La recente riunione dei primati ortodossi a Costantinopoli (nella foto, la delegazione russa) e le prospettive del futuro concilio pan-ortodosso sono analizzate dall'arciprete Andrew Phillips alla luce del conflitto di civiltà del secolo trascorso, che ha portato alla vittoria di una posizione teologica sostenuta dai martiri e dai confessori dentro e fuori dalla Russia. Presentiamo le considerazioni di padre Andrew nella sezione “Confronti” dei documenti.
17/03/2014
‘In tempo di inganno universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario’ (George Orwell)
Natalia Poklonskaja, 33 anni, neo-nominata come procuratore generale della Repubblica di Crimea, ha descritto la rivolta di EuroMaidan come un "colpo di stato anti-costituzionale" in un'intervista esclusiva a un canale televisivo russo. La dichiarazione ha già fatto infuriare il governo autoproclamato a Kiev.
"Quello che è successo a Kiev è stato, innanzitutto, un colpo di stato anti-costituzionale e una presa di potere armata", ha detto la signora Poklonskaja. "Questa è sempre stata la mia sensazione e questo è il parere che non avevo paura di esprimere [mentre lavoravo] presso l'ufficio del procuratore generale ucraino".
Le persone che attualmente detengono le cariche di presidente e di procuratore generale ucraino sono illegittime, ha aggiunto a bruciapelo. La sua critica senza peli sulla lingua le ha già creato molti nemici nei media ucraini, con giornalisti che descrivono come "frivole" alcune delle sue foto trapelate in rete.
Il regime del Paese ha apparentemente dichiarato una caccia alla giovane pubblico ministero di Crimea, condannandola per aver ricoperto la carica illegalmente e privandola dello status di "consigliere di giustizia".
"Io dico la verità e non ho paura di questa verità. Non sono una criminale, e non propago il nazismo, a differenza di alcuni funzionari di regime a Kiev", ha detto. "Che mi facciano pure cause legali. Credo che giustizia sarà fatta".
Come procuratore della Crimea, Natalia Poklonskaja dice che farà in modo che siano osservate nella regione le leggi ucraine e internazionali. Ha detto che il suo ufficio ha ricevuto petizioni da poliziotti della Berkut, brutalizzati durante la rivolta ucraina.
Poklonskaja ha anche aggiunto che i procuratori si stavano preparando per il referendum. Ma, qualunque sia la volontà del popolo, non ci sarà alcun EuroMaidan in Crimea, ha aggiunto.
16/03/2014
Uno sguardo alle chiese in Ucraina attraverso i dati delle fonti statali
Presentiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti una serie di tabelle con i dati delle presenze religiose in Ucraina ricavati dalle compilazioni statistiche statali del 2010. La fonte dei dati è l'Istituto di Sociologia dell'Accademia Ucraina delle Scienze. I dati includono le tabelle di presenza percentuale di cattolici e ortodossi, e le loro suddivisioni interne. Alle tabelle (dati oggettivi) aggiungiamo una serie di nostre considerazioni per cercare di capire la complessità del fenomeno religioso ucraino.
Oggi la Crimea, e - non inganniamoci - dopo di lei il resto dell'Ucraina, intraprende il sentiero dell'autodeterminazione, non solo l'autodeterminazione politica ed economica, ma soprattutto l'autodeterminazione spirituale. La scelta è o di tenere fede alla nostra Ortodossia ancestrale oppure di tradirla; o di accettare i precetti della santa Rus' e della vita eterna, o di accettare il piatto di lenticchie di Eurosodoma e la morte eterna. E solo la fuga da Sodoma, l'accettazione della giustizia, può salvare dalla morte.
Sebbene la Russia post-sovietica non sia ancora stata completamente restaurata nella Russia ortodossa, tuttavia non ha accettato Eurosodoma, e ogni anno arriva a resistere sempre di più alla globalizzazione che sta preparando la strada dell'Anticristo. Infatti, ci sono molte profezie cristiane circa la rinascita spirituale della Santa Rus' prima della fine, ma non una sola profezia circa la rinascita spirituale di una 'Ucraina' come parte dell'Eurosodoma laicista sotto il giogo delle truppe atee della NATO.
