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29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
La situazione dell'Ortodossia inglese e una visione per il futuro dell'Ortodossia russa in Europa

Nella recente visita in Inghilterra, abbiamo chiesto a padre Andrew Phillips di offrirci un quadro più chiaro di come la Chiesa Ortodossa si è radicata negli ultimi decenni nel Regno Unito, e di quali sono state le lezioni più importanti apprese (anche in chiave negativa) dal passato. Pur consapevole che una storia obiettiva comprende molti aspetti polemici, padre Andrew si è messo al lavoro a stendere una ricostruzione storica delle presenze ortodosse nel suo paese, in particolare quelle in cui a vario titolo sono entrati anche ortodossi locali. Tuttavia, non ha voluto tracciare un quadro storico fine a se stesso, ma lo ha integrato con una visione del futuro dell’Ortodossia, non solo in Gran Bretagna e Irlanda, ma in tutta l’Europa occidentale. Siamo lieti di presentare il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, e speriamo che dalle sue proposte di un cammino verso una metropolia ortodossa russa dell’Europa occidentale vengano anche passi che potremo percorrere fattivamente nella nostra comunità parrocchiale.

 
Sulla natura sacramentale del matrimonio

“...avete notato come mariti e martiri sono quasi la stessa parola?”, diceva una barzelletta sulla vita coniugale. Eppure, un elemento di martirio (=testimonianza di Cristo) e di sacrificio è essenziale per iniziare a parlare di matrimonio cristiano, e per sottolineare cosa ha di unico il matrimonio ortodosso, purtroppo perso nella concezione giuridica medioevale del matrimonio tra i cristiani occidentali. Scopriamo questa dimensione nel breve saggio di padre Sergej Sveshnikov che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
La donna samaritana, il battesimo e l'esagono

Il dialogo di Cristo con la donna samaritana (nel capitolo 4 del Vangelo di Giovanni) è una delle più lunghe letture nell’anno della Chiesa, ricca di particolari e di significati profondi, e già da molti anni ne abbiamo messo in rete un testo di omelia domenicale. Così come troviamo una ricchezza di insegnamento nelle parole del racconto, anche l’icona della Domenica della Samaritana (nell’immagine, un’icona greca e una russa a confronto) presenta alcuni particolari interessanti, tra cui la forma del pozzo di Giacobbe. L’iconologo Jonathan Pageau, in un recente post che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, offre spiegazioni che ci permettono di analizzare un particolare di questa icona, e, attraverso questo particolare, di approfondire il significato di questo straordinario dialogo evangelico.

 
I paramenti di un prete ortodosso

Il blog I sentieri dell’icona, che non abbiamo mai ringraziato come si deve per le parole di apprezzamento che vi sono state più volte espresse nei confronti del nostro sito parrocchiale, ci ha offerto il mese scorso un interessante diagramma dei paramenti sacerdotali. Poiché ci sembra un buon aiuto alla comprensione di quelle particolarità che rendono unici i paramenti ortodossi della tradizione russa (il duplice epigonatio, la mitra sacerdotale, le particolarità della croce e del felonio), abbiamo pensato di tradurre le didascalie originariamente in inglese, e di metterle a disposizione in traduzione italiana nella sezione “Preghiera” dei documenti. A I sentieri dell’icona, il nostro incoraggiamento per la preziosa opera editoriale.

 
Oggi sposi... nelle rovine del monastero

Fadi e Rana sono due tra i 2.000 rifugiati siriani rientrati da poco nella loro città di Homs, a nord di Damasco. Dando uno straordinario segno di tenacia e di speranza nel futuro, hanno voluto sposarsi nella chiesa del monastero di san Giorgio, devastata dai conflitti.

A Fadi e a Rana, e a tutti i siriani che ci danno una testimonianza di fede ortodossa contro ogni disperazione, i nostri complimenti. مبروك!

 
Un prete e una monaca assassinati a Kiev

Il 26 luglio 2015 il sacerdote Roman Nikolaev (a sinistra) di 41 anni, rettore della chiesa di santa Tatiana nel distretto di Obolon' a Kiev, è stato assalito in casa sua e ferito alla testa con armi da fuoco. È morto il 29 luglio in ospedale, stesso giorno in cui è stata trovata morta madre Alevtina (nella foto a destra), 62 anni, monaca del monastero dell'Ascensione (noto come monastero Florovskij) di Kiev. Madre Alevtina aveva avuto la benedizione di recarsi, in preparazione di un intervento chirurgico, nel suo appartamento di Kiev, dove poteva avere a disposizione l'acqua calda assente al monastero. Il suo cadavere è stato ritrovato con le mani legate e segni di torture.

Immaginiamoci cosa si scatenerebbe sui media se la stessa cosa fosse accaduta in una delle capitali dell'Europa occidentale... benvenuti a Kiev, la nuova frontiera della “scelta di civiltà europea”.

 
Minatori ucraini costruiscono una chiesa alla profondità di 800 metri

Pravoslavie.ru, 22 luglio 2015

La cappella di santa Barbara è stata aperta alla profondità di 840 metri nella miniera expluatatsionnnaja nella regione di Zaporozh'e, Ucraina.

Il vescovo Efrem di Berdjansk e Primorsk ha consacrato la chiesa, e la funzione è stata riportata dal servizio di stampa locale.

La grande martire Barbara è patrona dei minatori di carbone.

 
San Giovanni Damasceno e i non calcedoniani

La Chiesa ortodossa condivide con le Chiese non calcedoniane uno spazio di “ortosfera” che dovrebbe spingerci alla mutua conoscenza, al supporto nelle difficoltà (soprattutto nel caso dei conflitti in Medio Oriente) e all’aiuto attivo in una miriade di occasioni. Tuttavia, non dobbiamo chiudere gli occhi sul fatto che esistono ancora divisioni dogmatiche, che abbiamo sottolineato sul nostro sito con gli studi di Mina Monir, un copto calcedoniano.

Per aiutarci a capire queste divisioni dogmatiche (nonché il triste fatto che i tanti dialoghi degli scorsi decenni non hanno fatto praticamente nulla per affrontare tali divisioni), il portale Pravoslavie.ru ha recentemente ripresentato il saggio di padre Theodoros Zisis (nella foto) sulle posizioni di san Giovanni Damasceno sui non calcedoniani, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Iconoclasmo in una chiesa cattolica

La chiesa del Salvatore a Park Avenue (Manhattan, New York) è stata conosciuta e apprezzata per decenni come esempio di come anche in una parrocchia cattolica contemporanea si può inserire un dignitoso piano iconografico ortodosso. Questa chiesa è stata indicata in tutto il mondo come modello... finché l'attuale parroco ha iniziato a distruggere l'iconografia, in un incomprensibile desiderio di quello che è stato chiamato "wrekovation" (ibrido tra wreck, "disastro", e renovation, "rinnovamento").

Ecco come appare la chiesa in due foto, prima e dopo la "cura":

In questa pagina possiamo sentire la disperazione di uno dei tre iconografi di fronte allo scempio fatto al suo lavoro.

Come lettori di questo blog (ortodossi, cattolici sensibili alle icone e altre persone interessate), possiamo almeno firmare la petizione on-line che chiede al cardinale Dolan di New York di salvare le icone.

 
Una domanda sulla monarchia

Più volte, anche in riferimento alla Russia di oggi, abbiamo fatto cenno al dibattito se la monarchia possa considerarsi la forma di governo ideale di una società cristiana. Padre John Whiteford risponde alla domanda con la sua competenza biblica e patristica, in un breve saggio che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Un appello alla fedeltà e all'unità

Il recente saggio di padre Andrew Phillips sul passato dell’Ortodossia in Inghilterra e sul futuro dell’Ortodossia nella diaspora ha colpito nel segno, e molti hanno iniziato a far avere i loro commenti, a cui ha fatto seguito un altro testo. Qui padre Andrew ha voluto spiegare le motivazioni della sua posizione, considerata da molti estremista, ma incentrata sulla fedeltà alla Tradizione della Chiesa. Presentiamo queste spiegazioni in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
La nazione ucraina e il suo futuro

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una serie di considerazioni di Tatzhit Mikhailovich sulla situazione e le prospettive future della nazione ucraina, apparse di recente sul blog di Saker. Ricordandoci come una nazione è un’idea che non ha bisogno di alcun fondamento reale, ma solo di essere creduta da un numero sufficiente di persone (una distinzione molto importante tra la nazione e l’etnicità, che invece si basa su fattori ben più dimostrabili), l’autore ci spiega la forza dell’idea della nazione ucraina, facendone alcuni paralleli ipotetici piuttosto curiosi. Quanto al futuro del paese, questo dipenderà certamente da come sarà vissuta o modificata l’idea nazionale ucraina da parte dei suoi stessi sostenitori.

 
San Nicodemo l'Agiorita e i padri Kollyvades

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti un breve articolo sui padri Kollyvades, notevoli figure monastiche del Monte Athos del XVIII secolo, il cui più famoso rappresentante fu senza dubbio san Nicodemo l’Agiorita (nell’icona), il compilatore della Filocalia. Poco conosciuti fuori del mondo greco, hanno avuto una notevole influenza sulla Chiesa ortodossa degli ultimi secoli, rappresentando una delle più autentiche risposte ortodosse all’illuminismo ateo.

 
Un'icona del regno di Dio: l'espressione integrata di tutte le arti liturgiche

Andrew Gould (nella foto) è un designer di chiese ortodosse e dirige in America una società (New World Byzantine Studios) che offre consulenze in questo campo. Negli ultimi anni, ha scritto per il blog Orthodox Arts Journal una notevole serie di articoli sull’integrazione delle arti liturgiche. Nella nostra abitudine a considerare i testi sacri, la musica, l’iconografia, l’architettura e altre discipline liturgiche come campi del tutto separati, perdiamo spesso di vista la visione integrata di questi aspetti artistici, e talora scartiamo alcuni di essi come mero artigianato devozionale. Un viaggio nella globalità dell’espressione artistica della liturgia è qualcosa che farà bene a tutti, e dal quale tutti abbiamo da imparare.

Abbiamo deciso di integrare tutti gli articoli finora apparsi in un singolo saggio, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti. Il documento è di dimensioni molto ampie (speriamo che i nostri lettori lo apprezzino come contributo di materiale di qualità), con una serie di immagini molto interessanti, e ci auguriamo che la visione complessiva aiuti a sviluppare quel senso liturgico integrale che è obiettivo dell’autore in tutta la serie.

 
Il monachesimo nell’America dietro le sbarre

Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti uno straordinario resoconto di un cappellano carcerario americano che, per trovare un modo efficace di connettere i detenuti con le loro radici spirituali, ha seguito un percorso quanto mai insolito. Dopo essersi resi conto che l’esistenza carceraria e quella monastica hanno moltissimo in comune (vita distaccata, regolata, con disciplina e spazio per l’introspezione), ha provato a trasmettere ai carcerati le modalità della preghiera dei monaci, tenendo come principale punto di riferimento il vicino monastero ortodosso russo di Vashon Island presso Seattle. I risultati sono interessanti, sia sui detenuti sia (speriamo) sui lettori!

