Dmitrij Kiselëv, direttore generale dell'agenzia di informazione Rossija Segodnja ("Russia oggi") è un popolare presentatore russo di news televisive. Lo abbiamo già incontrato sul nostro sito a Natale, quando ha intervistato il patriarca Kirill. Anche il suo nome è apparso sulla lista delle sanzioni internazionali dell’Unione Europea, sotto l’accusa di “propaganda”. Dietro questa imputazione (che può significare tutto e il suo contrario, per quanto è definita nel diritto internazionale: anche la predicazione del Vangelo può essere definita “propaganda”...) si cela un rischio spaventoso di violazione della libertà di stampa: per la prima volta, un giornalista è colpito da sanzioni internazionali in quanto giornalista. Kiselëv stesso, in un’intervista che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, rileva quanto si siano ribaltati i valori dei decenni passati: l’Occidente che condanna la libertà di stampa, e la Russia che permette liberamente ogni genere di espressione giornalistica.
07/04/2014
Padre Dimitrij Shiskin: Perché un sacerdote ha votato per l'annessione della Crimea alla Federazione Russa?
Qualcuno dei nostri lettori ricorderà padre Dimitrij Shiskin, il sacerdote di cui l'anno scorso abbiamo pubblicato sul nostro sito una predica sull'Ascensione. Padre Dimitrij è di Simferopol, la capitale della Crimea, ed è stato al centro degli eventi che hanno interessato il mondo nello scorso mese. Nell'intervista da lui rilasciata, che pubblichiamo nell'originale russo e in traduzione italiana, nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea", vediamo la recente crisi dal privilegiato (e poco conosciuto) punto di vista degli ortodossi della Crimea.
07/04/2014
Bruciata la chiesa di sant'Aleksandr Nevskij a Khabarovsk
La chiesa di sant'Aleksandr Nevskij a Khabarovsk, nell'estremo oriente della Russia, è bruciata il 5 aprile 2014. I forti venti locali hanno impedito di spegnere rapidamente l'incendio, e tutto ciò che hanno potuto fare i vigili del fuoco è stato evitare che le fiamme si propagassero alle costruzioni circostanti.
Questo incendio può sembrare (e forse lo è) una totale coincidenza fortuita con il rogo quasi contemporaneo della chiesa di sant'Elia a Brampton (Canada), di cui abbiamo annunciato ieri la notizia. Tuttavia, ciò che è avvenuto a Khabarovsk è stato aggravato, proprio poche ore prima dell'incendio, dall'assassinio del benefattore della chiesa, Vladimir Fukalov, attraverso una bomba piazzata sulla sua auto. I due eventi potrebbero non essere una mera coincidenza, anche se il metropolita Ignatij di Khabarovsk e dell'Amur non vede necessariamente collegamenti tra i due casi.
Le nostre preghiere sono richieste per il riposo delle anime dei servi di Dio Vladimir e Dimitrij, e perché il parroco, padre Vasilij Didenko, e i parrocchiani possano presto riavere la loro chiesa. I particolari per l'invio di aiuti per la ricostruzione saranno resi noti dal portale Pravmir sulla base delle decisioni del consiglio parrocchiale. Ricordiamo che Khabarovsk è stata una delle diocesi servite dall'arcivescovo Innokentij, che è stato nostro vescovo dal 1999 al 2010.
Il sito della Chiesa ortodossa serba riporta la notizia della morte del metropolita Jovan di Zagabria e Lubiana nel pomeriggio di giovedì 3 aprile 2014. Il metropolita Jovan (al secolo Joco Pavlović) era nato il 22 ottobre 1936 nel villaggio di Medinci presso Podravska Slatina in Slavonia. Compiuti gli studi teologici a Belgrado, e gli studi post-laurea a Kiel e Monaco di Baviera, insegnò teologia a Prizren e al seminario di Krka.
Vescovo della diocesi di Zagabria dal 1977 e metropolita dal 1982, ebbe il compito non invidiabile di difendere gli interessi della Chiesa ortodossa serba in Croazia dopo l'indipendenza del paese: un compito sul filo del rasoio, dove ogni aperta difesa degli ortodossi e dei loro interessi, e ogni tentativo di instaurare buone relazioni con i cattolici o con il governo croato, erano fonte di altrettanto aspre critiche e biasimo (generalmente senza fondamento).
Il metropolita Jovan è noto tra noi per avere retto per lungo tempo le chiese del patriarcato serbo in Italia. Per anni ha dovuto risiedere a Trieste a causa delle difficili situazioni nella Croazia post-bellica, ed è lì che lo abbiamo conosciuto. Abbiamo trovato un vescovo intelligente e attento alle necessità del suo gregge, inclusi gli ortodossi di lingua italiana. Anche se le sue proposte non ci sembravano tutte facilmente realizzabili (era disposto per esempio a benedire e sostenere un'associazione federativa inter-giurisdizionale di ortodossi italiani, che allora come ora ci pareva un po' utopistica), nondimeno queste idee e la sua disponibilità all'ascolto e alla valutazione dei progetti degli ortodossi "locali" rivelavano un cuore molto attento alla missione dell'Ortodossia in Italia, al contrario di quanto affermato dai suoi indegni detrattori. Ci dispiace solo che in tutti gli anni di permanenza in Italia il metropolita non sia riuscito a imparare l'italiano.