Il referendum in Crimea è il primo passo per la restaurazione delle tre parti della Rus', la grande, la piccola e la bianca. Non è un caso che il referendum arrivi il giorno dopo la festa dell'icona della Madre di Dio Derzhavnaja ("Sovrana", 2/15 marzo; vedi foto), la Sovrana celeste del regno terreno della Rus'. Qualunque cosa accada oggi, come finirà questa saga? Noi lo sappiamo già: Cristo sconfiggerà l'Anticristo (2 Ts 2:8). E la Santa Rus' sconfiggerà Eurosodoma. 'Le porte dell'inferno non prevarranno'.
Dmitrij Lapa, il ricercatore russo anglofilo di cui abbiamo presentato sul nostro sito un quadro biografico, ci parla del santo patrono del Galles, il vescovo David, un vero esempio di rinnovatore del monachesimo del VI secolo davvero cosmopolita (il suo modello monastico erano i Padri del deserto egiziano). Presentiamo la vita del santo vescovo David nella sezione “santi” dei documenti.
15/03/2014
Crisi in Ucraina: Quali frontiere per le Chiese ortodosse?
Luigi Sandri (nella foto), un vaticanista che ha studiato al Russicum, ed è stato corrispondente dell'ANSA da Mosca, pubblica su Adista On Line del 14 marzo un articolo sulla situazione religiosa in Ucraina (passato, presente e possibile futuro) incentrato in modo speciale sugli ortodossi, con dati oggettivi e con commenti e ipotesi in larga parte condivisibili. Vale il tempo di una lettura attenta.
Riceviamo da padre Alexei Cărpineanu le foto della celebrazione della Domenica del trionfo dell'Ortodossia in quella che rappresenta un'occasione storica per la parrocchia ortodossa dei santi Pietro e Paolo a Como: la prima Liturgia nella nuova chiesa appena assegnata alla comunità parrocchiale. Da come si può vedere, la chiesa è straordinariamente adatta alla processione che abitualmente si tiene nella prima domenica di Quaresima. I nostri auguri a padre Alexei e a tutti i parrocchiani!
14/03/2014
Il patriarca Nikon e lo scisma del XVII secolo in Russia
Come sempre, lo studio dell’Ortodossia di ieri è una chiave per capire l’Ortodossia di oggi. Ci occupiamo di alcuni dettagli di questa comprensione offrendo qualche elemento in più per capire l’Ortodossia russa del diciassettesimo secolo. Nella nostra recensione al serial Raskol’ del 2011 (dove presentiamo anche i video degli episodi), abbiamo aggiunto una serie di didascalie per aiutare gli spettatori di lingua italiana ad avere un’idea del contenuto della serie.
Uno dei problemi della valutazione del fenomeno è che si trova abbastanza materiale dal punto di vista dei Vecchi Credenti (inclusa la Vita dell’arciprete Avvakum, tradotta in italiano), e qualcosa dal punto di vista dello stato russo, ma ben poco si sa del punto di vista del patriarca Nikon. Ed è un peccato, perché teologi e vescovi di spicco della Chiesa russa hanno considerato la visione di Nikon come assolutamente profetica sui tempi che la Russia e il mondo cristiano avrebbero dovuto vivere nei secoli a venire.
Presentiamo pertanto nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti l’articolo Il più grande uomo della storia russa, dedicato nel 1985 da padre Andrew Phillips al patriarca Nikon e alla sua visione della Nuova Gerusalemme.
In un momento di raro stupore vediamo pubblicato su Vatican Insider di lastampa.it l’articolo di Marcello Foà Crisi Ucraina, quello che non viene detto, riportato dal Corriere del Ticino del 4 marzo 2014. Se certe cose non vengono ripetute solo dai canali di informazione russi o dai blog ortodossi, forse qualche occhio in più si aprirà. Non possiamo che esserne contenti.
