Vi presentiamo in traduzione italiana un altro serio e articolato saggio di Kirill Aleksandrov, con una serie di considerazioni sulla chiusura (anche forzata) delle chiese, sulle conseguenze del panico e su quanto uno stato (o un mondo) autoritario potrebbe influire sulla fede religiosa nei casi futuri di pandemia.
Passato un sabato dedicato alla memoria dei padri, vi invitiamo a leggere l'articolo di Adriano Frinchi in memoria di un sacerdote che ci ha lasciati, padre Andrej Parfenchik (nella foto), parroco a Palermo, deceduto poco più di un anno fa, il 12 marzo 2019. Avevamo dato un annuncio del decesso sul nostro blog, ma ci pare più giusto che a ricordarlo ora sia qualcuno che lo ha conosciuto bene e gli è stato accanto nel servizio pastorale in Italia.
Di fronte alle proposte di celebrare liturgie online per i fedeli isolati a casa, vi presentiamo due pareri di una certa cautela: le considerazioni di Konstantin Shemljuk sull’anormalità della trasposizione online del culto cristiano, comunemente visto come estensione dell’Incarnazione divina, e le obiezioni dell'arciprete John Klingel all’efficacia del culto in live streaming in tutti i casi che non siano i più estremi.
1) Potrete scoprire l'entità degli aiuti medici russi giunti su 15 voli in Italia:
120 specialisti di contenimento di rischi epidemiologici
100 ventilatori per terapie intensive
200.000 mascherine
1.000 tute protettive
2 apparati per processare 100 tamponi in un paio d’ore
1.000 tamponi veloci (2 ore)
100.000 tamponi normali
22 unità speciali per disinfezione
2) Vedrete le ragioni per cui gli aiuti russi, benché gratuiti, non sono considerati altruistici:
- i medici russi faranno esperienza in Italia per contenere meglio il rischio di contagio in Russia;
- i medici militari sono ospitati in basi NATO, che avranno occasione di osservare (leggi: spiare) dall'interno;
- si mostreranno le debolezze del sistema sanitario italiano e in generale dell'Occidente;
- sarà testata la tenuta dell'Italia come "ventre molle" dell'Europa (come se questo non fosse già un dato di pubblico dominio).
Ci avevano insegnato che a caval donato non si guarda in bocca. A quanto pare, il coronavirus ci porterà anche a rivedere la saggezza dei proverbi. Come ci faranno prima o poi imparare nei corsi di russofobia applicata, se il cavallo è donato da <shocked mode on>PUTIN!!!<shocked mode off>, allora non dovremo solo fare un accurato esame orale all’equino, ma intanto che ha la bocca aperta, praticargli pure l'indispensabile tampone faringeopolitico.
27/03/2020
Metropolita Jean: a Costantinopoli, "mi è stato sempre detto che non siamo qui per svolgere opera missionaria"
Ascoltiamo in traduzione italiana cosa dice il metropolita Jean (Renneteau, nella foto) di Dubna a proposito della vocazione missionaria dell’arcivescovado di Rue Daru e della doccia fredda riversata dal Fanar su tale vocazione.
27/03/2020
Articolo numero 1200 su questo blog: ringraziamenti da aprile 2019 ad aprile 2020
Padre Andrew Phillips ha deciso di dedicare l’articolo numero 1200 del blog di Orthodox England a diversi temi per cui essere grato, tra cui la completa riunificazione dei rami della Chiesa russa, l’arrivo a Londra di un nuovo vescovo residente dopo molti decenni, e la fondazione della nuova parrocchia presso Cambridge. Mentre vi presentiamo l’articolo di padre Andrew in traduzione italiana, vi ricordiamo che le voci del nostro blog parrocchiale sono ormai quasi 3900... forse per festeggiare il numero 4000 dovremo segnalare anche noi le cose di cui dobbiamo essere grati? Fateci sapere il vostro parere a proposito!
26/03/2020
Andare in chiesa a pregare è uno stato di necessità?
Uno dei punti lasciati oscuri (forse volutamente) dal decreto ministeriale che proibisce le funzioni pubbliche su tutto il territorio italiano è il ruolo delle chiese aperte (esplicitamente permesse dalle interpretazioni ministeriali del decreto stesso). Se le chiese possono restare aperte (pur nel rispetto delle distanze sanitarie di sicurezza) chi può andarci? Vi invitiamo a leggere l’articolo di Andrea Zambrano su La Nuova Bussola Quotidiana in cui il giudice Giacomo Rocchi (nella foto) spiega come recarsi in chiesa sia proprio un caso di necessità, per la tutela della libertà di culto come diritto primario del cittadino.
