Rubrica

 

Informații despre parohia în alte limbi

Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=205  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=602  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=646  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=647  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=4898 
Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=2779  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=204  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=206  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=207  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=208 
Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=3944  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=7999  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=8801  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=9731  Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=9782 
Mirrors.php?fotossezPage=96&locale=ro&id=11631         
 

Calendar Ortodox

   

Școala duminicală din parohia

   

Căutare

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Pagina principală  >  GALLERIE FOTOGRAFICHE
GALLERIE FOTOGRAFICHE

Clicca sull'immagine per aprire la galleria

Răspândește:
 
 
Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
La creazione del crisma come coercizione per "riconoscere" gli scismatici

Vi offriamo in traduzione italiana un'analisi più approfondita della "guerra del crisma", in cui Konstantin Shemljuk passa in rassegna la situazione e le prospettive delle Chiese ortodosse locali, costrette a schierarsi pro o contro il Fanar dopo una minaccia di sospendere la fornitura del santo crisma alle Chiese che non vogliono piegarsi al riconoscimento degli scismatici ucraini.

 
Un arcivescovo che è per il diritto alla vita... MA ALLO STESSO TEMPO per il diritto alla scelta di uccidere

Una dichiarazione pro-aborto a una Marcia per la Vita suona molto contraddittoria, un po' come una bestemmia durante una Divina Liturgia. Il 21 gennaio, a Washington DC, l'arcivescovo Elpidophoros d'America (l'ideologo del primus sine paribus) ha partecipato alla Marcia per la Vita (per la verità non ha marciato, ma si è trattenuto strettamente per il tempo necessario per le dichiarazioni delle autorità... quasi come se la sua presenza fosse stata orchestrata per minimizzare qualsiasi contatto diretto con gli attivisti pro-life), e ha tenuto un breve discorso che è un capolavoro di ipocrisia: "Siamo per il diritto alla vita... MA ALLO STESSO TEMPO, siamo per il diritto alla scelta". In una breve rassegna, vi presentiamo il modo in cui non solo si è cercato di giustificare l'ipocrisia, ma in cui la stessa Arcidiocesi greca ha ripresentato con orgoglio le lodi del proprio arcivescovo. Non scordiamo una piccola notizia aggiuntiva: nello stesso giorno, l'arcivescovo troppo occupato per marciare per la vita dei nascituri ha avuto abbastanza tempo per marciare... all'ambasciata ucraina a Washington, per assicurare la lealtà della propria arcidiocesi contro quegli orribili ortodossi russi.

 
L'esarca dell'Africa sulla situazione in corso

Nella più recente analisi di Kirill Aleksandrov, studiamo le risposte del metropolita Leonid all'intervista rilasciata dal canale televisivo Spas. Da questi dati, impariamo qualcosa sulla personalità del nuovo esarca per il continente africano, e sulle specificità del nuovo esarcato.

 
Due novità sull'Esarcato d'Africa

Vi presentiamo due approfondimenti per vedere come sta procedendo la fondazione dell'Esarcato d'Africa della Chiesa ortodossa russa. Il primo è un'analisi di Kirill Aleksandrov sulla risposta del Sinodo russo a un comunicato pieno di accuse da parte del Patriarcato d'Alessandria, interessante per l'attenzione con cui si smontano gli argomenti del comunicato. La seconda parte è invece un evento spartiacque, la prima Liturgia celebrata dall'Esarcato in Kenya (nella foto), che possiamo vedere anche in un breve videoclip.

 

 
Domande e risposte (gennaio 2022)

Nella sua rubrica mensile di domande e risposte, padre Andrew Phillips parla ai suoi corrispondenti dei temi della Terza Roma, della questione africana, dei nuovi martiri, delle traduzioni liturgiche, del battesimo, del sacerdozio e di un approccio di buon senso alle statistiche religiose ed ecclesiastiche.

 
Due testi sulla partecipazione alla Liturgia

Esaminiamo il problema (importante per ogni parrocchia) della partecipazione dei fedeli alla Liturgia, con l'aiuto di due testi, una predica del metropolita Athanasios di Limassol sul ruolo della Liturgia come punto di contatto con le energie divine, e un'analisi dell'arciprete Igor' Zyrin sulle cause (non sempre sbagliate) che ci impediscono di andare in chiesa.

 
Brevi aggiornamenti sull'Esarcato dell'Africa

1) Il metropolita Leonid di Klin sta per visitare l'Africa: la prima tappa sarà probabilmente l'Egitto, dove si preparerà (grazie alle favorevoli relazioni russo-egiziane) la cattedrale della diocesi settentrionale del nuovo Esarcato.

2) La stragrande maggioranza del clero della diocesi di Kisumu nel Kenya occidentale ha chiesto il passaggio alla Chiesa russa. I rapporti parlano ora di oltre 60 preti su 71, e la cifra pare destinata a salire.

3) Il gruppo missionario guidato da padre Georgij Maksimov (nella foto) riporta le sue visite a chiese e orfanotrofi della regione di Kisiya nel Kenya occidentale, e ha avviato il processo della conversione alla Chiesa di due comunità eterodosse.

 
L'unzione con olio nell'antichità e nella Chiesa cristiana

Vi presentiamo un'analisi dell'uso dell'olio come elemento di guarigione, sia dal punto di vista sacramentale che di supporto alla preghiera, per comprendere l'importanza che l'unzione ha nella vita della Chiesa ortodossa.

 
Altri aggiornamenti sull'Esarcato dell'Africa

Le notizie relative all'Esarcato dell'Africa si succedono a un ritmo talmente frenetico che non riusciamo più a prenderci il tempo per tradurre le novità su ogni tema correlato. Vi presentiamo in forma integrale la traduzione italiana di un articolo in cui l'esarca dell'Africa Leonid (Gorbachev, nella foto) risponde per le rime alle accuse di "razzismo ecclesiastico" mosse alla Chiesa russa.

Per ragioni di tempo e di spazio, vi lasciamo notizie brevi sui seguenti temi:

1) Il 2 febbraio, il patriarca Theodoros ha consacrato l'archimandrita Chariton (Mousoungayi) come metropolita di Kananga (Congo). Il fatto che Kananga sia un centro missionario ortodosso fin dal 1970, e che l'ordinazione di un vescovo locale abbia avuto luogo appena un mese dopo l'istituzione dell'Esarcato russo, non lascia molto spazio alle ipotesi missionarie. Il nuovo vescovo è stato ordinato (al Cairo, in una chiesa greca semivuota ma ben fornita di funzionari d'ambasciata greca) non per rispetto alla popolazione africana, ma per non perdere la faccia (e possibilmente qualche decina di migliaia di fedeli) nel caos conseguente al riconoscimento degli scismatici ucraini. Quanto il nuovo metropolita sia un giannizzero del Fanar, lo possiamo dedurre dalle sue parole di deplorazione della "intrusione" russa e dalla sua promessa che "non diventerà un secondo Giuda Iscariota" (non deve preoccuparsi, non lo diventerà comunque... il posto di secondo Giuda Iscariota è stato ben saldamente assegnato allo stesso patriarca Theodoros da tutti i fedeli ucraini traditi da quest'ultimo).

2) L'arcivescovo Ignatios (Sennis) di Antananarivo e del Madagascar del Nord ha scritto una lettera di ricatto ai suoi chierici, in cui minaccia chiunque entri nell'esarcato russo di perdita della grazia sacerdotale e di uscita dalla Chiesa. Riflettendo sui doppi standard di chi corteggia pseudo-chierici in Ucraina e poi minaccia i chierici canonicamente ordinati in Africa, vi rimandiamo alle dichiarazioni del metropolita Leonid sul razzismo (il primo articolo citato), in cui si riporta un bell'esempio di come ai chierici malgasci sia stato vietato per anni l'accesso alla residenza episcopale, dove invece i greci (anche non membri della diocesi) possono entrare a piacimento. Per fortuna dei fanarioti, "ipocrisia" è una parola greca: così potranno comodamente accusare tutti noi "barbari" di non aver compreso appieno il significato del termine...

3) Una dichiarazione del metropolita Leonid che se la Chiesa russa è in Africa, lo è per restarci: se il Patriarcato di Alessandria abbandonerà le vie dello scisma, resterà per collaborare. Altrimenti, ci resterà e basta, come fa in Italia e in molti altri paesi, noncurante delle pretese neo-papiste di giurisdizione universale che mai l'Ortodossia ha assegnato alla mafia fanariota.

4) L'Esarcato russo dell'Africa sta preparando versioni in quattro lingue (inglese, francese, swahili e arabo) del materiale liturgico e catechistico della Chiesa ortodossa. In ogni paese dell'Africa si prevede di usare per quanto possibile la lingua più diffusa a livello locale.

5) Si aprono le porte dei monasteri e delle scuole teologiche in Russia a quote di chierici africani che desiderano studiare e sperimentare la vita monastica, con la prospettiva di aprire comunità monastiche nel continente africano.

6) Il metropolita Leonid si dichiara sicuro che le Chiese ortodosse autocefale sosterranno in maggioranza lo sforzo della Chiesa russa in Africa, "perché capiscono chi sta dalla parte della verità".

 
Tecnologie di guerra ibride contro il mondo ortodosso

Lo specialista serbo di geopolitica Slobodan Stojicević (nella foto) ha illustrato in una serie di conferenze pubbliche a Mosca i suoi studi sul piano di guerra in rete diretto contro l'Ortodossia in generale, e contro quelle Chiese ortodosse che più si oppongono al livellamento religioso mondiale.

 
Cane mangia cane, o come gli scismatici destituiscono gli scismatici

L'ultima analisi di Konstantin Shemljuk riguarda le aperte contraddizioni, non solo di diritto canonico ma anche di elementare logica e buon senso, in cui gli scismatici ucraini cadono quando devono difendersi da altri scismatici che non si allineano alla loro ideologia. Così, quando il loro pesudo-patriarca Filaret è stato dichiarato deposto e anatemizzato, queste misure canoniche “non valgono”, mentre quando egli stesso, in rotta con la sua stessa creatura, si permette di compiere altre ordinazioni, allora “valgono” tutte le sanzioni contro quegli scismatici imposte... da altri scismatici da lui stesso ordinati. Mentre osserviamo la ginnastica mentale di chi è capace di simili ragionamenti, riflettiamo sui frutti intossicati che il Fanar sta ancora cercando di far digerire all'intera Chiesa ortodossa.

 
"Non fate assembramenti!"

Se il diavolo avesse paura degli assembramenti, secondo voi, quali ci spingerebbe ad evitare?

Mosca

Tbilisi

 
Un dilemma sui certificati di battesimo nei matrimoni misti

Vi presentiamo una breve risposta (e una soluzione astuta) a un problema pastorale che ha creato più di un momento di tensione nelle nostre parrocchie in Italia, e che sottolinea una notevole differenza di formalismo tra la prassi ortodossa e quella cattolica.

 
Altri 15 sacerdoti della Chiesa di Alessandria si uniscono all'esarcato russo in Africa

Continua il passaggio di chierici dal Patriarcato d'Alessandria al nuovo Esarcato. Il passaggio che vi presentiamo ha avuto luogo in Kenya, da parte di preti giunti talora con viaggi di diverse ore in motocicletta per poter firmare i propri voti di passaggio. Quando date un'occhiata all'articolo, osservate anche i volti sereni dei sacerdoti nelle foto, e valutate quanto questo cambio di orizzonte sia importante per il loro cammino nell'Ortodossia.

