Per festeggiare i suoi 30 anni di attività e apostolato, la parrocchia ortodossa dedicata a Tutti i Santi a Modena inaugura una mostra di oggetti liturgici, paramenti ecclesiastici, libri e altre testimonianze di vita ortodossa presso la chiesa di San Giovanni, detta "la Rotonda", a 200 metri dal duomo di Modena.
La mostra sarà inaugurata sabato 7 giugno 2014 alle ore 19, e resterà aperta tutti i giorni fino a domenica 22 giugno, con orario pomeridiano dalle 15 alle 19.
Nel corso dei giorni della mostra, ci sarà anche la celebrazione della Liturgia del trentennale, alla mattina della Domenica di Tutti i Santi (22 giugno, presso la chiesa in piazza Liberazione, Modena Est). La Liturgia sarà presieduta dal nostro arcivescovo Mark di Egor'evsk, con la presenza di clero e delegazioni di altre parrocchie ortodosse.
Per informazioni sulla mostra e sulle festività del trentesimo anniversario della chiesa, chiamate il parroco, padre Giorgio Arletti, al numero 328.1718863.
In questa pagina potete vedere un reportage fotografico con alcune immagini della chiesa.
La presbitera Krista West, specializzata in sartoria ecclesiastica, tiene una rubrica di trasmissioni alla radio ortodossa Ancient Faith Radio. Abbiamo tradotto in italiano un suo articolo sul significato e sulla dignità della tonaca, che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
02/06/2014
L’Ucraina, la Russia e il mondo – come NON li vedrete dai media
Il blog The Vineyard of the Saker, che continua a monitorare la crisi ucraina dal punto di vista di un osservatore ortodosso, segnala due importanti testi di riferimento, che presentiamo anche ai nostri lettori nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Il primo è un magistrale lavoro di analisi politico-economica (qui nell’originale russo e in traduzione italiana) che cerca di rispondere alla domanda che molti si chiedono (anche dolorosamente), “perché la Russia non interviene a mano armata di fronte alle sofferenze delle popolazioni del Donbass?”
Il secondo articolo, proposto da Gennadij Volkov su Facebook (qui nell’originale russo e in traduzione italiana), ci porta dietro le linee del “fronte orientale” a vedere le condizioni disastrose dell’Ucraina e della sua popolazione, costretta a combattere una guerra in cui nessuno crede davvero, ma che senza dubbio arricchisce alcuni. Ci siamo permessi di censurare in entrambe le versioni le parole più offensive usate nell’articolo originale, ma possiamo ben capire le ragioni che hanno portato simili espressioni nella mente dell’autore.
L’importanza di questi due testi è che offrono una visione interna di un fenomeno del quale la macchina mediatica NON ci lascia analizzare le cause, e pertanto ci permettono una valutazione al di sopra di quella indotta dalla propaganda dominante.
01/06/2014
Corrispondenza di padre Andrew Phillips del maggio 2004
Abbiamo ora aggiunto la traduzione russa del saggio di padre Andrew Phillips, “L'ultimo baluardo dell'Ortodossia”, che abbiamo presentato ieri sul nostro sito. La versione russa viene dal portale di informazione e analisi Russkaja Narodnaja Linija, che segue da diversi anni il sito Orthodox England.
Oggi presentiamo anche, nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti la versione italiana dell'ultimo testo sul blog di padre Andrew: le domande e risposte dalla corrispondenza del maggio 2014, che trattano di una varietà di argomenti su temi principalmente geopolitici (il conflitto in Ucraina, le sue ragioni e le ripercussioni in Russia e nel mondo, le aperture all'Ortodossia in Asia orientale, la russofobia nel mondo ortodosso greco, il nazionalismo russo, i diversi tipi di imperialismo, il futuro dell’Occidente e la riunificazione della Chiesa russa).
In un breve resoconto degli attacchi anti-cristiani nel corso della storia, padre Andrew Phillips nota come la russofobia non sia solo una normale cattiva abitudine umana, ma l’epitome di una serie di assalti contro l’Ortodossia, che non solo non vogliono vedere la rinascita di un potente stato ortodosso, ma neppure vogliono che questo stato possa aiutare gli ortodossi indeboliti in molti altri paesi. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Il blog Fos Ilaron ci presenta la traduzione italiana di un articolo da Pravmir, in cui lo ieromonaco Makarij (nella foto) commenta la tendenza a dipendere da una serie di regole e istruzioni spirituali personalizzate. Per chi soffre di questa tendenza allo scrupolo, è forse meglio partire da una singola istruzione spirituale, senza le quale le altre non hanno senso... leggete l'articolo per scoprire di quale istruzione si parla!
