Nino Burjanadze (nella foto), ex presidente del parlamento georgiano, offre il suo parere non solo come figura politica, ma anche come credente vicina al patriarca Elia, sul rischio del riconoscimento degli scismatici ucraini, in un articolo che vi presentiamo in russo e in italiano.
17/03/2019
Tattiche di doppi standard: come gli Stati Uniti interferiscono nella vita della Chiesa ortodossa
Vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti uno studio in russo e in italiano sulle interferenze del Dipartimento di Stato americano in Ucraina e prima ancora al Fanar.
Il 27 febbraio è stato presentato presso il Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca un libro sulle relazioni tra i patriarcati di Costantinopoli e della Rus' nel XX secolo, opera dello storico pietroburghese Mikhail Vital'evich Shkarovskij (nella foto). Vi presentiamo un articolo in russo e in italiano sul nuovo libro, che già la stampa ha ribattezzato il "libro nero" delle gesta di Costantinopoli, a causa delle numerose iniquità in esso dettagliate, e sulle quali la Chiesa russa ha deciso di non mantenere più il silenzio dopo l’invasione anti-canonica dell’Ucraina.
16/03/2019
Vescovo Irinej di Bačka: La Chiesa serba per ora mantiene la comunione con Costantinopoli per economia
In seguito alla dichiarazione ufficiale della Chiesa serba sulla situazione in Ucraina, che vi abbiamo presentato alcuni giorni fa, sono sorte voci di una rottura della comunione tra Belgrado e Costantinopoli. Il vescovo Irinej di Bačka, portavoce del Sinodo, ridimensiona queste voci in una nota che vi presentiamo in traduzione italiana, spiegando che esiste una raccomandazione a evitare le concelebrazioni con chi è in comunione con gli scismatici ucraini, e questa raccomandazione può essere implementata per correttezza (acribia) canonica, oppure non implementata per indulgenza (economia).
16/03/2019
Il canto del Magnificat nella cattedrale dei Nuovi Martiri a Mosca
Eccovi un video (NB. Video non disponibile - chiedetevi perché) con sottotitoli di presentazione della cattedrale dei Nuovi Martiri e Confessori presso il monastero Sretenskij di Mosca (una chiesa che vi abbiamo già presentato in diverse occasioni sul nostro sito). La colonna sonora è costituita dal Magnificat, il cantico biblico che accompagna la nona Ode del Mattutino.
Non perdetevi sul Saker blog italiano l'articolo di Raffaele Ucci sull'ammiraglio Fjodor Ushakov, un affascinante quadro di vita di un grande personaggio della storia russa che accanto a un’ineccepibile vita di soldato ha anche avuto una vita di credente e penitente tanto intensa da essere stato canonizzato tra i santi.
Vi presentiamo le traduzioni dei due ultimi testi dal blog di padre Andrew Phillips. Nel primo, dedicato a un confronto di ecclesiologie, si analizzano i modelli (imperiale e multinazionale contro imperialista e mono-nazionalista) che stanno emergendo sempre più chiari dal conflitto tra Mosca e Costantinopoli. Nel secondo, dedicato alla confusione del gender nel mondo occidentale contemporaneo, si identifica la fonte da cui nasce la confusione tra i sessi nel pensiero contemporaneo.
Martedì 5 e mercoledì 6 marzo il vescovo Irinej (Steenberg) di Richmond e dell'Europa occidentale ha fatto la sua prima visita alla parrocchia di Sanremo, dove ha potuto incontrare il parroco, padre Denis Baykov, oltre ai padri Georgij Blatinskij da Firenze ed Evgenij Nikitin da Mentone, celebrando con loro e i parrocchiani un Moleben a san Serafino di Sarov e avendo l'occasione di discutere la vita parrocchiale e le prospettive pastorali.
Pur con il nostro massimo rispetto per i sacerdoti che hanno servito negli anni precedenti, con grande fatica personale e spesso venendo da lontano, ci sembra che solo ora la vita della parrocchia di Sanremo si stia normalizzando, e le auguriamo la migliore crescita su questa linea.
15/03/2019
Gli scismatici non hanno preti che possano servire nelle chiese prese con la forza
Uno degli aspetti più tragicomici della nuova struttura scismatica ucraina è il fatto che sta implodendo per mancanza di clero. I luoghi di culto appena rubati alla Chiesa ortodossa ucraina restano privi di preti, nonostante i “vescovi” scismatici come il “metropolita” Danilo (Koval’chuk, nella foto) della Bucovina stiano offrendo “ordinazioni facili” a uomini non preparati, come possiamo leggere in un resoconto dedicato a questo fenomeno. Le “ordinazioni facili” possono avvenire per diverse ragioni, non tutte negative: per esempio, quando la vita ecclesiale di una regione rinasce dopo una persecuzione, la forte richiesta di celebrazioni può indurre i vescovi a essere di manica più larga nelle ordinazioni, soprattutto quando non sono ancora stati ristabiliti i programmi di istruzione del clero. Di fatto, molti preti del Patriarcato di Mosca negli ultimi decenni sono stati ordinati piuttosto velocemente per necessità pastorali urgenti (tra l’altro, sarebbe anche interessante scavare nel passato di certi portavoce degli scismi ucraini e vedere quanti di loro sono stati “miracolati” dalla generosità di quella stessa Chiesa sulla quale ora sputano...) Il più grande rischio che si corre con queste politiche di ordinazioni facili è quello di ammettere a gradi clericali persone francamente indegne o incapaci del compito che vogliono intraprendere. Nel presente caso ucraino, questi nuovi “preti”, oltre a una preparazione raffazzonata, avranno anche la non invidiabile posizione sociale di ricettatori di beni rubati, che non farà altro che allargare ancor di più l’abisso tra la Chiesa e gli scismatici.
