Un articolo sulle assemblee parrocchiali segnalato dal portale Pravmir , e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, ci aiuta a riflettere su questo prezioso quanto delicato organo di gestione delle nostre comunità. Anche se a nostro parere lo sviluppo di assemblee parrocchiali davvero funzionali è ancora prematuro tra gli ortodossi in Italia (manca semplicemente l’esperienza di vita comunitaria per molte generazioni, la sola che può permettere a un’assemblea di riflettere veramente la situazione di una parrocchia adulta), iniziare a riflettere su come si dovrebbero gestire al meglio le assemblee parrocchiali non può che aiutare la nostra crescita.
21/02/2016
Sull'essere ancora presenti: a proposito dei convertiti
Padre Andrew Phillips ci aiuta a capire uno degli aspetti della psicologia dei convertiti: lo zelo iniziale, che spesso rispecchia un idealismo totalmente libresco. Questo zelo è uno dei pericoli a cui dobbiamo fare attenzione, perché tiene lontani i nuovi arrivati di una chiesa dalle persone che invece dovrebbero essere imitate per prime: i fedeli ordinari. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Presentiamo due esempi di legami tra il nostro paese e la Russia:
- Il primo, dei nostri tempi, ha origini in Sardegna: il nostro confratello, padre Giovanni Guaita (nella foto) ieromonaco e studioso che serve a Mosca nella parrocchia dei santi Cosma e Damiano, racconta in un’intervista le radici del suo amore per la Russia in cui vive.
- Il secondo è segnalato dal nostro confratello di Palermo, il sacerdote Eugenio Miosi, che ci racconta la storia dell’icona della Madre di Dio Divnogorskaja, detta anche ‘Siciliana’, perché portata nella regione del Don nel XV secolo da due monaci ortodossi siciliani.
Il nostro amico Fabio Franceschini ci aggiorna su un progetto di aiuto alla popolazione serba del Kossovo, attraverso le cucine popolari, alle quali abbiamo già fatto cenno, e che sostentano una parte consistente degli abitanti ridotti alla povertà nelle enclavi serbe. In questo filmato possiamo vedere le serre donate da quanti sostengono enti benefici come LOVE Onlus e l’Associazione amici di Decani:
19/02/2016
Ancora altre voci e commenti sull’incontro all’Avana
Offriamo ai nostri lettori il video della predica bilingue del patriarca Kirill alla cattedrale dell’Avana:
Continuiamo inoltre a presentare commenti a proposito dell’incontro di Cuba: Padre Andrew Phillips, nel suo saggio “La strada da Cuba a Creta”, riflette sul significato di questo incontro nella prospettiva dell’altro importante incontro, il Sinodo pan-ortodosso del giugno 2016; padre Petru (Pruteanu), nelle sue osservazioni che presentiamo in romeno e in italiano, smonta le preoccupazioni di chi vuole vedere nell’incontro di Cuba un’inesistente deriva teologica.
Stazione di Bellingshausen, 17 febbraio 2016 – Dopo le visite a Cuba e in Paraguay, e prima della visita in Brasile, il patriarca Kirill e il suo seguito (incluso il nostro vescovo Antonij) sono arrivati a celebrare la Liturgia nella chiesa ortodossa più meridionale del mondo, la cappella della santa Trinità in Antartide:
Offriamo in anteprima ai nostri lettori la trascrizione italiana dell’intervista di Ed Schultz al patriarca Kirill, realizzata per RT America all’indomani dell’incontro con papa Francesco, e che offre una serie interessante (e autorevole) di commenti sull’incontro e sulle sue motivazioni e dinamiche.
18/02/2016
Profezie di sant'Ignazio Brjanchaninov sugli ultimi tempi
Sant'Ignazio Brjanchaninov, vescovo e prolifico scrittore spirituale (qui a fianco, una sua icona che ha trasudato miro nel settembre 2015 a Khabarovsk) è una delle più interessanti figure dell'Ortodossia russa del XIX secolo. Divenuto monaco dopo aver avuto un rigoroso addestramento tecnico-scientifico, ha avuto il raro dono di saper fornire un punto di contatto tra il mondo della scienza e quello della fede. Per questo, le sue opere, anche se pensate principalmente per monaci, sono consigliate a chi desidera capire la vita spirituale a partire da un bagaglio di studi scientifici e da una formazione a un pensiero laico modermo. Nel brano che vi presentiamo oggi, sant'Ignazio riflette sul tema dell'Anticristo e degli ultimi tempi, un tema caro alla spiritualità russa degli ultimi secoli.
17/02/2016
Nuova esposizione permanente sulle dinastie imperiali russe
Riportiamo in traduzione italiana la notizia dell’apertura in pianta stabile a Mosca di una mostra dedicata alle dinastie imperiali dei Romanov e dei Rurikidi, istituita dal Consiglio patriarcale della cultura, che testimonia l’attenzione della Chiesa a una corretta valutazione della propria storia cristiana, e alla diffusione degli ideali che hanno sostenuto le generazioni passate.