Padre Sergej Sveshnikov (nella foto) ha scritto delle parole illuminanti, e potenzialmente profetiche, su cosa può accadere alle chiese in tutto il mondo come conseguenza delle azioni intraprese dai vari governi per contenere il coronavirus. Chi decide cosa sia essenziale e cosa non lo sia, per esempio, riguardo al diritto, sancito nella maggior parte degli ordinamenti giuridici, di riunirsi a scopi di culto? La santa comunione è essenziale per un fedele quanto il tabacco lo è per un fumatore? Scopriamo i dettagli di quanto tutto ciò dovrebbe preoccuparci, nel saggio in due parti di padre Sergej, che non a caso ricopre il ruolo di cappellano ortodosso presso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
25/03/2020
Istruzioni sinodali per il contenimento del coronavirus
Vi presentiamo in russo e in italiano il testo delle istruzioni della Chiesa ortodossa russa, approvate dal Santo Sinodo il 17 marzo, in cui si raccomandano le principali modalità di contenimento delle infezioni nelle chiese. Pur avendo il carattere di raccomandazioni e non di obblighi (infatti in diverse aree ci possono essere livelli diversi di precauzioni a seconda del grado di pericolo e delle prescrizioni legali locali) le istruzioni sono molto utili e dettagliate, e possono essere d’aiuto a un migliore comportamento in tutte le nostre chiese.
25/03/2020
Coronavirus e questione ucraina: due saggi di padre Zechariah Lynch
Per dimostrare che la Chiesa si prende cura dei problemi di oggi senza dimenticarsi di quelli di ieri, eccovi in traduzione italiana due saggi dello stesso autore, padre Zechariah Lynch (a destra nella foto) della ROCOR. Nel primo saggio, padre Zechariah cerca di confutare alcuni luoghi comuni che vedono nell’isolamento da coronavirus un parallelo con le esperienze ascetiche dei Padri del deserto. Nel secondo saggio, avvalendosi delle sue origini in parte greche, padre Zechariah si appella agli ortodossi greci perché non mettano i privilegi politici (ideali) di Costantinopoli al di sopra delle sofferenze (reali) degli ortodossi ucraini canonici.
24/03/2020
Il coronavirus come prova della fede e della fedeltà alla Chiesa
Vi presentiamo la traduzione italiana del saggio dell'arciprete Sergej Uspenskij, che esamina come la crisi del coronavirus metta in discussione la fedeltà stessa dei cristiani alla loro vocazione. Dalla percezione dei pericoli legati alla comunione oppure alle riunioni in chiesa all’accettazione del rischio di morte da parte dei primi cristiani e dei martiri di tutti i tempi, le parole di padre Sergej coprono molti campi e ci invitano a serie riflessioni.
24/03/2020
Il primate della Chiesa ortodossa ucraina benedice tutte le eparchie a prendere parte nel controllo della pandemia
Vi presentiamo la notizia di un interessamento attivo del metropolita Onufrij nel campo della prevenzione del contagio. Alcuni possono rimanere colpiti da un simile intervento, avendo sentito parlare di vladyka Onufrij essenzialmente come uomo di preghiera. Possiamo rassicurare tutti che questo interesse alla salute non è assolutamente una novità né una mossa politica: chi ha seguito vladyka Onufrij nelle sue visite pastorali sa bene che dopo ogni celebrazione della Liturgia, anche nella più remota delle parrocchie, sua Beatitudine non manca mai di fare una visita agli ospedali locali, portando parole di fede e di conforto ma anche, dove possibile, aiuti di materiale igienico e sanitario. Chiunque ha visto lo stato degli ospedali ucraini nell’ultimo ventennio, inoltre, sa che questo è uno dei settori più bisognosi di un aiuto cristiano. La sollecitudine del metropolita pertanto è più che giustificata anche in questo caso.
Diverse Chiese nel mondo stanno facendo fronte all'emergenza del coronavirus a seconda dei gradi di pericolo di contagio e delle decisioni dei rispettivi stati. Vi presentiamo oggi per una riflessione sul nostro immediato futuro il caso della Chiesa ortodossa ucraina, che è costretta a un rapporto estremamente attento con le autorità statali.
22/03/2020
Segretario di Epifanij: noi abbiamo speranza negli antisettici, la Chiesa ortodossa ucraina nella preghiera
L’emergenza del coronavirus sta portando alla superficie molte contraddizioni e identità celate. In un post di Facebook che il segretario di Epifanij Dumenko si è lasciato scappare in questi giorni, ha deriso la Chiesa canonica per avere invitato ad affidarsi a Dio e alla preghiera nella crisi pandemica, mentre il clero degli scismatici è reclutato nella preparazione di... antisettici. Il post è stato frettolosamente cancellato, ma l’attitudine è chiara. Ancora una volta, nel deridere la Chiesa per la sua scelta “retrograda”, la nuova anti-chiesa segue i passi delle anti-chiese di tutti i tempi, che si sono presto dissolte nelle società laiciste e anticristiane da cui speravano di essere sostenute.
21/03/2020
Il coronavirus non dovrebbe privarci dell'amore per Dio
Vi presentiamo in traduzione italiana alcune parole di riflessione del vescovo Viktor (Kotsaba, nella foto) di Baryshevka, vicario del metropolita di Kiev. La pandemia ci porta di fronte alla necessità di sacrifici, e questo dovrebbe farci comprendere ancora più a fondo la scelta più importante per i cristiani, la scelta di Cristo stesso e dell'amore per Dio, con cui i primi cristiani si dichiaravano pronti a sacrificare (e spesso sacrificavano davvero) la propria stessa vita.