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 24/10/2019    

Il metropolita di Corfù: "tutti vogliono dialogare, tranne il patriarca ecumenico"

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi presentiamo in traduzione italiana una notizia relativa all’intervista del metropolita Nektarios di Corfù, in cui emerge il carattere equilibrato e dialogico dei vescovi greci che si oppongono al riconoscimento degli scismatici ucraini, e che sono tutt’altro che un partito di fanatici, ma semplici arcipastori rispettosi dei canoni e aperti a soluzioni di dialogo.

 
 23/10/2019    

Ortodossia francese: osservazioni e prospettive

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il nostro amico Claude Lopez-Ginisty richiama sul suo ottimo blog Orthodoxologie una panoramica sullo stato dell’Ortodossia francese, che vi presentiamo in italiano per un confronto pastorale sulle nostre rispettive situazioni.

 
 22/10/2019    

La parola del patriarca

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

dal blog del sito Orthodox England, 21 ottobre 2019

Patriarca Kirill, 18a domenica dopo Pentecoste, 20 ottobre 2019

L'esistenza della Russia ha un grande valore spirituale e culturale – non solo per voi e me, ma per tutta l'umanità. Noi preghiamo per la conservazione del popolo russo, per la nascita di nostri nuovi compatrioti, non solo e non tanto perché queste persone sono necessarie al paese, ma anche in larga misura perché questo paese è necessario alle persone. La Russia deve esistere e svolgere il suo ruolo insostituibile nel nostro destino con voi, nel destino dei nostri discendenti e nella storia del mondo.

Il valore speciale della Russia, la sua speciale vocazione è quella di essere una roccaforte del cristianesimo ortodosso. Preservare la fede ortodossa, la tradizione e la cultura ortodossa, degli intatti principi morali cristiani. Forse è per questo che i poteri costituiti sono così accaniti contro la Chiesa ortodossa russa, vogliono strappare il mondo ortodosso greco dalla Chiesa russa, vogliono distruggere l'unità della Chiesa ortodossa. Abbiamo informazioni affidabili sul fatto che tutto ciò che sta accadendo ora nell'Ortodossia mondiale non è un incidente, non è solo il capriccio di una figura religiosa la cui mente si è annebbiata. Questa è l'attuazione di un piano molto specifico che mira a strappare il mondo greco dalla Russia. Secondo i perpetratori – non posso descrivere questi strateghi in nessun altro modo – la Chiesa russa sembra essere una sorta di "soft power", attraverso il quale la Russia influenza il mondo che la circonda. Ma perché la Russia non può condividere i suoi doni spirituali? È qualcosa di criminale? Questo può essere criminale solo nella prospettiva di coloro che cercano di indebolire e, se possibile, di distruggere l'influenza della Russia. In tutta questa storia relativa al problema del riconoscimento o del non riconoscimento degli scismatici ucraini da parte delle Chiese ortodosse locali, c'è qualcosa che non viene dichiarato, ma che è l'obiettivo principale delle forze dietro le quinte che hanno scatenato questa attività scismatica. Noi nella Chiesa russa lo capiamo chiaramente, ma oggi lo capiscono anche i nostri fratelli in Grecia e in altre Chiese ortodosse. Dobbiamo resistere, non vacillare, continuare la lotta per mantenere l'indipendenza spirituale della Chiesa ortodossa russa da tutti questi centri di influenza mondiale, e, soprattutto, mantenere l'unità dell'Ortodossia universale.

 
 22/10/2019    

Il mondo ortodosso prende posizione

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Le reazioni alle recenti azioni dell’arcivescovo Hieronymos di Atene sono state numerose, e in massima parte esprimono indignazione. Abbiamo raccolto e tradotto per voi tre di queste reazioni:

1) La posizione della Chiesa ortodossa serba, espressa dal portavoce ufficiale del patriarcato, il vescovo Irinej di Bačka.

2) Una delle recenti dichiarazioni in russo e in italiano dal profilo Telegram del metropolita Luka di Zaporozh'e, con riferimenti al messaggio profetico di Cristo a chi lo abbandona.

