Il 2 febbraio 2015, dopo una lunga attesa e una campagna internazionale di sostegno durata anni, l'arcivescovo Jovan di Ohrid è stato finalmente liberato dalla prigione di Idrizovo a Skopje. La scarcerazione è avvenuta con un paio di settimane in ritardo sulla data annunciata dalle autorità giudiziarie, ma tanto per sdrammatizzare, ricordiamo che la Chiesa ortodossa macedone segue il vecchio calendario, e forse non era stato specificato a quale calendario corrispondesse la data prevista...
Con la liberazione di Vladika Jovan, si riapre la possibilità di risoluzione della situazione canonica della Chiesa macedone. In questo complicato negoziato ci sarà bisogno di tutto il nostro supporto e delle nostre preghiere più sincere, perché la situazione locale è molto tesa e vi si intrecciano richieste e istanze prese molto (forse appena un po' troppo) sul serio.
06/02/2015
Domande e risposte di padre Andrew Phillips (gennaio-febbraio 2015)
Anche quando non pubblica per qualche tempo sul suo blog, padre Andrew Phillips non resta inattivo nella sua fitta corrispondenza, da cui estrae sempre risposte di un certo interesse per i cristiani ortodossi. Presentiamo la traduzione italiana dell’ultima serie di domande e risposte nella relativa sezione dei documenti. In quest'ultima serie di risposte, si analizzano in particolare i problemi della diaspora ortodossa e della restaurazione di un impero cristiano.
05/02/2015
Genova: il cammino di padre Giovanni verso l'Ortodossia
Il nostro amico Sergej Mudrov (che meriterebbe un premio per il suo accurato lavoro di descrizione in rete dell’Ortodossia nel nostro paese e in tutta l’Europa centro-occidentale) ha recentemente pubblicato su Pravoslavie.ru un articolo sul nostro confratello, l’arciprete Giovanni La Micela (nella foto), parroco a Genova. Vi presentiamo questa conversazione nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
04/02/2015
Perché non digiuniamo durante la settimana del pubblicano e del fariseo
In questo mercoledì non ci sono le limitazioni del digiuno ortodosso che accompagnano tutti i mercoledì e i venerdì dell’anno, tranne quelli che vengono dopo le più grandi feste. Il motivo dell’abolizione del digiuno, tuttavia, non è legato a una particolare atmosfera di festa, ma alla lezione del Vangelo della scorsa domenica: non vogliamo “digiunare due volte alla settimana” come il fariseo. Lo ieromonaco Iov (Gumerov, nella foto) risponde a una richiesta di spiegazioni su questa particolare usanza della Chiesa e ad altre domande, in un testo che presentiamo nella sezione delle domande dei documenti.
Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti una straordinaria testimonianza, sotto forma di una lettera scritta al portale Pravoslavie.ru da Clement Nehamaiyah (nella foto), studente indiano dell’Accademia teologica di San Pietroburgo (proprio quella dove ora studia il nostro confratello padre Eugenio Miosi, che di tanto in tanto ci presenta aspetti della vita dell’Accademia). La lettera, che parla delle potenzialità e delle difficoltà della missione ortodossa in India, è una delle più serie e decise affermazioni di fede ortodossa che abbiamo visto da lungo tempo, e insegna molte cose sulla pazienza necessaria a costruire un’Ortodossia locale.
02/02/2015
Appello del vescovo Longin contro gli arruolamenti
Mentre nell’Ucraina si assiste alla quarta mobilitazione generale nel giro di meno di un anno (sarebbe un evento comico, se non fosse una tragedia), si sta diffondendo l’appello del vescovo Longin (Zhar) di Bănceni, che noi abbiamo presentato nello scorso settembre sul nostro blog parrocchiale. Nei villaggi di lingua romena della Bucovina è andata a ruba l’edizione del giornale Libertatea Cuvântului (Libertà di parola), di proprietà di uno dei membri del consiglio comunale della città, uscita il giorno dopo la mobilitazione. Il giornale riporta il testo dell’appello di Vladyka Longin: “non mandate a morire i vostri figli mettendoli nelle mani dei satanisti”. Il testo russo dell’appello è stato pubblicizzato da Dmitrij Skvortsov sul portale Русская народная линия (Linea popolare russa), e il testo inglese è stato pubblicato, tra gli altri, anche da padre Andrew Phillips nel suo blog.
Il vescovo Longin in una delle sue rare visite al di fuori dell’Ucraina
Una domanda che spesso ci fanno, e che talvolta ci fanno con doppi fini, è se noi ortodossi riconosciamo la “validità” dei sacramenti delle altre confessioni cristiane (tipicamente, in Italia, i sacramenti cattolici romani). Per sapere come articolare una risposta corretta, ed evitare che quanto diciamo sia in seguito usato contro di noi, suggeriamo di dare un’occhiata alla recente risposta di padre John Whiteford, che presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
Il blog Rischio calcolato presenta un articolo tanto interessante quanto inquietante sui segni di cedimento della giunta di Kiev. Ecco, in breve, cosa potrete leggere in quest'articolo:
- L'aggravarsi di grida isteriche a Kiev e nei paesi occidentali sull'inesistente "invasione russa";
- Un decreto legge che permette agli ucraini in età di leva di sostare più a lungo in Russia per evitare la coscrizione;
- La chiusura di ottomila militari ucraini nella sacca di Debaltsevo (curioso parallelo con un analogo accerchiamento di invasori nazisti settant'anni fa);
- Il reclutamento nell'esercito ucraino di ragazzi di 16 e 17 anni (qualcuno ricorda la Hitler-Jugend?);
- le resistenze ai reclutatori, letteralmente con i forconi (anche nell'Ucraina occidentale);
- una versione grottesca della storia insegnata ai bambini;
- la norma (nella foto a fianco) che autorizza gli ufficiali a sparare sui soldati che disertano, senza processo.
