Padre Andrew Phillips ci spiega alcuni tratti distintivi dell’identità della Chiesa ortodossa russa al di fuori della Russia (ROCOR), che costituiscono importanti lezioni per le nostre parrocchie ortodosse in Italia, in un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Il mese scorso vi abbiamo presentato un resoconto della vita ortodossa in Irlanda attraverso l’incontro del nostro amico Sergej Mudrov con padre Nikolaj Evseev di Drogheda. Questa volta vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista che Sergej ha fatto a padre Mikhail Nasonov, rettore della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Dublino.
19/10/2017
A partire dagli yogurt continuano le polemiche sul laicismo forzato
Abbiamo già presentato nel marzo 2017 una notizia riguardante fornitori di supermercati che presentano confezioni di yogurt greco con immagini “taroccate” di chiese ortodosse, da cui sono state cancellate le croci con interventi di Photoshop.
Le polemiche hanno toccato la catena tedesca LIDL, che ha ripetuto gli interventi degli altri rivenditori presentando un’intera linea di prodotti greci con le immagini offensive delle chiese senza croci.
Le scuse della LIDL richiamano immediatamente il detto “peggio la toppa del buco”: nelle parole del portavoce della catena, “Noi evitiamo l'uso di simboli religiosi perché non vogliamo escludere credenze religiose (…) Siamo un'azienda che rispetta la diversità e questo è ciò che spiega il design di questo imballaggio (…) La nostra intenzione non è mai stata di turbare, evitiamo l'uso di simboli religiosi sui nostri imballaggi per mantenere la neutralità in tutte le religioni, e se è stato percepito diversamente, ci scusiamo con coloro che potrebbero essere stati turbati”. Evidentemente, non sono ancora arrivati al principio di buon senso che per evitare l’uso di simboli religiosi sarebbe meglio non farsi pubblicità a forza di immagini di chiese…
Per dimostrare di aver capito l’idea di fondo della neutralità religiosa, e per non farsi mancare critiche anche in casa nostra, una più recente campagna pubblicitaria della LIDL ha presentato una foto senza croci di una chiesa cattolica in Italia (la parrocchia di sant’Antonio Abate a Dolceacqua), provocando le ire dell’amministrazione comunale:
Ora che il clero in Grecia sta invitando i fedeli a boicottare le compagnie colpevoli dello sfregio (inclusa la catena francese Carrefour e quella greca Mevgal), una voce di buon senso è giunta dalla metropolia di Thira, a cui appartengono le cupole greco-ortodosse “amputate” nelle pubblicità:
Poiché la metropolia non è una devota della teoria del carattere "multiculturale" dei monumenti, chiarifichiamo che la contraffazione nella rappresentazione fotografica di una chiesa non può essere tollerata per motivi di opportunità politica o commerciale. Al contrario, tradisce una mancanza di rispetto per l'integrità e la santità dei monumenti, e, purtroppo, una mancanza di istruzione.
Il nostro confratello padre Eugenio Miosi (nella foto) ci ha fatto avere una piccola ma significativa testimonianza di fede e di attività pastorale dalla Calabria. A Soverato, presso Catanzaro, è attiva una comunità che si sta dando molto da fare, nonostante le manchi un locale di culto dedicato. Vedendo questa devozione, tutti noi che viviamo in luoghi con risorse ben maggiori dobbiamo essere consapevoli che il Signore ci chiederà molto di più. Speriamo che i nostri fratelli in Calabria ci possano dare il coraggio necessario a non abbandonare mai il servizio a Dio nella Chiesa.
Dopo avere segnalato un articolo sui paramenti, passiamo a dare una risposta alla domanda: perché nella Chiesa russa i seminaristi portano una tonaca? Padre John Whiteford usa questo pretesto per farci una piccola lezione, che presentiamo in traduzione italiana, sulla storia dell’educazione dei candidati agli ordini sacri e per sottolineare alcune differenze tra il mondo russo e quello greco.