3) La dichiarazione dello scienziato e teologo greco Vasilios Eustathiou, che si dissocia dal suo arcivescovo e da quanti riconoscono gli scismatici ucraini: forse vedremo diversi altri esempi di questa resistenza nei giorni a venire.

 
 21/10/2019    

I documenti del divorzio del primo sacerdote ortodosso nero in America

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Circa sei anni fa vi abbiamo presentato la storia del primo prete ortodosso di colore in America, padre Raphael Morgan (nella foto). Già in quel primo articolo, si facevano dei cenni alla vita di questo convertito, avvolta in un certo mistero, delineandone luci e ombre. Spesso la vita degli iniziatori delle chiese è proprio un simile miscuglio di elementi positivi e negativi, e dobbiamo tenerne conto quando, passati molti anni, siamo presi dal naturale impulso romantico a idealizzare il nostro passato.

Come ci insegna l’articolo di Matthew Namee che vi abbiamo tradotto in italiano, la vita di questo sacerdote ha degli aspetti ben più oscuri del colore della sua pelle: fu coinvolto in un caso di divorzio per maltrattamenti che, a prescindere da quale fosse la verità oggettiva, dimostra una certa lontananza dalle storie di santi che vorremmo sentire a proposito dei pionieri della fede ortodossa nei nostri paesi. Questa è una buona lezione per tutti, che ci insegna a cercare e a rispettare la verità, e al tempo stesso a riconoscere che il Signore sa spesso servirsi anche di strumenti imperfetti per far avanzare i suoi piani di salvezza per tutti.

 
 20/10/2019    

Il piccolo Filaret: un archimandrita della ROCOR passa sotto Costantinopoli per essere stato escluso dall'episcopato

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Per un secondo sabato consecutivo, le notizie dalla Chiesa di Grecia portano conseguenze che non è facile valutare: se è vero che l’arcivescovo di Atene ha concelebrato con il patriarca Bartolomeo una Liturgia con una menzione degli scismatici, è altresì vero che questo gesto, nello stesso stile della decisione di sabato scorso, potrebbe essere o non essere una dichiarazione di riconoscimento ufficiale, a seconda del modo in cui è considerata.

Oggi diamo pertanto la precedenza a una notizia, che per quanto triste, è per lo meno molto chiara nelle sue premesse. Da poche settimane avevamo salutato la nomina dell'archimandrita Alexander (Belya, nella foto) come vescovo vicario della ROCOR in Florida, quando ci è giunta la notizia che la sua candidatura era stata ritirata ed era iniziato nei suoi confronti un processo canonico. Poiché la ROCOR aveva chiesto un periodo di calma per valutare le accuse, ci siamo astenuti noi stessi dal commentare la situazione, ma a quanto pare il diretto interessato non ha atteso lo svolgimento dell’indagine, passando sotto l’obbedienza dell’arcidiocesi greca di Costantinopoli negli USA.

Leggetevi con attenzione in italiano il resoconto di questo passaggio da Mosca a Costantinopoli, e se volete capirlo meglio, confrontatelo con i casi di passaggio in direzione opposta, dei padri Mark Tyson, Nectarios Trevino, Spyridon Bailey, Emmanuel Hatzidakis e Ioannis Maridakis e del lettore Dionysius Redington. Le ragioni sono abbastanza chiare, e ci fanno capire che sta delineandosi sempre più netta la dicotomia tra pecore e capri.

 
 19/10/2019    

Una bella chiesa per il monastero della santa Croce in West Virginia

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Ci permettiamo un attimo di tregua dal nostro monitoraggio della crisi ucraina (anche il Creatore si è riposato al sabato...) e vi presentiamo un progetto che offre speranze alla nostra visione della missione ortodossa in Occidente: il design di una nuova chiesa monastica nei monti della Virginia occidentale, dove si sta radunando un gruppo sempre più consistente di monaci americani.