 
La scienza moderna e la sua (continua) storia della violenza contro il libero arbitrio

Il diacono John Dear (nella foto) protesta contro l'arbitrarietà dei provvedimenti legati al Covid nello stato canadese dell'Alberta. Vi presentiamo la trascrizione italiana di un suo video in cui denuncia l'odierna perdita della libertà e della dignità umana con motivazioni pseudoscientifiche.

 
Come conservare a casa con riverenza l'acqua e il pane benedetti

Spesso ci chiedono consigli su come tenere in casa l'acqua benedetta e i pezzi di prosfora: vi presentiamo un articolo di Anastasia Parkhomchik che tratta alcuni di questi accorgimenti.

 
Silenzio dal Sinodo: perché la Chiesa ortodossa di Grecia non parla dell'Africa e di Filaret

La riunione del Sinodo della Chiesa autocefala di Grecia del 7-8 febbraio 2022 era molto attesa per conoscere un punto di vista ufficiale sulle crisi in corso (le ordinazioni dei vecchi calendaristi greci da parte di Filaret, la situazione africana che coinvolge un numero spropositato di cittadini greci, tra cui lo stesso patriarca Theodoros, e così via), ma il Sinodo non ha detto assolutamente niente. Scopriamone il perché in un'analisi di Nazar Golovko, che evidenzia come le disgraziate azioni del Fanar non abbiano portato caos solo in Ucraina, ma anche in tutto il mondo greco.

 
Presentazione della parrocchia in portoghese brasiliano

Il nostro sito si arricchisce di una nuova presentazione nella lingua di un paese che conta oltre 200 milioni di abitanti (e in cui la Chiesa ortodossa vede aperti numerosi scenari missionari). Ringraziamo Luca per il suo aiuto. Muito obrigado!

 
Una valanga di notizie dall'Africa

Stanno arrivando in gran numero i rapporti dei viaggi missionari che nelle scorse settimane hanno posto le basi dell'Esarcato patriarcale russo dell'Africa. Oggi sono ben OTTO le notizie che vi abbiamo tradotto (su questo sito non avevamo mai presentato un tale numero di articoli e traduzioni in un giorno solo), e che troverete tutte nella sezione "Pastorale" dei documenti. Per brevità, ne offriamo la lista semplicemente con i loro titoli:

1. I chierici che si sono opposti alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono stati privati dell'assistenza

2. 95 sacerdoti si sono trasferiti da noi nel solo Kenya

3. L'Esarcato dell'Africa inizia la costruzione di una nuova chiesa in Tanzania

4. I chierici dell'Esarcato della Chiesa ortodossa russa hanno celebrato la prima Liturgia in Uganda

5. La comunità ortodossa di Lira in Uganda si unisce alla Chiesa russa

6. Chierici del Patriarcato d'Alessandria hanno tagliato l'acqua a una comunità tanzaniana

7. Chierici dell'Esarcato dell'Africa celebrano la Liturgia in Tanzania

8. In Uganda, i chierici di cinque parrocchie dell'Esarcato della Chiesa ortodossa russa hanno partecipato alla Liturgia

 
In Ucraina, aspettando l'invasione russa...

 
Le donne che sono andate clandestinamente sul Monte Athos

Vi presentiamo una rassegna inconsueta di storie e casi in cui, per varie ragioni, è stato violato il secolare divieto di accesso al Monte Athos da parte delle donne.

 
Il monastero di Jvari e la sorgente di santa Nino

Nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti, vi presentiamo oggi un monastero molto famoso nella Chiesa ortodossa georgiana, ma meno noto nel resto del mondo ortodosso, legato alle preghiere e alla predicazione di santa Nino, che portò alla conversione il popolo georgiano nel IV secolo.

 
Un'altra valanga di notizie dall'Africa

Le novità dal fronte pastorale africano diventano sempre più numerose con il passare del tempo, e oggi ci troviamo a fornirvi ben UNDICI notizie degli ultimi giorni. Il tema è ancora molto conflittuale, ma crediamo che ci sia un dato fattuale di base sul quale si può essere tutti d'accordo: se l'evangelizzazione ortodossa dell'Africa fosse sempre proceduta con l'attenzione e l'intensità mostrate da quando la Chiesa russa si è sentita autorizzata a operare liberamente sul continente, oggi l'Africa avrebbe la più imponente presenza cristiana ortodossa nel mondo. Eccovi gli ultimi aggiornamenti:

1. La Diocesi di Zaporozh'e ha fornito assistenza ai fratelli ortodossi in Tanzania

2. Altri 10 chierici dell'Uganda sono nella Chiesa ortodossa russa, andiamo avanti

3. L'esarca della Chiesa ortodossa russa parla dei piani per l'apertura di monasteri in Africa

4. Risultato del lavoro missionario in Tanzania – altri 16 sacerdoti

5. Non sono i greci a causare problemi, ma i vescovi che riconoscono lo scisma

6. I leader del continente africano sono generalmente positivi riguardo alla Chiesa ortodossa russa

7. L'esarca per l'Africa racconta come il patriarca Theodoros ha "spiegato" il suo riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

8. Prenditi la briga di esaminare il nostro Statuto: la Chiesa ortodossa russa risponde alle accuse di un vescovo della Chiesa ortodossa di Grecia

9. Il tempo non è favorevole al Patriarcato d'Alessandria

10. L'istituzione dell'Esarcato in Africa mira a proteggere gli ortodossi dallo scisma

11. L'esarca sulle "chiese-capanne" africane: cosa hanno fatto qui i greci per 100 anni?

 
La pentarchia degli antichi, o il processo alla Chiesa russa

In un'analisi di Nazar Golovko, osserviamo più da vicino il tema della strana rinascita di un fenomeno che fino a pochi anni fa si trovava solo sulle pagine dei libri di storia: la pentarchia, ovvero "governo dei cinque", cioè la gestione dei problemi ecclesiastici da parte dei vertici delle cinque più antiche sedi patriarcali cristiane: Roma, Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. La pentarchia si estinse virtualmente con l'indebolimento progressivo dovuto all'invasione islamica e con l'allontanamento di Roma allo scisma del 1054, e non ebbe successo il tentativo del patriarca Nikon di porre Mosca come fulcro di una nuova pentarchia nel XVII secolo. Oggi, però, assistiamo a uno strano ritorno di fiamma per la pentarchia (con l'antica Chiesa di Cipro che prende, in modo piuttosto discutibile, il posto di Roma), esclusivamente in funzione antirussa. Scopriamo assieme le contraddizioni e i limiti di un tale artificio giuridico.

 
Padre Georgij Maksimov risponde al patriarca d'Alessandria

L'arciprete Georgij Maksimov (nella foto) è uno dei due sacerdoti inviati in Africa a ricevere i chierici e le comunità che hanno deciso di passare alla Chiesa ortodossa russa. Dopo aver ricevuto la sua dose di (prevedibili, ma comunque incoerenti) accuse, ha deciso di rispondere per le rime alle ipocrisie della sede patriarcale d'Alessandria. Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della sua risposta, che riteniamo un piccolo gioiello di onestà e chiarezza nella pastorale ortodossa. Nelle sue parole sentiamo veramente l'indignazione di un pastore di anime nei confronti del capo di una cricca, e ci auguriamo che la storia dell'Ortodossia in Africa, troppo a lungo lasciata nella stagnazione, proceda su queste precise linee.

 
Concordato con il Vaticano in Ucraina: cause e conseguenze

Vi presentiamo l'analisi che Kostantin Shemljuk fa del progetto di concordato tra il Vaticano e l'Ucraina, e dei rischi che questo progetto porta inevitabilmente con sé: aumento delle sperequazioni su base religiosa nel paese e aggravamento dell'odierna politica di oppressione dell'Ortodossia ucraina.

 
Come sono apparsi i cristiani russi in Cina

Oggi Georgij Manaev ci porta in un viaggio di quasi 400 anni di storia dell'Ortodossia in Cina, corredato di interessanti fotografie antiche.

 
Africa: la valanga continua

Oggi vi presentiamo altre quattro notizie dall'Africa, testimoni non solo di una valanga di novità, ma anche di una valanga di conversioni, che non riguardano solo i passaggi dal Patriarcato d'Alessandria alla Chiesa russa: si stanno avvicinando all'Ortodossia anche comunità che finora ne erano rimaste lontane. Forse tra le ragioni di tali diffidenze c'era anche l'attitudine della lobby episcopale greca in Africa: da queste storie emerge un inquietante scenario di mala gestione missionaria e pastorale, alla quale la Chiesa russa saprà porre rimedio, se non in chiave qualitativa, quanto meno in termini di quantità di contatti e di assistenza. Ecco le quattro notizie:

1. 170 chierici hanno ora lasciato la Chiesa d'Alessandria per la Chiesa ortodossa russa

2. La Chiesa ortodossa russa respinge la decisione del tribunale del Patriarcato d'Alessandria

3. In Nigeria, 7 chierici su 16 si sono trasferiti alla Chiesa ortodossa russa dalla Chiesa d'Alessandria

4. Altre otto parrocchie in Nigeria si trasferiscono nella Chiesa ortodossa russa

 
I cattolici riusciranno a conservare la loro Chiesa? Lezioni per gli ortodossi

Nell'ultima analisi di Kirill Aleksandrov, vediamo come la Chiesa cattolica romana sta subendo dall'interno le pressioni delle ideologie di gender, attraverso le proposte conflittuali del "Cammino sinodale" tedesco. Questi conflitti, che portano un serio rischio di uno scisma, dimostrano agli ortodossi come gli "adattamenti alla società contemporanea" non solo non rendono il messaggio cristiano più rilevante, ma lo depotenziano fino a farlo abbandonare del tutto.

 
Che cosa pensavano che sarebbe successo?

Il nostro amico George Michalopulos (nella foto) ha preparato un eccellente editoriale sul suo blog, Monomakhos, dove offre una disamina della situazione di caos in cui il patriarca Bartolomeo ha gettato l'intero mondo ortodosso.

Nota per i cercatori di notizie geopolitiche

Dobbiamo ammetterlo: a volte certe coincidenze sembrano troppo incredibili per essere vere, ma abbiamo tradotto questo articolo prima che ci arrivasse la benché minima notizia delle operazioni militari in corso in Ucraina. Il titolo dell'articolo può sembrare una trovata per acchiappare lettori (ma non abbiamo bisogno di inventarci forme di clickbait: nelle ultime ore prima di mettere questo articolo in rete, i visitatori del nostro sito sono raddoppiati...), ma il testo dell'articolo si riferisce solo ed esclusivamente al fallimento del progetto del riconoscimento degli scismatici ucraini.

 
Sua Beatitudine il metropolita Onufrij: Niente panico, il Signore è con noi

Il metropolita Onufrij, nella sua breve esortazione ai fedeli della Chiesa ortodossa ucraina, ha ribadito i punti fermi di ogni vero cristiano in una situazione di emergenza. Vi presentiamo la notizia assieme al videomessaggio del primate ucraino.