Ci è giunta una domanda sul genere del sostantivo "sinodo" (nella foto, il santo Sinodo della Chiesa di Grecia), che in alcuni ambienti in Italia è usato al femminile, come ricalco del termine greco corrispondente. Nella nostra risposta alla domanda, cerchiamo di spiegare come l’evoluzione della lingua italiana abbia ormai reso inutile tale artificio, che oggi si configura come un grecismo privo di ragione dottrinale, linguistica o anche semplicemente logica.
Negli ultimi due mesi, il mondo ortodosso in Italia ha subito un’intensa quanto inattesa pressione dovuta all’annuncio della scelta religiosa di Alessandro Meluzzi (nella foto), popolare psichiatra e criminologo noto per la sua alta visibilità mediatica, divenuto primate di un gruppo religioso dal nome “Chiesa ortodossa italiana”. Abbiamo perso il conto delle volte in cui siamo stati accostati con richieste di spiegazioni (nei migliori dei casi), di prese di posizione ufficiale (...e quale posizione ufficiale può mai avere un parroco?), di non ben motivate sconfessioni di questo nuovo movimento, e quant’altro.
Consapevoli che il Signore chiede a tutti i cristiani di rendere ragione, con dolcezza e rispetto, della speranza che è in loro (1 Pietro 3:15), abbiamo approfittato della nostra conoscenza personale e vicinanza geografica con Alessandro Meluzzi per aprire con lui uno spazio di dialogo. Abbiamo trovato un interlocutore intelligente, amichevole e disposto a un sano scambio di idee, pronto a sdrammatizzare molte delle possibili incomprensioni che sono state montate dai media e dalle reazioni ai media, prima di tutte quella di un desiderio di concorrenza con qualsiasi giurisdizione della Chiesa ortodossa. Parte di questo dialogo in corso è ora disponibile alla lettura sul nostro sito, e se i nostri lettori giudicheranno positiva la prosecuzione di questo confronto, saremo ben lieti di andare avanti a dialogare in tal senso.
Padre Andrew Phillips continua ad aiutarci a capire l’incontro tra il patriarca Kirill e il papa Francesco, su cui molti chiedono ulteriori commenti e approfondimenti (segno che forse tutti si rendono conto che questo evento è destinato ad avere una portata ben più profonda dei tanti abbracci precedenti). Pubblichiamo un suo saggio di commenti in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
In questo intervento di padre Andrew, i lettori prevenuti contro il patriarcato di Mosca per i “compromessi con il vecchio regime” troveranno una spiegazione per loro inedita di che cosa fosse veramente la “Chiesa delle catacombe” nell’Unione Sovietica.
Ringraziamo il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty (nella foto), che con la sua competenza nell'innografia ecclesiale, ci ha fatto dono di un testo poetico che da lungo tempo abbiamo desiderato: l’inno Acatisto al patrono della nostra parrocchia. Già apparso in francese il 5 febbraio sul blog Orthodoxologie, il testo dell’Acatisto è ora disponibile in italiano nella sezione dei testi delle funzioni.
San Serafino (Sobolev), uno dei vescovi della diaspora russa del XX secolo recentemente canonizzato, è stato un acuto e instancabile difensore della fede, modello per ogni vescovo ortodosso. Dalla Bulgaria (dove si prendeva cura delle comunità degli esuli russi) era stato tra i primi a sottolineare gli aspetti eretici della dottrina di padre Sergej Bulgakov. Mise inoltre in guardia gli ortodossi contro il coinvolgimento nell’ecumenismo, mettendone in evidenza con lungimiranza gli aspetti pericolosi e fuorvianti. Allo stesso modo, fu sempre inflessibile nel sottolineare gli errori della riforma del calendario, come nel resoconto di cui oggi presentiamo alcune parti in traduzione italiana, e che costituì il suo principale intervento al Concilio pan-ortodosso di Mosca nel 1948.
Abbiamo visto che l’interesse generale del pubblico in questi ultimi giorni è stato, volente o nolente, “dirottato su Cuba”, come qualche aeroplano dei decenni passati. Lo testimonia, sul nostro sito, un numero di visitatori giornalieri mai raggiunto in precedenza:
Per ringraziare tutti quelli che ci hanno voluto visitare, e per non lasciarli senza elementi di riflessione, vogliamo aggiungere due documenti:
1) La versione italiana della dichiarazione congiunta del patriarca Kirill e di papa Francesco, che molti commentatori hanno ritenuto come opera redazionale essenzialmente fatta a Mosca, senza alcuna “dietrologia”, ma solo notando le corrispondenze con i documenti abitualmente stilati dalla Chiesa russa.
2) Il collegamento alla radio-intervista a padre Giovanni Guaita, il nostro confratello ieromonaco a Mosca, collaboratore del Dipartimento per le relazioni ecclesiastche esterne del patriarcato.