Sua Beatitudine Ignazio IV, Patriarca di Antiochia e di tutto l'Oriente (al secolo Habib Hazim, nato nel 1921 nel villaggio di Mhardeh presso Hama, in Siria), è deceduto questa mattina all'età di 91 anni nell'ospedale di San Giorgio ad Ashrafieh (Beirut), dove era stato ricoverato ieri per un infarto. Allievo dell'istituto San Sergio di Parigi (dove era stato compagno di corsi di padre Mikhail Osorgin, anch'egli deceduto la scorsa settimana), ha guidato il patriarcato di Antiochia nelle condizioni difficili delle guerre del Medio Oriente, seguendo al tempo stesso in vari paesi un vasto movimento di conversioni di cristiani occidentali alla Chiesa ortodossa. In questi momenti di persecuzione e di martirio in Siria, di ricerca di una difficile stabilità in Libano, e di sforzo per far crescere le missioni ortodosse in Occidente, ai nostri fratelli del Patriarcato di Antiochia vanno il nostro più attento sostegno e le nostre preghiere.
Facendo memoria del Patriarca Ignazio IV, la Chiesa russa ha ancora vivo il ricordo di cosa significhi perdere un patriarca che ha guidato il suo popolo in anni difficili di rinnovamento. Proprio oggi ricorrono i quattro anni dalla morte del Patriarca Alessio II. Il sito Pravoslavie.ru, offre come ricordo una galleria fotografica, della vita di Alessio II, il video della sua ultima intervista, e altre testimonianze dalla pagina di ricordo del Patriarca Alessio.
04/12/2012
Collegamento al sito dell'Università San Tichon di Mosca
Aggiunto tra i collegamenti alle istituzioni accademiche un link alla parte in italiano del sito dell'Università San Tichon, diretta dall'arciprete Vladimir Vorob'ev. L'istituto è nato nel 1992 (nello scorso mese di novembre ha celebrato i 20 anni di attività) per offrire una preparazione teologica ai laici della Chiesa ortodossa russa, e ha sviluppato una notevole rete di contatti internazionali.
03/12/2012
Una domanda sulle onorificenze dei preti ortodossi
Nella sezione "Domande e risposte" dei documenti, presentiamo un'esauriente risposta del nostro confratello, l'arciprete Andrew Phillips, alla domanda sul complesso sistema di onorificenze dei preti della Chiesa ortodossa russa.
Una recente riflessione di un segretario diocesano, l'arciprete Dmitrij Karpenko di Gubkin (Belgorod), ha suscitato in Russia un dibattito sul tema poco noto del fallimento dei matrimoni nelle famiglie sacerdotali. Presentiamo le parole di padre Dmitrij in russo e in italiano nella sezione "Pastorale" dei documenti. La crisi di una famiglia sacerdotale, in particolar modo quando la colpa è del marito, può creare danni enormi alla vita della Chiesa, che resta singolarmente impreparata a gestire tali situazioni. In un paese come l'Italia, dove si può essere facilmente tentati di idealizzare il sacerdozio sposato come la soluzione di così tanti problemi nella Chiesa, è opportuno non chiudere gli occhi di fronte a questi pericoli.
Il 19 novembre di tre anni fa veniva ucciso nella sua chiesa di Mosca il prete missionario padre Daniil Sysoev, responsabile di centinaia di conversioni alla fede ortodossa. Di padre Daniil abbiamo una presentazione in italiano sul blog Santi Ortodossi, e invitiamo i nostri lettori a leggerla.
Nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, presentiamo il testo in russo e in italiano del ricordo di padre Daniil, scritto dal suo confratello e amico, l’arciprete Oleg Stenjaev.
Il nostro confratello, lo Schiarchimandrita Gabriel (Bunge) dell'eremo della Santa Croce (Canton Ticino), già presentato in un altro articolo del nostro sito, è stato alcune settimane fa a Mosca, dove ha rilasciato a Olga Bogdanova un'interessante intervista su diversi aspetti della vita spirituale e del cambiamento della vita nella Russia di oggi. Presentiamo il testo di questa conversazione in russo e in italiano nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti.