 
Il conflitto russo-ucraino nelle parole profetiche di padre Elpidios Vagianakis

L'archimandrita Elpidios Vagianakis (nella foto), per molti anni missionario in Zimbabwe, è noto al pubblico ortodosso di lingua greca (e attraverso varie traduzioni, di lingua inglese, russa, tedesca e svedese) come una figura profetica, nelle orme di san Paissio del Monte Athos.

Vi presentiamo il video con trascrizione di un'intervista in cui, con parole profetiche, delinea lo scontro spirituale che sta alla base del conflitto che vediamo in questi giorni. Speriamo che le indicazioni di padre Elpidios ci siano di buon complemento alle riflessioni di questa domenica, dedicata al tema del Giudizio universale.

 
In memoriam: Andrei Tataru

Il 26 febbraio 2022 si è addormentato nel Signore il nostro parrocchiano Andrei Tataru (nella foto), che era a Torino dal 2003, proveniente da Cimşilia (Moldova). Aveva raggiunto la mamma Ioana, in Italia dal 2000, e dopo i primi mesi di lavoro, era stato debilitato da un tumore al capo, che gli aveva lasciato una paralisi parziale. Abbiamo cercato di assisterlo fin d'allora, con l'aiuto della comunità romena di Santa Croce, dei padri Camilliani e di molte persone e associazioni di buona volontà. La forza d'animo, la resistenza e la mitezza di Andrei e di Ioana sono state per noi un esempio molto positivo, così come la prova di come la chiesa offriva loro un ambiente di serenità e speranza. Ora ci stringiamo attorno a Ioana con un profondo rispetto per la sua vita di abnegazione materna, e chiediamo ad Andrei di non smettere di pregare per noi, ora che ha iniziato il grande viaggio verso il Signore che ha tanto amato.

Eterna la sua memoria! Veşnica lui pomenire! Вечная ему память!

 
Gli avvenimenti nell'Ucraina non arrestano la valanga di notizie dall'Africa

Dobbiamo esprimere la nostra più grande ammirazione per l'Unione dei giornalisti ortodossi. Pur con i continui sviluppi di eventi nel loro stesso paese, questi giornalisti ucraini non dimenticano di parlare di chi sta peggio di loro.

Le notizie dell'Ortodossia in Africa (che sono le basi del nostro futuro) arrivano un po' più rarefatte, ma arrivano ancora, e non possiamo certo biasimare i giornalisti ucraini se devono occuparsi anche di altre emergenze.

Per ora, la fonte più ricca di notizie sugli sviluppi in Africa resta il canale Telegram del metropolita Leonid, dove le notizie sono in russo, e che può essere visto anche da chi non è iscritto a Telegram sulla pagina alternativa del canale.

Tuttavia, grazie alla mediazione dell'Unione dei giornalisti ortodossi, ecco alcune delle ultime novità:

1. La Chiesa etiopica è pronta a collaborare con l'Esarcato

2. Chierici dell'Esarcato dell'Africa: Siamo stati ridotti in schiavitù dalla Chiesa d'Alessandria

3. In Zambia, 3 chierici su 6 si sono trasferiti alla Chiesa ortodossa russa dalla Chiesa d'Alessandria

4. Il primo antimensio della Chiesa ortodossa russa è arrivato in Congo

 
La situazione in Ucraina: le previsioni contro la realtà

All'inizio del settembre 2014, sotto una martellante propaganda di una invasione russa dell'Ucraina, il nostro sito aveva presentato un interessante test in 10 segni di Dmitry Orlov (nella foto), politologo e blogger russo-americano di Boston. Il test doveva servire allora a capire se c'era stata davvero la tanto strombazzata invasione. Ora, a quasi otto anni di distanza, Dmitry Orlov ripubblica i suoi 10 segni, con un'analisi di ciò che in essi si è avverato e ciò che è cambiato. Da quanto appare dalla sua nuova comparazione dei dati, che vi presentiamo oggi nella sezione "Geopolitica" dei documenti, siamo lieti di annunciare ai nostri assidui lettori che la mole di materiale sull'Ucraina da noi pubblicata in tutti questi anni è servita a dare loro un'idea chiara di quel che sta realmente succedendo oggi. Nelle parole dello stesso Orlov:

Le persone che ora si esprimono contro l'azione militare russa in Ucraina devono rispondere a una semplice domanda: dove siete stati negli ultimi otto anni mentre era in corso la carneficina a Donetsk e Lugansk, mentre delle persone venivano bruciate vive a Odessa, mentre il governo ucraino ha organizzato operazioni terroristiche sul territorio russo e mentre l'intera popolazione ucraina è stata costretta a inchinarsi agli americani e a parlare ucraino, il più delle volte contro la sua volontà? Se la vostra risposta è "Non lo sapevo", allora avete perso il diritto a un'opinione informata su ciò che sta accadendo lì ora. Tenetelo a mente e agite di conseguenza.

 
Per capire certi stati d'animo

Di fronte a una propaganda a raffica, a reti unificate, di quanto sia da condannare l'invasione russa dell'Ucraina, ci dispiace che le prime vittime dei media siano proprio quelli che potrebbero ora parlarci delle sofferenze subite per otto anni in una regione dai tre ai quattro milioni di abitanti (tanti quanti ne ha il Piemonte!)

Ora i civili del Donbass appena liberato possono raccontare di come, per otto anni e in spregio del cessate il fuoco degli accordi di Minsk, hanno visto sistematicamente bombardare abitazioni civili, scuole, asili, ospedali, chiese, monasteri e via dicendo... il tutto nella più apatica indifferenza dei media del mondo "libero".

Ora potrebbero farci sapere queste cose... ma la loro voce non arriverà facilmente.

Ma alcuni, al di sotto dei radar dei media, raccolgono e diffondono informazioni come questo video da Donetsk (in tedesco sottotitolato in italiano), per il quale ringraziamo Giuseppe, che ha avuto la pazienza di ripresentarlo sul suo canale.

 
Intervista al capo della missione ortodossa russa in Messico

Vi abbiamo già presentato un'intervista, risalente al 2010, all'archimandrita Nektary (Haji-Petropoulos, nella foto), abate del monastero della santissima Trinità a Città del Messico. Oggi, vi proponiamo la recente intervista in tre parti, fatta da Dmitrij Zlodorev in uno dei brevi momenti della giornata lavorativa di oltre venti ore (!) di padre Nektary. Le sue parole sulla fede, sulla vita e sul sostegno reciproco nella comunità sono un incoraggiamento a ogni nostro gruppo di fedeli.

 
"Senza questa sofferenza io non sono nulla"

Quando i nostri cuori sono appesantiti non solo dal dolore, ma dalla ricerca di senso di questo dolore, possono essere di grande aiuto le parole del grande confessore contemporaneo della fede, padre Gheorghe Calciu (nella foto), che vi presentiamo oggi in traduzione italiana nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti. Impariamo dalle sue parole (e dalla sua testimonianza di vita) a capire come le nostre sofferenze sono ricolme della presenza di Dio, e a instaurare un nuovo dialogo con il nostro creatore.

 
Proposte di preghiere per la pace

Il 3 marzo, il metropolita Dionisij di Voskresenie, amministratore del Patriarcato di Mosca, ha inviato una lettera circolare a tutti i vescovi diocesani della Chiesa ortodossa russa, con il testo di una preghiera approvata da sua Santità il patriarca Kirill per la lettura alla Divina Liturgia dopo l'ectenia ardente, oppure al termine delle funzioni. Il testo, riportato qui sotto in slavonico e in italiano, è stato proposto in sostituzione delle preghiere proposte dal patriarca alla Pasqua del 2014 e nel mese di giugno del 2014, e dal metropolita Onufrij nel mese di luglio del 2016, nonché delle petizioni delle ectenie che sono state indicate fin dal mese di febbraio del 2014.

Da parte sua, il metropolita Onufrij (nella foto) benedice una speciale regola di preghiera quaresimale per tutti i fedeli, con la lettura di un capitolo del Vangelo e tre prosternazioni: per la fine della guerra, per il superamento dell'ostilità nella terra ucraina sofferente, e per il mantenimento della pace nel mondo.

 

Молитва о восстановлении мира

Владыко Многомилостиве Господи, Иисусе Христе, Боже наш, молитвами Всепречистыя Владычицы нашея Богородицы и Приснодевы Марии, святых равноапостольных великого князя Владимира и великия княгини Ольги, святых Новомучеников и исповедников Церкви нашея, преподобных и богоносных отец наших Антония и Феодосия, Киево-Печерских чудотворцев, Сергия, игумена Радонежского, Иова Почаевского, Серафима Саровского и всех святых, благоприятну сотвори молитву нашу о Церкви и о всех людех Твоих.

От единыя купели Крещения, еже при святем князе Владимире, мы, чада Твои, благодать восприяхом, — дух братолюбия и мира в сердцах наших навеки утверди!

Иноплеменным же языком, брани хотящим и на Святую Русь ополчающимся, — запрети и замыслы их ниспровергни.

Благодатию Твоею власть предержащих ко всякому благу настави, воинов — в заповедях Твоих утверди, лишенныя крова — в домы введи, голодныя — напитай, недугующая и страждущая — укрепи и исцели, в смятении и печали сущим — надежду благую и утешение подаждь, на брани убиенным — прощение грехов и блаженное упокоение сотвори.

Исполни нас яже в Тя веры, надежды и любве, яко да во всех странах наших единеми усты и единем сердцем исповемыся Тебе, Господу и Спасителю нашему Иисусу Христу, со Безначальным Твоим Отцем, Пресвятым Благим и Животворящим Твоим Духом во веки веков. Аминь.

Preghiera per la restaurazione della pace

Sovrano Signore molto misericordioso, Gesù Cristo, nostro Dio, per le preghiere della nostra purissima Sovrana, Madre di Dio e sempre vergine Maria, dei santi grandi principi pari agli apostoli Vladimiro e Olga, dei santi nuovi martiri e confessori della nostra Chiesa, dei nostri venerabili e teofori padri Antonio e Teodosio, taumaturghi delle grotte di Kiev, Sergio, abate di Radonezh, Giobbe di Pochaev, Serafino di Sarov e di tutti i santi, trova benaccetta la nostra preghiera per la Chiesa e per tutto il tuo popolo.

Dall'unico fonte battesimale, in cui sotto il santo principe Vladimiro, noi, tuoi figli, abbiamo ricevuto la grazia, rafforza nei secoli lo spirito di amore fraterno e di pace nei nostri cuori!

Blocca e rovescia i piani degli estranei che vogliono prendere le armi contro la santa Rus'.

Con la tua grazia, istruisci i potenti verso ogni bene, fortifica i soldati nei tuoi comandamenti, riporta a casa i profughi, sfama gli affamati, fortifica e guarisci i malati e i sofferenti, dona buona speranza e conforto a chi è nella confusione e nel dolore, perdona i peccati e concedi il beato riposo a chi è stato ucciso nelle lotte.

Ricolmaci di fede, speranza e amore per te, affinché in tutti i nostri paesi ti confessiamo con una sola bocca e un solo cuore, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, con il tuo eterno Padre, e il tuo santissimo, buono e vivifico Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

 

 
Amiamo Dio e uniamoci in Dio

Vi presentiamo, con video e trascrizione italiana, l'appello che sua Beatitudine il metropolita Onufrij ha fatto ai fedeli, in occasione della preghiera per la pace tenuta a mezzogiorno del 4 marzo.

