Con grande piacere e con immenso rispetto e ammirazione per i nostri fratelli cristiani ortodossi di lingua araba, aggiungiamo la presentazione della nostra parrocchia in arabo. Quello dell’Ortodossia di lingua araba (che non si esaurisce certamente nella bandiera libanese che usiamo per rappresentarla) è uno dei volti meno conosciuti in Italia, e ci farebbe solo bene approfondirlo. Speriamo che da questi piccoli segni di stima possano seguire buoni contatti in futuro.
L’ingresso nel 2020 ha portato un grave lutto ai cristiani ortodossi di Torino: padre Lucian Roșu (nella foto qui a lato) si è addormentato nel Signore dopo anni di lotta contro la leucemia, un calvario che non gli ha impedito di sviluppare la più attiva parrocchia ortodossa in città, di aiutare i più poveri e diseredati nel suo lavoro secolare, e di essere un marito e un padre esemplare. Ci stringiamo attorno alla presbitera Amalia, ai suoi figli, Iulia, il diacono Alexandru, Pavel e Nicolae, e a tutta la parrocchia: a tutti mancherà profondamente la sua umiltà, disponibilità e serenità anche di fronte alle circostanze più difficili. Abbiamo iniziato a ricordarlo anche nelle nostre funzioni (qui sotto trovate un paio delle foto della prima Panichida che abbiamo servito per lui).
Eterna la sua memoria!
Veșnica lui pomenire!
04/01/2020
Montenegro: politici scomunicati, i fedeli scendono in piazza, i vescovi fanno sentire la loro voce (+ VIDEO)
Eccovi in italiano l’articolo sulle proteste in Montenegro per la legge-vergogna che vorrebbe rubare i beni secolari della Chiesa canonica per metterli a disposizione del governo e degli scismatici ad esso allineati. Non scordiamo l’appello del patriarca Kirill a fare tutto il possibile per sostenere i cristiani ortodossi del Montenegro, e ricordiamoci che basta davvero poco (meno del tempo che impieghiamo per leggere questo articolo e guardare il video allegato) per scrivere un messaggio di protesta. A Roma abbiamo due ambasciate del Montenegro, presso la Repubblica Italiana e presso la Santa Sede: sono i due luoghi istituzionali migliori a cui inviare (per fax, e-mail o per buona vecchia posta cartacea) lettere di indignazione per una legge tanto ingiusta e ripugnante.
03/01/2020
Vescovi russi e romeni consacrano la prima pietra di una nuova chiesa in Ungheria
Vi presentiamo la notizia di una funzione episcopale congiunta: la posa della prima pietra della chiesa a Hévíz in Ungheria. Al di là del valore sempre positivo dei nuovi luoghi di culto che si aprono, la collaborazione tra vescovi di diversi patriarcati dimostra che tutto è possibile per chi vuole vivere fraternamente, e chi usa come pretesto il principio del “singolo vescovo per un singolo territorio”, generalmente perché vuole in quel territorio comandi il proprio vescovo, ha ancora molta strada da fare sul cammino della fratellanza cristiana.
03/01/2020
Patriarca Kirill: "Nessuno dovrebbe rimanere in disparte da ciò che sta accadendo in Montenegro e nell'Ortodossia nel mondo"
Eccovi in traduzione italiana la notizia dell’appello del patriarca Kirill a sostenere in tutti i modi possibili i cristiani ortodossi del Montenegro contro la legge-vergogna che mira a sequestrare le proprietà della Chiesa canonica.
Vi presentiamo in traduzione italiana il bilancio che i redattori del sito OrthoChristian.com (il mirror inglese del sito Pravoslavie.ru, legato al complesso del monastero Sretenskij di Mosca) danno uno sguardo all'anno passato. Osserviamo assieme a loro gli avvenimenti e i frutti del loro lavoro di informazione, che per una piccola parte (per quanto possono le nostre risorse umane e di tempo) sono disponibili anche ai lettori italiani sulle pagine di questo sito.