 
Il sentiero verso l'unità

Con la sua attenzione al quadro globale dell’Ortodossia, e la sua impagabile capacità di vedere le cose come stanno, padre Andrew Phillips chiude la recente trilogia di saggi iniziata con la valutazione del passato e del futuro dell’Ortodossia in Europa, e proseguita con l’appello alla fedeltà e all’unità. Quello che ci propone oggi è il contrasto tra i sentieri di disunione che hanno travagliato la Chiesa ortodossa in tutto il secolo passato, e di unità ormai possibile a dispetto di tutte le mancanze di fiducia e disperazione, un saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, sperando che da queste indicazioni venga una direzione chiara per quello che dovrebbe essere la Chiesa ortodossa in Occidente.

 
Hiroshima diventa "un bene per il Giappone" in chiave anti-russa

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una magistrale analisi di Andrew Korybko su un vergognoso tentativo di revisionismo storico. Con un tempismo perfetto sul 70° anniversario del bombardamento di Hiroshima, la rivista Foreign Policy parla dei piani (mai attuati) di invasione russa dell’isola di Hokkaido, insinuando costantemente che le bombe atomiche siano state la ‘salvezza’ del Giappone dallo stalinismo. L’articolo di Korybko è un provvidenziale antidoto al veleno mediatico che sta diffondendo versioni false e pericolose della storia per fini politici a breve termine.

 
Amore a prima... altezza - Una coppia georgiana si sposa a 4000 metri sopra il livello del mare a Kazbegi

georgianjournal.ge, 4 agosto 2015

Un matrimonio georgiano quanto mai insolito ha avuto luogo a 4000 metri sul livello del mare. Le sue sorprendenti fotografie sono state pubblicate su Facebook nella pagina chiamata "Chven-tan davdivart da davekhetebit" ("Camminiamo e girovaghiamo"), e raffigurano una coppia di georgiani che si sposa presso la chiesa della Trinità, considerata la chiesa cristiana ortodossa a maggior altitudine nel mondo.

La piccola chiesa si trova a Kazbegi, nota anche come Stepantsminda (Santo Stefano), una regione di altipiani del nord-est della Georgia. Una delle foto raffigura anche la coppia che si abbraccia nei pressi della chiesa della Trinità di Gergeti, situata alla quota di 2170 metri, ai piedi del monte Kazbegi.

 
La Septuaginta

Abbiamo già presentato sul nostro sito diversi articoli sulla Bibbia della Chiesa ortodossa, sulle ragioni della preferenza del testo dei Settanta e addirittura su uno straordinario progetto di ri-traduzione in ebraico della Bibbia ortodossa. Oggi vogliamo approfondire i dati di base della Septuaginta (ovvero “Bibbia dei Settanta”, indicata anche con la sigla LXX), che costituisce la base dell’Antico Testamento nella Chiesa ortodossa. Ci accompagna in questo viaggio padre Andrew Phillips, dimostrandoci la sua competenza teologica a tutto tondo con un’accurata introduzione alla Septuaginta, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti. Oltre ai dati storici di base, padre Andrew ci offre anche una panoramica di base di quali versioni della Bibbia ortodossa sono oggi disponibili o in corso di traduzione in lingua inglese.

 
Uccidere le talpe: guida ai pericoli della letteratura ortodossa contemporanea

Padre Georgij Maksimov (nella foto) ci offre un prezioso aiuto a navigare nella grande quantità di letteratura ortodossa oggi disponibile, e a non cadere negli errori di chi ci vuole convincere (con abbondanti, anche se erronee, citazioni dalle Sacre Scritture e dai santi Padri) della serietà ortodossa di un insegnamento sbagliato. Partendo da un caso assurdo (“...i cristiani devono uccidere le talpe?”), ma non privo di alcuni agganci scritturali e patristici, padre Georgij ci insegna a non farci sviare dalle letture parziali ed erronee della fede cristiana. Presentiamo il suo testo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Lo straordinario viaggio di Serafina

Il 27 agosto 2015 uscirà nei cinema russi, per un pubblico di bambini e adulti, il film di animazione Необыкновенное путешествие Серафимы (Lo straordinario viaggio di Serafina). Il cartone animato parla dell'aiuto di san Serafino di Sarov a una bambina sua omonima, figlia di un sacerdote, rimasta orfana dei genitori in tempo di guerra.

Al progetto hanno lavorato oltre 350 persone del team dello studio KinoAtis. L'iniziativa e il sostegno finanziario sono venuti dal Ministero della cultura russo e dal fondo dedicato a san Serafino di Sarov.

Cliccate sull'immagine qui sopra per vedere il film. Buona visione a tutti!

 
Il degrado dell'insegnamento teologico romeno

Padre Petru Pruteanu fa presente alcuni sintomi di degrado nell’insegnamento della teologia in Romania, e marcatamente a Iaşi (dove ha frequentato la facoltà negli anni in cui l’attuale patriarca di Romania Daniel era metropolita), dietro appello di alcuni studenti che non osano denunciare la situazione per paura di “censura e dittatura”. Presentiamo l’originale romeno e la traduzione italiana del testo di padre Petru, e a tutti coloro che ci possono obiettare di voler lavare in pubblico i panni sporchi di un’altra giurisdizione, rispondiamo che non abbiamo alcun intento polemico (come non ne ha padre Petru, che ha solo compassione per gli studenti che non possono più avere il livello degli studi a lui accordato). Invece, riteniamo che un buon grado di sana indignazione sia del tutto dovuto, per richiedere una decente preparazione da quegli istituti teologici dai quali usciranno molti dei futuri preti ortodossi che serviranno in Italia.

 
Il beato guerriero: san Fjodor Ushakov

Da pochi giorni è passata la festa di uno dei pochi santi militari dei tempi moderni, l’ammiraglio Fjodor Ushakov. Ne presentiamo, nella sezione “Santi” dei documenti, una vita con alcuni cenni alla canonizzazione, per sfatare almeno alcune delle stupidaggini che sono state dette su questa figura poco nota in Occidente (prima tra queste stupidaggini, l’insinuazione che Ushakov sia stato glorificato tra i santi per mire bellico-imperialiste).

 
L'eremo della Candelora

Il 30 luglio, la pagina Facebook dell’associazione “Testimonianza Ortodossa” ci ha presentato un significativo video di una delle (purtroppo ancora poche) presenze monastiche ortodosse in Italia. Ringraziamo chi ha prodotto e presentato questo filmato, e naturalmente padre Alessio per la sua testimonianza di monachesimo semplice e profondo.

 
L'attacco dei morti: nel 100° anniversario dell'impresa eroica dei difensori di Osovets

Il 6 maggio si è celebrato il centenario di un vero podvig (atto di eroismo) militare: lo straordinario contrattacco dei difensori della fortezza di Osovets (oggi Osowiec, in Polonia), sul confine dell’Impero russo, dopo che i tedeschi li avevano decimati con il gas velenoso. La vista dei soldati russi dai volti fasciati e insanguinati dalle ferite provocate dal gas terrorizzò gli attaccanti tedeschi, che pensarono di trovarsi di fronte ai morti che si rialzavano (da cui il titolo dell’attacco). Presentiamo un resoconto dell’evento nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, come prova dell’immutata capacità di resistenza del popolo russo di fronte agli assalti più crudeli.

 
Un documentario sulle Meteore

Ringraziamo il nostro corrispondente Giuseppe (che a buona ragione sta diventando il video-archivista del nostro sito) per averci segnalato un documentario d’epoca in quattro filmati, della durata complessiva di circa un’ora: “Le catacombe del cielo”, dedicato ai monasteri delle Meteore.

Parte 1

Parte 2

Parte 3

Parte 4

Anche se risale ai primi anni ’80, e nel frattempo l’atmosfera di preghiere delle Meteore è stata messa a dura prova da un turismo sempre più intenso, il video sottotitolato in italiano ci dà un buon assaggio di spiritualità ortodossa.

 

 
La policromia nelle iconostasi in legno intagliato

Il nostro viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia ci ha fatto vedere quanti modelli in legno intagliato siano ormai prominenti nel nostro paese, e non solo sulle pareti delle iconostasi, ma anche su leggii e proskinitaria che reggono le icone nel mezzo delle navate. Oggi questi modelli sono per lo più in legno naturale ricoperto di vernice trasparente. Un recente articolo di Andrew Gould, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti, ci ricorda che simili modelli sono una relativa innovazione nel panorama ortodosso. Infatti, le iconostasi storiche in legno intagliato sono quasi invariabilmente dorate o dipinte a motivi policromi. Andrew Gould ci ricorda come questo artificio, lungi dall’essere un semplice abbellimento, è essenziale per far risaltare l’intaglio del legno nel contesto di una chiesa. Chi ha da lavorare oggi per la creazione di nuove iconostasi troverà questo articolo estremamente informativo e utile.

 
Pratiche liturgiche cattoliche e ortodosse a confronto

Eccovi un breve video di comparazione di liturgie cattoliche e ortodosse. La metodologia del video è molto corretta, perché paragona funzioni simili (momenti di riti eucaristici episcopali, papali e patriarcali), e non ha intenti polemici (per esempio, mostrare svilimenti moderni dei riti interni al solo mondo cattolico). Fate attenzione alla parte sulla Liturgia patriarcale al monastero di Dečani... potreste notare qualche figura di vostra conoscenza!

 
L'alternativa euro-ortodossa a un'Europa ortodossa

Dopo l’uscita della trilogia di articoli sul futuro della Chiesa ortodossa in Europa, sono arrivate a padre Andrew Phillips anche le prevedibili critiche, che snobbano la proposta della metropolia russa dell’Europa occidentale (dimenticandosi che al momento non esistono altri progetti) per seguire visioni oniriche di una “euro-ortodossia” che nessuna Chiesa ortodossa ha finora dichiarato di voler implementare. Presentiamo la risposta di padre Andrew a queste critiche nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Primo battesimo di gruppo in Sud Africa

Il nostro amico, il diacono Stephen Hayes, ha pubblicato in questi giorni il resoconto del primo battesimo di gruppo (8 donne e ragazze) a cui ha potuto servire in Sud Africa. A differenza di quel che succede in altri paesi africani, dove non sono infrequenti battesimi di centinaia di persone, nel contesto urbano del Sud Africa si assiste all’ingresso di singoli candidati, o al più di singoli gruppi familiari. Perciò, un battesimo che raggruppa persone di diverse famiglie di un sobborgo urbano (in questo caso si tratta di Midrand, tra Johannesburg e Pretoria) è estremamente incoraggiante in tale contesto. Presentiamo la traduzione italiana del resoconto del padre diacono Stephen nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Un miracolo di san Nicola

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti un breve racconto, narrato dal diacono Vladimir Vasilik, di come san Nicola ha protetto una nave della marina militare russa, e di come questo miracolo ha cambiato la vita del capitano.