 

 
Per iniziare la Grande Quaresima

Consigli di san Serafino di Sarov

Bevi dove beve il cavallo. Il cavallo non berrà mai l'acqua inquinata. Metti il letto dove dorme il gatto. Mangia il frutto toccato dal verme. Cogli tranquillo i funghi sui quali si posano i moscerini. Pianta l'albero dove la talpa scava la terra. Costruisci la casa dove il serpente si scalda. Scava la fontana dove gli uccelli si nascondono dal caldo. Coricati e alzati con le galline – avrai il seme d’oro del giorno. Mangia più verde – avrai gambe forti e cuore resistente come un leone. Nuota più spesso – ti sentirai sulla terra come i pesci nell'acqua. Guarda più spesso il cielo, non sotto i piedi – i tuoi pensieri diventeranno leggeri e limpidi. Taci di più e parla di meno – nella tua anima regnerà il silenzio e il tuo animo sarà pacifico e tranquillo.

 
Doppio lutto tra gli ortodossi eritrei ed etiopi

Le Chiese ortodosse dell'Eritrea e dell'Etiopia hanno perso a distanza di meno di un mese i loro patriarchi:

- il 9 febbraio 2022, è morto ad Asmara all'età di 94 anni Abune Antonios (a sinistra nella foto), terzo patriarca della Chiesa ortodossa eitrea, deposto nel 2006 dal governo e vissuto da quel tempo sostanzialmente agli arresti domiciliari;

- il 3 marzo 2022, è morto ad Addis Abeba all'età di 83 anni Abune Merkorios (a destra nella foto), quarto patriarca della Chiesa Tewahedo etiopica, che dopo tre decenni di esilio in seguito al colpo di stato del 1991, alla riconciliazione del 2018 tra la Chiesa in Etiopia e la fazione all'estero, aveva potuto rientrare in Etiopia e servire come co-patriarca accanto ad Abune Mathias.

Le storie di queste figure ecclesiastiche meriterebbero da parte nostra maggiore attenzione, così come una maggior comprensione dei dolori che hanno travagliato le Chiese antico-orientali dell'Africa orientale negli ultimi decenni.

 
La Lavra di Svjatogorsk continua ad accogliere e ospitare centinaia di rifugiati

Orthochristian.com, 7 marzo 2022

Come nel 2014, la Lavra della santa Dormizione di Svjatogorsk continua a ricevere e ospitare centinaia di rifugiati.

Nel 2014, i rifugiati delle province di Donetsk e Lugansk sono fuggiti dalla guerra per rifugiarsi nel monastero, e ora sono raggiunti dai residenti delle città della provincia di Kharkov, come riferisce il Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo della Chiesa russa.

Secondo il servizio stampa del monastero, nell'ultima settimana sono arrivate al monastero 269 persone, tra cui 120 bambini. La maggior parte dei rifugiati è costituita da famiglie numerose in fuga da varie città e paesi. Fino a venerdì, c'erano 342 rifugiati presi in carico nella Lavra.

I fedeli ortodossi ucraini hanno risposto ai bisogni dei profughi, inviando al monastero pacchi umanitari di cibo, vestiti, pannolini, medicine, ecc.

Grazie al suo lavoro con i rifugiati, la Lavra è diventata anche un centro di conversione all'Ortodossia. Per esempio, nel 2014 OrthoChristian ha riferito che più di 30 rifugiati sono stati battezzati nel monastero.

 
Risposte al patriarca d'Alessandria

In seguito alla formazione dell'Esarcato russo dell'Africa, il patriarcato d'Alessandria ha risposto a quella che ha visto come un'azione non canonica con una serie di ancor più egregie violazioni dei canoni, quale la decisione di "deporre" dal sacerdozio due preti russi che non hanno mai fatto parte del proprio clero. La risposta di padre Georgij Maksimov alla sua "deposizione" è disponibile a chi sa il russo sul suo canale YouTube; per capire invece la posizione ufficiale della Chiesa russa, vi presentiamo in traduzione italiana il testo della risposta del patriarca Kirill agli appelli del patriarca Theodoros per l'annullamento dell'Esarcato patriarcale d'Africa.

 
I programmi di assistenza della Chiesa ortodossa ucraina

Iniziano ad arrivare numerosi rapporti sulle forme di aiuto che la Chiesa ortodossa ucraina sta fornendo alle persone in stato di necessità, siano essi civili, militari, profughi, feriti o quant'altro. Vi presentiamo qui sotto una lista di segnalazioni dall'Unione dei giornalisti ortodossi, limitata alla parte inglese del loro sito: la quantità di rapporti in continuo arrivo ci impedisce al momento di farne traduzioni autonome, ma confidiamo che chi vuole utilizzare un traduttore automatico possa comprenderne almeno i punti essenziali.

1. Le diocesi della Chiesa ortodossa ucraina aiutano i militari e i profughi

2. Un programma di aiuto della Chiesa per sostenere le vittime delle ostilità

3. Un monastero a Leopoli accoglie profughi da diverse regioni dell'Ucraina

4. Parrocchie della Chiesa ortodossa ucraina in altri paesi inviano aiuti umanitari in Ucraina (NB. Questa notizia include parrocchie in Italia)

5. La diocesi di Ternopol' aiuta militari e profughi

6. Il monastero di Bănceni nella diocesi di Chernovtsy accoglie 5000 profughi

7. Gli aiuti umanitari della Chiesa romena arrivano alle diocesi di Kharkov e Zhitomir

8. La diocesi di Kherson aiuta ospedali, indigenti e profughi con medicinali

9. La diocesi di Odessa aiuta ad equipaggiare e rifornire un rifugio antiaereo

10. L'opera del "bus della misericordia" a Kiev durante la guerra

11. La diocesi di Rovno continua ad aiutare soldati e profughi

 
Omelie del patriarca Kirill

Dalla fine di febbraio, i media del mondo sedicente libero sono stati in allerta a pretendere dichiarazioni dal patriarca di Mosca, pronti, secondo il noto detto "damned if you do, damned if you don't", a condannarlo per ogni suo momento di silenzio, e al proferire delle sue prime parole, a condannarlo ancor più duramente per quel che dice, a prescindere da cosa abbia detto veramente.

Il 6 marzo, alla Domenica del Perdono, le parole del patriarca sono effettivamente risuonate piuttosto chiare, e si sono viste due reazioni: le prevedibili distorsioni da parte della grancassa mediatica del "pensiero unico" occidentale, e il meno prevedibile silenzio delle autorità della Chiesa russa nel mondo, forse spiazzate dal dover spiegare parole e posizioni che possono essere facilmente distorte.

Dobbiamo dare atto alla redazione del blog Ricognizioni (che non sapremo mai ringraziare abbastanza) di aver pubblicato il testo italiano in forma integrale dell'omelia del patriarca Kirill nella Domenica del Perdono.

Da parte nostra, vi presentiamo la traduzione italiana dell'omelia della sera del primo martedì di Quaresima, che non è la versione "soft", o "dietetica", della prima predicazione, ma l'interiorizzazione degli stessi principi. Quelli che si sentono risvegliati dai temi della prima omelia, avranno modo di trasporli nel loro cammino spirituale attraverso la seconda.

 
Patriarca Porfirije: La guerra tra i nostri fratelli è pericolosa per il mondo intero

Il patriarca Porfirije (Perić, nella foto) di Serbia ha qualcosa di profondo da dire riguardo al conflitto in corso in Ucraina, e le sue parole hanno un peso, perché parlano per esperienza diretta del passato conflitto in Jugoslavia, e delle conseguenze che questo continua oggi ad avere. Ascoltiamo le parole del patriarca, che in questo momento sta pregando il suo popolo, ancora provato e impoverito dalla guerra, di non dimenticare i propri fratelli che soffrono.

 
Una richiesta di segnalazione

Dietro richiesta del nostro confratello, padre Giovanni Festa (nella foto), segnaliamo il seguente contrappunto all'omelia del patriarca Kirill, scritto il 9 marzo da sua Eminenza il metropolita Jean (Renneteau) di Dubna, arcivescovo delle Chiese ortodosse di tradizione russa in Europa occidentale:

Lettera aperta a Sua Santità Cirillo Patriarca di Mosca

Abbiamo più volte lodato la forza morale del metropolita Jean, come si può verificare con qualsiasi semplice ricerca sul nostro sito. Lo abbiamo lodato anche quando ha preso posizione contro i suoi stessi confratelli che si sono comportati in un modo poco caritatevole e contrario alla tradizione ortodossa russa. In questo caso lo ringraziamo per questa sua Lettera aperta, che dimostra che nella Chiesa ortodossa russa non vige un "pensiero unico", magari in senso contrario, ma analogo a quello dal quale siamo stati inondati nelle ultime settimane. Avendo già sentito parole simili a quelle di sua Eminenza da fin troppe parti, riteniamo comunque prioritario il punto sottolineato dal patriarca, che una pace ottenuta senza giustizia non è la pace del Vangelo.

 
La Chiesa aiuta a organizzare un corridoio umanitario a Mariupol'

La Chiesa ortodossa ucraina, nelle persone dei metropoliti Onufrij e Luka (che per chi se ne fosse scordato, sono le due principali presenze dall'Ucraina al Santo Sinodo di Mosca), sta partecipando a un corridoio umanitario per fornire aiuti di cibo e medicinali alla città di Mariupol', e per aiutare a evacuare i civili che vogliono abbandonare le zone a rischio. Vi offriamo i dettagli di questa operazione.

 
La guerra è una prova di amore verso Dio e verso il prossimo

Vi presentiamo il video con trascrizione italiana dell'appello alla ragionevolezza e all'aiuto reciproco fatto dal metropolita Onufrij alla Liturgia della Domenica dell'Ortodossia.

 
Il giornalista ortodosso Jan Taksjur è in un centro di detenzione a Kiev, ha bisogno di aiuto

Mentre oggi spadroneggiano sui nostri media giornalisti saccenti che ci spiegano tutto di un'Ucraina che non conoscono, un vero esperto locale di problemi ucraini, Jan Taksjur (nella foto), che abbiamo menzionato alcune volte anche sul nostro sito, è in stato d'arresto senza alcun motivo palese. In un paese dove per anni dei giornalisti con la schiena dritta hanno pagato con la vita, non lasciamo che la retorica di massa ci faccia dimenticare che quelli che non sono stati uccisi stanno ancora soffrendo.

 
Aggiornamenti al viaggio tra le iconostasi in Italia

Fin dalla sua compilazione nel 2015, il nostro "Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia" è stato uno dei nostri articoli più apprezzati e visitati. In questi sette anni abbiamo aggiunto di tanto in tanto alcune fotografie e aggiornamenti, ma solo in questi giorni (in parte per spezzare la tensione del periodo presente ritornando alla contemplazione di ciò che riteniamo sacro) abbiamo deciso di fare una completa revisione della pagina: abbiamo scoperto molti cambiamenti, e possiamo dare il benvenuto a numerose nuove iconostasi, portando la nostra lista tra i 200 e i 300 esempi. Guardate di nuovo la pagina con tutte le novità, e tornate a visitarla nei prossimi giorni, perché abbiamo in preparazione decine di nuove segnalazioni da inserire!

