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31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
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Sezione 1

Siti ufficiali delle Chiese Ortodosse nel mondo

 
I filosofi greci che prefigurano Cristo

Dopo avere ricevuto ripetute richieste di spiegazioni tra il rapporto tra filosofia e fede cristiana, ci è sembrato interessante portarvi a fare un viaggio al monastero della Grande Meteora, dove si trova una parete affrescata con le immagini di un certo numero di filosofi, in maggioranza pagani. A chi si chiede se una simile iconografia sia appropriata al contesto di un luogo sacro, ricordiamo che spesso, nei secoli della turcocrazia, il nartece (vestibolo) e i portici esterni delle chiese erano utilizzati come scuole, e queste immagini non facevano altro che sottolineare il ruolo della letteratura e del pensiero del mondo antico come strumenti propedeutici alla rivelazione cristiana.

 
Cristo ha comandato l'unità universale?

Vi presentiamo in traduzione italiana un’analisi di Kirill Aleksandrov, che ci parla del tema del vero e falso ecumenismo nella prospettiva degli ortodossi ucraini.

 
Le reazioni dei credenti ucraini alle persecuzioni

Il congresso delle comunità perseguitate a Kiev ha avuto il merito di far salire il livello d’attenzione agli abusi commessi dagli scismatici contro la Chiesa canonica. Da una parte il politologo Ruslan Bortnik (nella foto) lancia un avviso ai fedeli, ricordando loro che le pressioni politiche possono cessare solo se essi troveranno il coraggio di protestare in massa, come hanno fatto i fedeli del Montenegro; dall’altra il vescovo Viktor di Baryshevka offre un aggiornamento su queste proteste, che di fatto stanno iniziando in forma civile e pacifica in tutto il paese.

 
Tempo di fedeltà pieno di grazia, o accettazione dell'abito nuziale di Cristo

L'arciprete Igor' Rjabko ci offre una radiografia di chi siano i "fedeli" che soffrono per Cristo in Ucraina e nel mondo, divenendo degni del suo regno.

 
Il capo del Fanar trova scuse per il suo crimine ecclesiale?

Il patriarca Bartolomeo dona nuova profondità al detto “chi si scusa si accusa”, secondo la recente riflessione del portavoce della Chiesa ortodossa ucraina, l'arciprete Nikolaj Danilevich: quest’ultimo ci fa notare come la continua ansia di giustificazione della correttezza delle sue decisioni potrebbe mascherare il bisogno che il patriarca sente di mascherare la realtà.

 
L'ellenismo nel mondo moderno

Padre Ioannis Fortomas, dopo aver introdotto per noi il tema dell’ellenismo in un quadro storico, ci guida in un’analisi dei risultati degli ultimi decenni di conduzione dell’ellenismo al di fuori della Grecia moderna. Purtroppo, le sue conclusioni portano a dubitare della saggezza della gestione del Patriarcato di Costantinopoli: i dati del mondo di cultura greca parlano di una progressiva decadenza del cristianesimo ortodosso, dal quale si sono staccati ormai nove su dieci di quelli che si identificano come greco-americani.

 
Vescovo ceco allineato con Costantinopoli e gli scismatici espelle uno stimato sacerdote, provocando uno scandalo in tutta la Chiesa

Vi presentiamo in traduzione italiana la cronaca dell’ultimo patetico scandalo del vescovo Isaias (Slaninka, a destra nella foto) di Šumperk, che non contento di agire come quinta colonna del Fanar in Moravia, si mette anche a picconare la sua stessa Chiesa locale. Quando diciamo che oggi il Patriarcato di Costantinopoli è IL problema dell’Ortodossia, vorremmo che questa affermazione fosse capita osservando attentamente quel che fanno i partigiani del “primo senza eguali” nel mondo ortodosso, e realizzando quanto costoro stiano operando contro la vita stessa della Chiesa.

 
La preghiera di assoluzione sui defunti

Un aspetto curioso dei funerali ortodossi è costituito dalla preghiera di assoluzione funebre, che il celebrante legge sul corpo del defunto. Da cosa proviene l’uso di questa preghiera? E perché si fa? A queste domande risponde in traduzione italiana l’articolo che vi presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.

 
In memoriam: madre Moisseia (Bubnova)

L'8 marzo 2021, a Gerusalemme, si è addormentata nel Signore all'età di 79 anni madre Moisseia (Bubnova, nella foto), che era stata dal 1997 al 2017 badessa del convento dell'Ascensione sul Monte degli Ulivi.

Madre Moisseia aveva iniziato la sua vita monastica a Gerusalemme nel 1975, e sotto la sua guida si sono formate novizie e monache provenienti da molti paesi e da molte comunità, inclusa la nostra stessa parrocchia di Torino.

Вечная память! Eterna memoria!

 
Vladyka Onufrij chiede preghiere speciali in Quaresima

Lunedì avrà inizio la Grande Quaresima ortodossa; come nei sette anni passati, il metropolita Onufrij chiede un particolare sforzo di preghiera, benedicendo una regola di preghiera personale più intensa e permettendo processioni della Croce in ogni diocesi alla Domenica dell’Ortodossia. Negli ultimi giorni c’è stato un inasprimento degli scontri della mai sopita guerra civile, e anche se potrebbe essere difficile che il conflitto si intensifichi proprio nei giorni della Quaresima (in passato è stato vero il contrario: nel 2014 il golpe a Kiev ebbe il suo punto di svolta all’Epifania, e le morti nel Donbass iniziarono a Pasqua), non si può dare per scontato nulla in una guerra fratricida: forse le preghiere e le manifestazioni pacifiche non dovrebbero rimanere retaggio dei soli ortodossi ucraini, ma dovrebbero coinvolgere anche i fedeli ortodossi di tutto il mondo.

 
Tre saggi di padre Andrew Phillips

Eccovi ben tre articoli recenti tradotti dal blog del nostro confratello inglese.

1) È ora che l'intera Chiesa ortodossa offra una forte opposizione al Patriarcato di Costantinopoli, caduto nella morsa degli intrighi atei di Washington: un saggio dal titolo che si spiega abbastanza bene da solo.

2) Le conseguenze del Covid: alcuni commenti di buon senso su ciò che la crisi del Covid ha portato negli ambienti di chiesa.

3) Il problema delle parrocchie: considerazioni, ricordi personali e suggerimenti per chi si chiede cosa costituisca davvero una parrocchia, e per chi desidera che le nostre parrocchie non siano esperimenti dalla vita breve.

 
Funzioni settimanali della Grande Quaresima

Nella Grande Quaresima, da mercoledì 17 marzo a venerdì 23 aprile 2021, oltre alla Veglia del sabato e alla Liturgia della domenica, avremo funzioni in questi giorni:

Ogni mercoledì, ore 18: Liturgia dei Presantificati

Ogni giovedì, ore 19: Inno Acatisto a san Nicola

Ogni venerdì, ore 10: Liturgia dei Presantificati

Ogni venerdì, ore 19: Inno Acatisto alla Madre di Dio

 
Perché alcuni alimentano l'odio, mentre altri sono presi di mira in casi penali?

Di fronte all’ennesimo caso di doppi standard giuridici in Ucraina (un blogger che muove critiche ragionate agli scismatici è sotto accusa per istigazione all’odio religioso, mentre i rappresentanti degli scismatici vomitano quotidianamente accuse non circostanziate e ben più meritevoli della stessa accusa penale... e restano impuniti), Kirill Aleksandrov ci invita a considerare che nell’attuale Ucraina, che si professa antisovietica ed europeista, vigono ancora gli stessi principi di opportunismo legale tipici dell’Unione Sovietica. Leggiamo l’articolo in traduzione italiana, e non dimentichiamoci di continuare a stigmatizzare l’ingiustizia.

 
Il metropolita Timotheos di Vostra parla in difesa dei credenti ucraini

Il metropolita Timotheos (Margaritis, nella foto) di Vostra, uno dei vescovi del Patriarcato di Gerusalemme che per la sua buona conoscenza del russo ha sempre servito come figura di contatto con il Patriarcato di Mosca, ha inviato un messaggio video ai credenti della Chiesa ortodossa ucraina, pronunciando parole di grande sdegno per il comportamento degli scismatici. Vi presentiamo questo video assieme alla traduzione italiana della notizia.

 
Una nuova icona: santa Caterina insegna ai filosofi della corte d'Alessandria

Andrew Gould ha realizzato insieme all’iconografa Natalia Aglitskaja un’insolita icona di santa Caterina d’Alessandria (nell’immagine a fianco), di cui ci offre una dettagliata descrizione. Vi abbiamo tradotto e presentato questo progetto perché pensiamo che sia ideale per capire come riportare una mente ecclesiale ortodossa nell’Occidente cristiano. Molte volte, attorno a noi, vediamo testimonianze tardive di episodi della vita di santi ortodossi, di cui (come in questo caso) non esistono versioni iconografiche ortodosse. Dovremmo per questo abbandonare queste parti della nostra eredità cristiana? Secondo Andrew Gould (e anche a nostro modesto parere), niente affatto! Riscoprire queste tracce, e reintegrarle nell’espressione ecclesiale ortodossa, è uno dei migliori segni di come il messaggio dell’Ortodossia sia davvero universale. Tocca a noi fare tesoro di testimonianze come questa e saperle ripresentare alla luce di una fede perenne.

 
La Liturgia dei doni presantificati: qual è il significato di questa funzione speciale della Grande Quaresima?

Abbiamo iniziato le funzioni quaresimali con la Liturgia dei doni presantificati: leggiamo in traduzione italiana la spiegazione dell'igumeno Siluan (Tumanov), che ci porta attraverso un’analisi della funzione e della sua storia a capirne l’importanza nel cammino della Grande Quaresima.

