Vi presentiamo il resoconto di un'incredibile storia di testimonianza di fede dalla città di Cherkassy: di fronte a un ennesimo sequestro di una chiesa, l'arciprete Evgen Burkatksij, scacciato dalla casa parrocchiale assieme alla moglie a e sette figli (nella foto) annuncia che non se ne andrà, e continuerà a servire la comunità privata del proprio luogo di culto.
25/08/2023
Sacerdote uniate che chiedeva la riconciliazione sospeso dal ministero
Vi presentiamo in traduzione italiana la deprimente notizia della sospensione dal servizio di un sacerdote cattolico orientale di Uzhgorod, padre Roman Kurakh (nella foto), che in una predica ha esortato alla riconciliazione tra russi e ucraini, finendo sotto gli insulti di una giornalista nazionalista nella sua stessa chiesa. Se volete sapere quacosa di più sull'incidente, andatevi a vedere un ottimo commento di Nicolai Lilin sul tema, che sottolinea come gli appelli alla riconciliazione e al perdono non siano altro che il messaggio del Vangelo.
Purtroppo, la diocesi di Padre Roman (che non è neppure parte della Chiesa greco-cattolica ucraina, ma della Chiesa cattolica orientale sui iuris cosiddetta "bizantina", che raggruppa le popolazioni russine della Transcarpazia), che ha sospeso il sacerdote per rischio di strumentalizzazione delle sue parole a fini politici, ha già dimostrato di essere essa stessa sotto un tale livello di strumentalizzazione politica da aver messo in secondo piano le parole stesse di Cristo.
24/08/2023
La Chiesa ortodossa ucraina celebra l'anniversario dell'intronizzazione del metropolita Onufrij (+VIDEO)
La buona notizia: vladyka Onufrij ha potuto celebrare il nono anniversario della sua intronizzazione nella chiesa di sant'Agapito (l'unica rimasta a disposizione degli ortodossi in tutta la Lavra delle Grotte di Kiev), circondato dall'affetto di vescovi, chierici e fedeli, e con gli auguri e le preghiere degli ortodossi di tutto il mondo. Vi presentiamo il resoconto con video delle celebrazioni della festa.
La cattiva notizia: appena quattro giorni dopo l'anniversario della sua intronizzazione, vladyka Onufrij è stato aggiunto alle liste di proscrizione delle persone che non possono risiedere nella Lavra delle Grotte, riservata ora dal regime a "monaci e lavoratori del complesso della Lavra". Vi preghiamo di immaginare una scena in cui una dittatura italiana fanaticamente anti-cattolica vietasse di vivere in Vaticano a tutti i non dipendenti dello stato, e includesse nel divieto anche... il pontefice romano, in quanto tecnicamente non è un "dipendente" del Vaticano. Se riuscite a immaginarvi una simile assurdità, inizierete a farvi un'idea delle prepotenze che il regime ucraino sta facendo ai cristiani ortodossi.
"Si potrebbe andare tutti quanti al Monte Athos...", ma a quanto pare, l'arcivescovo Elpidophoros (al centro nella foto) non è il benvenuto: la sua richiesta di visitare il Monte Santo quest'estate è stata rifiutata. Leggiamo in traduzione italiana il commento di Nick Stamatakis, il coraggioso redattore di Helleniscope, che non risparmia critiche alle deviazioni dall'Ortodossia in atto nei circoli fanarioti.
L'anno scorso vi abbiamo proposto un video con un Kyrie Eleison scritto personalmente dal patriarca Ilia II della Georgia, cantato da Anastasija Gladilina e dal coro maschile del monastero Sretenskij di Mosca.
Oggi vi proponiamo un'altra versione dello stesso canto che va ancora più alla fonte, con una solista e un coro della Chiesa ortodossa georgiana.
21/08/2023
Ecco la Chiesa ortodossa come la vorrebbe il regime di Kiev
Quella che vedete (non stiamo scherzando) è la Veglia della festa della Trasfigurazione alla chiesa della Trapeza nella Lavra delle Grotte di Kiev. La chiesa è una di quelle che sono state sottratte ai fedeli a Capodanno (se ve ne siete già dimenticati, guardate il nostro articolo con video che fa vedere com'era la chiesa in un vero momento di preghiera) e offerte agli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" prona al regime. La chiesa, così come la vedete qui, era stata restaurata e mantenuta con trent'anni di fatica da parte degli ortodossi ucraini del Patriarcato di Mosca. Oggi, i quattro disgraziati (nel senso proprio del termine: "privi di grazia") che vedete nella foto non riusciranno a mantenere operativa neppure la cassetta delle offerte, per cui la chiesa dovrà essere mantenuta (o - come temiamo - trascurata) dal "governo". Ecco un altro modo con cui il regime di Kiev dimostra di essere contrario agli interessi più semplici della popolazione del paese.
Il portavoce del circo degli scismatici, Ivan (in pseudo-Ortodossia "Evstratij") Zorja, ha annunciato che tutto questo parlare di masse di persone è un segno del "mondo russo", di cui la "Chiesa ucraina" sarebbe libera, e quel che conta è la verità (presumibilmente, la verità degli scismatici) e non i numeri. Se la verità di Zorja fosse così evidente, ci sarebbe da chiedersi perché i suoi sgherri continuino a tener fuori dalle loro chiese tutti quegli ortodossi i cui numeri per lui non contano...
