Cristo sulla morte, la paura, la malattia e il peccato.

Condividendo con voi la gioia e la speranza, aspettiamo di incontrarci di nuovo con voi e di concelebrare con voi, vostra Beatitudine, e di essere benedetti dalle vostre parole.

In questa occasione, già anticipando il trionfo di Cristo, ci togliamo la maschera e diciamo con gioia a voi e a tutti: Cristo è Risorto! Veramente è Risorto!

 
Il genocidio degli armeni continua

Anche nella piena gioia della Pasqua, non dimentichiamo le sofferenze dei nostri fratelli cristiani, e vi presentiamo un articolo di Raymond Ibrahim (uno dei maggiori esperti di storia dei cristiani perseguitati in Medio Oriente) sui rischi di una recrudescenza del genocidio degli armeni, un rischio acuito dal conflitto dell’Artsakh nel 2020.

 
Miscellanea di testi di padre Andrew Phillips

Sul blog di Orthodox England, padre Andrew Phillips ci offre tre novità pasquali: la sua ultima sessione di risposte alle domande, gli “Appunti di un prete antidiluviano”, in cui ci spiega quanto sia difficile essere un prete ortodosso libero in Occidente, e un commento geopolitico sulle bugie dell'Occidente.

 
Come incollare una riproduzione di un'icona su una tavola

Uno dei tipi di bricolage più semplici e al tempo stesso più richiesti tra i cristiani ortodossi è la realizzazione di riproduzioni di icone (che non mancano mai nelle nostre case) su un supporto di legno. Vediamo come realizzare in modo pratico quest’attività.

 
Un vescovo serbo spiega come risolvere il problema dello scisma nell'Ortodossia

Il vescovo Irinej (Bulović, nella foto) di Bačka offre le possibili vie d’uscita dallo scisma creato dalla crisi ucraina. Analizziamo le sue valutazioni e chiediamoci come questo apparente vicolo cieco troverà la sua soluzione.

 
Artos: il pane della Pasqua

Con la ricchezza di simboli e immagini della Pasqua, rischia di passare sotto silenzio un elemento di tradizione estremamente antica (attribuito agli stessi apostoli del Signore): l’artos, o pane pasquale (nella foto), che ha un ruolo veramente unico nei giorni della Settimana Luminosa, ed è distribuito ai fedeli nella domenica di san Tommaso. Vediamo in un articolo con foto e video tutte le fasi della preparazione di questo pane.

 
Il patriarca Theophilos risponde alla richiesta di celebrare la Pasqua con i cattolici

All’ennesimo appello da parte cattolica per una Pasqua comune (appello che sottintende, ovviamente, che gli ortodossi dovrebbero adottare la Pasqua cattolica), il patriarca Theophilos di Gerusalemme (nella foto) risponde con l’ennesima garbata spiegazione che la celebrazione della Pasqua ha delle regole fissate negli antichi Concili ecumenici, e che una Chiesa che pretenda di essere in continuità con quei Concili deve seguirli anche oggi.

 
Il patriarca Bartolomeo afferma ancora una volta i privilegi speciali del Fanar

Vi presentiamo il resoconto delle ultime esternazioni del patriarca Bartolomeo a una televisione georgiana, lasciandovi trarre le conclusioni su quanta fiducia possa ancora riporre il mondo ortodosso nel Patriarcato di Costantinopoli.

 
Il ministero di un prete ortodosso nella Svezia post-cristiana

Vi presentiamo il testo in due parti della recente intervista di Vladimir Basenkov all'arciprete Vitalij Babushin, che già abbiamo conosciuto in un’intervista di Sergej Mudrov del 2019, e che ci offre un quadro completo dello sviluppo dell’Ortodossia russa in Svezia.

 
Il fuoco sacro e la tragedia di Odessa

Vi presentiamo un saggio di Kirill Aleksandrov sulle attitudini verso il fuoco sacro di Gerusalemme, che vanno dallo scetticismo verso il fenomeno della discesa del fuoco sacro al Santo Sepolcro (e dalla conseguente illogica venerazione del fuoco giunto in Ucraina da Gerusalemme), fino alle illazioni blasfeme che mettono il rogo omicida del maggio 2014 a Odessa al livello di un “fuoco sacro” nazionalista.

 
Una "benedizione" dagli USA per i sequestri di chiese?

Mentre proseguono gli incontri privilegiati dei diplomatici con gli scismatici ucraini, vediamo in un saggio di Andrej Vlasov quali potrebbero esserne le tristi conseguenze.

