Madre Cornelia (Rees) ci offre un saggio sul problema delle notizie che sono pilotate o falsificate in Internet, coinvolgendo la Chiesa in polemiche che non la riguardano. Il caso oggi più controverso è quello della liceità e delle opportunità delle vaccinazioni contro il Covid, un campo nel quale la Chiesa ortodossa russa ha lasciato piena libertà decisionale a tutti i fedeli. Questo dovrebbe significare che ciascuno ha il diritto di esprimere la posizione che ritiene più giusta, ma sono state lanciate forti accuse a prominenti figure ecclesiastiche che si sono limitate a esprimere il loro parere nell’ambito della libertà concessa dalla Chiesa. Il saggio di madre Cornelia ci aiuta a valutare con attenzione le fonti on-line e a rispettare la libertà di coscienza e di espressione.
30/07/2021
Un eminente sacerdote ortodosso fa causa per diffamazione a un editore online e attivista per i diritti dei gay
Anche se dare notizia di un’azione legale è triste, riteniamo doveroso stare accanto ai nostri confratelli quando la loro rispettabilità è danneggiata da accuse che vanno al di fuori di ogni credibilità. Vi presentiamo la notizia della causa per diffamazione intentata da padre Josiah Trenham (nella foto), da anni oggetto di ogni sorta di accuse da parte di Giacomo Sanfilippo. Quest’ultimo, un italo-canadese deposto dal sacerdozio della Chiesa ortodossa in America e divenuto rabbioso difensore dei diritti degli omosessuali, ha trasformato il suo blog Orthodoxy in Dialogue in qualcosa che è tutt’altro che dialogico. Quando un prete come padre Josiah difende pubblicamente l’insegnamento morale della Chiesa, riceve automaticamente attacchi ad personam di una virulenza inaudita da parte di Sanfilippo, che peraltro non disdegna di presentarsi come vittima di un’omofobia che noi non abbiamo mai notato nella nostra lunga vita nella Chiesa ortodossa. Sosteniamo padre Josiah e i preti ortodossi che difendono onestamente la tradizione ecclesiale: il loro contributo sarà importante quando le stesse campagne persecutorie saranno usate anche qui da noi.
29/07/2021
Come un americano e una russa hanno salvato una chiesa della Florida
Vi presentiamo la storia di una parrocchia negli Stati Uniti, che ci insegna molte cose sulla sopravvivenza delle chiese ortodosse in Occidente (un campo nel quale dovremo tutti, oggi o in futuro, fare la nostra parte).
La Grande processione della Croce a Kiev si è conclusa con la partecipazione calcolata di 350.000 (una cifra in crescita da tutti gli anni precedenti, e di quasi un quinto più ampia di quella dell’ultima processione del 2019). Potete vedere il video della processione cliccando sull'immagine qui sopra.
Chi vuole un commento serio sull’importanza di questo evento, può leggere l’ultima analisi di Kirill Aleksandrov, che temendo il peggio (che per fortuna non sembra essere accaduto) delinea le similitudini tra queste processioni e la Via Crucis del Signore.
28/07/2021
L'arcivescovo Elpidophoros afferma la salvezza senza Cristo
Fin dal disgraziato (in tutti i sensi del termine) documento del “primo senza eguali” del 2014, abbiamo ragioni di credere che l’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto) non professi più l’Ortodossia. Chi aveva ancora bisogno di una conferma, può trovarla nelle parole stesse dell’arcivescovo, che in un disgraziato (in tutti i sensi del termine) intervento a un summit sulla libertà religiosa il 15 luglio 2021 ha dichiarato che l’Ortodossia è solo "uno tra le miriadi di percorsi" verso Dio. Cerchiamo di valutare con attenzione queste parole attraverso l’analisi che ci offre Kirill Aleksandrov.
27/07/2021
La sfida odierna per la Chiesa è vincere il trionfo del male nel mondo
La Nuova Zelanda è un paese di cui non ci siamo occupati da vicino sul nostro blog, ma ora abbiamo occasione di fare un salto nell’Ortodossia agli antipodi con l’intervista in due parti di Vladimir Basenkov all’arciprete Valentin Basjuk (nella foto), parroco a Christchurch.
Ci risiamo: l’arcivescovo Elpidophoros (nella foto) ha ripreso ad attaccare la Chiesa russa con gli stessi argomenti con i quali, a maggior ragione, si potrebbe attaccare il suo patriarcato. Quali possono essere le motivazioni di tanta sfacciata ipocrisia? Cerchiamo di scoprirlo attraverso un saggio di Nazar Golovko dedicato a questo ennesimo insulto al buon senso.
