Una cosa che neanche il più virulento anti-russo potrà negare, è che a Mosca sanno bene cosa sia una persecuzione contro la Chiesa. Perciò, di fronte alla colossale porcata della legge 8371 del regime ucraino, la Chiesa russa ha molto da dire. Eccovi due documenti: il primo è la reazione alla vera e propria codardia del Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose, che si è piegato a condannare in una diretta con Zelenskij la Chiesa ortodossa ucraina, che è membro del Consiglio e non aveva neppure voce in una riunione di un organo che dovrebbe agire per "consenso" dei suoi membri. Il secondo documento viene dal Santo Sinodo del Patriarcato di Mosca, che non ha paura di affermare nella sua dichiarazione ufficiale che oggi l'Ucraina sta superando l'Unione Sovietica in termini di persecuzione religiosa.
23/08/2024
La messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina da due prospettive differenti
Di fronte a una delle leggi-porcata più colossali che si possano vedere in una vita intera, è difficile capirne gli effetti. Iniziamo a studiare le conseguenze della legge 8371 dal punto di vista delle sue vittime: il saggio di Vasilij Mozhevelnyj che spiega le conseguenze politiche, materiali e sacre di questo atto suicida, e il saggio di George Michalopulos su ciò che hanno da pagare ora quelli che restano fedeli a Cristo e alla sua Chiesa, e su ciò che avranno da pagare in seguito quelli che si macchiano del sangue di cristiani innocenti.
23/08/2024
Il miglior consiglio dietetico: una preghiera prima e dopo i pasti
A coronamento della nostra sezione sulla cucina da digiuno ortodossa, vi presentiamo una spiegazione delle preghiere a tavola nella tradizione cristiana ortodossa. Ci teniamo a mangiar bene e a farvi mangiar bene, ma è sempre importante tenere a mente le dimensioni e le motivazioni più profonde del nostro nutrimento.
22/08/2024
I rapporti tra il Fanar e la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sull'orlo del collasso
Con la recente approvazione, il 20 agosto, dell'infame legge 8371 che dovrebbe mettere al bando, nello spazio di 9 mesi, la Chiesa ortodossa canonica del paese, potrebbe sembrare che il Patriarcato di Costantinopoli e gli scismatici ucraini abbiano ora campo libero per un'azione comune, e invece sembra avvenire l'esatto contrario: in un editoriale dell'Unione dei giornalisti ortodossi si esaminano tutte le tensioni che dividono il Fanar dalla sua creatura "autocefala" in Ucraina.
21/08/2024
Aiuti dalla Chiesa russa ai civili della regione di Kursk
Eccovi una notizia che non vedrete riportare dai media italiani: la Chiesa ortodossa russa, con benedizione del patriarca Kirill, ha avviato una raccolta di fondi per gli sfollati interni e i civili feriti della regione di Kursk.
Mentre facciamo a tutti i nostri più cari auguri per la festa della Trasfigurazione, abbiamo anche altre due belle novità da condividere:
1) Stiamo riprendendo le funzionalità del sito. Forse non è una gran cosa, ma sarà gradita a tanti nostri lettori. Andatevi a rivedere le ultime due settimane di novità e di documenti, dove abbiamo potuto offrire alcune integrazioni di un certo interesse.
2) Il mondo ortodosso sta letteralmente inondando di auguri il metropolita Onufrij per il decimo anniversario della sua intronizzazione a metropolita di Kiev, dieci anni passati in uno stato continuo di persecuzione. Ci commuove il suo ringraziamento a tutti i fedeli che lo hanno sostenuto in questi anni difficili, e ci uniamo in preghiera al suo augurio: "Il Signore ci dia coraggio e forza per il futuro, affinché la nostra forza non sia nelle armi o nel denaro, ma in Dio".
19/08/2024
La via verso lo scisma - Parte 2: Le false unioni ecumeniche
Dopo il recente appello del capo della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Epifanij Dumenko a unificare la sua struttura con la Chiesa ortodossa canonica, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e ha espresso l'opinione dei fedeli in un discorso che vi presentiamo in traduzione italiana.