20/08/2023
Sui cittadini di seconda classe, o perché le processioni della croce della Chiesa ortodossa ucraina sono vietate
Vi presentiamo un saggio di Konstantin Shemljuk, che testimonia l'ennesima prepotenza e politica di doppi standard dello Stato ucraino: poiché ai pagliacci al potere a Kiev brucia il fatto che la Chiesa ortodossa ucraina riesca ancora a radunare migliaia di persone alle sue celebrazioni pubbliche, ora si stanno privando selettivamente gli ortodossi ucraini del diritto di fare processioni e pellegrinaggi ai luoghi di culto, con campo aperto a ogni genere di vessazioni: allo stesso momento, si rispetta e si incoraggia il diritto alle processioni degli uniati e degli ebrei chassidici.
19/08/2023
Intervista a padre Roman Kunen, ortodosso brasiliano
In una conversazione che vi abbiamo tradotto in italiano, Vladimir Basenkov intervista padre Roman Kunen (nella foto), rettore della parrocchia del Patriarcato di Mosca a Rio de Janeiro. Padre Roman, nativo brasiliano, spiega le difficoltà che hanno i fedeli ortodossi in un enorme paese con pochissime chiese e comunità a loro disposizione.
Eccovi la parte finale della conversazione con Alessandro Gnocchi sulle implicazioni religiose del conflitto in Ucraina, questa volta con un excursus su aspetti della Chiesa russa post-comunista poco conosciuti in Italia e in Occidente in generale:
Continuiamo anche oggi con un paio di studi dedicati alle difficoltà della Chiesa ucraina: il primo è un saggio di Konstantin Shemljuk su una strana lettera proposta da un sito web ucraino, che ha suggerito un appello alle Chiese ortodosse locali per eliminare le tensioni religiose interne. Shemljuk dimostra in breve come il testo della lettera sia solo un modo di dichiarare sottomissione a chi comanda a Kiev. La nostra seconda proposta, un saggio di Jaroslav Nivkin, è una salutare doccia fredda sui facili entusiasmi per l'amicizia tra Stato e Chiesa in Russia, che potrebbe facilmente portare a uno stato di indolenza spirituale verso l'emergere di minacce da parte di altre religioni (la costante tendenza musulmana al predominio tramite conflitto) o di repressioni da parte di un futuro potere statale ostile. Per Nivkin l'aperta persecuzione della Chiesa in Ucraina sembra preferibile, perché lascia i credenti consapevoli e pronti a lottare per la loro fede.
16/08/2023
Il Fanar all'opera contro le Chiese ortodosse locali
Vi presentiamo due studi relativi a eventi recenti che dimostrano la consueta ingerenza sfacciata del Fanar nel mondo ortodosso: nel saggio di Kirill Aleksandrov ritroviamo una conoscenza che abbiamo fatto pochi giorni fa, Theophanes (Koja), e analizziamo perché la sua gaffe di recitare il Credo cattolico durante la sua consacrazione episcopale potrebbe non essere un'ingenua trascuratezza, ma un test sulla disponibilità a compromessi ecumenisti. Nel saggio di Konstantin Shemljuk vediamo invece come il Fanar si stia allineando a diversi tentativi di strappare la Metropolia di Moldova dalla Chiesa russa, offrendola alla Chiesa romena in cambio del riconoscimento degli scismatici ucraini.
Alessandro Gnocchi intervista Antonio Ranzolin, da decenni nostro caro amico e prezioso divulgatore di tematiche teologiche e spirituali. Vi consigliamo caldamente di seguire questo video, che attorno al tema di un viaggio al Monte Athos condensa preziosi insegnamenti di spiritualità ortodossa:
15/08/2023
Procedimento penale aperto contro il metropolita Luka di Zaporozh'e
Le persecuzioni contro i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina hanno raggiunto anche il nostro amico metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol': vi presentiamo il resoconto di questo ulteriore atto di prepotenza.
14/08/2023
Parrocchiani e pellegrini bloccati nella Lavra delle Grotte
L'11 agosto, parrocchiani della Chiesa ortodossa ucraina e pellegrini in visita alla Lavra delle Grotte id Kiev sono stati bloccati in due edifici della Lavra inferiore, con la facoltà di uscire se lo desiderano, ma non di rientrare nella Lavra. Da allora, tutti quelli che hanno optato di restare sono effettivamente prigionieri loro malgrado.
Questa ennesima prepotenza sui fedeli, nemmeno la più cattiva di tutte, giunge a confermare quanto siano state false le dichiarazioni del governo ucraino che la Lavra sarebbe diventata un punto di riferimento culturale aperto a tutti i cittadini.
Come tributo al recentemente defunto metropolita Daniel di Tokyo, vi presentiamo un saggio di padre Georgij Maksimov che esamina il rapporto tra il santo vescovo Nicola del Giappone e il buddhismo da questi studiato fin da quando mise piede nell'Impero del sol levante. L'approccio di san Nicola (garbato ma spietatamente critico sulle verità di fede) è il modello per ogni missione ortodossa.