 
50° anniversario della tonsura monastica del metropolita Onufrij

In un giorno importante per il primate della Chiesa ucraina e per tutto il suo gregge, vi presentiamo alcuni dati sul cinquantesimo anniversario della tonsura monastica del metropolita Onufrij. L’anniversario di una tonsura non è un’occasione di grandi festeggiamenti (che non sarebbero in linea con lo scopo del monachesimo), ma aiuta a riflettere sul servizio offerto a Dio e alla Chiesa (chi vi scrive ha compiuto da pochi giorni i 25 anni dalla sua tonsura, e ne sa qualcosa...). Il servizio di vladyka Onufrij è molto significativo per noi, in una parrocchia che fin dai primi anni della sua formazione egli ha voluto seguire dall’Ucraina con un’attenzione speciale. La nostra riconoscenza nei suoi confronti non dovrebbe essere da meno.

 
Perché dovremmo andare alle processioni della Croce nel giorno del Trionfo dell'Ortodossia

Il metropolita Onufrij ha invitato i fedeli ucraini a iniziare, alla prima domenica della Grande Quaresima, una serie di processioni della Croce in tutte le diocesi, continuando il modello che in Montenegro ha portato al rovesciamento del governo anti-ortodosso. Trattandosi di manifestazioni pacifiche, queste saranno rispettose delle misure anti-Covid, e non c’è da stupirsi che all’improvviso siano state imposte restrizioni alle processioni religiose proprio a Kiev... ma restiamo fiduciosi che non esista alcuna misura “sanitaria” che possa frenare il contagio della libertà e dell’autodeterminazione dei cristiani.

 
Patriarca Porfirije di Serbia: riconsacreremo e ricostruiremo le chiese attaccate in Kosovo

Di fronte a una nuova ondata di vandalismi contro le chiese ortodosse in Kosovo e Metohija, il patriarca Porfirije (nella foto) inizia la Grande Quaresima presso l'antico Patriarcato di Peć, e annuncia la resistenza pacifica alle persecuzioni, attraverso la preghiera per i persecutori e la ricostruzione delle chiese danneggiate.

 
Le processioni della Croce in Ucraina

Stanno arrivando le testimonianze delle processioni della Croce tenute al termine della Liturgia del Trionfo dell'Ortodossia in tutte le diocesi della Chiesa ortodossa ucraina (almeno, in quelle dove le processioni non sono state vietate per ragioni che, per amor di pace, definiremo sanitarie).

Aspettiamo nei prossimi giorni una serie di approfondimenti su questi eventi, e per ora vediamo i video delle celebrazioni.

1) A Severodonetsk

2) A Zaporozh'e

3) A Kherson

 
Il blocco delle processioni: giusto o sbagliato?

Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi che Kirill Aleksandrov aveva preparato prima della Domenica del Trionfo dell'Ortodossia, in cui in significative città ucraine (tra cui la capitale) sono state rimandate le processioni della Croce. Da una parte, Aleksandrov riflette sulle motivazioni del blocco (ufficialmente per misure anti-Covid, ma è facile intravedere misure anti-Ortodossia), e dall’altra sottolinea la reazione pacifica della Chiesa ortodossa ucraina, disposta a rinunciare anche alle proprie legittime proteste contro le discriminazioni per rispetto della legalità del proprio paese.

 
Ognuno dovrebbe avere la propria misura di digiuno

Vladyka Onufrij ci offre una buona lezione di ortoprassi, spiegandoci che il digiuno è molto importante nel nostro cammino di fede, ma anche che la sua pratica non può essere standardizzata su una serie di regole da applicare a tutti allo stesso modo. Facciamo in modo di non scordare mai questa lezione, e di continuare a ripeterla chiunque affronta la pratica del digiuno.

 
Si avvicina il tempo di particolari eroismi e tentazioni spirituali per la Chiesa ortodossa ucraina

Almeno di fronte alle crisi che sappiamo di dover affrontare prima o poi, è sempre meglio essere preparati: diamo dunque un’occhiata al quadro con cui il metropolita Kliment (Vecherja) di Nezhin e Priluky tratteggia l’immediato futuro della Chiesa ortodossa ucraina, un futuro da cui dipende la stabilità e la libertà dell’intero mondo ortodosso.

 
Intervista all'arcivescovo Juraj della Chiesa delle Terre Ceche e della Slovacchia

Vi presentiamo, in un unico lungo testo, la splendida intervista in tre parti fatta recentemente da Jesse Dominick di Orthochristian.com all’arcivescovo Juraj (Stránský, nella foto) di Michalovce e Košice. Siamo molto grati per quest’intervista, che ci fa conoscere da vicino molti particolari della meno conosciuta fra tutte le Chiese autocefale ortodosse. Nell’intervista, vladyka Juraj ci racconta la storia della più antica Chiesa di lingua slavonica, delle difficoltà della sua nascita e sviluppo, dei problemi che deve affrontare in questi anni, del ruolo di un vescovo giovane in una Chiesa minoritaria, e delle opportunità spirituali offerte dalla recente pandemia. Apprendiamo con piacere dall’intervista che sua Eminenza sta facendo uno sforzo particolare per imparare la lingua italiana, e ci fa un immenso piacere condividere con lui le sue stesse parole in italiano. Speriamo che in uno dei suoi viaggi in Italia abbia la possibilità di benedire anche la nostra parrocchia con la sua visita, e per intanto facciamo tesoro delle sue parole ed esperienze.

 
Metropolita Tikhon di Pskov: la campagna decennale anti-alcolismo si è dimostrata incredibilmente efficace

Una delle influenze positive della Chiesa in Russia si può vedere nell’aiuto a un graduale abbandono dell’alcolismo, che nonostante i luoghi comuni, non era un vizio particolarmente russo finché l’imposizione del comunismo non lo lasciò come una delle poche valvole di sfogo socialmente tollerate. L’era post-sovietica ha visto un’ulteriore recrudescenza dell’alcolismo, il parte per le situazioni di abbandono di valori che si sono diffuse. Oggi, il metropolita Tikhon (Shevkunov, nella foto) di Pskov annuncia i risultati della campagna che per un decennio ha visto la Chiesa in primo piano nella riduzione dei consumi di alcolici e di tutti i drammi a essi collegati.

 
Il Covid-19 e i suoi vaccini

Ascoltiamo alcune parole di buon senso da parte di padre Andrew Phillips sul tema molto discusso (ma poco capito) della pandemia e delle vaccinazioni.

 
San Paissio sulla paura dei germi e degli oggetti sacri

Padre John Whiteford ha scelto per noi alcuni passi dai consigli spirituali di san Paissio l'Athonita, particolarmente rilevanti in questi tempi, sulla paura dei germi e sulle nefaste conseguenze spirituali di quest’attitudine nella vita ecclesiale.

 
Ortodossia – "mondo russo" – prigione: cosa stanno preparando i "servi del popolo" per la Chiesa ortodossa ucraina

Quando si criminalizzano le idee non perché queste idee siano portatrici di odio e discriminazione, ma semplicemente perché tali idee non collimano con le nostre, siamo entrati nel pieno totalitarismo. Vi preghiamo di leggere con attenzione l’analisi di Kirill Aleksandrov, che vi spiega come ormai anche dichiarare la propria fedeltà all’autentica Chiesa ortodossa sia sul punto di diventare un crimine in Ucraina.

 
Quando il cristianesimo perde il suo antico nome

Vi presentiamo in traduzione italiana una riflessione tratta da una predica di padre Aleksandr Shargunov sul sale della fede cristiana che perde il suo sapore, riducendosi a banale e inefficace oggetto da museo: un pericolo degli ultimi tempi del cristianesimo, di cui dobbiamo essere tutti ben coscienti.

 
La Chiesa slovacca protesta contro le restrizioni sanitarie invasive

Il metropolita Rastislav (Gont, nella foto) di Prešov e l'arcivescovo Juraj di Michalovce e Košice hanno espresso il 24 marzo la posizione della Chiesa ortodossa slovacca contro un regime tra i più restrittivi al mondo nei confronti delle attività religiose.

 
Intervista al metropolita Isaias della Chiesa di Cipro

Il metropolita Isaias di Tamassos e di Orinis, monaco del monastero di Kykkos (al secolo Spiridon Georgakis, nella foto), è stato citato più volte nel contesto della crisi ucraina, ma raramente ha avuto lo spazio sufficiente per raccontare il cammino della sua vita. Colmiamo questa lacuna con la traduzione italiana dell’intervista fatta a sua Eminenza da Emil Poligenis per Romfea, e vi presentiamo una originale e interessante testimonianza dalla Chiesa ortodossa di Cipro.

 
Appello di un milione di credenti ucraini al presidente Zelenskij

La maggioranza silenziosa dell’Ucraina sta cominciando a non essere più tanto silenziosa: ieri, un appello con oltre un milione di firme è stato consegnato al presidente ucraino Zelenskij perché annulli, usando le sue prerogative presidenziali, le leggi anti-ortodosse emanate negli ultimi tempi. Vi presentiamo il testo completo dell’appello, oltre al video della consegna delle firme, che potete vedere qui sotto.

 
Un rapporto sconvolgente sul patriarca Atenagora

Un recente rapporto su attività ecumenistiche davvero estremiste del patriarca Atenagora è stato pubblicato il 1 aprile (verrebbe da pensare a uno scherzo, se non ci fossero foto di documenti e riferimenti bibliografici precisi) su uno dei blog del nostro amico greco John Sanidopoulos. Vi presentiamo la versione italiana, che al di là dell’analisi delle eccentricità del patriarca (servire come rabbino per una congregazione di ebrei, scegliere un derviscio musulmano come confessore) può aiutare a spiegare molti degli aspetti della presente discordia tra il Fanar e l’Ortodossia.

 
Domande e risposte dalla corrispondenza (gennaio-marzo 2021)

Eccovi una raccolta delle ultime domande e risposte presentate da padre Andrew Phillips sul suo blog. Gli argomenti riguardano la questione della fede e delle opere, i vaccini e le teorie del complotto, temi liturgici e di varietà rituali, alcune spiegazioni sulla storia della tensione tra il metropolita Antony Bloom e padre Sophrony Sakharov, oltre a note sulla creazione di una Chiesa locale.