 
Voci dei metropoliti ucraini

Vi presentiamo le notizie di un video-discorso tenuto dal metropolita Antonij (Pakanich), cancelliere della Chiesa ortodossa Ucraina, e di una predica con video tenuta dal metropolita Arsenij (Jakovenko, nella foto), abate della Lavra di Svjatogorsk, i cui edifici erano stati danneggiati il giorno prima da un bombardamento, per fortuna senza vittime.

 
Nemmeno il fronte comune umanitario fa cessare le persecuzioni degli ortodossi in Ucraina

Gli appelli degli ultimi giorni all'azione comune a favore dei sofferenti in Ucraina non sono riusciti a fermare la politica degli scismatici ucraini: laddove possibile, e con mezzi tanto squallidi quanto patetici, continuano a sequestrare luoghi di culto della Chiesa ucraina canonica come hanno fatto in tutti questi anni, sperando nella continuazione del disinteresse generale. Vi presentiamo uno di questi ultimi eventi, sui quali non abbiamo mai taciuto, né intendiamo tacere ora.

 
Risposte dell'arciprete Andrej Tkachev alle domande di un canale televisivo serbo

Vi presentiamo l'intervista in tre parti rilasciata il 5 gennaio 2022 a Sputnik Serbia dall'arciprete Andrej Tkachev (nella foto), che nel suo solito stile senza compromessi spiega il ruolo della Chiesa russa e di quella serba nel conflitto di civiltà contemporaneo. Corrediamo il testo con il video dell'intervista, sperando che YouTube non censuri il canale di padre Andrej come ha fatto recentemente (e vergognosamente) con il canale Spas, reo di fare catechismo secondo la tradizione della Chiesa "sbagliata". Se così dovesse accadere (e sarebbe un segno di persecuzione anticristiana da ultimi tempi), segnatevi e andatevi a rivedere almeno la trascrizione italiana della parole di padre Andrej, un ucraino che dal 2014 ha dovuto lasciare il suo paese per la sua malaugurata abitudine di dire sempre la verità.

 
Celebrazione archieratica della Liturgia armena a Torino

Ringraziamo di cuore sua Eminenza l'arcivescovo Khajag Barsamian (nella foto) per aver voluto visitare Torino e presiedere la celebrazione quaresimale della Santa Liturgia (Surp Badarak) della Chiesa Apostolica Armena, ospitata presso la nostra parrocchia. Ci auguriamo che quest'evento (a nostra memoria, la prima celebrazione episcopale della Chiesa Apostolica Armena in Torino) possa ripetersi con regolarità. Chi vuole maggiori dettagli può già trovare un paio di video della celebrazione sulla pagina Facebook della Comunità armena di Torino, e confidiamo che nei prossimi giorni si aggiungano altri video e fotografie.

 
Un chierico freelance di Mosca sta cercando di dividere la Chiesa ortodossa ucraina?

Vi presentiamo in traduzione italiana la recente analisi di Kirill Aleksandrov su una delle figure più equivoche del Patriarcato di Mosca, l'archimandrita Kirill (Govorun, nella foto) e sui suoi recenti sotterfugi per proporre una via alternativa (ma comunque scismatica e auto-disfattista) alle tensioni nella Chiesa ucraina di oggi.

 
"Non indebolite l'Ucraina"

Questo è l'appello con cui padre Vitalij Durov (nella foto), capo del centro umanitario della diocesi di Chernovtsy e della Bucovina della Chiesa ortodossa ucraina, esorta gli scismatici a non cadere nella trappola della demonizzazione della "Chiesa di Mosca": quelli che nei primi giorni del conflitto aiutavano a sostenere le persone in difficoltà, oggi stano riducendosi a pubblicare commenti ostili sui social network, rendendo in tal modo la vita difficile non solo ai sofferenti, ma anche a quelli che si adoperano quotidianamente per aiutarli. Vi presentiamo l'appello di padre Vitalij con il relativo video nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti.

 
"Revocare l'autocefalia per cinque anni": sui piani del metropolita Grigorios di Peristeri

Il metropolita Grigorios (Papathomas, nella foto) è una figura di cui il nostro sito si è già occupato nel 2013, quando è entrato tra i candidati ad arcivescovo di Rue Daru, e sporadicamente negli anni successivi, quando ha usato in modo piuttosto fantasioso le sue abilità di studioso di diritto canonico per sostenere le tesi del Fanar contro quelle della Chiesa russa. Poiché le pretese fanariote sono diventate negli ultimi anni sempre più indipendenti dalla realtà delle cose, anche le tesi del metropolita hanno assunto un'aria decisamente (per essere caritatevoli nei suoi confronti) surrealista.

Ci affidiamo oggi a un vero canonista di nostra conoscenza, l'arciprete Vladislav Tsypin, per confutare le proposte davvero bizzarre del metropolita Gregorios, che pensa di risolvere la crisi ecclesiale ucraina affidando a un tribunale inesistente il compito di emanare un giudizio totalmente inedito nella storia della Chiesa, saltando ogni norma canonica ortodossa e il comune buonsenso. Potete trovare il saggio di padre Vladislav Tsypin in traduzione italiana nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
I due poli della religione occidentale dopo il 1054

Il nostro amico Andrei Raevsky, meglio noto come "Saker", non è solo un esperto di geopolitica che ci sa far arrivare una marea di notizie censurate dai media occidentali, ma anche un buon conoscitore di teologia ortodossa. Ci fa piacere che abbia lasciato a Walt Garlington (nella foto) un posto del suo blog – in questi giorni incandescente – per un commento teologico sulle distorsioni occidentali della fede, distorsioni opposte e complementati, che troviamo alla base di tutte le Crociate antiche e moderne, indifferenti e talora ostili alla fede ortodossa. I temi sono interessanti e rilevanti per capire fenomeni odierni come la consacrazione internazionale che sta per avere luogo in Vaticano.

 
Suor Vassa e Public Orthodoxy sull'Ucraina

Vi presentiamo in traduzione italiana una risposta in due parti del nostro confratello, padre John Whiteford, che offre un quadro molto chiaro di come si deve sentire oggi ogni parroco della Chiesa russa in Occidente. Grazie alla sua profonda conoscenza della crisi ucraina in tutti i suoi aspetti, padre John si trova costretto a confutare persone che vedono la crisi unicamente in funzione anti-russa (e specificamente, anti-Chiesa russa) pur presentandosi come voci dell'Ortodossia. La sfacciata partigianeria del gruppo di Public Orthodoxy, che è sempre pronta a giustificare l'omosessualismo ma che non sarà mai in grado di giustificare una Chiesa che fa ciò che ha sempre fatto nella sua storia, è abbastanza evidente. Più dolorosa, in quanto voce di monachesimo ortodosso, è quella di suor Vassa (Larina), che tuttavia ha già oltrepassato i limiti del lecito anche con il proprio Sinodo. Purtroppo, quando voci sedicenti ortodosse si allineano alla voce mondana e politicamente corretta di una superficiale propaganda mediatica, offrono poco da imparare e molto da biasimare. La posizione di padre John, che invece sa analizzare la crisi mondiale a tutto tondo e invita alla ragionevolezza e al rispetto della verità, è a nostro avviso la vera risposta ortodossa che ciascuno può cercare di offrire.

 
Il metropolita Feodosij fa appello al presidente per il rilascio di Jan Taksjur

L'Unione dei giornalisti ortodossi riporta un riassunto dell'appello del metropolita Feodosij (Snigirev, nella foto) di Cherkassy e Kanev in favore del giornalista Jan Taksjur, detenuto a Kiev con accusa di alto tradimento. Chiunque conosca la produzione letteraria di Taksjur sa perfettamente che l'accusa è ridicola, perché l'unica cosa che un giornalista onesto può tradire è una narrativa spinta all'estremo, ovvero un totalitarismo mediatico. La storia di Jan Taksjur può essere importante anche in Italia, dove già vediamo in corso un ostracismo delle voci dissidenti dal Ministero della Verità orwelliano, che sta iniziando a rasentare la persecuzione.

 
Vescovi americani rispondono alla controversa dichiarazione dell'arcivescovo Elpidophoros alla marcia per la vita

Sono passati oltre due mesi dall'indegna dichiarazione dell'arcivescovo Elpidophoros, che alla marcia per la vita a Washington affermava il diritto alla vita dei nascituri MA ALLO STESSO TEMPO il diritto alla libera scelta di sopprimerli. Oggi è arrivata la risposta di altri autorevoli vescovi ortodossi (sfortunatamente, non tutti) che partecipano ai lavori dell'Assemblea dei vescovi canonici ortodossi (ricordiamo che il Patriarcato di Mosca e la ROCOR non partecipano all'Assemblea dall'inizio della crisi ecclesiale ucraina nel 2018). Vi presentiamo un articolo che riassume questa risposta. Meglio tardi che mai, e meglio alcune voci che nessuna, ma questo oltraggio alla morale cristiana e alla tradizione ortodossa non deve comunque passare impunito.

 
Il metropolita di Donetsk incontra i sacerdoti delle chiese danneggiate

Vi presentiamo un resoconto di quella che è forse la prima delle notizie della reazione della Chiesa ortodossa ucraina a una situazione post-bellica.

 
Oggi come ieri: la parola del patriarca

Abbiamo sentito criticare in tutti i modi possibili le recenti parole del patriarca Kirill. Per quelli a cui sia rimasto un minimo di spirito critico, presentiamo un estratto di una predica di due anni e mezzo fa, in cui sua Santità diceva (nell'indifferenza generale) esattamente le stesse cose che dice oggi (nella condanna generale). Il patriarca Kirill è costante in ciò che afferma: l'unica cosa che rimane costante nei suoi critici è l'incapacità di considerare ciò che dice realmente.

 
Vita del beato Isidoro di Rostov

A metà del XV secolo i pregiudizi contro la Russia erano non meno accesi di quelli di oggi. Tuttavia, non impedirono a un mercante slavo di Brandeburgo di andare a vivere a Rostov la Grande e di diventare uno dei più grandi santi della Russia del tempo. Vi presentiamo un breve quadro biografico di questo santo folle in Cristo.

 
Che cosa significa "nazismo"?

Ancora una volta il Saker Blog si segnala per analisi che vanno al di là del semplice studio della geopolitica, ed entrano in profondo nelle radici religiose dei conflitti della storia. Un prete ortodosso che ha preferito restare anonimo ha offerto al blog una seria analisi storico-religiosa di un termine su cui oggi i nostri media preferiscono non soffermarsi. I lettori assidui dei documenti del nostro sito ci metteranno poco a riconoscere l'identità di questo prete, identità che tuttavia è ben poco rilevante. Soprattutto su temi come questo, il ragionatore è meno importante del ragionamento, che vi offriamo in traduzione italiana nella sezione "Geopolitica" dei documenti.

