Vi presentiamo in traduzione italiana una nuova risposta di padre John Whiteford agli attacchi del sito Public Orthodoxy, che presentandosi come proposta di dialogo e di discernimento, sta cercando di usare i suoi argomenti come impalcatura per il sovvertimento della dottrina ortodossa sull’omosessualità.
Con la benedizione del metropolita Hilarion (Kapral) della ROCOR, è stato fondato a Hartford, nel Connecticut, il Sacro Ordine ortodosso di san Giorgio il Grande Martire.
Questo ordine cavalleresco, diretto da fedeli ortodossi di famiglia nobile sotto la guida spirituale dell'archimandrita Maximos (Weimar), si prefigge scopi di aiuto caritativo, con una particolare attenzione verso chi è vittima di persecuzioni religiose.
Noi siamo sempre stati piuttosto scettici sulla sostenibilità di un ordine cavalleresco ortodosso, sia per le inevitabili commistioni con una mentalità feudale aliena allo spirito dell'Ortodossia, sia per la scarsa coerenza degli esempi che abbiamo visto qui in Italia. Tuttavia, ci sono persone che si sentono naturalmente portate verso l’espressione cavalleresca, e non è male che la Chiesa possa offrire loro una possibilità di sperimentare tale espressione in un modo controllato e approvato. Inoltre, la società più egualitaria degli Stati Uniti potrebbe provvedere un ambiente meno pericoloso per lo sviluppo di un ordine come questo, per cui ne osserveremo la crescita cercando di non farci prendere da pregiudizi.
Per il momento, notiamo che l'ordine è aperto esclusivamente ai cristiani ortodossi, richiede ai propri membri di NON essere massoni, e di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità ortodosse locali: speriamo che questi requisiti siano sufficienti per evitare pericolose deviazioni.
Vi presentiamo in romeno e in italiano il primo di una nuova serie di articoli di spiegazione di particolari (in)definiti del mondo liturgico ortodosso, a cura del nostro attento e competente confratello, lo ieromonaco Petru (Pruteanu).
Prendendo come spunto un dettaglio del Signore degli Anelli di Tolkien, George Michalopulos riflette sulla portata del recente voltafaccia del patriarca Theodoros, facendo alcune considerazioni interessanti che abbiamo ritenuto utile presentarvi in traduzione italiana.
La recente presa di posizione del Patriarcato d’Alessandria replica su tutto il continente africano la situazione che si è creata con la Chiesa di Grecia, ma con una particolarità fondamentale: a differenza della Grecia, non esistono in Africa popolazioni cristiane ortodosse (per lo meno di ortodossi calcedoniani) di origine sub-apostolica o antica. Per questo, la situazione africana può vedere in futuro un inaspettato sviluppo di comunità locali dipendenti dalla Chiesa russa, che (a differenza del Fanar) ha generalmente rispettato il territorio delle altre Chiese locali, ma che potrebbe non sentirsi obbligata a una simile politica di rispetto verso tutto il continente africano. Leggiamo che cosa potrebbe succedere nella traduzione italiana dell’analisi di padre Andrew Phillips.
11/11/2019
Tra il Fanar e Mosca: una falsa scelta della Chiesa di Cipro
Vi presentiamo la versione italiana del saggio di Andrej Vlasov, che critica la strana neutralità che la Chiesa di Cipro vuole avere tra Mosca e il Fanar, ma esimendosi al tempo stesso di fare le dovute considerazioni sul divario tra la posizione fanariota e la tradizione ortodossa.
I "tempi interessanti" che stiamo vivendo continuano a fornirci colpi di scena nelle già fin troppo complesse vicende della crisi ucraina.
Oggi è la volta del patriarca Theodoros II di Alessandria, che ha iniziato a commemorare gli scismatici ucraini e ne ha dato l'annuncio avendo al suo fianco, tra tutti i possibili consiglieri, l'ambasciatore di Grecia in Egitto.
Chi ha un po' di sale geopolitico in zucca non troverà difficile unire i puntini: il Ministero degli esteri greco, che dovrebbe finanziare il Patriarcato d'Alessandria ma che in questi tempi di crisi dipende pesantemente dalla Segreteria di stato americana, minaccia di togliere i fondi al Patriarcato di Alessandria, a meno che questo non sia disposto a fare un piccolo sacrificio a mammona.
