Vi presentiamo in russo e in italiano il resoconto della risposta di sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina alla domanda su come valutare le ingiustizie che vediamo compiere contro la Chiesa in questi stessi giorni. Per descrivere cosa sia l’autentica Ortodossia in Ucraina, non troviamo parole migliori di quelle del suo rappresentante in capo.
18/12/2018
Come l’obbedienza al Fanar fa perdere il buon senso
Al “sinodo dei briganti” tenuto a Kiev il 15 dicembre le autorità ucraine avevano annunciato di aspettare dai 10 ai 15 vescovi canonici: si sono presentati due metropoliti, coscienti che con quel gesto avrebbero definitivamente abbandonato la Chiesa canonica: Aleksandr (Drabinko), un vescovo che ha progressivamente perso ogni credito nella Chiesa ucraina, e Simeon (Shostatskij, nella foto), noto protegé del presidente Poroshenko, che nutriva una speranza di essere messo a capo della nuova “chiesa” di obbedienza fanariota (se non altro perché, a differenza degli altri candidati, poteva vantare un’autentica consacrazione episcopale ortodossa).
Il ritorno dell’ormai decaduto metropolita Simeon nella sua cattedrale, di cui vi presentiamo un resoconto in russo e in italiano, mostra tutto l’aspetto che noi abbiamo definito “pateticumenico” della tragedia ucraina: abbandonato da clero e fedeli, rimasto con una decina di seguaci, si è fatto riempire la cattedrale di funzionari del comune (preghiamo quelli che parlano di dipendenza della Chiesa russa dallo stato di prenderne debita nota...) e ha inneggiato al prossimo arrivo a frotte di fedeli e comunità attirate dalla “vera legittimità” di marca costantinopolitana, applaudito a suon di slogan nazionalisti dai “veri fedeli”. Tutto questo grottesco scenario ci conferma ancor di più la verità del detto latino Quos Deus perdere vult, dementat prius. Intanto, per la consolazione dei fedeli ortodossi di Vinnitsa, accogliamo con preghiera e incoraggiamento il nuovo metropolita canonico di Vinnitsa e Bar, vladyka Varsonofij (Stoljar), eletto alla sessione di lunedì 17 dicembre del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, dove si è dato prova di sollecitudine pastorale e si è dimostrato che a Kiev ci sono cuori e cervelli che ancora funzionano.
17/12/2018
L'arcivescovo Longhin al patriarca Bartolomeo: lei causa così tanto dolore ai nostri cuori
Vi presentiamo in russo e in italiano un articolo che parla della lettera inviata al patriarca Bartolomeo dal nostro caro amico, l’arcivescovo Longhin (Jar) di Banceni, in Bucovina. Usiamo per l’arcivescovo Longhin la grafia romena del nome e della sede, sia perché si tratta della sua lingua materna, sia perché questo enfatizza quanto la Chiesa ortodossa ucraina (quella autentica, nonostante tutti i funambolismi ecclesiologici del Fanar) ha nel suo seno fedeli di molte etnie, lingue ed esperienze, che preferiscono Cristo e il Vangelo a qualsiasi “ucrainismo” di circostanza.
16/12/2018
Beato l'uomo che non va nel... "Concilio d'unificazione" (+ VIDEO)
Vi presentiamo un video a cura dell’Unione dei Giornalisti Ortodossi, con trascrizione in russo e traduzione in italiano, che spiega le ragioni per cui il cosiddetto “concilio d’unificazione” del 15 dicembre a Kiev non è solo una riunione illegittima, ma una vera impossibilità logica ed ecclesiologica.
Il sito Orthodox Synaxis ci propone uno studio storico delle pretese della sede costantinopolitana, che vi abbiamo tradotto in italiano, e che spiega come la preminenza che pretende il Fanar sia fondata sull’unico presupposto della sede imperiale orientale, un privilegio in seguito applicato per analogia alla Porta ottomana.
15/12/2018
"Il patriarca di Costantinopoli ha fatto il più grande errore nella storia del Trono ecumenico"
Il vescovo Irinej di Bačka (nella foto), portavoce del Sinodo della Chiesa ortodossa serba, spiega in una videointervista le ragioni della Chiesa ortodossa serba, che vi presentiamo in russo e in traduzione italiana.
Padre Andrew ci presenta due nuovi temi sul suo blog. Il primo articolo, intitolato Acchiappafantasmi, è una relazione di un caso in cui una sua preghiera ha posto fine a una preoccupante storia di infestazione. Il secondo testo, del suo corrispondente romeno Nicuşor Gliga, si intitola Sulle sacerdotesse e le vescovesse e spiega una ragione fondamentale dell’assenza di sacerdoti e vescovi donne nella Chiesa ortodossa.
14/12/2018
Il teatro dell'assurdo in una lettera del patriarca Bartolomeo al metropolita Onufrij
La lettera del patriarca Bartolomeo al metropolita Onufrij, di cui abbiamo parlato in questi ultimi giorni, non è solo un segno di disprezzo che ha giustamente suscitato lo sdegno generalizzato del mondo ortodosso: è anche un compendio di grossolane contraddizioni della logica e del buon senso ecclesiale, che Kirill Aleksandrov cerca di esaminare in un testo che vi presentiamo in russo e in italiano.
