Nell’articolo di Sergej Geruk, che vi presentiamo in russo e in italiano, entriamo nella Lavra delle Grotte di Kiev per osservare da vicino le reazioni dei fedeli al “consiglio degli empi” di sabato 15 dicembre. Dal metropolita Onufrij (nella foto) ai monaci, fino ai più semplici dei parrocchiani e dei pellegrini, possiamo avere una visione d’insieme di come la vera Ortodossia in Ucraina reagisce in questi tempi tragici.
27/12/2018
6 domande scomode ai fondatori della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Così come i veri giornalisti dovrebbero fare, lo staff dell’Unione dei giornalisti ortodossi continua a incalzare la nuova organizzazione religiosa ucraina con domande scomode sulla sua rappresentatività, sulla sua ecclesialità, sulle sue commistioni con la politica, sulla sua credibilità di fronte al mondo ortodosso: presentiamo il testo russo e italiano delle sue 6 domande scomode, che continueremo a porre anche noi.
27/12/2018
Il cristianesimo ortodosso e le sfide della società occidentale
Tudor Petcu ci ha fatto avere il testo romeno e italiano della sua recensione di Le christianisme orthodoxe face aux défis de la société occidentale, il nuovo libro di padre Christophe Levalois, redattore capo di Orthodoxie.com. Per chi legge il francese e vuole tenersi aggiornato sulla visione del mondo della Chiesa ortodossa, ecco un ottimo pensiero natalizio!
27/12/2018
Consacrata la chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo
Domenica 23 dicembre vladyka Nestor ha officiato la piccola consacrazione della nuova chiesa stavropigiale a Strasburgo, per la quale vi abbiamo coinvolti già alla fine del 2015, e su cui vi abbiamo tenuti informati. Per la grande consacrazione, è atteso lo stesso patriarca Kirill il prossimo anno.
26/12/2018
Metropolita Daniil di Vidin: L'assemblea in Ucraina non è canonica
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista di Javor Dachkov al metropolita Daniil (Nikolov, nella foto) di Vidin, uno dei tre metropoliti bulgari (assieme a Gabriel di Lovech e Joan di Varna) ad essersi opposto sin dal primo istante e senza mezzi termini alle azioni anticanoniche del Fanar in Ucraina. La chiarezza, la responsabilità e il rigore canonico di vladyka Daniil ci rassicurano del fatto che la voce dell’equità e del buon senso è tutt’altro che spenta nel mondo ortodosso.
26/12/2018
Poroshenko 2.0: il vaso di Pandora degli autocefalismi comincia ad aprirsi sul mondo
Come aveva previsto il nostro amico Saker (notate il paragrafo al termine di quest’intervista), c’è voluto poco perché un altro movimento nazionalista facesse pressioni per la “propria” Chiesa autocefala sulla falsariga della disgraziata impresa fanariota in Ucraina. Possiamo leggerne i particolari nella traduzione italiana di uno dei primi articoli a proposito delle nuove mire dell’autocefalismo di stato in Montenegro.
25/12/2018
L’amore pastorale del metropolita Onufrij per il popolo ucraino
Vi presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la versione italiana di un degno tributo a sua beatitudine il metropolita Onufrij, per tutti quelli che vedono in lui un vero pastore.
24/12/2018
Esperto: Il "concilio d'unificazione" ha disunito l'Ortodossia
Eccovi un video con un articolo in russo e in italiano dei commenti dell’analista Pavel Rudjakov (nella foto), che non fa altro che confermare con dati di fatto quanto il recente "concilio d'unificazione" di Kiev abbia fatto di tutto fuorché unificare.
24/12/2018
L'ortodossia ucraina e il revisionismo dell'olocausto
Dal blog di un ortodosso americano fedele del Patriarcato ecumenico, ma molto inquieto per le recrudescenze di nazifascismo, traduciamo volentieri in italiano la notizia del vescovo Daniel (uno degli “esarchi” inviati dal patriarca Bartolomeo a portare la sua “pace” in Ucraina), che celebra la memoria degli assassini genocidi dell’Esercito insurrezionale ucraino (forse non così sanguinario come gli ustascia croati, ma certamente più drastico delle SS tedesche, a cui diede manforte nello sterminio degli ebrei e dei polacchi). Speriamo che più persone all’interno dell’obbedienza costantinopolitana si accorgano di cosa stanno supportando, e magari vogliano trovare il coraggio di dire il loro όχι.
Vi presentiamo la versione russa e italiana dell’articolo del giornalista kievano Taras Mel’nik sul recente "concilio d'unificazione" e su tutti i retroscena che sono stati rivelati dai media nei giorni successivi. Se già questa riunione è stata considerata dagli autentici vescovi ucraini come un "consiglio degli empi" (Ps. 1), ora possiamo valutare quanti intrighi, ricatti, minacce e inganni degni dell’epoca dei Borgia abbiano circondato questa infausta riunione.
