Mentre il patriarca Bartolomeo, davanti all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, elogiava "lo sviluppo e la maturità della Chiesa ortodossa dell'Ucraina", i membri "sviluppati e maturi" di questa banda di criminali si lasciavano andare ad atti che qualunque persona credente, di qualsiasi fede, giudicherebbe sacrileghi: pulirsi il sedere con fogli di preghiere, trattare testi sacri come spazzatura, gettare arredi sacri per le strade e simili oscenità. Un secolo fa anche i bolscevichi facevano cose simili, ma almeno con l'attenuante di non definirsi cristiani ortodossi. Vi presentiamo la riflessione di Vasilij Mozhevelnyj su queste tristi vicende.
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