 
9 esempi delle bugie del funzionario del Tomos

Che i politici raccontino balle, è un fatto abbastanza comune; non sempre, tuttavia, si riesce a raggiungere un concentrato di falsità come quello mostrato nella recente intervista a Rostislav Pavlenko (nella foto), deputato del partito di Poroshenko ed ex negoziatore del Tomos per gli scismatici ucraini. Forse le menzogne devono servire anche come cortina fumogena per nascondere che è stata proprio la disgraziata vicenda del Tomos a portare Poroshenko alla più umiliante disfatta elettorale degli anni recenti. Seguiamo comunque l’analisi dell’intervista fatta da Jaroslav Nivkin dell’Unione dei Giornalisti ortodossi, per capire come ci siano ancora politici a cui non sono bastati settant’anni di lezioni di persecuzioni comuniste, per riuscire a imparare a non strumentalizzare la Chiesa.

 
Una risposta a un articolo di Maurizio Blondet

Vi presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti una nostra risposta a Maurizio Blondet (nella foto), che ha dedicato un articolo al tempo stesso elogiativo e critico al più recente libro del nostro parrocchiano Mario Marchisio. Al di là di un dibattito di idee tra autori, il nostro dialogo con Blondet è un confronto tra cattolici e ortodossi su un tema teologico, quello delle sofferenze riparatrici, che le dottrine degli uni e degli altri non vedono allo stesso modo, o con la stessa centralità.

 
Video su padre Seraphim Rose

Vi presentiamo un video recente (in russo con sottotitoli in inglese) sulla figura di padre Seraphim Rose e sulla sua influenza su migliaia di cristiani ortodossi nel mondo:

 
La voce di milioni di credenti della Chiesa ortodossa ucraina: un appello impossibile da ignorare

Vi presentiamo un’attenta analisi di Taras Rebikov sul milione di firme di credenti ucraini che si sono appellati al presidente Zelenskij per far cessare le leggi anti-ortodosse nel loro paese.

 
Ne resterà soltanto uno: perché i "vescovi della Chiesa ortodossa dell'Ucraina" si prendono le chiese gli uni dagli altri?

Per anni abbiamo sottolineato come gli scismatici ucraini NON SONO LA CHIESA, non solo in base a qualche canone o principio ecclesiastico, ma nella loro stessa essenza. Oggi cominciamo a vederne una prova nei luoghi in cui, non potendo più cannibalizzare luoghi di culto della Chiesa canonica, i cosiddetti “vescovi” di questa struttura stanno iniziando a rubarsi a vicenda le chiese, in una disperata lotta darwiniana alla sopravvivenza del più forte e del più furbo.

 
Celebrazione della Chiesa armena a Torino

Nel progetto della mano tesa alla Chiesa Apostolica Armena, che vi abbiamo presentato lo scorso 16 febbraio, la nostra parrocchia ha offerto il locale per la celebrazione della Divina Liturgia armena (Surp Badarak, o "Santo Sacrificio") al mattino del 10 aprile 2021.

L'archimandrita Tirayr Hakobyan è giunto con i suoi collaboratori dalla parrocchia dei Santi Quaranta Martiri di Milano a celebrare il rito eucaristico per oltre cinquanta membri della crescente comunità armena di Torino. Vi invitiamo a vedere la galleria fotografica della funzione, e a pregare perché i fedeli armeni di Torino e del Piemonte possano far crescere una parrocchia dedita alla testimonianza della fede apostolica.

 
1 milione di visitatori!

Nella notte tra sabato 10 aprile e domenica 11 aprile 2021, il nostro contatore dei visitatori ha raggiunto la quota di 1 milione, in meno di 9 anni dal rinnovo del sito nel maggio del 2012. La  media di visitatori supera i 308 al giorno. Per un singolo sito parrocchiale, mirato a un pubblico per lo più di lingua italiana, è un risulato più che positivo. Soprattutto, ci rincuora il fatto di aver potuto fornire per anni, con una regolarità giornaliera, informazioni in un campo poco conosciuto, e di attirare ancora l'interesse e l'attenzione di tanti lettori. Grazie a tutti!

 
Sul defunto principe Filippo e la Chiesa ortodossa

Padre Andrew Phillips ci offre un commento sul principe Filippo d’Edinburgo e sul suo rapporto con la Chiesa ortodossa. Dopo la sua nascita, il principe era stato battezzato ortodosso a Corfu e aveva dovuto passare alla Chiesa anglicana in occasione del matrimonio con Elisabetta d’Inghilterra, senza peraltro essere passato attraverso alcun rito di accettazione. Questo aveva fatto pensare ad alcuni (tra cui lo stesso padre Andrew nei decenni passati) che il principe Filippo potesse essere ancora considerato, almeno allo stato potenziale, come un sovrano ortodosso (di fatto, l’ultimo in Europa a rimanere effettivamente su un trono, e non un semplice pretendente). Tuttavia, la pratica dell’Ortodossia del principe (prima e dopo il matrimonio) si può considerare inesistente, a differenza di quella della madre, Alice di Battenberg (che volle ricevere i voti monastici e proseguire la vocazione filantropica della zia, la santa martire Elizaveta Fëdorovna). La storia del principe Filippo ci ricorda che di fronte al giudizio di Dio la cosa più importante non saranno le circostanze anagrafiche di dove e quando siamo stati battezzati, ma la misura di come abbiamo vissuto la nostra vita di fede.

 
"Una magnifica effigie di Athena Parthenos"

Per il duecentesimo anniversario della Rivoluzione greca, l'arcivescovo Elpidophoros ha visitato la copia del Partenone a Nashville, in Tennessee.

Lodare l'amore degli americani per la storia greca è, per quanto possiamo vedere, moralmente giusto e raccomandabile. Un po' meno giuste ci sembrano le lodi alla statua di una divinità pagana in un contesto come questo:

Troviamo sconveniente che un vescovo cristiano lodi un idolo pagano come simbolo del suo nazionalismo. Gli apostoli di cui si vanta di essere successore lo avrebbero seriamente visto come un apostata...

 
La lettera del "patriarcato di Kiev" e degli autocefalisti ucraini al Fanar nel 2008: c'è stato pentimento?

All’apparizione di un ennesimo documento che cerca di dimostrare l’indimostrabile (cioè, l’inesistente “pentimento” degli scismatici ucraini), l’analisi di Konstantin Shemljuk che vi presentiamo cerca di chiarificare quest’assurdità, e ci avvisa che possiamo certamente aspettarci da parte fanariota altri tentativi del genere.

 
L'arrivo del patriarca Bartolomeo in Ucraina potrebbe fallire

Il politologo ucraino Mikhail Pogrebinskij (nella foto) offre elementi di ipotesi che la visita del patriarca Bartolomeo in Ucraina, prevista per l’estate, possa essere annullata.

 
Il Sinodo russo parla della partecipazione di un "vescovo" scismatico a una consacrazione episcopale a Costantinopoli

Le regole della successione apostolica ortodossa sono rigorose, così come quelle della Chiesa antica da cui derivano, Una di queste è che la presenza di un falso vescovo tra i concelebranti di una consacrazione episcopale invalida tale consacrazione e tutti gli ordini sacri che ne derivano. Un evento del genere si è avuto il 21 marzo scorso, quando il patriarca Bartolomeo ha voluto Ivan (Evstratij) Zorja, portavoce degli scismatici ucraini, tra i concelebranti a una consacrazione al Fanar. Vi presentiamo la notizia della reazione del Sinodo russo del 13 aprile.

 

 
Argyris Mitsis: "sono morto e sono andato all'inferno ma Cristo mi ha rimandato indietro"

Il nostro sito vi ha fornito tra i suoi primi documenti una storia di sopravvivenza alla morte clinica con una straordinaria esperienza oltremondana. Quella, tuttavia, è una narrazione del tardo ottocento, mentre oggi vogliamo offrirvi una testimonianza di carattere simile, ma contemporanea e addirittura presentata con un video. Argyris Mitsis (nella foto) ci racconta la sua esperienza di morte clinica e i cambiamenti che si sono verificati nella sua vita in seguito a quell’evento.

 
Due passeggiate per il Santo Sepolcro

Per chi sente nostalgia di un pellegrinaggio, presentiamo due video da Gerusalemme, con visite al Santo Sepolcro ancora semideserto, effettuate nel mese di gennaio e nel mese di febbraio del 2021. Oltre ai luoghi solitamente frequentati dai pellegrini, avremo occasione di spingerci anche in alcuni dei punti visti da pochissime persone (come, all’inizio del primo video, il terrazzo con il monastero etiopico situato sul tetto stesso della basilica). Oltre a farci sentire più vicini ai luoghi cari a tutti i cristiani, questi video ci possono offrire molti spunti interessanti per i nostri prossimi viaggi in Terra Santa.

 
Continuano gli attacchi alla Chiesa serba

Anche i momenti di preghiera e di concentrazione della Quaresima non  permettono di abbassare la guardia di fronte ai ripetuti attacchi anti-ortodossi: in Kosovo il nostro confratello, l’archimandrita Sava (Janjić) abate del monastero di Dečani (nella foto) è finito sotto accusa in un mare di assurde polemiche dopo che il monastero è stato aggiunto a una lista dei siti più minacciati del patrimonio culturale europeo. In Montenegro, il seminario di Cetinje è stato oggetto di un assalto da parte di una banda di scismatici nazionalisti. Se il governo del Kosovo e l’ex governo del Montenegro temono di fare brutta figura in seguito alle persecuzioni degli ortodossi serbi, il miglior modo per salvare la faccia, a nostro modesto avviso, sarebbe quello di smettere di perseguitare gli ortodossi serbi.

 
Visita al sepolcro della Madre di Dio a Gerusalemme

Continuiamo a proporvi una visita virtuale ai luoghi santi di Gerusalemme, questa volta alla tomba della Vergine Maria, situata nella valle del Kedron, poco più a monte dell’Orto degli Ulivi. In onore alla tradizione comune alle Chiese dell’Oriente e dell’Occidente, la sepoltura e il transito al cielo della Madre di Dio sono legate a questo sepolcro, che è meta di pellegrinaggio. Tutte le Chiese storiche di Gerusalemme hanno altari ed edicole nel sotterraneo della tomba, con l’eccezione dei cattolici romani: avendo voluto prendere per buone le leggende della morte della Madre di Dio a Efeso (in gran parte propagandate dai crociati), la Chiesa di Roma ha rinunciato alla tradizione più antica, ed è stata esclusa dalla custodia di questo sepolcro.