31/05/2014
Dal nostro corrispondente a San Pietroburgo: la scuola di iconografia
Questa sera sono stato ospite della Scuola di iconografia della nostra Accademia e ho pensato che i lettori del sito avrebbero gradito qualche foto. Il piano di studi prevede quattro corsi annuali a cui sono iscritti una decina di studenti per classe. Un'allieva, sapendo delle mie origini italiane, con entusiasmo mi ha mostrato il programma di esami dove un considerevole spazio è dedicato all'iconografia ortodossa italiana.
I russi sono un popolo meraviglioso, ogniqualvolta sentono pronunciare "Italia" e "italiano" sorridono estasiati ripetendo nomi di artisti, registi, piatti tipici e città della nostra terra. I russi amano l'Italia e gli italiani, peccato che molti dei nostri disinformati connazionali lo ignorino.
Diacono Eugenio
30/05/2014
Adresarea Întâistătătorului Bisericii Ruse către Președintele ales al Ucrainei P.A. Poroșenko
27 mai 2014, Patriarhul Moscovei și al Întregii Rusii, Kirill a trimis o scrisoare presedintelui-ales al Ucrainei P.A. Poroșenko.
Către președintele ales al Ucrainei P.A. Poroșenko.
Stimate Piotr Alexeeveci!
Aflând despre alegerea făcută de majoritatea poporului ucrainean la 25 mai, aş dori să vă felicit și să vă adresez un cuvânt pastoral, împărtășindu-vă gândurile și speranțele mele.
Noutățile despre evenimentele din Ucraina ne aduc în fiecare zi o durere nouă, pentru că mor și suferă oamenii în continuare. Țară este scufundată într-un abis de confruntări. Patriarhului Moscovei și al Întregii Rusii, Domnul i-a fost încredințată grija păstoriei spirituale a mai multor popoare. Îmi sunt fel de importante problemele și aspirațiile tuturor celor care alcătuiesc comunitatea Bisericii Ortodoxe Ruse, indiferent de locul lor de trai. Și mă rog cu osârdie pentru ca sperantele poporului ortodox al Ucrainei să nu fie zădarnice.
Împreună cu mulți alţi oameni sper ca prerogativele de putere, care astăzi nimeresc în mâinile Dvs vor sluji în binele și estului, și vestului, și nordului, și sudului Ucrainei. Sper că pentru totdeauna se va opri vărsarea de sânge , că nimeni nu va mai fi asuprit sau umilit, că se vor realiza alegerile ideologice și culturale făcute de fiecare grup al populației, că viața religioasă va continua fără nici un fel de impunere din partea statului, iar deciziile necesare pentru normalizarea , îmbunătățirea și dezvoltarea acestei vieți vor fi luate în mod liber și neîngrădit , într- un spirit de loialitate față de ordinea canonică .
Vă veţi confrunta cu o sarcină dificilă și foarte importantă — să găsiţi o cale de reconciliere, să faceţi tot posibilul pentru a restabili pacea civilă. În situația actuală, este necesar să se mențină un dialog deschis cu oamenii și liderii comunității, pentru a asculta punctele de vedere ale tuturor locuitorilor ţării.
Cu şase luni în urmă, flăcările ostilităţii au izbucnit la Kiev, iar acum ele fac ravagii în sud — estul țării, necruţând nici femeile, nici copiii şi nici bătrânii. Astăzi Ucraina are nevoie în primul rând de pace și stabilitate, adevăr și dreptate. Și să devină un garant al unei asemenea vieţi poate fi doar o persoană care-şi cunoaște și iubește poporul, care se ridică hotărât în apărarea valorilor morale, vede sprijinul vieții personale şi a poporului său într-o familie puternică, primind înțelepciune de la adevăratele surse spirituale.
Vă doresc călăuzirea lui Dumnezeu în toate lucrările viitoare și deciziile importante. Dumnezeu să binecuvânteze cu pace și prosperitate dragul inimii mele, poporul Ucrainei.
Cu respect
+ Kiril, Patriarhul Moscovei și al Întregii Rusii
30/05/2014
Peccato e controllo: sull'Ortodossia e i disordini alimentari
Dopo la festa dell’Ascensione, riprendono nella vita dei cristiani ortodossi i giorni di digiuno: in questi momenti di contrasto tra feste e astinenza alimentare, non è male sottolineare anche gli atteggiamenti verso i disordini alimentari, tanto comuni nella parte più benestante nella nostra società, e le risposte non sempre univoche date dalla chiesa e dai terapeuti. Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti la riflessione di Sarah Sparks sull’Ortodossia e i disordini alimentari, a partire dai concetti di peccato e di controllo.
Sulla scia delle impressioni lasciate dall’incontro a Gerusalemme tra il patriarca ecumenico e il papa di Roma, Gabe Martini cerca nel suo blog On Behalf of All di presentare un campo diverso di confronto tra cattolici e ortodossi: le figure dei santi canonizzati dalle rispettive Chiese. La sua opinone, mediata dalle osservazioni del professor Aleksej Osipov di Mosca, è che nel canonizzare un santo una Chiesa non parla tanto del santo in questione, quanto piuttosto del modo che ha di vedere se stessa. La tesi ci trova del tutto concordi, al punto da permetterci di suonare una nota d’allarme quando vediamo canonizzazioni ortodosse (per fortuna rare) condotte con metodologie cattolico-romane. Presentiamo il saggio di Gabe Martini nella sezione “Confronti” dei documenti.