25/07/2021
Nuovo studio sulle esperienze delle giurisdizioni ortodosse di fronte alla pandemia
Il nostro amico Alexei Krindatch, benemerito per le ricerche sociologiche che hanno permesso per la prima volta di avere idee oggettive sulla presenza ortodossa in Nord America, ci ha fornito un altro valido studio sul modo in cui le diverse giurisdizioni ortodosse hanno affrontato la pandemia. È facile osservare che le Chiese che hanno tenuto duro sulla vita sacramentale comunitaria sono quelle che hanno retto meglio la crisi (registrando anche numeri notevolmente inferiori di infetti e di morti), mentre quelle che si sono allineate alle prescrizioni governative hanno avuto il maggior impatto negativo.
25/07/2021
La metropolia di Morphou (Cipro) condanna l'arresto di un noto epidemiologo
Il famoso medico ed epidemiologo cipriota Elpidophoros Sotiriadis (nella foto) è stato arrestato e accusato di una serie di crimini in seguito a una manifestazione contro le misure governative sulla pandemia. Il medico (che evidentemente non è tra gli ospiti invitati ai talk show delle reti pubbliche) è anche un noto benefattore che ha offerto per anni cure mediche gratuite, e la metropolia di Morphou si è schierata al suo fianco con un appello per la sua liberazione.
Vi presentiamo un’intervista a padre Oliver Subotić (a destra nella foto), autore di un libro biografico su Nikola Tesla, forse il primo a trattare seriamente la vita spirituale del famoso inventore. Infatti, nonostante tutte le biografie evidenzino che Nikola Tesla fosse il figlio di un prete ortodosso serbo, ben pochi si sono presi la briga di tracciare i suoi contatti con il mondo ortodosso. Il libro di padre Oliver ci permette oggi di affermare che Tesla fu tutt’altro che lontano dall’Ortodossia, ed è un ulteriore prova che scienza e fede non sono affatto in contrasto.
23/07/2021
A cosa servono i complessi rituali della Chiesa? Non è più semplice avere fede nel cuore?
Padre Evgenij Murzin risponde a una domanda tra le più comuni quando si parla del modo di trasmettere la fede. La risposta è abbastanza esauriente, ma ci richiama al dovere dell’esperienza: la lingua del rito, così come tante esperienze umane, è un codice che si può decifrare solo vivendolo.
22/07/2021
Celebrazione di preti della Chiesa ortodossa ucraina a Corfù
Un gruppo di pellegrini guidati dal portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l’arciprete Nikolaj Danilevich, ha celebrato presso le reliquie di san Spiridione a Kerkyra, incontrando il metropolita locale, sua Eminenza Nektarios. In altre circostanze questa notizia, per quanto gradevole, sarebbe stata assolutamente di ordinaria amministrazione. Ora, tuttavia, ricordiamo che il metropolita Nektarios è uno di quei vescovi greci che si oppongono agli scismatici, e la presenza accanto a lui dello stesso portavoce della Chiesa perseguitata (padre Nikolaj parla un ottimo greco) è un grande conforto in questi tempi di amarezze.
21/07/2021
La Chiesa russa compila tutti i testi liturgici noti sui santi delle Isole Britanniche
Vi presentiamo una notizia che parla di una delle più autentiche priorità dell’Ortodossia in tutti i paesi dell’Europa occidentale, una priorità che dovremmo prendere estremamente sul serio in un paese tanto ricco di santi ortodossi dimenticati come l’Italia.
20/07/2021
Il patriarca di Costantinopoli ha condotto il dialogo ortodosso-cattolico a un punto morto
Ascoltiamo da una recente intervista ciò che il metropolita Iliarion (Alfeev) di Volokolamsk ha da dire sulla débacle del dialogo tra ortodossi e cattolici, un dramma causato in gran parte dalle pretese per nulla ortodosse di Bartolomeo di Costantinopoli.
Il 15 luglio 2021, un congresso sul monachesimo si è tenuto presso la Chiesa della Dormizione della Lavra di Pochaev.
I partecipanti, circa 300, erano gli igumeni e le igumene di tutte le comunità monastiche della Chiesa ucraina.
Ragioni di spazio lasciano capire perché non siano stati invitati tutti i monaci e le monache, e perché il congresso sia stato tenuto nella chiesa della Dormizione (la più grande della Lavra), invece che nella chiesa della Trinità (quella edificata nello stile russo del nord) in cui si tengono di solito gli incontri di tipo congressuale.
Non vogliamo offrire altri commenti, e lasciamo che siano le foto del congresso a parlare da sole.