Nella prima parte dell’articolo di Kirill Alexandrov che vi abbiamo presentato il mese scorso, erano analizzate le caratteristiche della pseudo-chiesa che si sta formando agli ordini del Fanar. Oggi vi presentiamo la seconda parte dell’articolo, che descrive il vicolo cieco dell’ecumenismo fanariota, che ormai non si basa più sulla verità ma sulla convenienza, e perciò non può portare a una riunificazione ecclesiale.
Alla sera di domenica 8 dicembre 2019, lo ieronda Ephraim (nella foto) si è addormentato nel Signore nel monastero di sant'Antonio, da lui fondato nel 1995 nel deserto dell’Arizona.
Al secolo Ioannis Moraitis, nato a Volos nel 1927, giunse a 20 anni al monte Athos, dove visse nella fraternità del santo Iosif l’Esicasta e dal 1973 aiutò a ripopolare i monasteri di Philotheou, Xiropotamou, Konstamonitou e Karakallou.
Nel 1990 lasciò la carica di abate di Philotheou e andò negli Usa e in Canada a fondare una rete di 17 monasteri di osservanza athonita, che hanno contribuito a contrastare una certa deriva modernista (pur subendo critiche e controversie) nelle diocesi greche locali.
Eterna memoria! Memory Eternal! Αἰωνία ἡ μνήμη!
10/12/2019
Arcivescovo Anastasios: la conciliarità è il principio dell’unità ortodossa
L’arcivescovo Anastasios (Yannoulatos, nella foto) di Tirana ha recentemente dovuto difendersi dalle accuse del “gruppo d’assalto” del Fanar, per aver osato esprimere pubblicamente ciò che ogni cristiano ortodosso istruito sa della propria Chiesa, e che ogni convertito all’Ortodossia ha promesso di seguire al momento del suo ingresso nella Chiesa, ovvero che il processo decisionale nella Chiesa è conciliare e non risiede in alcun singolo primate. Scopriamo cos’è successo nella traduzione italiana dell’articolo sulla vicenda di sua Beatitudine l’arcivescovo Anastasios.
Poiché con la polarizzazione in atto nel mondo ortodosso a qualcuno verrà prima o poi l'idea di demonizzare il patriarca Kirill, per nessun'altra ragione che per il fatto di essere il primate dell'ormai abbastanza demonizzata Chiesa ortodossa russa, eccovi come contrappunto alcuni video che mostrano un patriarca Kirill diverso da quello degli stereotipi:
Vi presentiamo la traduzione italiana del comunicato del recente Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, che con il passare del tempo e della sofferenza si distingue sempre di più nella confessione della fede.
07/12/2019
Relazioni di ieri e di oggi tra il Fanar e la politica americana
Chi ha ancora qualche dubbio sul totale asservimento del Patriarcato di Costantinopoli agli interessi politici degli Stati Uniti (con buona pace del principio di separazione tra chiesa e stato a cui questi ultimi dovrebbero fare riferimento) può trovare interessanti queste due testimonianze:
1) la relazione dello storico ortodosso americano Matthew Namee sulla dipendenza del patriarca Athenagoras (nella foto, con il presidente Truman) dai servizi segreti americani, attraverso lo studio di documenti da poco desecretati;
2) lo studio del giornalista ucraino Konstantin Shemljuk, che passa in rassegna tutte le recenti intromissioni del Dipartimento di Stato americano nella creazione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" scismatica.
06/12/2019
“L’ostruzionismo liturgico” dei vescovi fanarioti al Santo Sepolcro
Vi riportiamo in italiano la notizia dell’ultima curiosa forma di ricatto sui pellegrini della Chiesa ortodossa russa in Terra Santa e di pressione sul Patriarcato di Gerusalemme: i vescovi del Patriarcato di Costantinopoli (che finora brillavano per la loro assenza ai pellegrinaggi a Gerusalemme), hanno iniziato una serie un po’ improbabile di pellegrinaggi liturgici al Santo Sepolcro, con il doppio effetto di impedire le celebrazioni simultanee di vescovi e chierici della Chiesa russa, e di mettere in imbarazzo costante i loro confratelli greci della Custodia del Santo Sepolcro. Ancora una volta, il Fanar dimostra la sua vocazione di Chiesa madre amorevole utilizzando il pellegrinaggio come arma di eversione.