 
La lenta morte del giorno dell'Indipendenza greca

Ringraziamo il nostro amico George Michalopulos per averci fatto notare una delle ultime uscite dell'arcivescovo Elpidophoros: un'enciclica sull'Indipendenza greca che riesce a non nominare neppure una volta i turchi o gli ottomani, ma ce la fa a condannare i russi, che pure furono gli ispiratori e i sostenitori della lotta dei greci per l'indipendenza. Già dimenticare le radici della propria storia è una cosa brutta, ma come sottolinea George nel suo blog Monomakhos, ora il Fanar sta facendo spallucce anche nei confronti della persecuzione dei greci del Donbass, trattati esattamente come i russi dalle truppe "speciali" di Kiev.

 
Ancora voci dei metropoliti ucraini

Due settimane dopo che vi abbiamo presentato i discorsi dei metropoliti di Borispol' e di Svjatogorsk, torniamo ad ascoltare le voci degli stessi vescovi che ci ricordano che Dio ha l'ultima parola nelle prove (metropolita Antonij), e che noi dobbiamo attraversare la guerra da cristiani (metropolita Arsenij).

 
La curiosa storia dell'eccezionalismo americano

Il nostro amico Jimmie Moglia (nella foto) ha offerto per il Saker Blog una riflessione che prima o poi tutti dovranno tenere in considerazione, anche nella Chiesa ortodossa, soprattutto nella Chiesa ortodossa, perché il fine ultimo dell'eccezionalismo americano è la ricostruzione a tutti i costi dell'antico Impero romano, proprio quello che fu il più sistematico e incessante persecutore di cristiani della storia. Vi invitiamo a leggere il saggio di Jimmie Moglia in traduzione italiana nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti.

 
È online in italiano il "Corso di sopravvivenza ortodossa" di padre Seraphim Rose

Dopo tanti anni si avvera un nostro desiderio: poter proporre in lingua italiana il "Corso di sopravvivenza ortodossa" che fu uno degli ultimi sforzi della vita di padre Seraphim Rose. La prima lezione è già online, e vi invitiamo a seguire il blog "Teandrico" per le parti successive dell'opera. Grazie di cuore a Srefano per questo suo sforzo così importante in Italia: il corso di padre Seraphim era infatti mirato a far conoscere a fondo aspetti della cultura occidentale, quali le belle arti, l'architettura e la musica, e capire quanto in esse permane dello spirito del cristianesimo primitivo, e di contro, quanto è stato cambiato attraverso diverse deviazioni storiche, e soprattutto perché è stato cambiato.

Opere come questa possono permettere alle seconde generazioni di ortodossi nati in Italia di sopravvivere all'imbarbarimento della propria cultura, e alle deviazioni dalla fede.

 
La Chiesa ortodossa ucraina messa fuori legge? Sui disegni di legge per spezzare l'Ucraina dall'interno

Nell'ultima analisi di Kirill Aleksandrov, vediamo come i nazionalisti ucraini, ben lontani dal corrispondere agli appelli all'unità nazionale del loro presidente, si stanno adoperando per mettere fuori legge la Chiesa ortodossa ucraina. Abbiamo diverse fonti che ci dicono che i nazionalisti ucraini dei corpi 'speciali' sono pronti a sparare ai loro stessi compagni che decidono di deporre le armi: non abbiamo conferme di simili eventi, ma di sicuro osserviamo (con disegni di legge come prove sonanti alla mano) come i 'fedeli' uniati e scismatici siano attivi a sparare alla schiena ai loro compaesani ortodossi che neppure manifestano di volersi in alcun modo arrendere. Come non ci stanchiamo di ripetere da anni, l'attuale guerra è una guerra contro la Chiesa ortodossa.

 
"Ho visto non solo gli orrori della guerra, ma l'umanità della gente semplice"

Tre settimane fa vi abbiamo parlato dell'iniziativa della Chiesa ortodossa ucraina di organizzare un corridoio umanitario verso Mariupol', la città del Donbass più martoriata dagli eventi recenti. Oggi ascoltiamo il resoconto del metropolita Luka, che ha diretto il convoglio degli aiuti.

 
Una voce solitaria: un prete cattolico spiega la verità sulla Russia e sull'Ucraina

Nick Stamatakis segnala su Helleniscope la predica di un prete cattolico, padre Nolan, che in controtendenza rispetto alla sua gerarchia, ma con straordinaria lucidità mentale e morale, cerca di decostruire gli elementi della narrativa mediatica e riportarli ai principi morali cattolici. Vi abbiamo tradotto in italiano la predica, che potete trovare in video e in trascrizione nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
Messa a punto del viaggio tra le iconostasi in Italia

Tre settimane fa vi abbiamo segnalato una serie di aggiornamenti al nostro "Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia", iniziato nel 2015, e che continua a presentarci sorprese. Oggi la nostra lista comprende oltre 250 voci, ed è ancora aperta a nuovi sviluppi. Per ora, ci limiteremo ad aggiornarla dietro segnalazioni dei nostri lettori.

 
La dichiarazione sull'insegnamento del "mondo russo" come documento di un nuovo "Tempo dei torbidi"

Abbiamo già avuto occasione di incontrare un recente documento, la Dichiarazione sul mondo russo di Public Orthodoxy, in una critica di padre John Whiteford. Oggi vi proponiamo un documento teologico che analizza questa dichiarazione, evidenziandone tutte le fallacie, ma ricordando comunque che si tratta di un segno di nuovi "tempi dei Torbidi", né più né meno di quelli che la Russia ha dovuto subire della cattività occidentale di quattro secoli fa.

 
Decine di sacerdoti dell'Esarcato russo d'Africa convocati in tribunale e arrestati

Continua la persecuzione degli ortodossi africani che non vogliono stare con gli scismatici: leggiamo un resoconto del metropolita Leonid sulle vessazioni legali di preti in Kenya e Madagascar.

 
Mentre i nostri fedeli difendono l'est, le nostre chiese vengono sequestrate a ovest

Il metropolita Antonij (Pakanich, nella foto), in un sermone di cui vi offriamo un resoconto, deplora ancora un'altra serie di ingiustizie contro la Chiesa ortodossa ucraina canonica. Mentre i suoi fedeli difendono con lealtà il loro paese, i politici nazionalisti vogliono mettere la loro Chiesa fuori legge, e gli scismatici continuano la loro politica di sequestri di luoghi di culto, creando ancor più divisione nel paese.

 
Una vittoria del buon senso in Finlandia

Un tribunale a Helsinki ha fatto cadere tutte le accuse contro la parlamentare Päivi Räsänen (nella foto), accusata assieme al vescovo luterano Juhana Pohjola di avere usato argomentazioni bibliche per sostenere che l'omosessualità non è un valore.

Nella sua decisione unanime, il tribunale ammette che "non è suo compito interpretare i concetti biblici".

La causa di Päivi Räsänen è stata sostenuta dalla Chiesa ortodossa russa e da altre confessioni cristiane, e il nostro sito vi ha fatto cenno lo scorso novembre.

 
Storia, simbolismo e uso moderno dell'orario

Il lettore Ioann Malov ci guida attraverso un viaggio alla scoperta del significato dell'orario, il paramento più caratteristico dei diaconi ortodossi.

 
L'obiettivo dei nemici della Chiesa è il crollo dell'Ortodossia

Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol' fa il punto della situazione ecclesiale ricordando come i nemici della Chiesa ortodossa non smettono mai di minarne l'unità e la credibilità.

 
Tour virtuale della chiesa di Cristo Salvatore

In questi giorni in cui un viaggio a Mosca è impossibile per molti, è divenuta disponibile una visita virtuale alla cattedrale di Cristo Salvatore: cliccate su questo collegamento o sull'immagine qui sopra per iniziare il vostro tour.

 
Il Fanar non riconosce i "sacramenti" di Filaret: si può quindi entrare a far parte della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"?

In un'analisi di Jaroslav Nivkin vi presentiamo il dilemma dei controsensi del Fanar riguardo a Filaret Denisenko. Dopo averne accettato per anni la deposizione e l'anatema, e dopo il clamoroso passo indietro della sua arbitraria "reintegrazione" nel 2018, ora che Filaret sta diventando un problema ingestibile assistiamo al "contrordine del contrordine": Filaret torna a essere per il Fanar un personaggio "non riconosciuto" e "privo di grazia". Ma questo cosa dice dei suoi sodali di tanti anni di attività non canoniche?

 
Padre Matvej: un "Don Matteo" in versione ortodossa

Pochi in Italia sanno che la nostra fortunata serie televisiva di Don Matteo ha avuto anche un adattamento russo: Отец Матвей, ovvero "Padre Matteo", racconta le vicende di fede e di indagini poliziesche di padre Matvej Korneev, intepretato da Vladimir Kolganov.

Nella serie russa, il protagonista è un prete ortodosso sposato, che a causa di un furto nella propria chiesa, viene trasferito alla parrocchia di una piccola città. Qui la tranquilla vita di provincia nasconde molti segreti oscuri, che padre Matvej dovrà affrontare in prima persona.

La serie del 2014 si può facilmente trovare online. Eccovi il primo episodio.

 
Un'altra detenzione ingiusta a Kiev

Mikhail Pogrebinskij (nella foto), il politologo ucraino di cui vi abbiamo già presentato un paio di analisi sul nostro sito, è stato arrestato dalla SBU a Kiev il 27 marzo. Come già è successo per Jan Taksjur, il giornalista ortodosso conduttore del canale "Primo cosacco", Pogrebinskij è accusato di tradimento, oltre che di arricchimento illegale. Le prove? È apparso su canali televisivi russi! Questo non è l'unico caso agli antipodi della logica e del buon senso, e tristemente i due esempii che vi abbiamo segnalato sono ben lontani da essere i soli. Mentre i media del mondo "libero" si affannano a parlarci di repressioni del dissenso in Russia, le repressioni altrettanto gravi del dissenso in Ucraina restano coperte da una vergognosa omertà. Per approfondire, consultate questo articolo del Saker blog su tutti quelli la cui vita e sicurezza sono in pericolo perché non sono disposti a comprare a scatola chiusa la narrativa ufficiale.

 
L'esercito ucraino continua a bombardare un monastero danneggiato di Donetsk, che ospita 300 civili

Vi presentiamo la notizia con video dei bombardamenti su un monastero di Donetsk, che nell'attuale situazione potrebbe sembrare un bersaglio assai strano: chi ha orecchie per intendere, tuttavia, intende benissimo che questa furia è provocata dal fatto che si tratta del monastero di un famoso starets, padre Zosima (Sokur, 1944-2002), sostenitore dell'unità spirituale russo-ucraina, di cui vi abbiamo già presentato un saggio biografico.

 
Libro di preghiera pubblicato nella lingua cebuana delle Filippine

Grazie agli sforzi dei seminaristi filippini che studiano all'Accademia teologica di San Pietroburgo in Russia, si stanno pubblicando testi di funzioni e preghiere in cebuano, la seconda lingua parlata nell'arcipelago delle Filippine. Vi presentiamo la notizia della seconda di queste pubblicazioni.

 
I persecutori della Chiesa combattono in rete, non in prima linea

Siamo lieti di offrirvi parole da un sermone dell'arciprete Dimitrij Sidor (nella foto) di Uzhgorod, anima e ispiratore religioso del popolo russino, che già abbiamo visto molte volte sul nostro sito. Padre Dimitrij ci ricorda come la vera Chiesa di Cristo è sempre oggetto di attacchi.