14/12/2018
Metropolita Kallistos (Ware): "Non sono affatto contento della posizione presa dal patriarca Bartolomeo"
Eccovi il testo italiano e il video di un’intervista al metropolita Kallistos (Ware, nella foto), che primo tra tutti i vescovi del Patriarcato di Costantinopoli, dichiara il proprio completo disaccordo con le azioni del patriarca Bartolomeo in Ucraina, pur mantenendo nei confronti della reazione della Chiesa russa una posizione simile a quella dell’arcivescovo Anastasios d’Albania.
13/12/2018
"Il patriarca di Costantinopoli non ha alcun diritto canonico di indire alcuna assemblea in Ucraina"
Eccovi la traduzione italiana delle risoluzioni del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina prese il 7 dicembre 2018 riguardo al prossimo cosiddetto "concilio di unificazione" e alla crescente ingerenza dello stato ucraino nella vita e nella persecuzione contro la Chiesa.
13/12/2018
La risposta del metropolita Luka a un invito a prendere parte a un concilio di ladri
Vi presentiamo il testo russo e italiano della lettera di risposta del metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol' all'invito al "concilio di unificazione" da parte del patriarca Bartolomeo. A differenza del metropolita Onufrij, che si è limitato a rispedire la lettera al mittente senza risposta, vladyka Luka esprime nella sua lettera tutto lo sdegno per le ingiustizie subite dalla Chiesa ortodossa ucraina. La cosa interessante è che entrambe le reazioni sono perfettamente legittime, e rappresentano due corsi d'azione ugualmente degni di considerazione da parte nostra.
Nella giornata di martedì 11 dicembre, sono state portate alla nostra parrocchia le reliquie del santo martire Panteleimone e di san Serafino di Sarov (nella foto), nel quadro di un pellegrinaggio che dalla Repubblica di Moldova tocca diverse città italiane, per un periodo di due settimane. Ringraziamo gli organizzatori del pellegrinaggio, e ci associamo a tutte le preghiere che i fedeli hanno elevato ai santi in questi giorni.
12/12/2018
La lettera del patriarca Bartolomeo non ha fatto altro che far crescere la statura del metropolita Onufrij nel mondo ortodosso
Vi presentiamo in traduzione italiana la notizia delle ripercussioni che ha avuto la pubblicazione della lettera del patriarca Bartolomeo al metropolita Onufrij (e di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa). La presa di coscienza del tono sprezzante della lettera patriarcale ha portato molti vescovi ortodossi ad apprezzare ancor di più la figura di vladyka Onufrij.
11/12/2018
L’assemblea diocesana del Patriarcato di Mosca in Italia esprime il suo sostegno al patriarca Kirill, al metropolita Onufrij e alla Chiesa ortodossa ucraina
Sabato 8 dicembre il vescovo Ioann di Bogorodsk ha presieduto a Roma l’assemblea del clero della nostra diocesi (nella foto, un momento dell’incontro). Nel corso della giornata, è stata approvata una lettera al patriarca Kirill, che esprime l’accordo con le posizioni prese dal Santo Sinodo a Minsk il 15 ottobre scorso, e il sostegno alle sofferenze che devono patire oggi il metropolita Onufrij e la Chiesa ortodossa ucraina. Vi presentiamo in anteprima il testo russo e italiano della lettera.
10/12/2018
Giorgio Bianchi e Marco Travaglio si scontrano su temi trattati dal nostro blog parrocchiale
I nostri amici del Saker blog italiano ci segnalano una polemica in atto in questi giorni, che coinvolge gli scenari geopolitici di Russia, Ucraina e Siria, da noi spesso trattati.
Il fotoreporter Giorgio Bianchi (a sinistra nella foto) accusa il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio (a destra nella foto) di una gestione non professionale dei temi di politica estera, con particolare riguardo alle recenti crisi siriana e ucraina.
Sono anni che ci occupiamo proprio dei temi in questione, anche con le minuscole risorse di un sito parrocchiale, e abbiamo notato fin dal primo momento la sciatteria con cui i temi delle crisi ucraina e siriana sono stati trattati dal Fatto (un giornale che invece apprezziamo su quasi tutto il resto). Non possiamo pertanto non dichiararci d'accordo con la protesta di Giorgio Bianchi, pur nella consapevolezza della nostra amicizia con Marco Travaglio, a cui siamo vicini (non solo geograficamente) e che stimiamo come cattolico serio e impegnato.
Ecco la pagina del Saker blog che raccoglie le lettere aperte spedite da Giorgio Bianchi a Marco Travaglio:
Il blog L'antidiplomatico, che aveva pubblicato all'inizio la lettera aperta di Giorgio Bianchi, pubblica anche l'unica risposta di Marco Travaglio pervenuta in merito:
Giulietto Chiesa (che pure ha una sua colonna su Il Fatto Quotidiano) realizza su Pandora Tv una videointervista a Giorgio Bianchi, in cui si può sentire a viva voce le ragioni dell'interessato:
Lasciamo ai nostri lettori il compito di giudicare in materia, e anche alla luce delle modeste – ma non indifferenti – quantità di informazioni che abbiamo raccolto per anni sul nostro sito, valutare nel merito le accuse di Giorgio Bianchi.