Sant’Innocenzo (Veniaminov), arcivescovo missionario in America e in seguito metropolita di Mosca nel XIX secolo, è stato uno dei rari santi canonizzati nel periodo sovietico. Vi presentiamo in traduzione italiana un documento inedito che proponeva la sua canonizzazione, scritto nel 1964 dal metropolita delle chiese patriarcali russe in America. Ci sembra che il documento e il desiderio di portare agli altari un santo “locale” siano rilevanti anche per tutti gli altri paesi dell’Occidente, incluso il nostro.
Una testimonianza che vi presentiamo in traduzione italiana riporta episodi delle vite dei santi che si sono adoperati per salvare delle vite dalla piaga dello sfruttamento sessuale, e uno tra gli esempi che continuano ancora oggi.
Padre Andrej Lemeshonok, il confessore del convento di santa Elisabetta a Minsk, risponde alla domanda della moglie di un prete che si sente inadatta al suo ruolo. La risposta di padre Andrej contiene diversi elementi per capire il ruolo di una matushka, sia nella vita personale che nell’esperienza pastorale accanto al marito.
04/10/2020
Il governo indiano riconosce ufficialmente una missione ortodossa
Dopo avervi parlato degli inizi della missione ortodossa nello stato indiano dell'Andhra Pradesh, e dei suoi promettenti sviluppi, vi forniamo ora una notizia che ha in sé qualcosa di miracoloso: un riconoscimento ufficiale di questa missione da parte del governo indiano (notoriamente ostile alle presenze cristiane in India) unito a una richiesta del governo alla comunità ortodossa, perché si faccia carico di un migliaio di persone in difficoltà.
Nelle nostre vite abbiamo avuto più volte delle richieste di aiuti per progetti di sostegno sociale in India: ora, chi vuole offrire tali aiuti a un progetto diretto interamente dalla Chiesa ortodossa, ne ha la possibilità.
03/10/2020
La Russia mette Netflix di fronte a una scelta sui cartoni a tema LGBT
Dovremmo guardare più spesso alla Russia per le soluzioni legali ai problemi sociali più insidiosi, che creano caos in tutto il mondo.
Le soluzioni legali russe sono spesso tanto efficaci quanto chirurgicamente "mirate": un caso emblematico è la scelta davanti a cui è stata messa la chiesa di Scientology: o presentarsi in Russia come ente religioso no-profit (perdendo tutti i benefici derivanti dal copyright sul suo nome e sui suoi servizi a pagamento), oppure come società commerciale (perdendo tutti i benefici dovuti allo status di ente religioso). Il fatto che Scientology abbia scelto immediatamente lo status commerciale ne ha minato definitivamente le pretese religiose, e ha impedito che in Russia l'ente si presenti con la doppiezza che ha sconvolto tanti paesi, Italia compresa. Questa libertà di scelta ha anche impedito la consueta propaganda sulla persecuzione religiosa.
Una simile soluzione è stata impiegata nei confronti di Netflix. Invece di vietare i cartoni animati con contenuti LGBT (che violerebbero la legge russa sulla propaganda dell'omosessualità ai minori), la Russia ha semplicemente chiesto che questi cartoni siano fatti circolare nel suo territorio con un divieto ai minori di 18 anni (cosa che rende ancora più stridente la politica di dirigere i cartoni, in altri paesi, a un pubblico dai 6 anni in su). A questo punto, così come è divenuto inverosimile parlare di persecuzione religiosa nel caso di Scientology, diviene totalmente ridicolo parlare di oppressione del mondo LGBT in un paese che permette una totale libertà di scelta ai maggiorenni che possono assumersene la responsabilità.
02/10/2020
Le sfide del "vescovo" Pysyk: cosa possiamo imparare dai membri della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Anche un orologio rotto segna l’ora esatta un paio di volte al giorno. In mezzo a una serie di prevedibili menzogne in una sua intervista, Nestor Pysyk (nella foto), uno dei membri dell’episcopato degli scismatici ucraini, solleva interrogativi che spingono anche la Chiesa canonica a pensare al proprio ruolo. Vi presentiamo in traduzione italiana i frutti di questa riflessione.