 
Parroco della Chiesa ortodossa ucraina organizza l'evacuazione di 1.500 residenti nella regione di Kiev

L'arciprete Boris Kovalchuk (nella foto) è uno dei tanti preti ortodossi ucraini che organizzano aiuti umanitari rischiando la propria vita, e nonostante sia stato oggetto di un tentativo di sequestro di chiesa. Vi presentiamo la sua storia in traduzione italiana.

 
Ci sarà pentimento?

Vi presentiamo in traduzione italiana le riflessioni di un lettore del blog Monomakhos, gestito dai nostri amici George e Gail Michalopulos, che fin dall'inizio del blog sono stati molto attenti a sottolineare i cattivi comportamenti dei vescovi ortodossi. Qui il pentimento (che ancora non si è visto) è riferito a quei vescovi ortodossi che sono stati fin troppo zelanti a conformarsi alle direttive sanitarie mondane durante la crisi del Covid, e che hanno dimenticato il loro compito di pastori e di uomini di preghiera e di fede.

 
Ritorno in attività: la seconda venuta del cristianesimo in Russia

Per la maggior parte del XX secolo, la Russia è stata un luogo senz'anima e senza Dio. I comunisti si sono assicurati che lo fosse. Con la rivoluzione arrivò una cupa determinazione a sopprimere la religione. Sotto Lenin, e in particolare sotto Stalin, i cristiani furono dichiarati nemici dello stato, le chiese furono distrutte, sacerdoti e monache incarcerati, spesso assassinati. Anche le campane delle chiese e la musica religiosa furono bandite. Come sono cambiati i tempi. Nella nuova Russia c'è stata una rinascita cristiana, una specie di resurrezione. La Chiesa ortodossa è tornata in attività, e i suoi missionari si danno da fare a diffonderne la voce.

Video di 60 minutes Australia

 
Le Chiese locali iniziano il rito della preparazione del santo crisma

Vi presentiamo la notizia della preparazione del crisma a Mosca, Belgrado e Istanbul.

 
MESSAGGIO DI PASQUA DEL PATRIARCA KIRILL DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i figli fedeli della Chiesa ortodossa russa

2022

Sacratissimi arcipastori,

reverendi pastori e diaconi,

venerabili monaci e monache,

cari fratelli e sorelle!

CRISTO È RISORTO!

Rivolgendomi a voi con questo saluto di affermazione della vita, mi congratulo di cuore con tutti voi per la grande festa di Pasqua che salva il mondo. In questo giorno invocato e santo, siamo pieni di tale gioia spirituale e di grande gratitudine verso Dio, sentiamo così chiaramente la potenza e la profondità dell'amore del Creatore per l'uomo, che a volte è difficile trovare altre parole per esprimere i nostri sentimenti, se non quelle con cui le donne mirofore si precipitarono dagli apostoli, per raccontare loro il miracoloso fatto che avevano visto il Signore.

Si può solo immaginare quanto sia stato difficile per i discepoli del Salvatore credere nella realtà della risurrezione appena avvenuta. Dopotutto, fino a poco tempo prima avevano visto con i propri occhi come era stato torturato e crocifisso il loro amato Maestro. Erano ancora freschi i ricordi di come il suo corpo morto e senz'anima era stato posto in una bara e la fredda caverna era stata sigillata con una pesante pietra. E ora al dolore si sostituisce l'affermazione della fede e il trionfo della vita, e le lacrime di tristezza si trasformano in lacrime di gioia.

L'esperienza vissuta di comunione reale con Cristo Risorto e l'incessante gioia pasquale hanno ispirato e dato un impulso agli apostoli che sono andati fino ai confini della terra per predicare il perdono dei peccati e la salvezza, che noi abbiamo ricevuto per mezzo del Signore Gesù Risorto dal sepolcro. Non temendo avversità e crudeli persecuzioni, sopportando disastri e disavventure, gli apostoli testimoniarono incessantemente e con coraggio di Cristo, il Vincitore della morte.

E ormai da due millenni la Chiesa vive di questo messaggio della Risurrezione e si sforza di unire ad essa ogni persona che viene nel mondo (Gv 1:9). Alla luce della Pasqua, tutto si vede davvero diversamente: la paura e il senso di disperazione, generati dai dolori, dalle tristezze e dalle difficoltà mondane, scompaiono. E anche le difficili circostanze del presente periodo travagliato, nella prospettiva dell'eternità a noi concessa, perdono la loro infausta acutezza.

Per testimoniare il Salvatore Risorto, non è affatto necessario incamminarsi o andare in qualche luogo lontano, come gli apostoli che hanno diffuso il messaggio pasquale in tutto il mondo. Ci sono molte persone intorno a noi che hanno bisogno di un esempio vivo di fede cristiana, la fede che opera per mezzo della carità (Gal 5:6). Dio non ci richiede imprese insopportabili. Ci chiede solo che mostriamo amore gli uni verso gli altri, ricordando che così mostriamo amore anche verso di lui. Un sorriso gentile, attenzione e sensibilità verso chi è vicino, parole di conforto e sostegno pronunciate per tempo possono talvolta diventare le cose più importanti che abbiamo l'opportunità di fare per il Cristo risorto.

E oggi, quando il mondo è lacerato da conflitti e contraddizioni, e l'odio, la paura e l'inimicizia si sono stabiliti nel cuore di molte persone, è particolarmente importante non dimenticare la propria vocazione cristiana e mostrare vero amore per il prossimo, il solo che sana le ferite inflitte dal male e dalla menzogna. Non dobbiamo cedere alla tentazione del nemico del genere umano, che cerca di distruggere l'unità benedetta tra i cristiani ortodossi. Prego con fervore il Vincitore della morte, il Signore Gesù, e chiedo anche a voi di elevare a lui le preghiere più intense, affinché tutti gli ostacoli siano vinti, trionfi la pace duratura e le ferite delle divisioni siano sanate dalla grazia divina.

Congratulandomi con tutti nella festa di Pasqua, invoco su di voi la benedizione di Cristo Risorto e vi auguro, miei cari, una gioia pasquale immancabile e luminosa che ci rafforzi nella fede, nella speranza e nell'amore. Possa Dio concedere che questa luce non si spenga mai nei nostri cuori, che sia sempre la luce del mondo (Mt 5:14). E che noi, instancabilmente santificati dalla Parola di Dio, dalla lettura del Vangelo e dalla partecipazione della grazia divina attraverso la comunione ai misteri della Chiesa, cresciamo costantemente nella conoscenza del Signore e siamo rafforzati nell'adempimento dei suoi comandamenti, così che le persone, vedendo la luce delle nostre buone azioni, glorifichino il nostro Padre celeste (Mt 5:16) e assieme a noi rendano con gioia testimonianza che

VERAMENTE CRISTO È RISORTO!

+KIRILL

PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

Pasqua di Cristo,

2022

 
La non commemorazione del patriarca russo: uno scisma o una deviazione accettabile

La mancata commemorazione del nome del patriarca in alcune funzioni della Chiesa ortodossa ucraina è una delle conseguenze critiche del conflitto in corso. Per capire il problema, bisogna ricordare che la doppia commemorazione del vescovo locale e del patriarca è una caratteristica unica della Chiesa ortodossa russa, dovuta alla necessità di avere un punto di riferimento di canonicità in una Chiesa locale tanto vasta da spaziare letteralmente su mezzo mondo. Anche se utile a tale scopo, la pratica non è sempre stata facile da mantenere, come possiamo leggere in traduzione italiana nell'analisi di Konstantin Shemljuk, che presenta la posizione dei membri della Chiesa canonica in Ucraina.

 
La morte di Dio

Padre Joseph Gleason ci offre una meditazione sul sacrificio della Croce che ci fa capire molte cose sul mistero dell'Incarnazione del Verbo e sul suo piano di salvezza per l'umanità.

 
Le letture profetiche del Sabato Santo

Vi presentiamo il testo italiano completo delle 15 letture profetiche alla Liturgia del Sabato Santo, in cui si raccolgono le principali profezie della morte e della risurrezione di Cristo nell'Antico Testamento. Ringraziamo Benedetta per il suo paziente lavoro di compilazione.

 
Messaggio pasquale dell'esarca patriarcale dell'Europa occidentale, metropolita Antonij di Korsun e dell'Europa occidentale

Beneamati nel Signore, fratelli arcipastori, venerabili padri, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!

Mi congratulo con tutti voi per la grande e gioiosa festa della santa Risurrezione di Cristo!

Gioiosi e trionfanti, ci rivolgiamo di nuovo gli uni gli altri le parole dell'augurio di Pasqua - CRISTO È RISORTO! – e sentiamo in risposta VERAMENTE CRISTO È RISORTO!

Nei giorni trascorsi della santa Quaresima e della Settimana della Passione, ci siamo preparati con riverenza all'incontro con il mistero della Risurrezione. Insieme al Signore, abbiamo percorso il sentiero degli ultimi giorni della sua vita e abbiamo osservato con riverenza la sua impresa di redenzione.

Fedele fino alla fine alla volontà del suo Padre celeste, Cristo è salito sul Golgota per dare la sua vita per la salvezza del mondo. Inchiodato alla croce, è stato abbandonato da tutti, dalla folla che lo aveva incontrato pochi giorni prima con grida di "osanna", dai discepoli più vicini e, apparentemente, da Dio stesso, soffrendo non solo di dolore fisico, ma anche di completa solitudine.

Tuttavia il tragico esito, in apparenza inevitabile, è stato seguito dalla Risurrezione, dall'inizio di una nuova vita che risplende dopo la morte, e il sentimento di inesorabile disperazione è stato ora sostituito dalla ferma convinzione che Dio provvede a ciascuno nello stesso modo in cui un padre amorevole si prende cura del suo amato figlio.

I pensieri a riguardo riempiono i nostri cuori di inesprimibile gratitudine, e perciò, offrendo al Signore il sacrificio incruento, alla Divina Liturgia secondo l'ordine di san Giovanni Crisostomo, invariabilmente rendiamo grazie a Dio "per tutto ciò che vediamo e non vediamo, per le benedizioni manifeste e immanifeste che scendono su di noi".

La fede ferma nel trionfo del Salvatore sul peccato e sulla stessa morte, secondo la promessa data dal Signore di stare con il genere umano fino alla fine dei tempi, serva a tutti noi, cari vladyki, padri, fratelli e sorelle, come forza e consolazione in questo momento difficile.

In questi giorni di festa, preghiamo vivamente Cristo risorto perché la gioia pasquale sia generosamente riversata nel mondo, che l'amore e la reciproca comprensione tra gli uomini regnino nei nostri Paesi d'origine, che, uniti da un'unica fede e da un solo Battesimo, proclamiamo instancabilmente con una sola mente

Cristo è risorto! Veramente Cristo è risorto!

+ ANTONIJ,

metropolita di Korsun e dell'Europa occidentale,

esarca patriarcale dell'Europa occidentale

 
Nuova Roma al secondo posto

Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione del nostro amico George Michalopulos su uno dei temi scottanti di questi giorni. Dalle fonti storiche da lui raccolte, sembra che ben due patriarchi di Costantinopoli dei secoli passati non abbiano avuto alcun problema con la definizione di Mosca come "Terza Roma", in netto contrasto con la posizione odierna del Fanar, che combatte quest'idea con veemenza.

