Finalmente è arrivato un rapporto dell'ONU su quelle prepotenze contro gli ortodossi ucraini che abbiamo stigmatizzato per anni. Quali che possano essere i risultati di questo riconoscimento (nell'Ucraina di oggi, non rimarremmo stupiti, nel vederne ben pochi), ora possiamo parlare di persecuzioni contro la Chiesa ortodossa ucraina con un grado più influente e più autorevole di credibilità.
05/10/2023
Una cattedrale ortodossa negli USA diventa un tempio induista
La cattedrale di san Giorgio a Rossford, nell'Ohio, era una delle chiese della diocesi bulgara della Chiesa ortodossa in America. Non era neppure una chiesa antica, perché anche se la comunità parrocchiale di san Giorgio era esistita nell'area della città di Toledo (contea di Lucas, Ohio) fin dal 1936, la cattedrale era stata costruita nel 2001 e consacrata il 26 ottobre del 2003. A nemmeno 20 anni dalla sua consacrazione, la chiesa è stata venduta a una comunità induista, e ora ospita il tempio e centro culturale Shree Swaminarayan, che ha iniziato le sue attività il 18 luglio 2023.
Un cambiamento come questo è piuttosto insolito, e certamente è una risposta allo spopolamento dei cristiani ortodossi della zona, cosa che può accadere nel mutevole ambiente migratorio degli Stati Uniti. Bisogna considerare, tuttavia, che era una sede di una diocesi etnica "di nicchia" in una giurisdizione piuttosto dialogica e liberale: in poche parole, una volta esaurita l'energia della congregazione bulgara iniziale, e non essendo stati capaci di attirare un numero significativo di abitanti locali all'Ortodossia (cosa che è obiettivamente più facile alle comunità più conservatrici e che sanno lottare con maggior forza per la difesa della Fede), agli eredi della cattedrale non è stato più possibile mantenere una struttura tanto impegnativa. Per evitare disastri come questi, i cristiani ortodossi nei paesi occidentali dovrebbero aumentare ancor di più la loro cautela prima di investire i loro beni in iniziative rischiose.
Sapevate che i russi hanno scoperto l'Antartide? (Non esattamente sotto casa loro...)
Sapevate che i russi hanno scoperto le vitamine, i virus, le cellule staminali e quasi tutti gli elementi transuranici pesanti?
Sapevate che i russi hanno inventato la monorotaia, il tram elettrico, l'aereo di linea, il paracadute, la radio, la televisione, il bicchiere da tavola, il latte in polvere, il telaio dell'alveare, la lampadina elettrica, il termosifone, il ventilatore, il misuratore della pressione, i LED elettrici, gli ologrammi tridimensionali e qualche altro centinaio di oggetti che usate nella vostra vita quotidiana?
Sapevate che i ravioli della cucina italiana provengono dalle ricette russe?
Sapevate che i russi praticavano già nel XIV secolo uno sport simile al baseball?
Sapevate che la prima valuta decimale al mondo fu il rublo?
Sapevate che i russi avevano già le navi rompighiaccio nell'XI secolo, e che nel 1721 stavano già testando il primo modello di sottomarino?
Sapete che un modellino di elicottero con rotore coassiale si alzò in volo in Russia nel 1754?
Sapevate che i russi avevano già sviluppato il cemento armato un secolo prima che in Europa occidentale, e il parafulmine un quarto di secolo prima delle scoperte di Benjamin Franklin?
Sapevate che in Russia funzionava già un ascensore a vite del tipo moderno circa 65 anni prima che Elisha Otis iniziasse a costruirli negli Stati Uniti?
Se non lo sapevate... è fin troppo probabile che anche voi siate vittime dello stereotipo dell'Occidente intelligente e innovativo rispetto alla Russia ottusa e retrograda. Date uno sguardo alla lista delle scoperte, innovazioni e invenzioni russe che vi abbiamo preparato, e considerate quanto sia sciocco giocare a ignorare i contributi che i russi hanno dato alla civiltà umana.
Difficilmente le chiese in stile gotico sono associate all'Ortodossia, ma nel vasto panorama della Chiesa russa ci furono anche alcuni esperimenti architettonici in tal senso. Ve ne presentiamo 7 esempi (di fatto 8, perché una di queste chiese è stata duplicata), che restano ancora oggi un indizio di come Occidente e Oriente cristiano non siano compartimenti stagni, e di come si possa almeno cercare di armonizzare le loro espressioni. Di fronte alla comprensibile curiosità dei sostenitori dell'Ortodossia di rito occidentale, dobbiamo comunque sottolineare che in questi contesti non si è mai tentata una sperimentazione liturgica: i riti di queste chiese, anche se in un ambiente architettonico insolito, sono rimasti quelli storici dell'Ortodossia russa.
02/10/2023
Perché i sacerdoti della Chiesa ortodossa russa sono stati espulsi dalla Bulgaria?