 
Incontro dei Vecchi Credenti da tutto il mondo

Il sito del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca annuncia la propria partecipazione a un congresso tenuto di recente a Ulan-Ude, in Buriazia, e dedicato ai Vecchi Credenti, in occasione dei 250 anni dall’arrivo dei coloni di Vecchio Rito in Buriazia. Presentiamo l’annuncio in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, e invitiamo a una considerazione più profonda... Tutti quelli che hanno pensato di diffondere un cristianesimo ortodosso più “autentico e tradizionale” uscendo dalla comunione con la Chiesa ortodossa, possono imparare dai Vecchi Credenti: quella loro tradizione sarà certamente oggetto di studi (e magari, di amichevoli e serene relazioni interreligiose) fra tre o quattro secoli... SE i loro gruppi ecclesiali dureranno tanto a lungo.

 
La comunione monogama: una difesa della comunione "chiusa"

Abbiamo già parlato nel nostro sito della pratica della “comunione chiusa”, ovvero della comunione riservata ai fedeli della propria chiesa. Padre Michael Shanbour, della Chiesa ortodossa antiochena, riflettendo sul fatto che il termine “chiuso” è oggi purtroppo associato all’idea di “bigotto” e “intollerante”, arriva a proporre un termine ardito ma interessante: “comunione monogama”, che sottolinea il desiderio di condividere l’eucaristia con la Chiesa di cui si è scelta la fede e la tradizione, e solo con essa. Presentiamo l’articolo di padre Michael in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Il monastero delle grotte di Pskov
Segnaliamo, dal canale YouTube della parrocchia di san Basilio a Bologna, il documentario sul monastero delle grotte di Pskov, che comprende i filmati realizzati nel periodo difficile degli ultimi anni del regime sovietico, e sottotitolato in italiano.
 
 
Una conversione dal buddhismo tibetano al cristianesimo ortodosso

Il numero di marzo-aprile 2001 della rivista The Orthodox Word (nella foto) riporta la storia del percorso di conversione di un artista californiano, Miles (nel battesimo, Nilus) Stryker, dal buddhismo tibetano di scuola Nyingma al cristianesimo ortodosso. Il racconto è interessante perché pone un accento sulla radice esperienziale buddhista di fronte a quella cristiana, una prospettiva che non si incontra spesso. Presentiamo l’articolo (che in questi anni è circolato in rete in forma leggermente modificata in lingua inglese) nella nostra traduzione italiana dall’articolo del 2001 in The Orthodox Word.

 
Crimini di guerra in Donbass: la storia di Anna Tuv

La città di Gorlovka ha pagato uno dei prezzi più alti della guerra fratricida lanciata dalla giunta di Kiev, e nascosta sotto la foglia di fico di una "operazione anti-terrorismo".

Dopo gli accordi di Minsk, e il conseguente cessate il fuoco, non c'è stato un solo giorno in cui una parte o l'altra della città non sia stata bombardata dall'esercito ucraino (insieme ad altre località, beninteso: il ministero della difesa della Repubblica di Donetsk calcola tra le 30 e le 70 violazioni quotidiane del cessate il fuoco, tipicamente sotto forma di bombardamenti a distanza).

Per chi crede che il conflitto nel Donbass sia praticamente estinto solo perché i media occidentali non ne parlano più, può essere una sorpresa seguire la storia di Anna Tuv, che ha perso un braccio, un orecchio, una figlia undicenne e il marito sotto i bombardamenti di casa sua, in una delle tante aree abitate da civili inermi. Il primo filmato è il trailer con i sottotitoli in italiano; il secondo filmato, che riporta la storia completa, è in inglese.

 
Un ortodosso americano finanzia uno dei principali siti volontari di monitoraggio dei media

Abbiamo ripreso decine di volte sul nostro sito gli articoli pubblicati o segnalati dal portale Russia Insider, nato nell’autunno del 2014 e già divenuto uno dei principali punti di riferimento giornalistici per tutto quel che ha a che fare con la Russia (Chiesa ortodossa compresa). Diamo oggi uno sguardo dietro le quinte di questo portale creato da un network internazionale di esperti di attualità russa in Occidente. Il fondatore, Charles (Jacob) Bausman, un ortodosso americano, è intervistato per il portale pravoslavie.ru da un’altra ortodossa americana, la monaca Cornelia (Rees): presentiamo la sua intervista in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, e invitiamo i nostri lettori a non dimenticare di fare una visita quotidiana a Russia Insider: sarà un tempo ben speso!

 
L'Ortodossia nelle isole Hawaii

Ci siamo già occupati in un breve articolo della storia dell’Ortodossia nelle isole Hawaii. Oggi approfondiamo l’argomento con un’intervista a padre John Schroedel, rettore della missione di san Juvenalij, che ci offre alcuni dati della situazione unica dell’arcipelago delle Hawaii e diverse storie interessanti della sua personale vicenda pastorale e missionaria. Presentiamo la traduzione italiana dell’intervista a padre John nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Colloquio con un musulmano che ha abbracciato il cristianesimo

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana dell’intervista ad Alessio, un padre di famiglia convertito al cristianesimo ortodosso dopo una giovinezza da musulmano. Nelle sue risposte colpisce l’estrema serenità, la mancanza di qualsiasi ragione conflittuale e il solo desiderio di abbracciare Cristo come la pienezza della verità incarnata.

 
Kiev scende tra le 10 città meno vivibili del mondo

Il sondaggio sulla vivibilità delle città è condotto annualmente dalla Economist Intelligence Unit su 140 tra le principali città del mondo.

La valutazione in percentuale della vivibilità delle città è basata su 30 fattori correlati a cinque campi principali: sicurezza, servizi sanitari, risorse educative, infrastrutture e ambiente.

Kiev è entrata nel 2015 tra le 10 città meno vivibili del mondo (al 132° posto su 140), scendendo in un anno da poco meno del 70% al 43%, e assestandosi sui livelli di Duala (Camerun), Harare (Zimbabwe), Lagos (Nigeria) Tripoli (Libia) e Dhaka (Bangladesh).

 
Gli abusi del battesimo per infusione nella Chiesa ortodossa

“Battesimo”, come non ci stanchiamo di ripetere, è una parola che significa “immersione”, e questa dovrebbe essere la forma regolare del battesimo cristiano. La pratica del battesimo per infusione (ossia per rovesciamento d’acqua, tipicamente sul capo) è stata tollerata fin dagli inizi della Chiesa in casi di necessità o di mancanza d’acqua. Tuttavia, in alcune zone di paesi ortodossi (tipicamente nella regione romena dell’Ardeal, caratterizzata da commistioni tra usi ortodossi e cattolici o protestanti), i battesimi per infusione continuano a essere una pratica regolare non codificata. I soliti maniaci del "battesimo correttivo" (che abbiamo avuto modo di esaminare nelle parole di padre Seraphim Rose e di padre John Whiteford) si servono talvolta anche di questi abusi per proporre secondi battesimi di ortodossi dubbiosi.

A questi problemi risponde padre Petru (Pruteanu) con un saggio che presentiamo in romeno e in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
Orrore cosmico contro terrore sacro: come trovare un significato nella moderna letteratura dell'orrore

Anche la letteratura dell’orrore, come molte forme di letteratura popolare, può essere usata per trasmettere un messaggio religioso. Il nostro amico John Sanidopoulos, attento all’influsso della letteratura popolare sulla formazione della fede, ci propone un confronto tra due dei più importanti precursori di questo genere letterario: Howard Phillips Lovecraft e Arthur Machen (nella foto), mostrando come l’ateismo materialista di Lovecraft, pur geniale, non è riuscito a superare la suggestione e il senso del mistero prodotto dalla fede cristiana di Machen.

 
La crisi continua a Rue Daru

Le polemiche degli ultimi mesi attorno alla gestione dell’autorità episcopale nell’Esarcato di Rue Daru hanno portato padre Andrew Phillips a mettere per iscritto alcuni dei suoi ricordi che possono aiutare a capire la crisi presente. Anche se padre Andrew non pretende di offrire soluzioni alla crisi, le sue considerazioni, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, offrono il punto di vista di uno che conosce da lungo tempo le cause del conflitto.

 
Il disastro liturgico provocato dal "nuovo calendario"

Abbiamo già esaminato in un articolo dedicato al Grande Tipico come la riforma del nuovo calendario abbia reso prive di senso molte delle indicazioni di questo testo. Continuiamo a vedere, in un saggio pubblicato da orthodoxinfo.com, altri dettagli sugli effetti catastrofici di questa pretesa “correzione”, che ha devastato numerosi aspetti della tradizione ortodossa. L’autore del saggio termina con un opportuno parallelo tra il nuovo calendario e il cavallo di Troia: forse non dannosi in sé, ma portatori di distruzione per tutta la struttura nella quale sono inseriti.

 
"Possidenti" e "non possidenti": avere, o non avere?

La monaca Cornelia (Rees) ci scrive con molta competenza di un caso estremamente interessante nella storia della Chiesa russa: una controversia che agli inizi del XVI secolo vide due grandi santi asceti, Giuseppe di Volokolamsk e Nilo di Sora (nelle icone) opporsi l’uno all’altro sulla questione delle proprietà fondiarie dei monasteri. Da questa controversia nacquero anche diverse scuole di pensiero su come fare fronte alle eresie e su come risolvere i conflitti tra autorità civili e religiose. Vediamo nella sezione “Santi” dei documenti la traduzione italiana del saggio di madre Cornelia.

 
La benedizione di un ristorante

In questo filmato vediamo padre Hans Jacobse, parroco ortodosso in Florida ed esperto di teologia morale, che benedice il locale di uno dei suoi parrocchiani. Possiamo vedere come la benedizione di un ristorante si può fare anche nei momenti di piena attività lavorativa, se il gestore la sa introdurre ai clienti con garbo e attenzione.

 
Ivan Il'in sull'Ortodossia

Torniamo con grande piacere a presentare alcuni commenti di Saker, che in occasione del giorno dell’indipendenza dell’Ucraina (e dei prevedibili scimmiottaggi di tutto quanto ha sentore di russo) ci invita a leggere un saggio di Ivan Il’in sull’Ortodossia come radice ed elemento fondante del carattere russo. Presentiamo il saggio con la prefazione di Saker in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Come ho voluto diventare un dio, avere molte mogli e un pianeta: intervista all'ex mormone Oleg Kozhin

Nel suo programma Il mio cammino verso Dio, padre Georgij Maksimov intervista Oleg Aleksandrovich Kozhin, ritornato nella Chiesa ortodossa dal mormonismo, dove è stato per nove anni. Nel colloqui, che presentiamo in russo e in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti, Kozhin spiega il suo percorso di ricerca e la sua sete di verità, in una situazione che in Russia non è molto dissimile da quella che potremmo vedere anche qui in Italia (con la probabile differenza che in Italia è molto più facile accettare tutto ciò che è di provenienza americana).