 
Video dalla Liturgia armena del 10 aprile

Ringraziamo Sonya Antonyan per aver postato un video della Liturgia armena celebrata pochi giorni fa presso la nostra chiesa. Potrete sentire la predica di padre Tirayr (...in armeno, d’accordo, ma ogni lingua si può imparare!), vedere una breve carrellata con alcuni dei partecipanti alla funzione e, al termine del video, sentire l'inizio del canto del Padre nostro (Hayr Mer).

 
Perché vescovi e sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina passano alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Di fronte al tradimento di un altro chierico di Kiev, lo ieromonaco Innokentij (Pidtoptanyj, primo a sinistra della galleria dei voltagabbana nella foto), un saggio di Nazar Golovko ricostruisce passo dopo passo le azioni, le motivazioni e le contraddizioni di quelli che hanno lasciato la Chiesa ucraina per cadere tra gli scismatici.

 
Tristi osservazioni sullo scisma macedone

In un articolo di Stepan Ignashev che inizia con una spiacevole esperienza a Skopje, capiamo qualcosa di più sulla mentalità di tutti gli scismatici. Quando si trovano disposte a seguire tutti, anche il diavolo in persona, piuttosto che la Chiesa di Cristo, allora non resta da fare che dichiarare sinceramente che una tragedia si è ormai consumata, e iniziare a chiamare le cose con il loro nome.

 
Il presidente Biden e la violenza occidentale organizzata

Padre Andrew Phillips riporta per noi una conversazione con un ambasciatore in pensione, che non riesce a capacitarsi di come mai le relazioni tra l’Occidente e la Russia stiano tornando a essere così tese.

 

 
Con dolore per l'Athos e il Patriarcato di Costantinopoli

Vi presentiamo un’analisi delle posizioni teologiche e canoniche del metropolita Seraphim (Mentzelopoulos, nella foto) del Pireo, rigoroso difensore della purezza dottrinale e dell’integrità canonica nella Chiesa, in tema di scisma ucraino e della caduta del Fanar e di parte del Monte Athos dall’Ortodossia.

 
I monaci athoniti chiariscono la posizione della Montagna Santa nei confronti degli scismatici ucraini

Vi presentiamo una spiegazione a lungo attesa che chiarifica le reazioni di diversi monasteri athoniti agli scismatici ucraini, e che ci aiuta a capire come la posizione del Monte Athos nella crisi ucraina, pur generalmente ostile agli scismatici, sia estremamente intricata e ancora alla ricerca di un difficile consenso comune.

 
Come usare la paura delle epidemie per chiudere le chiese

Padre John Whiteford ci offre un esempio di come la chiusura delle chiese “per timore di epidemie” fosse già stata usata negli anni ’30 nel’Unione Sovietica, quando si cercava di sradicare la Chiesa dalla società.

 
Scisma, vicolo cieco e un tragico errore: un punto di vista dalla Chiesa di Cipro sul Tomos della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

Il metropolita Nikiforos (nella foto) di Kykkos e Tillyria è uno dei membri più anziani e rispettati del Sinodo della Chiesa di Cipro, oltre che l’autore di un libro che spiega gli errori del patriarca Bartolomeo nella questione ucraina. Vi presentiamo l’analisi di Konstantin Shemljuk, che riassume i contenuti del libro.

 
Perché scismatici e uniati chiedono ora la pace nel Donbass?

Negli anni passati siamo stati testimoni delle posizioni più guerrafondaie tra quelli che rivestono il nazionalismo ucraino di una parvenza religiosa (ovvero scismatici sedicenti ortodossi e uniati). Ora gli stessi fanatici della guerra stanno belando come miti agnelli in favore della pace. Cosa c’è di vero in tutto questo? Che parte ha in tutto questo la sindrome di Festinger, o “dissonanza cognitiva” tra le idee dei nazionalisti e la realtà delle cose? Scopriamolo in un saggio di Kirill Aleksandrov che ci offre anche gli esempi di coerenza delle dichiarazioni del metropolita Onufrij e degli ortodossi ucraini autentici.

 
Se il potere eserciterà pressioni sulla Chiesa ortodossa ucraina, milioni di persone scenderanno in piazza

L'arcivescovo Leonid (Gorbachev, nella foto) di Vladikavkaz e dell'Alania, in una recente intervista, loda la resistenza dei credenti ucraini ricordando come siano disposti a lottare per esprimere la loro fede e i loro diritti, così come hanno fatto i loro fratelli in Montenegro.

 
Le ore delle celebrazioni del Grande Sabato e della notte della Risurrezione

Quest’anno le restrizioni della pandemia costringeranno in vari luoghi a cambiare gli orari delle funzioni pasquali. Per venire incontro alla comprensibile confusione dei fedeli (ma anche dei celebranti), il nostro confratello padre Petru (Pruteanu, nella foto) ci ha preparato un ottimo studio, che vi presentiamo in romeno e in italiano. Se le funzioni della Pasqua ortodossa sembrano complicate (e lo sono!) il miglior modo per apprezzarle davvero è studiarle e cercare di capirle.

 
Il fuoco sacro nella Scrittura, nella storia e nella scienza

William DiPuccio, un professore ortodosso italoamericano dell'Ohio, offre ai nostri lettori in grado di seguire un video in inglese questa sua conferenza con molte informazioni utili sul fenomeno del fuoco sacro di Gerusalemme, il miracolo annuale con le più lunghe attestazioni nella storia.

 
Messaggio pasquale di Sua Beatitudine il metropolita Onufrij

Cristo è risorto!

Mi congratulo di cuore con tutti voi : arcipastori e pastori amati da Dio, pii monaci e monache, cari fratelli e sorelle, – in occasione della nostra più grande festa cristiana, la gloriosa risurrezione del nostro Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo.

La Risurrezione di Cristo è una Pasqua eterna, è la festa delle feste e la solennità delle solennità. La risurrezione di Cristo è davvero il più grande giorno santo cristiano. San Gregorio il Teologo ha scritto che la festa della risurrezione di Cristo "supera di gran lunga tutte le altre celebrazioni, non solo tutte quelle umane e temporali, ma anche le altre feste che celebrano Cristo, proprio come il sole supera le stelle" (Opere di San Gregorio il Teologo. San Pietroburgo, 1912, vol. 1. p. 662).

La risurrezione di Cristo è il trionfo della vittoria della vita sulla morte, è la festa della vita, e poiché la vita è il dono più prezioso che è stato fatto a una persona, la Pasqua è anche la festa più grande, perché nella gloriosa risurrezione, il Figlio di Dio, il nostro Salvatore, ci ha restituito la vita eterna che un tempo avevamo perduto.

Che amore meraviglioso e straordinario ha Dio per l'uomo! L'uomo aveva peccato e non poteva continuare a vivere nel paradiso; nonostante ciò, l'Amore divino è disceso dal cielo alla terra, verso l'uomo caduto, si è incarnato e ha fatto ciò che noi peccatori avremmo dovuto fare. L'Amore divino ci ha purificati e redenti con Dio, si è sacrificato per noi. L'Amore divino sulla Croce ha vinto i nostri peccati, scendendo con l'uomo all'inferno e distruggendolo con lo splendore della gloria divina. L'Amore divino ha risuscitato la natura umana e le ha restituito il Paradiso perduto. Il venerabile Teodoro lo Studita ha detto che la risurrezione di Cristo ha portato gioia al mondo intero, perché attraverso la sua risurrezione "Cristo ha aperto il paradiso e lo ha reso accessibile a tutti. Oh, profondità impensabile! Oh, altezza insondabile! Oh, mistero... che supera il potere della mente!" (Opere di Teodoro lo Studita, Omelia durante la santa e grande settimana di Pasqua. 2011. Vol.2. P. 379). La malizia diabolica non poteva comprendere l'amore di Dio per l'uomo caduto; fu solo quando Cristo fu risorto, che il diavolo si rese pienamente conto di essere stato sconfitto, ma era troppo tardi, tutto era compiuto: l'inferno era distrutto, il potere della morte sconfitto e il paradiso restituito all'uomo, e lui, il astuto tentatore, era legato dai legami delle tenebre infernali (2 Pietro 2:4).

Questa grande vittoria è chiamata la vittoria della vita, e ciò che è meraviglioso in questa vittoria è che Dio ha dato questa vittoria all'uomo. San Nikolaj di Serbia dice che "nessun conquistatore, tsar o voivoda terrestre vuole che la sua vittoria gli venga tolta e attribuita a un altro; solo il Risorto estende la sua vittoria a ciascuno di noi con entrambe le mani e non si arrabbia ma si rallegra quando la sua vittoria fa vincere anche noi" (San Nicola di Serbia, Conversazioni sul Santo Vangelo. Mosca, 2018. Libro 1 , p. 186).

Quanto furono benedette le sante donne mirofore, che furono le prime a ricevere la notizia della risurrezione di Cristo. In seguito ai tragici eventi della crocifissione del loro divino Maestro, dopo la sua morte e la sua sepoltura, le donne mirofore giunsero al sepolcro vivificante la mattina presto.

Erano confuse e il loro cuore era pieno di profonda tristezza. All'improvviso sentirono un terremoto e videro un angelo che rotolò via la pietra dall'ingresso del sepolcro e vi si sedette sopra. Vedendo il timore delle sante donne, l'angelo le calmò e disse: "Non temete, poiché so che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui: è risorto! Andate subito e dite ai suoi discepoli che è risorto dai morti e vi precede in Galilea; là lo vedrete" (Mt 28:5-7).

Le sante donne mirofore capirono che il loro maestro divino era il Messia, Dio venuto sulla terra per redimere l'umanità e risorto dai morti. Le mirofore lo annunciarono volentieri agli apostoli, e poi i santi apostoli diffusero questa buona notizia in tutto il mondo. La predicazione degli apostoli sul Cristo risorto ha cambiato il mondo. Le persone che hanno accolto Cristo risorto mediante la fede hanno cominciato a costruire la propria vita non secondo la voce delle proprie passioni, ma secondo la voce di Dio, che aveva risuscitato i morti. In Cristo risorto gli uomini hanno trovato la sorgente divina dell'acqua viva, che disseta la sete spirituale e sfocia nella vita eterna. In Cristo risorto, le persone hanno trovato il potere divino che trasforma una persona da qualcosa di brutto e sfigurato a qualcosa di bello, forte e nobile, utile sia per sé che per chi le sta intorno.

