Proprio così, avete letto bene: "Una vita nel giorno", e non "Un giorno nella vita", come avreste immaginato. Non si tratta di un errore di copiatura o di traduzione: l'effetto iperbolico è proprio voluto da padre Andrew Phillips, che ci insegna come un normale giorno (feriale) di un prete ortodosso può compendiare un'intera vita, se vissuto con la dovuta intensità. Proviamo a seguire questo giorno in traduzione italiana nella sezione "Pastorale" dei nostri documenti.
11/11/2020
Solo alcuni primati ma non i Sinodi delle Chiese sostengono il Tomos
L’arcivescovo Leonid (Gorbachev, nella foto) di Vladikavkaz ci offre una spiegazione sul perché i recenti riconoscimenti primaziali degli scismatici ucraini, anche se tristi e dolorosi, non preoccupano più di tanto la Chiesa russa: infatti, sono decisioni personali di singoli primati sottoposti a pressioni, e non decisioni sinodali che impegnano l’intero corpo delle Chiese da questi presiedute: questa è ecclesiologia ortodossa pura e semplice.
Da due notizie recenti vediamo come si possono mantenere rapporti di equità (se non sempre buone relazioni) tra Chiese ortodosse che si sostengono e che non si sostengono a vicenda:
A) Il Patriarcato di Mosca sa di poter contare sulla lealtà del Patriarcato di Antiochia, e un esempio è la recente visita in Libano del metropolita Varsonofij (Stoljar, nella foto a sinistra) di Vinnitsa, che ha consegnato aiuti (la Chiesa ucraina è perseguitata e maltrattata, ma i disastri del Libano dopo la tragica esplosione del 4 agosto a Beirut sono un’emergenza ancor più importante), e ha raccolto l’indignazione dei vescovi antiocheni per l’interferenza del patriarca Bartolomeo in Ucraina.
B) A differenza dei vescovi antiocheni, il patriarca Theodoros di Alessandria ha fatto un voltafaccia dalla lealtà verso la Chiesa ucraina alla lealtà verso gli scismatici, e questo ha causato altrettanta indignazione tra i suoi chierici, tra i quali oltre un centinaio ha già chiesto di passare sotto Mosca; tuttavia, la richiesta è stata frenata, perché creare una doppia giurisdizione nel territorio canonico di un’altra Chiesa ortodossa (anche per ragioni di giusta indignazione) sarebbe contrario ai canoni, e farebbe scendere Mosca allo stesso livello a cui si è abbassato il Fanar.
09/11/2020
“Voi sostenete dei bestemmiatori rivestiti di paramenti sacerdotali”
Nel mese di dicembre 2019, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh’e aveva scritto una severa lettera all’arcivescovo Chrysostomos di Cipro, in cui deprecava la sua politica “cerchiobottista” di fronte alla crisi ucraina. Sempre contenti di potervi offrire i documenti più autentici e profetici dell’Ortodossia contemporanea, a suo tempo vi abbiamo presentato quella lettera sul nostro sito. Ora che l’arcivescovo Chrysostomos si è liberato della politica dei colpi simultanei al cerchio e alla botte, e ha deciso di abbracciare lo scisma senza riserve, non poteva mancare un appunto, in toni egualmente profetici, da parte del metropolita Luka. Sempre al servizio della verità e della vostra comprensione degli eventi, vi presentiamo ora il testo della lettera più recente.
08/11/2020
Roma chiama, Costantinopoli risponde. L’inquietante dialogo
Ringraziamo il blog Ricognizioni per aver apprezzato e voluto commentare e ripubblicare la recente analisi di Konstantin Shemljuk, che abbiamo presentato sul nostro sito il 29 ottobre. Ci fa piacere che questo tema sia stato ritenuto importante da una voce non diretta principalmente a un pubblico di cristiani ortodossi, ma molto attenta a scrutare i risvolti inquietanti dell'attualità religiosa.
07/11/2020
Le azioni del Fanar e la postmodernità: tutto combacia
Quando si inizia ad abdicare alla verità e al buon senso a favore dei propri interessi, il processo di degradazione nichilista che ne consegue non può che portare al caos e all’autodistruzione. Nell’analisi di Kirill Aleksandrov, che vi presentiamo in traduzione italiana, ripercorriamo le tappe della caduta di un faro dell’Ortodossia (un fanale, di nome e di fatto) nelle tenebre della dissoluzione postmoderna della verità.
06/11/2020
Domande dalla corrispondenza recente (ottobre 2020)
Eccovi le ultime risposte di padre Andrew Phillips ai suoi corrispondenti sul Covid, sul defunto metropolita Amfilohije, sulla crisi di Cipro, sull’interesse per la Chiesa ortodossa tra i cattolici conservatori, sui crimini verso la Chiesa ortodossa e sulla crescita di un’Ortodossia occidentale.
05/11/2020
L'icona della madre di Dio di Kazan' e l'unità nazionale
Madre Cornelia (Rees), monaca ortodossa americana che vive a Mosca, riesce facilmente a vedere sottili analogie tra il suo paese d’origine e il suo paese d’adozione: riflettendo sulle polarizzazioni che dividono la società americana a un grado allarmante in questi giorni elettorali, nota come il giorno delle elezioni americane coincida in Russia con una festività che richiama in modo molto speciale all’unità nazionale. Vi presentiamo in traduzione italiana le riflessioni di madre Cornelia.
04/11/2020
L'arcivescovo Juraj ricorda gli ortodossi italiani
La scorsa domenica, l'arcivescovo Juraj (Giorgio) di Michalovce e Košice della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia ha celebrato una Divina Liturgia molto significativa per gli ortodossi in Italia.