16/10/2017
Un prete russo spiega perché gli occidentali si stanno convertendo al cristianesimo ortodosso
Vi presentiamo il video di una delle lezioni dell'arciprete Andrej Tkachev (nella foto) con la nostra trascrizione in italiano. Padre Andrej analizza il fenomeno delle conversioni all’Ortodossia di persone famose oppure ordinarie, in situazioni tranquille o pericolose, ma sempre interessanti.
15/10/2017
I paramenti moderni del clero russo – un prodotto d'alta tecnologia
Vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti un articolo di Interfax-Religion che ci spiega in russo e in italiano alcuni dettagli sulla preparazione di quei paramenti sacerdotali russi che possiamo ammirare nelle nostre parrocchie in Italia.
Per i lettori del nostro sito che abitano a Torino o nelle vicinanze, segnaliamo una mostra di icone a cui la nostra parrocchia dà il suo patrocinio.
Fino a domenica 5 novembre, Paola Meliga ci aspetta nella sua galleria d'arte in Via Maria Vittoria 46/d (accanto a Piazza Vittorio Veneto), per ammirare oltre una trentina di icone (in maggioranza russe, e alcune greche) su tavola e a bassorilievo in ottone, raccolte da un collezionista privato nel corso degli ultimi decenni.
Potete trovare qui e qui ulteriori informazioni sulla mostra.
Padre Andrew Phillips ci segnala un articolo di blog che abbiamo tradotto in italiano, e che descrive il fenomeno storico del giogo normanno in Inghilterra come una tipologia di società ancora ben presente in tante istanze odierne.
Abbiamo già affrontato, nel maggio del 2013, la questione delle preghiere sacerdotali alla Liturgia, e il dilemma se queste preghiere vadano recitate in segreto o ad alta voce, riportando il parere dello ieromonaco Petru (Pruteanu) in materia. Oggi aggiungiamo la nostra traduzione italiana di una risposta di padre John Whiteford, egualmente ben studiata anche se meno possibilista riguardo alla pratica contemporanea delle preghiere ad alta voce.
Come tanti parroci ortodossi dalla lunga esperienza, anche padre Andrew Phillips ha sentito e potrebbe raccontare molte storie meno che edificanti. In un suo saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Etica” dei documenti, possiamo scoprire i motivi per non lasciarsi andare alla voglia di denunciare persone e comportamenti, a meno che il silenzio non possa recare un grave danno alla Chiesa.
Nel corso dei suoi colloqui con i filosofi ortodossi dell’Occidente, il nostro amico Tudor Petcu ha intervistato il filosofo belga Jean-Claude Polet (nella foto), professore emerito di letteratura alle facoltà di filosofia e lettere dell'Università Cattolica di Louvain e alle facoltà universitarie di Notre Dame de la Paix di Namur. Vi presentiamo la nostra traduzione italiana di questa intervista molto dettagliata e approfondita.
Pravmir, 28 settembre 2017 - Una chiesa ortodossa sarà costruita nel territorio dell'ambasciata russa in Afghanistan nel 2018, scrive il giornale Izvestia facendo riferimento a fonti in ambienti diplomatici.
Secondo il giornale, organizzazioni veterane di soldati che hanno combattuto in Afghanistan e altri sponsor parteciperanno alla costruzione. L'agenzia federale Rossotrudnichestvo sosterrà il progetto.
"Dobbiamo coordinare questa questione con i funzionari della chiesa e con altre istituzioni. Questa buona iniziativa sembra piuttosto realizzabile", ha dichiarato Vjacheslav Nekrasov, rappresentante di Rossotrudnichestvo in Afghanistan.
La chiesa sarà costruita in pino siberiano. Oggi c'è solo una piccola chiesa domestica nell'ambasciata.
L'unica cosa che può interrompere il processo di costruzione è la situazione militare in Afghanistan, dicono le fonti di Rossotrudnichestvo, aggiungere che saranno anche prese in considerazione "le peculiarità di un paese musulmano".
Di fronte a un esplicito comandamento di Cristo di non giurare (nel capitolo 5 di Matteo), padre John Whiteford ci spiega perché l’istituzione del giuramento sia ancora presente nella Chiesa ortodossa (e anche in quella cattolica romana e tra la maggioranza dei protestanti), in un saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Domande e Risposte” dei documenti.