In questi santi giorni pasquali, ringraziamo in modo particolare il nostro Salvatore e Signore, che disceso dal cielo per noi uomini e per la nostra salvezza, si è incarnato, ha sofferto ed è risorto dai morti; per il fatto che il Signore ci ha dato l'onore di credere in lui e il privilegio di essere chiamati cristiani. Preghiamo umilmente che il Cristo risorto ci dia la determinazione e il coraggio di costruire la nostra vita secondo i suoi santi comandamenti e le sue leggi, che nella loro essenza si esprimono nei due comandamenti dell'amore: amore per Dio e amore per il nostro prossimo affinché diventiamo cristiani non solo di nome ma anche attraverso le nostre azioni terrene.

Ancora una volta, mi congratulo con tutti voi, cari fratelli e sorelle, in questo grande e glorioso giorno della risurrezione di Cristo. Auguro a tutti voi salute, pace, gioia e salvezza. Possa il Cristo Risorto, nostro Salvatore e Signore, custodirvi e ricolmarvi della forza spirituale a cui ogni uomo anela, ma che solo Dio possiede; la forza necessaria per superare tutte le difficoltà, le malattie e le paure della vita di cui il mondo è oggi gravato e che incontriamo sul cammino della vita durante i nostri vagabondaggi terreni.

Per la santa risurrezione, perdoniamoci quindi a vicenda, come Dio ci ha perdonati, abbracciamoci con amore, come Dio ci ha abbracciati, e cantiamo l'inno pasquale di vittoria: "Cristo è risorto dai morti, con la morte ha vinto la morte, e a chi giace nei sepolcri ha elargito la vita!" (Tropario della Pasqua). Amen.

Veramente Cristo è risorto!

Umile

Onufrij

Metropolita di Kiev e di tutta l'Ucraina

 
Messaggio di Pasqua del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus'

Sacratissimi arcipastori, reverendi pastori e diaconi, venerabili monaci e monache, cari fratelli e sorelle!

In questo giorno eletto e santo, pieno di gioia pasquale e di meravigliosa luce, si trasmette da bocca a bocca e da cuore a cuore il vangelo che afferma la vita:

CRISTO È RISORTO!

Con queste parole professiamo una fede incrollabile in colui che il Venerdì Santo è stato innalzato sulla Croce, sui cui hanno fatto il lamento insieme ai discepoli le donne mirofore, pregando davanti alla Sindone. Oggi, insieme alle schiere angeliche, a dimostrazione dell'unità della Chiesa terrena e celeste, proclamiamo solennemente: “Oggi è la salvezza per il mondo, poiché è risorto Cristo, qual onnipotente” (Canone di Pasqua, Irmo della Quarta Ode).

La Pasqua del Signore è la prova più chiara della sapienza di Dio e dell'amore incommensurabile del Creatore per la stirpe umana. L'inizio della storia, come sappiamo, fu oscurato da una tragedia spirituale: con la caduta dei progenitori, le porte del Paradiso furono chiuse agli esseri umani e da allora la sofferenza e la morte sono diventate una conseguenza inevitabile della peccaminosità dell'uomo. Ma, avendo perso la comunione con Dio, la fonte della vita, gli esseri umani non hanno perso la sua bontà e il suo amore.

Allo stesso tempo, come scrive Nicola Cabasila, un santo del XIV secolo, “l'amore di Dio era incommensurabile e non c'era alcun segno per esprimerlo” (Sette discorsi sulla vita in Cristo, Discorso VI). L'amore si rivela nel fare del bene al prossimo e nella disponibilità a sopportare volontariamente difficoltà, costrizioni e persino sofferenze per lui, e il Salvatore manifesta entrambe le cose. Con la sua incarnazione rinnova la natura umana, danneggiata dal peccato, mentre con la sofferenza della Croce ci libera dal potere del male. “Così abbiamo ricevuto la vita in Cristo”, conclude il venerabile Efrem il Siro, “abbiamo mangiato il corpo del Signore invece del frutto dell'albero..., lavati dalla maledizione per mezzo del suo sangue giusto e della speranza della risurrezione... viviamo la sua vita” (Interpretazione dei quattro Vangeli, 21).

La risurrezione del Salvatore ha aperto all'umanità le porte del Regno dei cieli e ha colmato la nostra esistenza terrena di significato eterno. Il Signore si è donato a tutti quelli che credono in lui come esempio di virtù e di incorruttibilità acquisita, affinché tutti quelli che si salvano seguano le sue orme, come scrive al riguardo san Massimo il Confessore (Ambigua, 42). E per questo dobbiamo già qui, sulla terra, imparare a respirare l'aria dell'eternità, essendoci spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni (Col 3,9), organizzando la nostra vita secondo il Vangelo e partecipando ai misteri della santa Chiesa – come eredi delle grandi promesse di Dio.

La fede nella risurrezione del Salvatore spegne la fiamma delle ansie quotidiane e consente di elevarsi al di sopra della vanità mondana, aiuta a respingere le tentazioni del peccato e superare le varie paure. In risposta all'amore divino, siamo chiamati a mostrare un “amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta” (1 Tim 1,5). In risposta alla sua misericordia – siamo chiamati a mostrare misericordia alle persone intorno a noi. In risposta alla sua cura – siamo chiamati a prenderci cura dell'ordinamento della vita pubblica secondo gli alti ideali evangelici.

La celebrazione della Pasqua, attraversando i confini nazionali e statali, unisce spiritualmente milioni di cristiani che vivono in diversi paesi. Questo coro terreno dalle molte voci, insieme alla schiera delle forze celesti disincarnate, rende lode al Signore Gesù, che ha versato il suo sangue per tutti e ha redento il mondo a un prezzo vivificante (Ottoeco, Tono 6°, stichiro del sabato mattina).

Questo ringraziamento di anno in anno, di secolo in secolo, di millennio in millennio, risuona vittoriosamente su tutta la terra – suona nonostante le tentazioni, le difficoltà e le prove. Non si ferma nemmeno oggi, quando il mondo soffre di un'epidemia distruttiva.

In questo momento difficile, è particolarmente importante sostenere chi è malato e debole, chi piange per la perdita dei propri cari, chi ha perso il proprio sostentamento, chi non può venire in chiesa. Forniremo tutto l'aiuto possibile ai sofferenti, non passeremo indifferenti a chi ha bisogno di partecipazione umana, attenzione e cura.

Più recentemente, a causa di misure epidemiche, molti di noi non hanno potuto partecipare alle funzioni. L'esperienza che abbiamo maturato ha dimostrato quanto sia importante apprezzare e utilizzare ogni opportunità per partecipare alla preghiera comune, ai servizi divini e ai santi misteri, soprattutto alla Divina Eucaristia, che ci unisce a Cristo e tra di noi.

Miei cari, mi congratulo sinceramente con voi per la grande festa della Pasqua e vi auguro buona salute e generosità da parte di Gesù il Datore di vita. Possa il Signore misericordioso concedere a tutti noi di prendere veramente parte al giorno senza tramonto del suo Regno e di testimoniare con gioia: CRISTO È RISORTO! VERAMENTE CRISTO È RISORTO!

KIRILL

PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUS'

Pasqua di Cristo, 2021

 
Messaggio di Pasqua dell'esarca patriarcale dell'Europa occidentale, il metropolita Antonij di Korsun e dell'Europa occidentale

Benemati nel Signore, confratelli arcipastori, reverendi padri, monaci e monache amati da Dio, cari fratelli e sorelle!

Mi congratulo di cuore con voi per la grande e luminosa festa della Pasqua del Signore! Ancora una volta, il Salvatore del mondo ci ha concesso di raggiungere questo giorno ivocato e santo e di ascoltare l'annuncio pasquale che conferma la vita, e che con un sentimento di esultanza rivolgo ora a tutti voi: Cristo è risorto! Veramente Cristo è risorto!

Dopo aver percorso con il Signore la via degli ultimi giorni della sua vita terrena, ora ci troviamo davanti alla Tomba vivificante, dalla quale ha brillato la luce della salvezza. Il perdono di Dio ha sconfitto il male umano che aveva inchiodato il Salvatore sulla Croce, l'amore di Cristo si è rivelato più forte della morte stessa, la generosità del Padre celeste si è riversata abbondantemente su tutte le persone, aprendo le porte del Regno eterno a tutti. Non c'è gioia più grande della partecipazione attiva a questa grande vittoria, che, secondo la parola dell'apostolo, ha vinto il mondo e ha liberato la creazione dal sigillo del peccato che la dominava!

Purtroppo anche quest'anno stiamo celebrando la gioiosa festa della Pasqua in circostanze difficili. L'epidemia continua ancora a rappresentare un pericolo per la nostra salute e colpisce aspetti della nostra vita che prima sembravano così banali e familiari, inclusa persino la possibilità di visitare liberamente la chiesa di Dio e di partecipare ai servizi divini.

Nel giorno della luminosa risurrezione di Cristo, preghiamo, con audacia e speranza inestinguibile, il Salvatore che ha vinto la morte con la morte, perché metta presto fine all'epidemia, perché doni della forza ai medici che stanno lottando contro la malattia, per la guarigione degli ammalati, per la consolazione di coloro che sono addolorati per la perdita dei propri cari.

Ancora e ancora congratulandomi con tutti voi, cari vladyki, padri, fratelli e sorelle, in occasione della festa della Pasqua di Cristo, vi auguro buona salute, pace e gioia luminosa nel Signore Risorto!

Cristo è risorto! Veramente Cristo è risorto!

+ ANTONIJ,

Metropolita di Korsun e dell'Europa occidentale,

Esarca patriarcale dell'Europa occidentale

 
Discesa del fuoco sacro 2021

Eccovi uno dei primi filmati di ripresa dal vivo della recente discesa del fuoco sacro a Gerusalemme.