 
Fotografie della notte di Pasqua (23/24 aprile 2022)

Ringraziamo Alberto Ceoloni, che come sempre ci offre la sua professionalità e la sua amicizia per fissare nella memoria i momenti più belli della vita parrocchiale. Vi presentiamo la galleria fotografica della recente Veglia pasquale.

 
In difesa del fuoco santo

Anche quest'anno, puntualmente, il fuoco santo è disceso a Gerusalemme. Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di padre Georgij Maksimov (scritto nel 2008, quando ancora era diacono), che passa in rassegna tutte le obiezioni storiche e contemporanee alla genuinità del miracolo del fuoco santo.

 
Il brillante ammiraglio russo Ushakov

Vi presentiamo la biografia di un santo certamente non convenzionale, ma che ci aiuta a considerare il ruolo dei santi militari nella tradizione ortodossa.

 
Cappella secolare in Europa occidentale donata a una parrocchia ortodossa russa per Pasqua

Vi presentiamo una notizia che offre speranza a tutte le chiese russe in Europa occidentale: nonostante la continua demonizzazione di tutto ciò che ha che fare con la Russia, una cappella lignea (nella foto) a Namur, in Belgio, è divenuta proprietà della parrocchia ortodossa che vi celebrava da alcuni anni, grazie a un atto di donazione spontanea.

 
Video-intervista di Tudor Petcu

Tutti quelli che hanno apprezzato negli anni passati lo sforzo di divulgazione del nostro amico Tudor Petcu, che ha raccolto tanto materiale sulle storie e le esperienze degli ortodossi in Occidente, saranno contenti di vedere di persona Tudor, impegnato a farci una video-intervista sui temi della fede nel mondo contemporaneo.

Grazie di cuore per questa iniziativa: ci auguriamo che Tudor voglia ancora affacciarsi sul mondo ortodosso in Italia (terra che conosce e che ama molto) in ulteriori colloqui con membri delle nostre parrocchie e comunità.

 
Apostasia, apostasia in "versione leggera" e il Vangelo di Giovanni

La situazione attuale della Chiesa ortodossa ucraina ha inquietanti paralleli con quella dei discepoli di Gesù nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni. Di fronte alla dissonanza cognitiva di una situazione in cui anche la propria fede e il proprio dovere morale sono messi in discussione come tradimento, chi sceglierà di rinnegare l'Ortodossia per ragioni contingenti? Scopriamolo nell'analisi di Andrej Vlasov che vi presentiamo in traduzione italiana nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
Un momento di pausa umoristica

 
Scontro tra cristianità: perché l'Europa occidentale non può capire la Russia

Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di Pepe Escobar, che cerca di capire le radici della russofobia vedendo quali divergenze e diffidenze siano cresciute tra cristiani orientali e occidentali fin dai tempi del grande scisma, riflettendosi ancora sulla situazione mondiale.

 
Fotografie della Domenica dopo la Pasqua (1 maggio 2022)

Dopo la galleria della recente Veglia pasquale, vi presentiamo una seconda galleria fotografica, dedicata alla Domenica dopo la Pasqua, con immagini dalla Divina Liturgia e dalla prima grande funzione di commemorazione funebre del periodo pasquale. Come sempre, grazie ad Alberto per il suo prezioso contributo nel documentare la vita della nostra parrocchia.

 
Metropolita ucraino aiuta oltre 100 civili di Mariupol' a lasciare lo stabilimento Azovstal assediato

Il metropolita Mitrofan (Nikitin, nella foto) di Gorlovka e Slavjansk ha avuto una parte attiva nell'evacuazione di oltre un centinaio di civili dalla zona dell'acciaieria Azovstal di Mariupol'. Come vescovo di una diocesi che per anni è stata dilaniata dalla guerra, vladyka Mitrofan è una delle figure di maggior affidabilità per la conclusione del conflitto in corso.

 
Che tipo di persone occidentali sventola una bandiera ucraina?

L'anonimo sacerdote ortodosso che a fine marzo ci ha offerto tramite il Saker Blog un'analisi del concetto di nazismo, ci conduce a una riflessione sulla moda recente di sventolare bandiere ucraine, studiando i tipi di persone che possono sentirsi motivati da questo appello.

 
Ieromonaco della Chiesa ortodossa ucraina muore in un bombardamento

Orthochristian.com, 5 maggio 2022

Foto: dalla milizia della Repubblica popolare di Lugansk

Lo ieromonaco Parfenij (Fedorchenko, nella foto), abate ad interim del monastero di sant'Elia nel villaggio di Varvarovka e rettore della chiesa di san Teodosio di Chernigov a Mikhailovka, è rimasto ucciso martedì 3 maggio, all'età di 64 anni, a causa di una ferita da schegge, come riferisce la diocesi di Severodonetsk.

Padre Parfenij aveva ospitato oltre 300 rifugiati e cercava di aiutare tutti i bisognosi. Secondo quanto riferito, stava andando incontro a un volontario che forniva convogli umanitari quando è stato colpito da schegge ed è morto.

La Repubblica popolare di Lugansk attribuisce i bombardamenti all'esercito ucraino, mentre l' amministrazione statale della provincia ucraina di Lugansk attribuisce i bombardamenti all'esercito russo. Per farsi un'idea di dove stia la verità, forse possiamo lasciare parlare lo stesso padre Parfenij, in un'intervista da lui rilasciata poco prima di essere ucciso.

Memoria eterna!

 
Intervista sulla guerra al metropolita Luka di Zaporozh'e

Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol', a cui siamo legati personalmente fin dal 2015, è stato intervistato pochi giorni fa dal servizio russo della BBC sui temi della guerra e delle sue cause spirituali. Vi presentiamo l'intervista in traduzione italiana.

 
A cosa sta giocando papa Francesco in Ucraina?

Vi presentiamo l'ultima analisi di Kirill Aleksandrov, dedicata al complicato intreccio di relazioni politico-religiose che papa Francesco ha intessuto in questi giorni attorno alla crisi ucraina, riuscendo a scontentare in modo assolutamente bipartisan tutte le parti in causa.

 
Costantinopoli entra in comunione eucaristica con la "Chiesa ortodossa macedone"

Stanno iniziando a comparire (come un ladro nella notte...) le notizie relative a un riconoscimento da parte del Patriarcato di Costantinopoli della Chiesa ortodossa macedone, finora in stato di scisma per tutto l'ecumene ortodosso, in primis per il Patriarcato di Serbia (le cui fonti ufficiali, per il momento [24:00 9/5/2022], tacciono).

Orthochristian.com fa notare come la notizia giunga tre giorni dopo l'annuncio di un risultato positivo dell'incontro tra le delegazioni serba e macedone, che avrebbe potuto portare alla ripresa dell'unità canonica già al Concilio dei vescovi della Chiesa serba, più tardi nel mese di maggio.

Vi daremo ulteriori conferme appena sentiremo il punto di vista del Patriarcato di Serbia, dal quale dipende in ultima analisi la fine dello scisma. Notiamo per ora la caratteristica "misericordia" del Fanar, che ancor prima che la riunione canonica sia annunciata, proclama di avere "guarito lo scisma" (...lo abbiamo già sentito da qualche altra parte?), e contemporaneamente si mette a dettare legge sulla futura autocefalia dei macedoni, annunciando che non avranno un diritto alla diaspora (nonostante il fatto che abbiano diocesi e vescovi in Europa occidentale, in Nord America e in Australia... lo abbiamo già sentito da qualche altra parte? ...e nonostante il fatto che la questione della diaspora macedone sia canonicamente di competenza esclusiva della Chiesa serba), né avranno il diritto di usare il nome "Macedonia" o qualsiasi sua variante nel nome della loro Chiesa (nonostante il fatto che la Chiesa serba non abbia mai obiettato all'uso di questo nome).

 
Gli "ortodossi" pro-aborto (La nascita di una nuova religione, parte 1)

Padre John Whiteford ha iniziato una serie di articoli sull'inquietante fenomeno dei sedicenti ortodossi che iniziano a fare affermazioni sulla liceità dell'aborto, affermazioni che nessun Padre della Chiesa o santo cristiano si è mai permesso di fare. Le linee di demarcazione diventano sempre più evidenti, come testimonia il primo articolo che vi abbiamo tradotto in italiano nella sezione "etica" dei documenti.

 
Un incontro teologico sulle icone

Il nostro caro amico Valther, che gestisce il canale Teologia Uno, ha voluto organizzare un incontro a domande e risposte sul tema delle icone, che ora si può vedere su YouTube:

Invitiamo tutti i nostri lettori a fare un giro su questo canale ricco di lezioni, spunti e curiosità per prendere confidenza con la fede cristiana, e speriamo di poter avere altre occasioni di confronto e sostegno reciproco.

 
Che cosa sarebbe l'eresia del "mondo russo"?

Kaleb di Atlanta, un apologeta ortodosso afroamericano, prende le difese della Chiesa russa di fronte al vergognoso documento preparato dagli intellettuali della Fordham University, che tacciano di eresia l'insegnamento del "mondo russo". Vi presentiamo le considerazioni di Kaleb in traduzione italiana, ricordandovi che abbiamo già dato spazio a confutazioni simili sia dagli Stati Uniti sia dalla Russia.

 
Una miscellanea di domande

Cinque anni fa, uno dei nostri corrispondenti ci ha fatto una serie di domande, da cui si intravede il desiderio di un giovane ortodosso di vivere una seria vita cristiana anche in mezzo a un ambiente che non valorizza una simile scelta. Nel rispetto dell'anonimato, vi presentiamo la serie di domande e risposte nell'omonima sezione dei nostri documenti.

 
Tre linee di azione contro la Chiesa ortodossa ucraina

La profanazione delle chiese, il divieto delle attività della Chiesa canonica e i trasferimenti illegali alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono i temi del saggio di Kirill Aleksandrov che analizza i continui attacchi contro la Chiesa, che non si sono fermati con il clima di guerra.

 

 
La Krsna Slava: la pietra angolare del popolo serbo

Vi presentiamo in traduzione italiana l'articolo di Mila Cerović sull'usanza della celebrazione della Krsna Slava (la festa del santo patrono di una famiglia o di un gruppo di fedeli), che evidenzia lo straordinario ruolo di questa festa nel preservare l'Ortodossia del popolo serbo.

 
Due punti di vista sulla fine dello scisma macedone

La fine di uno scisma dovrebbe essere sempre un'occasione di gioia, a meno che questa fine non sia in realtà l'inizio di guai ancora più grossi. In Ucraina ne sanno qualcosa dagli eventi degli ultimi anni, e il saggio di Kirill Aleksandrov su questo tema esprime tutte le inquietudini su una "regolarizzazione" dichiarata dal Fanar al di fuori delle sue competenze. D'altra parte, è ora ufficiale la notizia che la Chiesa serba ha dichiarato la fine dello scisma, con prospettive ben più sane, che vi invitiamo a esplorare.

 
FotosSez.php?locale=ro&fotossezPage=1 FotosSez.php?locale=ro&fotossezPage=95   92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 di 103  FotosSez.php?locale=ro&fotossezPage=97 FotosSez.php?locale=ro&fotossezPage=103  
Pagina principală  >  GALLERIE FOTOGRAFICHE