 
I popoli neri nella società bizantina

Nel suo blog Honey and Hemlock, John Sanidopoulos affronta un tema storico di interesse attuale: come erano viste nell’Impero romano cristiano le persone di pelle nera? Sulla base dei pochi esempi storici e letterari emerge un quadro di assenza di pregiudizi razziali, non dissimile da quello che si può trovare nella Russia di oggi. Quando lo si paragona ai feroci razzismi (che hanno portato conseguenze come lo schiavismo e la segregazione razziale) nell’islam e nel cristianesimo occidentale, si vede come l’antico inclusivismo razziale degli imperi pre-cristiani sia sopravvissuto tale e quale nel cristianesimo ortodosso. Presentiamo la traduzione italiana di questo articolo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Pensate che la politica dei "due pesi e due misure" contro la Russia sia una cosa degli ultimi anni?

Ecco due sovrani noti per la loro instabilità mentale...

Ivan IV, granduca di Mosca e di tutta la Rus', e in seguito tsar di tutta la Rus'

In 51 anni di regno e impero (in Moscovia e Rus', poco più di 4 milioni di chilometri quadrati) fece giustiziare oltre 4.000 persone

Ivan è passato alla storia come "il Terribile"

Enrico VIII, re d'Inghilterra

In 38 anni di regno (in Inghilterra e Galles, poco più di 150.000 chilometri quadrati) fece giustiziare oltre 72.000 persone

Enrico è passato alla storia come "il Difensore della fede"

...la storiografia del doppiopesismo antirusso è sempre stata con noi!

 
Una nota sull'eresia dell'adorazione del nome

Negli ultimi mesi il blog Cristianità ortodossa ha proposto alcuni interessanti articoli sul fenomeno dell'adorazione del nome (in greco onomatodossia), un movimento eretico degli inizi del XX secolo che interessò alcune parti del monachesimo russo al Monte Athos. Purtroppo, i testi finora pubblicati sul dibattito e sulle condanne non sono in grado di fare luce su tutti i fattori di pericolosità dell'eresia. Non si fa cenno, per esempio, al fatto che la deportazione dei monaci onomatodossi dal Monte Santo fu dovuta alla richiesta degli altri monaci, stanchi e terrorizzati di dover subire continui maltrattamenti da parte di questo gruppo di estremisti. Non fare cenno a questo fatto (lasciando quindi intendere che la Russia abbia deportato monaci semplici e pacifici per pure questioni di opinione teologica), è indice di una storiografia quanto meno tendenziosa.

Già da alcuni anni padre Andrew Phillips ha messo sul sito Orthodox England un breve ma esaustivo articolo introduttivo all'eresia onomatodossa, che proponiamo come base di partenza per la comprensione del fenomeno, presentandolo in traduzione italiana nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
Perché san Giorgio è spesso raffigurato mentre uccide un drago?

Il drago con cui lotta san Giorgio è certamente uno degli aspetti più curiosi delle icone ortodosse, dove introduce un elemento mitologico e leggendario che non è molto in linea con la più autentica iconografia cristiana. Tuttavia, non tutti sanno che l’iconografia di san Giorgio con il drago è piuttosto recente (risale al secolo XI sia nelle icone che nelle fonti letterarie), né che in precedenza l’uccisione di draghi era stata una caratteristica di altri due grandi martiri, Teodoro la Recluta e Teodoro il Generale. Si nota anche un interessante parallelo con il poema epico bizantino Digenis Akritas, che presenta un eroe uccisore di draghi proprio nello stesso periodo in cui l’iconografia di san Giorgio inizia a svilupparsi in questo senso. Scopriamone di più nell’articolo di John Sanidopoulos, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Santi” dei documenti.

 
Il monaco dal Vaticano

Padre Constantin Simon, di cui abbiamo presentato nel giugno 2014 la ricezione nell’Ortodossia e nell’aprile 2015 la tonsura monastica, è stato l’oggetto di una interessante video-intervista, che testimonia i passi del “giovane” monaco nella Chiesa che lo ha accolto. Potete andare alla pagina del video cliccando questo link, oppure sulla fotografia qui sopra. Il video è (per ora) solo in russo, ma tutto il pubblico riuscirà a capire l’accoglienza offerta a padre Constantin da tutti, monaci e bambini, semplici fedeli e parrocchiani, che sentono il batjushka straniero come uno di loro.

 
Cosa significa essere un ex prete?

Nella grande moltitudine e varietà di storie di preti ortodossi, non bisogna dimenticare quelli che per diverse ragioni non esercitano più il loro sacerdozio ministeriale. Il portale Pravoslavie i mir ci presenta l’intervista a un fedele ucraino, che è stato ordinato molto (troppo!) giovane, e in seguito alla richiesta di divorzio presentata da sua moglie, non si è sentito di continuare il suo sacerdozio in una comunità monastica, e ha chiesto la deposizione allo stato laicale. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di un resoconto che ci aiuta a pensare alla questione dell’impreparazione dovuta alla giovane età.

 
Gli ortodossi credono nell'espiazione?

In questi anni, grazie soprattutto alle opere di compilazione patristica di Jean-Claude Larchet, si è riaffermata una visione “terapeutica” della Chiesa (il peccato come malattia, i sacramenti e l’ascesi come cura, e così via), in contrapposizione a una visione prettamente giuridica della salvezza. Padre John Whiteford ci fa però notare che non serve a molto liberarsi di un eccesso cadendo nell’eccesso opposto. Trasformare ogni riferimento legale in riferimento terapeutico ci fa trascurare che alla fine della nostra vita non ci aspetta l’esame medico finale, bensì il giudizio finale: quanto di più giuridico si possa immaginare. Perciò, propone di riconsiderare il frasario biblico in materia, a cominciare dal concetto di espiazione. Presentiamo il saggio di padre John in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Padre Andrew Phillips sugli eventi nel mondo

Nell’ultimo dei suoi periodici post di risposte alle domande, padre Andrew Phillips ha il modo di commentare gli eventi finanziari in Cina, la crisi ucraina, il ruolo dei russi bianchi della società contemporanea, la crisi dell’Europa dalle radici all’attuale esodo migratorio e la risposta ortodossa. Presentiamo la traduzione italiana della sessione di domande e risposte nell’omonima sezione dei documenti.

 
Una voce contemporanea dalla santa Rus': l'anziano Zosima (+ 16/29 agosto 2002)

A tredici anni dalla sua morte, il portale Pravoslavie.ru ricorda la straordinaria figura di padre Zosima (Sokur), un anziano monastico dei nostri tempi che ha saputo lasciarci un esempio luminoso di servizio e di sofferenza, oltre a parole profetiche di un’allarmante attualità per la Chiesa ortodossa russa nel suo insieme e per l’Ortodossia in Ucraina, terra dove padre Zosima visse la maggior parte della sua vita e del suo servizio. Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti la traduzione italiana del saggio biografico, che già nel 2004 padre Andrew Phillips aveva scritto sul sito Orthodox England.

 
Padre Ioan Graur: dalla parrocchia di Torino al servizio diaconale in Moldova

Abbiamo avuto notizie molto piacevoli e incoraggianti da parte del padre diacono Ioan Graur, che fino al 2012 ha frequentato la nostra parrocchia a Torino e ora, dopo l’ordinazione da parte del metropolita Vladimir il 23 novembre 2014, compie il suo servizio diaconale a fianco dell’arciprete Vladimir Brinza presso la chiesa di sant’Antonio il grande a Șoldănești.

Queste sono per noi le notizie più belle... quando qualcuno che è cresciuto in mezzo a noi ci ricorda con stima e con amore e si sente incoraggiato da questo ricordo a servire il Signore.

La mulți ani frumoși si fericiți!

 
Perché l'Ortodossia è la vera fede

Nel quadro accurato di un corso sui fondamenti della fede, il professor Aleksej Osipov traccia le ragioni di una scelta religiosa, le caratteristiche distintive del cristianesimo dalle altre proposte religiose, e le ragioni per cui preferire l’Ortodossia tra le varie alternative cristiane, soprattutto in base alla testimonianza dei suoi santi e asceti. Presentiamo l’articolo di Osipov in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
A quale Chiesa appartengo?

dal blog del sito Orthodox England, 31 agosto 2015

Il mio patriarca è mordvino.

Il mio metropolita è canadese.

Il mio arcivescovo è tedesco.

Io sono inglese.

Il mio diacono è romeno.

Sua moglie è lettone.

I battesimi di sabato scorso sono stati di un lituano e di un francese.

Dopo la Liturgia di domenica ho parlato, in particolare, a sette parrocchiani: un italiano, un norvegese, un turco, un bulgaro, uno slovacco, un ucraino e un cretese.

Oggi ho battezzato un moldavo.

Chiaramente, appartengo alla Chiesa ortodossa russa.

 
L'illuminazione nelle chiese ortodosse: principi liturgici e problemi pratici

Aidan Hart, l’artista ortodosso inglese di cui abbiamo già apprezzato i saggi sulle mense eucaristiche e sui cibori e tabernacoli, ci porta oggi in un viaggio scrupolosamente dettagliato – e illustrato da splendide fotografie – in un campo poco noto ma importante (anche nei suoi risvolti teologici) del culto ortodosso: l’illuminazione delle chiese. Scopriamo i segreti dell’uso della luce nello spazio liturgico e i dettagli pratici per il suo adattamento ottimale nelle nostre chiese, nel saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti

 
Intervista di Saker a Peter Koenig

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di una delle ultime interviste di Saker, in cui sentiamo il parere di Peter Koenig, l’economista che abbiamo avuto modo di leggere e apprezzare in tema di America Latina e dei paesi dei BRICS. L’intervista ci offre approfondimenti sul tema delle sanzioni, sui retroscena della millantata crisi economica cinese e sui giochi di potere oggi in corso per non perdere l’egemonia su scala mondiale.

 
Funzione sulla tomba di padre Seraphim Rose

Il 32° anniversario del riposo di padre Seraphim Rose (20 agosto/2 settembre 1982) è stato celebrato con funzioni tenute in inglese, georgiano e serbo presso il monastero di sant'Herman a Platina, e sulla tomba di padre Seraphim. Le funzioni sono state presiedute dal vescovo Saba della Chiesa georgiana in Nord America, e hanno visto la partecipazione della fraternità con a capo l’abate Damascene e di tutti gli amici del monastero. Tra i nostri amici dal Kosovo, ha partecipato l'archimandrita Ilarion del monastero dei santi arcangeli di Draganac. Qui il resoconto su Pravoslavie.ru.

 
L'architettura lignea della Russia del nord

Non è la prima volta che ci occupiamo di architettura in legno nella Russia del nord. Oggi proponiamo una breve valutazione di un nuovo libro dedicato alla Russia del nord, scritto da un rinomato slavista della Louisiana, William Craft Brumfield.

 
Il monastero di padre Seraphim Rose. Un pellegrinaggio fotografico dell'archimandrita Tikhon (Shevkunov)

Per l'anniversario del riposo nel Signore di padre Seraphim Rose, vi presentiamo una galleria di foto pubblicate dal portale Pravoslavie.ru, scattate anni fa dall'archimandrita Tikhon (Shevkunov) in occasione di un pellegrinaggio al monastero di Platina, in California: una testimonianza dell'amore e del rispetto che gli ortodossi russi hanno per questa straordinaria figura di convertito occidentale.