01/10/2020
Una passeggiata autunnale attraverso il Cremlino di Rostov
La fraternità del monastero di sant'Herman dell'Alaska (nella foto), minacciata dagli incendi boschivi che stanno devastando la California, ha inoltrato una richiesta di preghiere, a cui rispondiamo volentieri, ricordando l'enorme contributo che questo monastero ha dato alla crescita dell'Ortodossia in tutto in mondo occidentale.
Il 18 settembre è morto a New York Stephen Cohen (nella foto), un autentico giornalista dalla schiena dritta.
Vi invitiamo a leggere l'elogio funebre che ne fa il nostro amico Saker, e se queste parole vi dicono qualcosa, a rileggervi alcuni suoi contributi che abbiamo pubblicato o evidenziato sul nostro sito:
Sull'isola di Prinkipos (in turco Büyükada) è crollato il più grande edificio in legno d'Europa (e secondo più grande del mondo), di circa 20.000 metri quadrati. Costruito nel 1898 come albergo e casinò della Compagnie Internationale des Wagons-Lits (la compagnia ferroviaria che operava l'Orient Express), fu venduto nel 1903 quando il sultano Abdul Hamid II non rinnovò la sua licenza. Acquistato da Eleni Zarifi, moglie di un banchiere greco, fu donato al Patriarcato di Costantinopoli, che lo usò come orfanotrofio fino alla sua chiusura forzata nel 1964. Ripreso dal Patriarcato nel 2005 con una sentenza della Corte europea dei diritti umani, era ormai caduto in rovina. Il patriarca Bartolomeo aveva chiesto tempo per trasformarlo in un centro globale per la salvaguardia dell'ambiente.
Leggiamo in traduzione italiana le storie di Dejan Baljosevic, uno degli abitanti dell’enclave serba (o “ghetto”, per dirla in una sola parola) di Orahovac, in Kosovo e Metohija. Impariamo cosa significa essere fedeli a Cristo in una terra crocifissa... può tornarci utile, se (o quando) capiterà lo stesso anche a noi.
Il più ambito dei premi cinematografici, secondo le nuove regole dell'American Film Academy, potrà essere richiesto solo da film che soddisfano criteri di “inclusività” razziale e sessuale, sia nelle trame dei film che negli apparati di produzione. In pratica, ora l’America sta riproducendo nel proprio mondo la censura sovietica, e questo non può scappare agli occhi degli osservatori ortodossi russi, che ci offrono anche, in traduzione italiana, alcuni consigli per contrastare questo degrado e offrire ai nostri figli un futuro più sereno nel capo dei modelli da imitare.
26/09/2020
Gli afroamericani devono guardare all'Ortodossia per la pace in un'America violenta
Kaleb, un giovane ortodosso afroamericano, insegna ai suoi fratelli la via per la pace attraverso la fede ortodossa e l’esempio dei santi ortodossi africani.
25/09/2020
Matushka con 17 figli eletta al Consiglio della Federazione Russa
Maria Lvova-Belova (nella foto), moglie di un prete di Penza e da 12 anni attiva in progetti di beneficienza, è stata eletta al Consiglio della Federazione Russa (l’equivalente del nostro Senato) dalle autorità della sua regione. Vi presentiamo la notizia di un esempio di femminismo che approviamo con tutto il cuore.
La foto che potete vedere qui sopra rappresenta l’altra Bielorussia, quella maggioritaria, che non si riconosce nelle ondate di protesta delle ultime settimane e che non vuole svendere il proprio paese nell’ennesima rivoluzione colorata. Parlando di colori, quelle che vedete in questa foto sono le bandiere nazionali, che i cittadini più autentici del paese non hanno paura di portare in piazza. Ma le bandiere delle proteste anti-governative, quelle che i nostri media vi hanno mostrato fino alla nausea, erano in gran parte le bandiere bianco-rosse della repubblica popolare del 1918-1919. Quello che i nostri media si sono ben guardati dallo spiegare è che l’ultima volta che quelle bandiere hanno sventolato legalmente a Minsk è stato durante il periodo dei collaborazionisti del nazismo. I bielorussi di oggi ricordano ancora che l’occupazione nazista è costata lo sterminio di un quarto della popolazione del paese... forse questa è una notizia che avrebbero dovuto riportare, almeno per par condicio, quelli che si sono affrettati a riempire i video, i giornali e le teste di immagini di folle in protesta. Chissà cosa diranno di fronte a queste altre folle, che protestano contro le proteste?