Per il termine di un anno ricco di sorprese e cambiamenti, non troviamo un contributo migliore del testo, che vi presentiamo in traduzione italiana, con cui padre Andrew Phillips tira le fila della propria vita e parla dei miracoli ai quali ha potuto recentemente assistere.
Eccovi in romeno e in italiano la presentazione di un nuovo libro di culto pensato proprio per l’adattamento delle funzioni ortodosse alle necessità pastorali delle nostre parrocchie, adattamento che non significa “mutilazione” delle funzioni, ma ripresentazione in un formato catechetico. Il Liturghier (Ieratico) missionario è frutto di oltre un decennio di studi e di competenza liturgica del nostro confratello padre Petru (Pruteanu). Il testo è apparso in lingua romena (che, giova ricordarlo, è la madrelingua della maggioranza degli ortodossi che oggi vivono in Italia), ma può aiutare tutti a spiegare il senso delle funzioni ortodosse, a trovare soluzioni pratiche ad aspetti paradossali del culto (per esempio, un’alternativa all’uso delle preghiere vesperali nelle Liturgie dei Presantificati servite al mattino) e a capire che la Tradizione non è una ripresentazione pedissequa di forme ormai prive di significato, ma la fedeltà a un messaggio sempre vivo nel tempo.
Il nostro amico Tudor Petcu ci ha fatto avere un’altra intervista, questa volta a Ulrich Peter Trappe (nella foto), filosofo di Berlino convertito all’Ortodossia dal luteranesimo. Ve la presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Alcuni giorni fa vi abbiamo dato la notizia di una lettera aperta di 27 sacerdoti ortodossi africani del Patriarcato d’Alessandria, che hanno manifestato obiezioni al riconoscimento degli scismatici ucraini da parte del loro patriarca. Ora vi presentiamo in italiano la notizia che i vescovi greci di questi sacerdoti li stanno già sottoponendo a censure ecclesiastiche e a minacce di deposizione (mentre l’arcivescovo Jonah di Kampala, etnicamente ugandese, non li sanziona affatto). Vi invitiamo a tenere presente gli aspetti non solo tribalisti, ma francamente razzisti, di tali provvedimenti.
D’altra parte, a Mosca, il Santo Sinodo (nella foto) si è riunito per decidere alcuni passi molto importanti e delicati, tra cui l’accettazione della proposta del patriarca Theophilos III di Gerusalemme, di tenere un incontro pan-ortodosso relativo alla crisi ucraina ad Amman in febbraio. In particolare, a proposito della crisi ucraina e delle sue ramificazioni in Africa, sono state prese decisioni riguardanti le limitazioni delle concelebrazioni e il fato di alcune chiese di rappresentanza. Possiamo conoscere l’elenco di queste decisioni in traduzione italiana.
27/12/2019
La "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" celebra il Natale di nuovo calendario perché "il Majdan ha simboleggiato questo"
Vi presentiamo in traduzione italiana le elucubrazioni dell’anti-metropolita della Volinia Mikhail Zinkevich (nella foto) sul valore del nuovo calendario come elemento di allineamento ai “valori europei”.
La fedeltà al vecchio calendario non è la caratteristica più importante della Chiesa ortodossa, ma acquista tanto maggior valore quanto l’abbandono del vecchio calendario per il nuovo diventa un criterio di “nuova ortodossia” politica.
26/12/2019
L'autocefalia polacca: l'interferenza di Costantinopoli negli affari interni della Chiesa ortodossa russa
Vi presentiamo la traduzione italiana di un articolo pubblicato sulla Rivista del Patriarcato di Mosca addirittura nel 1950, e che illustra una pagina di storia che vi avranno sicuramente tenuto nascosta: l’interferenza del Patriarcato di Costantinopoli nel dare un’autocefalia non canonica a una parte della Chiesa russa (... vi sembra una storia familiare?), approfittando del sostegno di un governo anti-russo e calpestando la lettera e lo spirito dei canoni ortodossi.
25/12/2019
Metropolita Onufrij: Non abbiate paura! Siamo nella Chiesa fondata da Cristo