Il nostro ricordo di vladika Jovan non sarebbe completo (e non sarebbe giusto) se non menzionassimo la sua attitudine di paterna pazienza di fronte al tradimento di una piccola parte della comunità ortodossa di Pistoia (già transitata dal cattolicesimo alla Chiesa ortodossa russa e quindi a quella serba, prova che voltagabbana - così come signori - si nasce). Il passaggio di quella scheggia impazzita al vecchio calendarismo greco non aveva alcuna vera ragione, dato che la Chiesa serba (soprattutto nel 1999!) meritava meno di qualsiasi altra le rimostranze della classica vulgata del vecchio calendarismo. Il metropolita Jovan aveva tutto il diritto di punire i colpevoli con ogni sorta di censura e riprovazione ecclesiale, ma non lo fece, mandando continuamente messaggi di pacificazione e di disponibilità a riaccogliere a braccia aperte gli erranti (in tutti i sensi del termine). Preghiamo affinché questa bontà gli valga analoga benevolenza da parte di Dio, così come gli vale certamente tutto il nostro rispetto.
Al metropolita Jovan: Вјечнаја памјат! Eterna memoria!
06/04/2014
Distrutta dal fuoco la chiesa greco-cattolica di sant'Elia a Brampton nel Canada
Al primo mattino di sabato 5 aprile 2014 la chiesa greco-cattolica ucraina di sant'Elia a Brampton, presso Toronto (Canada) è stata avvolta dalle fiamme ed è completamente bruciata, per fortuna senza perdite umane. La notizia è devastante non solo dal punto di vista architettonico (era completamente costruita in legno nello stile "Boyko", tipico dei cosacchi dell'Ucraina occidentale nel XVII secolo), ma anche perché si tratta di una parrocchia all'avanguardia nella restaurazione delle tradizioni del cristianesimo orientale all'interno del mondo uniata, al punto da arrivare a essere citata come modello liturgico e di ortoprassi (cosa quasi inaudita) anche da molte fonti ortodosse. Pur devastati, i parrocchiani hanno fatto notare che una delle caratteristiche principali delle chiese di legno è che si possono facilmente ricostruire. Auguriamo loro di riuscire a farlo quanto prima, e di tornare a essere un punto di contatto non conflittuale tra Ortodossia e uniatismo, di cui oggi si sente disperatamente la carenza.
06/04/2014
Le preghiere per i morti al terzo, nono e quarantesimo giorno
Tra le domande più comuni sugli usi funebri ortodossi, c'è quella che chiede il perché delle commemorazioni funebri fatte in giorni particolari. Queste ricorrenze (che hanno lasciato nel cattolicesimo romano solo l'eco della commemorazione del trentesimo giorno, o trigesima) sono spiegate nel blog di padre John Whiteford con riferimenti ai Padri della Chiesa e al simbolismo numerico della tradizione ortodossa; riportiamo la traduzione italiana dell'articolo di padre John nella sezione "Domande e risposte" dei documenti.
In uno dei suoi lucidi articoli di analisi della situazione mondiale, padre Andrew Phillips ci ricorda come la Russia, centro geopolitico della storia umana in quanto collegamento tra Europa e Asia, è soggetta ad attacchi e infezioni sia da Oriente sia da Occidente. In particolare, il monismo delle culture orientali non cristiane, e l’individualismo delle degenerazioni cristiane occidentali, attaccano alla base la concezione personale del vero cristianesimo, trasmettendo valori distruttivi che cercano di insinuarsi persino, in casi estremi, sotto sembianze ortodosse. Presentiamo l’articolo di padre Andrew, Al di sopra dell'Oriente e dell'Occidente, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
04/04/2014
Diacono Vladimir Vasilik: “L'ideologia della sovranità ucraina è costruita su un fondamento spiritualmente marcio”
Il diacono Vladimir Vasilik, uno dei collaboratori del portale Pravoslavie.ru, ha scritto per il sito Russkaja narodnaja linija (“linea popolare russa”) un interessante articolo, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, e che analizza le crepe dell’attuale Ucraina dal punto di vista spirituale. L’occasione per questo articolo è lo scambio (non del tutto civile) di pareri tra il metropolita Sofronij di Cherkassy, l’unico dei vescovi ucraini del patriarcato di Mosca che sostiene apertamente l’autocefalia ucraina e che esterna di tanto in tanto posizioni fortemente antirusse, e il ministro della cultura della Federazione Russa, Vladimir Medinskij, di origini ucraine. Non ci soffermiamo più di tanto su questo scambio di pareri (bisogna tuttavia notare che almeno un metropolita “nazionalista ucraino” il Patriarcato di Mosca ce l’ha davvero: brillano invece per la loro assenza i non nazionalisti nelle chiese “ucraine” opposte al Patriarcato di Mosca), ma sottolineiamo il valore delle parole del diacono Vladimir Vasilik quando parla delle vere origini spirituali dell’Ucraina. Il titolo di “Piccola Rus'” dato all’Ucraina non ha alcun significato legato alle dimensioni (la Belarus' – o Russia Bianca – è ancora più piccola...), ma indica la culla, il luogo di nascita della civiltà russa. Finché l’identità spirituale della Piccola Rus’ (la cui capitale, il centro storico della cristianità russa, è oggi una città conquistata e occupata) non sarà riconosciuta e fatta rivivere, ogni speranza di identità ucraina poggerà su basi spiritualmente marce.