 
 18/10/2019    

Decisioni del Santo Sinodo russo del 17 ottobre

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Convocato d'emergenza a causa della crisi del riconoscimento degli scismatici da parte della Chiesa di Grecia, il Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca ha preso decisioni serie ma caute, notando tutte quelle ambiguità nel riconoscimento degli scismatici che abbiamo cercato di spiegarvi negli ultimi giorni. Il Sinodo, di cui vi presentiamo le decisioni in italiano, ha deciso per una linea preventiva generale, che non interrompe la comunione con la Chiesa di Grecia finché il suo primate non esprimerà un riconoscimento inequivocabile, e al tempo stesso invia note di incoraggiamento a chi nella Chiesa di Grecia si oppone al riconoscimento degli scismatici, e di interruzione personale della comunione con quei vescovi che già hanno compiuto atti di riconoscimento e concelebrazioni.

 
 18/10/2019    

Le Nazioni Unite chiedono la chiusura del sito "Mirotvorets"

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Vi forniamo la traduzione italiana di un articolo su di un altro piccolo segno di giustizia finalmente in azione in Ucraina: è finito addirittura sotto la condanna delle Nazioni Unite il famigerato sito "Mirotvorets" (il "pacificatore" che incita alle stragi, non l'unico degli assurdi ossimori di uno stato che chiama "operazione anti-terrorismo" una guerra combattuta a base di azioni "belliche" come le bombe nei locali pubblici). Si conclude così l'appello alle Nazioni Unite di cui vi abbiamo accennato alla fine di marzo di questo stesso anno.

 
 17/10/2019    

Le nuvole si addensano

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Eccovi dalla Grecia e dalla Serbia due ulteriori notizie relative alla crisi ucraina:

1) Consapevoli delle gravi conseguenze di un riconoscimento esplicito degli scismatici sotto forma della concelebrazione con il patriarca Bartolomeo a Salonicco il prossimo sabato, i vescovi greci contrari al riconoscimento hanno invitato l'arcivescovo Hieronymos d'Atene a non concelebrare con il patriarca, o addirittura a saltare la visita a Salonicco.

Intanto, è stato rivelato il nome di un undicesimo vescovo della Chiesa di Grecia che si oppone apertamente al riconoscimento degli scismatici ucraini: è il metropolita Kallinikos di Paronaxia, che aggiungiamo volentieri alla lista dei vescovi da noi onorati:

Άξιος!

2) La Chiesa serba ha rifiutato di inviare una sua delegazione alle celebrazioni dell’ottavo centenario della sua stessa autocefalia che il patriarca Bartolomeo voleva tenere a Istanbul, e crescono le preoccupazioni che la “gratitudine” fanariota offra un grado di riconoscimento agli scismi interni del Patriarcato di Serbia.

 
 16/10/2019    

I metropoliti di Citera e del Pireo dicono che non c'è stata votazione, né riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Gli eventi relativi alla crisi ucraina si susseguono senza darci pace (e sì che vorremmo anche noi prenderci un po’ di relax e parlare di cose più edificanti per la fede, ma sarebbe da sconsiderati proporre stare ad ascoltare un’orchestra su una nave che sta rischiando di affondare). Cominciamo a sentire di vivere, come nell’augurio cinese, “in tempi interessanti” (in realtà l’augurio è un po’ una maledizione, perché nella filosofia cinese i “tempi interessanti” sono i tempi di conflitti).

In breve, dopo che il mondo ortodosso ha iniziato a riflettere su una grave decisione dell’episcopato della Chiesa di Grecia, stando alle recenti dichiarazioni dei metropoliti Seraphim di Citera e Seraphim del Pireo (nella foto), che vi presentiamo in italiano, questa decisione non avrebbe neppure avuto luogo! Non è la prima volta, negli ultimi mesi che le notizie provenienti dalla Chiesa di Grecia sono diffuse in modo distorto e poi smentite: la situazione, come dice il nostro amico George Michalopulos, è “più o meno chiara come il fango”. E questo potrebbe essere un bene, perché il Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca, che dovrebbe riunirsi giovedì 17 ottobre, non prenderà misure reattive a meno che la Chiesa di Grecia non si esprima in modo chiaro e inequivocabile a favore del riconoscimento degli scismatici ucraini. Tempi interessanti, davvero... speriamo di ritornare quanto prima ai “tempi noiosi” dell’ordinaria missione ortodossa nel mondo.

 
 15/10/2019    

Άξιοι!