17/08/2024
Chiusa ancora un'altra chiesa nel paese in cui "non ci sono chiese chiuse"
Il 13 agosto 2024, una delegazione di funzionari ucraini e rappresentanti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", in visita al Fanar, ha informato il patriarca Bartolomeo che in Ucraina non ci sono chiese chiuse. Per coronare questa colossale ipocrisia, lo stesso 13 agosto sono stati messi i sigilli di chiusura a un'altra chiesa, quella della Fonte di Vita nella Lavra inferiore di Kiev, uno degli ultimi due luoghi di culto che restavano a disposizione della Chiesa ortodossa ucraina in tutta la Lavra.
Nella riflessione di George Michalopulos sulla situazione dell'Ortodossia negli Stati Uniti, che oggi vi abbiamo tradotto in italiano, la risposta a cui accenna il titolo è quella alla domanda: "La dirigenza dell'arcidiocesi greca d'America imparerà mai a smetterla di essere così imbarazzante?" L'amara risposta negativa viene dalla costatazione che la gerarchia greca d'America è interamente assorbita dalla convenienza politica, a detrimento dei propri fedeli... e della propria stessa fede.
15/08/2024
Le condizioni di detenzione del metropolita Arsenij si avvicinano alla tortura
Il processo al metropolita Arsenij (Jakovenko), abate della Lavra di Svjatogorsk, può essere definito una farsa per la natura delle accuse, ma non c'è nulla di ridicolo sulle condizioni di detenzione dell'imputato, costretto a 16 ore al giorno di spostamenti carcerari, con meno di 4 ore di sonno in due giorni di processo. Questo trattamento, per di più su un imputato anziano, è considerato tortura in qualsiasi paese civile del mondo.
A Roma, nella notte tra il 13 e il 14 agosto 2024 si è addormentato nel Signore il pastore Paolo Ricca (nella foto), teologo valdese, docente di storia della Chiesa e figura di spicco nel dialogo ecumenico in Italia. Abbiamo incontrato più volte Paolo Ricca, con il quale il nostro dialogo non è sempre stato liscio come l'olio (le nostre idee di ospitalità liturgica e di accesso alla comunione erano apertamente antitetiche), ma è sempre stato caratterizzato dalla sua impeccabile cortesia e umanità. Il suo esempio ci mancherà.
Che il Signore gli conceda la pace e una gloriosa risurrezione!
14/08/2024
Tradotto in swahili il ciclo completo delle officiature ortodosse
Alcuni mesi fa vi abbiamo presentato l'intervista all'archimandrita Zacharias (Mulingwa, al centro nella foto), che dalla Tanzania è passato a studiare all'Accademia teologica di San Pietroburgo. Ora padre Zacharias, con la benedizione dell'esarca patriarcale d'Africa, il metropolita Konstantin di Zarajsk, ha tradotto i servizi quotidiani in swahili, e li ha pubblicati sotto forma di libri a Kursk.
Durante le vacanze estive, padre Zacharias ha visitato la Tanzania e ha consegnato copie dei libri di servizio: per la prima volta, chierici e parrocchiani delle parrocchie dell'Esarcato patriarcale in Tanzania hanno l'opportunità di svolgere il ciclo quotidiano dei servizi ortodossi nella loro principale lingua madre.
13/08/2024
Konstantin Bondarenko nomina i principali persecutori dell'Ortodossia in Ucraina
L'analista politico e storico Konstantin Bondarenko (nella foto) ha nominato sul suo canale Telegram i tre principali oppositori della Chiesa ortodossa ucraina: la triade Elenskij-Zelenskij-Vselenskij. In questo gioco di parole, intraducibile in italiano, il primo dei tre è "l'esperto di religioni" Viktor Elenskij, il secondo è il presidente ucraino, il terzo è il patriarca Bartolomeo ("Vselenskij" è la versione slava di "Ecumenico"). I tre, secondo Bondarenko, sono le principali menti e attuatori della legge anti-ecclesiastica volta a mettere al bando la Chiesa ortodossa ucraina. Secondo Bondarenko, come risultato di questa persecuzione, "Zelenskij stesso sarà in ultima analisi il principale perdente", mentre in caso di messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina, la disobbedienza civile sarà l'unica opzione rimasta ai fedeli.
Vi presentiamo un interessante racconto di un membro di un team di pronto soccorso che si è trovato ad assistere un prete anziano nei suoi ultimi minuti di vita. Dalla particolarità dell'atteggiamento del morente possiamo trarre alcune lezioni importanti per il nostro stesso rapporto con la vita e con la fede.