Riflettendo sul recente caso della deportazione dei chierici russi dalla Bulgaria, Konstantin Shemljuk offre un'ipotesi degna di una certa attenzione, che implica le pressioni internazionali sulle Chiese ortodosse locali per il riconoscimento degli scismatici ucraini.
01/10/2023
"Chiusura temporanea" di un monumento alle SS galiziane negli USA
La "scoperta" di un memoriale alle SS galiziane presso una cattedrale greco-cattolica a Filadelfia ha indignato le comunità ebraiche locali, e ha provocato una notevole buriana mediatica. Il fatto che il monumento sia lì da "soli" 30 anni la dice lunga sull'acume dei media, non solo di quelli ebraici, ma di quelli atlantisti in genere, incapaci di vedere un nazista ucraino nemmeno se questo sventola sotto il loro naso una bandiera con una svastica. Vi presentiamo la notizia di questo triste episodio, chiedendoci quanto ci voglia ancora per chiamare i fenomeni sociali con il loro vero nome.
Il 28 settembre, al Concilio straordinario della Chiesa ortodossa del Giappone a Tokyo, l'arcivescovo Seraphim (Tsujie) di Sendai è stato eletto metropolita di Tokyo e di tutto il Giappone.
La scelta era virtualmente obbligata, perché sua Eminenza Seraphim è oggi l'unico vescovo ortodosso autoctono del Giappone, e dall'11 agosto, dopo la morte del metropolita Daniel (Nushiro), aveva già la carica di locum tenens della sede metropolitana.
Il caso del metropolita Seraphim (al quale auguriamo molti anni felici di servizio primaziale) dovrebbe far riflettere i sognatori di un'Ortodossia italiana a buon mercato: se la Chiesa giapponese, con oltre un secolo di storia autonoma e una serietà a prova di bomba atomica o di tsunami (in tutti i sensi di questi termini), non riesce ancora a formare un episcopato locale capace di occupare le sue stesse cattedre, quanto più da noi si dovrebbe fare attenzione nell'assicurare una struttura in grado di formare in modo indipendente candidati adeguati al servizio arcipastorale.
29/09/2023
L'archimandrita Kirill (Govorun) sospeso dal sacerdozio
La figura dell'archimandrita Kirill (Govorun, a sinistra nella foto) è già nota ai nostri lettori, che lo ricordano per un ruolo (non di secondo piano) nella galleria dei furfanti che lavorano per sovvertire l'Ortodossia. Per quanto possa sembrare paradossale, padre Kirill è un chierico della diocesi di Mosca, che dopo anni e anni dei suoi ripetuti insulti alla sua Chiesa e alla sua fede, lo ha richiamato per un processo giudiziario. Se da una parte questo può ricordare il detto che i mulini di Mosca macinano molto lentamente ma anche molto bene, è pure prova della grande pazienza che la Chiesa ha con i suoi figli che non trovano niente di meglio da fare che maltrattarla.
28/09/2023
Discorso del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina ai vescovi, ai chierici, ai monaci e ai laici
Direttamente dal recente Sinodo tenuto a Kiev il 25 settembre, eccovi la traduzione italiana di un resoconto della situazione della Chiesa ortodossa ucraina, che comprende una riflessione sulle sofferenze e sulle persecuzioni, e sulla giusta attitudine da mantenere quando si è perseguitati.
Continua il resoconto del pellegrinaggio di padre John Whiteford e della moglie Patricia, questa volta nella regione moldava della Romania, con il monastero Sihăstria Secului e quello di Neamț, noti rispettivamente per le figure dell'anziano Cleopa e di san Paisio Velichkovskij.
26/09/2023
Il terrorismo di stato contro la Chiesa ortodossa ucraina
Vi presentiamo in traduzione italiana una notizia relativa all'intervento dell'arciprete Darko Djogo (nella foto) alla conferenza dedicata alla protezione della Chiesa ortodossa ucraina, tenuta a Belgrado il 21 settembre 2023.
25/09/2023
Uno spaventoso precedente: i chierici della rappresentanza russa a Sofia deportati dal paese
Il 21 settembre 2023, il capo della rappresentanza della Chiesa ortodossa russa in Bulgaria, l'archimandrita Vassian (Zmeev, nella foto), il segretario della rappresentanza, l'arciprete Evgenij Pavelchuk, e l'arciprete Aleksij (gli ultimi due di nazionalità bielorussa) sono stati sommariamente convocati al servizio d'immigrazione, dove è stato detto loro che rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale bulgara e che dovevano lasciare il paese il giorno stesso (si noti che "il giorno stesso" sarebbe quello della Natività della Madre di Dio, in cui la comunità ortodossa russa di san Nicola il Taumaturgo a Sofia si radunava per la celebrazione della festa); quindi sono stati caricati su un furgone della polizia e portati alle loro case e in chiesa per raccogliere le loro cose prima di essere scaricati al confine con la Serbia, con una interdizione al rientro in Bulgaria per cinque anni.
