È giunto il tempo di riconoscere l'eccellenza!
L'ambita Coppa di porcellana
Ho pensato a lungo che ci dovrebbe essere un premio che riconosce il duro lavoro e le realizzazioni delle persone che scrivono – vale a dire, emettono – pezzi eccezionali – vale a dire, propaganda insolitamente idiota – sulla Russia nei media occidentali. Un raccolto insolitamente ricco di sciocchezze nell'ultima settimana mi ha ispirato a proporre questa idea.
Posso avere la busta, per favore:
Signore e signori, la nostra prima nomination è per Amanda Foreman del Sunday Times per "A view from afar: Chest-beating Putin aims his vilest weapon at the West — misogyny", che si apre con queste parole: "La Russia di Putin è uno dei paesi più odiosamente misogini nel mondo". La realtà è questa: la Russia ha più donne in posti elevati di management di qualunque altro paese.
La nostra seconda nomination è per Liisa Tuhkanen di Reuters per "Putin's high approval ratings not real: protest group". Ignorando i dati ripetuti da veri istituti di sondaggio come Levada o Gallup, che trovano la sua popolarità alle stelle, preferisce citare le uniche due rappresentanti del gruppo Pussy Riot/Voyna che abbiamo mai sentito parlare (che cosa è successo alle altre?). A quanto pare le opinioni di queste due fuochiste professioniste delle fiamme anti-Putin valgono la morte di alcuni alberi.
La nostra terza nomination, e una delle mie preferite, è per questa vignetta di Tom Toles sull'International New York Times.
È così incredibilmente l'esatto contrario della realtà, che non credo che sia possibile alcun commento. Grazie a Eric Kraus che ha trovato la vignetta: spero che la copia del giornale gli sia arrivata gratis.
Quindi, tocca a voi che vi trovate là fuori nel paese di Internet: annunciate i vostri candidati (solo dell'ultimo mese o due – non c'è abbastanza tempo per valutare tutti i potenziali vincitori degli ultimi 20 anni) e votate per i vostri preferiti.
Facciamo del Premio "Coppa di porcellana" un ambito onore tra le coorti dei russofobi e uno zimbello e una pernacchia tra quelli che sanno usare la ragione.
|