23/12/2018
Incontro delle commissioni sulla vita diocesana e parrocchiale nei paesi "all'estero"
Il 20 dicembre 2018, con la benedizione di sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di Tutta la Rus', il Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha ospitato un incontro della commissione congiunta sulla vita diocesana e parrocchiale nei paesi "all'estero".
L'incontro di Mosca è stato guidato da sua Eminenza il metropolita Ilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento; erano presenti sua Eminenza l'arcivescovo Mark di Berlino e della Germania della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia; sua Eminenza l'arcivescovo Antonij di Vienna e Budapest, Capo del Dipartimento delle istituzioni all'estero del Patriarcato di Mosca; sua Grazia il vescovo Ioann di Bogorodsk, amministratore delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia; sua Grazia il vescovo Irenej di Richmond e dell'Europa occidentale della ROCOR; l'arciprete Nikolaj Balashov, Vice Presidente del Dipartimento; l'arciprete Serafim Gan, Cancelliere del Sinodo dei Vescovi della ROCOR, e l'arciprete Nikolaj Artemoff, Segretario della diocesi tedesca della ROCOR.
Si è discussa la cooperazione continua nei settori del lavoro pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie dei paesi al di fuori della CSI.
22/12/2018
Lettere del patriarca Kirill ai primati delle Chiese ortodosse locali in merito allo pseudo-concilio di "unificazione" tenutosi a Kiev
Si avvicina il momento in cui in tutto il mondo ortodosso saremo chiamati a fare una scelta relativa alla crisi dell’autocefalia ucraina. Il patriarca Kirill ha scritto ai primati delle Chiese ortodosse locali chiedendo loro di opporsi all’iniquità del “concilio d’unificazione” di Kiev e di non riconoscere la struttura pseudo-ecclesiale da questo creata. Possiamo leggere in russo e in italiano un articolo che ci spiega il contenuto di queste lettere.
22/12/2018
I doppi standard in Ucraina gridano al cospetto di Dio
Eccovi due recenti esempi di doppi standard della nuova Ucraina “libera” e “indipendente”:
1) il primo è il resoconto in russo e in italiano di come nella cattedrale della Trasfigurazione a Vinnitsa (nella foto) gli impiegati statali sono forzati (sotto minaccia di licenziamento) a frequentare in massa le funzioni del metropolita traditore Simeon, perché i veri fedeli hanno disertato la chiesa appena hanno avuto notizia della defezione del loro ex vescovo.
2) il secondo è il resoconto in russo e in italiano di come Dmitro Jarosh, il capo di Pravyj Sektor, stia facendo un appello alla caccia all’uomo contro i preti di Mosca. Questa è istigazione all’omicidio (più precisamente, alla strage), punita in tutti i paesi civili con il massimo possibile delle sanzioni criminali. E di fronte a un tale esempio di comportamento di un deputato della Verkhovna Rada, chi vanno a inquisire i servizi segreti ucraini? Ma naturalmente, i preti che non sono d’accordo con il Tomos di autocefalia! Quanto alle motivazioni dei nazionalisti ucraini, rileggiamoci con attenzione Giovanni 16,2: “verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”.
Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un attento studio delle pretese giurisdizionali della sede di Costantinopoli nel corso dei secoli, da cui possiamo iniziare a trarre alcune considerazioni sull’estrema pericolosità delle posizioni che hanno generato l’attuale crisi ucraina.
20/12/2018
Il Patriarcato ecumenico vanta una giurisdizione universale?
Ormai il termine “papismo ortodosso” non è più un modo di dire, ma una triste realtà, di cui prima o poi dovranno prendere coscienza tutti quelli che professano la fede ortodossa, e in modo particolare quelli che hanno scelto la fede ortodossa a preferenza di quella cattolica romana. Fate un profondo respiro, e leggete la traduzione italiana della lettera di venerdì scorso del patriarca Bartolomeo all'allora metropolita Aleksandr (Drabinko), in cui abbiamo la pretesa di un patriarca di Costantinopoli, in un documento da lui definito “nostra Carta patriarcale”, di essere colui che per la provvidenza della Chiesa ha indiscutibilmente la responsabilità di giudicare ovunque le questioni ecclesiastiche e di dare loro una conclusione definitiva. Come comportarci di fronte a tali pretese? Potremmo ridurre tutto in satira, e limitarci alla rassegnata domanda russa: где ближайшая психбольница? Ma qui ci tocca essere seri. Questa NON è la fede ortodossa alla quale ci è stato chiesto di aderire, è un’eresia ecclesiologica bella e buona, e per di più neppure originale, ma la brutta copia di un papismo già da secoli condannato dalla Chiesa ortodossa. Forse l’espressione “eresiarcato ecumenico” usata dal nostro confratello padre Andrew Phillips può sembrare eccessiva, ma stiamo andando sempre più direttamente a confrontarci con questo tema. Che Dio ci aiuti!