 
Auguri dell'arcivescovo Juraj alla Chiesa ucraina

Video del messaggio

Per più di un anno il mondo intero è stato tormentato dall'epidemia del coronavirus, ma allo stesso tempo l'Ucraina salvata da Dio sopporta la propria croce.

Nel mondo noi tutti confessiamo la Via Crucis del nostro Signore Gesù Cristo, attraversando questo momento difficile. Ma affidandoci alla parola di Dio, pronunciata all'apparizione della Santa Croce del Signore al santo pari agli apostoli Costantino il Grande, "In hoc signo vinces", crediamo fermamente e sappiamo che se riusciamo a crocifiggere le nostre sofferenze sulla Croce del Signore, dopo ogni crocifissione avremo una risurrezione. Solo dopo la sofferenza, quando una persona è crocifissa insieme a Cristo, arriva la Risurrezione.

Per questa occasione, oggi, nel Grande e Santo Lunedì, proprio all'inizio della Settimana Santa, qui in Slovacchia, nella cattedrale ortodossa della città di Košice, vogliamo congratularci con sua Beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina – il primate canonico della Chiesa ortodossa ucraina – e con il suo gregge, affidatogli da Dio, per l'imminente luminoso trionfo del Signore Gesù Cristo sulla morte, la paura, la malattia e il peccato.

Condividendo con voi la gioia e la speranza, aspettiamo di incontrarci di nuovo con voi e di concelebrare con voi, vostra Beatitudine, e di essere benedetti dalle vostre parole.

In questa occasione, già anticipando il trionfo di Cristo, ci togliamo la maschera e diciamo con gioia a voi e a tutti: Cristo è Risorto! Veramente è Risorto!

 
Il genocidio degli armeni continua

Anche nella piena gioia della Pasqua, non dimentichiamo le sofferenze dei nostri fratelli cristiani, e vi presentiamo un articolo di Raymond Ibrahim (uno dei maggiori esperti di storia dei cristiani perseguitati in Medio Oriente) sui rischi di una recrudescenza del genocidio degli armeni, un rischio acuito dal conflitto dell’Artsakh nel 2020.

 
Miscellanea di testi di padre Andrew Phillips

Sul blog di Orthodox England, padre Andrew Phillips ci offre tre novità pasquali: la sua ultima sessione di risposte alle domande, gli “Appunti di un prete antidiluviano”, in cui ci spiega quanto sia difficile essere un prete ortodosso libero in Occidente, e un commento geopolitico sulle bugie dell'Occidente.

 
Come incollare una riproduzione di un'icona su una tavola

Uno dei tipi di bricolage più semplici e al tempo stesso più richiesti tra i cristiani ortodossi è la realizzazione di riproduzioni di icone (che non mancano mai nelle nostre case) su un supporto di legno. Vediamo come realizzare in modo pratico quest’attività.

 
Un vescovo serbo spiega come risolvere il problema dello scisma nell'Ortodossia

Il vescovo Irinej (Bulović, nella foto) di Bačka offre le possibili vie d’uscita dallo scisma creato dalla crisi ucraina. Analizziamo le sue valutazioni e chiediamoci come questo apparente vicolo cieco troverà la sua soluzione.

 
Artos: il pane della Pasqua

Con la ricchezza di simboli e immagini della Pasqua, rischia di passare sotto silenzio un elemento di tradizione estremamente antica (attribuito agli stessi apostoli del Signore): l’artos, o pane pasquale (nella foto), che ha un ruolo veramente unico nei giorni della Settimana Luminosa, ed è distribuito ai fedeli nella domenica di san Tommaso. Vediamo in un articolo con foto e video tutte le fasi della preparazione di questo pane.

 
Il patriarca Theophilos risponde alla richiesta di celebrare la Pasqua con i cattolici

All’ennesimo appello da parte cattolica per una Pasqua comune (appello che sottintende, ovviamente, che gli ortodossi dovrebbero adottare la Pasqua cattolica), il patriarca Theophilos di Gerusalemme (nella foto) risponde con l’ennesima garbata spiegazione che la celebrazione della Pasqua ha delle regole fissate negli antichi Concili ecumenici, e che una Chiesa che pretenda di essere in continuità con quei Concili deve seguirli anche oggi.

 
Il patriarca Bartolomeo afferma ancora una volta i privilegi speciali del Fanar

Vi presentiamo il resoconto delle ultime esternazioni del patriarca Bartolomeo a una televisione georgiana, lasciandovi trarre le conclusioni su quanta fiducia possa ancora riporre il mondo ortodosso nel Patriarcato di Costantinopoli.

 
Il ministero di un prete ortodosso nella Svezia post-cristiana

Vi presentiamo il testo in due parti della recente intervista di Vladimir Basenkov all'arciprete Vitalij Babushin, che già abbiamo conosciuto in un’intervista di Sergej Mudrov del 2019, e che ci offre un quadro completo dello sviluppo dell’Ortodossia russa in Svezia.

 
Il fuoco sacro e la tragedia di Odessa

Vi presentiamo un saggio di Kirill Aleksandrov sulle attitudini verso il fuoco sacro di Gerusalemme, che vanno dallo scetticismo verso il fenomeno della discesa del fuoco sacro al Santo Sepolcro (e dalla conseguente illogica venerazione del fuoco giunto in Ucraina da Gerusalemme), fino alle illazioni blasfeme che mettono il rogo omicida del maggio 2014 a Odessa al livello di un “fuoco sacro” nazionalista.

 
Una "benedizione" dagli USA per i sequestri di chiese?

Mentre proseguono gli incontri privilegiati dei diplomatici con gli scismatici ucraini, vediamo in un saggio di Andrej Vlasov quali potrebbero esserne le tristi conseguenze.

 
Vescovo serbo ai macedoni: non capite cosa perderete rivolgendovi a Costantinopoli?

Il vescovo Irinej (Bulović) di Bačka rivolge alla  gerarchia della Chiesa macedone scismatica un ultimo avvertimento, ricordando quanto un appello a Costantinopoli per un’autocefalia possa portare ben poco bene e tanti mali, come si è visto nel caso parallelo in Ucraina.

 
Ritratto di una parrocchia

Padre Andrew Phillips ci presenta un ritratto della chiesa di san Giovanni di Shanghai a Colchester (nella foto), una parrocchia che ci è molto vicina per visione, missione e pratica.

 
Patriarca Kirill: non abortire, la Chiesa crescerà tuo figlio

Vi presentiamo la notizia del recente appello del patriarca Kirill, che sta invitando le donne di tutta la Russia a concedere ai figli di essere allevati in strutture apposite, invece di ucciderli con l’aborto. Oggi, con 77 centri dedicati al rifugio e alla protezione delle persone in crisi, la Chiesa russa è in grado di implementare il programma per l’aiuto alle donne sviluppato dal defunto arciprete Dmitrij Smitnov (un programma di cui vi abbiamo già parlato nel 2017), che oltre a garantire la speranza di vita un tempo offerta dalle adozioni e dai monasteri, permette anche alle donne che non hanno voluto crescere un figlio di riprenderselo non appena desiderano ripensare alla loro scelta.

 
Intervista al vescovo serbo Andrej

Ringraziamo il monaco Massimo (Fabris) per la sua recente intervista al vescovo Andrej (Ćilerdžić), ordinario per le parrocchie ortodosse serbe in Italia. Le domande al vescovo riguardano le reazioni ecclesiali al coronavirus e il legame tra salute e salvezza. Ci fa piacere sentire che il vescovo Andrej, di famiglia serbo-tedesca, parla un buon italiano, sebbene non risieda nel nostro paese, e gli auguriamo molti anni di serena guida pastorale.

 
La coscienza canonica del Fanar sta subendo un degrado

Quando qualcuno si serve di menzogne per tirarsi fuori da una situazione conflittuale, e poi è obbligato, per salvare la faccia, a continuare a credere alle menzogne che ha asserito, allora si può parlare senza dubbio di un degrado della coscienza. È un pericolo contro cui mette in guardia l’arciprete Andrej Novikov (nella foto), di cui presentiamo una breve analisi di come le interpretazioni distorte dei privilegi di Costantinopoli stanno spingendo sempre di più il Fanar in una spirale autodistruttiva del proprio stesso ruolo.

 
Eletto il nuovo vescovo ausiliare della Diocesi del Sud della OCA

L'archimandrita Gerasim (Eliel, al centro nella foto) è stato eletto all’episcopato della Chiesa Ortodossa in America alla sessione del Santo Sinodo di martedì 18 maggio 2021. La vita di padre Gerasim è stata documentata in un lungo articolo biografico, presente sul nostro sito già dal 2013, e che vi preghiamo di rileggere con attenzione. Nel fare i nostri migliori auguri a padre Gerasim, concludiamo dicendo che la sua elezione a vescovo era un gesto che aspettavamo da fin troppo tempo, e forse il minimo riconoscimento dovuto a uno dei convertiti occidentali che, in 40 anni di vita nell’Ortodossia, ha dato uno dei maggiori contributi personali alla crescita della Chiesa.

Per molti anni, presule! Unto many years, Master!

 
La Chiesa ortodossa russa non avanza pretese di leadership nell'Ortodossia mondiale

Il metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) di Volokolamsk ci offre una confutazione delle idee esposte dal patriarca Bartolomeo nella sua ultima intervista, confutando anche alcune delle sfacciate menzogne da questi espresse: per esempio, parlare dell’autocefalia della Chiesa ortodossa in America “non riconosciuta da nessuno” proprio a un canale TV della Georgia, la cui Chiesa riconosce tale autocefalia!

 
Patriarca di Serbia: non abbiamo scelto la "parte" di Mosca o del Fanar

Vi presentiamo un riassunto delle affermazioni del patriarca Porfirije, desideroso di far capire che il sostegno della Chiesa serba al metropolita Onufrij e alla Chiesa ortodossa ucraina non è dettato da prese di partito ecclesiastico, ma dal rigoroso rispetto dei canoni e dell’ecclesiologia ortodossa.

