in questi giorni si svolge nei giardini della metropolia di San Pietroburgo la "ярмарка хлебосолье", ossia la "fiera dell'ospitalità", dove i fratelli e le sorelle dei monasteri della zona offrono l'acquisto dei loro prodotti gastronomici e artigianali, che vanno dal miele ai salumi e dolciumi tipici della Russia, funghi essiccati e molte varietà di spezie, e ancora icone e candele, indumenti ed essenze fragranti. Il tutto accompagnato da canti e musiche popolari. Una piccola festa, come ancora se ne svolgono qua e là in Italia, ahimè sempre più di rado.
Padre Stephen Freeman analizza il modo di presentare il mistero cristiano a partire dalle Scritture, e sottolinea il diverso approccio della coscienza ecclesiale e patristica ortodossa e quello della moderna esegesi letteralista. La domanda che pone la coscienza ortodossa, che non presume mai che le Scritture siano chiaramente comprensibili, è la stessa che pone l’eunuco etiope nell’ottavo capitolo degli Atti degli Apostoli: "Come posso [comprendere le Scritture] se nessuno mi istruisce?"
Uno dei migliori blog (in inglese) sul quale si può seguire una cronaca fattuale degli eventi geopolitici degli ultimi anni, nonché un'interpretazione libera dalle distorsioni propagandistiche del potere mediatico globale, è The Vineyard of the Saker.
L'autore, che usa lo pseudonimo di Saker, o falco sacro, si definisce un 'alieno legale' residente negli Stati Uniti, ed è un conoscitore attento del mondo russo e di quello americano e occidentale in generale (prerequisito indispensabile per capire qualcosa degli avvenimenti attuali). Quello che non sottolinea spesso, trattando di temi di politica internazionale, è il fatto di essere un cristiano ortodosso, anche se la sua impostazione emerge sia dalla linea generale del blog sia da alcuni commenti sparsi qua e là.
Sabato 17 maggio, Saker ha presentato ai suoi lettori un "interludio non politico" nel quale cerca di rispondere a due domande di genere teologico, sulla natura della Chiesa e sulla corruzione delle Scritture. Le risposte rivelano un autore più esperto in temi di teologia ortodossa rispetto a molti "professionisti" della materia.
Invitiamo i nostri lettori che leggono l'inglese a tenersi informati attraverso questo straordinario blog, la cui impostazione cristiana ortodossa può essere un buon esempio da seguire.
19/05/2014
Un ringraziamento allo ieromonaco Petru (Pruteanu)
Ringraziamo padre Petru per la conferenza che ha tenuto nella nostra chiesa giovedì sera. Abbiamo potuto sentire interessanti testimonianze patristiche, storiche e pastorali che ci hanno incoraggiato a una più viva partecipazione ai santi misteri. Un ringraziamento anche al nostro confratello, l’arciprete Gigore Cătan, parroco della chiesa dei santi Tre Ierarchi a Piacenza, che ha organizzato il viaggio di padre Petru in Italia: un’esperienza da non dimenticare e... da ripetere!
Una delle tecniche di dialogo preferite nel moderno dialogo ecumenico è “cercare quel che ci unisce invece di quel che ci divide”. Uno degli spiacevoli effetti collaterali di questa ricerca dell’ovvietà è che ci fa dimenticare quel che ci divide, e ne ottunde la consapevolezza, ma non elimina il problema alla radice. Se invece di cercare le cause di una malattia insistessimo a elencare tutto ciò che ci fa star bene, probabilmente questo avrebbe un effetto tranquillizzante... ma non farebbe scomparire la malattia.
Padre John Whiteford risponde alla domanda di una persona che è riuscita effettivamente a isolarsi dai risvolti drammatici di un motivo di divisione dei cristiani – il punto dolente del filioque – ma nel far questo non capisce più le ragioni che dividono dalla Chiesa ortodossa gli altri cristiani che sostengono questa eresia. Riportiamo la risposta di padre John nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
La memoria dei nuovi martiri di Butovo è celebrata al quarto sabato dopo la Pasqua. Dopo averne dato alcuni giorni fa una breve descrizione giornalistica, presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di un saggio sui nuovi martiri della regione di Mosca scritto nel 2010 dalla dott. Maria Degtiareva del dipartimento di teologia dell’Università statale di Perm.