03/04/2014
Intervista al Metropolita Ilarion sul National Catholic Register
Sul sito del National Catholic Register, rivista online del network cattolico EWTN, Edward Pentin ha realizzato una interessante intervista online al metropolita Ilarion (Alfeev), centrata sull’interesse per il Concilio pan-ortodosso del 2016 e per la situazione di crisi in Ucraina. Pubblichiamo l’intervista in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
03/04/2014
Inaugurata la cappella ortodossa di san Benedetto a Milano
Fa sempre piacere vedere aprire un luogo di culto ortodosso in Italia. Fa ancor più piacere veder riaprire un luogo di culto, particolarmente quando si tratta di un centro che ha significato tanto per lo sviluppo e la crescita della nostra parrocchia. La cappella di san Benedetto, riaperta alle funzioni pubbliche lo scorso giovedì, è il luogo dove è nata la nostra parrocchia madre di Milano. Adesso, dopo che a partire da questo primo nucleo si è sviluppata una fiorente e attiva parrocchia, la prima sede riapre al culto espressamente per le funzioni in lingua italiana, e per creare un centro di documentazione ortodossa in lingua italiana. Congratulazioni a padre Dimitri per questa iniziativa, di cui speriamo di poter offrire ulteriori aggiornamenti su questo sito.
02/04/2014
I 10 più comuni argomenti degli atei, e perché falliscono
Il portale Pravmir riporta un articolo apologetico sulle obiezioni degli atei, apparso sul blog di Eric Hyde, uno studente di teologia dell’Arcidiocesi antiochena d’America. Ci sembra una buona introduzione alle obiezioni alla fede che circolano, talvolta in forma piuttosto ignorante, anche in Italia. Presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Eric Hyde nella sezione “Confronti” dei documenti.
02/04/2014
L'infallibilità papale e il caso comico di papa Sisto V
L’infallibilità papale, punta dell’iceberg di una serie di prerogative del ruolo del vescovo di Roma, continua a dividere i cattolici dagli ortodossi. Talvolta rischia di dividere i cattolici da se stessi, come nel caso della poco nota “Vulgata Sistina”, una sfortunata edizione della Bibbia, che nel 1590 vide papa Sisto V alle prese con l’imposizione a tutti i cattolici, come unica fonte scritturale normativa, di un testo biblico pieno di errori, in virtù della “pienezza dell’autorità apostolica”. Ce ne parla un breve ma interessante testo riportato dal blog Mystagogy, e di cui presentiamo la traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Il sito della parrocchia ortodossa di santa Caterina a Roma è passato dal vecchio URL http://www.santacaterina.org al nuovo, http://stcaterina.com/, più ricco e più facile da navigare. Ci dispiace che per ora sia solo in russo, ma... confidiamo che ci sia un tempo per ogni cosa. Anche per chi non legge il russo, la sezione sulla chiesa (О ХРАМЕ) offre un’interessante parte visiva, con un tour virtuale (3D ТУР) di foto panoramiche di esterni e interni della chiesa.
01/04/2014
Un aiuto a capire la situazione ucraina e le reazioni russe
Abbiamo presentato diversi articoli di controinformazione di fronte alla recente offensiva mediatica antirussa. Ci resta da capire chi comanda (o chi crede di comandare) nell’Ucraina di oggi, e quale sia la reazione della Russia di fronte ai continui attacchi e provocazioni occidentali. Un quadro più chiaro ci viene da due articoli da La Voce della Russia. John Robles, l’analista portoricano/amerindiano di cui abbiamo già pubblicato sul nostro sito una dettagliata intervista, ha scritto un articolo che ci permette di capire i problemi dell’Ucraina, intitolato Il sostegno degli Stati Uniti a Jarosh e al settore destro: una vittoria per il terrore. Dmitrij Babich, lo specialista dei “miti sulla Russia” che ci ha già spiegato le tecniche della demonizzazione di Putin, ci spiega come i russi abbiano smesso di impressionarsi delle campagne mediatiche nel suo articolo Le guerre dei media intorno alla Crimea. Presentiamo la traduzione italiana di entrambi gli articoli nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
31/03/2014
Al nostro Arcivescovo Mark, che oggi compie 50 anni...