Pochi giorni prima, anche la Macedonia del Nord aveva vietato l'ingresso a padre Vassian, che l'anno scorso era stato nominato rappresentante della Chiesa russa presso la nuova Chiesa ortodossa macedone autocefala.
I servizi segreti bulgari hanno giustificato la loro azione (inqualificabile perfino nei confronti di persone sospette di legami con la criminalità organizzata) con un'impagabile supercazzola: "ci sono informazioni sulle azioni di queste persone legate all'attuazione di vari elementi della strategia ibrida della Federazione Russa per influenzare intenzionalmente i processi socio-politici nella Repubblica di Bulgaria a favore degli interessi geopolitici russi".
Potete notare, dal modo in cui è formulata la supercazzola, che QUALSIASI gesto di influenza geopolitica (anche un'affermazione in pubblico della fratellanza dei popoli russo e bulgaro) potrebbe essere considerato come "atto di strategia ibrida" passibile di deportazione: questo crea un terrificante precedente legale in molti paesi dell'Unione Europea, anche se si spera che negli altri paesi non si voglia prendere Baj Ganjo come modello delle relazioni diplomatiche internazionali.
Il primo ministro bulgaro Nikolaj Denkov sembra essersi accorto che qualcuno l'ha fatta fuori del vaso, e ha scaricato la patata bollente dell'espulsione su un rapporto riservato dell'agenzia statale per la sicurezza nazionale, che lui avrebbe solo esaminato, dichiarando di non essere direttamente coinvolto nel prendere questa decisione. Ancora una volta, il nostro plauso ai bulgari per il fantastico umorismo delle loro autorità: "che volete da me, io non conto nulla, sono solo il primo ministro del paese..."
Il fatto che la Chiesa ortodossa bulgara non sostenga le azioni del proprio governo è ben espresso dalle parole di rammarico del metropolita Daniil di Vidin, che sottolinea l'impermanenza delle istituzioni politiche di fronte alla Chiesa come incarnazione di Cristo.
Sulla pagina Facebook dell'Ambasciata russa in Bulgaria si legge che la chiesa della rappresentanza russa a Sofia in questo momento cesserà le sue attività e che il suo futuro sarà deciso dalla Chiesa ortodossa russa. Il fatto è particolarmente doloroso per i fedeli bulgari che sono abituati a recarsi in pellegrinaggio alla chiesa di san Nicola per venerare le reliquie del santo arcivescovo Serafim (Sobolev).
L'ambasciatrice della Russia a Sofia, Eleonora Mitrofanova, ha osservato: "A Mosca nessuno intraprenderà azioni speculari contro la Chiesa ortodossa bulgara. Perché non siamo barbari".
24/09/2023
La storia dello scisma della nuova ROCOR dalla Chiesa
Da un po' di tempo non pubblichiamo novità dal nostro caro amico padre Andrew Phillips (nella foto), ma non abbiamo alcun problema con lui, come ben sa chiunque ci abbia visti schierati al suo fianco in molte occasioni. Questo non significa che concordiamo sempre e al cento per cento con tutte le sue visioni e posizioni (questo è un dono che hanno solo le fotocopie e gli imbecilli), ma sicuramente la sua visione pastorale e missionaria è in massima parte anche la nostra. Dopo le vicende che hanno funestato la ROCOR in Gran Bretagna (e che abbiamo descritto in dettaglio sul nostro sito negli anni passati), padre Andrew ha trovato una sua casa e sistemazione canonica nella Chiesa ortodossa romena. Ora, nel suo stile particolarmente schietto, padre Andrew ha voluto fare il punto su questa situazione, e le sue affermazioni, che vi presentiamo in traduzione italiana, scontenteranno sicuramente un bel numero di persone. Riteniamo tuttavia che questo resoconto sia teologicamente importante, perché offre materia di riflessione sull'annoso problema del ribattesimo dei convertiti (che fu la ragione delle tensioni che portarono padre Andrew e una quindicina di altri chierici a lasciare la ROCOR) e sui temi della fedeltà alla tradizione e dell'esperienza ecclesiale.
23/09/2023
Sui processi ingiusti contro i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina
Continuiamo a tenere desta l'attenzione sulle prepotenze del regime ucraino con un'analisi dei casi dei metropoliti Feodosij, Pavel e Ionafan (nella foto), che costituiscono un inquietante parallelo con i casi dei processi-farsa istruiti dai tribunali bolscevichi cent'anni or sono.
22/09/2023
Film di Mirijane sulle tecniche della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" per le incursioni nelle chiese distribuito in 4 lingue
Un breve ma incisivo filmato di 5 minuti, presentato dal movimento "Mirijane" ("Laici") denuncia l'illegalità del piano di sequestri dei luoghi di culto ortodossi da parte degli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Vi presentiamo un'introduzione al video, assieme al filmato in ucraino, russo, inglese e greco.