Se qualcuno trova la nostra conclusione un po' azzardata, sappia che non siamo i primi ad averla raggiunta.
La cosa più triste in questo patetico gioco di pressioni politiche e di divisioni forzate degli ortodossi è che il patriarca Theodoros conosce bene l'Ucraina, ha servito per diversi anni a Odessa, parla il russo e appena nel settembre 2018 si era presentato ai fedeli ucraini come un difensore di una canonicità che, per una ragione o per un'altra, oggi non sembra più rispettare.
09/11/2019
L'anziano athonita Gabriel, discepolo di san Paisio, rimprovera il patriarca Bartolomeo definendolo nemico di Dio
Vi riportiamo in traduzione italiana alcune severe parole di accusa mosse dallo stimato anziano Gabriel del Monte Athos (nella foto) al patriarca Bartolomeo.
08/11/2019
Vescovi greci invitano tutti i primati a convocare un Concilio pan-ortodosso, anche senza il patriarca Bartolomeo
Per risolvere i conflitti interni alla Chiesa ortodossa l’ultima istanza è una decisione conciliare recepita dalla pienezza della Chiesa. È a questa decisione che si sono appellati primati, sinodi e vescovi di diverse Chiese ortodosse locali. Ora un appello a tale soluzione conciliare, che possa travalicare anche l’ostruzionismo del Fanar, è stato fatto in termini autorevoli dai metropoliti Seraphim di Citera e Seraphim del Pireo (nella foto), e ve ne riportiamo la notizia in italiano.
08/11/2019
Vedute aeree delle Chiese ortodosse dell'Alberta in Canada (galleria fotografica)
Vi presentiamo una foto-galleria con interessanti immagini aeree delle chiese che coloni ortodossi dall’Europa dell’est hanno fondato tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo nelle pianure canadesi dell’Alberta.
07/11/2019
L'autocefalia della Chiesa serba nel 1219 come paradigma dell'acquisizione canonica dell'autocefalia
Dopo che nell’ultimo anno abbiamo sentito parlare usque ad nauseam di autocefalia a proposito dell’Ucraina, non ci farà male studiare un caso storico di autocefalia solida e indisputata di una Chiesa ortodossa, quella serba, nella traduzione italiana del relativo saggio di padre Vladimir Vranić. Una buona familiarità con le cose vere è uno dei metodi migliori per riconoscere a prima vista quelle false.
Il 5 novembre 2019 il metropolita Onufrij ha compiuto 75 anni. Con profonda gratitudine per il suo servizio alla Chiesa, preghiamo che il Signore lo conservi a lungo tra noi.
Per molti anni! Многая лета!
06/11/2019
La missione indonesiana della ROCOR passa sotto l'esarcato patriarcale del Sud-est asiatico
Vi riportiamo in italiano la notizia della ricollocazione delle parrocchie della ROCOR in Indonesia sotto il nuovo esarcato del Sud-est asiatico guidato dal metropolita Sergij, in seguito a uno sforzo concertato assieme da entrambe le giurisdizioni.
Il passaggio ci sembra un gesto pastorale di buon senso, perché queste parrocchie passano dalla cura di un vescovo anziano residente in Australia a quella di un metropolita giovane residente a Singapore, molto più vicino a loro e attualmente alla guida di numerosi sforzi missionari nei paesi asiatici. Quando c'è la compresenza di giurisdizioni multiple su uno stesso territorio, questo sembra uno dei modi migliori per risolvere i problemi.
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’editoriale di ottobre 2019 dal sito dell'OLTR, che analizza e sostiene le decisioni dell’arcivescovo Jean (nella foto, nel momento in cui il patriarca Kirill lo eleva al rango di metropolita), e saluta nella recente riunificazione di Rue Daru con la Chiesa russa il compimento profetico dell’invito fatto nel 2003 dal patriarca Alessio II a tutta l’Ortodossia russa dell’Europa occidentale.
04/11/2019
Fino a che punto la Chiesa può essere coinvolta nella politica?
Vi presentiamo nella sezione “Etica” dei documenti la traduzione italiana dei pareri di alcuni sacerdoti ortodossi russi sulla delicata questione dei coinvolgimenti nella vita ecclesiastica nella sfera politica.