Il commento finale dell'articolo lo lasciamo come (amara) sorpresa ai lettori. Intanto, vi suggeriamo di visitare questa pagina di LifeNews, con un filmato che mostra cosa resta del convento dell'icona "Ivirskaja" della Madre di Dio presso Donetsk, di cui avevamo commentato il bombardamento agli inizi di novembre:
Ci è capitato di denunciare nel nostro blog diverse forme di abuso dei santi misteri e dei riti della Chiesa. Ora il nostro confratello padre Petru (Pruteanu), che da buon conoscitore della Liturgia ed esperto di pastorale e catechetica è molto attento alla proliferazione di questi abusi, ci offre un documento di enorme valore: nientemeno che una lettera inviata da un vescovo della Chiesa ortodossa romena, in cui si stigmatizzano tutte le forme abusive di benedizione sostitutive della santa comunione.
Presentiamo la lettera del vescovo, assieme ai commenti di padre Petru, nell’originale romeno e in traduzione italiana, nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, e invitiamo a diffonderla presso tutte le chiese ortodosse in Italia.
Oggi, se vedessimo un luogo destinato al nutrimento fisico (una mensa o un ristorante, per esempio) dove le persone invitate a mangiare e bere facessero tutt’altro che mangiare e bere, impegnandosi invece in una serie di azioni sostitutive del tutto balorde (farsi mettere bicchieri e tovaglie sulla testa, farsi ungere con i condimenti, rotolarsi sotto alle tavole...), non esiteremmo neppure un secondo a denunciare questi comportamenti come forme di follia. Purtroppo, nei luoghi destinati al nutrimento spirituale, ci tocca invece assistere a comportamenti analoghi, e a sentirli pure chiamare “sante tradizioni”... Ecco perché le coraggiose denunce da parte di chierici competenti come padre Petru, e oggi anche da membri dell’episcopato romeno, sono davvero degne di essere ascoltate con attenzione e sottoscritte da tutti quelli che hanno a cuore la missione della Chiesa e il bene dei cristiani.
Proprio oggi che le novità nello scenario greco fanno supporre una possibilità, per quanto limitata, di un reale cambiamento politico, i cristiani si chiedono se e quanto l’ideale dell’impero romano cristiano sia ancora fattibile e/o possa essere restaurato. A questo proposito, padre Andrew Phillips ci presenta una figura di santità di tutto rispetto: l’imperatore Giovanni III (Doukas Vatatzes), di cui abbiamo tradotto la vita in italiano nella sezione “Santi” dei documenti.
29/01/2015
Considerazioni ortodosse sulla decima ecclesiastica
Quando si parla della decima in ambiente cristiano ortodosso, si tocca un tema delicatissimo e molto controverso, che suscita difese appassionate della pratica della decima accanto ad altrettanto appassionate condanne di quello che è percepito come uno svilimento dell’Ortodossia di fronte a pratiche di denominazioni cristiane piuttosto recenti. Pur consapevoli di quanto sia pericoloso parlare di questo tema, tra gli ortodossi molto polarizzati in materia, presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana del breve saggio di padre Sergej Sveshnikov, che ci sembra molto equilibrato, e di cui facciamo nostre le parole finali: “Da qualche parte dobbiamo pure iniziare!”
28/01/2015
Arciprete Andrew Phillips: due punti della situazione geopolitica nel 2015
Dopo le sue considerazioni per l’inizio del 2015, che abbiamo tradotto due settimane fa, padre Andrew Phillips non è rimasto inattivo, e ci ha offerto negli ultimi giorni due punti della situazione mondiale, rispettivamente intitolati Notizie di tristezza e di speranza e La fine del Nuovo Ordine Mondiale, che abbiamo tradotto in italiano in un singolo documento della nostra sezione “Geopolitica ortodossa”. I problemi dell’indebitamento e della guerra economica, delle reazioni dei paesi sovrani alla visione egemonica del Nuovo Ordine Mondiale, le politiche fallimentari di tolleranza selettiva e le vere forze dietro alle campagne di scristianizzazione in Medio Oriente e in altri paesi sono tutti tra gli argomenti trattati in questi testi, con la competenza e il punto di vista stabilmente ortodosso che padre Andrew ha saputo mantenere nel corso di anni di osservazione.
Padre Sergej Sveshnikov, di cui abbiamo presentato numerosi saggi sul nostro sito, ha scritto anche un testo breve ma essenziale sugli effetti della televisione sul cristiano ortodosso (effetti che padre Sergej misura soprattutto sul metro dello spreco del tempo e sul mantenimento di contenuti dannosi per l’anima). Offriamo la traduzione italiana dei consigli di padre Sergej nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
26/01/2015
Metropolita Ilarion: la Chiesa della Rus' prega affinché nella terra ucraina ritorni la pace
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana della conversazione tra il metropolita Ilarion (nella foto) e il giornalista televisivo Aleksandr Rogatkin nella trasmissione Tserkov' i mir (la Chiesa e il mondo) del 10 gennaio 2015. Il tema della conversazione è la situazione religiosa in Ucraina, con la spiegazione di come la Chiesa può davvero non fare politica (il che non significa non prendere le difese dei più deboli e non denunciare i soprusi), anche nei momenti più drammatici.