Per due volte, durante i momenti culminanti della caduta e della redenzione, un albero di fico assume un ruolo prominente (per la verità, il racconto della caduta ne nomina solo le foglie, ma è logico dedurre – come fece la più antica esegesi – che le foglie provenissero dallo stesso albero del frutto proibito). Vi presentiamo un breve saggio che analizza questi due episodi, e offre un’interpretazione cristiana ortodossa di un gesto di Gesù che pochi sanno spiegare.
10/12/2020
Intervista al metropolita Ilarion sulle pretese papiste di Costantinopoli
Il metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) di Volokolamsk ha rilasciato un’intervista a RIA-Novosti, che vi presentiamo in russo e in italiano. Le sue considerazioni ci sono note, ma hanno una particolare autorevolezza dovuta al suo ruolo di membro del Sinodo e portavoce della Chiesa ortodossa russa nei dialoghi tra cristiani.
09/12/2020
Un attentato alla memoria comune di serbi e macedoni
Uno degli aspetti meno felici dei nuovi autocefalismi è costituito dai continui sforzi di riscrivere la storia e di cancellare ogni traccia di radici comuni che il popolo appena indipendente ha con la sua Chiesa madre. Lo abbiamo visto in tutte le sfumature dell’ucrainismo contemporaneo, e lo vediamo oggi in un episodio piuttosto patetico: in un monastero macedone, gli affreschi (nella foto) dei più noti santi della Chiesa serba sono stati “ritoccati” con i nomi di santi greci o russi. Il gesto, oltre che sciatto, è ancor più triste per il fatto che gli ortodossi serbi non sono mai stati contrari alle istanze autonomistiche dei macedoni (a cominciare dal loro stesso nome) o al loro diritto a esprimere la propria identità linguistica, storica o culturale.
Sul portale Hristos.it, vi abbiamo preparato la seconda delle nostre Riflessioni di uno ieromonaco, dedicata alla ricerca di un glossario che spieghi in modo comprensivo la terminologia ortodossa al pubblico italiano.
08/12/2020
Firmato un accordo sulle comunità provenienti dall’ex esarcato di Rue Daru
Il 4 dicembre 2020, a Parigi, il metropolita Jean (Renneteau) di Dubna e il metropolita Emmanuel (Adamakis) di Gallia hanno firmato un comunicato congiunto sulla pacifica convivenza e sull’assenza reciproca di rivendicazioni tra le comunità dell’ex esarcato di Rue Daru che hanno seguito la loro arcidiocesi sotto la Chiesa ortodossa russa, e quelle che hanno preferito transitare come vicariato di tradizione russa sotto il metropolita Emmanuel nel Patriarcato di Costantinopoli. Salutiamo con favore questo nuovo sviluppo, che mette termine a diversi spiacevoli contenziosi legali degli ultimi anni, e chiude definitivamente una funesta politica del “piede in due scarpe”.
07/12/2020
Senza gli ortodossi ma con i cattolici: quale unità cerca il Fanar?
Leggiamo in traduzione italiana un’analisi di Konstantin Shemljuk sulla recente festa di sant’Andrea al Fanar, in cui l’assenza delle altre Chiese ortodosse, accostata alla notevole presenza cattolica romana, fa presagire un futuro nel quale un Patriarcato di Costantinopoli ormai del tutto isolato promuoverà iniziative di riunione sempre meno sentite e apprezzate dagli ortodossi.
06/12/2020
Una conversazione con l'iconografo Anatolij Aleshin
Noi non siamo mai stati troppo convinti dell’assolutizzazione del principio che “le icone non devono essere firmate”. Se da una parte questo principio aiuta a creare uniformità in un contesto di fraternità di monaci (dove le lodi a un singolo monaco o novizio iconografo possono fare più male che bene alla fraternità), dall’altra parte è di grande interesse seguire il percorso formativo dei singoli iconografi (che comunque, in un’era di informazioni diffuse come la nostra, difficilmente riuscirebbero a restare anonimi). Siamo contenti di offrirvi in traduzione italiana un resoconto del cammino formativo di Anatolij Alëshin (nella foto), l’iconografo di vi cui abbiamo presentato pochi giorni fa la galleria delle opere.