14/03/2019
Poroshenko ha promesso a Costantinopoli delle proprietà in cambio del tomos d'autocefalia
Non c’è stata molta apologetica delle liaisons dangereuses tra il governo di Kiev e il Fanar, ed è bene così, perché praticamente ogni affermazione in questo campo rischia prima o poi di essere denunciata come una madormale bugia. Vi presentiamo la notizia che il 12 marzo ukranews.com ha rivelato i documenti d’accordo tra Poroshenko e il patriarca Bartolomeo (nella foto), rivelando che si tratta di documenti di stato (trattenuti illegalmente segreti) e non di un’iniziativa personale, come già annunciato dal presidente.
Avevamo già parlato dell’isola caraibica di Grenada tre anni fa, in uno dei nostri articoli di geopolitica, dove si sottolineava l’uso esasperato della paura di una “invasione russa” per giustificare gli interventi militari più ingiustificabili. Paradossalmente, oggi abbiamo notizia che la temuta “invasione russa” di Grenada ha avuto davvero luogo, ma a forza di servizi liturgici e di benedizioni di case, di cui vi presentiamo in russo e in italiano un resoconto aggiornato.
Al mattino del 12 marzo 2019 si è addormentato nel Signore ancor prima di compiere i 40 anni il sacerdote Andrej Parfenchik, che dal 2014 al 2019 è stato il rettore della chiesa di sant'Alessandro di Comana a Palermo.
Nato a Minsk, padre Andrej aveva studiato al Seminario teologico di Minsk e all'Accademia teologica di Varsavia. Aveva servito per nove anni come rettore della chiesa del Pokrov a Kletsk fino a quando nel 2013 è stato trasferito in Italia
Nell'autunno 2018, gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma pancreatico al quarto stadio. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a padre Andrej, ma alla fine hanno potuto solo alleviare le sue sofferenze, mentre passava coraggiosamente i suoi ultimi mesi in continua attività al servizio della parrocchia. All'aggravarsi della malattia, la sua famiglia ha deciso di riportarlo in Belarus' per continuare le cure presso il Centro oncologico di Borovljany, dove è arrivato il 1 marzo.
Вечная память! Вечная памяць! Eterna memoria!
13/03/2019
Portavoce della Chiesa ortodossa ucraina: dei 47 vescovi georgiani, solo 7 vogliono riconoscere la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" (+ VIDEO)
Possiamo seguire in russo e in italiano come padre Nikolaj Danilevich (nella foto), vice capo del Dipartimento esteri della Chiesa ortodossa ucraina, riporta le novità del suo viaggio in Georgia e spiega come l’opposizione alla Chiesa canonica viene da inconsapevolezza da parte di alcuni vescovi georgiani, e da un vero dissenso filo-occidentale (opposizione liberale) da parte di un ristretto gruppo di “teologi” che sostengono la chiesa scismatica.
13/03/2019
I macedoni in Grecia chiedono a Costantinopoli di poter avere servizi nella loro lingua
Vi presentiamo il resoconto di un’insolita richiesta da parte di una minoranza di cui si parla davvero poco (e che potrebbe far uscire alcuni spiacevoli scheletri dagli armadi dei nazionalismi novecenteschi) a una sede che non ha alcun vero interesse a sostenere i diritti di questa minoranza... se non per il suo valore di scambio in un complicato gioco di ricatti inter-ecclesiali.
L'8 marzo 2019 è morto per un attacco cardiaco all’età di 63 anni Mesrob II (Mutafian, nella foto), patriarca degli armeni di Costantinopoli, che era stato al corrente della vita della nostra parrocchia fin dalla sua fondazione.
Purtroppo, sin dal 2008 era stato colpito da Alzheimer, e non aveva più potuto esercitare il suo ministero: un'immensa perdita per il suo popolo, ma anche per noi, che vedevamo in lui un esempio di patriarca che, pur vivendo nelle difficili condizioni della Turchia contemporanea, non si lasciava piegare dalle seduzioni e dalle corruzioni della politica occidentale e di un falso ecumenismo di facciata.
Աստված հոգին լուսավորել (Astvats hogin lusavorel) – Che Dio illumini la sua anima!