 
Padre Themistocles Adamopoulos e la sua missione in Sierra Leone

In un nostro precedente articolo sull'Ortodossia in Sierra Leone, abbiamo introdotto la figura dell'archimandrita Themistocles Adamopoulos, un coraggioso missionario che sta aiutando la popolazione del paese a fronteggiare le conseguenze del virus Ebola. Ma l’attività del sacerdote non si limita a questa azione di profilassi medica: sta assistendo migliaia di bambini e adulti in diversi progetti di recupero dalla disabilità, tra cui le vittime delle amputazioni sofferte nei recenti conflitti.

Pochi sanno – almeno in Italia – che padre Themistocles Adamopoulos era stato in gioventù una rockstar, con il suo nome abbreviato di Themi Adams, in uno tra i più celebri gruppi musicali australiani, The Flies. Raccontiamo la storia della sua conversione nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, e aggiungiamo un’appendice dedicata a uno dei progetti che oggi gli stanno più a cuore: la tutela degli africani albini, spesso oggetto di superstizione e violenze nelle culture popolari africane.

 
Documentario: La fine dei Romanov

Il nostro infaticabile corrispondente Giuseppe è riuscito a scovare dagli archivi di RAI SCUOLA uno straordinario filmato in tre parti sugli ultimi anni della Russia imperiale, a partire dall'incoronazione di Nicola II (che fu il primo documentario nella storia del cinema, prova dell’elevato livello tecnologico della Russia dell’epoca). L’impostazione della ricostruzione giornalistica di Arrigo Levi risente della consueta visione occidentalista della storia, ma i filmati originali parlano da soli: ecco un video da non perdere.

Prima parte: dal 1896 al 1903

Seconda parte: dal 1904 al 1912

Terza parte: dal 1913 al 1917

 
Gli sviluppi della Chiesa ortodossa nelle Filippine

Notizie recenti di una conversione di massa di centinaia di filippini alla Chiesa ortodossa hanno fatto circolare voci del passaggio di una comunità parrocchiale cattolica all’Ortodossia. In realtà queste voci sono false, anche se la storia della conversione è vera. Non si tratta di una comunità parrocchiale, ma di una serie di individui provenienti da chiese e parrocchie differenti, e soprattutto non si tratta di cattolici romani, ma di membri di un gruppo ecclesiale affiliato all’Unione vetero-cattolica di Utrecht, chiamato Chiesa filippina indipendente. Approfondiamo questo evento e la storia che sta alle sue spalle in un articolo nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
La "notte dei cristalli" turca

Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di un articolo che racconta gli ultimi sviluppi della presa di coscienza del pogrom del 1955 contro i greci di Istanbul (di cui c’è stato pochi giorni fa il 60° anniversario). Tra caute aperture, rivendicazioni ancora insoddisfatte e un’autocoscienza delle minoranze in Turchia come “ostaggi dello Stato”, questo tema merita sicuramente un approfondimento da parte nostra.

 
250.000 visite!

A tarda sera del 9 settembre, il nostro contatore delle visite ha superato il quarto di milione. Con un flusso di visitatori ancora in salita (dopo il consueto riflusso dei mesi estivi), ci fa piacere che il nostro sito possa continuare non solo ad avere visitatori che lo apprezzano, ma anche a raggiungerne di nuovi.

Grazie a tutti per averci fatto visita!

 
I cinque stadi di ingresso nella Chiesa

Padre Andrew Phillips ci conduce in un’analisi del percorso di avvicinamento alla Chiesa e alle trappole e difficoltà che aspettano i cristiani su questo cammino. La superstizione, la fede eccessiva nella correttezza rituale, l’identificazione della Chiesa con una causa nazionale, le spinte intellettualistiche e pietistiche sono tentazioni da tenere sempre presenti, se si vuole riuscire a entrare appieno nella Chiesa. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Presentazione del sito in albanese

La presentazione del sito parrocchiale è da ora disponibile anche in albanese. Mentre continuiamo nei nostri sforzi di far sentire ogni fedele a casa propria nella Chiesa (a prescindere da quale sia la sua lingua e la sua provenienza), ringraziamo di cuore Platon per questa gradita aggiunta. Faleminderit!

 
Gamberi e omosessualità

Un modo astuto per far accettare un comportamento immorale è paragonare il suo divieto ai divieti rituali non più osservati, sottolineando che sono tutti divieti che vengono dalla stessa fonte religiosa. Così, la Bibbia condanna i rapporti omosessuali e condanna chi mangia i gamberi: mostrando come il divieto dei gamberi non è più in vigore, si cerca di conclude che anche il divieto dell’omosessualità non ha più ragione di essere. Qui i cristiani devono stare molto attenti, e padre John Whiteford ci insegna a capire la differenza tra un divieto morale (che si applica a tutti in ogni tempo e luogo) e un divieto rituale (funzionale alla vita religiosa di un determinato popolo e/o in un determinato periodo). Leggiamo la risposta di padre John nell’omonima sezione dei documenti, e impariamo a rispondere a quelli che vorrebbero farci sostenere la moralità dei comportamenti immorali a colpi di citazioni bibliche.

 
Usanze ortodosse nel giorno della decapitazione del Battista

Il giorno della decapitazione di san Giovanni Battista (29 agosto/11 settembre) è un giorno di digiuno stretto (niente carne, uova, latticini, pesce, vino e olio) in ricordo della morte violenta del più grande tra i profeti. Anche se la commemorazione è antica, la prescrizione del digiuno stretto è relativamente recente, e non appare negli antichi Tipici della Chiesa. I pii ortodossi, per onorare il Precursore del Signore e per ricordare la necessità di vivere uno stile diverso da quello di Erode, hanno sviluppato diverse usanze che ricordano la morte del Battista.

Nessuna di queste usanze, al di là del digiuno stretto, è prescritta o codificata in alcuna norma canonica, pertanto si tratta di costumi pii del tutto facoltativi, che dipendono dalle abitudini di un determinato luogo e di un determinato periodo. Sono possibili le più diverse combinazioni di due o più di queste usanze.

1. Si evitano le celebrazioni di compleanni, poiché la tragedia avvenne in occasione di una festa di compleanno (abitualmente gli auguri e tutto ciò che ha a che fare con i compleanni si rimandano a un altro giorno).

2. Si evitano le danze, ricordando la danza che sedusse Erode e gli fece ordinare la morte del profeta.

3. Si evitano piatti o vassoi come quello su cui fu portato il capo del profeta (si usano ciotole al posto dei piatti)

4. Si evitano i cavoli, rotondi come una testa. La leggenda che il capo del Battista fu posato su foglie di cavolo può essere nata dalla forma particolare del cavolo.

5. Si evitano i frutti e le verdure di forma rotonda (sempre per la somiglianza con una testa), tra cui mele, pere, meloni, rape e cipolle.

6. Si evitano coltelli, falci, falcetti, asce e simili oggetti che tagliano (per ovvie ragioni). A tavola non si taglia nulla: per esempio, si spezza il pane.

7. Si evitano i cibi e le bevande di colore rosso (per il richiamo al sangue) tra cui pomodori, uva nera, peperoni rossi, succhi di uva e melograno, o il borshch fatto con barbabietole.

8. Quando la festa cade di sabato o domenica, oppure è una festa patronale, allora c'è permesso di olio e di vino. In tal caso (sempre per il richiamo al sangue), a tavola non si usa vino rosso.

 
Storia di un cabardino ex musulmano

Padre Georgij Maksimov intervista nel suo programma Il mio ​​cammino verso Dio un nativo di una delle repubbliche tanto poco conosciute quanto interessanti della Federazione Russa: la Kabardino-Balkaria, nel Caucaso settentrionale (tra le sue cime montuose si trovano i picchi dell’Elbrus, il monte più alto d’Europa). Mikahil, nato a Nal'chik, la capitale della repubblica di Kabardino-Balkaria, è etnicamente cabardino, una popolazione di ceppo circasso abitualmente associata al mondo musulmano, ma con profondi legami con il cristianesimo ortodosso, sia nel passato che nel presente, come potremo vedere nel testo russo e nella traduzione italiana dell'intervista.

 
Il soft power cristiano della Russia

 

Il concetto di soft power, coniato all’inizio degli anni ’90 da Joseph Nye, politologo della Commissione trilaterale, si riferisce al complesso di interdipendenze con cui uno stato può costruire consenso senza ricorrere alla forza diretta. Nell’analisi di Nye il soft power era visto essenzialmente come un modo per estendere la supremazia americana, ma nel contempo un elemento molto interessante ha agito in modo speculare per rafforzare l’immagine della Russia nel mondo. Questo elemento, che piaccia o no, è costituito proprio dalla Chiesa ortodossa russa e dai valori morali da questa sostenuti. In una magistrale analisi di Nicolai Petro (nella foto), che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, osserviamo questo sottile gioco di interdipendenze che si snoda attorno alle diverse intepretazioni (civile e religiosa) del concetto di “mondo russo” (russkij mir).

 
Le reliquie incorrotte dei santi Giobbe e Anfilochio di Pochaev

Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti un breve cenno biografico in russo e in italiano dei santi monaci Giobbe (igumeno del monastero di Pochaev nei difficili anni degli inizi del XVII secolo) e Anfilochio (il più famoso degli ieromonaci di Pochaev nel XX secolo, recentemente canonizzato), con un accenno alle loro reliquie incorrotte.

 
Perché i cristiani ortodossi celebrano il nuovo anno il primo giorno di settembre (1/14 settembre)

Gabe Martini riflette sulla storia dell’Indizione, la ricorrenza del primo giorno di settembre che segna il nuovo anno della Chiesa, osservando come questo capodanno ecclesiastico si inserisce nelle festività del raccolto e della riconoscenza a Dio per la sua provvidenza nel mondo, e costituisce pertanto un’occasione logica e appropriata per l’inserimento delle preghiere contemporanee in tema di salvaguardia del creato. Presentiamo il saggio di Gabe Martini nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
La critica all'islam di san Giovanni Damasceno

San Giovanni Damasceno (nell’icona) non è solo stato uno dei più eloquenti espositori delle dottrine della Chiesa ortodossa, ma anche uno di quelli che ebbero maggiore esperienza diretta della fede islamica, in un periodo in cui tutti cercavano di farsi un’idea di quella nuova religione.

Le sue critiche, di cui presentiamo un estratto nella sezione “Confronti” dei documenti, possono sembrare oggi ormai obsolete, ma hanno il vantaggio di considerare l’islam come un’eresia del cristianesimo: perciò, san Giovanni inchioda l’apologetica musulmana sullo stesso terreno della continuità della fede abramica vantata dall’islam, e ne chiede le garanzie (piuttosto carenti, in verità) alla luce delle stesse profezie che i cristiani usano come fondamento della loro fede.