 
Domande imbarazzanti per i vescovi, o verso dove i pastori guidano la Chiesa di Cristo

Vi presentiamo un’analisi di Konstantin Shemljuk sulle recenti domande di un’igumeno greco, l'archimandrita Maximos (Karavas) all’episcopato ortodosso. In un coerente stile patristico, con candore ma assieme con rigore, padre Maximos mette il dito nella piaga degli atteggiamenti discutibili dei vescovi contemporanei, soprattutto sulla coerenza tra aperture ecumeniche e spirito patristico, e sulla difesa della tradizione rispetto alle imposizioni dovute alla pandemia.

 
Due risposte di padre John Whiteford

Nel maggio del 2021, padre John Whiteford ci ha offerto un paio di risposte che possono essere utili a chi si avvicina all’Ortodossia, in particolare dal mondo pentecostale. Le domande riguardano rispettivamente il valore della tradizione, e il significato del battesimo in acqua e nello Spirito Santo.

 
Per me, l'Ortodossia è l'esperienza del mistero divino in questo mondo

Vi presentiamo in traduzione italiana le due parti dell’intervista di Vladimir Basenkov al sacerdote ortodosso olandese Hildo Bos, che ci apre gli occhi sulla storia e sulle condizioni dell’Ortodossia nei Paesi Bassi.

 

 
L'abate della Lavra di Pochaev denuncia la menzogna nazionalista dello scismatico Dumenko

Ennesima bugia degli scismatici ucraini, ennesima necessità da parte nostra di unirci alla difesa della verità: di fronte alla dichiarazione di Dumenko che nella Lavra di Pochaev i monaci non sarebbero ucraini, ma in gran parte importati da altrove, risponde il metropolita Pavel (Moroz), abate della Lavra di Pochaev, ricordando che tutti i 150 monaci di Pochaev sono ucraini.

 

 
Una nuova celebrazione della Liturgia armena

Padre Tirayr Hakobyan (nella foto) torna presso la nostra parrocchia a presiedere la Divina Liturgia armena al mattino di sabato 29 maggio. Lo accogliamo con molta gioia, e seguiamo con piacere lo sviluppo della comunità della Chiesa apostolica armena a Torino.

 
Il conflitto arabo-israeliano e le profezie sul "terzo tempio"

Il nuovo inizio di un conflitto a Gerusalemme riporta alla luce una tensione apocalittica nel mondo cristiano, in cui la venuta dell’Anticristo è collegata alla ricostruzione del tempio di Gerusalemme, un evento che sembra farsi sempre più realistico. Ma è proprio alle liti tra ebrei e musulmani a Gerusalemme che i cristiani dovrebbero guardare nelle loro attese escatologiche, oppure ci sono altre possibilità? Scopriamolo nel saggio di Andrej Vlasov che fa il punto su questo controverso tema.

 
Lettera aperta di Testimonianza ortodossa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera aperta dal Direttivo di Testimonianza Ortodossa, di cui sosteniamo pienamente le ragioni.

Lettera aperta a Sua Eminenza il Metropolita d’Italia Polycarpo

Cristo è Risorto!

Eminenza Reverendissima, con profondo dolore ci rivolgiamo oggi a Lei.

Abbiamo ascoltato e letto con grande sconforto la Sua intervista all’Osservatore Romano, dopo la Sua visita in Vaticano, ove ha definito il capo dello Stato Vaticano, Bergoglio, suo padre, suo primate e suo patriarca. Le Sue parole ci hanno profondamente addolorati, stupiti e amareggiati. Tutti noi siamo per un dialogo onesto che miri alla Verità e alla pienezza della fede. Tutti noi desideriamo il ritorno degli eterodossi all'Ortodossia e all'unità della fede.

La Chiesa, come Lei ha giustamente detto, non è una istituzione di questo mondo, ma è il Corpo mistico divino e umano di Cristo; di conseguenza la piena unità non può essere di tipo amministrativo-istituzionale ma deve avvenire attraverso un processo di pentimento e di conversione alla pienezza della fede di coloro che se ne sono allontanati. Umilmente crediamo che non può esserci unità con uno stato – lo stato Vaticano – con coloro che invece di ritornare alla fede apostolica vanno spediti verso il protestantesimo. Un’unità di tipo amministrativo-istituzionale come si è tentato di fare in passato è destinata al fallimento.

Eminenza, con rammarico, la nostra coscienza ci obbliga a dissociarci dalle Sue dichiarazioni.

Preghiamo che il Cristo Risorto dai morti preservi e custodisca la Sua Chiesa.

Testimonianza Ortodossa

Il Direttivo dell’Associazione all’unanimità

PS. Ci teniamo a sottolineare che né da parte nostra né – come siamo sicuri – da parte dell’associazione esiste del malanimo personale nei confronti del metropolita, a cui ci lega un’amicizia pluridecennale e nei confronti del quale non abbiamo mai avuto risentimenti. Qui tuttavia si sono toccate le corde ben più sensibili della nostra fede, per la quale non deve stupirci di vedere i fratelli levarsi gli uni contro gli altri (cfr Lc 12:49-53).

 
Ricordate in Grecia le parole di un defunto teologo sulla politica del Fanar negli anni '80

L’avvocato e teologo Athanasios Sakarellos (nella foto), defunto nel febbraio 2021, è stato un discepolo e collaboratore di padre Ioannis Romanides, accanto a figure di spicco come padre Gheorghios Metallinos e il metropolita Hierotheos Vlachos. Negli ultimi giorni sono stati ricordati i suoi scritti di 40 anni fa, in cui prevedeva la degenerazione del mondo fanariota, e che ricordiamo in un breve saggio.

 
La visita del capo del Fanar è come un arrivo del papa dopo l'Unia di Brest

L'arciprete Nikolaj Danilevich (nella foto) offre un interessante paragone storico al viaggio del patriarca Bartolomeo a Kiev programmato per agosto: ci chiede di immaginare cosa sarebbe stato un viaggio papale nelle terre ortodosse bielorusse e ucraine due anni dopo la nascita dell’uniatismo, o un viaggio di Lutero a Roma due anni dopo la nascita del protestantesimo.

 
In cerca di riconoscimento per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", il Fanar allontana tutti noi

Il metropolita Hilarion (Kapral, nella foto), primo ierarca della ROCOR, ha espresso la sua posizione sulla crisi ecclesiale ucraina: una netta condanna del capo del Fanar e della sua cerchia (per i quali comunque la ROCOR continua a pregare il Signore, affinché doni loro ragione, illuminazione e misericordia) e una rinnovata fiducia all’unica Chiesa ortodossa canonica in Ucraina, terra ancestrale dello stesso metropolita Hilarion.

 
Appello della Chiesa ortodossa ucraina alla comunità internazionale

Pubblichiamo il testo completo dell’appello della Chiesa ortodossa ucraina che richiama l'attenzione della comunità internazionale sulle continue violazioni dei diritti dei credenti in Ucraina.

 
Parliamo dei detransessuali e dei loro diritti

LGBT è una sigla fortemente contraddittoria in se stessa: se L, G e B indicano scelte di orientamento sessuale esclusivamente interiori, T non si riferisce a orientamenti, ma a devastanti modifiche del proprio corpo, dalle quali non si torna indietro se non a prezzo di indicibili sofferenze. E sì, ci sono persone che tornano indietro, anche se le loro storie non sono generalmente ascoltate. In questi giorni, la trasmissione 60 minutes dell’ultra-liberale CBS ha dato spazio alla storia di Grace Lidinsky-Smith (nella foto), una delle poche donne pentite di un intervento di cambiamento di sesso ad avere avuto accesso alla platea mediatica per parlare dei casi come il suo. Vi presentiamo in traduzione italiana un’intervista a Grace, che parla di tutto quello che non vi hanno fatto sapere fino a ora. In un mondo in cui anche dire banali verità sul transessualismo (per esempio l’ineccepibile verità scientifica che dopo un cambiamento di sesso il corpo mantiene i caratteri genetici e fisici del sesso d’origine) ci può far etichettare come “transfobici” (come è successo a J. K. Rowling, abbandonata da molti giovani lettori imbevuti di propaganda LGBT), è opportuno essere pronti anche noi ad applicare l’etichetta di “detransfobici” a tutti coloro che vogliono far passare sotto silenzio le sofferenze dei transessuali che si sono pentiti delle loro scelte.

 
Il mio prete ha ragione nel rifiutare lo yoga?

Ci siamo già occupati su questo blog dei delicati legami tra lo yoga e l’Ortodossia, analizzando il tema dalle posizioni più possibiliste di un legame positivo, a quelle più critiche degli eventuali pericoli, o addirittura totalmente negative. Oggi vi presentiamo un nuovo articolo che vuole fare una comparazione tra i sostenitori delle tesi più contrapposte su questa commistione.

 
Interviste a preti in Repubblica Ceca e in Serbia

Continuiamo a tradurre le interviste in due parti di Vladimir Basenkov a rappresentanti della Chiesa ortodossa nel mondo: questa volta ve ne presentiamo un paio, all'arciprete Václav Ježek di Praga (a sinistra nella foto), e all'arciprete Dejan Krstić di Niš (a destra nella foto), che ci offrono punti di vista specifici dell’Ortodossia ceca e di quella serba.

 
Il Montenegro accoglie il suo nuovo metropolita

Migliaia di fedeli hanno accolto al suo arrivo in Montenegro il nuovo metropolita Joanikije (Mićović), già vescovo di Budimlja-Nikšić. Il miglior tributo al compianto metropolita Amfilohije è che il suo posto sia stato preso da colui che lo ha affiancato per decenni come vescovo vicario e assistente pastorale. Un augurio di molti anni al metropolita Joanikije e al coraggioso popolo ortodosso del Montenegro!

 
Due passi nella tradizione armena

Vi presentiamo un’intervista di alcuni anni fa, ma tuttora di grande interesse, a un monaco della Chiesa ortodossa finlandese, padre Serafim Seppälä (nella foto) che è divenuto una vera autorità sulla fede e la cultura degli armeni. Inoltre, un nostro studio sul velo dei monaci armeni è tornato di un certo interesse con l’arrivo del caldo dell’estate, nel quale alcuni dei nostri monaci si chiedono come sia composto un copricapo monastico che ritengono meno caldo e pesante del proprio.