L’unica testimonianza che abbiamo dai Vangeli che Cristo abbia scritto qualcosa è un episodio insolito, e avvolto da un certo mistero: si tratta di ciò che ha scritto (e il testo del Vangelo di Giovanni non dice cosa abbia scritto di specifico) nella sabbia, mentre gli anziani degli ebrei gli portavano la donna adultera che volevano lapidare.
Che cosa a scritto il Signore in quel momento? La domanda è lecita e la risposta patristica ortodossa, commentata nel blog di padre John Whiteford, merita attenzione. La presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
27/05/2014
Cronache da un nuovo fronte: la guerra ai giornalisti
Si stanno moltiplicando dal fronte ucraino le storie di giornalisti arrestati, sequestrati, imprigionati illegalmente, rilasciati dietro riscatto, e anche vittime di guerra (di questo ci si è resi conto in Italia solo perché tra le vittime ci sono un reporter italiano e un suo traduttore russo con cittadinanza italiana), uccise nelle pretese operazioni anti-terrorismo nelle quali si bombardano obiettivi civili.
Ma la vita di un giornalista non muore solo sulle barricate... per avere osato pubblicare un reportage da Slavjansk non "politicamente allineato", perfino la direttrice del New York Times Jill Abramson è stata licenziata.
A queste persecuzioni dirette possiamo aggiungere anche l’immensa opera preventiva di un’informazione libera: ne sono testimoni i numerosi giornalisti respinti alle frontiere ucraine, non solo per la loro intenzione di coprire gli eventi nelle regioni orientali, ma anche le elezioni presidenziali ucraine. Quanta differenza tra le elezioni avvenute in Crimea sotto il pettine di ogni sorta di osservatori, e di quelle più recenti nel Donbass, in cui la popolazione locale ha espresso chiaramente la sua volontà di autodeterminazione pur sotto minaccia armata...
In una nazione presunta civile, ci si aspetterebbe che un giornalista abbia il diritto a commentare la “miracolosa” apparizione in una cassetta elettorale trasparente di un bel blocco di schede nettamente impilate l’una sull’altra:
“Questo non è un miracolo – queste sono le elezioni nell’Ucraina”
In una nazione presunta civile, un’immagine come questa circolerebbe apertamente e farebbe gridare fino al cielo a brogli elettorali su vasta scala. Ma in una nazione presunta civile, ci si aspetterebbe anche che ai giornalisti venga permesso di fare liberamente il proprio lavoro.
Un altro esempio di totale sterminio di libertà giornalistica: chi ha notizie dalla Rus’ Carpatica? Proprio in questi giorni, stanno sfuggendo alla censura poche notizie di inizi di insurrezione locale (e per portare i russini alla resistenza armata, come sa chi li conosce, sono necessarie misure persecutorie di un livello estremo). Purtroppo, dal giornalismo di oggi non abbiamo nessuna notizia fondata da comunicarvi. Ci limitiamo a offrirvi un pezzo del giornalismo di ieri, il documentario Я русин был, есмь и буду... Неудобная правда о Подкарпатской Руси (Io ero, sono e sarò russino... La scomoda verità della Rus' Subcarpatica), tra i cui protagonisti figura padre Dimitri Sidor (di cui abbiamo chiesto e non cessiamo di chiedere il rilascio), e che illustra chiaramente quanto ci sia di “europeista” in questo estremo lembo occidentale dell’Ucraina.
La libertà dei giornalisti è anche un indicatore della nostra libertà... se si impedisce di raccontare le sofferenze subite da una o più persone, questo equivale a mantenere tali persone in stato di schiavitù. Ricordiamocene!
27/05/2014
Un altro pastore luterano entra nella Chiesa ortodossa
Il nostro sito ha già trattato il fenomeno dell’aumento delle conversioni dal luteranesimo alla Chiesa ortodossa in un articolo di due mesi fa. Oggi presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti il resoconto tratto dal blog theorthodoxchurch.info sulla conversione all'Ortodossia di un pastore del Sinodo del Missouri (una delle denominazioni luterane più conservatrici) assieme alla sua famiglia.
26/05/2014
Sua Santità il patriarca Kirill: un ritratto non ufficiale
Presentiamo nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" le versioni russa e italiana di un lungo reportage fotografico raccolto dal portale Pravmir sugli aspetti meno appariscenti (ma non per questo meno importanti) del ministero del patriarca Kirill, offerti a sua Santità in occasione del suo onomastico (san Cirillo pari agli apostoli, 11/24 maggio) con una serie di auguri sinceri, ai quali si associa la nostra comunità parrocchiale.