 
Una proposta su fede ortodossa e cittadinanza russa

Abbiamo accennato alcune volte sul nostro sito al tema dell’accoglienza di profughi che si rifugiano in Russia per scappare da persecuzioni anticristiane; sembra che il deputato russo Mikhail Degtjarjov (nella foto) abbia preso sul serio questo argomento, proponendo emendamenti di legge per facilitare l'ottenimento della cittadinanza russa ai cristiani ortodossi, come cita l’articolo di Russia Insider che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Il significato sacramentale del pane

Dal bollettino della cattedrale della ROCOR a Washington DC (una chiesa che si distingue per un ottimo contributo alla catechesi ortodossa in Internet), presentiamo, nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, la traduzione italiana di un articolo sul simbolismo del pane e sulla sua importanza per il legame eucaristico tra la vita umana e la vita divina.

 
Il buon senso del patriarca di Gerusalemme irrita gli estremisti ucraini

Una delegazione del partito radicale ucraino di Oleg Ljashko si è presentata in udienza dal patriarca Teofilo III di Gerusalemme, evidentemente per cercare di ottenere da lui qualche dichiarazione favorevole alla loro causa. Tra le varie fonti, citiamo la notizia dell’incontro da Interfax-Religion, in russo e in inglese.

La prova di quanto gli estremisti ucraini siano fuori contatto con la realtà non sta tanto nel loro proposito di cercare alleati nei luoghi più improbabili, quanto nella loro indignazione di fronte alle parole di assoluto buon senso pronunciate dal patriarca Teofilo (le stesse parole che avrebbe detto qualsiasi leader ortodosso sano di mente e non direttamente coinvolto nei conflitti di Kiev), parole che hanno subito quasi come altrettanti insulti:

- Fermate la guerra;

- Riconciliatevi con i russi, con i quali formate un solo popolo;

- Trovate il modo di sostenere il metropolita Onufrij e l’unica autentica Chiesa ortodossa ucraina;

- Non sprecate tempo con i seguaci del perduto anti-patriarca Filarete.

La nostra stima al patriarca Teofilo per la sua risposta seria e controllata, e le nostre condoglianze agli estremisti ucraini per la nemmeno troppo prematura dipartita della loro presa sulla realtà.

 
Arciprete Andrew Phillips: Domande e risposte dalla corrispondenza recente (settembre 2015)

Padre Andrew risponde a domande sul ritorno dei socialisti di vecchio stampo nelle sinistre europee già prese in ostaggio dai neocon, sul caos delle nuove immigrazioni musulmane in Europa, sulle accuse velate alla cooperazione tra Chiesa e stato in Russia recentemente espresse dal patriarca Bartolomeo, sulla prossima conferenza inter-ortodossa al Fanar, sul 'retaggio' sovietico, sui pericoli del nazionalismo e sulle prospettive di restaurazione di un Impero cristiano. Presentiamo le domande e risposte in traduzione italiana nell’omonima sezione dei documenti.

 
Uno studio sulla generosità dei fedeli ortodossi in America

Alexei Krindatch (nella foto), nato a Mosca nel 1966, è un noto sociologo della religione, specializzato nella rinascita religiosa dello spazio post-sovietico, e in seguito nello studio del cristianesimo ortodosso in America. I suoi studi hanno drasticamente ridimensionato le pretese avanzate da diverse giurisdizioni ortodosse riguardo alla loro diaspora americana, tanto da farlo impiegare come consulente ufficiale della conferenza inter-episcopale ortodossa degli Stati Uniti. In tale veste, ha diretto il primo censimento degli ortodossi nel paese nel 2010-2011.

Di recente, ha prodotto un rapporto sulla generosità nelle parrocchie ortodosse negli Stati Uniti, che analizza in dettaglio le modalità in cui i fedeli sostengono economicamente le loro parrocchie e altre iniziative religiose e caritative, e offre suggerimenti alle parrocchie per accrescere la generosità dei loro fedeli.

Il dato più interessante di questo rapporto è costituito dalla media delle offerte per famiglia, dalla quale risulta che la famiglia media di fedeli contribuisce alla propria parrocchia circa 2.000 dollari all’anno, corrispondenti alla media del 3% dei propri introiti. Dai dati emerge una generosità leggermente maggiore tra i convertiti all’Ortodossia, che sono anche i più disposti a seguire l’ideale della decima.

Qui si possono leggere (in inglese) il testo completo del rapporto e il suo riassunto.

Ringraziamo Alexei, che abbiamo potuto ascoltare in diverse conferenze (anche qui a Torino) e che ci ha comunicato diverse idee interessanti sullo sviluppo dell’Ortodossia in Occidente, e ci auguriamo che le sue ricerche siano utilizzate in modo sempre più diffuso.

 
Il tribunale blocca l’ingresso in Russia di un milione di opuscoli dei testimoni di Geova

Interfax-Religion, 21 agosto 2015

I pubblici ministeri dei trasporti del nord-ovest hanno frenato la diffusione di materiali proibiti portati in Russia per l'organizzazione dei testimoni di Geova.

In particolare, il pubblico ministero dei trasporti Leningrado-Finlandia ha presentato una querela per chiedere che la letteratura giunta al punto di controllo automobilistico internazionale Svetogorsk nel marzo 2015 sia riconosciuta come estremista. Il destinatario della letteratura è il Centro amministrativo dei testimoni di Geova in Russia, come riportato dal servizio stampa del pubblico ministero dei trasporti del nord-ovest.

Oltre un milione di opuscoli è stato trovato in un veicolo da trasporto stradale durante le visite doganali. Una valutazione di esperti di questi materiali ha mostrato che essi contengono istruzioni di prova o di giustificazione del rifiuto dei cittadini di assolvere i loro doveri civili e fanno appello all’ostilità contro persone di diversa appartenenza religiosa.

Per evitare la consegna di questa letteratura, il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero di sequestrare i beni. Un’inchiesta di violazione amministrativa è stata aperta dalla dogana di Vyborg nei confronti del trasportatore dei materiali sulla base di "mancato rispetto di divieti o restrizioni all'importazione di merci nel territorio dell’Unione doganale". È in corso un'inchiesta amministrativa.

 
La vera causa della guerra di Crimea

Al momento della crisi in Crimea nella primavera del 2014, il portale Pravoslavie.ru ha ripreso un articolo da The Economist in cui si parla delle cause che hanno scatenato la guerra di Crimea. Pochi sanno che questo conflitto, in cui è facile vedere uno scontro di blocchi religiosi, ha avuto una causa unicamente religiosa, legata alla tutela dei luoghi di pellegrinaggio in Terra Santa. Presentiamo l’articolo in questione in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. 

 
Interpretazioni allegoriche della Scrittura?

L’interpretazione allegorica (più spesso chiamata “tipologica” nel contesto ortodosso) è uno dei modi tradizionali di interpretazione delle Scritture, presente nello stesso Nuovo Testamento (per esempio, nell’unico punto in cui Gesù spiega una delle sue stesse parabole, e in diverse occasioni delle lettere di san Paolo). Il cristianesimo occidentale, nel periodo medioevale, ha portato all’eccesso questo tipo di interpretazione, creando paralleli tipologici molto inappropriati (per esempio, vedere Marta e Maria di Betania come le tipologie della vita attiva e contemplativa, laddove nella tradizione ortodossa sono semplicemente i tipi dell’affanno mondano e dell’ascolto della parola del Signore). Come reazione, il mondo protestante ha visto l’interpretazione allegorica con estremo sospetto, quand’anche non con rifiuto (nonostante la sua indisputabile presenza nelle stesse Scritture). Padre John Whiteford, in una delle sue risposte che abbiamo tradotto in italiano, cerca di spiegare il ruolo e l’importanza di questo modello di interpretazione nel contesto patristico ortodosso.

 
Un articolo di padre Gregorio Cognetti

Fin dall’inizio del nostro sito parrocchiale, abbiamo sempre tenuto in alta considerazione la memoria di padre Gregorio Cognetti, il nostro primo decano. Siamo dispiaciuti che negli ultimi anni sia stato diffuso in rete così poco dei suoi scritti, spesso molto brillanti. Oggi vogliamo proporvi uno dei primi articoli pubblicati sul bollettino (significativamente intitolato Il ritorno) della parrocchia di san Marco di Efeso a Palermo. In questo scritto breve ma intenso padre Gregorio analizza la comune fallacia logica di ritenere che “tanto basta credere in Dio” per giustificare ogni reale assenza di fede. Presentiamo l’articolo intitolato Un solo Dio: una sola Fede nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
La Chiesa russa e la Francia: intervista al vescovo Nestor

Il blog Parlons d'Orthodoxie riporta un’intervista al vescovo Nestor (Sirotenko), che per alcuni anni è stato il nostro ordinario per l’Italia, e che ricordiamo con affetto. L’intervista è stata data alla rivista cattolica “La Nef” (La nave), e in alcuni punti si fa sentire un influsso terminologico tipicamente cattolico romano, tra cui gli accenni alla “Chiesa indivisa” del passato, tanto da farci venire qualche dubbio su dove finiscano le parole dell’intervistato e abbiano inizio quelle dell’intervistatore. Il testo (che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti) è comunque interessante, e ci fa ritornare con piacere vicini a un amico che mantiene un buon ricordo di quando è stato vescovo per l’Italia.

 
Il metropolita Damaskinos e la messa al bando dei costumi popolari nei matrimoni e battesimi

Il 17 settembre 2015, il sito GreekReporter.com ha dato la notizia (riportata dal portale Pravoslavie.ru e in diversi siti del mondo ortodosso) di uno dei vescovi della Grecia settentrionale, il metropolita Damaskinos di Didymoteicho, Orestiada e Soufli (nella foto), che ha cercato di vietare una serie di usanze popolari in occasione di matrimoni e battesimi, chiamando tali usanze "anticristiane" e "incomprensibili".

Le condizioni poste dal metropolita sono state elencate in una lista e distribuite alle chiese della diocesi: questa è una prassi perfettamente legittima di ordine ecclesiale, anche se abbiamo numerosi dubbi sulla fondatezza delle obiezioni del metropolita, così come sono state riportate dalla stampa.

Presentiamo le nostre considerazioni in proposito nella sezione "Confronti" dei documenti.

 
Inaugurata la moschea centrale di Mosca

La nuova moschea centrale di Mosca, ricostruita sul sito della moschea di Meshchanskaja Sloboda risalente al 1904, è stata appena terminata e inaugurata.

Ha una capacita di 10.000 persone, ma nelle più grandi festività, nei dintorni si radunano fino a 100.000 fedeli, e il Consiglio dei mufti della Russia ha avuto il permesso per iniziare l'edificazione di un'altra moschea che possa ospitare fino a 20.000 persone.

In Russia vivono 23 milioni di musulmani di 38 etnie diverse. Nella sola area di Mosca, ci sono almeno 2 milioni di musulmani, o un cittadino su sei.

Ecco un'altra notizia che NON vi daranno in Italia... sarebbe troppo imbarazzante rispondere alle inevitabili domande:

- Perché nessuno in Russia parla di "invasione islamica", anche in aree come quella di Mosca, non storicamente musulmane?

- Perché in Russia non ci si pone il problema della "distruzione delle radici cristiane" per opera della minoranza musulmana?

- Se il principale problema causato da 2 milioni di musulmani a Mosca è quello di non sovraffollare gli spazi attorno alle moschee, com'è che in Italia c'è tanto panico per una popolazione musulmana inferiore ai 2 milioni in tutto il paese?