Il sito della parrocchia ortodossa romena di Santa Parascheva a Torino si è arricchito di varie novità. Siamo contenti di sapere dell'ordinazione presbiterale di padre Cristian Vasilescu, che vediamo (nella foto) affiancare suo padre nella celebrazione della Domenica dell'Ortodossia. Ci auguriamo che questo esempio possa aprire una traccia per tutti quei figli di sacerdoti ortodossi in Italia che vorranno seguire la chiamata dei loro padri al servizio ministeriale.
La mulţi ani fericiţi alături de cei dragi!
13/03/2014
La minaccia alla pace è reale: 10 cose che i media non vi dicono
Continuiamo il nostro piccolo contributo all’informazione su ciò che sta veramente succedendo in Ucraina (e in ambito internazionale), con l’ultimo articolo del blog Orthodox England, che abbiamo tradotto nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Mentre i cristiani ortodossi, entrati nella Grande Quaresima, si sforzano di pregare e digiunare, è in atto una delle più grandi minacce alla Chiesa Ortodossa dal tempo della rivoluzione bolscevica (la cui prima vittima tra gli ortodossi di un certo rango fu – è importante sottolinearlo – il metropolita di Kiev). Non smettiamo di pregare e digiunare, ma al tempo stesso, come i nostri confratelli in tanti paesi, proseguiamo lo sforzo di informare correttamente.
Con la recente concentrazione di interesse sulla sede del Patriarcato Ecumenico, è stato pubblicato e riportato da Pravmir anche un breve articolo sul seminario di Halki, che ci è sembrato interessante riportare in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti. Il seminario in cui si sono formati per oltre un secolo i patriarchi di Costantinopoli, chiuso nel 1971 e ancora tenuto in ottime condizioni in attesa di una sempre improbabile apertura, è una parte importante dei negoziati tra poteri ecclesiastici e statali.
È molto semplice. Seguite il libro di preghiere. Quello appartiene alla Chiesa, non a individui che si presentano come "padri spirituali". Leggete le preghiere del mattino e della sera, e costringetevi a farlo giorno dopo giorno.
Se siete di fretta al mattino, potete leggerle mentre andate a lavorare o sostituirle con la Preghiera di Gesù, recitata in segreto e senza alcuna esposizione di nodi di preghiera (che devono essere tenuti in tasca, non vistosamente avvolti intorno ai polsi come decorazione). In alternativa, alzatevi prima!
Le regole di preghiera sono per i monasteri. Seguite la Chiesa. È semplice, non inventate cose che la Chiesa non ha stabilito.
Padre Andrew Phillips
12/03/2014
VIDEO – Voci laiche e religiose sulla situazione in Ucraina
Continuano, come prevedibile, le disinformazioni sistematiche sulla situazione dell’Ucraina (chi è stanco di lavaggi mediatici del cervello e ha un’ora a disposizione, può cercare di rimettere a posto i pezzi mancanti con la video-intervista di Salvo Mandarà a Giulietto Chiesa).
Anche sul fronte delle novità ecclesiali, continuano le confusioni con una inquietante enfasi sugli scismatici ucraini, presentati come voce “autentica” dell’Ortodossia del paese, verosimilmente in funzione politica antirussa. Sentiamo invece cosa ha da dire sul tema dello scisma in Ucraina il patriarca Kirill, nel video della predica tenuta domenica 23 febbraio, che riportiamo con la sua trascrizione in russo, in romeno e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il sito della parrocchia di santa Caterina riporta la notizia del decesso improvviso dell’arciprete Dimitrij Mel’nichuk dell’eparchia di Chernovtsy. Padre Dimitrij dal 2012 ha servito per un paio di anni in Italia, presso le nostre chiese a Milano e a Crema. Lo abbiamo incontrato a Milano diverse volte in occasione dei congressi e delle assemblee della nostra diocesi, e ci rimane di lui un ricordo di un sacerdote cordiale e buono. Ci associamo alle condoglianze mandate dal nostro arcivescovo al metropolita Onufrij. Che Dio lo riposi insieme con i giusti!