I membri della delegazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese, giunti a Kiev l'11 maggio in risposta all'appello della Chiesa ortodossa ucraina, hanno ricevuto dal Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose la rassicurazione che "in Ucraina non esiste alcuna persecuzione religiosa":
Naturalmente è un'affermazione a cui non crede nessuno, da entrambi i lati del tavolo delle discussioni, ma è un'ottima occasione per delle foto davvero conciliatorie.
Il 13 maggio la delegazione si è recata a Chernovtsy, dove il nostro amico di lunga data, il metropolita Meletij (Egorenko), ha ricevuto gli ospiti della delegazione, raccontando loro storie di cui vi avevamo già parlato, oltre a resoconti assortiti di quelle persecuzioni religiose che "in Ucraina non esistono":
Per dovere di par condicio, il 17 maggio la delegazione si è recata a Mosca, dove il patriarca Kirill ha ricordato i ripetuti appelli (non dal 2022, ma dal 2014) da lui presentati a diversi organismi internazionali (tra cui lo stesso Consiglio Ecumenico delle Chiese) per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina:
Se per caso non siete stati informati dai nostri media italiani di questi appelli del patriarca di Mosca alla conciliazione, state in guardia: magari è possibile che tali appelli in realtà non esistano... proprio come le persecuzioni religiose in Ucraina.
Il 17 maggio 2023 un gruppo di giovani satanisti (nella foto) ha tenuto una cerimonia blasfema davanti alle mura della Lavra delle Grotte di Kiev. Nell'analisi di Konstantin Shemljuk, vediamo alcuni dettagli di questa manifestazione e consideriamo gli inquietanti paralleli con le processioni blasfeme fatte dai bolscevichi 100 anni fa.
18/05/2023
Due giorni, due presidenti, due icone: attitudini a confronto
Mosca, 15 maggio 2023: il presidente Putin (un cristiano ortodosso) decreta dopo oltre 100 anni la restituzione alla Chiesa dell'icona miracolosa della Trinità di Rublev. Dopo un anno di esposizione alla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, l'icona ritornerà su base permanente alla Lavra della santa Trinità e di san Sergio, da dove era stata sequestrata nel 1920 dai bolscevichi.
Roma, 16 maggio 2023: il presidente Zelenskij (un ebreo ateo) presenta a papa Francesco una parodia di un'icona della Madre di Dio Odighitria, con un vuoto nero al posto del bambino Gesù. L'immagine, nelle intenzioni del suo pittore Oleksij Revika, dovrebbe richiamare le perdite dei bambini dell'Ucraina in seguito all'aggressione russa dello scorso anno. Ovviamente, menzionare le perdite dei bambini del Donbass in seguito all'aggressione ucraina degli otto anni precedenti non sarebbe bon ton, per cui non vi faremo alcun riferimento. Ci limitiamo a invitarvi a confrontare le relative attitudini nei confronti delle immagini sacre.
L'incoronazione di re Carlo III d'Inghilterra ha suscitato reazioni diverse, e talora contrastanti, tra i credenti di diverse fedi. Il nostro amico George Michalopulos ci offre un punto di vista ortodosso sull'evento e sul suo significato nella visione cristiana della storia.
16/05/2023
Gli ortodossi ucraini continuano a pregare all'aperto
Con le loro chiese prese in ostaggio dai predoni fanarioti, gli ortodossi ucraini continuano a celebrare le loro funzioni, ma sono costretti a riunirsi all'aperto. Le due immagini che seguono vengono da Bojarka (il luogo del sequestro operato da Vasyl Lilo, il "pellegrino al Monte Athos" di cui vi abbiamo fatto cenno lo scorso 9 maggio) e da Ivankov presso Borispol.
15/05/2023
Le autorità ucraine sostengono una "chiesa" che non esiste
Il vescovo serbo Irinej di Bačka (nella foto) ha rilasciato un'intervista in cui stigmatizza gli scismatici ucraini come organizzazione illegale e, dal punto di vista ecclesiale, del tutto inesistente.
14/05/2023
Una mano tesa agli ortodossi ucraini dal Consiglio Ecumenico delle Chiese
Il Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC) ha preso a cuore la sofferenza della Chiesa ortodossa ucraina, inviando a Kiev una delegazione di alto livello per sostenere gli ortodossi contro quelle che ormai sono considerate sistematiche violazioni da parte dello stato ucraino.