05/12/2020
Euromajdan: è davvero la "vittoria del bene sul male" per i cristiani?
Dopo i proverbiali sette anni di disgrazie, riflettiamo su chi ancora sta sostenendo l’Euromajdan in Ucraina come un trionfo della luce sulle tenebre. In un saggio di Kirill Aleksandrov in traduzione italiana, vediamo come la principale voce che aiuta a non farsi incantare dalle sirene nazionaliste è ancora quella della Chiesa ortodossa ucraina.
04/12/2020
La Chiesa ortodossa ucraina si aspetta persecuzioni alla visita del patriarca Bartolomeo quando il primo ministro rivela che l'Ucraina finanzia gli scismatici
Ora più che mai gli ortodossi in Ucraina e in tutto il resto del mondo devono alzare il livello di guardia, perché la prevista visita (di stato) del patriarca Bartolomeo a Kiev sarà senz’altro usata per giustificare altri abusi e violazioni di diritti. Leggiamo i particolari in traduzione italiana per renderci conto di come questo appello all’attenzione non venga solo da alcuni giornalisti in cerca di notizie forti, ma dalla stessa leadership della Chiesa ortodossa ucraina.
03/12/2020
Ritorno senza pentimento: è possibile l'unità con eretici e apostati?
In questi giorni la nostra Chiesa piange la perdita di uno dei suoi più amati vescovi, Iov (Tyvonjuk), proveniente da Pochaev in Ucraina ma per decenni metropolita a Cheljabinsk in Russia: di lui manteniamo uno straordinario ricordo per la sua semplicità e umiltà. Nei giorni in cui lo incontrammo alla Lavra di Pochaev (dove era stato tonsurato e dove ritornava ogni anno per le festività) era inseparabile dai suoi confratelli più giovani nell’episcopato, Onufrij (oggi primate della Chiesa ortodossa ucraina) e Fjodor (Gajun), oggi metropolita di Kamenets-Podolskij e Gorodok. Proprio il metropolita Fjodor ha preparato sul suo sito diocesano un articolo che vi presentiamo in traduzione italiana, e che riassume molto bene la ragione dello scisma ucraino e dell’impossibilità di riassorbirlo attraverso un “colpo di mano” del Fanar: chi ha lasciato la comunione con la Chiesa è il benvenuto a rientrarvi, ma solo a condizione di pentirsi del gesto compiuto, una cosa che finora non si è vista.
Dal mese di dicembre inizia una nostra collaborazione con il portale Hristos.it attraverso la nuova rubrica Riflessioni di uno ieromonaco.
Il primo testo che offriamo ai lettori di entrambi i nostri sforzi editoriali riguarda il monachesimo ortodosso in Italia, un tema che occupa una parte non indifferente dei nostri progetti per il futuro.
Vi presentiamo una vasta galleria di immagini con le più significative opere di Anatolij Alëshin, docente di iconografia all'Accademia teologica di Mosca.
Eccovi due saggi di Konstantin Shemljuk sulle conseguenze della recente caduta della Chiesa di Cipro nel problema dello scisma ucraino: nel primo saggio vediamo le ragioni di chi obietta al riconoscimento degli scismatici da parte dell'arcivescovo Chrysostomos; nel secondo osserviamo le minacce di ritorsioni verso i vescovi obiettori, e tutte le contraddizioni interne di tali minacce alla luce della prassi canonica ortodossa.
29/11/2020
Una copia dannosa dell'Ortodossia viene creata davanti ai nostri occhi
Il metropolita Antonij (Pakanich, nellafoto) di Borispol e Brovary, cancelliere della Chiesa ortodosa ucraina, lamenta la creazione di un altro simulacro dell’Ortodossia, come lo è stato l’uniatismo. Seguiamo in traduzione italiana le sue parole, e sottolineiamo che il metropolita Antonij ha già ricordato come questa crisi nell’Ortodossia non abbia a che fare con conflitti tra greci e slavi (dopo tutto, gli scismatici ucraini sono tanto slavi quanto gli ortodossi canonici), ma tra chi è a favore di Cristo e chi è contrario.