 
La profezia scolpita sul coperchio del sepolcro di san Costantino

Il nostro amico John Sanidopoulos, che ha assunto una fama internazionale nella blogosfera ortodossa attraverso il suo ottimo blog Mystagogy, ha deciso di sviluppare la sua presenza in rete (da lui considerata come una vera e propria opera di ministero missionario ortodosso) in una serie di ben cinque blog “tematici”:

- Mystagogy, il blog originario e un tempo onnicomprensivo, è ora specializzato in argomenti tipicamente spirituali come vite di santi, insegnamenti patristici e così via.

- Honey and Hemlock (“miele e cicuta”, citazione di Plutarco sui prodotti contraddittori degli ateniesi) analizza le antinomie e i paradossi della società in vari settori della filosofia, della scienza, della politica e del mondo delle comunicazioni.

- Bio-Orthodoxy è dedicato ai rapporti tra scienza e teologia; si occupa di temi quali la cosmologia e le teorie sulla creazione e sull’evoluzione.

- Daimonologia si focalizza sui temi del fantastico e del soprannaturale, cercando una risposta cristiana al mondo dell’occulto.

- L’ultimo arrivato tra i blog, Eschatologia, si specializza nei temi relativi alle profezie e al futuro del mondo e dell’umanità.

Proprio da questo ultimo blog, abbiamo tradotto in italiano un articolo riguardante l’oscura profezia che si trovava fino al XV secolo sul sepolcro di san Costantino, decifrata dal santo patriarca Gennadio (Scholarios).

 
Un viaggio nell'Islanda ortodossa

Da tempo desideravamo parlare della presenza ortodossa in uno degli stati dell’Europa occidentale più piccoli e periferici, ma non per questo meno ricchi di radici ortodosse. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti un articolo duplice, composto da una parte storica sulle origini cristiane ortodosse dell’Islanda, e da una breve panoramica sulla presenza ortodossa attuale nel paese.

 
Mostra fotografica sul monte Athos

Per chi vive a Torino o la può visitare in questo mese, uno degli eventi speciali offerti dall'edizione 2015 di Torino Spiritualità è una mostra fotografica sul Monte Athos.

Nei locali di palazzo Saluzzo Paesana, fino al 25 di ottobre, saranno in mostra un centinaio di fotografie artistiche della mostra "Athos - i colori della fede" di Stratos Kalafatis.

Il fotografo, che abbiamo avuto modo di conoscere e di apprezzare, ha raccolto un patrimonio di immagini nel corso di oltre 200 giorni in viaggi successivi lungo tutta la penisola athonita, ed è riuscito a intrecciare con monaci, lavoratori e pellegrini una serie di legami di fiducia e di amicizia che si riflettono nelle sue foto.

Questa è un'occasione unica di vedere la vita sull'Athos attraverso brevi lampi e sguardi come raramente sono usciti dal Monte Santo.

 
Primo giorno senza conflitti in Donbass

L'agenzia di stampa DAN di Donetsk ha annunciato in un comunicato del 25 settembre il primo giorno senza conflitti nella regione, a partire dallo scoppio della guerra a Pasqua del 2014. Questo è anche il primo giorno, a partire dalla firma degli accordi di Minsk, in cui non si sia registrata una sola violazione degli accordi di Minsk da parte dell'esercito ucraino. Per far capire la gravità della situazione, è opportuno ricordare che DAN ha riportato ogni giorno l'elenco delle violazioni del cessate il fuoco, che si aggirano su un numero medio di una trentina al giorno (con picchi di circa una settantina).

 
Una critica ortodossa della teoria della "Rapture"

Rapture (termine inglese che si può tradurre sia come 'rapimento' che come 'estasi') indica la teoria secondo alla quale, poco prima dei tempi dell'Anticristo, Dio verrà a 'rapire' tutti gli eletti dalla terra per risparmiare loro le tribolazioni degli ultimi giorni. Questa sarebbe stata destinata a rimanere una teoria del tutto marginale in un contesto marginale del mondo protestante (le Chiese evangeliche dei fratelli), se non fosse stata pubblicizzata nel mondo dai romanzi di fiction religiosa della serie Left Behind (in italiano, Gli esclusi) di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, e dagli adattamenti televisivi di questa serie.

Presentiamo nella sezione confronti dei documenti la traduzione italiana di una seria confutazione della dottrina del rapimento, scritta da padre Anthony Coniaris dell’Arcidiocesi greca d’America.

 
Considerazioni su Russia e musulmani

Presentiamo nellla sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un paio di approfondimenti legati al tema della moschea centrale di Mosca, da poco inaugurata. Dapprima sentiamo il patriarca Kirill, che in una notizia riportata da Interfax-religion e Pravmir invita l’Occidente a prendere esempio dalla Russia per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi musulmani, ricordando un dato taciuto dalla stampa occidentale, che Mosca da sola ha accolto più musulmani di quanto ha fatto finora tutta l’Europa. Passiamo quindi al nostro amico Saker, che analizza i buoni rapporti tra cristiani ortodossi e musulmani in Russia alla luce di una precisa e autentica “scelta di civiltà” fatta dalla Russia di oggi.

 
Intervista con l'arciprete Aleksij Aedo (Cile)

Padre Aleksij Aedo (nella foto) è un sacerdote ortodosso cileno nella Chiesa ortodossa russa all’Estero, parroco di due comunità missionarie nelle due città più importanti del Cile, Santiago e Concepción. Nella sua intervista a Pravoslavie.ru, che presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti, padre Aleksij parla del suo cammino di conversione, del debito nei confronti dell’indimenticabile vescovo missionario Aleksandr (Mileant), del suo compito di testimonianza universitaria e della strategia missionaria di aprire una porta per il Signore nel cuore della gente secolarizzata, soprattutto dei giovani.

 
Due lati in ogni scacchiera

Lo scrittore russo-australiano Martin Kalyniuk, in un saggio riportato sul blog The Soul of the East, aiuta a far capire la differenza tra le mentalità della Russia e dell’Occidente ricordando che i due giocatori attorno a una scacchiera non devono essere necessariamente ignoranti l’uno dell’altro, né necessariamente ostili. Presentiamo la traduzione italiana di questo saggio brillante e sorprendentemente irenico nella sezione “Geopolitica ortodossa dei documenti.

 
Un nuovo sito per la diocesi di Korsun

La diocesi di Korsun si presenta con un sito completamente rinnovato in lingua russa, di facile consultazione.

A volte un sito può dare un’impressione di familiarità anche senza volerlo... nell’immagine di copertina del sito, il fedele che sta baciando la croce tenuta dal nostro ex vescovo Nestor è il nostro caro amico Jean-François Mayer.

 
Sua Santità il patriarca sulla missione contro le sette e gli scismi

Il 23 novembre 2014, nella sala conciliare della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, il patriarca Kirill di Mosca e tutta la Rus' ha presieduto all'apertura del V Congresso pan-ecclesiale dei missionari diocesani. Nel suo discorso ai delegati, il primate della Chiesa ortodossa russa ha sottolineato l'importanza delle attività anti-scismatiche e anti-settarie.

"In stretta connessione con l'apologetica è l'attività anti-settaria e anti-scismatica, che continua a essere una delle direzioni più importanti del servizio missionario, insieme con la tutela dei valori e dello stile di vita cristiani tradizionali di fronte a un secolarismo particolarmente aggressivo".

 
Un'obiezione cristiana ortodossa al suicidio assistito

Padre Philip LeMasters, parroco di una chiesa ortodossa antiochena in Texas, analizza la pratica del suicidio assistito dal punto di vista del cristiano ortodosso, partendo da una tesi inoppugnabile: i medici che si prestano ad assistere i suicidi abdicano al loro ruolo di perseguire la salute. I cristiani ortodossi, invece, sanno che vivere fedelmente in un mondo di corruzione spesso richiede dolore e lotte di vario genere. Possiamo leggere la traduzione italiana del saggio di padre Philip nella sezione “Etica” dei documenti.

 
Una nuova ecclesiologia per la Chiesa ortodossa?

Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un saggio apparso da pochi giorni in rete, ma che ha già provocato un notevole dibattito. Seraphim Danckaert (nella foto), ricercatore in teologia ortodossa, analizza le recenti reazioni alle proposte di unità amministrativa degli ortodossi in diaspora (un argomento estremamente controverso), notando come negli ultimi documenti pubblicati con una certa ufficialità dalle Chiese autocefale ortodosse si stia andando verso una giustificazione ecclesiologica della pluralità di giurisdizioni sovrapposte. Questo è profondamente diverso dalle precedenti giustificazioni di giurisdizioni multiple per diverse necessità pastorali o liturgiche: potrebbe essere l’insinuazione di una teologia della mancanza di ordine ecclesiale, che non trova riscontro nella tradizione ortodossa.

 
Il malcostume pastorale di predicare l'universalismo

Abbiamo già presentato padre Andrew Stephen Damick, un sacerdote ortodosso americano, in ruoli piuttosto marginali (un’intervista all’attore Jonathan Jackson e un brano umoristico); oggi vogiamo lasciargli un ruolo più importante in uno scritto di denuncia contro l’infiltrarsi nel mondo ortodosso dell’universalismo (la credenza che tutti devono essere salvati). Invece di sostenere la falsità dell’universalismo su base scritturale o tradizionale, padre Andrew ha scelto in modo piuttosto geniale di focalizzarsi su quali sono le disastrose conseguenze della predicazione dell’universalismo, ricordando che una dottrina che parla della salvezza universale non può essere relegata al rango di opinione teologica, ma deve essere predicata proprio per la portata che ha su tutti gli esseri umani.

 
Biarritz: chiesa russa in pericolo

 

Il blog Parlons d'Orthodoxie riporta un articolo sulla chiesa russa di Biarritz, che ne racconta la storia e avvisa che oggi la chiesa versa in condizioni disperate per mancanza di fondi e necessità immediate di restauri.

Noi avremmo molto da dire su questa chiesa e sulla sua situazione, ma per non essere accusati di occuparci di affari altrui, ci limitiamo a riportare un paragrafo dell'articolo in questione, con osservazioni sulle quali ci troviamo al cento per cento concordi:

 

L'église, si elle était passée au patriarcat de Moscou, aurait pu être entièrement restaurée à l'instar de la cathédrale russe de Nice. Cependant une partie minoritaire des paroissiens – certains d’origine russe ou slave et d'autres nouvellement convertis – s'y opposèrent.

La chiesa, se fosse passata al patriarcato di Mosca, avrebbe potuto essere completamente restaurata seguendo l'esempio della cattedrale russa di Nizza. Tuttavia una minoranza di parrocchiani – alcuni di origine russa o slava e altri recentemente convertiti – si è opposta.