05/12/2019
Metropolita Feodor: l'apostasia è un risultato della mancanza di rispetto verso i canoni ecclesiali
Vi presentiamo la traduzione italiana delle considerazioni del metropolita Feodor (Gajun, nella foto) di Kamenets-Podolskij sui rischi delle scissioni tra gli ortodossi odierni. Siamo lieti di lasciare la parola anche a vladyka Feodor, che conosciamo personalmente da molti anni, e concordiamo con la sua tesi che spesso sono i delitti “minori” di riformismo e modernismo che a lungo andare causano le crisi di scisma ed eresia come quella che stiamo vivendo ora.
Abbiamo già trattato in dettaglio sul nostro sito delle obiezioni ortodosse alla pratica della cremazione dei defunti, e vi abbiamo postato altre considerazioni con un video dimostrativo. Vi presentiamo ora in italiano la risposta di padre John Whiteford a una domanda relativa a un problema che può verificarsi sempre più spesso: come rispondere alle richieste di genitori o parenti stretti che chiedono a un cristiano ortodosso di occuparsi della cremazione dei loro resti.
03/12/2019
Gli ultimi sono diventati i primi: cosa possono imparare i patriarchi dai parrocchiani della Chiesa ortodossa ucraina
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di Sergej Komarov sulle conseguenze della crisi ucraina, che stanno portando gli ultimi (i semplici fedeli ucraini) a diventare i primi (confessori della fede) e i primi (vescovi, teologi, padri spirituali) a diventare gli ultimi, con il tradimento delle norme della Chiesa e delle parole da loro stessi pronunciate in precedenza.
02/12/2019
I primati "greci" rimpiangono di avere dato al Fanar un tale potere
Finalmente ci arriva, attraverso il quotidiano "Ορθόδοξος Τύπος", una notizia che da lungo tempo attendevamo: la presa di coscienza dei primati del mondo ortodosso "greco" (quelle Chiese del mondo mediterraneo che in un modo o in un altro gravitano attorno al Patriarcato di Costantinopoli) che il loro continuo cedimento ai capricci del Fanar (soprattutto attorno alla gestione del Concilio di Creta) non ha fatto altro che innescare una bomba che ora incombe su tutta l’Ortodossia. Il primate che ha fatto queste rivelazioni al quotidiano ortodosso greco rimane anonimo, ma la sua identità non è poi così rilevante: a volte basta che un solo bambino abbia il coraggio di dire che l’imperatore (in questo caso, il patriarca della città imperiale) è nudo, perché tutti si accorgano di poter recuperare il buon senso perduto.
02/12/2019
La persecuzione non ha fatto altro che consolidare i fedeli dell'Ucraina
Il metropolita Arsenij (Jakovenko, nella foto) di Svjatogorsk, invitato a Cipro per un congresso sul monachesimo, ha rilasciato una dichiarazione a proposito delle persecuzioni della Chiesa ucraina, che in ultima analisi sono riuscite a rafforzarla. La testimonianza di un vescovo come il metropolita Arsenij, che dirige uno dei monasteri più colpiti dal conflitto (la Lavra di Svjatogork, che si trova nel Donbass settentrionale, è da anni un rifugio per centinaia di profughi) è di particolare valore per convalidare queste affermazioni.
01/12/2019
Domande e risposte dalla corrispondenza (novembre 2019)
Vi presentiamo in traduzione italiana le risposte di padre Andrew Phillips alle ultime domande dei suoi corrispondenti, su temi riguardanti la Chiesa e il suo insegnamento, e su una serie di dilemmi geopolitici.
30/11/2019
Il Tomos è divenuto il muro di Berlino spirituale per l'Ucraina
L'arciprete Nikolaj Danilevich (nella foto) ci spiega le ragioni per cui il Tomos dato agli scismatici ucraini si può paragonare al muro di Berlino: costruito unilateralmente, divenuto un simbolo della disunione che continua, non solo nella propria terra, ma in tutto il mondo, non fa altro che ritardare l’inevitabile crollo della parte che l’ha voluto.
29/11/2019
Dal Patriarcato di Gerusalemme: Rivestitevi di una tunica d'umiltà e accettate l'appello del patriarca
Eccovi in italiano la notizia della richiesta del metropolita Timotheos (Margaritis, nella foto) di Bostra, esarca del Patriarcato di Gerusalemme a Cipro, di non rifiutare la proposta di un incontro dei primati ad Amman, per uscire dall’impasse provocato dalla crisi ucraina.