 
Vescovo serbo ai macedoni: non capite cosa perderete rivolgendovi a Costantinopoli?

Il vescovo Irinej (Bulović) di Bačka rivolge alla  gerarchia della Chiesa macedone scismatica un ultimo avvertimento, ricordando quanto un appello a Costantinopoli per un’autocefalia possa portare ben poco bene e tanti mali, come si è visto nel caso parallelo in Ucraina.

 
Ritratto di una parrocchia

Padre Andrew Phillips ci presenta un ritratto della chiesa di san Giovanni di Shanghai a Colchester (nella foto), una parrocchia che ci è molto vicina per visione, missione e pratica.

 
Patriarca Kirill: non abortire, la Chiesa crescerà tuo figlio

Vi presentiamo la notizia del recente appello del patriarca Kirill, che sta invitando le donne di tutta la Russia a concedere ai figli di essere allevati in strutture apposite, invece di ucciderli con l’aborto. Oggi, con 77 centri dedicati al rifugio e alla protezione delle persone in crisi, la Chiesa russa è in grado di implementare il programma per l’aiuto alle donne sviluppato dal defunto arciprete Dmitrij Smitnov (un programma di cui vi abbiamo già parlato nel 2017), che oltre a garantire la speranza di vita un tempo offerta dalle adozioni e dai monasteri, permette anche alle donne che non hanno voluto crescere un figlio di riprenderselo non appena desiderano ripensare alla loro scelta.

 
Intervista al vescovo serbo Andrej

Ringraziamo il monaco Massimo (Fabris) per la sua recente intervista al vescovo Andrej (Ćilerdžić), ordinario per le parrocchie ortodosse serbe in Italia. Le domande al vescovo riguardano le reazioni ecclesiali al coronavirus e il legame tra salute e salvezza. Ci fa piacere sentire che il vescovo Andrej, di famiglia serbo-tedesca, parla un buon italiano, sebbene non risieda nel nostro paese, e gli auguriamo molti anni di serena guida pastorale.

 
La coscienza canonica del Fanar sta subendo un degrado

Quando qualcuno si serve di menzogne per tirarsi fuori da una situazione conflittuale, e poi è obbligato, per salvare la faccia, a continuare a credere alle menzogne che ha asserito, allora si può parlare senza dubbio di un degrado della coscienza. È un pericolo contro cui mette in guardia l’arciprete Andrej Novikov (nella foto), di cui presentiamo una breve analisi di come le interpretazioni distorte dei privilegi di Costantinopoli stanno spingendo sempre di più il Fanar in una spirale autodistruttiva del proprio stesso ruolo.

 
Eletto il nuovo vescovo ausiliare della Diocesi del Sud della OCA

L'archimandrita Gerasim (Eliel, al centro nella foto) è stato eletto all’episcopato della Chiesa Ortodossa in America alla sessione del Santo Sinodo di martedì 18 maggio 2021. La vita di padre Gerasim è stata documentata in un lungo articolo biografico, presente sul nostro sito già dal 2013, e che vi preghiamo di rileggere con attenzione. Nel fare i nostri migliori auguri a padre Gerasim, concludiamo dicendo che la sua elezione a vescovo era un gesto che aspettavamo da fin troppo tempo, e forse il minimo riconoscimento dovuto a uno dei convertiti occidentali che, in 40 anni di vita nell’Ortodossia, ha dato uno dei maggiori contributi personali alla crescita della Chiesa.

Per molti anni, presule! Unto many years, Master!

 
La Chiesa ortodossa russa non avanza pretese di leadership nell'Ortodossia mondiale

Il metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) di Volokolamsk ci offre una confutazione delle idee esposte dal patriarca Bartolomeo nella sua ultima intervista, confutando anche alcune delle sfacciate menzogne da questi espresse: per esempio, parlare dell’autocefalia della Chiesa ortodossa in America “non riconosciuta da nessuno” proprio a un canale TV della Georgia, la cui Chiesa riconosce tale autocefalia!

 
Patriarca di Serbia: non abbiamo scelto la "parte" di Mosca o del Fanar

Vi presentiamo un riassunto delle affermazioni del patriarca Porfirije, desideroso di far capire che il sostegno della Chiesa serba al metropolita Onufrij e alla Chiesa ortodossa ucraina non è dettato da prese di partito ecclesiastico, ma dal rigoroso rispetto dei canoni e dell’ecclesiologia ortodossa.

 
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