Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un attento studio delle pretese giurisdizionali della sede di Costantinopoli nel corso dei secoli, da cui possiamo iniziare a trarre alcune considerazioni sull’estrema pericolosità delle posizioni che hanno generato l’attuale crisi ucraina.
20/12/2018
Il Patriarcato ecumenico vanta una giurisdizione universale?
Ormai il termine “papismo ortodosso” non è più un modo di dire, ma una triste realtà, di cui prima o poi dovranno prendere coscienza tutti quelli che professano la fede ortodossa, e in modo particolare quelli che hanno scelto la fede ortodossa a preferenza di quella cattolica romana. Fate un profondo respiro, e leggete la traduzione italiana della lettera di venerdì scorso del patriarca Bartolomeo all'allora metropolita Aleksandr (Drabinko), in cui abbiamo la pretesa di un patriarca di Costantinopoli, in un documento da lui definito “nostra Carta patriarcale”, di essere colui che per la provvidenza della Chiesa ha indiscutibilmente la responsabilità di giudicare ovunque le questioni ecclesiastiche e di dare loro una conclusione definitiva. Come comportarci di fronte a tali pretese? Potremmo ridurre tutto in satira, e limitarci alla rassegnata domanda russa: где ближайшая психбольница? Ma qui ci tocca essere seri. Questa NON è la fede ortodossa alla quale ci è stato chiesto di aderire, è un’eresia ecclesiologica bella e buona, e per di più neppure originale, ma la brutta copia di un papismo già da secoli condannato dalla Chiesa ortodossa. Forse l’espressione “eresiarcato ecumenico” usata dal nostro confratello padre Andrew Phillips può sembrare eccessiva, ma stiamo andando sempre più direttamente a confrontarci con questo tema. Che Dio ci aiuti!
20/12/2018
La russofobia contagia anche le Hawaii: il rinnegamento delle radici storiche di Fort Elizabeth
Uno dei monumenti storici delle isole Hawaii, Fort Elizabeth (nella foto), è una fortificazione costruita dai russi sull’isola di Kaua’i, e porta il nome della consorte dello tsar Alessandro I.
Sull’onda della sempre presente russofobia, un gruppo di attivisti locali sta cercando di riscrivere la storia, asserendo che la fortezza è stata costruita da nativi e non ha alcuna relazione con la presenza russa nelle isole agli inizi del XIX secolo: si sta facendo pertanto un tentativo di rinominare la fortezza, per cancellare il ricordo della presenza russa nell’arcipelago. La ROCOR si sta attivando per contrastare questo revisionismo, e invita a sostenere la petizione che si può trovare sul sito del Congresso dei russo-americani.
Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo di approfondimento dei risultati che il recente “concilio d’unificazione” di Kiev ha portato su chi vi ha partecipato e su chi dovrà subirne le conseguenze: un trionfo per Poroshenko e per Filaret, una catastrofe per il patriarca Bartolomeo e per l’ex metropolita di Vinnitsa Simeon, la recrudescenza delle persecuzioni per la Chiesa.
19/12/2018
Perché la Russia non invaderà l’Ucraina, gli staterelli baltici o chiunque altro
Per allentare un poco la tensione della russofobia, vi suggeriamo di leggere (e di far leggere) la versione italiana dell'analisi del nostro amico Saker sulla sempre incombente minaccia dell'invasione russa: vi troverete molti spunti di riflessione.
18/12/2018
Metropolita Onufrij: la legge di Dio non è stata né sarà abolita
Vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto della risposta di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina alla domanda su come valutare le ingiustizie che vediamo compiere contro la Chiesa in questi stessi giorni. Per descrivere cosa sia l’autentica Ortodossia in Ucraina, non troviamo parole migliori di quelle del suo rappresentante in capo.
18/12/2018
Come l’obbedienza al Fanar fa perdere il buon senso
Al “sinodo dei briganti” tenuto a Kiev il 15 dicembre le autorità ucraine avevano annunciato di aspettare dai 10 ai 15 vescovi canonici: si sono presentati due metropoliti, coscienti che con quel gesto avrebbero definitivamente abbandonato la Chiesa canonica: Aleksandr (Drabinko), un vescovo che ha progressivamente perso ogni credito nella Chiesa ucraina, e Simeon (Shostatskij, nella foto), noto protegé del presidente Poroshenko, che nutriva una speranza di essere messo a capo della nuova “chiesa” di obbedienza fanariota (se non altro perché, a differenza degli altri candidati, poteva vantare un’autentica consacrazione episcopale ortodossa).