 
Un altro disegno di legge con il significato "anti"

Il parlamento ucraino, su proposta del Consiglio dei ministri, è pronto a produrre nuovamente una legge che finirà a totale discapito della Chiesa ortodossa ucraina: osserviamone i particolari nella traduzione italiana dell’ultimo saggio di Kirill Aleksandrov.

 
Il cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina incontra il patriarca Ilia della Georgia

La Chiesa ortodossa georgiana è oggetto di tremende pressioni politiche perché si uniformi ai progetti fanarioti, e ultimamente è stata oggetto di un fastidioso quanto inappropriato “pellegrinaggio” di politici ucraini che fanno propaganda ai propri scismatici. Apprendiamo con piacere la notizia che la Chiesa ortodossa ucraina ha inviato una delegazione (questa volta composta di soli chierici) per rettificare le immagini distorte dell’Ortodossia ucraina che si stanno cercando di trasmettere a Tbilisi.

 
I parrocchiani della Chiesa ortodossa ucraina si uniscono in un'organizzazione per difendere la loro fede e i loro valori

Finalmente prende forma un progetto per trasformare alla radice la maggioranza silenziosa di credenti della Chiesa ortodossa ucraina in una coraggiosa forza di testimonianza cristiana in tempi di persecuzioni. Questo è l’obiettivo del progetto Miriane (“laici”), che ha visto la luce di recente, e che invita tutti a forme di aiuto e di partecipazione attiva.

 
Il Cattolicesimo subirà uno scisma nel 2023?

Vi presentiamo in traduzione italiana un saggio di Kirill Aleksandrov, che guarda con una certa apprensione al potenziale danno che può venire alla Chiesa di Roma con l’introduzione delle pericolose polemiche sui diritti LGBT nel nuovo “percorso sinodale” cattolico (un’idea di consultazione che dovrebbe portare maggiore partecipazione al processo decisionale, ma a cui, giova ricordarlo, il mondo cattolico non è abituato, né ha al suo interno anticorpi per prevenire i risultati più devastanti).

 
La cosa più difficile nell'Ortodossia è vivere in un paese non ortodosso

Vi abbiamo presentato due anni fa la storia di Geraldio Lau Gefaldo (in Ortodossia Sergij, nella foto), il lettore ortodosso indonesiano studente di medicina in Russia. Ve ne parliamo ancora in un articolo che parla del suo servizio nella sua città natale di Surabaya, sull’isola di Giava. Osserviamo lo zelo di questo giovane credente indonesiano, e chiediamoci cosa possiamo fare noi per diffondere la fede ortodossa in un paese che ha una potenzialità di gran lunga superiore a quella dell’Indonesia di sviluppare (o se preferiamo, di far rinascere) una cultura ortodossa locale.

 
Il Fanar va avanti a tutto vapore verso una nuova unione e verso il suo stesso disastro

È raro che i giornalisti ortodossi ucraini si concentrino sugli ortodossi dell’Italia, ma le recenti esternazioni del metropolita Polykarpos (di cui ci siamo occupati anche noi) giustificano una certa preoccupazione in tutto il mondo ortodosso. Vi presentiamo pertanto l’analisi di Kirill Aleksandrov sul corso neo-unionista del Fanar e sui relativi pericoli.

 
Zdravko Krivokapić tradirà la Chiesa ortodossa serba?

Le pressioni politiche anti-ortodosse non si allentano, e il nuovo primo ministro del Montenegro, Zdravko Krivokapić (eletto grazie al supporto della Chiesa) sta già mostrando un’attitudine tentennante verso la difesa dei diritti dei fedeli. Leggiamo cosa sta accadendo, e come questo caso abbia inquietanti legami con la situazione ucraina, nell’analisi di Kirill Aleksandrov che vi presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.

 
Visioni bibliche: pitture murali esterne al monastero della Trasfigurazione

Dal sito Orthodox Arts Journal vi presentiamo un progetto realizzato dall’iconografa parigina Hélène Bléré in un monastero in Dordogna. Attraverso la tecnica delle pitture murali esterne, ben nota nei più famosi monasteri della Romania, si raccontano le teofanie di Dio nell’Antico Testamento.

 
Una conversazione sul metropolita Pitirim (Nechaev) e la vita della Chiesa bulgara contemporanea

In un’intervista al metropolita Gavriil (Dinev, nella foto) di Lovech, che vi presentiamo in traduzione italiana, offriamo una testimonianza del valore del defunto metropolita Pitirim di Volokolamsk (venuto a suo tempo anche in visita da noi in Italia), e della situazione dell’Ortodossia bulgara nei suoi rapporti con la vita statale e con la Chiesa russa.

 
Cronache di due processioni

Vi presentiamo le cronache di processioni di cristiani ortodossi in due capitali dell'Europa orientale. Anche se con intenti diversi, entrambi gli eventi mostrano la resistenza degli ortodossi di fronte alle difficili condizioni della loro vita nel mondo contemporaneo.

1) La prima cronaca è un servizio fotografico della processione patriarcale a Belgrado nel giorno dell'Ascensione (che è la festa tradizionale, o Slava, della città di Belgrado).

2) La seconda cronaca con video ci porta davanti alla Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) e al palazzo presidenziale di Kiev, dove 20.000 fedeli, coordinati dal movimento "Miriane", si sono radunati per presentare progetti di legge in difesa della Chiesa ortodossa ucraina.

 
L'Ucraina e i tempi pre-apocalittici

Con grande gioia, abbiamo visto che è tornato accessibile il blog del sito Orthodox England, che era stato 'congelato' negli ultimi mesi. Più ancora del fatto che non fossero accessibili gli scritti originali del nostro confratello inglese, l'arciprete Andrew Phillips (nella foto), ci preoccupava l'assenza delle sue valutazioni. Ora riprendiamo a tradurre queste valutazioni con un brano sugli aspetti profetici legati al conflitto in Ucraina.

 
"Dobbiamo stare tutti insieme per difendere la nostra Chiesa"

Vasilij Makarovskij (nella foto), il capo dell'unione pubblica "Miriane", ci spiega in una sua recente intervista il ruolo dei laici nella difesa dei diritti degli ortodossi ucraini di oggi: un parallelo inquietante con la nascita dell’uniatismo, fermato nella storia proprio dall’attività delle confraternite laicali.

 
Rod Dreher: Non mi sono mai sentito più vicino a Dio come ora da cristiano ortodosso

Vi presentiamo in italiano e in romeno l’intervista rilasciata da Rod Dreher (nella foto) a Basilica.ro, l’agenzia stampa del Patriarcato romeno. Dreher, che ha recentemente presentato l’edizione romena del suo libro Live Not By Lies, parla dell’importanza di non sottomettersi alle menzogne del nostro tempo, e offre un plauso alla memoria dei confessori della fede vissuti in Romania ai tempi del regime comunista.

 
Perché le tendenze liberali incontrano una reazione sospetta in chiesa?

Il metropolita Antonij di Borispol e Brovary, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, ci offre una spiegazione dell’attitudine sospettosa che incontra nella Chiesa ortodossa qualsiasi progetto di riforma, revisione o “aggiornamento” della tradizione cristiana.

 
R.I.P.: don Gheorghe Miclăuș

Venerdì 18 giugno ci ha lasciati dopo una lunga malattia don Gheorghe (Gelu) Miclăuș (nella foto), parroco della comunità cattolica romena di Torino. Nato nel 1962, don Gheorghe serviva dal 2002 i cattolici di lingua romena a Torino, che dopo aver ricevuto ospitalità in diverse chiese, hanno finalmente trovato nel 2005 una sede stabile presso la chiesa della Madonna del Carmine. Don Gheorghe ci ha sempre trattati con bontà fraterna, ed è stato accanto a noi in varie iniziative sociali, culturali e di testimonianza di fede. Ricordiamo con affetto il giorno in cui volle che la nostra parrocchia portasse un’icona della Madre di Dio alla consueta processione della sua comunità parrocchiale per le vie di Torino, in segno di una testimonianza di fede e di intercessione. Che il Signore lo riposi in pace e lo conduca a una gloriosa risurrezione.

Eterna memoria! Veșnica pomenire!

 
Chi è l'uomo anziano sull'icona della Pentecoste?

Vi presentiamo una spiegazione della strana figura di uomo anziano in abiti regali, che appare al centro delle icone della Pentecoste.

 
Il metropolita Mitrofan di Lugansk si è addormentato nel Signore

Vi presentiamo un articolo commemorativo del metropolita Mitrofan (al secolo Mikhail Jurchuk, nella foto) di Lugansk, che ci ha lasciati pochi giorni fa per un infarto. Siamo sempre stati legati in modo particolare a Vladyka Mitrofan, che avevamo incontrato alla Lavra delle Grotte di Kiev nel 2000 come vescovo appena consacrato. Da quel momento il suo ministero episcopale è stato esemplare, e ricordandolo con ammirazione ci affidiamo ancora alle sue preghiere.

Вечная память! Eterna memoria!

 
I predicatori dell’"anno del Signore"

Vi presentiamo in traduzione italiana l'intervista di Olga Orlova all'arciprete Kirill Kaleda (nella foto), rettore della chiesa dei Nuovi Martiri e Confessori presso l'ex poligono di Butovo a Mosca. Padre Kirill, da "figlio d'arte" di confessori della fede (suo padre è stato un prete segreto ai tempi delle persecuzioni degli anni '60 e suo nonno un prete martire dei tempi della rivoluzione), ha molte storie da raccontare per farci capire come il periodo delle persecuzioni sia quello che ha forgiato la santità della Chiesa russa contemporanea.

 
"Miriane" registra il suo primo ufficio di rappresentanza regionale

Vi trasmettiamo la notizia che il movimento “Miriane” ha aperto il suo primo ufficio di rappresentanza a Kiev, e conta entro la fine dell’anno di aprirne uno in ogni centro regionale ucraino. Ci fa piacere vedere che la maggioranza silenziosa dei fedeli laici della Chiesa ortodossa ucraina sta cominciando a uscire allo scoperto.

 
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