La celebrazione è avvenuta nella cattedrale ortodossa della città di Košice, in Slovacchia orientale, e si è dovuta tenere a porte chiuse (la Slovacchia è uno dei paesi più restrittivi del culto nei tempi del Covid); parti della Liturgia sono state in greco, in latino e in italiano, e come potete ascoltare nella registrazione disponibile alla pagina https://www.youtube.com/watch?v=O2OpehyhrWI, al minuto 38:29 è incluso un saluto agli ortodossi italiani, per il quale ringraziamo sua Eminenza di tutto cuore.
Il 2 novembre 2020, all'età di 85 anni, si è addormentato nel Signore sua Eminenza Maximos (Aghiorgoussis, nella foto), metropolita emerito di Pittsburgh negli USA.
Nato il 5 marzo 1935 da una famiglia sacerdotale dell'isola di Chios, aveva studiato teologia a Roma e a Louvain in Belgio e per un certo tempo a metà degli anni '60 era stato il rettore della chiesa greco-ortodossa di sant'Andrea a Roma.
Dal 1979 al 2011 ha retto la diocesi greco-ortodossa di Pittsburgh, dando un particolare impulso alla vita monastica e alle missioni estere. Fu sotto la sua cura che padre Daniel Byantoro avviò la missione ortodossa indonesiana.
Con lui l'Ortodossia greca perde, oltre che uno dei rari vescovi che conoscevano l'italiano, uno degli ancor più rari vescovi capaci di fare missione senza chiudersi nel mondo greco e senza cannibalizzare i fedeli di altre Chiese ortodosse.
Αιώνια η μνήμη! Eterna memoria!
03/11/2020
La Chiesa ortodossa ostacola il nuovo ordine mondiale
Come tributo al recentemente scomparso metropolita Amfilohije del Montenegro (nella foto), il portale Orthochristian.com ha ripubblicato l’intervista fatta al metropolita dallo ieromonaco Ignatij (Shestakov) del monastero Sretenskij nell’anno 2015, e ancora straordinariamente attuale, anche se alcuni protagonisti del dramma (per esempio, l’anti-patriarca Filaret) sono passati oggi in secondo piano. Vi presentiamo l’intervista in traduzione italiana, in memoria di un vero difensore della fede ortodossa in molti paesi, incluso il nostro.
Vi presentiamo due approfondimenti del nuovo scenario che si è aperto nella crisi ucraina con il voltafaccia dell’arcivescovo Chrysostomos di Cipro: un’analisi di Konstantin Shemljuk sulle ragioni per il riconoscimento degli scismatici da parte del primate della Chiesa di Cipro, e un resoconto di Jaroslav Nivkin sul percorso evolutivo (o più prosaicamente, sul tradimento) compiuto dall’arcivescovo.
01/11/2020
È un peccato portare a battezzare un bambino all'insaputa del padre?
Nei matrimoni misti con un coniuge ortodosso, in Italia, nella stragrande maggioranza dei casi il coniuge ortodosso è la madre. Quando ci sono dei disaccordi sul battesimo dei figli, spesso la madre cerca la Chiesa non come via di salvezza, ma come alleata nel perseguimento dei propri capricci. Purtroppo, nel fare così, la madre viola uno dei principali comandamenti del matrimonio cristiano: la facoltà del marito di avere l’ultima parola nelle decisioni familiari (il riferimento, che è letto in ogni matrimonio ortodosso, è Efesini 5). Questo non solo non offre al figlio una crescita ideale nella fede, ma spesso allontana il marito dall’essere un potenziale nuovo cristiano ortodosso. Leggete in traduzione italiana la risposta di padre Roman Posypkin e il relativo commento editoriale per una serie di illuminanti considerazioni in proposito.
Al mattino del 30 ottobre 2020, sua Eminenza il metropolita Amfilohije (al secolo Risto Radović, nella foto) del Montenegro e del Litorale si è addormentato nel Signore, dopo avere ricevuto i santi misteri, presso la clinica pneumologia di Podgorica. Aveva 82 anni, e oltre alla carica di metropolita del Montenegro, era stato anche locum tenens patriarcale della Chiesa ortodossa serba durante la malattia e dopo il decesso del patriarca Pavle. La causa della morte è stata una complicazione polmonare collegata al Covid, anche se il metropolita, risultato positivo agli inizi di ottobre, era ormai da diversi giorni libero dal virus.
Vladika Amfilohije era molto legato al nostro paese: aveva studiato presso il Pontificio Istituto Orientale, conosceva bene l’italiano ed era un esempio di come si può vivere serenamente presso il cuore del mondo cattolico romano senza svendere la propria fede ortodossa. Noi lo abbiamo incontrato in diverse occasioni, ma quella che rimarrà più profondamente nella nostra memoria è la visita fatta al monastero di Cetinje nel 2003, quando volle che celebrassimo la Divina Liturgia in italiano nella cappella della sua sede metropolitana, presso le reliquie di san Pietro di Cetinje e sotto la sua attenta supervisione. L’Ortodossia in Italia perde con lui un grande amico e difensore.
La Chiesa ortodossa non sente il bisogno di produrre continui documenti ufficiali sulle cose più ovvie, e una di queste cose ovvie (ai primi cristiani come agli ortodossi di oggi) è che l’aborto è pari all’omicidio. Tuttavia, è necessario avere risposte adeguate alle molte insidiose argomentazioni dei sostenitori dell’aborto. Eccovi in traduzione italiana una lista di queste risposte, originariamente pensate per la scena americana (in cui questo dibattito è più acceso che mai), ma in massima parte adattabili anche alla situazione italiana. Leggiamole, impariamo a farle nostre e discutiamone, soprattutto con gli adolescenti e i giovani adulti.