Presentiamo un aggiornamento alla Guida all'uso del sito con l’aggiunta dei dati relativi agli ultimi due mesi. In seguito alle modifiche strutturali del sito fatte nell'ultima settimana, è ora possibile anche fare riferimenti diretti alle singole voci del blog: d'ora in poi potranno esserci anche rimandi a queste voci, che in alcuni casi possono costituire argomenti d'interesse pari a quelli di articoli più lunghi e complessi.
15/05/2014
Dal nostro corrispondente a San Pietroburgo: Festa di san Basilio di Ostrog
Il diacono Eugenio ci scrive dall'Accademia teologica di San Pietroburgo:
Con la benedizione dell'arcivescovo Ambrogio il 12 maggio abbiamo celebrato la festa di san Basilio di Ostrog. Al divino servizio hanno partecipato numerosi fedeli provenienti da Serbia, Montenegro e Macedonia attualmente residenti in San Pietroburgo. Al termine delle celebrazioni tutti abbiamo ringraziato Dio perché nel nostro padre tra i santi Basilio vescovo di Ostrog e maestro di umiltà ed ascesi, si rinsaldano i legami spirituali non solo tra i popoli slavi ma tra tutti i fedeli ortodossi delle sante Chiese di Dio.
Diamo uno sguardo a questa immagine, che ritrae un momento dei recenti festeggiamenti del Giorno della Vittoria a San Pietroburgo:
Un’immagine come questa è normale in Russia; in Italia sarebbe difficile da immaginare, e non perché non ci siano altrettante persone e famiglie che hanno da ricordare un veterano di guerra o un caduto in combattimento, ma perché tra le cose che stiamo perdendo in Italia (e nei paesi occidentali in generale) c’è anche il senso del dono della vita al servizio della propria patria. Un ideale ben lontano da quello della santità (anche se pure clero e monaci hanno fatto la loro parte al servizio della patria, come si vede dalle immagini di questo servizio fotografico di Pravmir), ma pur sempre un ideale che richiama al sacrificio, al dono di sé senza il quale non si può costruire alcuna base spirituale. Ecco un’altra lezione dalla Russia ortodossa che faremmo bene a non sottovalutare.
Anche se al momento è in viaggio negli Stati Uniti, padre Andrew Phillips non smette di osservare attentamente gli avvenimenti contemporanei alla luce di un’autentica visione ortodossa. Anzi, potendo paragonare da vicino la società americana di oggi con quella da lui vista nel suo ultimo viaggio negli USA nel 2008, ha l’occasione di riflettere su un’ulteriore degenerazione dei valori cristiani e su un rischio crescente per la pastorale ortodossa. Presentiamo i due ultimi articoli di padre Andrew, Eurosodoma o Euro-Visione? e La Chiesa può sopravvivere negli USA? nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Parohia creştină ortodoxă "Sfântul Maxim, episcop din Torino"
Strada Val San Martino 7, 10131 Torino
"SFINTELE TAINE ÎN VIAŢA CREŞTINULUI ORTODOX"
Ieromonah Petru Pruteanu (numele de botez – Mihail) s-a născut în localitatea Corlăteni (lângă municipiul Bălţi, Republica Moldova), la 15 decembrie 1979, dintr-o familie numeroasă de creştini ortodocşi.
Licenţiat al Facultăţii de Teologie din Iaşi (2001) a făcut Studii doctorale la Moscova şi Kiev, unde în 2006 şi-a susţinut teza de doctorat.
Între anii 2001-2003, a vieţuit la Mănăstirea „Sfinţii Trei Ierarhi ” din Iaşi, unde în decembrie 2002, a fost călugărit cu numele Petru.
În iulie 2003 a fost transferat în Eparhia de Edineţ şi Briceni, unde în acelaşi an a fost hirotonit ierodiacon şi ieromonah de către Episcopul Dorimedont (Cecan), pe seama Mănăstirii „Naşterea Domnului” din Zăbriceni, raionul Edineţ.
În perioada 2004-2009 a fost lector la Catedra de Liturgică a Facultăţii de Teologie din Edineţ, iar în perioada 2007-2009 – decan al Facultăţi.