01/12/2012
Comunione e infezioni – il parere di un vescovo scienziato
Le obiezioni “igieniste” sulla santa Comunione e le malattie infettive sono un fenomeno ricorrente, che purtroppo si estende anche ai cristiani non ortodossi che sono perplessi dal modo di distribuire la comunione nella Chiesa ortodossa, dimenticandosi che nella maggior parte dei casi i loro stessi antenati si sono comunicati per secoli allo stesso modo. Cerchiamo di rispondere con le parole di un personaggio che ha tutte le carte in regola, sia scientifiche che teologiche, per parlare autorevolmente su questo tema.
Il Metropolita Nicola (Hadjinikolaou) di Mesogaia e Lavreotiki è il fondatore dell’istituto di bioetica di Atene. Laureato a Harvard e al Massachusetts Institute of Technology (astrofisica, ingegneria biomedica, ricerca di laboratorio cardiovascolare), è una figura altamente rispettata sia nell’ambiente ecclesiastico che in quello accademico e scientifico. Nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, presentiamo un estratto in russo e in italiano di una sua lettera del 2009 a proposito delle malattie infettive e dei santi Misteri.
Nel 2012, di fronte ad alcuni casi di persone licenziate per aver portato una croce al collo sul posto di lavoro in paesi dell’Unione Europea, la Chiesa russa si è mobilitata contro queste discriminazioni. Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” il testo di una relazione che cerca di spiegare le ragioni dell’uso della croce battesimale, e il valore giuridico di libertà di espressione di fede che un cristiano ha nell’identificarsi attraverso il proprio simbolo religioso.
Nella sezione "Ortoprassi" dei documenti presentiamo la traduzione in italiano e l’originale in romeno di un articolo apparso esattamente sei anni fa (30 novembre 2006) sul sito Moldova noastră. L’articolo contiene una serie di brevi istruzioni su come fare una buona confessione dei propri peccati. L’autore è un famoso scrittore ecclesiastico del XIX secolo. Padre Rodion Putjatin (1807-1869), arciprete della Cattedrale della Trasfigurazione a Rybinsk, era un predicatore veramente popolare. Le sue prediche erano lette da tutti in Russia, dai contadini ai membri della famiglia reale: le sue opere complete furono ristampate 25 volte prima della rivoluzione, e furono tradotte in altre lingue. Senza violare i canoni della Chiesa, le opere di padre Rodion sono riuscite a creare un nuovo genere di predicazione popolare, e sono valide ancora oggi. Chi si trova oggi all’inizio del digiuno del Natale, alle prese con la necessità di una confessione periodica, potrà valutare quanto le parole di padre Rodion parlano anche al suo cuore.
30/11/2012
"Santi quotidiani" vince il voto popolare in un grande concorso letterario russo
La versione originale russa di Santi quotidiani e altri racconti dell'archimandrita Tikhon (Shevkunov) ha vinto il prestigioso premio letterario russo del "Grande Libro" per il libro più popolare. La cerimonia di premiazione si è svolta martedì 27 novembre a Mosca.
I lettori in Russia sono stati invitati a votare il loro libro preferito tra quattordici finalisti sul sito Bookmate. Ai lettori è stata data la possibilità di accedere liberamente ai testi dei libri sul sito e di leggerli prima di esprimere il loro voto.
C'erano due primi premi offerti dal "Grande Libro", uno determinato da una giuria, l'altro dal voto popolare. La giuria ha scelto Il mio tenente, un romanzo della seconda guerra mondiale di Daniel Graninu, mentre la stragrande maggioranza dei lettori ha scelto il libro di racconti dell'abate del Monastero Sretenskij di Mosca, l'archimandrita Tikhon (Shevkunov).
