Padre John Whiteford risponde a una domanda su uno dei versetti più oscuri e drammatici della storia della passione del Signore, con una serie di citazioni patristiche che vi presentiamo in traduzione italiana.
21/10/2020
Prospettive del patriarca Bartolomeo in USA e in Ucraina
In questi giorni il patriarca Bartolomeo si trova in Italia, ma le sue mire vanno ben oltre (e stanno danneggiando molti cristiani ortodossi), ed è opportuno monitorarle con attenzione. È quello che ha fatto Konstantin Shemljuk in due ottimi saggi: nel primo valuta l’inquietante demolizione della struttura dell’Arcidiocesi greca d’America per mano dello stesso arcivescovo, e nel secondo ci offre una previsione degli effetti dell’invito a una visita in Ucraina esteso il 16 ottobre dal presidente Zelenskij.
20/10/2020
La "tomosologia" del Patriarcato di Costantinopoli (Parte 1)
Partendo dalla notizia piuttosto imbarazzante che sul sito del Patriarcato di Costantinopoli non sono più disponibili dal 2020 i testi dei tomoi d’autocefalia rilasciati nella storia dal Trono ecumenico, Pavel Darovskij ci invita a esaminare tali testi per capirne i cambiamenti avvenuti nei secoli (e le contraddizioni nella condotta del Fanar, che giustificano il tentativo di spazzare questi documenti sotto al tappeto). Nella prima parte del saggio di Darovskij, leggiamo in traduzione italiana la comparazione dei documenti d’autocefalia dal 1590 (Chiesa russa) al 1937 (Chiesa albanese).
19/10/2020
Chiese di cinque province russe da una prospettiva dall'alto
Un tema che ci è particolarmente caro è il rapporto tra la letteratura fantastica e la fede cristiana. Oggi vi parliamo di due famosi autori di questo genere letterari in un paio di testi: il primo è un breve saggio sulla profondità evangelica del libro La storia infinita di Michael Ende, per la cui pubblicazione siamo grati al blog Ricognizioni; il secondo è un video con trascrizione italiana su C. S. Lewis e l’Ortodossia di padre Andrew Cuneo, rettore di una missione californiana della Chiesa Ortodossa in America.
La Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta ha annunciato che venerdì 16 ottobre 2020 si è addormentato nel Signore il metropolita Gennadios (Zervos, nella foto), che da quasi 25 anni reggeva l'arcidiocesi dalla sede di Venezia.
Ci uniamo al lutto dei nostri fratelli, ricordando la benevolenza paterna del loro metropolita e l'ospitalità con cui spesso ci ha accolti.
Il metropolita Tikhon (Shevkunov, nella foto) ci mostra come il vescovo ortodosso deve essere il vescovo di TUTTI i credenti della sua diocesi, anche quelli che per ragioni di rispetto della tradizione hanno mantenuto forme cultuali antiche, anche quelli che pregano con forme a cui egli stesso non è abituato. Nell’articolo con video che documenta la sua celebrazione di una Liturgia archieratica (la prima di questo genere a Pskov da diversi secoli), possiamo vedere e sentire questo approccio pastorale.
Nella storia della Chiesa è successo più volte che determinate suddivisioni ecclesiali siano rimaste separate tra loro, ma non sempre si è trattato di scismi. Tuttavia, queste separazioni storiche sono usate come pretesti da scismatici veri e propri, per giudicare separazioni ben più gravi. Vediamo in traduzione italiana perché san Giovanni di Shanghai e di San Francisco non può essere usato per simili pretesti.
Eccovi l’ultima serie di risposte di padre Andrew Phillips alle domande dei suoi corrispondenti su vari temi, dal Monte Athos alla diaspora greca e russa, dai confronti con i cattolici romani alle origini dei copricapi clericali.
13/10/2020
"Il mondo ortodosso è così multiforme e interessante"
Vi presentiamo in traduzione italiana la testimonianza di matushka Elena Mitrović, moglie russa di un prete serbo, che offre un prezioso aiuto di mediazione tra due popoli, aiutando a spiegare le particolarità di un paese (la Repubblica serba di Bosnia) sconosciuto ai più e a integrarlo con tutto il mondo ortodosso: ecco un aspetto che dovrebbe essere prioritario anche nelle nostre parrocchie e comunità.
L’ingresso della questione macedone negli sconsiderati giochi di potere del Fanar sta rischiando di aprire un’altra spaccatura nel mondo ortodosso, con l’aggravante che – a quanto succede in Ucraina – gli autocefalisti godono davvero di un supporto popolare tra la popolazione macedone. Osserviamo come si sta sviluppando questo nuovo fronte nella traduzione italiana dell’analisi di Konstantin Shemljuk.
11/10/2020
Il pellegrinaggio di santa Parascheva diventa occasione di violazioni della libertà religiosa
L'annuale pellegrinaggio alle reliquie di santa Parascheva nella città di Iași è divenuto un banco di prova di come la legislazione anti-covid può trasformarsi in legge repressiva anti-cristiana.
Mentre nessuno mette in dubbio che il pellegrinaggio sia una fonte di grande assembramento, con grandi processioni pubbliche e raduni di fedeli nella cattedrale, sarebbe stato sufficiente sospendere questi eventi, come in effetti è stato fatto. Ma sua Eminenza il metropolita Teofan (Savu, nella foto) lamenta una serie di altre discriminazioni: a chi viene dall'esterno, è dato l'accesso a Iași per qualsiasi ragione fuorché la venerazione di santa Parascheva, attorno alla cattedrale ci sono più poliziotti che fedeli, e a chi è entrato in città per altri motivi è proibito di avvicinarsi alla cattedrale.
Non essendoci più il problema dell'assembramento di massa, queste restrizioni sono di fatto discriminazioni dirette della libertà religiosa.
10/10/2020
Fine della storia della legge anti-ortodossa montenegrina
È veramente un’esperienza liberatoria dare la notizia della fine di una persecuzione contro i cristiani. Leggiamo in traduzione italiana come si festeggia in Montenegro dopo che la scandalosa legge “sulla libertà di religione” (in realtà una legge di espropriazione dei beni più antichi della Chiesa ortodossa del paese) ha perso la sua pericolosità, ed è ora in corso di emendamento per diventare una vera legge sulla libertà religiosa.
Ascoltiamo da padre Andrew Phillips alcune parole in controtendenza sulla prevedibile nuova diffusione del Coronavirus e sulle conseguenze spirituali delle previsioni allarmistiche.
08/10/2020
Le conseguenze della legge ucraina sui cappellani militari
Provate a immaginare che in Italia, dove la maggior parte della popolazione continua nonostante tutti gli sconvolgimenti a professarsi cattolica, ci sia un solo cappellano cattolico per tutte le forze armate (in realtà, per chi conosce un po’ di storia, dal 1878 al 1915 non ce ne fu neppure uno...), magari a fronte di decine e decine di cappellani di confessioni minoritarie: ebbene, una situazione simile avviene in Ucraina, dove una Chiesa maggioritaria, con quasi 13.000 comunità parrocchiali, può avere un singolo cappellano militare di fronte a decine di cappellani scismatici, uniati e perfino battisti. Per sapere qualcosa di più sull’ennesimo fronte (in questo caso, fronte militare) della discriminazione degli ortodossi ucraini, vi invitiamo a leggere in traduzione italiana l’ultima analisi di Kirill Aleksandrov.