 

 
"Il Signore degli Anelli" e il cristianesimo

L’opera letteraria di Tolkien ha molti attenti studiosi (anche in Italia) che si dedicano con attenzione a una valutazione teologica dell’impatto su intere generazioni dell’universo fantastico creato dal professore di Oxford. Tra queste voci si sente la necessità di una prospettiva cristiana ortodossa. Non sarà pertanto fuori luogo, anche se è leggermente datato, il saggio del 2003 di Jurij (oggi padre Georgij) Maksimov, scritto dalla prospettiva di un semplice lettore negli anni in cui appariva la versione cinematografica di Peter Jackson, e che proponiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Quando James Bond andò alle Meteore

“Solo per i vostri occhi”, presentiamo la traduzione italiana di un articolo di John Sanidopoulos, che parla degli eventi che diedero ai monasteri greci delle Meteore una notorietà internazionale attraverso uno dei film di James Bond. Purtroppo, la cresciuta popolarità delle Meteore come meta turistica causò anche il ritiro di intere fraternità monastiche al Monte Athos, da cui erano venuti in origine i fondatori dei monasteri ancor oggi esistenti. 

 
L'impulsività, la dipendenza e le passioni

Molti comportamenti umani che generano dipendenza sono oggetto di programmi di recupero, specialmente attraverso il programma dei dodici passi, noto dall’esperienza degli Alcolisti Anonimi. Padre Alexis (Trader, nella foto), un americano divenuto monaco e sacerdote al Monte Athos, riflette sull’esperienza dei programmi di recupero, sottolineando le radici comuni alla lotta contro le passioni che si possono ritrovare negli scritti ascetici dei Padri della Chiesa. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Alexis nella sezione “Etica” dei documenti.

 
Intervista a un sacerdote missionario

Nella trasmissione Il mio cammino verso Dio del canale Spas TV, padre Georgij Maksimov intervista il sacerdote Stanislav Rasputin, che abbiamo già visto all’opera come missionario in India e nelle Filippine, e di cui non è altrettanto noto che si tratta di un convertito adulto all’Ortodossia, in precedenza attivista dell’Esercito della Salvezza. L’intervista è utile a capire un altro aspetto del processo di conversione: l’inutilità di rinnegare il proprio passato. Padre Stanislav infatti non disdegna di rimanere in contatto con i credenti protestanti, di cui capisce la mentalità e a cui cerca di spiegare l’Ortodossia in un modo che risuoni positivo nella loro esperienza. Questo aspetto dialogico lo ha anche aiutato molto nel suo lavoro missionario in Asia. Presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della video-intervista a padre Stanislav nella sezione “Pastorale” dei documenti.

 
Il millenarismo

Una delle antiche eresie che hanno una tendenza a riapparire tra i cristiani è il millenarismo, o in greco chiliasmo, che sulla base della lettura letteralista di un passo dell’Apocalisse, prevede l’instaurazione di un regno messianico per mille anni prima della fine del mondo o (nella versione detta “pre-millenarismo”) tra la seconda venuta di Cristo e il giudizio finale. L’interpretazione della Chiesa è che i “mille anni” si riferiscono simbolicamente (con la cifra di mille come il modo per indicare un lungo periodo) al periodo della Chiesa sulla Terra. Il millenarismo, per la pretesa di accogliere un singolo brano delle Scritture, fa a pezzi tutta l’escatologia cristiana, e non c’è da stupirsi che sia stato una delle prime eresie respinte dalla Chiesa. Padre John Whiteford risponde a una domanda sul millenarismo in un articolo che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.

 
Padre Petru (Pruteanu) risponde a una serie di accuse infondate

C’è molto di vero nel vecchio detto che “nessuna buona azione resta impunita”. Dopo anni di seri studi teologici con la specializzazione negli studi liturgici, il nostro confratello igumeno Petru (Pruteanu) ha condiviso con tutto il mondo ortodosso (e grazie alle nostre traduzioni, anche con quello di lingua italiana) una notevole mole di dati e studi sul senso teologico delle funzioni sacre. Invece di un ringraziamento per la correttezza della sua esposizione (e non è affatto necessario concordare con tutte le sue conclusioni, per apprezzare il suo lavoro), padre Petru viene regolarmente attaccato da persone che non hanno neppure un poco della sua serietà e devozione. Ultimamente è stato accusato in forma semi-anonima da padre Ioan Argatu, rettore della cattedrale di Fălticeni, in una pagina di blog, che lo diffama come modernista ignorante, e velatamente come eretico. Abbiamo letto le accuse (fatte alla leggera e non adeguatamente citate e circostanziate), e siccome ci siamo sforzati per anni a seguire tutti gli studi di padre Petru (come una qualunque ricerca su questo sito potrà dimostrare), ci rendiamo conto di come tali accuse siano gratuite e ingiuste. Presentiamo pertanto volentieri la risposta di padre Petru nell’originale romeno e in traduzione italiana, e gli rinnoviamo tutta la nostra stima come serio e competente liturgista.

 
La rinascita dell'Impero cristiano e la Siria

Dopo che pochi giorni di intervento militare russo (richiesto legittimo) in Siria sono riusciti a ottenere più di un anno di preteso intervento americano (non richiesto e non legittimo), appare chiaro chi ha un vero interesse a proteggere le minoranze cristiane perseguitate in Medio Oriente. Guarda caso, è proprio la nazione erede di quell'Impero russo che a suo tempo era il più autentico garante dei cristiani arabi. Non è fuori luogo, pertanto, parlare della rinascita di un Impero cristiano, come fa padre Andrew Phillips nel post che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Benedict Sheehan: lo stato del canto ecclesiale in America

Con molta prudenza, e cercando di interpellare una fonte davvero competente, ci avventuriamo in un campo altamente sensibile ma allo stesso tempo molto importante della nostra vista di cristiani ortodossi: il canto ecclesiale, e come questo viene valutato in generale nell’esperienza pastorale nei paesi occidentali. Leggiamo in traduzione italiana un’intervista a Benedict Sheehan, uno dei collaboratori del blog Orthodox Arts Journal, nonché responsabile dei programmi musicali al monastero e al seminario di san Tikhon in Pennsylvania. Molti dei temi da lui trattati nell’intervista sono di un certo interesse immediato (o lo saranno presto) per le nostre chiese in Italia, e le sue indicazioni possono essere utili nel nostro cammino.

 
Le conseguenze della Chiesa Una: il non-ecumenismo

È difficile tradurre il termine inglese unecumenism, con il quale padre Seraphim Freeman cerca di descrivere la realtà di una Chiesa che non ha bisogno di “cammini ecumenici” perché non è mai stata divisa. L’unità è già una caratteristica della Chiesa – o altrimenti la Chiesa non esiste... oppure non esiste più: e in entrambi i casi, le affermazioni di Cristo sull’unità sarebbero menzogne, o meri pii desideri. Riflettiamo sul tema dell’unità della Chiesa (e sulla modernità che la nega) nel saggio di padre Seraphim, che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Confronti” dei documenti.

 
Il patriarca Kirill invita a pregare per il successo dell’intervento militare russo in Siria

Dopo decenni di retorica pacifista e di occhi chiusi sulle sofferenze causate dai potenti di questo mondo, a molti sembrerà quasi inaudito sentire un patriarca ortodosso che augura il successo a un’operazione di intervento militare. Eppure, il patriarca Kirill non solo definisce “una decisione responsabile” l’uso delle forze armate della Federazione Russa per difendere la popolazione della Siria dall’arbitrio dei terroristi, ma lo fa per dare voce all’esperienza stessa dei leader religiosi del Medio Oriente, lasciati inascoltati dalla propaganda occidentale.

Il patriarca non invita in fedeli al buonismo, invita a pregare per la vittoria. Le conseguenze del conflitto in Medio Oriente sono “cruciali per la pace e il benessere della Santa Rus’.” Ricordando la lezione del XX secolo, invita a non dimenticare che anche conflitti lontani e trascurati hanno creato i danni più severi proprio sulla civiltà ortodossa russa.

Per approfondire i temi legati a questo momento di tensione, possiamo leggere un commento nell’articolo La morte del Nuovo Disordine Mondiale, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Perché Svetlana Alexievich ha vinto il premio Nobel per la Letteratura

Russia Insider, riportando l’articolo di Anatoly Karlin per The Unz Review, si è limitata a sottotitolare: “Perché non le piace Vladimir Putin”.

Il messaggio è chiaro, e anche se potremmo concludere così per molte delle scelte apparentemente assurde (ma in realtà totalmente pilotate) del comitato dei Nobel, proviamo a leggere il saggio di Anatoly Karlin in traduzione italiana: scopriamo come tra molti scrittori ben più meritevoli in lingua russa, sia stata scelta una saggista semisconosciuta quasi soltanto perché si esprime per slogan russofobi, un po’ menefreghisti rispetto ai fatti, e nemmeno troppo eleganti per stile, ma certamente molto “politically correct”.

 
Una nuova composizione iconografica: Cristo e il giovane ricco

L’iconografa Katherine Sanders racconta nel blog Orthodox Arts Journal di un’icona insolita ma interessante che le è stata commissionata: l’incontro tra Cristo e il giovane ricco, che pur non avendo modelli tradizionali stabiliti, nondimeno è una scena evangelica che merita un’adeguata raffigurazione. Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana del saggio sulla progettazione e realizzazione di quest’icona.

 
Vladivostok è stata elencata tra le dieci più belle città del mondo sulle coste degli oceani

Godetevi un filmato con un tour completo di una città tanto lontana e sconosciuta quanto ricca di sorprese.

 
 
Vladimir Putin ha appena distrutto 100 anni di speculazioni profetiche

Le recenti notizie sull’intervento militare russo in Siria non solo hanno evidenziato la totale ipocrisia del cosiddetto “intervento anti-terrorista” occidentale in Medio oriente, ma hanno anche contribuito alla débacle (si spera definitiva) di una serie di profezie sulla fine dei tempi, legate alla scuola evangelica dispensazionalista e alla Bibbia di Scofield del 1909. Queste profezie hanno a lungo caratterizzato le visioni della Russia di molti americani (compreso il presidente Ronald Reagan) e hanno facilitato la strana alleanza tra ambienti evangelici fondamentalisti e gli aspetti più anti-cristiani del sionismo. In un semplice colpo Vladimir Putin ha cancellato un secolo di teorie e illusioni del protestantesimo anglosassone, finendo per essere riconosciuto tra gli stessi cristiani evangelici americani (tra i quali l’autore del saggio che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti) come il più autentico protettore dei cristiani perseguitati.

 
Approfondimenti sul ruolo dei santi nella Chiesa

Presentiamo un paio di contributi alla comprensione del ruolo dei santi nella Chiesa, e all’apparente disparità dei loro trattamenti. In una delle sue risposte, padre John Whiteford cerca di spiegare perché l’uso del termine “il Grande”, applicato a determinati santi, non è una discriminazione né un’esagerazione, ma il semplice riconoscimento di una verità annunciata da san Paolo nella prima Lettera ai Corinzi, che anche le stelle del cielo differiscono le une dalle altre per splendore.

In un recente incontro, di cui presentiamo il resoconto in russo e in italiano, i vertici del Patriarcato di Mosca e della Chiesa russa all’Estero hanno proseguito il loro lavoro per far concordare i rispettivi calendari dei santi, e per tenere in considerazione i santi ortodossi dell’antico Occidente.

 
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