La delegazione del CEC comprende il pastore presbiteriano Jerry Pillay, segretario generale del Consiglio, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, l'arcivescovo armeno Vicken Aykazian, l'esperto di pacificazione internazionale Peter Prove e il direttore per le relazioni ecumeniche Vasile-Octavian Mihoc.
L'11 maggio 2023 la delegazione, arrivata a Kiev dalla Svizzera, ha partecipato alla veglia di preghiera presso la Lavra delle Grotte, presieduta dal metropolita Varsonofij di Vinnitsa.
Il libro che vedete in questa immagine, Preghiere quotidiane per i cristiani ortodossi, è stato recentemente compilato e pubblicato in lingua malgascia (la lingua del Madagascar e delle isole Comore) con l'aiuto dell'Esarcato d'Africa della Chiesa ortodossa russa.
L'Africa ha centinaia di lingue parlate da popolazioni numerose, e lo sforzo del nuovo Esarcato sta già portando la predicazione ortodossa alla comprensione di milioni di persone di diversi gruppi etnici africani.
Le due foto che avete visto qui sopra provengono dalle chiese di Khmelnitskyj: la prima è il quadro di una consueta liturgia domenicale poco prima degli espropri forzati dei luoghi di culto; la seconda è una "solenne" liturgia pontificale dopo un esproprio da parte dei predoni della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Se i discorsi di giustizia e di libertà religiosa sono inutili con chi ha occhi, orecchie e cuore foderati di salo, forse potrebbe fare breccia una banale ma importante domandina economica: le chiese che ormai si trovano nelle condizioni della seconda foto... chi le manterrà?
Il nostro Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia si è arricchito di una decina di nuove immagini. A voi il compito di trovare le novità, mentre vi preghiamo di segnalarci eventuali iconostasi di cui non abbiamo ancora fatto cenno.
Vi presentiamo in traduzione italiana un estratto del libro di storia dell'Europa precristiana e cristianadell'arciprete Vladislav Tsypin, dedicato a un'eresia medioevale che ebbe molta diffusione in Europa orientale e occidentale, e che ha influenzato diversi movimenti di pensiero moderni.
09/05/2023
Un'altra figuraccia per l'Ucraina e per il Monte Athos
Il personaggio che vedete nelle due immagini qui sopra si chiama Vasyl Lilo, e si presenta come "prete" dell'associazione a delinquere che si presenta come "Chiesa ortodossa dell'Ucraina".
Nella foto a sinistra, Lilo sta guidando la banda di predoni che sabato 6 maggio 2023 si sono impadroniti con la forza (e nell'indifferenza omertosa della polizia locale) della chiesa ortodossa di san Michele a Bojarka, nella regione di Kiev.
Nella foto a destra, Lilo (non un suo gemello, non una sua controfigura, non un sosia, ma proprio lo stesso criminale) è al Monte Athos, accanto all'archimandrita Alexios, igumeno del monastero Xenophontos. La foto non è di un anno prima, né di un mese prima, ma del giorno prima del rientro a Kiev di Lilo, che appena tornato a casa ha subito mostrato i frutti spirituali del suo pellegrinaggio athonita in un sequestro criminale.
Vi presentiamo una video-intervista insolita: il nostro amico Tudor Petcu, che di solito ci fa domande sui nostri cammini spirituali, ha deciso di ribaltare il ruolo e di parlarci della sua ricerca personale, con interessanti osservazioni su come il contatto con l'Ortodossia nei paesi occidentali abbia aiutato anche il suo cammino.
07/05/2023
Le domande di Aslan, ovvero come le cronache di Narnia ci insegnano il pentimento
Partendo dalle risposte di Aslan, il grande leone mitologico (e cristgologico) del ciclo di Narnia, ai ragazzi protagonisti delle storie, una madre ortodossa russa ci offre la sua esperienza del valore delle opere di C.S. Lewis nel favorire la giusta attitudine nella nostra preghiera.
06/05/2023
Espulsione della Chiesa dalla Lavra: sorprendenti parallelismi con il ventesimo secolo comunista
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di Vasilij Poljakov, che non è certo il primo tentativo (né in assoluto né nella serie di documenti che vi abbiamo presentato finora) di tracciare un parallelo tra i comportamenti a Kiev dei rivoluzionari bolscevichi di un secolo fa, e dei rivoluzionari maidanisti di oggi. Vediamo nell'articolo come la Lavra fu espropriata, nazionalizzata, messa a 'servizio del popolo' in un modo del tutto inadeguato e praticamente suicida. L'unica differenza è che ancora possiamo (e dovremmo) cercare di fermare questo scempio nel caso a noi contemporaneo.