Questo è il secondo premio di grande prestigio guadagnato da Santi quotidiani nel 2012. Nel mese di settembre, ha vinto il premio del "Libro dell'anno" per la miglior prosa, anche qui con un ampio margine. Il libro è diventato un bestseller a partire dalla sua uscita alla fine del 2011, con oltre un milione di copie vendute. Solo una settimana prima dell'annuncio dei vincitori del "Grande Libro", l'archimandrita Tikhon in una conferenza online ha suscitato ancora più entusiasmo tra i suoi lettori quando ha confessato che è contrario a scrivere un sequel.
30/11/2012
Ringraziamento per gli aiuti alla Chiesa di Grecia
Dal sito del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, riportiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti la versione russa e la traduzione italiana del comunicato del 26 novembre 2012. L'Arcivescovo di Atene Ieronymos ringrazia la Chiesa ortodossa russa per il risultato della campagna di aiuto alle strutture caritative della Chiesa di Grecia, impegnate oggi a sostenere le vittime della crisi economica.
Dopo un blocco di circa un mese, il progetto di costruzione della nuova cattedrale del Patriarcato di Mosca a Parigi (nel complesso che è stato soprannominato "Mosca sulla Senna") riprende il suo percorso, in seguito all'incontro tra i primi ministri Medvedev e Ayrault a Parigi. Presentiamo nella sezione "Geopolitica ortodossa" dei documenti la traduzione italiana dell'articolo di Umberto Bacchi, apparso ieri sul sito di International Business Times UK, insieme ad alcuni nostri commenti editoriali.
Oggi gli ortodossi che seguono il Calendario giuliano ecclesiastico ("Vecchio Calendario") iniziano il digiuno della Natività di Cristo. Per approfondire il senso delle regole e della pratica del digiuno, abbiamo caricato nella sezione "Ortoprassi" dei documenti l'articolo "Il digiuno nella Chiesa ortodossa", nostra traduzione italiana di alcune istruzioni apparse tempo fa sul sito dell'Orthodox Christian Information Center, che ha una buona sezione sul digiuno tra i propri articoli dedicati alla pratica della vita cristiana.
27/11/2012
Un ortodosso italiano a Mosca: Padre Giovanni Guaita
Nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti, riportiamo l'articolo in russo e in italiano dal sito del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, sui festeggiamenti per il cinquantesimo compleanno del nostro confratello, padre Giovanni (Guaita) che pur vivendo stabilmente a Mosca (ecco la pagina di Padre Giovanni nel clero della chiesa dedicata alla Madre di Dio "Gioia di tutti gli afflitti" sulla Bolshaja Ordynka), è molto vicino alle nostre parrocchie e comunità in Italia. Anche da parte nostra un augurio di tutto cuore. Per molti anni! Ad Multos Annos! Многая лета!
L'arciprete Mikhail Osorgin, rettore della chiesa dei santi Costantino ed Elena a Clamart (Francia) e rettore onorario della parrocchia di san Nicola a Roma, è morto sabato 24 novembre 2012, all'età di 83 anni.
Nato nel 1929 da una famiglia di funzionari imperiali (suo padre Georgij era ufficiale della Guardia Imperiale, suo nonno Mikhail fu governatore di Kaluga e Grodno, e in seguito divenne arciprete), crebbe nel mondo dell'emigrazione russa a Parigi e frequentò l'Istituto San Sergio negli anni dei suoi più famosi docenti.
Rettore della parrocchia russa di san Nicola a Roma dal febbraio 1987, ha guidato la parrocchia al rientro nel Patriarcato di Mosca, decisione finalizzata il 26 ottobre 2000. Rientrato stabilmente in Francia, vi ha guidato come decano il clero della Diocesi di Chersoneso. Fino all'ultimo la sua convinzione è stata che il futuro della Chiesa ortodossa russa in Europa dipenda dall'unione di tutti i suoi rami sotto l'omoforio del Patriarca di Mosca. Con la riconciliazione della Chiesa Russa all'Estero e altri episodi recenti, i fatti sembrano avergli dato pienamente ragione.