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Pur nella tristezza della recente e riprovevole scelta del Concilio episcopale della Chiesa di Grecia, non dimentichiamo i metropoliti che si sono opposti a una decisione che sarà sicuramente ricordata come una pagina nera dell’Ortodossia greca. Onoriamo chi ha saputo resistere alle pressioni, sia tra i metropoliti presenti al Concilio ad Atene, sia tra quelli che hanno espresso il loro dissenso da lontano:

Andreas di Dryinoupolis, Pogoniani e Konitsa

Daniil di Kessariani, Vironos e dell’Imetto

Germanos dell’Elide e di Oleni

Kosmas d’Etolia e di Acarnania

Nektarios di Corfù, Passo e delle Isole Diapontiche

Nikolaos di Mesoghea e Lavreotiki

Seraphim di Karystia e Skyros

Seraphim di Citera e Anticitera

Seraphim del Pireo

Simeon di Nuova Smirne

 

 
 14/10/2019    

Festa dei 40 anni della parrocchia di santa Parascheva

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

In questo video potete vedere la Divina Liturgia di sabato 12 ottobre, celebrata dal metropolita Iosif (Pop) di Parigi e dal vescovo Atanasie (Rusnac) di Bogdania, vicario della diocesi romena d'Italia, nel quadro della celebrazioni per i 40 anni della parrocchia ortodossa romena di santa Parascheva a Torino. Durante la Liturgia è stato ordinato prete padre Vasile Istina, da molti anni diacono alla parrocchia dell'Esaltazione della Santa Croce. I nostri preti e alcuni fedeli della parrocchia erano presenti a questo momento di gioia: saremo sempre grati e vicini a padre Gheorghe Vasilescu, alla presbitera Ilinca, alla loro famiglia e alla comunità parrocchiale, accanto ai quali abbiamo mosso anche noi i primi passi della crescita della nostra parrocchia.

La mulţi ani! Per molti anni! Ad multos annos!

 
 14/10/2019    

In memoriam: cardinale Roger Etchegaray

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il 14 ottobre, giorno della festa della santa Protezione della Madre di Dio, è anche il quarantesimo giorno dal decesso di un grande amico dell’Ortodossia russa, che si affidava in modo speciale a quella protezione: sua Eminenza il cardinale Roger Etchegaray (Espelette, 25 settembre 1922 – Cambo-les-Bains, 4 settembre 2019), forse il più famoso basco dell’ultimo secolo.

I legami di sua Eminenza con la Chiesa russa sono fin troppi per poterli ricordare: ci sono stati molti incontri quando viveva a Roma, e alcuni di noi sono stati a trovarlo anche nella sua madrepatria, nei Paesi Baschi francesi. A noi piacerà sempre ricordarlo come ci aveva accolti nella sua casa romana, quando gli abbiamo regalato un’icona dei santi vescovi dei Paesi Baschi dipinta nella nostra parrocchia di Torino (potete vedere l’icona alle sue spalle nella foto) e quando ci ha fatto mille domande, con la sua agile e curiosa mente di “giovane” ultranovantenne, sulle interazioni tra le culture italiana, basca e dell’Europa dell’Est. Che il Signore lo riposi nella pace e gli conceda una gloriosa risurrezione.

Eterna Memoria! Memoire Eternelle! Betiko Memoria!

 
 13/10/2019    

I greci si arrendono

  Pubblicato: Padre Ambrogio / Vedi >  Deschide vestea din blog
 

Il Concilio episcopale della Chiesa di Grecia, con l’opposizione di soli sette metropoliti (che saranno probabilmente menzionati in relazione a san Marco di Efeso) ha deciso di riconoscere l’autocefalia della “Chiesa ortodossa dell’Ucraina” nella sua sessione straordinaria di sabato 12 ottobre. Avremo molto tempo per discutere la notizia, ma ora vogliamo lasciare la parola al nostro amico George Michalopulos, che incarna la posizione dei greci profondamente addolorati da questo evento, e che nel suo post che vi abbiamo tradotto in italiano ha saputo, con il suo abituale acume, individuare le vere ragioni di questa triste decisione.

 
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