În perioada 2009-2011 a predat Liturgica la Academia de Teologie Ortodoxă din Moldova, secţia masterat.
În 2011-2012 a făcut studii de cercetare în Muntele Athos (Grecia) şi la Universitatea din Thessaloniki (Salonic).
Începând cu luna iulie 2012 este preot în Portugalia (cu precădere în oraşul Cascais), sub jurisdicţia Patriarhiei Moscovei, Eparhia de Korsun.
Este Autor a numeroase studii şi articole cu tematică dogmatică, patristică şi mai ales liturgică, preocupat în mod deosebit de istoria cultului şi de textele liturgice.
Ultima publicaţie mai importantă este cartea "Liturghia ortodoxă: istorie şi actualitate", apărută la Editura Sophia din Bucureşti în două ediţii: 2008 şi 2013.
A participat la numeroase emisiuni radio şi TV, precum şi la diferite conferinţe, simpozioane şi manifestări cultural-religioase din Republica Moldova, România, Rusia, Grecia, Belgia, Portugalia, Germania şi Italia.
Poiché ci preme far conoscere aspetti di storia e vicende dei popoli ortodossi, rivolgiamo un'attenzione speciale a un testo pubblicato in questi anni dall'associazione "Testimonianza ortodossa". Sono molti i libri che parlano degli arbëreshë (italo-albanesi), ma ben pochi si sforzano di evidenziare l'identità ortodossa negata a questa minoranza etno-linguistica dell'Italia centro-meridionale e della Sicilia. Presentiamo la nostra recensione del testo La storia degli arbëreshë (2011) nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti.
È ora disponibile sul sito una serie di nuove funzioni utili per le ricerche e le condivisioni di documenti:
- Quasi tutte le pagine del sito possono ora essere condivise attraverso i pulsanti in cima e al fondo, via e-mail (cliccando sul quadratino viola) o attraverso una quarantina di social network internazionali e specifici del mondo russo. Per la lista completa dei social network, cliccate sul tondino con il segno "+" al fondo della fila dei simboli.
- Ora ogni voce del blog è apribile come pagina separata (basta cliccare la frase subito prima della notizia, che dice, a seconda della lingua che avete impostato come preferenza: "Apri la notizia del blog / Deschide vestea din blog / Открыть новость блога").
- Ciascuna di queste pagine delle voci del blog è ora raggiunta dalla funzione di ricerca sul sito; in questo modo, si può ricuperare facilmente anche una notizia data da molto tempo, nello stesso modo in cui si può ricuperare un documento a partire dalla ricerca di un nome o di una frase.
12/05/2014
Architettura e iconografia ortodosse come soggetti di pittura
Ogni serio studio di iconologia si preoccupa di sottolineare la differenza fondamentale tra le icone ortodosse e le pitture ordinarie, o quanto meno di mettere in guardia dalle facili commistioni tra i due campi. Cosa succede invece quando un quadro non ha alcuna pretesa di sostituirsi a un’icona o a un luogo sacro, ma si limita a ritrarli secondo i canoni del proprio stile artistico? Possono esistere quadri che in qualche modo riescono a ritrarre l’atmosfera suscitata da un’icona o da una chiesa? Questa è l’affascinante domanda che si pone Andrew Gould in un articolo del blog Orthodox Arts Journal, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
Il blog Fos Ilaron riporta la traduzione di una risposta di padre John Whiteford a una domanda su quando un’immagine di Cristo e dei santi può considerarsi un’icona. Oltre a offrire alcuni consigli su come avere il giusto rispetto per le immagini sacre, l’articolo esamina la questione delle obiezioni alle benedizioni delle icone, fornite da padre Stephen Bigham in un articolo che a suo tempo abbiamo tradotto sul nostro sito. La risposta data ora da padre John Whiteford non è molto diversa da quella che abbiamo dato noi stessi presentando l’articolo di padre Stephen Bigham (si veda la voce del blog del 10 maggio 2013): le benedizioni delle icone fanno parte della pratica della Chiesa, e non desideriamo abolirle, pur lasciando spazio a un dibattito civile e sensato su ciò che può essere più confacente al bene dei cristiani.