Il ritorno dell’ormai decaduto metropolita Simeon nella sua cattedrale, di cui vi presentiamo un resoconto in russo e in italiano, mostra tutto l’aspetto che noi abbiamo definito “pateticumenico” della tragedia ucraina: abbandonato da clero e fedeli, rimasto con una decina di seguaci, si è fatto riempire la cattedrale di funzionari del comune (preghiamo quelli che parlano di dipendenza della Chiesa russa dallo stato di prenderne debita nota...) e ha inneggiato al prossimo arrivo a frotte di fedeli e comunità attirate dalla “vera legittimità” di marca costantinopolitana, applaudito a suon di slogan nazionalisti dai “veri fedeli”. Tutto questo grottesco scenario ci conferma ancor di più la verità del detto latino Quos Deus perdere vult, dementat prius. Intanto, per la consolazione dei fedeli ortodossi di Vinnitsa, accogliamo con preghiera e incoraggiamento il nuovo metropolita canonico di Vinnitsa e Bar, vladyka Varsonofij (Stoljar), eletto alla sessione di lunedì 17 dicembre del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, dove si è dato prova di sollecitudine pastorale e si è dimostrato che a Kiev ci sono cuori e cervelli che ancora funzionano.
17/12/2018
L'arcivescovo Longhin al patriarca Bartolomeo: lei causa così tanto dolore ai nostri cuori
Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo che parla della lettera inviata al patriarca Bartolomeo dal nostro caro amico, l’arcivescovo Longhin (Jar) di Banceni, in Bucovina. Usiamo per l’arcivescovo Longhin la grafia romena del nome e della sede, sia perché si tratta della sua lingua materna, sia perché questo enfatizza quanto la Chiesa ortodossa ucraina (quella autentica, nonostante tutti i funambolismi ecclesiologici del Fanar) ha nel suo seno fedeli di molte etnie, lingue ed esperienze, che preferiscono Cristo e il Vangelo a qualsiasi “ucrainismo” di circostanza.
16/12/2018
Beato l'uomo che non va nel... "Concilio d'unificazione" (+ VIDEO)
Vi presentiamo un video a cura dell’Unione dei Giornalisti Ortodossi, con trascrizione in russo e traduzione in italiano, che spiega le ragioni per cui il cosiddetto “concilio d’unificazione” del 15 dicembre a Kiev non è solo una riunione illegittima, ma una vera impossibilità logica ed ecclesiologica.
Il sito Orthodox Synaxis ci propone uno studio storico delle pretese della sede costantinopolitana, che vi abbiamo tradotto in italiano, e che spiega come la preminenza che pretende il Fanar sia fondata sull’unico presupposto della sede imperiale orientale, un privilegio in seguito applicato per analogia alla Porta ottomana.
15/12/2018
"Il patriarca di Costantinopoli ha fatto il più grande errore nella storia del Trono ecumenico"
Il vescovo Irinej di Bačka (nella foto), portavoce del Sinodo della Chiesa ortodossa serba, spiega in una videointervista le ragioni della Chiesa ortodossa serba, che vi presentiamo in russo e in traduzione italiana.
Padre Andrew ci presenta due nuovi temi sul suo blog. Il primo articolo, intitolato Acchiappafantasmi, è una relazione di un caso in cui una sua preghiera ha posto fine a una preoccupante storia di infestazione. Il secondo testo, del suo corrispondente romeno Nicuşor Gliga, si intitola Sulle sacerdotesse e le vescovesse e spiega una ragione fondamentale dell’assenza di sacerdoti e vescovi donne nella Chiesa ortodossa.
14/12/2018
Il teatro dell'assurdo in una lettera del patriarca Bartolomeo al metropolita Onufrij
La lettera del patriarca Bartolomeo al metropolita Onufrij, di cui abbiamo parlato in questi ultimi giorni, non è solo un segno di disprezzo che ha giustamente suscitato lo sdegno generalizzato del mondo ortodosso: è anche un compendio di grossolane contraddizioni della logica e del buon senso ecclesiale, che Kirill Aleksandrov cerca di esaminare in un testo che vi presentiamo in russo e in italiano.
14/12/2018
Metropolita Kallistos (Ware): "Non sono affatto contento della posizione presa dal patriarca Bartolomeo"
Eccovi il testo italiano e il video di un’intervista al metropolita Kallistos (Ware, nella foto), che primo tra tutti i vescovi del Patriarcato di Costantinopoli, dichiara il proprio completo disaccordo con le azioni del patriarca Bartolomeo in Ucraina, pur mantenendo nei confronti della reazione della Chiesa russa una posizione simile a quella dell’arcivescovo Anastasios d’Albania.
13/12/2018
"Il patriarca di Costantinopoli non ha alcun diritto canonico di indire alcuna assemblea in Ucraina"
Eccovi la traduzione italiana delle risoluzioni del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina prese il 7 dicembre 2018 riguardo al prossimo cosiddetto "concilio di unificazione" e alla crescente ingerenza dello stato ucraino nella vita e nella persecuzione contro la Chiesa.